Good Bye, Lenin!: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
(342 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Film
|titoloitalianotitolo = Good Bye, Lenin!
|titolooriginaletitolo originale = Good Bye, Lenin!
|immagine =[[Immagine:Good_bye_lenin Good Bye, Lenin! - Alex, Christiane e Ariane.png|300px]]
|didascalia = UnaAlex, Christiane e Ariane in una scena del film.
|nomepaesepaese = [[Germania]]
|annoproduzioneanno uscita = [[2003]]
|durata = 121120 min
|aspect ratio = 1,85:1
|tipocolore = colore
|genere = Commedia
|tipoaudio = sonoro
|genere 2 = Drammatico
|nomegenere = commedia, drammatico
|nomeregistaregista = [[Wolfgang Becker]]
|soggetto =
|nomesoggetto = [[Wolfgang Becker]], [[Bernd Lichtenberg]]
|nomesceneggiatoresceneggiatore = [[Wolfgang Becker]], [[Bernd Lichtenberg]]
|produttore = [[Stefan Arndt]]
|nomeattori =
|casa produzione = [[X-Filme Creative Pool]]
*[[Daniel Brühl]]: Alex Kerner
|attori = * [[KatrinDaniel Sass|Katrin SaßBrühl]]: ChristianeAlexander "Alex" Kerner
* [[Katrin Sass]]: Christiane Kerner
*[[Chulpan Khamatova]]: Lara
* [[Čulpan Nailevna Chamatova]]: Lara
*[[Maria Simon]]: Ariane Kerner
* [[FlorianMaria LukasSimon]]: DenisAriane Kerner
* [[AlexanderFlorian BeyerLukas]]: RainerDenis Domaschke
* [[Alexander Beyer]]: Rainer
*[[Burghart Klaussner]]: Robert Kerner
* [[Burghart Klaussner]]: Robert Kerner
|nomefotografo = [[Martin Kukula]]
* [[Christine Schorn]]: Signora Schäfer
|nomemontaggio = [[Peter R. Adam]]
* [[Michael Gwisdek]]: Prof. Klaparth
|nomeeffettispeciali = [[Andreas Schellenberg]]
* [[Eberhard Kirchberg]]: Dr. Wagner
|nomemusicista = [[Yann Tiersen]]
*[[Jürgen Holtz]]: Sig. Ganske
|nomescenografo = [[Lothar Holler]]
|doppiatori italiani = * [[Francesco Pezzulli]]: Alexander "Alex" Kerner
|nomepremi =
* [[Fabrizia Castagnoli]]: Christiane Kerner
*[[Premi César 2004]]: [[Premio César per il miglior film dell'Unione europea|miglior film dell'Unione europea]]
* [[Ilaria Latini]]: Lara
*3 [[European Film Awards 2003]]: [[European Film Awards per il miglior film|miglior film]], [[European Film Awards per il miglior attore|miglior attore]] ([[Daniel Brühl]]), [[European Film Awards per la miglior sceneggiatura|miglior sceneggiatura]]
* [[Paola Majano]]: Ariane Kerner
* [[Davide Lepore]]: Denis Domaschke
* [[Alessio Cigliano]]: Rainer
* [[Stefano De Sando]]: Robert Kerner
* [[Graziella Polesinanti]]: Signora Schäfer
* [[Pietro Biondi]]: Prof. Klaprath
* [[Dante Biagioni]]: Sig. Ganske
|fotografo = [[Martin Kukula]]
|montatore = [[Peter R. Adam]]
|effetti speciali = [[Sven Asamoa]], [[Thorsten Thiesse]]
|musicista = [[Yann Tiersen]]
|scenografo = [[Lothar Holler]], [[Matthias Klemme]]
|costumista = [[Aenne Plaumann]]
|truccatore = [[Lena Lazzarotto]], [[Heike Merker]], [[Björn Rehbein]]
}}
 
'''''Good Bye, Lenin!''''' è un [[film]] del 2003 di [[Wolfgang Becker]], interpretato da [[Daniel Brühl]] e [[Katrin Sass]].
{{quote|– Che strano, non è cambiato niente.<br/>– Perchè, doveva cambiare qualcosa?|Dialogo tra Christiane e suo figlio Alex.}}
 
La pellicola, divenuta uno dei maggiori successi di sempre del [[cinema tedesco]],<ref name="boxofficemojo">{{cita web|lingua=en|url=http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=goodbyelenin.htm|titolo=Good Bye, Lenin!|accesso=6 febbraio 2014}}</ref> è ispirata al fenomeno [[Riunificazione tedesca|post-riunificazione]] dell{{'}}''[[Ostalgie]]''.
'''''Good Bye Lenin!''''' è un [[film]] del [[2003]] diretto da [[Wolfgang Becker]]. {{cn|Costato € 4.800.000, solo in [[Germania]] ne ha incassati più di € 37.000.000, diventando uno dei maggiori successi del [[cinema tedesco]] di sempre}}.
 
== Trama ==
{{Citazione|Devo ammetterlo, ormai il gioco mi aveva preso la mano. La Repubblica Democratica che stavo creando per mia madre, assomigliava sempre più a quella che avrei potuto desiderare io.|Alex}}
[[Berlino Est]], [[26 agosto]] [[1978]]. Dopo essere stata interrogata dalla [[Stasi]] a proposito di suo marito che è riuscito a scappare all'[[Germania Ovest|Ovest]], Christiane decide di dedicare anima e corpo alla politica ed alla causa della [[Repubblica Democratica Tedesca]]. Ma il [[7 ottobre]] [[1989]] (quarantennale della DDR), durante alcuni tumulti, a cui partecipa anche suo figlio Alex, la donna vede proprio Alex pestato e portato via dalla polizia: a quella vista, Christiane viene colpita da un [[infarto]] e cade in [[coma]].
[[File:Bundesarchiv Bild 183-1989-1007-402, Berlin, 40. Jahrestag DDR-Gründung, Ehrengäste.jpg|thumb|left|Le celebrazioni per il quarantennale della [[DDR]] nel 1989 a [[Karl-Marx-Allee]]. Alex e la sua famiglia vivono in un appartamento nei ''[[plattenbau]]'' sullo sfondo, dove si svolge una buona parte delle vicende del film.]]
 
[[Berlino Est]], 1978. Dopo essere stata interrogata dalla [[Stasi]] a proposito del marito appena scappato all'[[Germania Ovest|Ovest]], Christiane, una tranquilla madre di famiglia sempre rimasta lontana dalla politica, cade in depressione, lasciando i suoi due bambini Alex e Ariane nello sconforto. Dopo qualche mese in ospedale, la donna si riprende e, per uscire da questa difficile situazione, inizia a dedicarsi anima e corpo alla causa e agli ideali della [[Repubblica Democratica Tedesca]] (DDR), diventandone una fervente sostenitrice.
La donna si risveglia 8 mesi dopo, ma in questo lasso di tempo relativamente breve il mondo attorno a lei è profondamente cambiato: il [[muro di Berlino]] è caduto, il governo socialista della DDR non esiste più, e le due Germanie si stanno avviando alla riunificazione. I suoi figli si sono subito adattati alla nuova realtà: Alex, dopo la chiusura della [[cooperativa]] di riparatori tv dove lavorava, è restato nel settore diventando installatore di [[antenna parabolica|parabole satellitari]] (e troverà tanto lavoro, in quanto molta gente vuole vedere i prossimi mondiali di calcio di [[Campionato mondiale di calcio 1990|Italia '90]]), ed ha iniziato una relazione con Lara, una bella infermiera conosciuta per caso la sera del suo pestaggio, che poi ha reincontrato in ospedale mentre assisteva sua madre; invece Ariane, giovane ragazza-madre, ha lasciato l'[[università]] per andare a lavorare da [[Burger King]], dove ha conosciuto il collega Rainer, che presto è diventato il suo nuovo ragazzo.
 
Undici anni dopo, la sera del 7 ottobre 1989, Christiane è tra gli invitati al [[Palast der Republik|ricevimento ufficiale]] per il quarantesimo anniversario della DDR. Nello stesso momento centinaia di persone, tra cui anche suo figlio Alex, scendono in strada durante una delle sempre più frequenti manifestazioni di protesta del popolo, oramai insofferente verso il logoro [[Partito Socialista Unificato di Germania|regime]] che tiene le redini del Paese. Nei tumulti che seguono, la donna scorge proprio Alex pestato e arrestato dalla [[Volkspolizei|polizia]]: a quella vista, Christiane viene colpita da un infarto ed entra in coma.
Per evitarle il contraccolpo psicologico, ritenuto fatale dai medici, il figlio - confidando nel fatto che la madre deve restare a riposo per molto tempo, ed aiutato dalla riluttante sorella e dall'amico Denis, compagno di lavoro e aspirante regista - "preserva" la normalità della DDR all'interno di una stanza del proprio appartamento; recupera cimeli, prodotti e giornali della Germania Est, insieme al collega realizza improbabili ma credibili telegiornali per tenere aggiornata la madre, e coinvolge amici e vicini nella lunga pantomima, sperando che la donna non venga mai a sapere la verità.
 
La donna si risveglia dopo otto mesi, non immaginando che in questo lasso di tempo relativamente breve, il mondo attorno a lei è cambiato radicalmente: il [[Muro di Berlino|Muro]] è caduto spazzando via quarant'anni di [[comunismo]], e le due Germanie si stanno avviando a passo spedito verso la [[Riunificazione tedesca|riunificazione]]. I suoi figli si sono subito adattati alla nuova realtà: Alex, dopo la chiusura della cooperativa di riparatori TV dove lavorava, è rimasto nel settore diventando installatore di parabole satellitari, iniziando al contempo una relazione con Lara, una infermiera russa conosciuta per caso la sera del suo pestaggio, poi reincontrata in ospedale mentre assisteva sua madre; invece Ariane, giovane ragazza madre, ha lasciato l'università per andare a lavorare in un fast food dove ha conosciuto il collega occidentale Rainer, il quale è presto diventato il suo compagno dandole un nuovo figlio.
Tutto sembra precipitare quando un giorno Christiane, non controllata dai figli, si alza dal letto ed esce di casa. Percorrendo pochi metri vede intorno a sé un mondo completamente diverso: arredamenti creativi, automobili di lusso, immagini sante, pubblicità e non ultimo un elicottero che sta portando via una statua di [[Lenin]]. Ancora una volta Alex riesce a cavarsela con uno stratagemma, inventando una fuga di cittadini da [[Berlino Ovest]] a [[Berlino Est]], e riesce a convincere la madre che nulla è cambiato. In seguito, durante una gita fuoriporta, la madre racconta ai due figli la verità riguardo al padre scappato anni prima all'Ovest: Christiane aveva sempre raccontato loro che il padre era fuggito con un'altra donna; in realtà lei e il marito avevano progettato di comune accordo la fuga dal regime socialista che opprimeva lui, ma all'ultimo lei non se l'era sentita di raggiungerlo per la paura di perdere i figli.
 
Per evitarle il contraccolpo psicologico, ritenuto fatale dai medici, Alex – confidando nel fatto che la madre deve restare a riposo per molto tempo, e aiutato dalla riluttante sorella oltreché da Denis, nuovo amico trovato all'Ovest e aspirante regista – "preserva" la normalità della DDR all'interno di una stanza del proprio appartamento: recupera cimeli, prodotti e giornali della Germania Est, realizza improbabili ma credibili telegiornali della televisione orientale per tenere aggiornata la madre, fino a coinvolgere sempre più amici e vicini nella lunga pantomima, sperando che la donna non scopra mai la verità.
Saputa la verità, Alex corre a rintracciare il padre, anche perché la madre ha avuto un nuovo infarto e le resta poco da vivere: il suo ultimo desiderio è quello di rivedere il marito. Mentre Alex è fuori in cerca del padre (che nel frattempo si è ricostruito una nuova famiglia), la sua ragazza Lara sembra approfittare per raccontare alla madre la verità, ma lei continua a credere - o forse a fingere di credere - al gioco del figlio anche quando, poco prima di morire, lui ritrova il padre (che può così rivedere l'ex-moglie un'ultima volta), e prepara con Denis una decorosa uscita di scena della [[Repubblica Democratica Tedesca|DDR]]: mettendo fine alla loro "creatura", i due ribaltano la storia consegnando la vittoria ad un socialismo cui pure le popolazioni dell'occidente ardentemente cercherebbero di approdare... conseguenza di questo fatto sarebbe l'abbattimento del muro e la fine della divisione tedesca. La madre di Alex sopravvive così per tre giorni alla sua amata DDR, spegnendosi serena dopo la festa della riunificazione del proprio Paese, il [[3 ottobre]] [[1990]].
 
Tutto sembra precipitare quando un giorno Christiane, non controllata dai figli, si alza dal letto ed esce di casa. Percorrendo pochi metri, vede intorno a sé un mondo completamente diverso da come l'aveva lasciato: vestiti alla moda, arredamenti creativi, automobili di lusso, immagini sante e simboli neonazisti, pubblicità occidentali e non ultimo un elicottero che sta portando via una grande statua di [[Lenin]]. Ancora una volta Alex riesce a cavarsela con uno stratagemma, inventando una fuga di cittadini da [[Berlino Ovest]] alla zona Est, dettata dalla crisi del [[capitalismo]] occidentale, e sembra convincere la madre che nulla è cambiato.
==Errori ed anacronismi==
[[File:Sigmund Jahn cropped.jpg|thumb|upright|Nell'[[ucronia]] idealizzata da Alex e Denis, il 7 ottobre 1990 l'ex [[cosmonauta]] ed eroe nazionale della [[DDR]], [[Sigmund Jähn]], succede a [[Erich Honecker]] come segretario generale del [[Partito Socialista Unificato di Germania|SED]], aprendo le frontiere della Germania Est per accogliere i "profughi" provenienti dall'Ovest.]]
* Un piccolo errore è presente quando viene mostrato il lavoro di Ariane al [[Burger King]]: sebbene la storia sia ambientata a cavallo tra il [[1989]] ed il [[1990]], il logo di Burger King mostrato è la versione adottata nel [[1994]].
* Altro [[anacronismo]] è presente nella scena in cui Denis mostra ad Alex il suo [[cortometraggio]] amatoriale: indossa infatti una maglietta con il motivo caratteristico del film ''[[Matrix]]''. L'errore - che considerando la prolungata esposizione della maglietta sarebbe fin troppo palese - viene tuttavia giustificato da una delle scene eliminate del film: in essa, Denis afferma di aver avuto la stessa idea per un film che avrebbero avuto e realizzato i [[Fratelli Wachowski|fratelli Wachowsky]] quasi un decennio dopo (la maglietta sarebbe quindi presumibilmente stata realizzata da lui stesso).
* Un anacronismo "calcistico" si ha quando Denis e Alex si trovano a montare un'[[antenna parabolica]] a casa di una coppia intenta a guardare una partita della [[Nazionale di calcio della Germania#Germania Occidentale|Germania Ovest]] ai mondiali di calcio di [[Campionato mondiale di calcio 1990|Italia '90]]: l'uomo indossa la divisa che la [[Nazionale di calcio della Germania|nazionale tedesca]] (ormai riunificata) utilizzerà a [[Campionato europeo di calcio 1992|Euro '92]].
* Un altro piccolo errore legato al mondo del calcio si ha quando Alex e Denis tornano alla sede della loro azienda a conclusione del loro turno di lavoro (presumibilmente verso le 20:00), proprio nell'attimo in cui l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]] sbaglia l'ultimo e decisivo rigore nella semifinale contro la Germania Ovest: la gara iniziò alle 20:00 e si concluse appunto ai rigori, pertanto Alex e Denis non potevano giungere alla sede della loro azienda a gara conclusa, semmai a gara iniziata.
 
Ad accelerare il corso degli eventi è tuttavia, inconsapevolmente, la stessa Christiane, la quale per la prima volta sente il bisogno di raccontare ai due figli la verità riguardo al padre, il quale aveva riparato anni prima al di là del Muro: lei aveva sempre raccontato loro che il genitore era fuggito con un'altra donna; in realtà, la coppia aveva progettato di comune accordo la fuga da un sistema politico che stava sempre più opprimendo lui, ma all'ultimo lei non se l'era sentita di raggiungerlo per la paura di perdere i figli.
==Riferimenti ad altri film==
* Molti sono gli omaggi presenti nel film a vari capolavori di [[Stanley Kubrick]]: il [[cortometraggio]] matrimoniale di Denis e il momento in cui Alex urla sul tetto imitando una scimmia riprendono palesemente ''[[2001 Odissea nello spazio]]'', mentre la scena in cui Alex e Denis riordinano la stanza della madre riprende per tipo di riprese e colonna sonora la scena in cui Alex (curiosamente omonimo di Alexander Kerner), protagonista di ''[[Arancia Meccanica]]'', fa sesso con le due ragazze nella sua stanza.
* Altro palese riferimento alla filmografia passata si ha nella scena cult del film, ovvero quella dove la madre di Alex esce per la prima volta in strada dopo la [[Muro di Berlino|caduta del muro]] e rimane esterrefatta nel vedere la grande statua di [[Lenin]] che viene trasportata via da un elicottero. Il riferimento è alla scena d'apertura de ''[[La dolce vita]]'' di [[Federico Fellini]], dove un elicottero trasporta una statua di un [[Cristo]] a braccia aperte, sorvolando un quartiere in costruzione di [[Roma]].
 
Appresa la verità, Alex corre a rintracciare l'uomo, anche perché la madre, dopo la confessione, ha avuto un nuovo infarto e le resta ormai poco da vivere: il suo ultimo desiderio è quello di rivedere il marito. Mentre Alex è in cerca del genitore, che nel frattempo si è ricostruito una nuova famiglia, Lara, preda di sensi di colpa per la lunga serie di bugie, decide di rivelare a Christiane la verità sulla nuova situazione del Paese; tuttavia la donna, verosimilmente, finge di continuare a credere al gioco del figlio, anche quando, poco prima di morire, Alex ritrova il padre che può così rivedere l'ex moglie un'ultima volta, preparando poi una decorosa uscita di scena della Germania Est: mettendo fine alla sua "creatura", il giovane riscrive la caduta del Muro consegnando la vittoria a un [[socialismo]] cui pure le popolazioni dell'[[blocco occidentale|Occidente]] cercherebbero ardentemente di approdare. Christiane sopravvive così alla sua amata DDR, spegnendosi pochi giorni dopo la nascita della nuova [[Germania]] unita.
== Curiosità ==
* L'edizione italiana del film è stata curata dalla di [[laBibi.it]], e i dialoghi e la direzione del doppiaggio sono di [[Gianni Galassi]].
* La produzione ha dovuto far ricorso alla [[grafica computerizzata]] per "ritoccare" molto della [[Berlino]] attuale e farla così somigliare alla vecchia [[Berlino Est]] che faceva parte della [[Repubblica Democratica Tedesca]]. Molti manifesti pubblicitari e insegne sono stati cancellati virtualmente, e i colori sono stati digitalmente smorzati per ricreare l'atmosfera del tempo.
*Il quotidiano [[la Repubblica]] ha dato notizia di due fatti che ricordano molto da vicino quelli narrati nel film, che viene ovviamente citato:
**Nel [[giugno]] del [[2007]] un cittadino polacco rimasto in [[coma]] per 19 anni si è risvegliato, non rendendosi ovviamente conto che in [[Polonia]] vi era stata la transizione dal [[comunismo]] al [[capitalismo]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/persone/polonia-sveglio-coma/polonia-sveglio-coma/polonia-sveglio-coma.html|titolo=Polonia, esce dal coma dopo 19 anni e trova, a sorpresa, la democrazia.|editore=La Repubblica|data=2-6-2007|accesso=}}</ref>.
**In una scena del film, Lara ed Alex trovano una casa abbandonata dove sono ancora presenti diversi oggetti risalenti al regime passato, coi quali ricavano un cestino da regalare alla madre per il compleanno. Nel [[gennaio]] del [[2009]], a [[Lipsia]], venne scoperta davvero una casa che era stata abbandonata dai proprietari prima della [[Muro di Berlino|caduta del muro]], e che era rimasta per vent'anni esattamente così com'era ai tempi della [[DDR]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/casa-dimenticata-ddr/casa-dimenticata-ddr/casa-dimenticata-ddr.html|titolo=Qui Crottendorfer Strasse, Lipsia, la casa dove il tempo si è fermato.|editore=La Repubblica|data=27-1-2009|accesso=}}</ref>.
 
== BibliografiaProduzione ==
=== Regia e sceneggiatura ===
* Geremia Carrara. ''Immagini di un'immagine. La rappresentazione della Repubblica Democratica tedesca dallo stereotipo all'utopia nel cinema dell'Ostalgie'', in Eva Banchelli (a cura di): ''Taste the East: Linguaggi e forme dell'Ostalgie''. Sestante Edizioni, Bergamo 2006, pp. 113-130, ISBN 88-87445-92-3.
''Good Bye, Lenin!'' è nato da un'idea di [[Bernd Lichtenberg]], all'epoca giovane autore di [[Colonia (Germania)|Colonia]], il quale aveva scritto il [[Soggetto (cinema)|soggetto]] della pellicola — un ''mix'' di generi diversi, tra tragedia e commedia — e lo aveva fatto recapitare al regista [[Wolfgang Becker]], poiché lo considerava la persona più adatta a dirigerlo.<ref>{{cita web|url=http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/goodbye-lenin-quando-il-muro-venne-giu/264134|titolo='Goodbye, Lenin!', quando il muro venne giù|accesso=6 febbraio 2014|autore=Chiara Ugolini|data=7 dicembre 2003|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140219022452/http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/goodbye-lenin-quando-il-muro-venne-giu/264134|dataarchivio=19 febbraio 2014}}</ref>
 
==Note= Riprese ===
La pellicola è stata girata interamente nella zona di [[Berlino]], principalmente tra [[Karl-Marx-Allee]] e i ''[[plattenbau]]'' vicino ad [[Alexanderplatz]]. La produzione del film ha dovuto far ricorso alla [[Computer grafica|grafica computerizzata]] per "ritoccare" molto della capitale tedesca degli anni 2000, in modo da farla così somigliare alla vecchia [[Berlino Est]] della [[Repubblica Democratica Tedesca]]; molti manifesti pubblicitari e insegne sono stati cancellati virtualmente, mentre i colori sono stati digitalmente smorzati per ricreare l'atmosfera del tempo.
 
== Colonna sonora ==
{{vedi anche|Good Bye, Lenin! (colonna sonora)}}
 
La [[colonna sonora]] del film è del compositore francese [[Yann Tiersen]], già autore delle musiche de ''[[Il favoloso mondo di Amélie]]''; tra i brani di maggiore spicco figurano ''Summer '78'' e ''Mother's Journey''.
 
== Edizioni home video ==
Il film è disponibile in edizione italiana in [[DVD-Video]] e [[Blu-ray disc]], edito dal 18 febbraio 2020 da [[CG Entertainment]] che ne ha realizzato anche un'edizione speciale Blu-ray numerata e limitata a 500 copie.<ref>{{cita web|url=https://www.cgentertainment.it/film-dvd/good-bye-lenin/f20482/|titolo=Good Bye, Lenin!|accesso=28 ottobre 2021|dataarchivio=28 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211028110914/https://www.cgentertainment.it/film-dvd/good-bye-lenin/f20482/|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Accoglienza ==
Costato {{formatnum:4800000}} [[euro]], in [[Germania]] il film riscuote un buon successo di pubblico, incassando la cifra di {{formatnum:41451777}} [[Dollaro statunitense|dollari]]. La pellicola verrà poi distribuita in altri paesi, raggiungendo il totale di {{formatnum:75320680}} dollari (di cui circa {{formatnum:4000000}} negli Stati Uniti d'America) e diventando così uno dei più grandi incassi nella storia del [[cinema tedesco]].<ref name="boxofficemojo"/>
 
== Riconoscimenti ==
[[File:Daniel-bruehl.jpg|thumb|upright|Grazie all'interpretazione di Alex Kerner, un giovane [[Daniel Brühl]] è stato premiato nel 2003 agli [[European Film Awards]], alla [[Berlinale]] e ai [[Deutscher Filmpreis]], dando il la alla sua carriera internazionale.]]
 
{{Div col}}
* [[European Film Awards 2003|2003]] - '''[[European Film Awards]]'''
** ''[[European Film Awards per il miglior film|Miglior film]]'' a [[Stefan Arndt]]
** ''[[European Film Awards per il miglior attore|Miglior attore]]'' a [[Daniel Brühl]]
** ''[[European Film Awards per la miglior sceneggiatura|Miglior sceneggiatura]]'' a [[Bernd Lichtenberg]]
** ''Audience Award per il miglior attore'' a Daniel Brühl
** ''Audience Award per la miglior attrice'' a [[Katrin Sass]]
** ''Audience Award per il miglior regista'' a [[Wolfgang Becker]]
** Nomination ''[[European Film Awards per la miglior attrice|Miglior attrice]]'' a Katrin Sass
** Nomination ''[[European Film Awards per il miglior regista|Miglior regista]]'' a Wolfgang Becker
* 2003 - '''[[Festival internazionale del cinema di Berlino]]'''
** ''Premio l'angelo azzurro'' a Daniel Brühl
* 2003 - '''[[Deutscher Filmpreis]]'''
** ''Outstanding Feature Film''
** ''Outstanding Individual Achievement: Actor'' a Daniel Brühl (''ex aequo'' per ''[[Elefantenherz]]'')
** ''Outstanding Individual Achievement: Direction'' a Wolfgang Becker
** ''Outstanding Individual Achievement: Editing'' a [[Peter R. Adam]]
** ''Outstanding Individual Achievement: Music'' a [[Yann Tiersen]]
** ''Outstanding Individual Achievement: Production Design'' a [[Lothar Holler]]
** ''Outstanding Individual Achievement: Supporting Actor'' a [[Florian Lukas]]
** ''Audience Award: German Film of the Year''
** Nomination ''Outstanding Individual Achievement: Actress'' a Katrin Sass
** Nomination ''Outstanding Individual Achievement: Supporting Actress'' a [[Maria Simon]] (''ex aequo'' per ''[[Luci lontane (film 2003)|Luci lontane]]'')
* 2003 - '''[[Semana Internacional de Cine de Valladolid]]'''
** ''Premio speciale della giuria'' a Wolfgang Becker
** Nomination ''Golden Spike'' a Wolfgang Becker
* 2003 - '''[[Premio Flaiano]]'''
** ''Premio al film straniero'' a Wolfgang Becker
* [[Premi César 2004|2004]] - '''[[Premio César]]'''
** ''[[Premio César per il miglior film dell'Unione europea|Miglior film dell'Unione europea]]'' a Wolfgang Becker
* [[Premi Goya 2004|2004]] - '''[[Premio Goya]]'''
** ''[[Premio Goya per il miglior film europeo|Miglior film europeo]]'' a Wolfgang Becker
* 2004 - '''[[London Critics Circle Film Awards]]'''
** ''Film in lingua straniera dell'anno'' a Wolfgang Becker
* [[Premi Robert 2004|2004]] - '''[[Premio Robert]]'''
** ''Miglior film straniero non statunitense''
* [[Golden Globe 2004|2004]] - '''[[Golden Globe]]'''
** Nomination ''[[Golden Globe per il miglior film straniero|Miglior film straniero]]''
* 2004 - '''[[British Academy Film Awards]]'''
** Nomination ''Miglior film non in lingua inglese''
* [[David di Donatello 2004|2004]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
** Nomination ''[[David di Donatello per il miglior film dell'Unione europea|Miglior film dell'Unione europea]]'' a Wolfgang Becker
* [[Nastri d'argento 2004|2004]] - '''[[Nastro d'argento]]'''
** Nomination ''[[Nastro d'argento al regista del miglior film straniero|Regista del miglior film straniero]]'' a Wolfgang Becker
{{Div col end}}
 
== Citazioni e riferimenti ==
* Nella scena iniziale in cui Christiane è ricoverata in ospedale per il suo stato depressivo, la figlia Ariane è seduta a suonare un canto funebre con un [[Flauti|flauto]] di plastica, mentre la madre è accanto a lei; la melodia suonata da Ariane è una variazione di ''Song for the Unification of Europe'' di [[Zbigniew Preisner]]: l'intera sequenza è un omaggio a una scena d'ospedale simile presente in ''[[Tre colori - Film blu]]'' (1993) di [[Krzysztof Kieślowski]].
* Vari sono gli omaggi alla filmografia di [[Stanley Kubrick]] presenti nel film: il [[cortometraggio]] matrimoniale di Denis, e il momento in cui Alex urla sul tetto imitando una scimmia, riprendono palesemente ''[[2001: Odissea nello spazio]]'' (1968), mentre la scena in cui Alex e Denis riordinano la stanza della madre ricalca, per tipo di riprese e colonna sonora, la sequenza in cui [[Alex DeLarge]], protagonista di ''[[Arancia meccanica]]'' (1971), fa [[sesso di gruppo]] con due ragazze nella sua stanza. Gli stessi nomi dei protagonisti di ''Good Bye, Lenin!'' fanno riferimento a Kubrick: il nome di Alexander Kerner viene proprio dal protagonista di ''Arancia meccanica'', mentre quello di sua madre Christiane è lo stesso di [[Christiane Kubrick]], ultima moglie del cineasta.
* Quando Christiane lascia il suo appartamento per la prima volta dopo il coma, il modo in cui la porta dell'[[ascensore]] si apre e lascia filtrare la luce ricorda l{{'}}''escamotage'' utilizzato in ''[[Angel Heart - Ascensore per l'inferno]]'' (1987) di [[Alan Parker]], in cui l'ascensore simboleggia la discesa agli inferi.
[[File:Lenin-statue-in-Berlin.jpg|thumb|upright|Il vecchio ''Lenindenkmal'', monumento a [[Lenin]] che sorgeva a ''[[Platz der Vereinten Nationen|Leninplatz]]'' fino ai primi [[anni 1990]]; sullo sfondo il ''Turmhochhaus'', esempio di [[Architettura della Repubblica Democratica Tedesca|architettura socialista]] della Germania Est.]]
 
* Altro palese riferimento alla filmografia passata si ha nella scena ''cult'' del film, ovvero quella in cui Christiane scende per la prima volta in strada dopo la [[Caduta del muro di Berlino|caduta del Muro]] e rimane esterrefatta nel vedere una grande statua di [[Lenin]] che viene trasportata via da un [[elicottero]]: il riferimento è alla sequenza d'apertura de ''[[La dolce vita]]'' (1960) di [[Federico Fellini]], dove un elicottero trasporta una statua di un [[Cristo]] a braccia aperte sorvolando un quartiere in costruzione di [[Roma]], e a una scena simile presente in ''[[La doppia vita di Veronica]]'' (1991) di Kieślowski, dove anche qui è protagonista una statua di Lenin. Questa stessa scena è a sua volta ispirata a un vero fatto della storia berlinese post-Muro, ovvero la rimozione della grande statua di Lenin dall'allora ''Leninplatz'' (oggi [[Platz der Vereinten Nationen]]) avvenuta nel 1992.
* I ciclici riferimenti nel film circa l'approdo della [[Coca-Cola]] a [[Berlino Est]] rimandano alla pellicola ''[[Uno, due, tre!]]'' (1961) di [[Billy Wilder]], girata nella capitale tedesca proprio nell'anno della costruzione del Muro.
* Il nome dell'infermiera russa di cui si innamora il protagonista Alex, Lara, è lo stesso nome dell'amante di Jurij Andreevič Živago, pure lei infermiera, nel romanzo ''[[Il dottor Živago]]'' (1957) di [[Boris Pasternak]].
 
== Casi mediatici ==
Negli anni successivi all'uscita del film, gli organi d'informazione hanno dato notizia di due fatti che ricordano molto da vicino quelli narrati nel film (che viene ovviamente citato):
* nel giugno 2007 un cittadino polacco rimasto in [[coma]] per diciannove anni si è risvegliato, non rendendosi ovviamente conto che in [[Polonia]] vi era stata la transizione dal [[Stato socialista|socialismo]] al [[capitalismo]];<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/persone/polonia-sveglio-coma/polonia-sveglio-coma/polonia-sveglio-coma.html|titolo=Polonia, esce dal coma dopo 19 anni e trova, a sorpresa, la democrazia|data=2 giugno 2007|accesso=6 febbraio 2014}}</ref>
* nel film, Lara porta Alex in una casa abbandonata dove trovano diversi oggetti risalenti al regime passato, ormai introvabili nei negozi dopo la [[Caduta del muro di Berlino|caduta del Muro]], che di tanto in tanto consegnano a Christiane per farle credere di vivere ancora in un paese socialista. Nel gennaio 2009, a [[Lipsia]], venne scoperto davvero un piccolo appartamento abbandonato prima della riunificazione, e che era rimasto per vent'anni esattamente così com'era ai tempi della [[Repubblica Democratica Tedesca|DDR]].<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/casa-dimenticata-ddr/casa-dimenticata-ddr/casa-dimenticata-ddr.html|titolo=Qui Crottendorfer Strasse, Lipsia, la casa dove il tempo si è fermato|autore=Benedetta Perilli||data=27 gennaio 2009|accesso=6 febbraio 2014}}</ref>
 
== Inesattezze storiche ==
* Ariane lavora al [[Burger King]]: la storia, come detto, si svolge tra il 1989 e il 1990, tuttavia il logo dell'azienda mostrato nel film venne adottato solo nel 1994.
* Quando Denis mostra ad Alex il suo [[cortometraggio]] amatoriale, indossa una maglietta con il motivo caratteristico del film ''[[Matrix]]''; la circostanza — apparentemente ingiustificabile data l'eccessiva esposizione — trova una parziale spiegazione in una scena eliminata: in essa, Denis afferma di aver avuto la stessa idea per una pellicola che avrebbero realizzato i [[fratelli Wachowski]] quasi un decennio dopo (la maglietta sarebbe quindi presumibilmente stata realizzata da lui stesso).
* Durante il film Denis e Alex sono intenti a montare un'[[antenna parabolica]] a casa di una coppia che sta guardando una partita della {{NazNB|CA|FRG}} al {{WC|1990}}; l'uomo indossa tuttavia la casacca che la {{NazNB|CA|DEU}}, ormai riunificata, avrebbe sfoggiato solo due anni più tardi al {{EC|1992}}.
* Alex, narrando le vicende, spiega come dopo la riunificazione il [[tasso di cambio]] tra il [[Marco della Repubblica Democratica Tedesca|marco tedesco orientale]] e [[Marco tedesco|quello tedesco occidentale]] fosse stato fissato a 2:1. In realtà il cambio era ufficialmente in 1:1, quindi la valuta dell'Est aveva lo stesso valore di quella dell'Ovest; il cambio a 2:1 cui si fa riferimento era usato solo in particolari casi, e in altri ancora poteva arrivare fino a 3:1.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Geremia Carrara|curatore=Eva Banchelli|titolo=Taste the East: linguaggi e forme dell'Ostalgie|capitolo=Immagini di un'immagine. La rappresentazione della Repubblica Democratica tedesca dallo stereotipo all'utopia nel cinema dell'Ostalgie|pp=113-130|editore=Sestante Edizioni|città=Bergamo|anno=2006|isbn=88-87445-92-3}}
 
== Voci correlate ==
* [[Good Bye, Lenin! (colonna sonora)]]
* [[Muro di Berlino]]
* [[Repubblica Democratica Tedesca]]
* [[Ostalgie]]
* [[Repubblica Democratica Tedesca]]
* ''[[Il silenzio dopo lo sparo]]''
* [[Riunificazione tedesca]]
* ''[[Le vite degli altri]]''
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Imdb|film|0301357collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|cinema}}
{{portale|cinema|Germania|Guerra fredda}}
 
[[Categoria:Film commedia|Good Bye Lenin!tedeschi]]
[[Categoria:Film politici|Good Bye Lenin!]]
[[Categoria:Miglior film all'European Film Awards|Good Bye Lenin!]]
[[Categoria:Film ambientati a Berlino]]
[[Categoria:RepubblicaFilm Democraticaambientati Tedescanegli anni 1970]]
[[Categoria:Film ambientati negli anni 1980]]
 
[[Categoria:Film ambientati negli anni 1990]]
[[an:Good bye, Lenin!]]
[[Categoria:Die Wende]]
[[ar:وداعا لينين (فيلم)]]
[[Categoria:Film sul comunismo]]
[[bg:Сбогом, Ленин!]]
[[ca:Good Bye, Lenin!]]
[[cs:Good bye Lenin!]]
[[da:Good bye, Lenin!]]
[[de:Good Bye, Lenin!]]
[[el:Good Bye Lenin!]]
[[en:Good Bye Lenin!]]
[[eo:Adiaŭ Lenino!]]
[[es:Good bye, Lenin!]]
[[fi:Goodbye Lenin]]
[[fr:Good Bye, Lenin!]]
[[he:להתראות לנין!]]
[[hsb:Good bye, Lenin!]]
[[id:Good bye, Lenin!]]
[[is:Bless Lenín!]]
[[ja:グッバイ、レーニン!]]
[[ka:გუდბაი, ლენინ! (ფილმი)]]
[[ko:굿바이 레닌]]
[[nl:Good bye, Lenin!]]
[[nn:Good bye, Lenin!]]
[[no:Good bye, Lenin!]]
[[pl:Good bye, Lenin!]]
[[pt:Good Bye, Lenin!]]
[[ru:Гуд бай, Ленин!]]
[[sv:Good bye, Lenin!]]
[[th:กูดบาย เลนิน!]]
[[tr:Elveda Lenin! (film)]]
[[zh:再見列寧]]