Rilascio del metano artico: differenze tra le versioni

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[[File:River Ob.jpg|right|thumb|Il fiume [[Ob (fiume)|Ob]] nella Siberia Occidentale trasporta [[metano]] disciolto verso l'[[Oceano Artico]].]][[File:methanestorflaket.JPG|right|thumb|Camere di [[PMMA]] utilizzate per misurare le emissioni di metano e [[anidride carbonica|CO<sub>2</sub>]] nelle [[torbiera|torbiere]] di [[Storflaket]] nei pressi di [[Abisko]], [[Svezia]] settentrionale.]]
Il '''rilascio del metano artico''' è un [[fenomeno]] che consiste nel rilascio di questo gas da parte del [[permafrost]] e dei mari [[artide|artici]], dentro i quali sono contenute grandi quantità di gas.<ref>{{cita pubblicazione|autore=A. Anthony Bloom|coautori=Paul I. Palmer; Annemarie Fraser; David S. Reay; Christian Frankenberg|data=15 gennaio 2010|anno=2010|mese=gennaio|titolo=Large-Scale Controls of Methanogenesis Inferred from Methane and Gravity Spaceborne Data|rivista=Science|volume=327|numero=5963|lingua=en|accesso=28 maggio 2010|doi=10.1126/science.1175176|url=https://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/327/5963/322|formato=|opera=|pagine=322-325}}</ref> Si tratta di un processo naturale innescato dal [[riscaldamento globale]] che determina a sua volta un ulteriore aumento dell'[[effetto serra]], contribuendo dunque al primo tramite un meccanismo di [[retroazione]] positiva.
Il '''rilascio del metano artico''' è il rilascio di [[metano]] marino e terrestre nelle regioni del [[permafrost]] dell'Artico. Benché sia un processo naturale, aggrava comunque il problema del riscaldamento globale. Ciò si traduce in un effetto di [[feedback positivo]], dato che il [[metano]] è esso stesso un [[gas serra]].
 
== Caratteristiche ==
La regione [[Artico|artica]] è una delle tante risorse naturali minori di questo [[gas serra]] che è il metano. <ref>{{cita pubblicazione
=== Contributo al cambiamento climatico ===
| coautori = Paul I. Palmer; Annemarie Fraser; David S. Reay; Christian Frankenberg
[[File:methanestorflaket.JPG|thumb|Camere di [[PMMA]] utilizzate per misurare le emissioni di metano e [[anidride carbonica|CO<sub>2</sub>]] nelle [[torbiera|torbiere]] di [[Storflaket]] nei pressi di [[Abisko]], [[Svezia]] settentrionale.]]
| autore = A. Anthony Bloom
| url = http://www.sciencemag.org/cgi/content/abstract/327/5963/322
| titolo = Large-Scale Controls of Methanogenesis Inferred from Methane and Gravity Spaceborne Data
| accesso = 28-05-2010
| formato =
| lingua = en
| rivista = Science
| opera =
| volume = 327
| numero = 5963
| pagine = 322-325
| data = 15-01-2010
| anno = 2010
| mese = gennaio
| doi = 10.1126/science.1175176
}}</ref> Il riscaldamento globale può accelerare la sua immissione nell'atmosfera, a causa sia del rilascio dai ''magazzini'' di metano esistenti, che dalla [[metanogenesi]] della [[biomassa]] in putrefazione <ref>{{cita pubblicazione
| coautori = J. P. Chanton; F. S. Chapin III; E. A. G. Schuur; S. A. Zimov
| autore = K. M. Walter
| url = http://www.agu.org/pubs/crossref/2008/2007JG000569.shtml
| titolo = Methane production and bubble emissions from arctic lakes: Isotopic implications for source pathways and ages
| accesso = 28-05-2010
| formato =
| lingua = en
| rivista = Journal of Geophysical Research
| volume = 113
| numero = G00A08
| pagine = 16
| data =
| anno = 2008
| mese =
| doi = 10.1029/2007JG000569
}}</ref>. Grandi quantità di metano sono immagazzinate nell'Artico in depositi di gas naturale, permafrost, e come [[Clatrato di metano|clatrati]] sottomarini. Il permafrost e i clatrati degradano con il calore, perciò grandi rilasci di metano da queste sorgenti possono contribuire al riscaldamento globale. <ref name=zimov2006>{{cita pubblicazione
| doi = 10.1126/science.1128908
| anno = 2006
| mese = giugno
| autore = Zimov, Sa;
| coautori = Schuur, Ea; Chapin, Fs, 3Rd
| titolo = Climate change. Permafrost and the global carbon budget.
| volume = 312
| numero = 5780
| pagine = 1612–1613
| issn = 0036-8075
| pmid = 16778046
| rivista = Science
| città = New York (N.Y.)
| lingua = en
}}</ref><ref name=shakhova2005>{{cita pubblicazione
| doi = 10.1029/2005GL022751
| titolo = The distribution of methane on the Siberian Arctic shelves: Implications for the marine methane cycle
| anno = 2005
| autore = Shakhova, Natalia
| rivista = Geophysical Research Letters
| volume = 32
| pagine = L09601
| lingua = en
}}</ref> Altre fonti di metano comprendono i [[talik]] sottomarini, il trasporto fluviale, il ritiro dei ghiacciai, il permafrost sottomarino e il deterioramento dei depositi di gas idrati. <ref name=SS07>{{Cita pubblicazione
| nome = Natalia
| cognome = Shakhova
| coautori = Igor Semiletov
| titolo = Methane release and coastal environment in the East Siberian Arctic shelf
| rivista = Journal of Marine Systems
| volume = 66
| numero = 1-4
| pagine = 227–243
| anno = 2007
| doi = 10.1016/j.jmarsys.2006.06.006
| lingua = en
}}</ref>
 
Considerato che il metano è uno dei cosiddetti [[gas serra]]<ref>{{Cita news|lingua=en|cognome=Reuters|url=https://www.theguardian.com/environment/2019/jun/18/arctic-permafrost-canada-science-climate-crisis|titolo=Scientists shocked by Arctic permafrost thawing 70 years sooner than predicted|pubblicazione=The Guardian|data=18 giugno 2019|accesso=14 luglio 2019}}</ref>, il rilascio di questa sostanza dal ghiaccio marino dell'[[Mar Glaciale Artico|Artico]] è un fenomeno che contribuisce al [[riscaldamento globale]] e che si alimenta per retroazione positiva.
Durante le interglaciali, le concentrazioni medie di [[metano atmosferico]] sono quasi due volte i valori più bassi riscontrati nelle profondità delle glaciali. Le concentrazioni nell'atmosfera artica sono maggiori dell'8–10% rispetto a quelle dell'atmosfera antartica. Durante i periodi freddi del ghiacciaio, questo gradiente diminuisce a livelli praticamente insignificanti. <ref>{{En}}Climate Change 2001: The Scientific Basis (Cambridge Univ. Press, Cambridge, 2001)</ref> Gli ecosistemi di terra sono considerati le principali fonti di questa asimmetria, sebbene si sia pensato che "il ruolo dell Oceano Artico sia significativamente sottovalutato". <ref name=shakhova>{{cita pubblicazione
| titolo = Methane Anomalies in the Near-Water Atmospheric Layer above the Shelf of East Siberian Arctic Shelf
| autore = N. E. Shakhova
| coautori = I. P. Semiletov; A. N. Salyuk; N. N. Bel’cheva; D. A. Kosmach,
| rivista = Doklady Earth Sciences
| data = 2007
| volume = 415
| numero = 5
| pagine = 764–768
| doi = 10.1134/S1028334X07050236
| lingua = en
}}</ref>
 
Analisi effettuate nell'Artico siberiano mostrano un aumento del tasso di metano rilasciato dal fondo marino artico<ref name="shakhova2005">{{cita pubblicazione|autore=Shakhova, Natalia|anno=2005|titolo=The distribution of methane on the Siberian Arctic shelves: Implications for the marine methane cycle|rivista=Geophysical Research Letters|volume=32|lingua=en|doi=10.1029/2005GL022751|pagine=L09601}}</ref>; in particolare, tenendo conto solo del permafrost terrestre di questa regione, si è potuto valutare un rilascio di 3,8 teragrammi di metano per anno, significativamente al di sopra delle stime precedenti<ref>{{cita pubblicazione | doi = 10.1038/nature05040 | anno = 2006 | mese = settembre | autore = Walter, Km; | coautori = Zimov, Sa; Chanton, Jp; Verbyla, D; Chapin, Fs, 3Rd | titolo = Methane bubbling from Siberian thaw lakes as a positive feedback to climate warming. | volume = 443 | numero = 7107 | pagine = 71–75 | issn = 0028-0836 | id=PMID 16957728 | rivista = Nature | lingua = en}}</ref>, che erano pari a 0,5 teragrammi per anno.<ref>{{En}} N. Shakhova, I. Semiletov, A. Salyuk, D. Kosmach, and N. Bel'cheva (2007), [http://www.cosis.net/abstracts/EGU2007/01071/EGU2007-J-01071.pdf Methane release on the Arctic East Siberian shelf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131129015737/http://www.cosis.net/abstracts/EGU2007/01071/EGU2007-J-01071.pdf |date=29 novembre 2013 }}, ''Geophysical Research Abstracts'', '''9''', 01071</ref>
== Contributo al mutamento climatico ==
<!--{{Synthesis|reason=Whole section makes an argument that none of the references support or even hint at. It takes methane figures, and boldly tosses them around, without any consideration as to what is likely or even possible to be released. At the same time, it takes regional and local facts and extrapolates them to global. |date=May 2009}}//-->
 
Si stima che non meno di 1400 petagrammi di carbonio sono attualmente immagazzinati come metano e [[Idrato di metano-I|idrati di metano]] sotto il permafrost sottomarino artico, e che il 5-10% di quell'area è soggetta a perforazione dei [[talik]] aperti. Queste analisi hanno portato ''N. Shakhova et al.'' alla conclusione che "[...] fino a 50 petagrammi della quantità stimata d'idrato e immagazzinato sotto il permafrost potrebbe subire un brusco rilascio in qualsiasi momento" e in tal caso si avrebbe un quantitativo di metano dodici volte maggiore rispetto a quello attuale.<ref>{{En}} N. Shakhova, I. Semiletov, A. Salyuk, D. Kosmach (2008), [http://www.cosis.net/abstracts/EGU2008/01526/EGU2008-A-01526.pdf Anomalies of methane in the atmosphere over the East Siberian shelf: Is there any sign of methane leakage from shallow shelf hydrates?] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121222144303/http://www.cosis.net/abstracts/EGU2008/01526/EGU2008-A-01526.pdf |data=22 dicembre 2012}}, [[European Geosciences Union|EGU]] General Assembly 2008, ''Geophysical Research Abstracts'', '''10''', EGU2008-A-01526</ref> Per questo motivo, nel 2008, il dipartimento statunitense per l'energia (''United States Department of Energy National Laboratories'')<ref>{{En}} [https://newscenter.lbl.gov/feature-stories/2008/09/17/impacts-on-the-threshold-of-abrupt-climate-changes/ IMPACTS: On the Threshold of Abrupt Climate Changes], Lawrence Berkeley National Laboratory News Center, 17 September 2008</ref> ha identificato nella potenziale destabilizzazione dei [[Clatrati di metano|clatrati]] dell'Artico una possibile concausa influente del [[cambiamento climatico brusco|brusco cambiamento climatico]], e per questo motivo è stata scelta come ricerca prioritaria. Il ''Climate Change Science Program'' statunitense ha pubblicato una relazione alla fine di dicembre del 2008, nella quale viene stimata la gravità del rischio dovuto alla destabilizzazione del clatrato, accanto ad altri tre possibili scenari relativi al brusco cambiamento climatico.<ref>{{En}} [http://www.climatescience.gov/Library/sap/sap3-4/final-report/default.htm CCSP, 2008: Abrupt Climate Change. A report by the U.S. Climate Change Science Program and the Subcommittee on Global Change Research] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130504113820/http://www.climatescience.gov/Library/sap/sap3-4/final-report/default.htm|data=4 maggio 2013}} (Clark, P.U., [[Andrew J. Weaver|A.J. Weaver]] (coordinating lead authors), E. Brook, E.R. Cook, T.L. Delworth, and K. Steffen (chapter lead authors)). U.S. Geological Survey, Reston, VA, 459 pp.</ref>
Il rilascio del metano dell'Artico contribuisce di per sé al [[riscaldamento globale]] in seguito al [[disgelo artico|restringimento artico]]; ciò è confermato anche in base a recenti osservazioni effettuate nell'artico siberiano che mostrano un aumento del tasso di metano rilasciato dal fondo marino artico, <ref name=shakhova2005 /> osservando inoltre che il permafrost ''terrestre'', sempre in questa regione, ha rilasciato grandi quantità di metano, valutato a oltre 4 milioni di tonnellate &ndash; significativamente al di sopra delle stime precedenti. <ref>{{cita pubblicazione
| doi = 10.1038/nature05040
| anno = 2006
| mese = settembre
| autore = Walter, Km;
| coautori = Zimov, Sa; Chanton, Jp; Verbyla, D; Chapin, Fs, 3Rd
| titolo = Methane bubbling from Siberian thaw lakes as a positive feedback to climate warming.
| volume = 443
| numero = 7107
| pagine = 71–75
| issn = 0028-0836
| pmid = 16957728
| rivista = Nature
| lingua = en
}}</ref>
 
=== Scioglimento del permafrost ===
L'attuale rilascio del metano era stato precedentemente valutato a 0,5 [[tonnellata|megatonnellate]] (Mt) per anno. <ref>{{En}} N. Shakhova, I. Semiletov, A. Salyuk, D. Kosmach, and N. Bel’cheva (2007), [http://www.cosis.net/abstracts/EGU2007/01071/EGU2007-J-01071.pdf?PHPSESSID=e Methane release on the Arctic East Siberian shelf], ''Geophysical Research Abstracts'', '''9''', 01071</ref> Shakhova et al. (2008) stimano che non meno di 1400 [[tonnellata|gigatonnellate]] (Gt) di carbonio è attualmente ''imprigionato'' come metano e [[idrato di metano]] sotto il permafrost sottomarino artico, e il 5-10% di qulla'area è soggetta a perforazione dei [[talik]] aperti. Si è concluso che " ... fino a 50 [[tonnellata|gigatonnellate]] della quantità prevista di idrato immagazzinato sia altamente probabile a subire un rilascio brusco in qualsiasi momento". Si verrebbe ad avere quindi un incremento di contenuto di metano nell'atmosfera del pianeta di un fattore di dodici. <ref>{{En}} N. Shakhova, I. Semiletov, A. Salyuk, D. Kosmach (2008), [http://www.cosis.net/abstracts/EGU2008/01526/EGU2008-A-01526.pdf Anomalies of methane in the atmosphere over the East Siberian shelf: Is there any sign of methane leakage from shallow shelf hydrates?], [[European Geosciences Union|EGU]] General Assembly 2008, ''Geophysical Research Abstracts'', '''10''', EGU2008-A-01526</ref>.
 
Nel 2008 il dipartimento statunitense per la produzione nazionale dell'energia (''United States Department of Energy National Laboratories'') <ref>{{En}} [http://newscenter.lbl.gov/feature-stories/2008/09/17/impacts-on-the-threshold-of-abrupt-climate-changes/ IMPACTS: On the Threshold of Abrupt Climate Changes], Lawrence Berkeley National Laboratory News Center, 17 September 2008</ref> ha identificato nella potenziale destabilizzazione dei clatrati dell'Artico una concausa possibile influente sul [[cambiamento climatico brusco|brusco cambiamento climatico]], e per questo motivo è stata scelta come ricerca prioritaria. Il [[Climate Change Science Program|Climate Change Science Program]] statunitense ha rilasciato una relazione nel tardo dicembre del 2008 in cui viene stimata la gravità del rischio dovuto alla destabilizzazione del [[clatrato]], accanto ad altri tre possibili scenari in merito al [[mutamento climatico brusco|brusco mutamento climatico]]. <ref>{{En}} [http://www.climatescience.gov/Library/sap/sap3-4/final-report/default.htm CCSP, 2008: Abrupt Climate Change. A report by the U.S. Climate Change Science Program and the Subcommittee on Global Change Research] (Clark, P.U., [[Andrew J. Weaver|A.J. Weaver]] (coordinating lead authors), E. Brook, E.R. Cook, T.L. Delworth, and K. Steffen (chapter lead authors)). U.S. Geological Survey, Reston, VA, 459 pp.</ref>
 
== Perdita di permafrost==
{{vedi anche|Permafrost}}
 
Lo scioglimento del ghiaccio artico marino è correlato al riscaldamento delle latitudini settentrionali, il quale provoca la fusione sia del permafrost marino<ref>{{cita web |url = https://e360.yale.edu/content/feature.msp?id=2081 |data = 30 ottobre 2008 |accesso = 14 maggio 2009 |titolo = Melting Arctic Ocean Raises Threat of 'Methane Time Bomb' |autore = Susan Q. Stranahan |sito = Yale Environment 360 |editore = Yale School of Forestry and Environmental Studies |lingua = en |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090204012056/http://e360.yale.edu/content/feature.msp?id=2081 |dataarchivio = 4 febbraio 2009}}</ref> che terrestre.<ref name="ncar2008">{{cita web |url = https://www.ucar.edu/news/releases/2008/permafrost.jsp |titolo = Permafrost Threatened by Rapid Retreat of Arctic Sea Ice, NCAR Study Finds |editore = University Corporation for Atmospheric Research |data = 10 giugno 2008 |lingua = en | accesso = 23 dicembre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20120805184935/https://www2.ucar.edu/atmosnews/news/933/permafrost-threatened-rapid-retreat-arctic-sea-ice-ncar-study-finds | dataarchivio = 5 agosto 2012 |urlmorto = sì}}</ref> ''Lawrence et al.'' suggeriscono che l'attuale e celere fusione del ghiaccio marino potrà produrre un rapido scioglimento del permafrost artico<ref name="ncar2008"/><ref>{{Cita pubblicazione |anno = 2008 |titolo = Accelerated Arctic land warming and permafrost degradation during rapid sea ice loss |nome = David M. |cognome = Lawrence |coautori = Andrew G. Slater; Robert A. Tomas; Marika M. Holland; Clara Deser |rivista = [[Geophysical Research Letters]] |volume = 35 |numero = 11 |doi = 10.1029/2008GL033985 |url = http://www.cgd.ucar.edu/ccr/dlawren/publications/lawrence.grl.submit.2008.pdf |pagine = L11506 |formato = PDF |lingua = en |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090320104125/http://www.cgd.ucar.edu/ccr/dlawren/publications/lawrence.grl.submit.2008.pdf |dataarchivio = 20 marzo 2009}}</ref> con conseguenze sul rilascio del metano<ref name="zimov2006">{{cita pubblicazione|autore=Zimov, Sa;|coautori=Schuur, Ea; Chapin, Fs, 3Rd|anno=2006|mese=giugno|titolo=Climate change. Permafrost and the global carbon budget.|rivista=Science|città=New York (N.Y.)|volume=312|numero=5780|lingua=en|doi=10.1126/science.1128908|id=PMID 16778046|pagine=1612–1613|issn=0036-8075}}</ref> e sulla fauna selvatica.<ref name="ncar2008"/> È previsto che l'aria fredda che passa oggigiorno sul ghiaccio sarà rimpiazzata, man mano che il ghiaccio si scioglierà, dall'aria più calda che passerà sul mare, riscaldando il permafrost e portando in modo graduale ad uno scioglimento completo dell'Artico, poiché il permafrost lo ricopre quasi completamente.<ref name="ncar2008"/>
La perdita di ghiaccio marino è correlata al riscaldamento delle latitudini settentrionali, il quale provoca la fusione del permafrost, sia marino <ref>{{cita web
| url = http://e360.yale.edu/content/feature.msp?id=2081
| data = 30-10-2008
| accesso = 14-05-2009
| titolo = Melting Arctic Ocean Raises Threat of 'Methane Time Bomb'
| autore = Susan Q. Stranahan
| opera = Yale Environment 360
| editore = Yale School of Forestry and Environmental Studies
| lingua = en
}}</ref> che terrestre. <ref name=ncar2008>{{cita web
| url = http://www.ucar.edu/news/releases/2008/permafrost.jsp.
| titolo = Permafrost Threatened by Rapid Retreat of Arctic Sea Ice, NCAR Study Finds
| editore = University Corporation for Atmospheric Research
| data = 10-06-2008
| accesso = 11-06-2008
| lingua = en
}}</ref> Lawrence et al. suggeriscono che l'attuale rapida fusione del ghiaccio marino potrà produrre un rapido sciogliemento del permafrost artico. <ref name=ncar2008 /><ref>{{Cita pubblicazione
| anno = 2008
| titolo = Accelerated Arctic land warming and permafrost degradation during rapid sea ice loss
| nome = David M.
| cognome = Lawrence
| coautori = Andrew G. Slater; Robert A. Tomas; Marika M. Holland; Clara Deser
| rivista = [[Geophysical Research Letters]]
| volume = 35
| numero = 11
| doi = 10.1029/2008GL033985
| url = http://www.cgd.ucar.edu/ccr/dlawren/publications/lawrence.grl.submit.2008.pdf
| pagine = L11506
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}}</ref> Ciò ha effetti consequenziali sul rilascio del metano, <ref name=zimov2006 /> e sulla natura (''wildlife''). <ref name=ncar2008 /> Alcuni studi implicano un collegamento diretto, in base ai quali si prevede che l'aria fredda che passa sul ghiaccio sia rimpiazzata dall'aria calda che passa sul mare, la quale riscalda il permafrost che circonda l'artico fondendolo. <ref name=ncar2008 /> A sua volta il permafrost sciogliendosi rilascia un'enorme quantità di metano. <ref>{{cita web
| url = http://news.nationalgeographic.com/news/2008/12/081219-methane-siberia.html
| titolo = Methane Bubbling Up From Undersea Permafrost?
| autore = Mason Inman
| editore = National Geographic News
| data = 19-12-2008
| accesso = 14-05-2009
| lingua = en
}}</ref> Il rilascio di metano può essere gassoso, ma anche trasportato dai fiumi disciolto (in soluzione). <ref name=SS07 /> Il [[New Scientist]] afferma che "dal momento che i modelli esistenti non includono effetti di retroazione, come il calore generato dalla decomposizione, il permafrost potrebbe sciogliersi molto più velocemente di quanto si era comunemente pensato". <ref>{{cita web
| url = http://www.newscientist.com/article/mg20127011.500-arctic-meltdown-is-a-threat-to-humanity.html?full=true
| titolo = arctic-meltdown-is-a-threat-to-humanity
| cognome = Pearce
| nome = Fred
| data = 28-03-2009
| opera = newscientist
| editore = Reed Business Information
| accesso = 29-03-2009
| lingua = en
}}</ref>
 
A sua volta il permafrost sciogliendosi rilascia un'enorme quantità di metano,<ref>{{cita web | url = https://news.nationalgeographic.com/news/2008/12/081219-methane-siberia.html | titolo = Methane Bubbling Up From Undersea Permafrost? | autore = Mason Inman | editore = National Geographic News | data=19 dicembre 2008 | accesso=14 maggio 2009 | lingua = en}}</ref> il quale può essere rilasciato in forma gassosa o trasportato in soluzione nell'acqua dei fiumi contribuendo quindi a velocizzare il processo stesso di scioglimento dei ghiacci.<ref name="SS07">{{Cita pubblicazione|nome=Natalia|cognome=Shakhova|coautori=Igor Semiletov|anno=2007|titolo=Methane release and coastal environment in the East Siberian Arctic shelf|rivista=Journal of Marine Systems|volume=66|numero=1-4|lingua=en|doi=10.1016/j.jmarsys.2006.06.006|pagine=227–243}}</ref> Il ''[[New Scientist]]'' afferma che "dal momento che i modelli esistenti non includono effetti di retroazione, come il calore generato dalla decomposizione, il permafrost potrebbe sciogliersi molto più velocemente di quanto si era comunemente pensato".<ref>{{cita web | url = https://www.newscientist.com/article/mg20127011.500-arctic-meltdown-is-a-threat-to-humanity.html?full=true | titolo = arctic-meltdown-is-a-threat-to-humanity | cognome = Pearce | nome = Fred | data=28 marzo 2009 |sito= newscientist | editore = Reed Business Information | accesso=29 marzo 2009 | lingua = en}}</ref>
Esiste un altro possibile meccanismo per il rilascio rapido di metano. Dal momento che l'Oceano Artico diventa sempre più libero dal ghiaccio, assorbirà in maggiore quantità l'energia incidente del sole. L'oceano Artico diventerà così più caldo della precedente coltre di ghiaccio e molto più vapore acqueo entrerà nell'aria. A volte, quando il suolo costiero è più freddo del mare, l'aria tenderà a salire al di sopra del mare sviluppando un vento di terra, in quanto l'aria al di sopra della terra verrà a sostituire l'aria sollevatasi sul mare. L'aria salendo raggiuge la temperatura di condensazione formando le nuvole, rilasciando il calore latente e rafforzando ulteriormente la sua spinta ascensionale sopra l'oceano. Ne risulta che l'aria viene ''sottratta'' da sud attraverso la tundra, piuttosto che (in base all'attuale situazione) fluttuare fredda verso sud a causa del flusso d'aria che ''sprofonda'' sull'Oceano Artico. Il calore in più ''prelevato'' da sud accelera ulteriormente il riscaldamento del permafrost e l'Oceano Artico, facendo così aumentare il rilascio di metano. {{Citazione necessaria|data=maggio 2009}}
 
=== Decomposizione del clatrato ===
[[Image:Extinction intensity.svg|thumb|350pxupright=1.6|L'estinzione del Permiano–Triassico (la [[Estinzioneestinzione di massa del Permiano–Triassico|Grande EstinzionePermiano-Triassico]]) può essere stata causata dal rilascio di [[metano]] da parte dei [[clatrato|clatrati]]. Il 96% delle [[specie]] marine si estinse.]]
 
Il [[banchisa|ghiaccio marino]] e il clima freddo servono a stabilizzare i depositi di [[metano]] per la linea costiera, impedendo che la decomposizione del [[clatrato]] e il [[degasamento|degassamento]] del [[metano]] nell'atmosfera causino un ulteriore riscaldamento. La fusione di questo ghiaccio può rilasciare nell'[[atmosfera]] grandi quantità di [[metano]], causando un riscaldamento in un possente ciclo di [[retroazione]].<ref name="shakhova2005" /><ref>{{cita web | url = http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,547976,00.html | titolo = A Storehouse of Greenhouse Gases Is Opening in Siberia | autore = Volker Mrasek | editore = Spiegel Online | data=17 aprile 2008 | accesso=14 maggio 2009 | lingua = en}}</ref>
La [[banchisa|ghiaccio marino]], e le condizioni di freddo che ne permetteno l'esistenza, serve a stabilizzare i depositi di [[metano]] ''lungo'' e ''nei pressi'' della linea costiera, <ref>{{cita web
| url = http://www.independent.co.uk/environment/climate-change/exclusive-the-methane-time-bomb-938932.html
| titolo = Exclusive: The methane time bomb
| autore = Steve Connor
| data = 23-09-2008
| accesso = 14-05-2009
| editore = The Independent
| lingua = en
}}</ref> impedendo che la decomposizione del [[clatrato]] e il [[degasamento]] del [[metano]] nell'atmosfera causino ulteriore riscaldamento. La fusione di questo ghiaccio può rilasciare nell'[[atmosfera]] grandi quantità di [[metano]], un formidabile [[gas serra]], causando ulteriore riscaldamento in un possente ciclo di [[feedback positivo]]. <ref>{{cita web
| url = http://www.spiegel.de/international/world/0,1518,547976,00.html
| titolo = A Storehouse of Greenhouse Gases Is Opening in Siberia
| autore = Volker Mrasek
| editore = Spiegel Online
| data = 17-04-2008
| accesso = 14-05-2009
| lingua = en
}}</ref>
 
Anche ai livelli esistenti di riscaldamento e fusione della regione artica, sono statistate scopertiscoperte rilasciesalazioni di metano sottomarino nell'[[atmosfera]] legatilegate alla decomposizione del [[clatrato]]. <ref name="SS07 "/>
 
Secondo il monitoraggio portato avanti negli anni 2003/-2004 da Shakhova et al., lo strato superficiale didella [[colonna d'acqua di piattaforma]] nel [[Mare della Siberia orientale|Mar Siberiano Orientale]] e nel [[Mar di Laptev]] era venne supersaturatosupersaturo fino al 2500% rispetto all'allora presenteal contenuto medio di [[metano atmosferico]] di allora, pari a 1,85 ppm. InLe modoalte anomaloconcentrazioni leanomale altedi concentrazionimetano disciolto in prossimità del fondale (fino a 154 nM o con una supersaturazione del 4400%) disuggeriscono metano disciolto nello strato inferiore delll'acquainfluenza di piattaforma suggerisce che lo strato inferiore sia in qualche modo influenzato da possibili sorgenti poste nelle immediate vicinanzesottomarine. In base ai possibili meccanismi di formazione di tali piumepennacchi (''plumes''), gli studi effettuati hanno segnalato corrasionecorrosione termica ed effetti di rilascio di gas dal bassofondo o di gas idrati. <ref name="shakhova2005 "/>
 
La ricerca condotta nel 2008 nell'artico siberiano ha osservatoanalizzato il rilascio di metano derivato dal [[clatrato]] attraverso perforazioni effettuate nel permafrost del fondo marino. <ref>{{cita pubblicazione | doi = 10.1029/2006GL027977 | titolo = Origin of pingo-like features on the Beaufort Sea shelf and their possible relationship to decomposing methane gas hydrates | anno = 2007 | autore = Paull, Charles K. | rivista = Geophysical Research Letters | volume = 34 | pagine = L01603 | lingua = en}}</ref>
| doi = 10.1029/2006GL027977
| titolo = Origin of pingo-like features on the Beaufort Sea shelf and their possible relationship to decomposing methane gas hydrates
| anno = 2007
| autore = Paull, Charles K.
| rivista = Geophysical Research Letters
| volume = 34
| pagine = L01603
| lingua = en
}}</ref>
 
Gli effetti climatici di un rilascio potenziale di metano dai clarati[[Clatrato idrato|clatrati]] oceanici possono essere significativi per periodi di tempo che vanno da mille a centomila anni. <ref name=AB05>{{Cita pubblicazione | nome = David | cognome = Archer | coautori = Bruce Buffett | titolo = Time-dependent response of the global ocean clathrate reservoir to climatic and anthropogenic forcing | rivista = Geochemistry, Geophysics, Geosystems – G3 | anno = 2005 | accesso=15 maggio 2009 | url = http://geosci.uchicago.edu/~archer/reprints/archer.2005.clathrates.pdf | formato = PDF | doi = 10.1029/2004GC000854 | volume = 6 | numero = 3 | pagine = 1–13 | lingua = en}}</ref>
 
| nome = David
=== Altre fonti di rilascio del metano artico ===
| cognome = Archer
Oltre ad essere rilasciato da riserve naturali come permafrost e clatrati sottomarini, il metano può essere rilasciato da [[talik]] sottomarini o in seguito a trasporto fluviale e [[ritiro dei ghiacciai dal 1850|ritiro dei ghiacciai]]:<ref name="SS07" /> infatti, un'altra causa di rilascio di questa sostanza è la [[metanogenesi]] della [[biomassa]], che una volta scongelata scatena processi di [[putrefazione]].<ref>{{cita pubblicazione|autore=K. M. Walter|coautori=J. P. Chanton; F. S. Chapin III; E. A. G. Schuur; S. A. Zimov|anno=2008|titolo=Methane production and bubble emissions from arctic lakes: Isotopic implications for source pathways and ages|rivista=Journal of Geophysical Research|volume=113|numero=G00A08|lingua=en|accesso=28 maggio 2010|doi=10.1029/2007JG000569|url=http://www.agu.org/pubs/crossref/2008/2007JG000569.shtml|pagine=16|dataarchivio=4 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100804041445/http://www.agu.org/pubs/crossref/2008/2007JG000569.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
| coautori = Bruce Buffett
| titolo = Time-dependent response of the global ocean clathrate reservoir to climatic and anthropogenic forcing
| rivista = Geochemistry, Geophysics, Geosystems &ndash; G3
| anno = 2005
| accesso = 15-05-2009
| url = http://geosci.uchicago.edu/~archer/reprints/archer.2005.clathrates.pdf
| formato = PDF
| doi = 10.1029/2004GC000854
| volume = 6
| numero = 3
| pagine = 1–13
| lingua = en
}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
{{reflist|colwidth=30em}}
 
==Bibliografia==
* Peter Wadhams, ''Addio ai ghiacci. Rapporto dall'Artico.'' , capitolo 9 ''Il metano dell'Artico, una catastrofe in atto'', 2017, Bollati Boringhieri, traduzione di Maria Pia Casarini.
 
== Voci correlate ==
* [[Clatrato idrato]]
* [[Clatrato di metano]]
* [[Massimo termico del Paleocene-Eocene#Emissioni di metano]]
* [[Metano atmosferico]]<!--
* [[Camino di metano]]
* [[Effetti a lungo termine del riscaldamento globale]]
* [[Ipotesi del fucile di clatrato]]
* [[Ciclo del carbonio del permafrost]]//-->
<!--
{{riscaldamento globale}}//-->
{{Ambiente periglaciale}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Enen}} [http://www.realclimate.org/index.php/archives/2005/12/methane-hydrates-and-global-warming/ Methane hydrates and global warming] RealClimate from DecemberDecembre 12, 2005
*{{it}}[https://www.futuroprossimo.it/2020/02/la-nasa-nellartico-possono-schiudersi-milioni-di-fonti-di-metano/ NASA: nell'Artico possono schiudersi milioni di fonti di metano] FuturoProssimo, 18 febbraio 2020
 
{{Ambiente periglaciale}}
{{Portale|ecologia e ambiente}}
 
[[Categoria:Effetto serra]]
[[Categoria:Fenomeni climatici]]
[[Categoria:Glaciologia]]
[[Categoria:MutamentoMutamenti climaticoclimatici]]
[[Categoria:Riscaldamento globale]]
[[Categoria:Artide]]
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[[Categoria:MetanoGas naturale]]
[[Categoria:Oceano Artico]]
[[Categoria:Retroazioni climatiche]]
[[Categoria:Effetti del riscaldamento globale]]
[[Categoria:Ambiente artico]]//-->
 
[[en:Arctic methane release]]
[[zh:北極甲烷釋出]]