Marco Corner: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|
{{F|sovrani italiani|settembre 2011}}
▲{{nota disambigua|il cardinale|[[Marco Cornaro (cardinale)]]}}
{{Monarca
|nome = Marco Corner
|immagine = Doge Marco Cornaro portrait.JPG
|legenda = Marco Cornaro in una stampa ottocentesca
|stemma = Coat of Arms of the House of Corner.svg
|titolo = [[Doge di Venezia]]
|regno =
|inizio regno = 21 luglio 1365
|fine regno = 13 gennaio 1368
|incoronazione =
|investitura =
|predecessore = [[Lorenzo Celsi]]
|erede =
|successore = [[Andrea Contarini]]
|nome completo =
|altrititoli =
|data di nascita = 1286
|luogo di nascita = [[Venezia]]
|data di morte = 13 gennaio 1368
|luogo di morte = [[Venezia]]
|luogo di sepoltura =
|sepoltura = [[Basilica dei Santi Giovanni e Paolo (Venezia)|Basilica dei Santi Giovanni e Paolo]]
|casa reale =
|dinastia = [[Corner (famiglia)|Corner]]
|padre = Giovanni Corner
|madre = Agnese
|consorte =
|consortedi =
|coniuge 1 =
|coniuge 2 =
|coniuge 3 =
|coniuge 4 =
|coniuge 5 =
|figli =
|religione = [[Cattolicesimo]]
|motto reale =
}}
{{Bio
|Nome = Marco
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|PostCognome = o '''Cornaro'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Venezia
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Venezia
|GiornoMeseMorte = 13 gennaio
|AnnoMorte = 1368
|Epoca = 1300
|Categorie =no▼
|Attività = doge
|FineIncipit = divenne il [[21 luglio]] [[1365]] il cinquantanovesimo [[doge (Venezia)|doge]] della [[Repubblica di Venezia]]▼
|Nazionalità =
▲|Categorie = no
▲|FineIncipit = divenne il
}}
== Biografia ==
=== Origini ===
Nacque nel 1286 da Giovanni [[Corner (famiglia)|Corner]] "dai [[chiesa dei Santi Apostoli (Venezia)|Santi Apostoli]]", personalità pubblica impegnata nella diplomazia, e da un'Agnese di cui si ignora il casato. Ebbe cinque fratelli: Tomaso, Filippo, Pietro, Benedetto e il più celebre [[Andrea Corner|Andrea]], che ebbe importanti incarichi<ref name=dbi>{{DBI}}</ref>.
Le notizie sulla prima parte della sua esistenza sono molto scarse e controverse. Non è sicura la frequentazione dell'[[Università di Padova]], dove avrebbe conseguito il dottorato in diritto. Doveva comunque essere un uomo di cultura, infatti dal suo testamento sappiamo che possedeva una propria biblioteca<ref name=dbi/>.
Le prime attestazioni certe sul suo conto sono datate [[1336]], ma potrebbe essere identificato con un Marco Corner che fu [[consigliere ducale]] il 22 maggio [[1327]], ambasciatore in [[Persia]] il 26 giugno [[1328]], bailo di [[Costantinopoli]] nel febbraio [[1329]], membro aggiunto in una commissione di tre savi incaricata di trattare con alcuni saraceni nel gennaio del [[1332]] e conte di [[Sebenico]] nel [[1333]]. Va però precisato che esistette almeno un omonimo contemporaneo, ovvero Marco Corner di Leone che fu ambasciatore a [[Ravenna]] e a [[Forlì]] nel [[1322]]<ref name=dbi/>.
La prima attestazione certa è datata al [[1336]], durante la guerra contro [[Alberto II della Scala|Alberto II]] e [[Mastino II della Scala]]. Nell'ottobre di quell'anno, assieme ad Andreasio Morosini, diresse l'esercito veneziano in un'incursione che raggiunse i sobborghi di [[Padova]]. Nel marzo del [[1337]] fu ambasciatore per conto della lega anti-scaligera, mentre era a Venezia il 4 agosto, quando [[Marsilio da Carrara]] trattò la consegna di Padova. Il 1º settembre successivo lasciò il comando delle truppe per diventare podestà di Padova, carica che mantenne sino al febbraio [[1338]]<ref name=dbi/>.
Dopo una parentesi di silenzio, ricompare il 18 giugno [[1340]] a [[Udine]], per arbitrare una vertenza di cui non ci è noto nient'altro. Il 21 giugno [[1344]] fu nominato conte di [[Zara]] e rivestiva ancora questa carica il 4 maggio [[1345]], quando la città si sollevo contro i veneziani; in quell'occasione fu costretto a riparare nella rocca cittadina, venendo tratto in salvo da [[Pietro Canal]], giunto in città con cinque [[galea|galere]]. Nuovamente scomparso dalle fonti, lo si ritrova nel [[1347]]-[[1348|48]] come [[duca di Candia]], mentre il 10 maggio [[1350]] risulta presente a Venezia<ref name=dbi/>.
Svolse ruoli di primo piano nel corso della [[Guerra degli Stretti|terza guerra veneto-genovese]]. Il 1º maggio [[1352]], qualche tempo dopo la battaglia del Bosforo, il [[Senato veneziano|Senato]] nominò quattro provveditori all'armata di mare per coadiuvare il capitano generale [[Nicolò Pisani]]: furono eletti [[Marino Faliero]], Marino Grimani, [[Giovanni Dolfin (doge)|Giovanni Dolfin]] e il Corner. Raggiunto il comandante il 7 agosto a [[Candia]], si decise di dirigere la flotta nel [[mar Nero|mar Maggiore]], dividendola quindi in due squadre comandate rispettivamente dal Dolfin e dal Falier; quest'ultimo sottoscrisse poi l'atto con cui [[Giovanni V Paleologo]] cedeva a Venezia [[Tenedo]] per tutta la durata del conflitto, in cambio di un prestito di ventimila ducati. Non si hanno notizie particolari riguardo al Corner che, verosimilmente, restò al fianco del Pisani, tornando a Venezia a fine anno insieme agli altri provveditori - escluso il Dolfin. Nel gennaio del [[1353]], assieme al Falier, fu in missione presso re [[Luigi d'Ungheria]] che pretendeva la restituzione di [[Zara]] e della [[Dalmazia]]; di fronte alle minacce del sovrano, pronto ad affiancare Genova nel conflitto, gli ambasciatori ottennero l'arbitrato di [[Carlo IV di Lussemburgo]] che riuscì a risolvere la vertenza nel giro di qualche tempo. I due furono poi inviati presso l'imperatore e parteciparono nel febbraio alla riunione del Parlamento di [[Vienna]]; vi si trovavano ancora il 14 marzo, quando Carlo conferì loro il titolo di cavalieri. Entro la fine del mese il Corner tornò a Venezia, dove riferì al governo le intenzioni di Luigi<ref name=dbi/>.
Le notizie successive al 1355 sono scarse anche se risulta che concorse, senza successo, alla carica di Doge durante il "conclave" del [[1361]] da cui uscì vincitore il suoi predecessore, Lorenzo Celsi. All'epoca risultava cavaliere ma non è chiaro da chi gli fosse stato conferito questo titolo.▼
Nell'ottobre del [[1354]] entrò in una commissione di cinque savi incaricati di prendere alcuni provvedimenti, tra cui quelli riguardati la discesa di Carlo IV in Italia. Il mese dopo fu in missione con altri tre veneziani per raggiungere l'imperatore a [[Mantova]]. In quell'occasione, su mandato del Collegio, presentò una possibile bozza dell'accordo di pace con Genova. Il 29 novembre riferì al Collegio e al [[Senato veneziano|Senato]] del proprio operato<ref name=dbi/>.
L'anno successivo gli fu chiesto di assumere la carica di capitano generale da Mar, ma rifiutò adducendo motivi di salute (fu sostituito con [[Bernardo Giustinian]]). Si trovava a Venezia durante la congiura del Falier e in casa sua si riunirono i patrizi per decidere le misure da prendere contro la crisi. Posto a capo della difesa della città, resse la Repubblica per il breve periodo intercorso fra l'esecuzione del Falier (17 aprile) e l'elezione del successore [[Giovanni Gradenigo]] (21 aprile). Il 1º settembre dello stesso anno fu nuovamente nominato podestà di [[Padova]] ed era ancora in carica il 13 giugno [[1356]]<ref name=dbi/>.
▲Le notizie successive al 1355 sono scarse anche se risulta che concorse, senza successo, alla carica di Doge durante il "conclave" del [[1361]] da cui uscì vincitore il
== Dogato ==
[[File:Choir of Santi Giovanni e Paolo (Venice) - Tomb to doge Marco Corner.jpg|thumb|Tomba a [[San Zanipolo]]]]
La morte di Lorenzo Celsi il
Nonostante le calunnie degli avversari riguardo al “misero” casato della moglie, la figura di Corner emerse come ideale per la suprema carica: anziano, modesto, fedele. Una volta eletto introdusse infatti un comportamento dimesso e rispettoso verso gli organi pubblici, molto diverso dall'arroganza di molti suoi predecessori. Durante i due anni e mezzo del suo regno Venezia non vide grandi cambiamenti o guerre riuscendo a restare concentrata sulla sua principale fonte di ricchezza: i commerci internazionali.
L'unica nota stonata venne dall'isola di [[Creta (Grecia)|Creta]] (Candia) dove, in seguito ad una rivolta, i veneziani furono costretti a decimare la popolazione e radere al suolo molti villaggi, ripopolando poi la zona con coloni selezionati per la loro fedeltà.
Marco Corner morì alle prime luci dell'alba del
== Note ==
<references />
== Altri progetti ==
{{interprogetto
<br />
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione|carica=[[Dogi della Repubblica di Venezia|Doge di Venezia]]|periodo=1365-1368|precedente=[[Lorenzo Celsi]]|successivo=[[Andrea Contarini]]}}
{{Dogi di Venezia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|
[[Categoria:Dogi della Repubblica di Venezia]]
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