Punto G: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
(219 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{C|L'incipit e le sezioni interne sono discordanti sull'esistenza o meno di un consenso scientifico, o persino sul fatto che tale consenso sia in positivo o in negativo|anatomia|dicembre 2016}}
Il '''punto G''' o '''punto Gräfenberg''', dal nome del [[Ginecologia|ginecologo]] [[Germania|tedesco]] [[Ernst Gräfenberg]] che per primo lo descrisse, sarebbe un punto particolarmente sensibile della [[vagina]], sebbene la presenza in questa zona di una forte concentrazione di [[Nervo|terminazioni nervose]] sia tuttora oggetto di studi e controversa.
<!-- [[File:G-spot, clitoris and vagina.png|thumb|Posizione ipotetica del punto G]] -->
 
Il '''punto G''', anche ocome '''punto Gräfenberg''', (dal nome del [[Ginecologia|ginecologo]] [[Germania|tedesco]] [[Ernst Gräfenberg]], cheerroneamente per primoritenuto lo descrissescopritore di questa struttura anatomica), sarebbe un punto particolarmente sensibile della parete anteriore della [[vagina]], sebbene la presenza in questa zona di una forte concentrazione di dell'[[Nervo|terminazioniessere nervoseumano]] siafemminile tuttorae, oggettosi teorizza, di studi ealtri controversamammiferi.
== Origini ==
Già nella cultura [[asia|orientale]] era conosciuta una zona del corpo della [[donna]] che, oltre il [[clitoride]], era determinante per il suo piacere [[Sesso|sessuale]]: negli antichi testi filosofico-religiosi quest'area era definita "punto del sole" o "punto del piacere".
 
Nonostante la quasi totalità degli studi condotti in questo ambito abbiano dimostrato senza dubbio l'inesistenza del punto G, questa rimane ancora per molti argomento di discussione.<ref>{{cita web|url=https://books.google.es/books?id=d58z5hgQ2gsC&pg=PT155&redir_esc=y|titolo=Human Sexuality}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |cognome= Hines |nome= Terrence|anno= 2001|mese= agosto|titolo=The G-spot: a modern gynecologic myth|rivista= American Journal of Obstetrics and Gynecology|url= https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11518892|lingua= inglese|accesso= 26 dicembre 2012|abstract= x}}</ref><ref name=Puppo>{{cita web|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23169570|titolo=Anatomy and physiology of the clitoris, vestibular bulbs, and labia minora with a review of the female orgasm and the prevention of female sexual dysfunction|accesso=26 dicembre 2012}}</ref><ref>Puppo V. "The G-spot does not exist. Response by V. Puppo to the article “O. Buisson: The Gspot and lack of female sexual medicine. Gynecol Obstet Fertil 2010;38,781-84”" articolo su "Gynecol Obstet Fertil 2011"; 39; 266-67</ref>
In [[occidente (civiltà)|occidente]], nella seconda metà del [[XVII secolo]], un [[medico]] e [[speziale]] [[olanda|olandese]], [[Reigner de Graaf]] ([[1641]]-[[1693]]), in un suo trattato di medicina - poi andato perduto, ma ricordato negli scritti di vari autori suoi contemporanei - riferì la presenza di un'area, in prossimità della vagina, di particolare sensibilità [[zona erogena|erogena]].
 
== OriginiStoria ==
Nei tempi moderni Ernst Gräfenberg pubblicò per primo, nel [[1950]], un dettagliato studio scientifico, nel quale sosteneva la presenza di una zona, interna alla vagina, dalla quale aveva origine il piacere sessuale femminile. La ricerca suscitò parecchi dubbi e molte incredulità ed è ancora oggi fonte di discussioni, e molti ginecologi ne negano l'esistenza<ref>Tra i molti: Terrence Hines, "The G-spot: A modern gynecologic myth" articolo su ''American Journal of Obstetrics and Gynecology'', agosto 2001 ([http://www.ajog.org/article/PIIS0002937801153354/abstract abstract])</ref>.
Già nella cultura [[Asia|orientale]] era creduta l'esistenza di una particolare zona del corpo [[Donna|femminile]] che, oltre alla [[clitoride]], sarebbe stata determinante per il raggiungimento del suo pieno piacere [[Rapporto sessuale|sessuale]]: negli antichi testi filosofico-religiosi quest'area era definita "punto del sole" o "punto del piacere". In [[occidenteOccidente (civiltà)|occidente]], nella seconda metà del [[XVII secolo]], un [[medico]] e [[speziale]] [[olandaPaesi Bassi|olandese]], [[Reigner de Graaf]] ([[1641]]-[[1693]]), in un suo trattato di medicina - poi andato perduto, ma ricordato negli scritti di vari autori suoi contemporanei - riferì la presenza di un'area, in prossimità della [[vagina]], di particolare sensibilitàelevata [[zonaZona erogena|sensibilità erogena]].
 
Il punto G vero e proprio venne per la prima volta descritto nel [[1982]] da Alice Lada e [[Beverly Whipple]], le quali travisarono alcune frasi di un articolo di Ernst Gräfenberg (che per inciso non descrisse alcun punto vaginale sensibile) per creare il mito del punto G.<ref name=autogenerato2>[http://www.milanosanita.it/public/protagonisti/interviste/626-la-bufala-del-punto-g.asp La bufala del punto G<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150402121509/http://www.milanosanita.it/public/protagonisti/interviste/626-la-bufala-del-punto-g.asp |data=2 aprile 2015 }}</ref> In realtà la dottoressa Alice Kahan Ladas ha scritto un libro intitolato "il punto G", come riportato sotto nella bibliografia, nel quale ne fa menzione e porta tutta una serie di riscontri a favore della teoria.
== Evidenze scientifiche ==
I test che hanno esaminato sistematicamente l'innervazione della parete vaginale dimostrano che non esiste un'area o un punto di maggiore innervazione o di maggior densità di terminazioni nervose. Lo studio ha esaminato con metodo scientifico 110 [[biopsia|biopsie]] ricavate da 21 donne concludendo che un sito di maggior innervazione o di maggior densità di innervazione è assente nella vagina umana.<ref>{{cite journal |author = Pauls, R; Mutema, G; Segal, J; Silva, WA; Kleeman, S; Dryfhout, Ma V; Karram, M.|year =2006 |month =novembre|title =A prospective study examining the anatomic distribution of nerve density in the human vagina. |journal = J Sex Med |volume =3 |issue =6 |pages =979–87 | pmid = 17100930 |doi = 10.1111/j.1743-6109.2006.00325.x}}</ref> Nonostante queste evidenze, il concetto dell'esistenza di un "punto G" è stato largamente accettato dall'opinione pubblica.
 
== UbicazioneStudi scientifici ==
Molteplici ricerche mediche hanno smentito l'esistenza del punto G, riportando di come non vi sia alcuna zona della [[vagina]] a maggiore innervazione rispetto ad altre.<ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=%20%20%20%2017100930 A prospective study examining the anatomic distrib... [J Sex Med. 2006&#93; - PubMed - NCBI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Gräfenberg ritenne di individuare il punto G nello spazio fra la parete anteriore della vagina e la parete posteriore della [[vescica]], ad una profondità di sei-otto [[centimetro|centimetri]] rispetto all'ingresso del canale vaginale e nella stessa zona era già nota la presenza di un tessuto che si riteneva fosse il residuo di una primordiale [[ghiandola]] [[prostata|prostatica]] femminile. Più precisamente, il punto G sarebbe posto sulla parete anteriore della vagina, nel suo terzo inferiore, corrispondente [[anatomia|anatomicamente]] a un manicotto di [[tessuto (biologia)|tessuto]] erettile (simile ai [[corpo cavernoso|corpi cavernosi]] del [[pene]], presente nel sesso femminile anche a livello della [[clitoride]]) che circonda l'[[uretra]], quindi è la proiezione vaginale di una struttura posta in profondità (a circa 1 cm dalla [[mucosa]]).
 
ITest testeseguiti su alcune donne, che hanno esaminato sistematicamente l'innervazione della parete vaginale, dimostranodimostrerebbero chel'inesistenza non esistedi un'area o un punto di maggiore innervazione o di maggior densità di terminazioni nervose. Lo studio ha esaminato con metodo scientifico ben 110 [[biopsia|biopsie]] ricavate da 21 donne, concludendo che un sito di maggior innervazione o di maggior densità di innervazione è assente nella vagina umana.<ref>{{cite journalCita pubblicazione|author autore= Pauls, R; Mutema, G; Segal, J; Silva, WA; Kleeman, S; Dryfhout, Ma V; Karram, M.|year anno=2006 |month mese=novembre|title titolo=A prospective study examining the anatomic distribution of nerve density in the human vagina. |journal rivista= J Sex Med |volume =3 |issue numero=6 |pages pp=979–87 979-87| pmid = 17100930 |doi = 10.1111/j.1743-6109.2006.00325.x}}</ref> NonostantePer questequesto evidenze,motivo ilin concettoambito dell'esistenzascientifico disi unritiene che il "punto G" è statonon largamente accettato dall'opinione pubblicaesista.<ref name=Puppo/>
Per individuare tale posizione si può utilizzare come punto di repere anatomico l'[[osso pubico]]: il Punto G si troverebbe nella vagina all'incirca a questo livello, ma la sua individuazione risulta piuttosto difficile, a causa delle sue ridotte dimensioni e dello spessore della parete vaginale. La stimolazione di questa zona ne causa l'inturgidimento col meccanismo di cattura [[sangue|ematica]], tipico dei corpi cavernosi, e, al momento dell'[[orgasmo]], si può accompagnare l'emissione di un fiotto di liquido di natura [[sudore|trasudatizia]]. Le migliori condizioni per l'esplorazione del Punto G si presentano quindi solamente quando la donna è in stato di piena [[eccitazione sessuale]], allorché il Punto G si inturgidisce ed aumenta le proprie dimensioni, tuttavia la complessità del meccanismo della [[libido]] femminile non rende facilmente riproducibile questa condizione in laboratorio. Di conseguenza, poche sono le ricerche in materia condotte con rigorosa [[metodo scientifico|metodologia scientifica]].
 
== Altre ipotesi ==
Secondo la ricercatrice australiana Helen O'Connel, il punto G sarebbe in realtà la parte terminale della struttura interna deldella [[clitoride]], il qualeche può raggiungere, all'interno del corpo femminile, una complessiva lunghezza di 10 centimetri.
 
Nel febbraio del [[2008]] il professor [[Emmanuele Jannini]], Docentedocente di Sessuologia Medica dellpresso l'[[Università degli studi dell'Aquila]], ha pubblicato, sulla rivista ''The Journal of Sexual Medicine'', unoun controverso studio teso a dimostrare, anche per mezzo di [[ecografia|ecografie]] [[vagina]]li, la presenza - seppur solo in alcune donne - didel unfantomatico ispessimentopunto della parete divisoria tra uretra e vaginaG.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/scienza_e_tecnologia/orchestra-orgasmo/punto-g-foto/punto-g-foto.html|titolo=Articolo su ''La Repubblica.it''|accesso=20 febbraio 2008}}</ref>che sarebbeQuesto studio, però, è stato molto criticato dalla comunità scientifica poiché dalle ecografie mostrate nell'articolo non si evince alcuna struttura anatomica da identificarsi con il punto G.<ref name=autogenerato2/>
 
Secondo Elmar e Michaela Zadra “la confusione degli scienziati intorno al punto G è dovuta a questo: (…) Dopo un periodo iniziale più interdisciplinare, la ricerca si è infatti sempre più concentrata sulla localizzazione di una struttura anatomica corrispondente al punto G, o sull’individuazione di una reazione nervosa, senza prendere in considerazione che il piacere al punto G potesse originare da altre fonti” <ref> Elmar e Michaela Zadra, Il punto G, Milano 2003, p. 18 </ref> come per esempio una secrezione endocrina delle ghiandole parauretrali. Dopo un ricerca empirica con un campione di 180 donne che venivano stimolate dai loro partner al punto G, hanno sviluppato un [http://www.ilpuntog.info/ metodo in cinque fasi] per trovare il punto G con alta probabilità e per stimolarlo nella maniera adeguata.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Alice Kahan Ladas, Beverly Whipple, John D.Perry, '' Il punto G '', Milano, Rizzoli Editore, 1986. ISBN 88-17-13630-1.
* {{de}} Sabine zur Nieden, '' Weibliche Ejakulation'', Stuttgart, Ferdinand Enke Verlag, 1994. ISBN 3-432-26031-8.
 
== Voci correlate ==
{{apparato genitale femminile}}
* [[de:Ernst Gräfenberg-Zone]]
{{Portale|Medicina}}
* [[Vagina]]
* [[es:Punto GL]]
 
==Altri progetti==
[[Categoria:Apparato genitale femminile]]
{{interprogetto|preposizione=sul}}
[[Categoria:Sessualità]]
 
{{apparato genitale femminile}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|erotismo|Medicina}}
 
[[Categoria:Organi genitali interni femminili]]
[[ar:بقعة جي]]
[[bg:Г-точка]]
[[bn:গ্রাফেনবার্গ স্পট]]
[[ca:Punt G]]
[[cs:Gräfenbergův bod]]
[[cy:Man G]]
[[da:G-punkt (kønsorgan)]]
[[de:Gräfenberg-Zone]]
[[dv:ޖީ-ވަޅު]]
[[en:G-Spot]]
[[eo:Punkto de Gräfenberg]]
[[es:Punto G]]
[[eu:G puntu]]
[[fa:موضع جی]]
[[fi:G-piste]]
[[fr:Point G]]
[[ga:Ball G]]
[[he:נקודת ג'י]]
[[hr:G-točka]]
[[hu:G-pont]]
[[id:Titik G]]
[[ja:Gスポット]]
[[ko:G-스팟]]
[[lt:G-taškas]]
[[mk:Г-точка]]
[[ms:Titik G]]
[[nl:G-spot]]
[[no:G-punkt]]
[[pl:Punkt G]]
[[pt:Ponto G]]
[[ro:Punctul G]]
[[ru:G-точка]]
[[simple:Gräfenberg spot]]
[[sr:Г тачка]]
[[sv:G-punkten]]
[[th:จี-สปอต]]
[[tr:G-noktası]]
[[vi:Điểm G]]
[[zh:G点]]