Levonorgestrel: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer |medico}}
{{Composto chimico
{{Farmaco
| nome_IUPAC = (–)-3-etil-17-etinil-17-idrossi- 1,2,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16, 17- tetradecaidrociclopenta fenantren-3-one
| immagineimmagine1_nome = Levonorgestrel.svg
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| numero_CAS = 797-63-7
| prefisso_ATC = G03
| suffisso_ATC = AC03
| PubChem = 13109
| DrugBank = APRD00754
| formula = C<sub>21</sub>H<sub>28</sub>O<sub>2</sub>
| massa_molecolare = 312.446 g/mol
| biodisponibilità = ~100%
| legame proteicolegame_proteico = 55%
| metabolismo = Epatico
| emivita = 36 ± 13 hours
| escrezione = [[Rene|Renale]]: 45%; [[Feci|Fecale]]:32%
| categoria =
| teratogenesi =
| fascia =
| dispensazione =
| somministrazione = orale
|titolo_indicazioni_sicurezza = ---
|simbolo1=nocivo
|simbolo2=irritante
|avvertenza=pericolo
|frasiH={{FrasiH|312|332|351|360}}
|consigliP={{ConsigliP|201|280|308+313}}<ref>Sigma Aldrich; rev. del 22.02.2013</ref>
}}
Il '''levonorgestrel''' è l'isomero levogiro del '''[[norgestrel]]''', un agonista [[progesterone|progestinico]] di ''seconda generazione''<ref>{{Cita web |url=http://ec.princeton.edu/questions/dose.html#dose |titolo=Emergency Contraception: Pill brands, doses, and instructions<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=4 novembre 2013 |dataarchivio=3 maggio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090503115011/http://ec.princeton.edu/questions/dose.html#dose |urlmorto=sì }}</ref> derivante dal [[nandrolone]].<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Edgren RA, Stanczyk FZ |anno=1999 |titolo=Nomenclature of the gonane progestins |rivista=Contraception |volume=60 |numero=6 |pagine=313 |pmid=10715364 |doi=10.1016/S0010-7824(99)00101-8}}</ref> Il levonorgestrel è usato a scopo [[contraccezione|contraccettivo]], come principio attivo della [[pillola del giorno dopo]] o nella [[terapia ormonale sostitutiva]] post-[[menopausa|menopausale]]. A tutto il 2013, in [[Italia]], sono in commercio diverse pillole anticoncezionali combinate contenenti levonorgestrel differenti tra loro per il rapporto quantitativo con l'estrogeno ([[etinilestradiolo]]). Tra queste:
*''Egogyn ®'', Bayer : levonorgestrel 0,150 mg, etiniestradiolo 0,030 mg
*''Lestronette ®'', TEVA Italia : levonorgestrel 0,10 mg, etinilestradiolo 0,020 mg
*''Loette ®'', Pfizer Italia : levonorgestrel 0,10 mg, etinilestradiolo 0,020 mg
*''Microgynon ®'', Bayer : levonorgestrel 0,125 mg, etinilestradiolo 0,050 mg
*''Miranova ®'', Bayer : levonorgestrel 0,10 mg, etinilestradiolo 0,020 mg
*''Naomi ®'', Sandoz : levonorgestrel 0,10 mg, etinilestradiolo 0,020 mg
 
Il levonorgestrel è inoltre usato nei sistemi a rilascio [[utero|intrauterini]] a scopo contraccettivo, nella [[menorragia]] o nella prevenzione dell'[[iperplasia endometriale]] in corso di terapia ormonale sostitutiva con estrogeni.
Il '''levonorgestrel''' è una [[miscela racemica]] degli [[enantiomeri]] L ed R del '''norgestel''', una molecola derivata dal [[nandrolone]].<ref>{{cite journal |author=Edgren RA, Stanczyk FZ |year=1999 |title=Nomenclature of the gonane progestins |journal=Contraception |volume=60 |issue=6 |pages=313 |pmid=10715364 |doi=10.1016/S0010-7824(99)00101-8}}</ref> Il levonorgestel è usato a scopo [[contraccezione|contraccettivo]] o come principio attivo della [[pillola del giorno dopo]].
 
== [[Farmacocinetica]] ==
In virtù della natura lipidica del levonorgestrel, la dispensazione orale garantisce una [[biodisponibilità]] del 100%, con picco plasmatico che compare entro poche ore dall'ingestione.<ref>{{cita libro | cognome= Katzung| nome= Bertram G.| titolo= Farmacologia generale e clinica| p= 670|editore= Piccin | città= Padova| anno= 2006| ISBN= 88-299-1804-0}}</ref>
 
È noto per poter dare inibizione di alcuni enzimi CyP450. Il meccanismo è per ossidazione del triplo legame della molecola a derivato ossirenico, forte elettrofilo, che reagisce facilmente con residui amminoacidici dell’enzima, o con i gruppi pirrolici del gruppo EME, provocandone l’inibizione irreversibile.
In virtù della natura lipidica del levonorgestel, la dispensazione orale garantisce una [[biodisponibilità]] del 100%, con picco plasmatico che compare entro poche ore dall'ingestione.<ref>{{cita libro | cognome= Katzung| nome= Bertram G.| coautori= | titolo= Farmacologia generale e clinica|pagine= Pag. 670|editore= Piccin | città= Padova| anno= 2006| id= ISBN 88-299-1804-0}}</ref>
 
== [[Farmacodinamica]] ==
L'affinità recettoriale testata [[in vitro]] per i [[recettori per gli ormoni steroidei]] è la seguente:<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Sitruk-Ware R |anno=2006 |titolo=New progestagens for contraceptive use |rivista=Hum Reprod Update |volume=12 |numero=2 |pagine=169–78 |pmid=16291771 |doi=10.1093/humupd/dmi046}}</ref>
 
L'affinità recettoriale testata [[in vitro]] per i [[recettori per gli ormoni steroidei]] è la seguente:<ref>{{cite journal |author=Sitruk-Ware R |year=2006 |title=New progestagens for contraceptive use |journal=Hum Reprod Update |volume=12 |issue=2 |pages=169–78 |pmid=16291771 |doi=10.1093/humupd/dmi046}}</ref>
* 323% a livello del recettore per il [[progesterone]]
* 58% a livello del recettore per il [[testosterone]]
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== Impiego clinico ==
=== Contraccettivi orali ===
A basse dosi, il levonorgestrel è usato in pillole per la dispensazione orale monofasica (da 100-250&nbsp;µg) e trifasica (50&nbsp;µg/75&nbsp;µg/125&nbsp;µg). In altri casi, una dose di 30&nbsp;µg di levonorgestrel è usato in alcune formulazioni di pillole per la sola terapia progestinica.
 
A basse dosi, il levonorgestrel è usato in pillole per la dispensazione orale monofasica (da 100-250 µg) e trifasica (50 µg/75 µg/125 µg). In altri casi, una dose di 30 µg di levonorgestrel è usato in alcune formulazioni di pillole per la sola terapia progestinica.
 
=== Contraccezione di emergenza ===
Il levonorgestrel è usato per la [[pillola del giorno dopo|contraccezione di emergenza]] sia in associazione con [[estrogeni]] sia in singola formulazione. Nel caso di singola formulazione, il levonorgestrel è usato in singola dose di 1,5 mg o in due dosi di 750&nbsp;µg ogni 12 ore.
 
==Avvertenze==
La vendita del contraccettivo d'emergenza contenente levonorgestrel, comunemente chiamato “[[pillola del giorno dopo]]”, non è subordinato alla presentazione della ricetta medica per maggiorenni, al di sotto dei 18 anni è necessaria una ricetta non ripetibile, da rinnovare volta per volta.
Secondo gli studi più recenti non ha effetti sull'impianto e non è quindi in alcun modo abortivo<ref name="libero">{{cita web|url=http://www.libero-news.it/news/756397/Salute-esperti-%20contraccezione-%20pillola-giorno-%20dopo-non-e--abo%20rtiva-----.html|titolo=Articolo sul documento congiunto messo a punto dalla Società italiana della contraccezione (Sic) e dalla Società medica italiana per la contraccezione (Smic).|accesso=4 marzo 2022|urlarchivio=https://archive.is/20130413052625/http://www.liberoquotidiano.it/news/756397/Salute-esperti-%20contraccezione-%20pillola-giorno-%20dopo-non-e--abo%20rtiva-----.html|dataarchivio=13 aprile 2013}}</ref>.
 
===Rischio cardiovascolare e tumorale===
La somministrazione prolungata di levonorgestrel determina un aumento del potenziale di [[ipercoagulazione]]<ref>Singh K. et al., Contraception, 1989, 39, 155</ref>; i contraccettivi orali estroprogestinici aumentano il rischio di eventi [[tromboembolismo|tromboembolici]] (occlusione dei vasi sanguigni determinata da [[trombi]] o [[Embolo (medicina)|emboli]]). Il rischio di eventi tromboembolici associato all'impiego del contraccettivo orale è circa doppio o triplo rispetto al non uso del contraccettivo, ma comunque più basso (810 eventi ogni 10.000 anni-donna) rispetto a quello comportato da una gravidanza o dal periodo post-partum<ref>Heit J.A. et al., Ann. Intern. Med., 2005, 143, 697</ref>.
Tra i diversi contraccettivi estroprogestinici, quelli contenenti [[desogestrel]], in alcuni studi osservazionali, sono risultati associati a tassi di tromboembolismo venoso leggermente superiori rispetto a quelli contenenti levonorgestrel<ref>van Hylckama Vlieg A. et al., BMJ, 2009, 339, b2921</ref><ref>Lidegaard O. et al., BMJ, 2009, 339, b2890</ref>; secondo uno studio prospettico di ampie dimensioni, invece, il rischio di eventi tromboembolici risulterebbe sovrapponibile per i vari progestinici considerati (tra cui levonorgestrel, [[drospirenone]], [[desogestrel]] e [[gestodene]]).
Il rischio di fenomeni tromboembolici aumenta con l'età, nelle donne fumatrici, obese (BMI > 30&nbsp;kg/m²), con familiari che hanno già sofferto di tromboembolismo, che presentano alterazioni del metabolismo lipidico (dislipoproteinemia) o patologie cardiovascolari ([[ipertensione]], difetti delle valvole cardiache, [[fibrillazione]] atriale), con stati trombofilici accertati (ipercoagulabilità), affette da [[lupus eritematoso]] sistemico, mentre non è chiaro se le [[vene varicose]] aumentino l'incidenza di fenomeni tromboembolici.
Altre fattori di rischio per eventi avversi di tipo circolatorio sono rappresentati da: [[diabete mellito]], [[sindrome uremico-emolitica]] (patologia caratterizzata da [[anemia]], trombocitopenia e insufficienza renale acuta), [[malattia di Crohn]] e [[colite ulcerosa]] (malattie infiammatorie croniche dell'intestino), [[anemia falciforme]].
La resistenza alla [[Proteina C-reattiva]] (proteina che favorisce la dissoluzione dei coaguli), l'[[iperomocisteinemia]] (elevati livelli plasmatici di [[omocisteina]], [[aminoacido]] dannoso per l'endotelio vascolare), il deficit di [[antitrombina III]], proteina C e S (proteine coinvolte nel processo di [[coagulazione del sangue]]), la presenza di anticorpi antifosfolipidici (aumentano la tendenza alla coagulazione) costituiscono anch'essi fattori predisponenti allo sviluppo di [[trombosi]].
Poiché il rischio di eventi tromboembolici può risultare momentaneamente innalzato anche in caso di immobilizzazione di lunga durata per traumi o gravi interventi chirurgici, in caso di immobilizzazione prolungata è opportuno interrompere l'assunzione di estroprogestinici fino a quando la paziente non sarà nuovamente in grado di muoversi (in caso di intervento ortopedico concordato, la sospensione della pillola deve avvenire qualche settimana prima).
Se si verifica un incidente tromboembolico durante la terapia ormonale, interrompere il trattamento.
Segni e/o sintomi di trombosi in atto sono rappresentati da: dolore e/o gonfiore unilaterale agli arti inferiori, forte dolore improvviso al petto che si propaga o meno al braccio sinistro, difficoltà respiratoria improvvisa, tosse improvvisa, cefalea inusuale, grave o prolungata, improvvisa perdita completa o parziale della vista, visione doppia, difficoltà nel parlare, [[vertigine (medicina)|vertigine]], [[Shock|collasso]] con o senza [[crisi epilettiche]], debolezza o notevole insensibilità improvvisa di una parte o lato del corpo, disturbi motori, addome acuto (condizione clinica caratterizzata da intenso dolore e tensione addominale, nausea, vomito, alterata [[peristalsi]], pallore, [[tachicardia]]).
I contraccettivi orali aumentano inoltre di tre volte il rischio relativo di [[ictus]] ischemico nelle donne giovani che ne fanno uso; tuttavia, essendo il rischio assoluto di ictus in tale categoria di pazienti, in assenza di altri fattori di rischio, molto basso, l'aumento del rischio indotto dai contraccettivi non risulta significativo. Non è noto il rischio di ictus associato ai diversi progestinici<ref>Poulter N.R. et al., Lancet, 1999, 354, 301</ref>.
 
L'uso di contraccettivi orali estroprogestinici può indurre un lieve aumento della [[pressione sanguigna]], in media di 5 mmHg della pressione sistolica e di 3 mmHg della pressione diastolica<ref>Weir R.J., Oxford: Blackwell Scientific Publications, 1994, 904</ref>; raramente tale aumento è clinicamente significativo e solo nell'1% delle donne si instaura ipertensione grave<ref>Lubianca J.N. et al., Contraception, 2003, 67, 19</ref>. In caso di ipertensione sintomatica è necessario interrompere l'assunzione del farmaco e trattare l'ipertensione. Nella maggior parte delle pazienti, la sospensione del trattamento contraccettivo orale determina la normalizzazione dei valori pressori<ref>Lubianca J.N. et al., J. Hum. Hypert., 2005, 19, 451</ref>; in alcuni casi questo può richiedere un lungo periodo di tempo (anche più di un anno). Se la pressione non si abbassa anche dopo un congruo periodo di tempo dalla fine del trattamento, è probabile che l'ipertensione non fosse determinata dagli ormoni sessuali.
I contraccettivi orali a base di solo progestinico sembrano non influire sulla pressione arteriosa<ref>Adverse drug Reaction Bullettin, 2006, 172, 689</ref>.
 
L'uso cronico di contraccettivi orali può determinare un leggero aumento del rischio di tumore al seno, alla [[cervice]] uterina e al fegato<ref>Burkman R. et al., Am. J. Obstet. Gynecol., 2004, 190 (4 Suppl), S5</ref>
La terapia ormonale sostitutiva è stata associata a un aumentato rischio di [[cancro alle ovaie]]<ref>Zhou B. et al., Gynecol. Oncol., 2008, 108 (3), 641</ref>.
 
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''Infezione da HIV:'' i contraccettivi orali non sono efficaci nella prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale (come[[AIDS]], [[sifilide]], [[gonorrea]], [[herpes genitale]])<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Diminuzione dell'efficacia:'' l'efficacia contraccettiva dei preparati estroprogestinici può risultare diminuita a causa di un ridotto assorbimento degli stessi che si può verificare in presenza di una grave sindrome di malassorbimento (es. [[malattia di Crohn]]) o in caso di insorgenza di vomito e/o diarrea a distanza di poche ore dall'assunzione<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Iperplasia endometriale:'' la somministrazione di estrogeni in monoterapia per lunghi periodi di tempo aumenta il rischio di[[iperplasia]] e di tumore endometriale; tale rischio risulta minore con la concomitante somministrazione di un progestinico come levonorgestrel per almeno 12 giorni per ciclo<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Folatemia:'' i contraccettivi orali combinati possono diminuire la [[folatemia]] (livelli sierici dei [[folati]]); ciò potrebbe costituire un problema se la donna rimane incinta poco tempo dopo la sospensione del trattamento contraccettivo, essendo i bassi livelli sierici di folati associati a un aumentato rischio di difetti del [[tubo neurale]] (es. [[spina bifida]]) nel nascituro<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Fumo di sigaretta:'' le donne fumatrici, in particolare quelle che hanno più di 35 anni e che fumano 15 o più sigarette al giorno, risultano maggiormente esposte al rischio di eventi cardiovascolari derivanti dall'impiego dei preparati estroprogestinici<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Cloasma:'' la terapia contraccettiva orale può determinare un disturbo estetico, detto cloasma, caratterizzato da macchie di colore giallo-bruno sulla pelle, in particolare del viso, causate dall'eccessiva produzione e deposito di [[melanina]] nella cute.
Tale disturbo, che si ritiene associato all'aumento degli estrogeni e del progesterone, è più probabile che si verifichi nelle donne con precedenti di [[cloasma gravidico]]. Alle donne con predisposizione al [[cloasma]] si raccomanda di non esporsi alla luce solare o ai raggi ultravioletti durante il trattamento contraccettivo<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Funzionalità epatica:'' in caso di comparsa di danni epatici acuti o cronici, può essere necessario sospendere l'assunzione del trattamento contraccettivo orale almeno fino a che non si è ristabilita la normale funzionalità epatica. In caso di ricomparsa di ittero colestatico, già verificatosi in gravidanza o durante un precedente trattamento ormonale, occorre interrompere l'assunzione della pillola combinata<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Cefalea:'' in caso di comparsa o aggravamento di episodi emicranici o sviluppo di frequenti, prolungati e gravi episodi di[[cefalea]], interrompere l'assunzione della pillola combinata e approfondire la causa dei disturbi<ref name=Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Effetti sul metabolismo dei lipidi e dei carboidrati:'' i contraccettivi orali combinati possono aumentare la resistenza periferica all'[[insulina]] e diminuire la tolleranza al [[glucosio]]. Si raccomanda pertanto di monitorare eventuali segni di[[iperglicemia]] in caso di assunzione di contraccettivi orali da parte di pazienti diabetiche. In genere l'uso dei contraccettivi orali non richiede un aggiustamento della terapia antidiabetica.
Le donne con [[ipertrigliceridemia]] o storia familiare per questa condizione risultano maggiormente esposte al rischio di[[pancreatite acuta|pancreatite]] associato all'impiego di contraccettivi orali<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Ritenzione dei liquidi:'' i contraccettivi orali combinati possono determinare ritenzione di liquidi e devono perciò essere impiegati con cautela nelle donne in cui tale effetto collaterale può determinare il peggioramento di condizioni mediche preesistenti<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Disturbi della sfera emotiva:'' se durante l'assunzione dei contraccettivi orali combinati la donna diventa significativamente depressa, è necessario interrompere il trattamento e impiegare un altro metodo contraccettivo non ormonale per determinare se tale sintomo è associato agli estroprogestinici. Le donne con storia di depressione devono essere tenute sotto stretto controllo e devono sospendere l'assunzione della pillola in caso di depressione grave<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Terapia ormonale sostitutiva (TOS):'' la somministrazione di preparati estroprogestinici per sopperire alla carente produzione di estrogeni del periodo menopausale deve essere limitata ai casi in cui sono presenti sintomi che influenzano negativamente la qualità di vita della paziente, deve avvenire al più basso dosaggio efficace e per il minor tempo possibile (solo finché i benefici risultano maggiori dei rischi).
Le donne con [[amenorrea]] che non fanno uso di TOS o quelle che provengono da una TOS combinata continua (cioè che prevede la somministrazione giornaliera sia di estrogeni sia di progestinici senza interruzione) con un'altra specialità, possono cominciare un nuovo trattamento ormonale sostitutivo in qualsiasi momento. Le donne che fanno uso di TOS sequenziali (cioè che prevedono la somministrazione di estrogeni e successivamente di estrogeni più progestinici), devono cominciare il trattamento con un nuovo prodotto subito dopo la fine dell'emorragia da sospensione<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Somministrazione transdermica:'' applicare il cerotto transdermico contenente levonorgestrel in una zona del corpo priva di pieghe (come glutei o fianchi, mai sul seno o vicino a esso) e non sottoposta allo sfregamento dei vestiti, su pelle asciutta e pulita (in cui non vi siano stati applicati prodotti oleosi come creme o lozioni), integra (priva di irritazioni o escoriazioni). Cambiare per ogni cerotto la zona di applicazione.
Per garantire la massima aderenza, durante l'applicazione esercitare una pressione sul cerotto, in particolare sui bordi, per circa mezzo minuto; non è necessario rimuovere il cerotto durante l'igiene personale (bagno o doccia), mentre è consigliabile evitare di esporlo alla luce solare.
L'eccessiva sudorazione, derivante ad esempio da un'intensa attività fisica, e lo sfregamento dei vestiti possono favorire il distacco del cerotto prima del tempo: in tal caso, rimuoverlo e sostituirlo con un altro, da cambiare successivamente il giorno già precedentemente fissato; comportarsi allo stesso modo in caso ci si dimentichi dell'applicazione di un cerotto.
Al momento della rimozione, staccare il cerotto dalla pelle con cautela per evitare indesiderate irritazioni cutanee; usare prodotti oleosi (es. crema o lozione) per rimuovere le parti di adesivo eventualmente rimaste<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Somministrazione intrauterina:'' prima di inserire il sistema intrauterino a rilascio di levonorgestrel effettuare una visita ginecologica completa; escludere la presenza di gravidanza, di [[Malattia sessualmente trasmissibile|malattie sessualmente trasmessibili]], di patologie endometriali; determinare la posizione dell'utero e le dimensioni della cavità uterina. Il corretto inserimento del dispositivo garantisce la massima efficacia del sistema e minimizza il rischio di espulsione. Una volta inserito il dispositivo effettuare una seconda visita ginecologica a distanza di 1-3 mesi, da ripetere con cadenza annuale, in assenza di complicazioni.
Nelle donne in età fertile l'inserimento del dispositivo deve avvenire entro 7 giorni dall'inizio delle mestruazioni, mentre la sostituzione dello stesso può avere luogo in qualsiasi giorno del ciclo; nelle donne che hanno abortito entro il primo trimestre il dispositivo può essere inserito subito, mentre in quelle che hanno partorito dopo almeno 6 settimane.
Nelle pazienti in terapia estrogenica sostitutiva, l'inserimento del dispositivo intrauterino a rilascio di levonorgestrel può avvenire in qualsiasi momento in caso di amenorrea oppure negli ultimi giorni di perdita ematica (mestruazione o emorragia da sospensione).
Nei primi mesi successivi all'applicazione del dispositivo è abbastanza comune che si verifichino perdite ematiche irregolari (spotting); tuttavia, se tali sanguinamenti si verificano a distanza di tempo dall'inserimento, è necessario approfondirne le cause.
Il dispositivo intrauterino a base di levonorgestrel non è raccomandato come primo approccio nelle donne che non hanno mai partorito ([[nullipare]]) e nelle donna in [[postmenopausa]] che presentino [[atrofia uterina]] in stadio avanzato.
Il dispositivo intrauterino a base di levonorgestrel deve essere rimosso in caso di emicrania, sintomi riconducibili a [[ischemia cerebrale]] transitoria (es. [[emicrania focale]] con perdita asimmetrica della vista), cefalea particolarmente intensa, [[ittero]], intenso innalzamento della pressione arteriosa, tumore ormono-dipendente noto o sospetto, gravi patologie cardiovascolari (es. stroke o [[infarto del miocardio]]).
Il dispositivo può essere rimosso tirando delicatamente i filamenti con una pinza da medicazione, nel caso in cui essi siano visibili; in caso contrario con una pinza ad anelli (può essere necessario dilatare il canale cervicale).
Il dispositivo ha una durata massima di 5 anni, al termine di questo periodo deve essere tolto e può essere sostituito subito con uno nuovo. Nelle donne fertili, la rimozione del dispositivo durante la mestruazione evita il rischio di gravidanze indesiderate, mentre la rimozione a metà del ciclo, se non seguita dall'inserimento di un nuovo dispositivo, non garantisce un'efficace azione contraccettiva nel caso in cui la donna abbia avuto rapporti sessuali nella settimana precedente.
L'inserimento e la rimozione del dispositivo intrauterino possono essere associati a dolore e sanguinamento, più raramente a episodi di svenimento (dovuti a una reazione vaso-vagale) e a [[convulsioni]] (in pazienti epilettiche).
Se il dispositivo intrauterino non è stato posizionato correttamente, deve essere tolto e sostituito con uno nuovo; può essere utile verificare il posizionamento tramite ecografia o radiografia.
Il dispositivo intrauterino presenta dei filamenti che servono per la sua rimozione; questi filamenti possono essere usati anche per controllarne il posizionamento. Al controllo visivo, la scomparsa dei filamenti nella cervice deve indurre a sospettare una gravidanza. In alcuni casi i filamenti possono essere trascinati all'interno dell'utero o del canale cervicale per poi ritornare nella posizione corretta durante il successivo periodo mestruale.
Se non si riescono a individuare i filamenti, anche per via strumentale, è probabile che il dispositivo intrauterino sia stato già espulso. In alcuni casi, l'espulsione spontanea del dispositivo può risultare asintomatica, in altri casi è associata a dolore e sanguinamento. Poiché inoltre il dispositivo intrauterino a base di levonorgestrel provoca una diminuzione del flusso mestruale, il suo aumento può essere considerato un segnale di espulsione<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Patologie cardiache:'' nelle pazienti affette da malattie cardiache congenite o patologie delle valvole cardiache a rischio di endocardite infettiva, prima dell'inserimento e della rimozione del dispositivo intrauterino deve essere attuata una terapia antibiotica profilattica<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Infezioni pelviche:'' in caso di frequenti episodi di [[endometrite]] o infezioni pelviche o [[infezioni]] acute che non si risolvono in breve, è necessario rimuovere il dispositivo intrauterino a base di levonorgestrel; in caso di sintomatologia discontinua indicativa di infezione in corso eseguire un esame batteriologico e monitorare la paziente<ref name=Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Perforazioni uterine:'' seppur raramente, il dispositivo intrauterino può determinare, in particolare durante l'inserimento, perforazione o penetrazione del corpo dell'[[utero]] o della [[cervice]].
Il periodo successivo al parto è associato a un maggiore rischio di perforazione uterina, pertanto nelle donne che hanno appena partorito si raccomanda di rimandare l'applicazione del dispositivo di 6-12 settimane. In caso di perforazione, rimuovere il dispositivo<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Gravidanze ectopiche:'' il rischio di sviluppare una gravidanza ectopica (gravidanza in cui l'impianto dell'embrione avviene al di fuori dell'utero, spesso nelle tube) associato all'impiego del dispositivo intrauterino è maggiore in quelle pazienti che in passato sono state sottoposte a chirurgia tubarica, oppure che hanno sofferto di infezioni pelviche o che hanno già avuto gravidanze extrauterine. L'insorgenza di dolori al basso ventre, in particolare se associata alla scomparsa delle mestruazioni o alla comparsa di sanguinamenti uterini in donne precedentemente amenorreiche, può essere un segnale di [[gravidanza ectopica]]<ref name=Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Ritardata atresia follicolare:'' occasionalmente il dispositivo intrauterino a rilascio di levonorgestrel può determinare un ingrossamento dei [[follicoli ovarici]] ritardandone la degenerazione. Questi follicoli ingrossati, simili alle cisti ovariche, sono presenti in circa il 12% delle pazienti che usano il dispositivo; nella maggior parte dei casi non danno sintomi, più raramente provocano dolore nella regione pelvica o dolore durante i rapporti sessuali ([[dispareunia]]). Se la sintomatologia dolorosa non scompare spontaneamente entro pochi mesi, effettuare controlli ecografici e se necessario adottare idonei provvedimenti (fino all'intervento chirurgico)<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Interazioni farmacologiche:'' le associazioni estroprogestiniche orali possono dare interazione farmacologiche con diversi farmaci. Valutare volta per volta l'eventualità di aggiustare la dose di contraccettivo orale o di adottare metodi contraccettivi alternativi (una concentrazione ematica di estroprogestinico insufficiente può vanificare l'effetto contraccettivo).
Gli ormoni somministrati per via transdermica risultano meno soggetti a interazioni in quanto non subiscono l'effetto di primo passaggio epatico come quelli somministrati per via orale.
Non è noto se l'efficacia del dispositivo intrauterino rilasciante levonorgestrel possa venire influenzata dalla concomitante somministrazione di altri farmaci ma lo si ritiene poco probabile dato l'effetto prevalentemente locale di tale sistema<ref name=Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Gravidanza:'' il levonorgestrel è controindicato in gravidanza, in quanto risulta inefficace nell'interrompere una gravidanza in atto e può provocare danni al feto (specialmente [[virilizzazione]]).
Il dispositivo intrauterino aumenta inoltre il rischio di [[aborto spontaneo]], di parto prematuro, di gravidanza extrauterina, pertanto deve essere rimosso non appena la donna si accorge di essere incinta; se ciò non è possibile, interrompere la gravidanza oppure tenere sotto osservazione la donna per la precoce individuazione di complicazioni gravidiche<ref name=Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Allattamento:'' il levonorgestrel viene escreto nel latte materno. Per ridurre al minimo l'esposizione del lattante, evitare di allattare nelle 8 ore successive all'assunzione del farmaco (Gainer et al., 2007). Sembra comunque che la somministrazione di contraccettivi progestinici in donne che allattano a partire dalla sesta settimana successiva al parto, non influenzi negativamente né la salute del lattante né la qualità e la quantità del latte materno, a differenza dei contraccettivi orali combinati che invece ne possono ridurre la quantità e alterare la composizione e devono quindi essere evitati durante l'allattamento<ref name=Pharmamedix/Levonorgestrel />.
 
''Lattosio:'' le forme farmaceutiche di levonorgestrel contenenti [[lattosio]] fra gli [[eccipienti]] sono controindicate per i pazienti con intolleranza su base ereditaria al [[galattosio]], con deficit della [[Lapp lattasi]] o malassorbimento di glucosio-galattosio<ref name= Pharmamedix/Levonorgestrel />.
Il levonorgestrel è usato per la [[pillola del giorno dopo|contraccezione di emergenza]] sia in associazione con [[estrogeni]] che in singola formulazione. Nel caso di singola formulazione, il levonorgestrel è usato in singola dose di 1500 μg o in due dosi di 750 μg ogni 12 ore.
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== Note ==
<references/>
{{References}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Brunton, Lazo, Parker | nome=| titolo=Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed| editore= McGraw Hill| città=| anno= 2006| ISBN=978-88-386-3911-1}}
* {{cita libro | cognome= Katzung| nome= Bertram G.| titolo= Farmacologia generale e clinica| editore= Piccin | città= Padova| anno= 2006| ISBN= 88-299-1804-0}}
* {{cita libro | cognome= British National Formulary| nome= | titolo= Guida all’uso dei farmaci 4ª edizione | editore= Agenzia Italiana del Farmaco | città= Lavis | anno= 2007 }}
 
== Altri progetti ==
* {{cita libro | cognome= Brunton, Lazo, Parker | nome=| coautori= | titolo=Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed| editore= McGraw Hill| città=| anno= 2006| id= ISBN 788838639111}}
{{interprogetto}}
* {{cita libro | cognome= Katzung| nome= Bertram G.| coautori= | titolo= Farmacologia generale e clinica| editore= Piccin | città= Padova| anno= 2006| id= ISBN 88-299-1804-0}}
* {{cita libro | cognome= British National Formulary| nome= | coautori=| titolo= Guida all’uso dei farmaci 4 edizione | editore= Agenzia Italiana del Farmaco | città= Lavis | anno= 2007 | id= }}
 
== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:Progestinici]]
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[[fa:لوونورژسترول]]
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[[ru:Левоноргестрел]]
[[zh:左炔诺孕酮]]