Berillo: differenze tra le versioni

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{{nd}}{{Minerale
{{nota disambigua|descrizione=l'omonomo vescovo arabo|titolo=[[Berillo di Bostra]]}}
|nomeminerale = Berillo
|immagine = Emerald rough 300x422.jpg
|classificazione = 9.CJ.05<ref name = "mindat">{{cita web | url= https://www.mindat.org/min-819.html| titolo= Beryl | accesso= 24 giugno 2024 | lingua=en }}</ref>
|formula = Be<sub>3</sub>Al<sub>2</sub>(SiO<sub>3</sub>)<sub>6</sub><ref name="Strunz&Nickel">{{cita|Strunz&Nickel}} p.605</ref>
|gruppo = dimetrico
|sistema = esagonale<ref name = "Peruzzo">{{cita libro | autore-capitolo= [[Carlo Maria Gramaccioli]] | autore-capitolo2= Francesco Demartin | autore-capitolo3= Matteo Boscardin | titolo= Come collezionare i minerali dalla A alla Z | anno= 1988 | editore=Alberto Peruzzo editore | città= Milano | volume= 3 | capitolo=VIII. Silicati | pp= 692-707}}</ref><ref name = "Hoepli">{{cita libro | autore-capitolo= E. Artini | titolo= I minerali | anno= 1981 | editore= Ulrico Hoepli editore | città= Milano | capitolo= Classe VI. Sali ossigenati | edizione= sesta edizione riveduta e ampliata | pp= 444-445}}</ref>
|classe = diesagonale-bipiramidale<ref name = "webmineral"/>
|parametri = a = 9,215 [[Ångström|Å]], c = 9,192 Å<ref name = "mindat"/>
|puntuale = 6/m 2/m 2/m<ref name = "webmineral">{{cita web | url= https://webmineral.com/data/Beryl.shtml | titolo= Beryl Mineral Data | accesso= 24 giugno 2024 | lingua=en}}</ref>
|spaziale = P 6/mmc<ref name = "mindat"/>
|valoredensita = 2,62-2,90 (con i valori più alti delle varietà [[cesio|cesifere]], per lo più [[goshenite]] e [[morganite]])<ref name = "Peruzzo"/>, 2,63 - 2,92<ref name = "mindat"/>, 2,7<ref name = "Hoepli"/>
|valoredurezza = 7,5 - 8<ref name = "mindat">{{cita web | url= https://www.mindat.org/min-819.html| titolo= Beryl | accesso= 24 giugno 2024 | lingua=en }}</ref>
|tiposfaldatura = basale imperfetta<ref name = "webmineral"/>, molto imperfetta (quando non manca del tutto)<ref name = "Peruzzo"/>
|tipofrattura = concoide, irregolare o irregolare ma con piccoli frammenti concoidi<ref name = "webmineral"/>
|coloreminerale = variabile: biancastro, giallo ([[Eliodoro (minerale)|eliodoro]]), rosa (morganite), azzurro ([[Acquamarina (minerale)|acquamarina]]), verde ([[smeraldo]]), rosso ([[berillo rosso]] o bixbite)<ref name = "Peruzzo"/>
|tipolucentezza = vitrea, resinosa, grassa<ref name = "webmineral"/>, subvitrea<ref name = "mindat"/>
|tipoopacita = traslucido, trasparente<ref name = "webmineral"/>, opaco per il berillo comune<ref name = "Hoepli"/>
|coloreriflessi = bianco<ref name = "webmineral"/>
|tipodiffusione = diffuso<ref name = "Peruzzo"/><ref name = "Mottana, Crespi, Liborio">{{cita libro | autore1= Annibale Mottana | autore2= Rodolfo Crespi | autore3= Giuseppe Liborio| titolo=Minerali e rocce| editore= Mondadori | città= Milano | anno= 1977}}</ref>, ma più comune la variante acquamarina, rare le varietà smeraldo, eliodoro e morganite, molto rara la bixbite o berillo rosso
}}
[[File:Béryl.jpg|thumb|Principali paesi produttori di berillo]]
 
Il '''berillo''' (simbolo IMA: ''Brl''<ref>{{cita pubblicazione | autore= Laurence N. Warr | titolo= IMA–CNMNC approved mineral symbols | rivista= Mineralogical Magazine | volume= 85 | anno= 2021 | lingua= en | pp= 291-320 | doi= 10.1180/mgm.2021.43 | url= https://www.cambridge.org/core/services/aop-cambridge-core/content/view/62311F45ED37831D78603C6E6B25EE0A/S0026461X21000438a.pdf/imacnmnc-approved-mineral-symbols.pdf | accesso= 24 agosto 2024}}</ref>) è un [[minerale]] appartenente al [[gruppo del berillo|gruppo omonimo]] con formula chimica Be<sub>3</sub>Al<sub>2</sub>(SiO<sub>3</sub>)<sub>6</sub>.<ref name="Strunz&Nickel" /> Non è da confondere con il '''crisoberillo''', così detto per il suo colore giallo dorato (dal greco χρυσός, ''oro''), che è un alluminato del berillio, ma appartiene al gruppo degli [[Gruppo degli spinelli|spinelli]] e le sue varietà più note sono l'[[alessandrite]] e il [[cimofane]].
Il '''berillo''' è un [[minerale]] dalla formula ''' ''Be<sub>3</sub>Al<sub>2</sub>Si<sub>6</sub>O<sub>18</sub>'' '''. Diesagonale bipiramidale, del gruppo spaziale ''' ''<math>D^2</math><sub>h2</sub> <math>a : c = 1:0,996 </math>, <math>a=9,21</math>, <math>c=9,17</math>;'' ''' la cella contiene due molecole, nel reticolo vi sono gli anelli di sei tetraedri, gli atomi di berillo si trovano al centro di tetraedri che hanno gli ossigeni sui vertici mentre l'alluminio coordina ottaedricamente l'ossigeno. La porzione di reticolo la cui sezione esagonale della cella.
I cristalli hanno quasi sempre ''habitus'' prismatico e sono costituiti da un prisma esagonale rotto alle estremità o terminato dalla base oppure combinato con la base e con bipiramidi esagonali. Il Berillo può dare cristalli anche molto grossi, prismi anche alti 150 cm e con un diametro di 15-20 cm; essendo un minerale tipico della fase pneumatoliticapegmatitica di raffreddamento del magma si trova sempre in cristalli di dimensioni notevoli.
Ha sfaldatura basale imperfetta, durezza 7,5-8; peso specifico 2,6-2,9. Colore molto vario, incolore, verde di vario tono e azzurro; nel reticolo del berillo vi sono come dei canali vuoti e sembra che in questi canali prendano posto i metalli alcalini (Li, Na, Cs) ed il F che spesso partecipano alla costituzione del minerale. Forse anche alcuni dei coloranti occupano i canalicoli del reticolo. Il berillo è otticamente negativo con '''&omega;=1,570-1,598''' e '''&epsilon;=1,565-1,590'''. È pleocroico.
Si trova come minerale accessorio nei graniti, bei cristalli si trovano anche nel granito elbano, è presente anche in qualche scisto cristallino.
Due varietà di berillo, la verde e l'azzurra, costituiscono due gemme di notevole valore: lo smeraldo e l'aquamarina.
Si tratta di un [[ciclosilicato]], ma assume caratteristiche colorazioni grazie a piccole impurezze e può mostrare [[fluorescenza]] ai [[raggi UV]].
 
==Abito cristallino==
[[Categoria:Minerali]]
Nelle principali sistematiche dei minerali, come per esempio la "[[Classificazione Nickel-Strunz]]", il berillo è elencato nella famiglia dei [[Silicato|silicati]] e da lì nella sottoclasse dei [[ciclosilicati]].<ref name = "webmineral"/> La cella contiene un reticolo complesso in cui vi sono gli anelli di sei tetraedri SiO<sub>3</sub>–O (la O legata appartiene a un altro degli SiO<sub>3</sub>) con gli atomi di [[ossigeno]] ai vertici dei tetraedri e gli atomi di silicio al centro; ci sono poi atomi di [[berillio]] al centro di tetraedri BeO<sub>4</sub> che hanno gli atomi di ossigeno sui vertici; infine ci sono atomi di [[alluminio]] al centro di ottaedri con sei atomi di ossigeno ai vertici, AlO<sub>6</sub>.
 
I cristalli hanno quasi sempre ''habitus'' prismatico<ref name = "Hoepli"/> e sono costituiti da un [[prisma]] esagonale interrotto alle estremità, o terminato dal pinacoide basale, oppure combinato con questo e con bipiramidi esagonali<ref name = "Mottana, Crespi, Liborio"/>. Spesso le facce del prisma esagonale sono fittamente striate con striature parallele alla direzione di allungamento<ref name = "Mottana, Crespi, Liborio"/>. Il Berillo si può rinvenire anche in cristalli molto grandi: alti fino a 150 cm e con un diametro di 15–20 cm; essendo un minerale tipico della fase pneumatolitica-[[pegmatite|pegmatitica]] di raffreddamento del [[magma]] si trova frequentemente in cristalli di dimensioni notevoli, eccezionalmente fino a 9 m di lunghezza<ref name = "Mottana, Crespi, Liborio"/>.
 
==Origine e giacitura==
Per lo più nelle [[pegmatite|pegmatiti]] associato a [[tormalina]], ma anche nei [[micascisto|micascisti]] o in vene simili alle pegmatiti che attraversano rocce carbonate (smeraldo); anche nelle [[riolite|rioliti]] insieme, per esempio, a [[topazio]].<ref name = "Peruzzo"/>
 
==Caratteristiche fisiche==
Ha sfaldatura basale imperfetta, durezza 7,5-8; peso specifico 2,63-2,92; possiede colore molto vario<ref name = "mindat"/><ref name = "webmineral"/>.
 
A seconda della presenza o meno di sostanze cromofore il berillo può assumere colori e denominazioni differenti. Il [[ferro]] dà il colore azzurro / celeste (varietà acquamarina), il [[cromo]] dà il colore verde (varietà ''smeraldo''), l'[[uranio]] il colore giallo o dorato (chiamati erroneamente ''eliodoro'' e ''crisoberillo''), il [[manganese]] il colore rosa (chiamata ''morganite'') o rosso (berillo rosso o ''bixbite''). Quando ha una trasparenza cristallina, completamente incolore, il berillo prende il nome di ''goshenite'' (dalla città di [[Goshen (Massachusetts)|Goshen, Massachusetts]], nelle cui miniere fu per la prima volta scoperto). Le varietà più preziose, a livello gemmologico e nel campo della gioielleria, sono lo smeraldo, l'acquamarina e la rarissima bixbite (berillo rosso).
 
Nel reticolo del berillo vi sono come dei canali vuoti e sembra che in questi canali prendano posto i [[metalli alcalini]] (litio, sodio e cesio) e il [[fluoro]] (F) allo stato ionico che spesso partecipano alla costituzione del minerale. Forse anche alcuni dei cromofori occupano i canalicoli del reticolo. Il berillo è otticamente negativo con ω=1,570-1,598 e ε=1,565-1,590. È [[Pleocroismo|pleocroico]]. Può mostrare fluorescenza ai [[Radiazione ultravioletta|raggi ultravioletti]].
 
== Usi ==
Molto usato in gemmologia come pietra preziosa, soprattutto nelle varietà smeraldo e acquamarina<ref name = "Hoepli"/>. Non sono tuttavia meno apprezzate - anche se decisamente meno costose - le varietà ''morganite'' (rosa) e ''goshenite'' (incolore). Il berillo è anche la principale fonte dell'elemento [[berillio]]<ref name = "Hoepli"/>, usato in [[Lega (metallurgia)|leghe]] leggere grazie alla sua bassa densità e nei [[Reattore nucleare|reattori nucleari]] per rallentare i [[Neutrone|neutroni]]<ref name = "Mottana, Crespi, Liborio"/>.
 
==Varietà==
La presenza di ioni negativi estranei impartisce differenti colorazioni, dando luogo a diverse varietà, molte delle quali sono pregiate in gioielleria:
{| class="wikitable"
!varietà||colore||agente colorante
|-
|[[Acquamarina (minerale)|acquamarina]]/maxixe||da azzurro acqua a blu||ferro
|-
|Eliodoro/berillo aureo||varie tonalità di giallo||[[ossido di uranio]] o, forse, ferro
|-
|morganite||rosa o salmone||manganese
|-
|smeraldo||verde||cromo e/o [[vanadio]]
|-
|berillo rosso||rosso||[[ossido di manganese]]
|-
|goshenite||incolore||
|}
 
===Acquamarina e maxixe===
[[File:Aigue-marine Pakistan 180308.jpg|thumb|Acquamarina]]
[[File:Aquamarin-G-EmpireTheWorldOfGems.jpg|thumb|Acquamarina intagliata da 13,24 ct, dal Brasile]]
Acquamarina è una variante blu o [[ciano]] di berillo. La si trova nella maggior parte dei siti contenenti berillio. Il berillo giallo chiaro del Brasile viene spesso chiamato ''aquamarine chrysolite''. La variante blu intenso è chiamata ''maxixe''. Maxixe la si trova nel [[Madagascar]]. Il colore tende al bianco quando la pietra è esposta alla luce del sole o al calore, e ritorna al colore originale con irradiazione.
 
Il colore blu è da attribuire alla presenza di ioni Fe<sup>2+</sup>. Fe<sup>3+</sup> ionico produce il colore giallo oro, e quando entrambi gli ioni Fe<sup>2+</sup> e Fe<sup>3+</sup> sono presenti, il colore è blu intenso come nella maxixe. La decolorazione della pietra maxixe attraverso la luce o calore avviene con il passaggio di carica tra Fe<sup>3+</sup> e Fe<sup>2+</sup>.<ref name=color>{{Cita web | url= http://minerals.caltech.edu/FILES/Visible/BERYL/Index.htm | titolo= Color in the Beryl group | accesso= 6 giugno 2009 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110822012424/http://minerals.caltech.edu/FILES/Visible/BERYL/Index.htm | urlmorto= sì | lingua= en}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | doi= 10.1134/S0020168509020101 | titolo= Correlations between admixtures and color centers created upon irradiation of natural beryl crystals | anno= 2009 | autore1= E.M. Ibragimova | autore2= N.M. Mukhamedshina | autore3= A. Kh. Islamov | rivista= Inorganic Materials | volume= 45 | numero= 2 | p= 162 | lingua= en}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | doi=10.1007/s002690100210 | titolo= Characterization of beryl (aquamarine variety) by Mössbauer spectroscopy | url= https://archive.org/details/sim_physics-and-chemistry-of-minerals_2002-01_29_1/page/78 | anno= 2002 | autore1= R.R. Viana | autore2= G.M. Da Costa | autore3= E. De Grave | autore4= W.B. Stern | autore5= H. Jordt-Evangelista | rivista= Physics and Chemistry of Minerals | volume= 29 | p= 78 | lingua= en}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | doi= 10.1007/BF00309581 | titolo= Optical absorption and electron spin resonance in blue and green natural beryl: A reply | url= https://archive.org/details/sim_physics-and-chemistry-of-minerals_1983-08_9_6/page/n44 | anno= 1983 | autore1= Ana Regina Blak | autore2= Sadao Isotani | autore3= Shigueo Watanabe | rivista= Physics and Chemistry of Minerals | volume= 9 | numero= 6 | p= 279 | lingua= en}}</ref> Il colore blu intenso maxixe può essere ottenuto dal berillo verde, rosa o giallo irradiando la gemma con particelle ad alta energia come [[raggi gamma]], [[Neutrone|neutroni]] o [[raggi X]].<ref>{{Cita pubblicazione | url= http://www.minsocam.org/ammin/AM61/AM61_100.pdf | autore= K. Nassau | rivista= American Mineralogist | volume= 61 | titolo= The deep blue Maxixe-type color center in beryl | anno= 1976 | p= 100 | lingua= en}}</ref>
Negli USA la gemma può essere trovata sulla sommità del [[Mount Antero]] nel [[Sawatch Range]], Colorado. In [[Wyoming]] è presente nei [[monti Bighorn]], vicino al [[Powder River Pass]]. Altra località è [[Sawtooth Range (Idaho)]] vicino a [[Stanley (Idaho)]]. In Brasile vi sono giacimenti nel [[Minas Gerais]], [[Espírito Santo]] e [[Bahia]], e minori in [[Rio Grande do Norte]]. Le miniere degli [[Urali]] in [[Russia]], [[India]], [[Sri Lanka]], [[Colombia]], [[Zambia]], [[Namibia]], [[Madagascar]], [[Malawi]], [[Tanzania]] e [[Kenya]] producono anche acquamarina. In [[Italia]] acquamarine limpide, ma di un azzurro molto chiaro e attraversate da molte fratture possono essere trovate sull'[[Isola d'Elba]] e in [[val Codera]] ([[Sondrio]]).
 
La gemma più grande mai trovata fu rinvenuta in Marambaia, Minas Gerais, Brasile, nel 1910. Pesava oltre {{converti|110|kg|abbr=on}}, e con dimensioni di {{converti|48.5|cm|0|abbr=on}} in lunghezza e {{converti|42|cm|0|abbr=on}} in diametro.<ref>{{Cita libro | cognome= Schumann | nome= Walter | titolo= Gemstones of the World | anno= 2009 | editore= Sterling Publishing Co. | p= 110 | ISBN= 978-1-4027-6829-3 | url= https://books.google.com/books?id=V9PqVxpxeiEC | lingua= en}}</ref> L'acquamarina tagliata più grande è l'[[acquamarina Dom Pedro]], presso la [[Smithsonian Institution]], [[National Museum of Natural History]].<ref>{{Cita news | cognome= Vastag | nome= Brian | titolo= The Dom Pedro aquamarine’s long and winding path to the Smithsonian | url= http://articles.washingtonpost.com/2012-12-02/national/35584555_1_gem-aquamarine-hope-diamond | accesso= 7 dicembre 2012 | giornale= The Washington Post | data= 2 dicembre 2012 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20121208000531/http://articles.washingtonpost.com/2012-12-02/national/35584555_1_gem-aquamarine-hope-diamond | urlmorto= sì | lingua= en}}</ref>
 
===Smeraldo===
{{Vedi anche|Smeraldo}}
 
== Caratteristiche della pietra e origine del termine ==
Lo smeraldo è un berillo verde, colorato da tracce di cromo e talvolta di vanadio.<ref name=color/><ref>{{cita libro | autore1= Cornelius S. Jr Hurlbut| autore2= Robert C. Kammerling | anno= 1991 | titolo= Gemology | p= 203 | editore= John Wiley & Sons | città= New York | ISBN= 0-471-42224-X | lingua= en}}</ref>
La parola italiana "smeraldo" viene dal [[Lingua latina|latino]] ''smaragdus'', a sua volta connesso con il [[Greco antico|greco]] σμάραγδος (“smáragdos”, col significato di "gemma verde", e forse anche connesso con il verbo σμαραγέω, ''tuonare, risuonare'', in riferimento al colore verde acceso, luminoso ed eclatante dello smeraldo). La fonte potrebbe essere pure collegata al [[Lingue semitiche|semitico]] אזמרגד (“izmargad”) o al [[Lingua sanscrita|sanscrito]] मरकत (“marakata”), che significano ‘verde’.<ref>{{cita libro | autore= W.T. Fernie | titolo = Precious Stones for Curative Wear | editore= John Wright. & Co. | anno= 1906 | lingua= en}}</ref>
*[[Indice di rifrazione|Indici di rifrazione]]<ref name = "Peruzzo"/>:
**ω: 1,568-1,682
**ε: 1,564-1,595
*[[Peso molecolare]]: 537,5 [[grammomolecola|gm]]<ref name = "webmineral"/>
*[[pleocroismo|Dicroismo]]<ref name = "webmineral"/>:
**e: verde giallastro, incolore
**w: verde bluastro, blu, rosa
*Indice di [[fermione|fermioni]]: 0,06<ref name = "webmineral"/>
*Indice di [[bosone (fisica)|bosoni]]: 0,94<ref name = "webmineral"/>
*[[Fotoelettricità]]: 1,55 [[barn]]/elettrone<ref name = "webmineral"/>
*Massima [[birifrangenza]]: δ = 0.004 - 0.007<ref name = "mindat"/>
 
==Galleria d'immagini==
<div align="center">
<gallery>
File:Beryl made in Tajikistan.jpg|Eliodoro del [[Tagikistan]]
File:Beryl.jpg|1: berillo dorato, 2: eliodoro, 3: smeraldo, 4: acquamarina, 5: morganite
File:Beryl, quartz 6.jpg|Cristallo di Acquamarina, intersecato con cristallo di [[quarzo]] ([[Brasile]])
</gallery>
</div>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | nome= Gavin | cognome= Linsell | titolo= Die Welt der Edelsteine | editore= Juwelo GmbH Deutschland | città= Berlino | anno= 2014 | lingua= de | ISBN= 978-30-002-6089-6}}
* {{cita libro | nome= John | cognome= Sinkankas | titolo= Gemstone & Mineral Data Book | editore= Winchester Press | url= https://archive.org/details/gemstoneminerald0000john | accesso= 24 giugno 2024 | lingua= en}}
* {{cita libro | nome= Walter | cognome= Schumann | titolo= Guida alle gemme del mondo | edizione= 2 | anno= 2024 | editore= Zanichelli | città= Bologna | ISBN= 978-88-080-7289-4}}
* {{cita libro| autore1= Hugo Strunz | autore2= Ernest Henry Nickel | wkautore1= Karl Hugo Strunz | titolo= Strunz Mineralogical Tables. Chemical-structural Mineral Classification System | edizione= 9 | editore= E. Schweizerbart’sche Verlagsbuchhandlung (Nägele u. Obermiller) | città= Stoccarda | anno= 2001 | lingua= en | ISBN= 3-510-65188-X | cid= Strunz&Nickel}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=acquamarina|preposizione=sul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web | url= http://www.geologia.com/pietre_dure/berillio/berillio1.html | sito= Geologia.com | accesso=24 giugno 2024 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060813162243/http://www.geologia.com/pietre_dure/berillio/berillio1.html | titolo= Berillo | urlmorto= sì}}
* {{cita web | url= http://www.mindat.org/min-819.html | titolo= Beryl | lingua= en}}
* {{cita web | url= https://webmineral.com/data/Beryl.shtml | titolo= Beryl Mineral Data | lingua= en}}
 
{{Gruppo del berillo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|mineralogia}}
 
[[Categoria:Ciclosilicati]]
[[Categoria:Gemme]]
[[Categoria:Minerali dell'alluminio]]
[[Categoria:Minerali del berillio]]