Utente:Sedano~itwiki/Sandbox: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
(11 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
<nowiki>{{s|frazioni|Rieti}}</nowiki>
{{Frazione
|nomeFrazione = Fiumata
Riga 32 ⟶ 33:
Antica terra degli [[Equi]] e degli [[Equicoli]] i pastori guerrieri che diedero filo da torcere agli [[antichi romani]] prima di essere assoggettati da essi, fece anche parte del [[Regno delle Due Sicilie]], proprio al confine al di là del fiume con lo [[Stato Pontificio]] e visse durante l’[[unificazione italiana]] il fenomeno del [[brigantaggio]]. Berardo Viola, uno dei più famosi briganti del secolo, durante le sue scorribande, era solito fermarsi proprio qui a bere un bicchiere di buon vino nelle numerose osterie presenti.
Una fontana a due zampilli, ed altri ancora che per caduta fuoriescono dalla vasca; è questo il simbolo del legame secolare con l’acqua che identifica il paese di Fiumata. Un segno premonitore del cambiamento a cui questo antico borgo era destinato.
Arrivato a noi grazie ai registri catastali preonciari e onciari del [[Settecento]], il simbolo è rintracciabile ancora oggi presso l’archivio di stato de [[L'Aquila]],città da cui l’intero territorio del Cicolano, la valle ed il paese dipendevano amministrativamente. Antichi documenti mostrano che nel passato il paese costeggiava il fiume Salto in prossimità della chiesa di Sant’Angelo, crocevia obbligato per tutti i valligiani, la cui storia si intreccia indissolubilmente con
La chiesa di Sant’Angelo, realizzata utilizzando materiale di spoglio derivato da una villa romana, intorno alla quale si è sviluppato il borgo di Fiumata, era considerata una delle più antiche del territorio, risalente secondo alcuni studiosi al V-VI secolo. L’ipotesi è avvalorata dal fatto che l’evangelizzazione del Cicolano risale agli albori dell’avvento cristiano.
Secondo il [[Martirologio Romano]], infatti, fu addirittura un discepolo di [[San Paolo]], un vescovo martire di nome Marco, a compiere quest’opera nella zona.
Riga 40 ⟶ 41:
Risulta quindi chiara la ragione per cui, nella metà del [[1700]], sotto papa [[Benedetto XIV]], il bolognese [[Prospero Lambertini]], considerato il “buon uomo” , sempre attento e premuroso alle esigenze dei fedeli, la chiesa di Fiumata fu riunita alla diocesi di Rieti. Le visite pastorali del [[1805]] e [[1828]] indicano il paese, al tempo con 176 abitanti, appartenente al feudo del casato [[Sciarpa]]-[[Barberini]].
Il territorio, possedimento della potente famiglia romana, sottoposto alla giurisdizione del vicariato di [[Marmosedio]], comprendeva anche i centri di [[Petrella]], [[Staffoli]], Mareri, Colle della Sponga, Sant’Ippolito, [[Vallececa]], [[Girgenti]], Fagge, Collemazzolino, Sant’Agapito, Casapaoli, Casadelforno, Mercato, Villette.
Negli anni seguenti, il paese di Fiumata s’ingrandì lentamente, raddoppiando il numero dei suoi abitanti, che nel
La creazione dell’invaso artificiale del lago, rende oggi difficile la ricostruzione della storia di questo antico borgo: infatti unitamente al vecchio paese sono state sommerse tutte quelle testimonianze storico-architettoniche che avrebbero aiutato a comprenderne il passato.
==Tradizioni==
Molte delle più antiche tradizioni sono scomparse in fondo al lago insieme all’antico paese, solo alcune tra le più forti e radicate negli animi della gente sono sopravvissute fino a noi sfidando il tempo ed il progresso. Oggi come allora regolarmente praticate, mantengono viva la memoria storica della popolazione.
La '''cucina'''
Una costante nella cucina tipica di Fiumata è l’abbondanza. Infatti,che si tratti di piatti poveri come la polenta,che per molto tempo ha sfamato le famiglie più modeste e numerose o dei più elaborati ravioli che contraddistinguono i giorni di festa, ogni tipo di pietanza è caratterizzato da un’evidente generosità nelle dosi,nei condimenti e nella grandezza stessa delle forme.
La dedizione riservata all’allevamento degli animali e alla cura delle verdure, associata alla passione per la tradizione della pasta fatta in casa, donano quel tocco di genuinità fondamentale per rendere questa cucina unica ma soprattutto autentica!
La '''pasta fatta in casa''' la fa da padrona con ricette come fregnacce, [[strozzapreti]], [[strangozzi]], [[ravioli]], [[gnocchi]], fettuccine, [[lasagne al forno]], [[cannelloni]], diffusissima anche la [[polenta]]. I prodotti tipici del posto sono i [[funghi]], i [[tartufi]], la [[castagne]], le [[nocciole]], la carne di [[maiale]] e [[cinghiale]], la carne di [[pecora]] ed [[abbacchio]], ovviamente il [[pesce]] di lago come [[carpa]], [[lavarello]] (coregone), [[persico]], [[trota]] ed il [[gambero di fiume]].
La '''Pantàsima''' è una tipica rappresentazione popolare che si tiene nell'ambito delle feste patronali della Valle del Cicolano e del Velino. Il nome deriverebbe da una corruzione popolare del sostantivo latino phantasma=che si mostra.
Si tratta di un grosso fantoccio costruito con un'intelaiatura di canne ricoperte di carta sottile di vario colore, all'esterno del quale sono applicati numerosi giochi pirotecnici.
Le sembianze del fantoccio sono sempre femminili, con grossi seni dai quali si liberano strisce di fuoco. Durante la festa viene portato al centro del paese e al suono della banda viene fatto danzare da un uomo posto al suo interno. Essa deve dapprima sorprendere, spaventare, incutere timore, impressionare piccoli e grandi. Poi deve divertire, danzare il saltarello o la ballarella, inchinarsi sugli astanti, compiere continue piroette, provocare, mimare, ammiccare muoversi in modo scherzoso, azioni e gesti che la gente esegue quasi sempre senza rendersene conto è quindi una rappresentazione gioiosa che propizia un felice andamento delle sorti della società.
La '''[[passatella]]''', la '''[[ruzzica]]''' e la '''[[morra]]''' erano giochi molto praticati in tutto il Cicolano.
==Manifestazioni==
Le manifestazioni tradizionali di Fiumata sono essenzialmente due, la prima è la festa di [[San Michele]], il santo patrono e la seconda è la festa della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]. Entrambi si tengono a [[Maggio]], la prima intorno alla metà e la seconda verso la fine.
Durante la giornata di festa, prima della processione avveniva una vera e propria asta pubblica, retaggio della locale tradizione contadina, gli uomini che offrivano la somma più alta di denaro, si garantivano la possibilità di sfilare per le vie del paese con la statua del Santo, mentre le donne facevano la stessa cosa per la statua della Madonna. Il trasporto delle statue offriva la possibilità di dimostrare devozione e ringraziare i due santi per la protezione assicurata alla comunità e alla propria famiglia durante l’anno, garantendo altresì, onore e prestigio all’offerente. Il denaro raccolto veniva utilizzato per la manutenzione della chiesa parrocchiale e per l’organizzazione delle successive manifestazioni. Oggi non si usa più fare quest’asta ma l’antico spirito festoso rimane vivo come allora, la gente emigrata altrove torna per festeggiare il santo patrono, tradizioni come la processione sono ancora forti nell’animo degli abitanti. La banda suona per le vie dell’abitato, fuochi artificiali illuminano il cielo mentre il gruppo di turno anima la serata con la propria musica. E immancabile a chiusura festa, il ballo della Pantàsima, spesso affiancata da una più piccola per i bambini.
Molto simile ma più sobria la festa della Madonna. Le vie del paese vengono illuminate da una miriade di lumini a delimitare il percorso della processione, immancabili come sempre i fuochi artificiali e il ballo della Pantàsima.
Riga 73 ⟶ 81:
*[[Immagine:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|20px]] [[Strada Statale 578 Salto Cicolana]]
[[nl:Fiumata]]
Riga 79 ⟶ 86:
== Immagini ==
<div style="text-align:center">
<gallery>
Immagine:Fiumata vecchia e fiume Salto.JPG|Fiumata vecchia e fiume Salto
Riga 86 ⟶ 93:
Immagine:Spiaggia Fiumata.JPG|Spiaggia Fiumata
</gallery>
</
== Collegamenti esterni ==
|