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{{Minerale
|nomeminerale = Wulfenite
|immagine = Wulfenite - Red Cloud mine, La Paz Co., Arizona, USA.jpg
|classificazione = 7.GA.05<ref name="Mindat">{{cita web | url= https://www.mindat.org/show.php?id=4322&ld=2 | titolo= Wulfenite | accesso= 2 agosto 2024 | lingua= en}}</ref>
|gruppo =
|sistema = [[Sistema tetragonale|tetragonale]]<ref name="Webmin"/>
|classe = bipiramidale<ref name="Webmin"/>
|parametri = a = 5,43 [[Ångström|Å]], c = 12,11 Å, Z = 4<ref name="Strunz&Nickel">{{cita|Strunz&Nickel}} p. 419</ref>
|puntuale = 4/m<ref name="Webmin">{{cita web | url= http://webmineral.com/data/Wulfenite.shtml | titolo= Wulfenite Mineral Data | lingua= en | accesso= 2 agosto 2024}}</ref>
|spaziale = I4<sub>1</sub>/a<ref name="Strunz&Nickel"/>
|valoredensita =
|densitamisurata = 6,5 - 7,5<ref name="Handbook">{{cita web | titolo= Wulfenite | opera= Handbook of Mineralogy, Mineralogical Society of America | anno= 2001 | url= https://www.handbookofmineralogy.org/pdfs/wulfenite.pdf | accesso= 2 agosto 2024 | lingua= en}}</ref>
|densitacalcolata = 6,88 - 7,48<ref name="Handbook"/>
|valoredurezza = 2,5 - 3<ref name="Atlas">{{cita web | url= https://www.mineralienatlas.de/lexikon/index.php/MineralData?mineral=Wulfenite | titolo= Wulfenite | accesso= 2 agosto 2024 | lingua= de}}</ref>
|tiposfaldatura = chiara lungo {011}; indistinta lungo {001} e {013}<ref name="Handbook"/>
|tipofrattura = irregolare, sub-concoide<ref name="Handbook"/>
|coloreminerale = giallo arancio, rosso arancio, rosso, giallo ceroso, grigio giallastro, verde oliva, marrone, nero<ref name="Atlas"/>
|tipolucentezza = da adamantina a resinosa<ref name="Mindat"/>
|coloreriflessi = bianco<ref name="Atlas"/>
|tipodiffusione = comune
}}
La '''wulfenite''' (simbolo IMA: ''Wul''<ref>{{cita pubblicazione | autore= Laurence N. Warr | titolo= IMA–CNMNC approved mineral symbols | rivista= Mineralogical Magazine | volume= 85 | anno= 2021 | lingua= en | pp= 291-320 | doi= 10.1180/mgm.2021.43 | url= https://www.cambridge.org/core/services/aop-cambridge-core/content/view/62311F45ED37831D78603C6E6B25EE0A/S0026461X21000438a.pdf/imacnmnc-approved-mineral-symbols.pdf | accesso= 2 agosto 2024}}</ref>), nota anche come ''minerale di piombo molibdeno'', è un [[minerale]] comune nella classe dei minerali dei "solfati (e simili)" con la composizione chimica idealizzata Pb[MoO<sub>4</sub>], quindi chimicamente è un [[piombo]]-[[molibdato]]. Il minerale appartiene al [[gruppo della scheelite]].
== Etimologia e storia ==
La wulfenite fu trovata per la prima volta nel 1785 a [[Bad Bleiberg]], nello stato austriaco della [[Carinzia]], e prese il nome dal suo primo descrittore [[Franz Xaver von Wulfen]] (1728-1805), un naturalista austriaco. In occasione del 175° anniversario della sua denominazione, la wulfenite è stata votata "Minerale dell'anno" in [[Austria]] nel 2020 e il periodo di validità è stato esteso al 2021 a causa della limitata fattibilità di azioni pubbliche durante la [[pandemia di COVID-19]].<ref>{{cita web | url= https://www.mineraldesjahres.at/ | titolo= Mineral des Jahres in Österreich | accesso= 2 agosto 2024 | lingua= de}}</ref>
== Classificazione ==
Nell'ormai obsoleta, ma ancora in uso 8ª edizione della sistematica minerale secondo [[Karl Hugo Strunz|Strunz]], la wulfenite apparteneva alla classe minerale dei "solfati, cromati, molibdati, tungstati" e quindi alla sottoclasse dei "molibdati e tungstati", dove insieme a [[paraniite-(Y)]], [[powellite]], [[scheelite]] e [[stolzite]] con le quali formava il "gruppo della scheelite" con il sistema nº VI/G.01.
La [[Classificazione Nickel-Strunz|9ª edizione della sistematica minerale di Strunz]], valida dal 2001 e utilizzata dall'[[Associazione Mineralogica Internazionale]] (IMA), classifica la wulfenite nella classe estesa "[[Classificazione Nickel-Strunz#7. Solfati (selenati, tellurati, cromati, molibdati, tungstati)|7. Solfati (selenati, tellurati, cromati, molibdati, tungstati)]]" e lì nella sottoclasse "[[Classificazione Nickel-Strunz#7.G Molibdati, Tungstati e Niobati|7.G Molibdati, Tungstati e Niobati]]". Tuttavia, questa è ulteriormente suddivisa in base alla possibile presenza di [[Anione|anioni]] aggiuntivi e acqua cristallina, in modo che il minerale possa essere trovato nella suddivisione "7.GA Senza anioni aggiuntivi o H<sub>2</sub>O" in base alla sua composizione, dove forma il gruppo senza nome 7.GA.05 insieme a [[fergusonite-(Y)]], [[fergusonite-(Ce)]], [[fergusonite-(Nd)]], powellite, scheelite e stolzite.<ref name="Mindat"/>
La classificazione dei minerali secondo [[James Dwight Dana|Dana]] dei minerali, utilizzata principalmente nel mondo anglosassone, classifica la wulfenite nella classe di "fosfati, arseniati e vanadati" e lì nella sottoclasse dei "molibdati e tungstati". Qui è elencata insieme a stolzite nella "serie della wulfenite" che porta il suo nome con il sistema nº 48.01.03 nell'ambito della suddivisione "molibdati anidri e tungstati con AXO<sub>4</sub>".<ref name="Mindat"/>
== Abito cristallino ==
La wulfenite cristallizza nel [[sistema tetragonale]] nel [[gruppo spaziale]] ''I4<sub>1</sub>/a'' (gruppo nº 88) con i [[Costante di reticolo|parametri del reticolo]] a = 5,43 [[Ångström|Å]] e c = 12,11 Å oltre a quattro [[unità di formula]] per [[cella unitaria]].<ref name="Strunz&Nickel"/>
== Proprietà ==
La wulfenite appartiene alla poco numerosa classe dei molibdati (o tungstati). Chimicamente è costituita da piombo (56,4%), [[molibdeno]] (26,2%) e [[ossigeno]] (17,4%). Talvolta il [[Calcio (elemento chimico)|calcio]] può sostituire il piombo.
La wulfenite viene decomposta dagli [[Acido|acidi]] e forma una soluzione blu con [[acido solforico]] ed [[etanolo]]. Davanti al tubo di saldatura, la wulfenite crepita e si scioglie facilmente. Insieme al carbone, può essere ridotto in piombo.<ref>{{cita|Klockmann}} p. 620</ref>
== Modificazioni e varietà ==
L'unica varietà conosciuta finora è la ''chillagite'' contenente [[tungsteno]]. È stata scoperta per la prima volta nella miniera di [[rame]], piombo e [[argento]] "Christmas Gift" vicino a Chillagoe, nello Stato australiano del [[Queensland]], ed è stata descritta per la prima volta come una nuova specie minerale da Albert Thomas Ullman nel 1912.<ref>{{cita pubblicazione | autore= A.T. Ullmann | titolo= A new mineral | rivista= Journal and Proceedings of the Royal Society of New South Wales | volume= 46 | anno= 1912 | lingua= en | p= 186 | url= https://www.biodiversitylibrary.org/page/41676559#page/222/mode/1up | accesso= 2 agosto 2024}}</ref> Tuttavia, recenti indagini sono state in grado di dimostrare che la ''chillagite'' è un [[Soluzione solida|cristallo misto]] della serie della wulfenite-stolzite (Pb[WO<sub>4</sub>]) con la corrispondente formula mista Pb[(Mo,W)O<sub>4</sub>].<ref>{{cita pubblicazione | autore= Christine M. Jury | etal= sì | titolo= Mineralogical note: the status of 'chillagite' | rivista= Australian journal of mineralogy | volume= 7 | numero= 1 | anno= 2001 | lingua= en | p= 39 | url= http://handle.uws.edu.au:8081/1959.7/10531 | accesso= 2 agosto 2024}}</ref>
== Origine e giacitura ==
Come tipico [[minerale secondario]], la wulfenite si forma per ossidazione dalla [[galena]]. I minerali di [[Paragenesi|accompagnamento]] sono [[anglesite]], [[cerussite]], [[vanadinite]] e altri.
Come formazione minerale comune, la wulfenite può essere trovata in molti siti, con circa 1600 siti noti finora (a partire dal 2013).<ref name="Localities">{{cita web | url= https://www.mindat.org/show.php?id=4322&ld=2#themap | titolo= Localities for Wulfenite | accesso= 2 agosto 2024 | lingua= en}}</ref> Oltre alla sua località tipo [[Bad Bleiberg]], il minerale è stato trovato in [[Austria]] in molti altri luoghi nelle [[Alpi della Gail]], nelle [[Alpi Carniche]], nelle [[Alpi della Gurktal]], nelle [[Caravanche]] presso [[Mežica]] e negli [[Alti Tauri]] dalla [[Carinzia]] nel [[Salisburghese]], vicino ad [[Annaberg]] e in altre località della [[Bassa Austria]], vicino a Kaltenegg e Arzberg am Semmering nelle Alpi Fischbach e nel Valle di Obertalbach in [[Stiria]] e in varie località del [[Tirolo (Austria)|Tirolo]].
In [[Germania]], la wulfenite è stata trovata in molti luoghi della [[Foresta Nera]] nel [[Baden-Württemberg]], in alcuni luoghi della [[Bassa Baviera]], dell'[[Alta Baviera]] e dell'[[Alto Palatinato]], in alcuni siti dell'[[Odenwald]] dell'[[Assia]], nelle vicinanze di [[Düren]] e [[Mechernich]] nell'[[Eifel]] e vicino a [[Velbert]] e Flandersbach (regione delle [[Fiandre]]) nella [[Renania Settentrionale-Vestfalia]]; vicino a [[Dannenfels]], [[Imsbach]] e [[Nothweiler]] in Renania-Palatinato; nei pressi di [[Neudorf (Harzgerode)|Neudorf]] e [[Straßberg (Harzgerode)|Straßberg]] in [[Sassonia-Anhalt]]; in molte località dei [[Monti Metalliferi]] sassoni e vicino a [[Neumühle/Elster]], [[Gräfenroda]] e Weitisberga in [[Turingia]].
Altre località includono Algeria, Argentina, Australia, Belgio, Bolivia, Cile, Cina, Germania, Francia, Gabon, Canada, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Namibia, Norvegia, Repubblica Ceca, Regno Unito e Stati Uniti.<ref name="Localities"/><ref>{{cita web | url= http://www.mineralienatlas.de/lexikon/index.php/MineralDataShow?mineralid=4199§ions=12 | titolo= Wulfenite (Occurrences) | accesso= 2 agosto 2024 | lingua= de}}</ref>
== Utilizzi ==
In caso di accumulo locale, la wulfenite viene estratta come minerale a causa del suo alto contenuto di piombo e molibdeno. Anche se la wulfenite a volte forma cristalli chiari e molto belli, non è interessante come pietra preziosa per l'industria della gioielleria commerciale a causa della sua bassa durezza. Sfaccettato da esperti tagliatori, può comunque diventare un ricercato oggetto di scambio o di acquisto per i collezionisti.<ref>{{cita libro | autore= Walter Schumann | titolo= Edelsteine und Schmucksteine | url= https://archive.org/details/edelsteineundsch0000unse | edizione= 13 | editore= BLV | città= Monaco | anno= 2002 | ISBN= 3-405-16332-3 | lingua= de}}</ref>
<!--{{Senza fonte|La wulfenite è utilizzata come cristallo attivo nei modulatori ottico-acustici, in cui le fluttuazioni di densità nel cristallo sono generate da [[Onda acustica|onde acustiche]]. Queste fluttuazioni di densità agiscono quindi come un [[reticolo di diffrazione]] e deviano parti dei raggi luminosi incidenti a seconda della [[frequenza]] acustica.}}-->
== Forma in cui si presenta in natura ==
Nella sua forma pura, la wulfenite è incolore e trasparente o bianca a causa della [[rifrazione]] multipla della luce dovuta a difetti di costruzione del reticolo o alla formazione policristallina. Tuttavia, a causa di miscele estranee di calcio, [[vanadio]], [[arsenico]], [[cromo]] e/o [[titanio]], può assumere un'ampia gamma di colori, che vanno dal giallo chiaro all'arancione al rosso. Sono noti anche cristalli di colore blu chiaro o scuro, verdastri, bruno-rossastri o neri.<ref name="Atlas"/>
La wulfenite è da trasparente a traslucida e di solito sviluppa cristalli sottili, tabulari o bipiramidali, ma può anche presentarsi in aggregati granulari o grossolani. Le superfici cristalline visibili hanno una [[Lucentezza dei minerali|lucentezza]] da grassa ad adamantina.<ref name="Mindat"/>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro| autore= Friedrich Klockmann | titolo= Klockmanns Lehrbuch der Mineralogie | edizione= 16 | editore= Enke | città= Stoccarda | anno= 1978 | annooriginale= 1891 | ISBN= 3-432-82986-8 | lingua= de | cid= Klockmann}}
* {{cita libro| autore1= Hugo Strunz | autore2= Ernest H. Nickel | wkautore1= Karl Hugo Strunz | titolo= Strunz Mineralogical Tables | edizione= 9 | editore= E. Schweizerbart’sche Verlagsbuchhandlung (Nägele u. Obermiller) | città= Stoccarda | anno= 2001 | ISBN= 3-510-65188-X | lingua= de | cid= Strunz&Nickel}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web | url= http://webmineral.com/data/Wulfenite.shtml | titolo= Wulfenite Mineral Data | lingua= en}}
* {{cita web | url= https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2352340918306164 | titolo= First evidence of wulfenite in Calabria Region (Southern Italy) | autore= A. Bloise | etal= sì | rivista= Data in Brief | volume= 19 | data= agosto 2018 | pp= 687-692 | lingua= en}}
{{Gruppo della scheelite}}
{{Portale|mineralogia}}
[[Categoria:Solfati, cromati, molibdati e tungstati (minerali)]]
[[Categoria:Minerali del molibdeno]]
[[Categoria:Minerali del piombo]]
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