Colleferro: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
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|Didascalia = Piazza Italia
|Voce bandiera =
|
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Roma
|Amministratore locale = Pierluigi Sanna
|Partito = RiparTIAMO Colleferro, Liste civiche, [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 14-5-2015
|Data istituzione = 13 giugno 1935
|
|
|Note superficie =
|Sottodivisioni = [[Colleferro Scalo]], Quarto Chilometro, San Bruno
|Divisioni confinanti = [[Artena]], [[Genazzano]], [[Paliano]] ([[provincia di Frosinone|FR]]), [[Segni (Italia)|Segni]], [[Valmontone]]
|Targa = RM
|Zona sismica = 2B
|Gradi giorno = 1571
|Nome abitanti = colleferrini
|Patrono = [[santa Barbara]]
|Festivo = 4 dicembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Colleferro (province of Rome, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Colleferro nella città metropolitana di Roma Capitale
}}
'''Colleferro''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: [[Alfabeto fonetico internazionale|/kɔlleˈfɛrro/]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Roma Capitale]] nel [[Lazio]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{citazione|Colleferro, non proprio in provincia di Frosinone, ma alle sue soglie in provincia di Roma, è sede di una delle massime industrie private dell'Italia del Centro, la Bombrini e Parodi; e spicca perciò sullo sfondo agricolo e pastorale, ed oggi tutt'al più faccendiero, del Lazio. Luogo d'incubazione di antifascismo prima che scoppiasse la guerra, centro di lotta partigiana più tardi, e oggi d'idee politicamente avanzate, Colleferro è una piccola città operaia modernista, folta di antenne radio. Regioni come il Lazio, modernizzandosi, non solamente attenuano le caratteristiche antiche ma concorrono a quelle opposte.|[[Guido Piovene]]}}
La città di Colleferro, nel cui territorio scorre il [[Sacco (fiume)|Sacco]], si trova nella [[Valle del Sacco]].
=== Clima ===
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]: zona D, 1571 GR/G
== Origini del nome ==
{{Senza fonte|Il nome Colleferro non è legato al ferro. Si tratta probabilmente della conversione del valore fonetico della F in V, come nel [[lingua latina|latino]] e nell'[[lingua etrusca|etrusco]]. Originariamente infatti, doveva essere Colle Verro (''verro'' indica il [[maiale]] selvatico). Il nome è strettamente legato al sito del villaggio di Verrugine o Verrugo dove si scontrarono [[Equi]], [[Volsci]], [[Antica Roma|Romani]], [[Latini]] ed [[Ernici]]. Il nome potrebbe anche avere origine dall'unione delle parole ''uers'', (l'altopiano, la parte superiore) e ''iugum'' (sommità, cima, cresta) o di ''verres'' (verro, maiale) e ''iugo'' (aggiogare). La derivazione può anche essere da ver che indica “primavera” associato a iugo nel suo significato di “congiungere, unire, legare insieme”.}}
== Storia ==
Nella zona sono stati ritrovati reperti risalenti all'[[età del bronzo]] e all'[[età del ferro]].<ref name=cat>
Altri reperti dell'alta [[
=== Età romana ===
Da [[Appiano di Alessandria|Appiano]] e [[Plutarco]] si può apprendere che nell'82 a.C. nell'area di Colleferro si svolse la battaglia decisiva, conclusasi a favore di [[Lucio Cornelio Silla|Silla]], della [[Guerra civile romana (83-82 a.C.)|guerra civile romana]] contro [[Gaio Mario il Giovane]]. Al termine dell'assedio Mario si suicidò.
=== Il Novecento ===
[[File:ZuccherificioColleferro.jpg|thumb
[[File:Decreto colle.jpg|left|thumb|upright|Gazzetta ufficiale del 13 giugno 1935, Costituzione comune Colleferro]]
Lo sviluppo di Colleferro ebbe inizio nel [[1912]], con la conversione dello [[zuccherificio]] della Società Valsacco che era stato in disuso da anni, in fabbrica per la produzione di [[esplosivo|esplosivi]]<ref name="cat"/>. Il primo nucleo di case fu costruito presso la stazione ferroviaria "Segni-Paliano", poi chiamata [[stazione di Colleferro-Segni-Paliano]] in seguito alla nascita del comune di Colleferro.
{{Approfondimento|titolo=Lo scoppio del 1938
|contenuto=
La città di Colleferro viene segnata dallo scoppio avvenuto la mattina di sabato 29 gennaio [[1938]] nello stabilimento [[Bombrini Parodi Delfino]], nel quale morirono 60 persone e ne rimasero ferite più di {{formatnum:1500}}. La strage si verificò con due esplosioni: la prima alle 7:40, per colpa di un operaio che usò uno scalpello di ferro provocando scintille che fecero subito alzare fiamme giunte a toccare 10 metri, mentre la seconda, più potente, si ebbe alle 8:05.<br />Il 18 giugno [[1939]] il principe [[Umberto II d'Italia|Umberto di Savoia]] venne in piazza Italia per consegnare 67 ricompense al valor militare, di cui 60 furono alla memoria dei caduti e 7 ai superstiti che aiutarono gli altri a salvarsi.
La notizia di questa esplosione venne riportata anche sul [[The Times|Times]].<ref>{{cita web |url=http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article2622044.ece|titolo=Arms factory explosion near Rome kills worker|editore=[[The Times]] |data=9 ottobre 2007}}</ref>
}}
L'ingegnere [[Leopoldo Parodi Delfino]] (già senatore e figlio del fondatore della [[Banca d'Italia]]) e il senatore [[Giovanni Bombrini]] fondarono la fabbrica di esplosivi [[Bombrini Parodi Delfino]], e, insieme allo stabilimento, venne creato un nuovo nucleo di case, conosciuto come "Villaggio BPD", nel quale si trasferirono numerosi operai con le loro famiglie, provenienti da diverse regioni d'Italia. Nella località era anche presente anche la "Calce e cementi Segni" (successivamente acquisita dalla [[Italcementi]]), che portava e lavorava il materiale estratto dalle cave della vicina città di [[Segni (Italia)|Segni]] per produrre [[cemento|cementi]] per l'[[edilizia]].
Il territorio di Colleferro, prima appartenente ai comuni di Valmontone, di [[Roma]] e di [[Genazzano]], continuò la propria espansione urbana per tutti gli [[Anni 1920|anni venti]] e [[Anni 1930|trenta]], fino a divenire comune nel [[1935]]<ref>Legge XIII n. 1147 del 13 giugno 1935, pubblicata sulla [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta ufficiale]] dell'8 luglio 1935 n. 157.</ref>.
Successivamente il comune di Colleferro aggiunse al proprio territorio piccole porzioni dei comuni limitrofi di Segni e di Paliano.
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Colleferro fu ripetutamente bombardata con l'obiettivo di distruggere lo stabilimento di esplosivi. La cittadinanza trovò riparo in una serie di grotte e cunicoli realizzati sotto il "Villaggio BPD" e noti con il nome di "[[Rifugi antiaereo di Colleferro|Rifugi]]".
=== Cronistoria del Novecento ===
* '''1898''' - Viene costituita la Società Valsacco per la lavorazione delle barbabietole.
Lo Zuccherificio viene costruito davanti alla stazione ferroviaria di Segni-Paliano. Molte famiglie di operai si trasferiscono nei dintorni dello stabilimento. A questo sviluppo edilizio spontaneo segue quello pianificato della Società Valsacco che costruisce un piccolo villaggio di edifici bi/quadrifamiliari e dalla chiesa di San Gioacchino.
* '''1906''' - La fabbrica trasferisce parte della produzione, le case vengono acquistate dalle Ferrovie dello Stato per adibirle a residenze per i dipendenti.
* '''1909''' - La Società Valsacco chiude. A [[Colleferro Scalo|Segni Scalo]] vivono 50 famiglie.
* '''1912''' - Lo Stabilimento Valsacco viene rilevato dalla Società [[Bombrini Parodi Delfino|B.P.D.]] Vengono edificati nuovi impianti su 34 ettari di terreno.
* '''1913''' - Lo Zuccherificio viene convertito in fabbrica di esplosivi. Il Senatore e ingegnere [[Leopoldo Parodi Delfino]] sorvola con il proprio aereo le terre allora appartenenti al principe [[Filippo Andrea VI Doria Pamphili]], e sceglie il luogo per impiantare una industria bellica. Nasce un nuovo gruppo di edifici, in località Santa Barbara, per dirigenti, operai e loro famiglie. Negli anni successivi si verificano immigrazioni di edili dalle Marche, per la costruzione dei nuovi impianti (1920) e una immigrazione dalla Toscana e dall'Umbria a seguito della costruzione dell'impianto delle 13 lavorazioni metalmeccaniche (1930).
* '''1935''' - Con legge XIII, n. 1147 del 13 giugno 1935, pubblicata sulla O.D. dell'8 luglio 1935, n. 157, viene fondato il Comune di Colleferro che incorpora porzioni di Valmontone, di Segni e di Paliano. La BPD incarica l'ingegnere [[Riccardo Morandi]] di progettare un nuovo Centro urbano. Vengono realizzati i primi edifici di Corso Garibaldi, a blocco, per le famiglie degli impiegati, prospicienti la direzione della BPD.
* '''1936''' - L'ing. Morandi consegna il Piano Regolatore del Comune, che prevede la realizzazione di un gruppo di case a schiera, bi e quadrifamiliari, sul modello delle città-giardino inglesi. Le residenze si sviluppano tutte su due livelli con accessi a quote diverse su due fronti principali, sfruttando l'orografia del terreno. In questa fase l'insediamento di Colleferro interessa circa 15 ettari e comprende case in linea per gli impiegati, case a schiera per gli operai (200 vani) e numerosi edifici pubblici, come scuole alberghi per gli operai non residenti, dopolavoro, mercato e spaccio direzione.
* '''1950-1953''' - A seguito della promulgazione della legge Fanfani (1949) Viene realizzato, dall'INA CASA, il nuovo quartiere di Piazza Mazzini, già pianificato da Morandi. Gli edifici in linea, su tre piani, sono posizionati con le testate ortogonalmente sul viale che, dal corso principale, attraversa la piazza.
=== Simboli ===
Lo stemma è stato adottato dal comune di Colleferro nel 1950 a seguito di un concorso pubblico, indetto con delibera n. 129 del 7 maggio 1949, che vide la presentazione di 15 bozzetti. Vinse quello presentato da Guido Bonivento. Tra gli elementi presenti vi sono la vanga che simboleggia l'attività agricola che ha caratterizzato la Valle del Sacco, il sole nascente con dodici raggi, e la bandiera italiana a dimostrazione di come Colleferro, dall'apertura dello Stabilimento BPD, sia stato paese dell'accoglienza, perché nel periodo 1937-1943 erano presenti lavoratori provenienti da 17 regioni e quattro nazioni.<ref>{{cita libro|curatore= Renzo Rossi |titolo= Colleferro e il suo stemma, Documenti e immagini dall’Archivio storico del Comune di Colleferro |editore= Atlantide editore |anno= 2022 |isbn= 9788899580780 }}</ref>
Il progetto araldico per la creazione dello stemma comunale si è quindi ispirato:
* alla provenienza originaria di questa popolazione, perciò è stato scelto quel fondale per lo scudo il tricolore nazionale a simboleggiare la realizzata unione in Colleferro di tutti gli italiani;
* alle prevalenti attività industriali e di qui la ruota dentata che racchiude il centro dello scudo e l'incudine in esso riprodotta;
* alle sorgenti attività agricole e perciò il sole che sorge a fecondare, unitamente all'opera dell'uomo (la vanga), i campi;
* con la riproduzione dell'acquedotto romano si è voluto ricordare l'origine prettamente romana di queste terre; e con i colori rosso-nero del fondale si è inteso consacrare i colori municipali;
* il motto latino ''In labore virtus'' vuole significare la preminenza assoluta che il lavoro ha avuto nella scelta ed ha nella vita di questo comune.
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di nero.
== Monumenti e luoghi
=== Architetture religiose ===
* Tempietto di Santa Barbara
*
* Tempietto di Sant'Anna
* Chiesa di San Gioacchino, che si trova a [[Colleferro Scalo]], è la chiesa più antica.
* Chiesa di Maria Santissima Immacolata
* Chiesa di San Bruno, è la chiesa più recente.
=== Architetture militari ===
[[File:Entrata dei rifugi di Colleferro.jpg|upright|thumb|Una delle entrate/uscite dei Rifugi]]
* [[Rifugi antiaereo di Colleferro]], residuato della [[seconda guerra mondiale]], in cui trovarono riparo circa 3000 civili durante i bombardamenti; gran parte dei "Rifugi" è ancora visitabile nel giorno di Santa Barbara (4 dicembre), patrona del paese.
* Castello di Piombinara.
== Società ==
Molti abitanti, provenienti
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Colleferro}}
Nella tabella si nota l'evoluzione del numero della popolazione residente a Colleferro dal [[2001]] al [[
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!Anno || Residenti || Variazione
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| align=right | '''[[2009]]''' || {{formatnum:22170}} || align=right | 0,45%
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| align=right | '''[[2010]]''' || {{formatnum:22142}} || align=right | -0,13%
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| align=right | '''[[2011]]''' || {{formatnum:21538}} || align=right | -2,73%
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|-
| align=right | '''[[2013]]''' || {{formatnum:21768}} || align=right | 0,71%
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| align=right | '''[[2014]]''' || {{formatnum:21647}} || align=right | -0,56%
|-
| align=right | '''[[2015]]''' || {{formatnum:21595}} || align=right | -0,24%
|-
| align=right | '''[[2016]]''' || {{formatnum:21521}} || align=right | -0,34%
|}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera di {{formatnum:2043}} persone, pari al 9,72% dei residenti.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso }}</ref>
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente sono:<ref>Dati aggiornati al 1º febbraio 2024 {{cita web|https://www.tuttitalia.it/lazio/41-colleferro/statistiche/cittadini-stranieri-2023/|titolo=Cittadini stranieri Colleferro 2023}}</ref>
*[[Romania]] 531
*[[Bulgaria]] 393
*[[Nigeria]] 227
*[[Albania]] 125
*[[Marocco]] 93
*[[Cina]] 79
*[[Egitto]] 52
*[[Ucraina]] 46
*[[India]] 40
=== Qualità della vita ===
Per l'intensa attività industriale e soprattutto chimica, Colleferro ha dovuto far fronte a un notevole sovraccarico di inquinanti che hanno contaminato terreni e falde acquifere nel territorio comunale e nella [[Valle del Sacco]] in generale.
In particolare, il [[β-esaclorocicloesano|beta-esaclorocicloesano]] venne usato abbondantemente fino agli [[anni 1970|anni settanta]] per la produzione di [[
Con le acque piovane che colavano nei terreni delle discariche a cielo aperto e si convogliavano nei fossi detti "Fosso Savo" e "Fosso Cupo" si creò un inquinamento costante nel [[Sacco (fiume)|Fiume Sacco]], il quale, esondando
L'emergenza ambientale è stata affrontata con fondi regionali e con [[bonifica agraria|bonifiche]]. Studi sul terreno nell'area industriale di Colleferro sono stati finanziati dalla Regione Lazio, e da essi emerge che ci sono ancora livelli molto elevati di
Nel [[2005]] è stato approvato un progetto di monitoraggio di lungo periodo della salute della popolazione nell'area della Valle del Sacco, in carico al dipartimento di epidemiologia della [[Azienda sanitaria locale|ASL]] Roma E in collaborazione con le ASL Roma G e Frosinone e con l'Istituto superiore di sanità, al fine di
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Università ====
* Colleferro ospita la sede distaccata dell'[[Università]] di ''[[Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"|Tor Vergata]]'' di [[Roma]] con le [[Facoltà universitaria|Facoltà]] di Infermieristica<ref>{{Cita web|url=https://www.infermieritorvergata.net/asl-rm-5-sez-colleferro/|titolo=ASL RM/5 – Sez. Colleferro|accesso=2024-03-09}}</ref> e Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro<ref>{{Cita web|url=https://www.laureesanitarietorvergata.it/tecnico-della-prevenzione-nellambiente-e-nei-luoghi-di-lavoro-sede-aslrm5-colleferro/|titolo=Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro sede ASLRM5 Colleferro|accesso=2024-03-09}}</ref>
* È sede dell'[[Unitre - Università della Terza Età|Università della Terza Età]].
* È sede della [[Facoltà universitaria|Facoltà]] di [[Infermieristica|Scienze Infermieristiche]] sede distaccata dell'[[Università La Sapienza di Roma]]
==== Musei ====
* [[Museo archeologico del territorio toleriense]]
* [[Museo civico delle telecomunicazioni (Colleferro)|Museo civico delle telecomunicazioni]], che ospita la Collezione Cremona
* [[Museo del rugby]], con sede legale a Colleferro ma espositiva ad Artena
=== Teatro ===
*
=== Cinema ===
{{F|centri abitati del Lazio|settembre 2018}}
;Film girati a Colleferro
* ''[[Europa '51]]'', film del [[1952]], diretto da [[Roberto Rossellini]], e interpretato da [[Ingrid Bergman]], diverse scene sono state girate all'interno ed all'esterno del cementificio [[Italcementi]]; la ragazza che nel film accompagna al posto di lavoro ed istruisce Irene Gerard ([[Ingrid Bergman]]), è Margherita Armenis, una colleferrina che all'epoca delle riprese lavorava proprio nel cementificio.
* ''[[L'arcidiavolo (film 1966)|L'arcidiavolo]]'', film del [[1966]] diretto da [[Ettore Scola]] e interpretato da [[Vittorio Gassman]], [[Mickey Rooney]] e [[Claudine Auger]]. Il "Quadrivio della Torraccia" dove Belfagor arriva sulla terra è ambientato in località Torresanti a Colleferro: quelli che si vedono sono in realtà i ruderi della Torre di Guardia nei pressi del fiume Sacco.
* ''[[La Califfa]]'', film del [[1971]] diretto da [[Alberto Bevilacqua]] e interpretato da [[Ugo Tognazzi]] e [[Romy Schneider]]. Alcune scene sono state girate all'interno del cementificio dell'[[Italcementi]].
* ''[[Lo chiameremo Andrea]]'', film del [[1972]] diretto da [[Vittorio De Sica]] e interpretato da [[Nino Manfredi]] e [[Mariangela Melato]].
* ''[[Il testimone (miniserie televisiva)|Il testimone]]'', miniserie gialla girata nel [[2001]] da [[Michele Soavi]], nel quale cast figuravano [[Raoul Bova|Raul Bova]], [[Ennio Fantastichini]], [[Dino Abbrescia]] ed Aisha Cerami.
* ''[[Uno bianca (miniserie televisiva)|Uno bianca]]'', parte del film e miniserie televisiva, girato nel [[2001]] da [[Michele Soavi]], nel cast figuravano [[Kim Rossi Stuart]], [[Dino Abbrescia]], [[Claudio Botosso]], [[Bruno Armando]], Giorgio Crisafi, Luciano Curreri.
* ''[[Città Novecento]]'' ''(The 20Th Century New Town)'' (2020), regia di Pierluigi Ferrandini e Dario Biello - docufilm con [[Alessandro Haber]].
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
*[[Colleferro Scalo]]
*Quarto Chilometro
== Economia ==
=== Agricoltura ===
Il territorio ha da sempre una vocazione agricola.
Dal [[2006]] si trova nel "Distretto Rurale ed agroenergetico della Valle dei Latini".
Nell'ambito della riqualificazione della Valle del Sacco è stato avviato un esperimento di "colture no food" (colture non per l'alimentazione)<ref>L'assessore all'agricoltura della Regione Lazio ha previsto che «la Valle del Sacco diventerà il primo distretto rurale e agroenergetico d'Italia ed è stato previsto un apposito capitolo all'interno del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013»: Intervista l'assessore all'agricoltura della Regione Lazio Daniela Valentini "Stiamo aiutando aziende e allevatori", in ''La Regione'', magazine di Sviluppo Lazio, anno 1, n.1, maggio-giugno 2009, p. 20.</ref>. Le coltivazioni saranno [[Helianthus annuus|girasoli]] per il [[biodiesel]] e [[pioppo|pioppi]] per alimentare le caldaie a [[biomassa]].
Per quel che riguarda l'[[allevamento]], l'[[Valle_del_Sacco#Problemi_ambientali|emergenza ambientale]] aveva imposto l'abbattimento del bestiame e la distruzione del latte per tutela sanitaria in tutte le aziende zootecniche del territorio. L'allevamento è in seguito ripreso con numerose tutele per i consumatori.<ref>Nel maggio- giugno 2009 l'assessore all'agricoltura della Regione Lazio dichiarava che il latte della Valle del Sacco "forse in questo momento è il più controllato d'Europa": Intervista l'assessore all'agricoltura della Regione Lazio Daniela Valentini "Stiamo aiutando aziende e allevatori", in ''La Regione'', magazine di Sviluppo Lazio, anno 1, n.1, maggio-giugno 2009, p. 20.</ref>
A febbraio 2013 si è svolto uno dei più grandi sequestri di equidi mai avvenuti in Italia: 104 tra cavalli, asini muli gravemente maltrattati, malati o denutriti, sono stati sequestrati dalle autorità competenti con la collaborazione internazionale delle associazioni animaliste Il Rifugio degli Asinelli, [[The Donkey Sanctuary]] e Italian Horse Protection Association.<ref>[http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/cavalli-gravemente-maltrattati-colleferro-serve-urgentemente-aiuto ''Cavalli gravemente maltrattati a Colleferro, serve urgentemente aiuto''], [[Legambiente]], 3 febbraio 2013</ref><ref>[http://www.horseprotection.it/dett_articolo.asp?id_a=593 ''Emergenza Colleferro (Roma): in atto uno dei più grossi sequestri di equini mai fatto in Italia''], Italian Horse Protection Association, 30 gennaio 2013</ref>
=== Industria ===
[[File:Cementeria di Colleferro - panoramio.jpg|thumb|Cementeria]]
Lo sviluppo di Colleferro è legato sin dalle origini alla sua vocazione industriale, con l'apertura dell'azienda di esplosivi [[Bombrini Parodi Delfino]] (BPD), al quale si sono aggiunti numerosi stabilimenti chimici e tessili<ref name="cat"/>. L'area industriale di Colleferro si sviluppa su 1000 ettari di terreno, in gran parte di proprietà della Se.co.svim.
Nel 1950 la BPD realizzò il ''Lauril'', il primo sapone in polvere in Italia.
Nel 1966 la [[Bombrini Parodi Delfino|BPD Difesa e Spazio]] venne rilevata dall'[[Avio (azienda)|AVIO]], diventando la migliore azienda nel campo della propulsione militare e spaziale.
Il 9 aprile 2003 è stato effettuato il 15º lancio dell'[[Ariane 5]] che portava sui booster, che vengono prodotti nello stabilimento AVIO, il nome CITTA' DI COLLEFERRO; è stato come un "tributo" per festeggiare i 90 anni di attività degli stabilimenti che costruiscono i propulsori.<ref>{{cita web|url=http://www.aviogroup.com/it/media_room/press_release/2003/lancio_andquotcolleferroandquot_ariane_riprende_a_volare|titolo=Lancio "Colleferro":Ariane riprende a volare|data=9 aprile 2003}}</ref>
Alcune delle aziende più importanti del territorio sono e sono state: [[SNIA]]; per la lavorazione della [[pozzolana]] l'[[Italcementi]]; nel settore chimico la Caffaro Chetoni, la Caffaro Benzoino, la Se.co.svim; per la costruzione e la riparazione delle carrozzerie ferroviarie la [[Alstom]] e la [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]. Tra le aziende ad alta tecnologia ricordiamo la Avio, operante nel settore aerospaziale, nel settore bellico annoveriamo invece la Simmel, ora KNDS.<ref name="laReg"/>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
*
* [[Strade regionali italiane|Strade regionali]]:
**
**
* [[Strade provinciali]]:
** "Palianense", conosciuta anche con il nome urbano di "via Palianense", che collega Colleferro alle città di [[Paliano]], [[Bellegra]], [[Olevano Romano]], ed alcuni centri dell'entroterra
**
=== Ferrovie ===
=== Mobilità urbana ===
*
* I collegamenti interurbani sono gestiti dalle autolinee [[COTRAL]], che effettuano collegamenti quotidiani con [[Roma]] e le altre città della provincia.<ref>{{cita web|url=http://www.cotralspa.it/PDF_Orari_Comune/Colleferro.pdf|titolo=Orari COTRAL Colleferro|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090521025848/http://www.cotralspa.it/PDF_Orari_Comune/Colleferro.pdf|dataarchivio=21 maggio 2009}}</ref>
== Amministrazione ==
{{F|Centri abitati del Lazio|aprile 2021}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|13 giugno [[1935]]|1935|[[Leopoldo Parodi Delfino]]|...|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1935|1937|Donato Dall'Alpi|...|Comm. pref.|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1937]]|maggio 1940|Arturo Gaipa|...|Comm. pref.|}}
{{ComuniAmminPrec|maggio [[1940]]|giugno 1940|[[Leopoldo Parodi Delfino]]|...|Comm. pref.|}}
{{ComuniAmminPrec|giugno 1940|19??|Arturo Janfrancesco|...|Comm. pref.|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1946]]|[[1951]]|Pio Pieraccini|...|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1952]]|1956|Biagio della Rosa|[[Partito Socialista Italiano]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1956]]|1960|Biagio della Rosa|Partito Socialista Italiano|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1960]]|1965|Biagio della Rosa|Partito Socialista Italiano|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1968]]|1970|Silvio Gabriele||Comm. pref.|}}
{{ComuniAmminPrec|7 marzo [[1970]]|4 febbraio 1971|Raffaele Ranaudo|Partito Socialista Italiano|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|5 febbraio [[1971]]|29 luglio 1971|Umberto Gentilini|Partito Socialista Italiano|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|30 luglio 1971|17 marzo 1976|Antonio Baiocchi|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|24 luglio [[1976]]|21 dicembre 1978|Oreste Tomei|[[Partito Socialdemocratico Italiano]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|22 dicembre [[1978]]|28 settembre 1981|Loris Strufardi|[[Partito Comunista Italiano]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|29 settembre [[1981]]|21 febbraio 1983|Loris Strufaldi|Partito Comunista Italiano|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|14 marzo [[1983]]|24 aprile [[1984]]|Alberto Caciolo|[[Partito Socialista Italiano]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|7 maggio [[1985]]|16 dicembre 1990|Alberto Caciolo|Partito Socialista Italiano|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|18 dicembre [[1990]]|17 gennaio 1993|Alfredo Colabucci|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|18 gennaio [[1993]]|29 giugno 1993|Angelo Trovato|[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|30 giugno 1993|27 aprile 1997|[[Silvano Moffa]]|[[Movimento Sociale Italiano]]<br/>[[Alleanza Nazionale]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|27 aprile [[1997]]|13 maggio 2001|Silvano Moffa|Alleanza Nazionale|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|13 maggio [[2001]]|2003|Mario Catoni|Alleanza Nazionale|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2003]]|11 giugno 2004|Silvana Riccio||[[Commissario prefettizio|Comm. pref.]]|}}
{{ComuniAmminPrec|13 giugno [[2004]]|2006|[[Silvano Moffa]]|Alleanza Nazionale|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2006]]|28 maggio 2006|Mario de Meo||Comm. pref.|}}
{{ComuniAmminPrec|31 maggio 2006|15 maggio 2011|Mario Cacciotti|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]<br/>[[Il Popolo della Libertà]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|17 maggio [[2011]]|16 dicembre 2014|Mario Cacciotti|Il Popolo della Libertà|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|18 dicembre [[2014]]|14 giugno 2015|Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi||Comm.pref.|}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno [[2015]]|5 ottobre 2020|Pierluigi Sanna|Lista civica|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|5 ottobre [[2020]]|''In carica''|Pierluigi Sanna|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Sindaco}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
Colleferro è gemellata con:
* {{Gemellaggio|
* {{Gemellaggio|Ungheria|Törökbálint}}
=== Altre informazioni amministrative ===
Iniziò a svilupparsi a ridosso di un nucleo preesistente ("Segni Scalo", poi "[[Colleferro Scalo]]"), alla vigilia della [[prima guerra mondiale]]. È pertanto una delle più giovani città [[italia]]ne, e [[città di fondazione]].<ref>{{cita web | 1 = http://www.edilportale.com/normativa/legge-regionale/2001/27/regione-lazio-interventi-per-la-conoscenza-il-recupero-e-la-valorizzazione-delle-citt%C3%A0-di-fondazione._c138b9e9-6045-441f-843b-19e6ca59723e.html | 2 = Interventi per la conoscenza il recupero e la valorizzazione delle città di fondazione | 3 = 24-11-2010 | dataarchivio = 10 luglio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110710171443/http://www.edilportale.com/normativa/legge-regionale/2001/27/regione-lazio-interventi-per-la-conoscenza-il-recupero-e-la-valorizzazione-delle-citt%C3%A0-di-fondazione._c138b9e9-6045-441f-843b-19e6ca59723e.html | urlmorto = sì }}</ref> Fino al 13 giugno [[1935]] la frazione di Colleferro fece parte del [[governatorato di Roma]], divenendo quindi [[comune autonomo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1935/07/08/157/sg/pdf|titolo=LEGGE 13 giugno 1935-XIII, n. 1147. Costituzione del comune di Colleferro in provincia di Roma.|editore=Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia - Anno 76º Roma - Lunedi, 8 luglio 1985 - ANNO XIII|p=5|accesso=14 febbraio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220214023653/https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1935/07/08/157/sg/pdf|dataarchivio=14 febbraio 2022|urlmorto=sì}}</ref>.
== Sport ==
=== Atletica leggera ===
*ACS Atletica Colleferro segni.<ref>{{Cita web|url=https://www.fidal.it/mappa.php?regione=LAZ|titolo=FIDAL - Federazione Italiana Di Atletica Leggera|sito=www.fidal.it|lingua=en|accesso=2023-05-02}}</ref>
===
* [[Società Sportiva Dilettantistica Colleferro Calcio|S.S.D. Colleferro 1937 Calcio]] (colori sociali rosso e nero) che, nel campionato 2025-26, milita nel campionato maschile di [[Eccellenza Lazio|Eccellenza]].<ref name="organici">{{cita web|url=https://lazio.lnd.it/wp-content/uploads/2025/08/033_26_08_2025_gir-e-cale-ECC-PRO-JUN.pdf|titolo=Comunicato Ufficiale N° 33 del 26/08/2025}}</ref>
===
* Forte Colleferro (colori sociali bianco e blu) che, nel campionato 2022-23, milita nel campionato maschile di serie B<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Italia/CalcioA5SerieB/GironeFSerieB/Squadra/ForteColleferro/1018388/Scheda|titolo=Scheda squadra Forte Colleferro - Tuttocampo.it|sito=www.tuttocampo.it|accesso=2023-05-02}}</ref> e nel campionato femminile di serie C.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Lazio/FemminileCalcioa5/GironeASerieCFemminile/Squadra/ForteColleferro/1036043/Scheda|titolo=Scheda squadra Forte Colleferro - Tuttocampo.it|sito=www.tuttocampo.it|accesso=2023-05-02}}</ref>
* Città di Colleferro C5 che, nel campionato 2022-23, milita nel campionato maschile di serie C1.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Lazio/CalcioA5SerieC1/GironeA/Squadra/CittadiColleferro/1061542/Scheda|titolo=Scheda squadra Città di Colleferro - Tuttocampo.it|sito=www.tuttocampo.it|accesso=2023-05-02}}</ref>
* Real Legio Colleferro (colori sociali bianco e nero) che, nel campionato 2022-23, milita nel campionato maschile di serie D.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Lazio/CalcioA5Dilettanti/GironeCSerieDRoma/Squadra/LegioColleferro/1018173/Scheda|titolo=Scheda squadra Legio Colleferro - Tuttocampo.it|sito=www.tuttocampo.it|accesso=2023-05-02}}</ref>
=== Ginnastica ===
* ADG Agorà Colleferro società più volte campione d'Italia.
=== Nuoto ===
* Associazione sportiva dilettantistica Nuoto Colleferro
=== Pallacanestro ===
* Pallacanestro Colleferro che, nel campionato 2023-2024, milita nel campionato maschile di [[Divisione Regionale 1 (pallacanestro maschile)|divisione regionale 1]] e nel campionato under 19 eccellenza
=== Pallanuoto ===
* Sport Team 2000 Colleferro
=== Pallavolo ===
* Dea Volley che nel 2022-2023 milita nel girone "I" del campionato femminile di [[Serie B2 (pallavolo femminile)|Serie B2]].<ref>{{Cita web|url=https://www.federvolley.it/serie-b2-femminile-classifica|titolo=Serie B2 Femminile - Classifica|sito=Federvolley|data=2019-01-23|accesso=2023-05-02}}</ref>
=== Rugby ===
* [[Colleferro Rugby|Colleferro Rugby 1965]] che nel 2023-2024 milita nel campionato maschile di serie B.<ref>{{Cita web|url=https://www.federugby.it/index.php?option=com_joomleague&func=showResultsRank&p=258&layout=bydiv&Itemid=957&lang=it|titolo=Classifica|sito=www.federugby.it|accesso=2023-05-02}}</ref>
=== Tennistavolo ===
* Associazione sportiva dilettantistica Mitici Colleferro di [[tennistavolo]]
=== Impianti sportivi ===
[[File:Palazzetto dello sport Colleferro.PNG|thumb|Palazzetto dello sport]]
* [[Stadio Maurizio Natali]]: il primo stadio ufficiale della città dove la BPD Colleferro disputò la serie C. Abbattuto a fine anni '80.
* Stadio Maurizio Natali: stadio costruito in Via degli Atleti per sostituire il "primo Maurizio Natali". Utilizzato per rugby ed atletica. Capienza 2000 posti al coperto.
* Stadio Andrea Caslini: attuale impianto del [[Società Sportiva Colleferro Calcio|Colleferro Calcio]]. 950 posti al coperto.
* Stadio Di Giulio Bruno. Utilizzato per le giovanili del [[Società Sportiva Colleferro Calcio|Colleferro Calcio]] e dalle altre società colleferrine che militano nelle categorie inferiori. Capienza 500 posti circa.
* Palazzetto dello Sport "[[PalaRomboli]]"; ospita gli allenamenti e le partite della Forte Colleferro e le partite della serie B della Dea Volley, nonché altri eventi sportivi.
* Piscina Comunale: Viale Europa: attuale impianto dello "Sport Team 2000 Colleferro" ([[pallanuoto]]).
* Palazzetto "Palavenia": impianto utilizzato dall' A.S.D. Pallacanestro Colleferro.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Giuseppe Mancini, ''Scoperta di tombe antiche in località Colle Antonino (Colleferro)'', in "Notizie degli Scavi di Antichità" XVIII, 1921, pp. 273–274.
* Bombrini Parodi Delfino, ''Il centro industriale di Colleferro'', 1951
* Aldo Colaiacomo, ''Lineamenti per una storia di Colleferro'', Roma-Cassino, SAIPEM, 1967
* Giovanni Maria De Rossi, ''Il Castello di Piombinara'', "Lazio Ieri e Oggi" 7, 1971, pp. 226–231.
* Umberto Mazzocchi, ''Colleferro, dal borgo alla città industriale'', Roma, Ernesto Gremese Editore, 1980 (con prefazione di [[Giulio Andreotti]])
* Sabatino Moscati, ''Crolla un castello tra i fumi delle ciminiere'', in "Corriere della Sera", 24 maggio 1980, p. 20
* Angelo Luttazzi, ''La presenza di Ponte delle Pagnotte in relazione all'antico passaggio della Via Latina'', in "Azione Territorio, Quaderni per la difesa del patrimonio archeologico del territorio", 1, Colleferro 1984, pp. 13–15.
* Nicoletta Cassieri, Angelo Luttazzi, ''Note di Topografia sul territorio tra Segni e Paliano'', in "QuadAEI" 11, atti del VII incontro di studi del Comitato per l'Archeologia Laziale, Roma, 1985 pp. 202–209.
* Mariarita Giuliani, A. Luttazzi, ''Antiquarium di Colleferro, guida storico/archeologica'', Colleferro 1986.
* Angelo Luttazzi, ''Il Castello di Piombinara'', in "Il riuso dei Castelli", Roma 1987, pp. 147–155
* Luigi Marozza, ''Il castello di Colleferro. Consolidamento e recupero della struttura del palazzo per un riutilizzo sociale'', in "Il riuso dei castelli", Roma, 1987
* Silvano Tummolo, ''Colleferro: il teatro dei ricordi'', Edizioni L'altrartena, 1988
* Nicoletta Cassieri, Angelo Luttazzi, ''Nuovi dati per la conoscenza del territorio Toleriense'', in "QuadAEI" 16, Atti del IX incontro di studi del Comitato per l'Archeologia Laziale, Roma 1988, pp. 270–281.
* Angelo Luttazzi, ''Aspetti topografici del territorio tra Segni e Paliano dall'età repubblicana all'alto Medioevo'', in "Latium" 5, 1988, pp. 3–18.
* Flavio Enei, ''Il sito di Colli S. Pietro presso Colleferro: un abitato arcaico nella valle del fiume Sacco'', in "Nuovi dati per la conoscenza de l'Ager Signinus. Dalla protostoria alla fine del periodo arcaico", Colleferro 1990, pp. 35–51.
* Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi, ''Colleferro, Antiquarium Comunale'', schede musei "Archeologia Viva" n.13, settembre-ottobre 1990
*
*
* Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi, ''L'Antiquarium'', in "Il Leggicittà di Colleferro", Colleferro 1992.
*
* Donatella Fiorani,
* Angelo Luttazzi, ''La Diocesi di Segni (Roma) tra tardoantico e altomedioevo'', in "Archeologia Uomo Territorio" 14, 1995, pp. 133–159.
* Giancarlo Carpino, Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi,
*
* Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi,
* Angelo Luttazzi, ''Il territorio toleriense tra tardoantico e altomedioevo'', Colleferro 1999.
*
* AA.VV., ''Ultime notizie dagli Elefanti. Le più recenti scoperte dei giacimenti pleistocenici di Colle Pantanaccio e Il Quartaccio, Studi e ricerche sull'Ager Signinus'', Anagni, 2001
* AA.VV., ''A Middle Pleistocene deposit with Elephas antiquus remains near Colleferro (Roma)'', in atti del Convegno ''La terra degli Elefanti'', Roma 16-20 ottobre 2001. Roma 2001, pp. 34–37
* AA.VV., ''Gli elefanti sul Campidoglio'', "ARCHEO" n. 201, novembre 2001. (notizia sul giacimento pleistocenico del Pantanaccio-Colleferro)
* Angelo Luttazzi,
* Renzo Rossi, ''Passato e Presente'' + DVD, Grafica 87, 2002
*
* Angelo Luttazzi,
* Paola Baldassarre, ''Antiquarium Comunale di Colleferro, "Guida ai Musei della Provincia di Roma'', Roma 2003, p. 39
* Paola Baldassarre, ''Mostra di Archeologia Industriale BPD/FIAT AVIO", "Guida ai Musei della Provincia di Roma'', Roma 2003, p. 41
* Emanuela Mentuccia, "Architettura materiale e virtuale di un sistema ipogeo", in Luce n.7 2003, ed. AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione), Milano.
* Angelo Luttazzi,
* Angelo Luttazzi,
* Mauro Incitti, ''Appunti di Archeologia. Diario di ricognizione degli anni '70'', a cura di A. Luttazzi, Colleferro 2005.
* Silvano Tummolo, ''Colleferro: Ferite della memoria'', Edizioni L'altrartena, 2005
* Renzo Rossi, ''Colleferro Frammenti ed Immagini'', Grafica '87, 2005
* Felice Lozzi, ''Colleferro... siate fieri di essere colleferrini'', 2007
* Felice Lozzi, ''Colledoro... è stata una scuola di vita. Di vita vera'', 2007
* Silvano Tummolo,
*
* Silvano Tummolo,
*
* Renzo Rossi - Silvano Tummolo,
* Mario Galati, ''Colleferro 1935-1945 (prima, durante e dopo la guerra)'', 2010
* Renzo Rossi, "
* Bianca Coggi, “Colleferro città nuova del Novecento - Ricostruzione della storia urbanistico-architettonica”, Streetlib, 2017
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