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[[File:Nicolas de Nicolay- La grande dame turcque.jpg|thumb|Valide Sultan]]
'''Valide Sultan'''
▲'''Valide Sultan''' (o '''Sultan Valide''') (letteralmente "''madre del sultano''") era il titolo che portava la madre di un [[sultano]] regnante nell'[[impero ottomano]].<ref>"The Ottoman Lady: A Social History from 1718 to 1918", by Fanny Davis, 1986, ISBN 0-313-24811-7, [http://books.google.com/books?id=DTIrK0et4LwC&pg=PA11&dq=pertevniyal#PPA9,M1 Section "The Valide"]</ref> Il titolo è spesso tradotto nelle lingue europee come [[Regina]] Madre, benché il ruolo giocato da essa fosse diverso.
==Storia==
▲Il ruolo della Valide Sultan era il più importante dopo quello del Sultano, avendo una significativa influenza negli affari di stato. In particolare nel XVII secolo, si succedettero una serie di sultani poco competenti o di giovane età, lasciando spazio al rafforzamento della figura della Valide, tanto che questo periodo viene definito il sultanato delle donne.<ref>[[Leslie Peirce|Peirce, Leslie P.]], ''The Imperial Harem: Women and Sovereignty in the Ottoman Empire'', [[Oxford University Press]], 1993, ISBN 0-19-508677-5 (paperback)</ref>
La prima Valide Sultan dell'impero ottomano fu [[Hafsa Sultan]], madre del sultano [[Solimano il Magnifico]], che le conferì il titolo per meglio riflettere la sua concezione della famiglia imperiale come nucleo del potere. Successivamente, suo nipote, [[Murad III]], rese quella della Valide Sultan una posizione ufficiale e regolarmente registrata e codificata, per amore di sua madre [[Nurbanu Sultan]]. In precedenza, le madri del sultano portavano semplicemente il titolo onorifico di Valide Hatun e non erano figure politiche.
A partire quindi dal 1520 nel momento in cui un nuovo sultano saliva il trono, la di lui madre assumeva il titolo di "Valide Sultan", passando quindi a giocare un ruolo d'indiscusso potere all'interno dell'[[Harem imperiale ottomano|harem]], sia sugli schiavi (concubine ed eunuchi) sia sui membri femminili della dinastia (figlie, figliastre, nipoti, [[Haseki Sultan|Haseki]]...): durante il [[Sultanato delle donne|Sultanato delle Donne]], in particolare, la Valide divenne una figura di primo piano nella gestione degli affari di Stato e funse spesso da arbitro nelle contese famigliari e politiche coinvolgenti il sultano stesso, la sua ''[[Haseki Sultan|haseki]]'' ed i suoi figli. Nel corso del XVII secolo inoltre si susseguirono quattro Valide che funsero, ufficiosamente o ufficialmente, da reggente del trono per conto di un sultano ancora troppo giovane o troppo mentalmente instabile per governare in autonomia.
Queste quattro donne furono:
*[[Handan Sultan]] (ufficiosamente, per conto del figlio tredicenne [[Ahmed I]], fino alla sua morte nel secondo anno di regno del figlio);
*[[Halime Sultan]] (ufficiosamente, per conto del figlio mentalmente instabile e incapace di governare [[Mustafa I]]);
*[[Kösem Sultan]] (ufficialmente, per conto di suo figlio undicenne [[Murad IV]] fino alla sua maggiore età sette anni dopo, ufficiosamente per conto di suo figlio;[[Ibrahim I]], mentalmente instabile, e di nuovo ufficialmente per conto di suo nipote di sei anni [[Mehmed IV]], fino alla sua morte quattro anni dopo per mano della nuora Turhan Sultan);
*[[Turhan Sultan]] (ufficialmente, per conto di suo figlio di dieci anni Mehmed IV, dopo la morte della suocera Kösem, uccisa per suo ordine)<ref>{{Cita|Leslie Penn Peirce|p. 258}}.</ref>.
Dopo la morte di Turhan Sultan, ultima rappresentante ufficiale del Sultanato delle donne, e di sua nuora [[Gülnuş Sultan]], ultima grande Valide, il potere politico, sia diretto che non, delle Valide iniziò a declinare, anche se rimasero figure importanti come capo dell'harem e mantennero il prestigio e i privilegi connessi al rango.
La Valide Sultan mal tollerava l'ingresso nella sua sfera d'influenza di altre figure femminili di calibro.<br>
Interessante in questo senso l'incidente occorso durante il regno del sultano [[Abdul Aziz]]. Nel [[1868]], l'[[Consorti dei sovrani di Francia|imperatrice consorte dei Francesi]] [[Eugenia de Montijo]] visitò [[Istanbul]] e il sultano la portò a visitare l'harem, presentandola formalmente a sua madre, [[Pertevniyal Sultan]]. La matrona ottomana, oltraggiata per la presenza di un'imperatrice forestiera nel suo dominio, la schiaffeggiò, provocando un incidente internazionale<ref>{{Cita|John Freely|p. 230}}.</ref>.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
*{{cita libro| nome=John | cognome=Freely | titolo=Inside the Seraglio: private lives of the sultans in Istanbul | url=https://archive.org/details/insideseragliopr0000free_n5m9 | città= | editore= Tauris Parke Paperbacks (I.B. Tauris)| anno= 2016 | ISBN=9780140270563 | cid= John Freely|lingua=en}}
*{{cita libro| nome=Leslie Penn | cognome=Peirce | titolo=The Imperial Harem: Women and Sovereignty in the Ottoman Empire | città=New York | editore=Oxford University Press | anno=1993 | ISBN=0-19-508677-5 | cid= Leslie Penn Peirce|lingua=en|url=https://archive.org/details/imperialharemwom00peir/mode/2up|accesso 10 settembre 2022|urlmorto =no}}
== Voci correlate ==
* [[Harem imperiale ottomano]]
* [[Regina madre]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
{{portale|Islam|storia}}
[[Categoria:Lessico islamico]]
[[Categoria:Storia dell'Impero ottomano]]
[[Categoria:Impero ottomano]]
[[Categoria:
[[Categoria:Istituzioni dell'Impero ottomano]]
[[Categoria:Funzionari musulmani]]
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[[Categoria:Parole e locuzioni della lingua turca]]
[[Categoria:Dinastia ottomana]]
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