Aspartame: differenze tra le versioni
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{{Disclaimer
{{Composto chimico
|immagine1_nome = Aspartame.svg
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|immagine1_descrizione = formula di struttura
|immagine2_nome = Aspartame-from-hydrate-xtal-2000-3D-balls.png
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|nome_IUPAC = L-aspartil-L-fenilalanina metilestere
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|aspetto = polvere cristallina bianca
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|potere rotatorio specifico = +12,5°<br /><small>(sol. 4,15 M in [[acido formico]])</small>
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|frasiH= ---
|consigliP= ---<ref>Sigma Aldrich; rev. del 04.10.2012</ref>
}}
L''''aspartame''' è un [[dipeptide]] composto da [[acido aspartico]] e [[fenilalanina]], in cui l'estremità carbossilica della fenilalanina è [[esterificazione|esterificata]] con il [[metanolo]].<ref>{{Cita web|url=https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/134601|titolo=Aspartame|autore=PubChem|sito=pubchem.ncbi.nlm.nih.gov|lingua=en|accesso=17 marzo 2022}}</ref>
È usato nell'alimentazione umana come [[edulcorante]] ed è uno degli ingredienti alimentari più rigorosamente testati.<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Helen|cognome=Mitchell|titolo=Sweeteners and sugar alternatives in food technology|url=https://www.worldcat.org/oclc/608623091|accesso=17 marzo 2022|data=2006|editore=Blackwell Pub|oclc=608623091|ISBN=978-0-470-99599-0}}</ref> Gli studi hanno rivelato che l'aspartame è sicuro per la salute quando il suo consumo non supera i livelli di concentrazione attualmente presenti negli alimenti.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.accessdata.fda.gov/scripts/cdrh/cfdocs/cfcfr/CFRSearch.cfm?fr=172.804|titolo=CFR - Code of Federal Regulations Title 21|accesso=17 marzo 2022}}</ref><ref name=":2">{{Cita pubblicazione|nome=B. A.|cognome=Magnuson|nome2=G. A.|cognome2=Burdock|nome3=J.|cognome3=Doull|data=1º gennaio 2007|titolo=Aspartame: A Safety Evaluation Based on Current Use Levels, Regulations, and Toxicological and Epidemiological Studies|rivista=[[Critical Reviews in Toxicology]]|volume=37|numero=8|pp=629-727|accesso=17 marzo 2022|doi=10.1080/10408440701516184|url=https://doi.org/10.1080/10408440701516184}}</ref><ref name=":3">{{Cita pubblicazione|data=2010-05|titolo=Report of the meeting on Aspartame with National Experts|rivista=EFSA Supporting Publications|volume=7|numero=5|accesso=17 marzo 2022|doi=10.2903/sp.efsa.2010.zn-002|url=https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.2903/sp.efsa.2010.ZN-002|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220405033414/https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.2903/sp.efsa.2010.ZN-002|urlmorto=sì}}</ref><ref name=":4">{{Cita pubblicazione|nome=Harriett H.|cognome=Butchko|nome2=W. Wayne|cognome2=Stargel|nome3=C. Phil|cognome3=Comer|data=1º aprile 2002|titolo=Aspartame: Review of Safety|rivista=Regulatory Toxicology and Pharmacology|volume=35|numero=2, Supplement|pp=S1–S93|lingua=en|accesso=17 marzo 2022|doi=10.1006/rtph.2002.1542|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0273230002915424}}</ref> Le polemiche sul suo utilizzo sono sempre state numerose sin dal 1981, anno in cui la [[Food and Drug Administration]] statunitense ne approvò l'utilizzo.<ref name="gao-87">{{Cita web |titolo=U.S. GAO – HRD-87-46 Food and Drug Administration: Food Additive Approval Process Followed for Aspartame, June 18, 1987 |accesso=5 settembre 2008 |url=http://www.gao.gov/docdblite/info.php?rptno=HRD-87-46 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200530034513/http://www.gao.gov/docdblite/info.php?rptno=HRD-87-46 |urlmorto=sì }}</ref><ref name=Snopes1>{{cita web|url=https://www.snopes.com/medical/toxins/aspartame.asp|titolo=Aspartame}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.acsh.org/opinion/acsh-debunks-internet-health-hoax-2/|titolo=ACSH Debunks Internet Health Hoax|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130509171916/http://www.acsh.org/opinion/acsh-debunks-internet-health-hoax-2/ }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,990167,00.html |titolo=A Web of Deceit |accesso=5 luglio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090129164127/http://www.time.com/time/magazine/article/0%2C9171%2C990167%2C00.html |urlmorto=sì }}</ref>
== Storia ==
Il potere dolcificante dell'aspartame è stato scoperto nel 1965 da [[James M. Schlatter]], un chimico che lavorava per la [[G. D. Searle & Company]].<ref name=ChimicaIndustria>{{cita pubblicazione|cognome=Della Volpe |nome=Claudio |anno=2012|mese=giugno |titolo=Chimica e informazione: Il caso aspartame |url= https://www.soc.chim.it/sites/default/files/chimind/pdf/2012_5_123_ca.pdf|rivista=[[La Chimica & l'Industria]] |p=123 |editore=Società Chimica Italiana}}</ref> Schlatter aveva sintetizzato l'aspartame come tappa chimica intermedia del processo di generazione di un [[tetrapeptide]] (cioè una sostanza composta da quattro aminoacidi) della [[gastrina]] da utilizzare nella valutazione di un farmaco anti-ulcera.<ref>{{Cita libro |autore-capitolo-cognome= Mazur |autore-capitolo-nome= Robert H. |curatore-cognome= Inglett |curatore-nome= George E. |titolo= Symposium: sweeteners |url= https://archive.org/details/symposiumsweeten0000unse |anno= 1974 |editore= AVI Publishing |città= Westport, CT |lccn=73-94092 |pp=159-163 |capitolo= Aspartic acid-based sweetners|isbn= 0-87055-153-1 }}</ref> Egli ne scoprì per caso il suo sapore dolce leccandosi il dito per voltare pagina.<ref name="isbn0-632-04452-7">{{Cita libro |autore=Lewis, Ricki |titolo=Discovery: windows on the life sciences |url=https://archive.org/details/discoverywindows0000lewi |editore=Blackwell Science |città=Oxford |anno=2001 |p=4 |isbn=0-632-04452-7 }}</ref><ref>R.H. Mazur, (1984). "Discovery of aspartame", in ''Aspartame: Physiology and Biochemistry'' (L. D. Stegink and L. J. Filer Jr., Eds.). Marcel Dekker, New York, pp. 3–9.</ref>
Nel 1981 viene approvata la sua entrata in commercio e nel 1983 la FDA ne ha approvato l'uso nelle bevande, nei prodotti da forno e in quelli confezionati. Nel 1996 l'FDA ha rimosso tutte le limitazioni sull'uso dell'aspartame. Nel 1980 diversi paesi dell'[[Unione europea]] hanno approvato l'uso dell'aspartame, che è stato approvato a livello europeo nel 1994. Il comitato scientifico della [[Commissione europea]] per l'alimentazione recensendo i successivi studi di sicurezza ha ribadito l'approvazione nel 2002.
L'aspartame si è progressivamente imposto come il dolcificante artificiale più diffuso al mondo, con una produzione annua dell'ordine delle decine di migliaia di tonnellate.<ref name=ChimicaIndustria/>
Nel luglio 2023 l'OMS ha dichiarato di aver classificato l'aspartame come "possibilmente cancerogeno per l'uomo", lasciando però invariato il livello di assunzione giornaliera accettabile.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/07/14/oms-aspartame-possibilmente-cancerogeno_bc52f07b-bfb4-4b28-a454-84af6cf8ec75.html|titolo=Oms, 'aspartame possibilmente cancerogeno' - Notizie - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=14 luglio 2023|lingua=it|accesso=5 agosto 2023}}</ref>
== Usi ==
Viene utilizzato come [[additivo alimentare]] autorizzato a livello europeo e classificato col numero E951. Pur avendo la stessa quantità di [[Caloria|calorie]] del [[saccarosio]], il suo potere dolcificante è circa 200 volte maggiore, per cui ne sono sufficienti piccole quantità per dolcificare cibi e bevande. Una dose efficace è di circa 20 mg per un adulto.<ref name="ChimicaIndustria" />
Sebbene il gusto dell'aspartame sia quello che più si avvicina al profilo gustativo dello zucchero tra i dolcificanti artificiali approvati, il suo gusto differisce da quello del saccarosio sia nei tempi di insorgenza, che per la durata in bocca.<ref name=":0" /> La dolcezza dell'aspartame dura più a lungo di quella del saccarosio, quindi viene spesso miscelato con altri dolcificanti artificiali come l'[[Acesulfame K|acesulfame potassico]] per produrre un gusto generale più simile a quello dello zucchero.<ref>{{Cita web|url=http://www.hotell-berlin.net/no/foodproductdesign.html|titolo=Food Product Design - Berlijn hotels|accesso=17 marzo 2022}}</ref>
Come molti altri [[Peptide|peptidi]], l'aspartame può scomporsi nei suoi [[Amminoacido|amminoacidi]] costituenti quando le condizioni di [[temperatura]] o di [[pH]] diventano estreme. Ad esempio, l'aspartame è inutilizzabile come dolcificante per le pietanze da cucinare o riscaldare in [[forno]] ed è anche soggetto a degradazione nei prodotti che presentano un pH basico. La stabilità dell'aspartame sotto riscaldamento può essere migliorata in una certa misura inglobandolo nei [[Lipidi|grassi]] o nella [[maltodestrina]].
Quando disciolto in acqua a temperatura ambiente, è più stabile a pH 4,3, dove la sua [[Emivita (farmacologia)|emivita]] è di quasi 300 giorni. A pH 7, tuttavia, la sua emivita è di pochi giorni. La maggior parte delle [[Bevanda|bevande analcoliche]] ha un pH compreso tra 3 e 5, dove l'aspartame è stabile. Nei prodotti che potrebbero richiedere una durata di conservazione più lunga, come gli sciroppi per bevande alla spina, l'aspartame viene talvolta miscelato con un dolcificante più stabile, come la [[saccarina]].<ref>{{Cita web|url=http://www.thecoca-colacompany.com/mail/goodanswer/us_fountain_beverages.pdf|titolo=FOUNTAIN BEVERAGES IN THE U.S.|accesso=17 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090320175404/http://www.thecoca-colacompany.com/mail/goodanswer/us_fountain_beverages.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
== Effetti sulla salute ==
La sicurezza dell'aspartame è stata studiata sin dalla sua scoperta<ref name=":3" /> ed è uno degli ingredienti alimentari più rigorosamente testati.<ref name=":0" /> L'aspartame è stato ritenuto sicuro per il consumo umano da oltre 100 agenzie di regolamentazione, tra cui la [[Food and Drug Administration]] statunitense,<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=http://dx.doi.org/10.1037/e543652006-003|titolo=Sugar Substitutes: Americans Opt for Sweetness and Lite|autore=John Henkel|sito=PsycEXTRA Dataset|data=1999|accesso=17 marzo 2022}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Center for Food Safety and Applied|cognome=Nutrition|data=20 febbraio 2020|titolo=Additional Information about High-Intensity Sweeteners Permitted for Use in Food in the United States|rivista=FDA|lingua=en|accesso=17 marzo 2022|url=https://www.fda.gov/food/food-additives-petitions/additional-information-about-high-intensity-sweeteners-permitted-use-food-united-states}}</ref> la [[Food Standards Agency]] britannica,<ref>{{Cita web|url=https://www.food.gov.uk/safety-hygiene/food-additives|titolo=Food additives|sito=Food Standards Agency|lingua=en|accesso=17 marzo 2022}}</ref> l'[[Autorità europea per la sicurezza alimentare|Autorità Europea per la sicurezza alimentare]],<ref>{{Cita web|url=http://www.efsa.europa.eu/en/topics/topic/aspartame|titolo=Aspartame {{!}} European Food Safety Authority|data=8 settembre 2015|accesso=17 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150908081500/http://www.efsa.europa.eu/en/topics/topic/aspartame|urlmorto=sì}}</ref> la [[Health Canada]]<ref>{{Cita web|url=https://www.canada.ca/en/health-canada/services/food-nutrition/food-safety/food-additives/sugar-substitutes/aspartame-artificial-sweeteners.html|titolo=Aspartame|autore=Health Canada|data=5 novembre 2002|accesso=17 marzo 2022}}</ref> e le agenzie australiane e neozelandesi.<ref>{{Cita web|url=https://www.mpi.govt.nz/food-business/|titolo=Food business {{!}} MPI - Ministry for Primary Industries. A New Zealand Government Department.|autore=Ministry for Primary Industries|lingua=en-NZ|accesso=17 marzo 2022}}</ref>
A partire dal 2017, le [[Revisione paritaria|reviews]] degli studi clinici hanno mostrato che l'uso di aspartame (o anche di altri dolcificanti non nutritivi) al posto dello zucchero riduce l'apporto calorico e dunque il peso corporeo negli adulti e nei bambini.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Meghan B.|cognome=Azad|nome2=Ahmed M.|cognome2=Abou-Setta|nome3=Bhupendrasinh F.|cognome3=Chauhan|data=17 luglio 2017|titolo=Nonnutritive sweeteners and cardiometabolic health: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials and prospective cohort studies|rivista=CMAJ|volume=189|numero=28|pp=E929–E939|lingua=en|accesso=18 marzo 2022|doi=10.1503/cmaj.161390|url=https://www.cmaj.ca/content/189/28/E929}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=P. J.|cognome=Rogers|nome2=P. S.|cognome2=Hogenkamp|nome3=C.|cognome3=de Graaf|data=2016-03|titolo=Does low-energy sweetener consumption affect energy intake and body weight? A systematic review, including meta-analyses, of the evidence from human and animal studies|rivista=International Journal of Obesity|volume=40|numero=3|pp=381-394|lingua=en|accesso=18 marzo 2022|doi=10.1038/ijo.2015.177|url=https://www.nature.com/articles/ijo2015177}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Paige E|cognome=Miller|nome2=Vanessa|cognome2=Perez|data=1º settembre 2014|titolo=Low-calorie sweeteners and body weight and composition: a meta-analysis of randomized controlled trials and prospective cohort studies|rivista=The American Journal of Clinical Nutrition|volume=100|numero=3|pp=765-777|lingua=en|accesso=18 marzo 2022|doi=10.3945/ajcn.113.082826|url=https://academic.oup.com/ajcn/article/100/3/765/4576435}}</ref> Un altro articolo sugli effetti metabolici del consumo di aspartame ha rilevato che quest'ultimo non ha influenzato la [[glicemia]], l'[[insulinemia]] o la concentrazione di [[colesterolo]] o dei [[trigliceridi]]. Ha invece influenzato i livelli di [[lipoproteine ad alta densità]], che erano più alti rispetto al controllo, ma comunque inferiori rispetto al gruppo che ha usato saccarosio come dolcificante.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Natalia Cardoso|cognome=Santos|nome2=Laiza Magalhaes|cognome2=de Araujo|nome3=Graziela|cognome3=De Luca Canto|data=13 agosto 2018|titolo=Metabolic effects of aspartame in adulthood: A systematic review and meta-analysis of randomized clinical trials|rivista=[[Critical Reviews in Food Science and Nutrition]]|volume=58|numero=12|pp=2068-2081|lingua=en|accesso=18 marzo 2022|doi=10.1080/10408398.2017.1304358|url=https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/10408398.2017.1304358}}</ref>
=== Controindicazioni ===
La dose giornaliera ammissibile è stata fissata in 40 mg/kg di peso corporeo, che per una persona<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Dario Bressanini|data=14 luglio 2023|titolo=l'ASPARTAME nella COCA ZERO è cancerogeno?|accesso=26 settembre 2024|url=https://www.youtube.com/watch?feature=shared&v=LZ5kYu4pYVA}}</ref> adulta di 70 kg di peso equivale all'assunzione di 4-5 litri di bibita gassata, 300-350 gomme da masticare o circa 140 compresse dolcificanti.<ref name="ChimicaIndustria" />
Ne è sconsigliata l'assunzione alle donne [[incinte]] e ai bambini, sebbene sia presente in molti prodotti rivolti anche a questi ultimi.<ref name=ChimicaIndustria/>
Le persone che soffrono di [[fenilchetonuria]], che hanno cioè difficoltà nell'eliminare la [[fenilalanina]], devono controllare l'assunzione di aspartame in quanto ne è una fonte.<ref name=ChimicaIndustria/>
== Effetti sulla salute non supportati scientificamente ==
Il percorso di messa in commercio dell'aspartame fu caratterizzato da polemiche, sia perché la FDA si basò in passato su studi imperfetti,<ref name=veronesi>{{cita testo|url=https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/i-blog-della-fondazione/il-blog-di-agnese-collino/la-riabilitazione-dellaspartame|titolo=La riabilitazione dell’aspartame}}</ref> sia perché alcuni valutatori della FDA furono in seguito assunti dall'azienda titolare dell'autorizzazione.<ref name=veronesi /> Queste zone d'ombra da un lato fecero sì che s'imputassero all'uso dell'aspartame una serie di malattie, e dall'altro spinsero una serie di enti a fare approfondite verifiche, reiterate più volte nel tempo, che ne hanno sancito la sicurezza.<ref name="veronesi" />
=== Cancro ===
Le reviews non hanno trovato alcuna associazione tra uso di aspartame e cancro.<ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref name=":4" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=David|cognome=Kirkland|nome2=David|cognome2=Gatehouse|data=1º ottobre 2015|titolo=“Aspartame: A review of genotoxicity data”|rivista=Food and Chemical Toxicology|volume=84|pp=161-168|lingua=en|accesso=18 marzo 2022|doi=10.1016/j.fct.2015.08.021|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0278691515300430}}</ref> Questa posizione è supportata da diverse agenzie di regolamentazione come la FDA e l'EFSA, nonché da organismi scientifici come il [[National Cancer Institute]].<ref>{{Cita web|url=https://www.fda.gov/Food/FoodIngredientsPackaging/FoodAdditives/ucm208580.htm|titolo=FDA Statement on European Aspartame Study|sito=webarchive.loc.gov|accesso=18 marzo 2022|dataarchivio=30 luglio 2010|urlarchivio=http://webarchive.loc.gov/all/20100730225205/https://www.fda.gov/Food/FoodIngredientsPackaging/FoodAdditives/ucm208580.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://cancer.gov/cancertopics/factsheet/AspartameQandA|titolo=Aspartame and Cancer: Questions and Answers - National Cancer Institute|data=12 febbraio 2009|accesso=18 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090212130028/http://cancer.gov/cancertopics/factsheet/AspartameQandA|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|data=2006-05|titolo=Opinion of the Scientific Panel on food additives, flavourings, processing aids and materials in contact with food (AFC) related to a new long‐term carcinogenicity study on aspartame|rivista=EFSA Journal|volume=4|numero=5|accesso=18 marzo 2022|doi=10.2903/j.efsa.2006.356|url=https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.2903/j.efsa.2006.356|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220405033431/https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.2903/j.efsa.2006.356|urlmorto=sì}}</ref>
=== Neurotossicità e mal di testa ===
Le reviews non hanno trovato prove che l'uso di aspartame porterebbe a effetti [[neurotossicità|neurotossici]].<ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref name=":4" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Abel|cognome=Lajtha|nome2=Margaret A.|cognome2=Reilly|nome3=David S.|cognome3=Dunlop|data=1º giugno 1994|titolo=Aspartame consumption: lack of effects on neural function|rivista=The Journal of Nutritional Biochemistry|volume=5|numero=6|pp=266-283|lingua=en|accesso=18 marzo 2022|doi=10.1016/0955-2863(94)90032-9|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/0955286394900329}}</ref>
Il mal di testa è il sintomo più comune segnalato dai consumatori.<ref name=":2" /> Una piccola review ha notato che l'aspartame potrebbe essere uno dei tanti fattori scatenanti l'[[emicrania]] e lo include in un elenco assieme a: [[formaggio]], [[cioccolato]], [[Agrume|agrumi]], [[hot dog]], [[glutammato monosodico]], cibi grassi, [[Gelato|gelati]], [[caffeina]] e bevande alcoliche (in particolare [[Vino|vino rosso]] e [[birra]]).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=J. Gordon|cognome=Millichap|nome2=Michelle M.|cognome2=Yee|data=1º gennaio 2003|titolo=The diet factor in pediatric and adolescent migraine|rivista=Pediatric Neurology|volume=28|numero=1|pp=9-15|lingua=En|accesso=18 marzo 2022|doi=10.1016/S0887-8994(02)00466-6|url=https://www.pedneur.com/article/S0887-8994(02)00466-6/abstract}}</ref> Alcune rassegne di studi hanno rilevato informazioni contrastanti sul mal di testa<ref name=":2" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Christina|cognome=Sun-Edelstein|nome2=Alexander|cognome2=Mauskop|data=2009-06|titolo=Foods and Supplements in the Management of Migraine Headaches|rivista=The Clinical Journal of Pain|volume=25|numero=5|pp=446-452|lingua=en|accesso=18 marzo 2022|doi=10.1097/AJP.0b013e31819a6f65|url=https://journals.lww.com/clinicalpain/Abstract/2009/06000/Foods_and_Supplements_in_the_Management_of.15.aspx}}</ref> con mancanza di prove e riferimenti a sostegno di questa affermazione.<ref name=":3" /><ref name=":4" /><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Committee on Drugs|data=1º febbraio 1997|titolo=“Inactive” Ingredients in Pharmaceutical Products: Update (Subject Review)|rivista=Pediatrics|volume=99|numero=2|pp=268-278|accesso=18 marzo 2022|doi=10.1542/peds.99.2.268|url=https://doi.org/10.1542/peds.99.2.268}}</ref>
== Dibattito sulla sicurezza ==
Il dibattito sull'uso di aspartame negli alimenti si è riacceso nel 2005 con la pubblicazione di uno studio promosso dalla California Environmental Protection Agency che ha evidenziato un aumento dell'incidenza di [[linfoma|linfomi]] e [[leucemia|leucemie]] nei topi femmina a seguito di assunzione di bassi dosaggi di aspartame. Inoltre uno studio della Fondazione Europea di oncologia e scienze ambientali "[[Bernardino Ramazzini]]" di [[Bologna]] ha ulteriormente segnalato questi effetti e ha ipotizzato un legame tra la [[formaldeide]] rilasciata dal [[metabolismo]] dell'aspartame e l'aumento dell'incidenza di tumori cerebrali. Lo studio è stato pubblicato sullo ''European Journal of Oncology'' nel luglio 2005.<ref>Morando Soffritti et al., ''European Journal of Oncology'' ''"{{cita testo|url=https://web.archive.org/*/www.ramazzini.it/fondazione/pdfUpload/Eur%20J%20Oncol%20Vol%2010%20107-116_2005.pdf|titolo=Aspartame induces lymphomas and leukemias in rats}}"'' , vol. 10, n. 2, (luglio 2005)</ref> Questi nuovi dati sono stati valutati dall'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare ([[EFSA]]), nell'insieme di tutti gli studi effettuati sull'aspartame negli ultimi vent'anni. L'EFSA ha confermato la dose giornaliera ammissibile di 40 mg/kg peso corporeo e ha concluso che lo studio non dimostra con sicurezza la relazione fra l'insorgenza di tumori e il consumo di aspartame e non sono emersi nuovi dati che giustifichino nuovi studi, considerate anche le fasce di assunzione più a rischio come i diabetici o le persone che seguono regimi alimentari a basso contenuto calorico.<ref>{{cita testo|url=https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/060504|titolo=Comunicato stampa dell'EFSA sulla sicurezza dell'aspartame|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061215043550/http://www.efsa.europa.eu/it/press_room/press_release/1472.html }}</ref> L'EFSA, che già si era espressa sull'aspartame nel 2002, ne ha ribadito la sicurezza negli anni seguenti (2006, 2009, 2010, 2011).
La sicurezza dell'aspartame è stata anche riaffermata negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] dal [[National Cancer Institute]] a seguito di un'indagine durata cinque anni su mezzo milione di persone. Dall'indagine non è emerso nessun aumento dell'incidenza di [[linfoma|linfomi]], [[leucemia|leucemie]] e tumori del cervello.<ref>Lim U, Subar AF, Mouw T, et al. ''Consumption of aspartame-containing beverages and incidence of hematopoietic and brain malignancies''. Cancer Epidemiology Biomarkers Prevention, 2006; 15.</ref> Questo studio è stato effettuato sulla base di questionari inviati fra il 1995 e il 1996 a persone di età compresa fra 50 e 70 anni e riguarda l'analisi di rischio per un'esposizione a dosi inferiori alle attuali e non superiore ai 15 anni, visto che l'inizio della commercializzazione dell'aspartame risale al 1981. Nel 2007 una ''review'' medica sull'argomento concluse che le prove scientifiche mostravano che l'assunzione di aspartame come dolcificante è priva di pericoli ai livelli attuali di consumo.<ref name="Magnuson">{{Cita pubblicazione|autore=Magnuson BA |titolo=Aspartame: a safety evaluation based on current use levels, regulations, and toxicological and epidemiological studies |rivista=[[Critical Reviews in Toxicology]] |volume=37 |numero=8 |pp=629-727|anno=2007 |pmid=17828671|doi=10.1080/10408440701516184|autore2=Burdock GA|autore3=Doull J|cognome4=Kroes|nome4=R. M.|cognome5=Marsh|nome5=G. M.|cognome6=Pariza|nome6=M. W.|cognome7=Spencer|nome7=P. S.|cognome8=Waddell|nome8=W. J.|cognome9=Walker|nome9=R.}} (la rivista è stata in [[conflitto di interessi]] con la [[Monsanto]]. Cfr. {{cita news|cognome1=Waldman |nome1=Peter |cognome2=Stecker |nome2=Tiffany |cognome3=Rosenblatt |nome3=Joel |titolo=Monsanto Was Its Own Ghostwriter for Some Safety Reviews |url=https://www.bloomberg.com/news/articles/2017-08-09/monsanto-was-its-own-ghostwriter-for-some-safety-reviews |opera=Bloomberg Businessweek |editore=Bloomberg |data=9 agosto 2017|urlarchivio=https://archive.is/wip/gpQX9|dataarchivio=9 agosto 2017|urlmorto=no|accesso=2 marzo 2025}}</ref>
Nel 2013 l'agenzia europea [[EFSA]], in un comunicato stampa del 10 dicembre, ha annunciato di aver concluso un'analisi su larga scala di tutti gli studi disponibili: dall'analisi emerge che "l'aspartame e i suoi prodotti di degradazione sono sicuri per il consumo umano ai livelli di esposizione attuali", cioè alla [[dose giornaliera accettabile]] di 40 mg/Kg di peso corporeo/die.<ref>{{cita web|url=https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.2903/j.efsa.2013.3496|titolo=Scientific Opinion on the re-evaluation of aspartame (E 951) as a food
additive|accesso=11 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180920072614/https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.2903/j.efsa.2013.3496|urlmorto=sì}}</ref>
=== Ultimi studi sulla sicurezza ===
Al momento del comunicato stampa del 2013 dell'EFSA e nel periodo successivo, erano già in corso diversi studi come il ''The NutriNet-Santé Study'',
<ref>{{cita web|url=https://clinicaltrials.gov/study/NCT03335644|titolo=The NutriNet-Santé Study|editore=University of Parigi 13|curatore=Mathilde Touvier|accesso= 29 settembre 2024}}</ref> che ha valutato l'impatto dei dolcificanti nell'alimentazione moderna e dei rischi ad essi correlati nell'uso, e nell'abuso, di tali sostanze sintetiche, con particolar riguardo all'aspartame, [[acesulfame K]] e [[sucralosio]]. Lo studio, [[Studio clinico#Studio di coorte prospettico|osservazionale]] e non sperimentale, ha arruolato oltre {{formatnum:100000}} persone; il controllo è durato dal 2009 al 2021. I risultati ottenuti hanno dimostrato la non totale sicurezza dei preparati in studio, probabilmente a dosaggi medio-alti e in corso di utilizzo cronico, e hanno considerato i loro effetti sull'insorgenza di [[neoplasia|cancro]], sul [[diabete mellito di tipo 2]] e sull'[[apparato circolatorio]]. In considerazione della notevole diffusione degli edulcoranti nelle preparazioni industriali di cibi e bevande, il loro uso va ulteriormente controllato anche per evitare l{{'}}"effetto sommatoria" che si rischia utilizzando, anche inconsapevolmente, diversi alimenti che li contengono. Nel 2023, e precisamente il 15 maggio, anche l'[[Organizzazione Mondiale della Sanità]] ha raccomandato di non utilizzare i comuni dolcificanti ([[edulcorante intenso|edulcoranti intensi]] o ''non-sugar sweeteners''/NSS), tra cui l'aspartame, per controllare il peso corporeo e nel lungo periodo, affermando: {{frase|"La raccomandazione si basa sui risultati di una revisione sistematica delle prove disponibili che suggeriscono che l'uso di NSS non conferisce alcun beneficio a lungo termine nella riduzione del grasso corporeo negli adulti o nei bambini. I risultati della revisione suggeriscono anche che potrebbero esserci potenziali effetti indesiderati dall'uso a lungo termine di NSS, come un aumento del rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità negli adulti}}<ref name= WHO>{{cita web|url=https://www.who.int/news/item/15-05-2023-who-advises-not-to-use-non-sugar-sweeteners-for-weight-control-in-newly-released-guideline|titolo=WHO advises not to use non-sugar sweeteners for weight control in newly released guideline|accesso=1º ottobre 2023}}</ref>{{efn|Le agenzie di controllo come la ''[[Food and Drug Administration]]'' (FDA) e l'[[Autorità europea per la sicurezza alimentare]] (EFSA) hanno sempre riportato nei loro ''report'' che i dolcificanti artificiali (o ''non-sugar sweeteners''/NSS) siano sicuri per la salute umana, ma negli ultimi venti anni si sono avviati e chiusi numerosi studi che hanno portato a risultati talora contraddittori, però quasi mai da sottovalutare come l'importante ''The NutriNet-Santé Study'',<ref>{{cita pubblicazione |autore=Debras C, Chazelas E, Touvier M|etal=si |titolo=Artificial sweeteners and cancer risk: Results from the NutriNet-Santé population-based cohort study |rivista=PLoS Med |volume=19 |numero=3 |pp=e1003950 |data=marzo 2022 |pmid=35324894 |pmc=8946744 |doi=10.1371/journal.pmed.1003950 |accesso=29 settembre 2024|lingua=en}}</ref>. In tale studio è visto un aumentato rischio di tumori al seno e legati all'obesità: in particolare vi è un aumento di diabete di tipo 2 e [[sindrome metabolica]] nei partecipanti che facevano un importante uso di edulcoranti, rispetto ai non consumatori; gli autori concludono che i dati, seppur non definitivi, siano importanti per porre maggior attenzione sui rischi e benefici degli edulcoranti industriali, che sempre più si trovano nelle etichette dei prodotti dolciari, e non. I limiti dello studio, precisati dai responsabili della ricerca, riguardano i potenziali ''[[bias (statistica)|bias]]'' di selezione, causalità inversa e {{cita testo|url=http://www.nephromeet.com/web/eventi/GIN/dl/storico/2010/6/664-667.pdf|titolo=confondimenti residui}}, sebbene siano state eseguite analisi specifiche per limitare la presenza di tali problemi, talvolta presenti negli studi osservazionali.}}
Nel ''The NutriNet-Santé Study'' si sono potuti elaborare una quantità notevole di dati, che hanno permesso di verificare l'effetto dei diversi dolcificanti anche sull'apparato cardiovascolare. Si è riscontrato un aumento, pari al 9%, dei rischi cardiovascolari e cerebrovascolari, quali [[infarto miocardico acuto]], [[sindrome coronarica acuta]], [[angioplastica]], [[angina pectoris]], [[ictus]] o [[attacco ischemico transitorio]].<ref name=diabete>{{cita web|url=https://www.diabete.com/sostituti-artificiali-dello-zucchero/#:~:text=L'acesulfame%20K%20%C3%A8%20un,sottoporre%20alla%20cottura%20in%20forno.|autore=Danilo Cariolo|titolo=Sostituti artificiali dello zucchero|data=30 giugno 2024|accesso=29 settembre 2024}}</ref><ref name="pmid36638072">{{cita pubblicazione |autore=Debras C, Chazelas E, Touvier M |etal=si|titolo=Artificial sweeteners and risk of cardiovascular diseases: results from the prospective NutriNet-Santé cohort |rivista=BMJ |volume=378 |pp=e071204 |data= settembre 2022 |pmid=36638072 |pmc=9449855 |doi=10.1136/bmj-2022-071204 |lingua=en|accesso=30 settembre 2024}}</ref> con una relazione dose-effetto, poiché tali eventi aumentavano con un consumo maggiore di dolcificanti.<ref group=N>L'assunzione media di dolcificanti artificiali era di 42,46 mg/die, che corrisponde a circa un pacchetto di dolcificante o 100 ml di bevanda gassata dietetica. Questa è una dose comunque inferiore alla dose giornaliera ammissibile, che per l'aspartame, secondo l'EFSA, è di 40 mg/kg peso corporeo.</ref> Gli studiosi concludono che saranno probabilmente necessarie ulteriori analisi più approfondite, ma i recenti studi sulla salubrità di queste sostanze pongono dei dubbi riguardo all'uso sempre più frequente e di lunga durata.<ref name= WHO/><ref name=diabete/>{{efn|Studi relativamente recenti evidenziano come gli edulcoranti artificiali possano alterare la [[glicemia]], la tolleranza al glucosio (provocando [[insulinoresistenza]]<ref>{{cita pubblicazione |autore=Lana A, Rodríguez-Artalejo F, Lopez-Garcia E |titolo=Consumption of sugar-sweetened beverages is positively related to insulin resistance and higher plasma leptin concentrations in men and nonoverweight women |rivista=J Nutr |volume=144 |numero=7 |pp=1099-105 |data=luglio 2014 |pmid=24828025 |doi=10.3945/jn.114.195230 |lingua=en|accesso=30 settembre 2024}}</ref>) e il [[microbiota umano]],<ref>{{cita pubblicazione |autore=Suez J, Korem T, Rodríguez-Artalejo F, Lopez-Garcia E|etal=si |titolo=Artificial sweeteners induce glucose intolerance by altering the gut microbiota |rivista=Nature |volume=514 |numero=7521 |pp=181-6 |data=ottobre 2014 |pmid=25231862 |doi=10.1038/nature13793 |lingua=en|accesso= 30 settembre 2024}}</ref> favorendo la crescita di [[enterobacteriaceae]] e [[clostridium]], a scapito dei [[lactobacillus|lattobacilli]] cosiddetti batteri "buoni".<ref name=diabete/> In pratica esisterebbe una relazione diretta tra variazioni del microbiota, infiammazione e insulinoresistenza.}}
A giugno 2023, i ricercatori dell'[[Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro]] (IARC) hanno pubblicato un rapporto in cui erano state riscontrate "prove limitate" (''limited evidence'') che l'aspartame causasse il cancro negli esseri umani, classificando il dolcificante nel [[Gruppo 2B della classificazione IARC delle sostanze cancerogene|Gruppo 2B]] (possibilmente cancerogeno).<ref>{{cita web | titolo=Aspartame hazard and risk assessment results released | sito=International Agency for Research on Cancer | url=https://www.iarc.who.int/featured-news/aspartame-hazard-and-risk-assessment-results-released | accesso=30 settembre 2024}}</ref>{{efn|Di seguito riportiamo l'articolo pubblicato nell'agosto del 2023,<ref>{{cita pubblicazione |url=https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(23)00341-8/fulltext |titolo=Carcinogenicity of aspartame, methyleugenol, and isoeugenol |autore=Riboli E, Beland FA, Touvier M, Wedekind R, Schubauer-Berigan MK, Madia F|etal=si |rivista=The Lancet Oncology |volume=24 |numero=8 |data=agosto 2023 |pp=848-850 |doi=10.1016/S1470-2045(23)00341-8 |pmid=37454664 |accesso=1º ottobre 2024 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230714071015/https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(23)00341-8/fulltext |urlmorto=no }}</ref>, la ''IARC Monographs vol. 134 evaluation''<ref>{{cita web|url=https://www.diabete.com/sostituti-artificiali-dello-zucchero/#:~:text=L'acesulfame%20K%20%C3%A8%20un,sottoporre%20alla%20cottura%20in%20forno.|titolo=IARC Monographs vol. 134 evaluation|accesso=1º ottobre 2024}}</ref> e la ''IARC Monographs hazard classification''.<ref>{{cita web|url=https://www.diabete.com/sostituti-artificiali-dello-zucchero/#:~:text=L'acesulfame%20K%20%C3%A8%20un,sottoporre%20alla%20cottura%20in%20forno.|titolo=IARC Monographs hazard classification|accesso=1º ottobre 2024}}</ref>}} Il responsabile della pubblicazione ha tenuto a precisare, in sintesi, che la classificazione inserita nel rapporto non indica la certezza che esista un rischio noto di cancro derivante dal consumo del dolcificante, ma che si tratta più della necessità di chiarire e comprendere il rischio cancerogeno reale che può o non può essere rappresentato dal consumo della stessa.
In risposta alla pubblicazione dello IARC la FDA ha così ribattuto,<ref>{{cita web|url=https://www.fda.gov/food/food-additives-petitions/aspartame-and-other-sweeteners-food|titolo=Aspartame and other sweeteners in food|data=giugno 2023|accesso=1º ottobre 2024}}</ref>{{frase|"Il fatto che l'aspartame sia etichettato dallo IARC come "possibilmente cancerogeno per l'uomo" non significa che sia effettivamente collegato al cancro. La FDA non è in accordo con la conclusione dello IARC secondo cui questi studi supportano la classificazione dell'aspartame come possibile cancerogeno per l'uomo. Gli studiosi della FDA hanno esaminato le informazioni scientifiche incluse nella revisione dello IARC del 2021, quando sono state rese disponibili per la prima volta, e hanno identificato carenze significative negli studi su cui lo IARC si è basato".}}
I responsabili dell'OMS hanno tenuto a precisare che il consumo occasionale di aspartame non costituisce motivo di preoccupazione, ma ritiene che nuovi studi e ricerche sul prodotto e sui sostituti dello zucchero in generale, possano dare risposte più chiare su eventuali rischi per la salute umana e in chi, in particolare, ne fa un uso costante.<ref>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2023/07/14/aspartame-cancro/?utm_source=ActiveCampaign&utm_medium=email&utm_content=La+Coca-Cola+zero+%C3%A8+davvero+cancerogena%3F&utm_campaign=Newsletter+71|titolo=Cosa ha detto davvero l'OMS su aspartame e cancro|data=luglio 2023|accesso=1º ottobre 2024}}</ref>
== Note ==
; Aggiornamenti
<references group=N/>
;Fonti
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | url = http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-613825eb-bcdc-456f-9bbf-910ced2b7fb3.html | titolo = Puntata di ''REPORT'' sull'aspartame | accesso = 30 aprile 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120429052918/http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-613825eb-bcdc-456f-9bbf-910ced2b7fb3.html | urlmorto = sì }}
* {{cita testo|url=http://www.eufic.org/it/food/pag/food15/food152.htm|titolo=''Molto rumore per nulla sull'aspartame''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050207213237/http://www.eufic.org/it/food/pag/food15/food152.htm }} - [[Consiglio europeo di informazione sull'alimentazione|European Food Information Council]]
* {{cita web|url=http://www.cfsan.fda.gov/~dms/qa-adf9.html|titolo=Sezione del sito ufficiale della FDA riguardante l'aspartame|lingua=en|accesso=28 febbraio 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050212084750/http://www.cfsan.fda.gov/~dms/qa-adf9.html|urlmorto=sì}}
* {{cita web | url = http://www.ramazzini.it/fondazione/study.asp | titolo = Sezione del sito della Fondazione Ramazzini dedicata, tra l'altro, agli studi sull'aspartame | accesso = 25 maggio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070516105824/http://www.ramazzini.it/fondazione/study.asp | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.wired.it/lifestyle/salute/2015/05/02/aspartame-pericoloso/|titolo=Articolo su wired}}
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