Antares: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
clean up, typos fixed: 6° → 6º (5) using AWB |
→Collegamenti esterni: Collegamenti esterni Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
||
(218 versioni intermedie di 84 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nota disambigua}}
{{Corpo celeste
|tipo = Stella
|nome_stella = Antares A / B
|lettera_stella = Alfa
|id_stella =
|sigla_costellazione = Sco
|immagine =
|designazioni_alternative_stellari =
Calbalacrab, [[Nomenclatura di Bayer|α Scorpii]], [[Nomenclatura di Flamsteed|21 Sco]], [[Catalogo HD|HD]] 148478, [[Catalogo Hipparcos|HIP]] 80763, [[Catalogo SAO|SAO]] 184415, WDS 16294-2626
|categoria = [[supergigante rossa]]
|tipo_variabile = pulsante semi-regolare
|epoca = [[
|ar =
|declinaz = {{DEC|-26|25|55,209}}<ref name="simbad" />
|distanza_anniluce = 554 [[anno luce|anni luce]]<ref name=GaiaDR3>{{cita pubblicazione|titolo=Stellar and substellar companions from Gaia EDR3|autore=Pierre Kervella1; Frédéric Arenou2; Frédéric Thévenin|url=https://vizier.cds.unistra.fr/viz-bin/VizieR-5?-ref=VIZ650aa686137327&-out.add=.&-source=J/A%2bA/657/A7/tablea2&recno=120099|data=2022|editore=[[VizieR]]|rivista=Astronomy and Astrophysics}}</ref>
|lat_galattica = 15,06°
|long_galattica = 351,95°
|magn_app = +1,07
|magn_ass = -5.28
|diametro_med =
|raggio_sole = 680<ref name=Ohnaka/><ref name=Montarges>{{cita pubblicazione|autore=M. Montargès ''et al.''|titolo=The convective surface of the red supergiant Antares. VLTI/PIONIER interferometry in the near infrared|url=https://arxiv.org/pdf/1705.07829.pdf|rivista=[[Astronomy and Astrophysics]]|volume= 605|numero= A108|data=2017}}</ref>
|massa =
|massa_sole = {{M|15
|densità =
|
|classe_spettrale = M1,5Iab / B2,5V
|temp_med =
|età = 11-15 milioni di anni<ref name=Ohnaka/>
|indice_di_colore = 1,87
|luminosità_sole =
|periodo_rotaz =
|velocità_rotaz =
|velocità_rotaz_note =
|parallasse = 5,40 ± 1,68 [[milliarcosecondo|mas]]<ref name="simbad" />
|moto_proprio = {{moto proprio|ar=-10,16|dec=-23,21}}<ref name="simbad" />
|velocità_radiale = -3,4 km/s<ref name="simbad" />
|mappa = no
}}
'''Antares''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/anˈtares/}}<ref>{{Dipi|Antares}}</ref><ref>{{DOP|id=1004791}}</ref>; [[Nomenclatura di Bayer|α Sco / α Scorpii / Alfa Scorpii]], detta anche '''Calbalacrab''', dall'[[Lingua araba|arabo]] قَلْبُ ٱلْعَقْرَبِ ''Qalb al-Άqrab'', "il cuore dello Scorpione",<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gwyneth|cognome=Heuter|data=1986-01|titolo=Star names—origins and misconceptions|rivista=Vistas in Astronomy|volume=29|pp=237-251|lingua=en|accesso=2022-03-02|doi=10.1016/0083-6656(86)90015-2|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/0083665686900152}}</ref> passato nel nome [[Lingua latina|latino]] ''Cor Scorpii''<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Owen|cognome=Gingerich|data=1987-06|titolo=Zoomorphic Astrolabes and the Introduction of Arabic Star Names into Europe|rivista=Annals of the New York Academy of Sciences|volume=500|numero=1 From Deferent|pp=89-104|lingua=en|accesso=2022-03-02|doi=10.1111/j.1749-6632.1987.tb37197.x|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1749-6632.1987.tb37197.x}}</ref>) è la [[stella]] più luminosa della [[costellazione]] dello [[Scorpione (astronomia)|Scorpione]]. Il nome Antares deriva dal [[Lingua greca antica|greco]] Ἀντάρης (antàres) che vuol dire "anti Ares", ossia "opposto a Marte" o "rivale di [[Marte (astronomia)|Marte]]",<ref>{{Cita libro|autore=Lorenzo Rocci|titolo=Vocabolario Greco Italiano|url=https://archive.org/details/vocabolariogreco00rocc|ed=37|anno=1993|editore=Società editrice Dante Alighieri|p=[https://archive.org/details/vocabolariogreco00rocc/page/n91 162]}}</ref> a causa del suo colore rosso molto simile. Con una [[magnitudine apparente]] +1,07 è la sedicesima stella [[Lista delle stelle più brillanti del cielo|più brillante della volta celeste]].
Situata a circa 550 [[anno luce|anni luce]] dal [[sistema solare]], Antares è in realtà una [[stella binaria]], nonostante ad [[occhio nudo]] appaia come una stella singola<ref name=GaiaDR3/>; Antares A è una [[supergigante rossa]] in uno [[Evoluzione stellare|stadio evolutivo]] avanzato, ha una [[Massa (fisica)|massa]] che è circa 15 volte [[massa solare|quella]] del [[Sole]] ed è una delle stelle [[Lista delle stelle più grandi conosciute|più grandi conosciute]], avendo un [[raggio (astronomia)|raggio]] circa 680 volte [[Raggio solare|quello solare]]. Si tratta della stella più evoluta e luminosa dell'[[associazione Scorpius-Centaurus]], l'[[associazione OB]] più vicina al [[sistema solare]] e la sua luce rossastra illumina in parte la [[Nube di Rho Ophiuchi]], una [[nube molecolare gigante]] situata nei pressi della stella {{STL|Rho|Oph}}. La componente secondaria, Antares B, è invece una calda [[Stella di classe B V|stella di classe B]], distante mediamente 530 [[Unità astronomica|UA]] dalla principale e se si assume che sia di [[sequenza principale]] la sua massa è stimabile in circa 7 volte quella del Sole<ref name=Kudritzki/>.
== Osservazione ==
[[File:Scorpius constellation map.png
Antares è facilmente individuabile al centro della costellazione dello Scorpione
Essendo posta 26
D'altra parte, questa stessa [[Declinazione (astronomia)|declinazione]] comporta che Antares sia [[astro circumpolare|circumpolare]] solo più a sud del 64º parallelo S, cioè solo nelle regioni del continente [[Antartide|antartico]].
== Ambiente galattico ==
[[File:Antaresmoving.jpg
L'associazione Scorpius-Centaurus è divisa in tre sottogruppi
La distanza di Antares viene attualmente calcolata in circa
[[File:RhoOph.jpg
== Caratteristiche ==
=== Classificazione e temperatura superficiale ===
Antares è [[classificazione stellare|classificata]] come una stella di tipo M1,5 Iab<ref name="simbad" />.
La [[classificazione stellare#
=== Raggio ===
[[File:Antares, Arturo e Sole.png|left|
Una delle caratteristiche più significative di Antares è rappresentata dalle sue enormi dimensioni, tanto da
Per la [[legge di conservazione del momento angolare]], quando le stelle escono dalla [[sequenza principale]] per diventare delle supergiganti, perdono molto della loro velocità di rotazione. La velocità all'equatore di Antares moltiplicata per [[seno (matematica)|sen]] ''i'' è 10 km/s, ove ''i'' è l'angolo di inclinazione rispetto alla nostra visuale<ref>{{cita libro | cognome=Bernacca | nome=P. L. |curatore=M. Perinotto |titolo=A catalogue of stellar rotational velocities | editore=Contributi dell'Osservatorio Astrofisico dell'Università di Padova in Asiago | città=Padova | anno=1970-1973}}</ref>. Poiché questo angolo non è conosciuto, la velocità e il [[periodo di rotazione]] di Antares non sono determinabili con esattezza. Assumendo che l'asse di rotazione sia inclinato di 90° rispetto al piano della nostra visuale (e quindi assumendo sen ''i'' = 1), Antares avrebbe un periodo di rotazione di circa 12 anni. Tale periodo diminuirebbe se l'asse fosse inclinato più di 90° o meno di 90°. Questo periodo di rotazione molto lungo è dovuto, da un lato, al rallentamento della rotazione avvenuto in seguito all'espansione della stella e, dall'altro, alle enormi dimensioni di Antares.
=== Vento stellare ===
[[File:Antares - Eso1726a.tif|thumb|Immagine della superficie di Antares ottenuta utilizzando la [[interferometria|tecnica interferometrica]] con il [[Very Large Telescope]] dell'[[Osservatorio europeo australe|ESO]].]]
Come tutte le stelle supergiganti, Antares produce un intensissimo [[vento stellare]], responsabile di una notevole perdita di massa da parte dell'astro. I gas emessi da Antares hanno creato un enorme involucro, che si estende 10 [[Secondo (geometria)|secondi d'arco]] intorno alla stella, corrispondenti a circa 1870 UA (circa 280 miliardi di km)<ref>{{cita pubblicazione|autore=J. P. Swings, G. W. Preston|data=1978|titolo=The spectrum of the Antares nebula|rivista=Astrophysical Journal|volume=220|pp=883-886|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1978ApJ...220..883S|doi=10.1086/155977|accesso=27 giugno 2010}}</ref>. Il vento stellare di Antares è stato oggetto di intensi studi, perciò esistono numerosi risultati della misurazione della sua velocità e della perdita di massa. Sebbene i risultati di queste misurazioni non siano completamente coincidenti, esse oscillano all'interno di un intervallo relativamente limitato. Il vento stellare di Antares è responsabile di una perdita di massa calcolata fra i 7,1 milionesimi<ref name=Hucht>{{cita pubblicazione|autore=K A. van der Hucht, A. P. Bernat, Y. Kondo|data=1980|titolo=Circumstellar absorption lines in the ultraviolet spectrum of Alpha Scorpii /M1.5 IAB + B2.5V/|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=82|pp=14-29|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1980A%26A....82...14V|accesso=1º luglio 2010}}</ref> e un decimilionesimo<ref>{{cita pubblicazione|autore=F. Sanner|data=09/1976|titolo=Mass loss in red giants and supergiants|rivista=Astrophysical Journal Supplement Series|volume=32|pp=115-145|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1976ApJS...32..115S|doi=10.1086/190394|accesso=1º luglio 2010}}</ref> della massa del Sole ogni anno. Questi sono tuttavia i valori estremi misurati; la maggior parte delle misure dà valori compresi in un intervallo più ristretto, che va da 2 10<sup>−6</sup> M<sub>⊙</sub> per anno<ref>Ad esempio {{cita pubblicazione|autore=R. M. Hjellming, R. T. Newell|data=12/1983|titolo=Radio emission from Antares and an ionized cavity in its wind|rivista=Astrophysical Journal|volume=275|pp=704-708|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1983ApJ...275..704H|doi=10.1086/161567|accesso=1º luglio 2010}}</ref> a 7 10<sup>−7</sup> M<sub>⊙</sub> per anno<ref name=Kudritzki>{{cita pubblicazione|autore=R. P. Kudritzki, D. Reimers|data=1978|titolo=On the absolute scale of mass-loss in red giants. II. Circumstellar absorption lines in the spectrum of alpha Sco B and mass-loss of alpha Sco A.|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=70|pp=227-239|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1978A%26A....70..227K|accesso=1º luglio 2010}}</ref>. Non sono eccezionali per una supergigante, che può arrivare a perdere anche 10<sup>−3</sup> M<sub>⊙</sub> per anno<ref>{{cita pubblicazione|autore=J. Th. van Loon, M. A. T. Groenewegen, A. de Koter, N. R. Trams, L. B. F. M. Waters, A. A. Zijlstra, P. A. Whitelock, C. Loup|data=1999|titolo=Mass-loss rates and luminosity functions of dust-enshrouded AGB stars and red supergiants in the LMC|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=351|pp=559-572|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1999A%26A...351..559V|accesso=1º luglio 2010}}</ref>, ma elevatissimi se raffrontati a quelli del Sole: il ritmo a cui Antares perde massa è infatti circa 10 milioni di volte superiore a quello del Sole. Questa elevata perdita di massa ha creato un inviluppo di gas e polveri considerevole, la cui massa totale è stimata in 0,31 M<sub>⊙</sub><ref name=Hucht/>. Questo valore si riferisce alla massa contenuta entro i confini del [[bow shock]], che si presume trovarsi a circa 2,6 [[anno luce|anni luce]] dalla stella.
Il vento stellare di Antares è abbastanza lento e quindi polveroso.
L'emissione del vento non è regolare, sicché la perdita di massa oscilla notevolmente. Questo crea intorno alla stella delle shell di polvere e gas in allontanamento, corrispondenti ai periodi in cui l'emissione è stata più cospicua. Tramite osservazioni molto precise, compiute nel medio [[infrarosso]], è stato possibile rilevare la presenza di due anelli di gas e polveri; il primo, quello più interno, è distante 0,3 secondi d'arco dalla stella, corrispondenti a circa 50 UA. I gas che lo compongono hanno una temperatura di circa 800 K e sono stati espulsi probabilmente 10-20 anni fa<ref name="Marsh">{{cita pubblicazione|autore=K. A. Marsh, E. E. Bloemhof, D. W. Koerner, M. E. Ressler|data=2001|titolo=Mid-Infrared Images of the Circumstellar Dust around α Scorpii|rivista=The Astrophysical Journal|volume=548|pp=861-867|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2001ApJ...548..861M|doi=10.1086/319035|accesso=8 luglio 2010}}</ref>. L'anello più esterno è invece molto meno regolare e molto più frastagliato del primo, tanto da essere diviso in tre regioni di emissione principali. Esso si trova a 1,2 secondi d'arco da Antares, corrispondenti a circa 200 UA (circa 30 miliardi di km). I gas che lo compongono hanno una temperatura di 200-600 K a testimonianza di un progressivo raffreddamento del vento stellare mano a mano che si allontana dalla stella centrale. I gas e le polveri che formano questo anello sono stati espulsi probabilmente 60 anni fa<ref name="Marsh" />. Il periodo di 45 anni che intercorre fra le due espulsioni non corrisponde a nessun periodo rilevato nelle variazioni di luminosità di Antares. Ciò fa presumere che le variazioni del vento stellare, sebbene testimoni dell'instabilità della stella, non siano da collegarsi con le variazioni di luminosità a cui essa è soggetta<ref name="Marsh" />.
L'anello di gas più interno potrebbe in realtà avere una struttura complessa ed essere a sua volta composto da tre anelli, che si trovano a distanza ravvicinata l'uno dall'altro. Le distanze misurate di queste tre strutture dalla stella sono 0,2<nowiki>''</nowiki>, 0,3<nowiki>''</nowiki> e 0,4<nowiki>''</nowiki>. Se ciò fosse confermato, vorrebbe dire che negli ultimi due decenni Antares è andata incontro a rapide variazioni nella quantità di vento stellare emesso<ref>M. A. Smith, T. J. Teays, L. L. Taylor, R. Wasatonic, E. F. Guinan, S. Baliunas "Pulsation and Long-Periods in Three Nearby M Supergiants" in {{cita libro |cognome=Stobie |nome=R. S. |coautori=P. A. Whitelock |titolo=Astrophysical Applications of Stellar Pulsation, IAU Colloquium 155 |annooriginale=1995 |url=http://www.aspbooks.org/a/volumes/table_of_contents/?book_id=195 |accesso=8 luglio 2010 |data= |anno= |editore=Astronomical Society of Pacific Conference Series |lingua=inglese |pagine=403-405 |dataarchivio=7 febbraio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120207210505/http://www.aspbooks.org/a/volumes/table_of_contents/?book_id=195 |urlmorto=sì }}</ref>.
Non è del tutto chiaro cosa provochi questi cambiamenti nel vento stellare, anche se essi paiono compatibili con la presenza di pulsazioni irregolari nella [[fotosfera]] della stella. Probabilmente quando la stella si espande rilascia maggiori quantità di gas<ref name="Marsh" />.
Il raffreddamento del vento stellare in allontanamento favorisce la formazione di grani. Questi sembrano cominciare a formarsi a una distanza di 0,6 secondi d'arco dalla superficie della stella, corrispondenti a circa 110 UA (16,5 miliardi di km)<ref name="Bloemhof">{{cita pubblicazione|autore=E. E. Bloemhof, R. M. Danen|data=1995|titolo=Direct measurement of the inner radius of the dust shell around the cool supergiant star alpha Scorpii|rivista=Astrophysical Journal|volume=440|pp=L96-L96|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1995ApJ...440L..93B|doi=10.1086/187769|accesso=8 luglio 2010}}</ref>. A quanto pare, fra i grani dominano i [[silicato|silicati]] piuttosto che i [[carbonato|carbonati]]. Inoltre essi sembrano avere dimensioni abbastanza ragguardevoli e superiori a quelle riscontrabili nei grani del [[mezzo interstellare]]. Ciò fa presumere che qualche fenomeno (probabilmente il ''[[bow shock]]'') spezzi i grani del vento stellare in grani più piccoli<ref>{{cita pubblicazione|autore=T. P. Snow, R. H. Buss, D. P. Gilra, J. P. Swings|data=1987|titolo=Extinction and abundance properties of Alpha Scorpii circumstellar grains|rivista=The Astrophysical Journal|volume=321|pp=921-936|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1987ApJ...321..921S|doi=10.1086/165685|accesso=13 luglio 2010}}</ref>. Le stime circa la massa totale dei grani di polvere che circondano Antares variano da 4 10<sup>−9</sup> M<sub>⊙</sub><ref name="Marsh" /> a 1 10<sup>−7</sup> M<sub>⊙</sub><ref name="Bloemhof" />.
=== Fotosfera ===
[[File:ESO-VLT-Laser-phot-33a-07.jpg|
Osservazioni [[Interferometro|interferometriche]] hanno permesso di stabilire la presenza di ''punti caldi'', cioè zone della fotosfera
Tali supergranuli potrebbero
=== Variabilità e pulsazioni ===
Un ulteriore segno
Le variazioni di luminosità sono blandamente correlate con le variazioni di [[velocità radiale]] dello [[spettro elettromagnetico|spettro]] di Antares. Alcune di queste variazioni su periodi relativamente brevi sono riconducibili
È stato ipotizzato<ref name=Smith/> che quanto più una stella è massiccia, tanto più varia in modo irregolare durante le ultime fasi della sua esistenza. In questo senso le supergiganti rosse a noi più vicine, ossia Antares, Betelgeuse e Ras Algethi, si troverebbero a metà strada fra le stelle morenti di massa relativamente piccola, come le [[Variabile Mira|variabili di tipo Mira]], che mostrano periodi abbastanza regolari, e stelle morenti di massa molto grande, come [[Mu Cephei]], che non mostrano alcuna regolarità. In Antares, come in Betelgeuse e Ras Algethi, è dunque possibile rilevare una qualche regolarità nelle loro pulsazioni, sebbene si tratti di una regolarità relativa, caratterizzata da parecchie
=== Luminosità ===
La luminosità di una stella è direttamente proporzionale alla quarta potenza della sua temperatura superficiale ([[legge di Stefan-Boltzmann]]) e al quadrato del suo raggio. Antares ha una temperatura superficiale relativamente bassa, ma ha
=== Massa, stato evolutivo e destino finale ===
Entrata nella sequenza principale come una [[Stella di classe O V|stella di tipo O]] con una massa di 23-25 [[massa solare|M<sub>☉</sub>]]<ref name=Hucht/>, Antares ha ora una massa stimata di 15-18 M<sub>☉</sub><ref>{{cita pubblicazione|autore=M. R. Sanad, M. Bobrowsky|data=2010|titolo=Spectral variability of the α Sco AB binary system observed with IUE|rivista=New Astronomy|volume=15|pp=646-651|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2010NewA...15..646S|doi=10.1016/j.newast.2010.04.002|accesso=24 luglio 2010}}</ref>, a causa della perdita dovuta al vento stellare. Sebbene la massa attuale sia ancora considerevole, è distribuita su di un [[volume]] enorme. Di conseguenza, la sua [[densità]] media è molto bassa, situazione abbastanza tipica per le stelle giganti e supergiganti, e i suoi strati esterni sono assimilabili ad un [[Vuoto (fisica)|vuoto spinto]].
Antares è una stella molto [[evoluzione stellare|evoluta]], che è entrata nelle fasi finali della sua esistenza. Avendo esaurito l'[[idrogeno]] presente nel suo nucleo, è uscita dalla [[sequenza principale]]. Vista la sua notevole massa, è destinata ad esplodere in una [[supernova di tipo II]] entro un milione di anni. Tuttavia l'esatto stadio evolutivo di Antares è ancora sconosciuto e quindi non è possibile stabilire quando avverrà l'esplosione. Sulla base della presenza delle righe spettrali del [[nichel|nichel-56]] e del [[cobalto|cobalto-56]], che vengono prodotti dalle stelle massicce poco prima di esplodere, è stato ipotizzato che Antares potrebbe concludere la propria esistenza entro pochi anni o addirittura averla già conclusa, sebbene la luce dell'esplosione non sia ancora giunta a noi<ref>{{cita web|cognome=Schwarz|nome=Karl|titolo=Betelgeuse & Antares are going Supernova|url=http://www.doomdaily.com/2009/betelgeuse-antares-are-going-supernova|accesso=24 luglio 2010}}</ref>. Ma potrebbe trovarsi anche in una fase precedente a questa e potrebbero mancare ancora diverse migliaia di anni alla fine della sua esistenza. In ogni caso è, assieme a [[Betelgeuse]], la candidata [[supernova vicina alla Terra|supernova vicina]] destinata a esplodere in tempi relativamente brevi su scala astronomica.
== Compagna e regione H II ==
=== Antares B ===
[[File:Milky Way over the valley of Marukha River, Arkhyz, Russiа.jpg|thumb|right|Antares è la stella più luminosa in questa immagine nella quale è ben visibile anche la [[Via Lattea]].]]
Antares è una [[stella binaria]]. Infatti la principale, che è stata fino a qui descritta e che viene chiamata ''Antares A'', ha una compagna più debole, ''Antares B''. Quest'ultima è in realtà una stella di tutto rispetto: con una magnitudine apparente di 5,5<ref name="kaler"/> sarebbe visibile a [[occhio nudo]] da una distanza di 600 anni luce. Tuttavia, essendo vicina ad Antares A ed essendo quest'ultima 60 volte più luminosa nel visibile<ref name=Schaaf>{{Cita libro |titolo=The Brightest Stars: Discovering the Universe Through the Sky's Most Brilliant Stars |cognome=Schaaf|nome=Fred |anno=2008 |editore=John Wiley and Sons |isbn=978-0-471-70410-2 |pagine=218 |url=http://books.google.com/?id=LvnNFyPAQyUC&pg=PA218&lpg=PA218 }}</ref>, la sua luminosità viene sovrastata, sicché la sua risoluzione è molto difficile da ottenere tramite [[telescopio|telescopi]] amatoriali. Con un telescopio di 150 mm la risoluzione diventa relativamente semplice<ref name=Schaaf/>. Con telescopi di apertura più piccola, Antares B può essere osservata per pochi secondi durante le [[occultazione|occultazioni]] lunari, mentre Antares A è nascosta dalla Luna. Fu proprio durante una di queste occultazioni che venne scoperto che Antares era una stella doppia: ciò avvenne il 13 aprile [[1819]] a opera di [[Johann Tobias Bürg]]<ref>{{Cita libro |titolo=Burnham's Celestial Handbook |url=https://archive.org/details/burnhamscelestia02robe |cognome=Burnham |nome=Robert, Jr. |anno=1978 |editore=Dover Publications |città=New York |id=ISBN |pagine=1666 }}</ref>.
Antares B è stata classificata come appartenente alla classe spettrale B4V<ref>{{cita libro | cognome=Hoffleit | nome= D. |coautori=Jaschek, C | titolo=The Bright Star Catalog | editore=Yale University Observatory | città=New Haven |edizione=fourth ed. | anno=1982 }}</ref> e alla B3V<ref>{{cita pubblicazione|autore=C. J. Corbally|data=1984|titolo=Close visual binaries. I - MK classifications|rivista=Astrophysical Journal Supplement Series|volume=55|pp=657-677|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1984ApJS...55..657C|doi=10.1086/190973|accesso=27 luglio 2010}}</ref>. Tuttavia la classificazione più diffusa è B2,5V<ref name=Reimers/>. Si tratta quindi di una [[Stella di classe B V|stella di sequenza principale di colore azzurro]], che ha una massa inferiore ad Antares A ed è meno evoluta. La massa è stata calcolata essere 7,2 ± 0,5 volte quella del Sole<ref name=Kudritzki/> (cioè poco meno della metà della sua compagna più grande), il raggio è pari a 5,2 ± 1,5 R<sub>⊙</sub><ref name=Kudritzki/> e la temperatura superficiale a 18.500 K<ref name=Kudritzki/>. L'analisi [[Spettroscopia|spettroscopica]] di Antares B, unita alla sua presunta traccia evolutiva, fa credere che, tenendo conto del fatto che emette molta [[radiazione]] nell'[[ultravioletto]], essa sia circa 2.750 volte più luminosa del Sole<ref name=Kudritzki/>.
L'orbita di Antares A e B intorno al loro comune [[centro di massa]] non è ancora conosciuta con precisione. Ciò è dovuto in parte al fatto che finora solo una piccola porzione dell'orbita ha potuto essere osservata, a causa del lungo [[Periodo di rivoluzione|periodo]] dell'orbita. Nell'ultimo secolo la separazione fra i due astri è andata diminuendo: era 3,01[[Secondo d'arco|<nowiki>''</nowiki>]] nel [[1930]]<ref name=Reimers/>, 2,86<nowiki>''</nowiki> nel [[1989]]<ref>{{cita pubblicazione|autore=H. McAlister, W. I. Hartkopf, O. G. Franz|data=1990|titolo=ICCD speckle observations of binary stars. V - Measurements during 1988-1989 from the Kitt Peak and the Cerro Tololo 4 M telescopes|rivista=Astronomical Journal|volume=99|pp=965-978|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1990AJ.....99..965M|doi=10.1086/115387|accesso=28 luglio 2010}}</ref>, 2,74<nowiki>''</nowiki> nel [[2005]]<ref>M. Soma "Results from the Recent Lunar Occultations of upsilon
Geminorum and Antares" in: A. Brzeziṅski, N. Capitaine, & B. Kołaczek (eds.) ''Journées 2005: Systèmes de Référence Spatio-Temporels'' (''Earth dynamics and reference systems: five years after the adoption of the IAU 2000 Resolutions''), p. 83</ref>. Alla distanza stimata di circa 600 anni luce, 2,74<nowiki>''</nowiki> corrispondono a circa 550 UA (82,5 miliardi di km). È la distanza minima a cui si trovano attualmente i due corpi celesti. Essa però potrebbe essere maggiore, in ragione della forma dell'orbita. In particolare è necessario capire se la supergigante si trova attualmente davanti o dietro la sua compagna rispetto alla nostra visuale. Secondo ipotesi formulate nel primo decennio degli [[Anni 2000|anni duemila]], Antares B si trova dietro la compagna con un angolo di 23°± 5°<ref>{{cita pubblicazione|autore=R. Baade, D. Reimers |data=2007|titolo=Multi-component absorption lines in the HST spectra of α Scorpii B|rivista=Astronomy & Astrophysics|volume=474|pp=229-237|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2007A%26A...474..229B|doi=10.1051/0004-6361:20077308|accesso=7 agosto 2010}}</ref>.
Probabilmente l'orbita è inclinata di 89° rispetto alla nostra visuale<ref name=Kudritzki/>. Ciò significa che il piano dell'orbita è praticamente visto di taglio. I calcoli dell'orbita sono molto ipotetici perché non ne è conosciuta con esattezza l'[[Eccentricità orbitale|eccentricità]]; il periodo orbitale dovrebbe comunque essere compreso tra 1.237 e 2.562 anni<ref>[http://vizier.u-strasbg.fr/viz-bin/VizieR-5?-ref=VIZ5b0ba0a383c7&-out.add=.&-source=J/A%2bA/546/A69/table1&recno=2048 Orbits of visual binaries and dynamical masses (Malkov+, 2012)]</ref><ref name=Reimers/>.
=== Regione H II ===
Trovandosi relativamente vicino ad Antares A, Antares B si colloca all'interno dell'inviluppo di gas prodotto dal vento stellare della supergigante. Poiché è una stella relativamente potente, Antares B illumina una porzione di tale inviluppo creando una [[regione H II]]: con la sua [[radiazione ultravioletta]] Antares B riesce, infatti, a [[ionizzazione|ionizzare]] l'idrogeno espulso dalla stella principale, il quale emette radiazioni a sua volta. Lo studio di tale [[nebulosa a emissione]] si è rivelato importante perché ha permesso di aumentare le conoscenze relative al vento stellare di Antares A. Tenendo presente che Antares B è posizionata attualmente ad ovest di Antares A, la regione H II si estende 1<nowiki>''</nowiki> a est e 3<nowiki>''</nowiki> a ovest di Antares B, ove raggiunge la massima profondità di 6<nowiki>''</nowiki> rispetto alla nostra visuale. Dopo i 3<nowiki>''</nowiki> ovest essa si apre in strutture filamentose, che raggiungono la lunghezza di 16 ± 8<nowiki>''</nowiki><ref name=Reimers/>.
Fin dalla sua scoperta la regione H II formata dalle due componenti è apparsa peculiare. Infatti, a differenza delle tipiche regioni H II, non mostra la presenza di ioni di [[ossigeno]], [[azoto]] e [[zolfo]]; in compenso sono presenti marcate linee dovute a ioni di [[ferro]], che di solito mancano nelle emissioni delle regioni H II. Sono state avanzate diverse spiegazioni di queste peculiarità, ma nessuna appare per ora del tutto soddisfacente. Probabilmente una pluralità di fattori sta alla base delle particolarità della regione H II che circonda Antares B<ref name="Reimers" />. Il primo è rappresentato dalla relativamente poca potenza della stella centrale rispetto alle stelle di tipo O che di solito generano le regioni H II. Il secondo fattore è l'elevata densità del vento stellare di Antares, più denso delle normali [[Nebulosa a emissione|nebulose a emissione]]. Un ulteriore fattore è la composizione del vento stellare di Antares, all'interno del quale si trovano i prodotti del [[Ciclo del carbonio-azoto|ciclo CNO]]: tali prodotti si originano nelle regioni interne di Antares A, ma vengono portati in superficie dai rimescolamenti dovuti alla presenza delle celle giganti. Essi vengono poi espulsi tramite il vento stellare dell'astro, e la composizione chimica della regione H II è quindi diversa da quella tipica delle regioni di questo tipo.
== Etimologia e significato culturale ==
[[File:Scorpiius - Prodromus astronomiae 1690 (5590511).jpg|thumb|Tavola II del terzo volume dell'opera ''Prodromus Astronomia'' di [[Johannes Hevelius]] (1690), che riproduce la costellazione equatoriale "Scorpius".]]
Il nome dell'astro deriva {{Lang-grc|Άντάρης|Antàres|da=y|nopunti=y}}, e significa ''"''rivale di [[Ares]]" (anti-Ares) o "simile ad Ares", probabilmente a causa del colore rossastro simile a quello del pianeta [[Marte (astronomia)|Marte]]. È nota anche con il nome [[Lingua araba|arabo]] Ķalb al Άķrab (Calbalacràb), che significa ''"''cuore dello Scorpione", data la sua posizione nella costellazione e il suo colore.<ref name="allen">{{cita libro|nome=R. H.|cognome=Allen|wkautore=Richard Hinckley Allen|titolo=Star Names: Their Lore and Meaning|url=https://archive.org/details/starnamestheirlo00alle|anno=1963|editore=Dover Publications|città=New York|lingua=en|pagine=364-66}}</ref> Il nome arabo è una traduzione {{Lang-grc|Καρδία Σκορπίου|Kardia Skorpiū|da=y|nopunti=y}}<ref>In realtà ciò non è sicuro e potrebbe essere il contrario: il nome greco una traduzione del nome arabo</ref> (in [[lingua latina|latino]] ''Cor Scorpii'').
Il colore distintivo di Antares ne ha fatto oggetto di grande interesse per molti popoli nella storia.
* Nella [[religione egizia]] rappresentava la dea [[Selkis]] che preannunciava il sorgere del Sole nel giorno dell'[[equinozio]] autunnale tra il 3.700 e il 3.500 a.C. Inoltre, simboleggiava [[Iside]] nelle cerimonie religiose che si tenevano intorno alle piramidi.<ref name="allen"/>
* Presso i [[Babilonesi]] Antares faceva parte della 24ª costellazione, ''Hurru'', e veniva chiamata ''Urbat'', di significato incerto, o ''Bilu-sha‑ziri'' (''Signore delle semenze''), o ''Kak-shisa'' (''Creatore della prosperità''), sebbene quest'ultimo nome venisse più spesso attribuito a [[Sirio]]. Nello zodiaco lunare Antares veniva identificata come ''Dar Lugal'', che significa il ''Re'', inteso come il Signore della luce<ref name="allen" />.
*L'astronomo francese [[Charles François Dupuis]] menziona Antares come una delle quattro "[[stelle regali]]" dei [[Persiani]] che la chiamavano ''Gel'', ''"''la rossa". (Le altre erano [[Aldebaran]] della costellazione del Toro, [[Regolo (stella)|Regolo]] del Leone e [[Fomalhaut]] del [[Pesce Australe]]).<ref name="allen" />
* Nell'antica [[India]], insieme a [[Sigma Scorpii|σ Scorpii]] e [[Tau Scorpii|τ Scorpii]], fu una delle ''[[nakṣatra]]'' (una delle 27 divisioni del cielo operate nei testi [[Veda|vedici]]), chiamata ''Jyeshthā'', "il più vecchio", o ''Rohinī'', "rossastro". Il dio [[Indra]], raffigurato come un orecchino, era il reggente di questo [[asterismo]]<ref name="allen" />.
* Nell'antica [[Cina]], assieme a [[Sigma Scorpii|σ]] e [[Tau Scorpii|τ]] Scorpii, faceva parte della [[Costellazioni cinesi|Xiu]] ''Xin'', che significa ''"''cuore". Potrebbe trattarsi del cuore del [[Dragone Azzurro dell'Est]], una delle quattro grandi divisioni dello [[zodiaco]] cinese. La regione del cielo che circonda Antares era chiamata ''Ming Tang'', "sala della luce", con riferimento alla sala del consiglio dell'[[Imperatore della Cina|Imperatore]]. Antares simboleggiava l'imperatore stesso, mentre le stelle che la circondano la sua corte, i suoi consiglieri e i suoi figli<ref name="allen" />.
* Nella [[stregheria]] è un [[angelo caduto]] e il quarto guardiano del cancello occidentale.
* In [[astrologia]] è una delle 15 [[stelle fisse beheniane]], contrassegnata dal simbolo [[File:Agrippa1531 corScorpii.png]].<ref>[http://www.renaissanceastrology.com/hermesfixedstars.html Hermes Trismegistus sulle Quindici stelle]</ref>
* Presso i Wotjobaluk, un popolo [[aborigeni australiani|aborigeno australiano]] dello stato di [[Victoria (Australia)|Victoria]], era conosciuta come ''Djuit'', figlio di ''Marpean-kurrk'' ([[Arturo (astronomia)|Arturo]]); le stelle che la circondano rappresentavano le sue mogli. I Kulin Kooris invece consideravano Antares (''Balayang'') come fratello di [[Altair]] (''Bunjil'').<ref>{{cita libro|cognome=Mudrooroo|titolo=Aboriginal mythology : an A-Z spanning the history of aboriginal mythology from the earliest legends to the present day|editore=HarperCollins|città=London|anno=1994|pagine=5|isbn=1-85538-306-3}}</ref>
* Alcuni scrittori affermano che c'è un riferimento ad Antares anche nella [[Bibbia]], nel verso 36 del capitolo 38 del [[Giobbe|libro di Giobbe]]. Tuttavia questa affermazione è alquanto incerta e il passo è stato interpretato in modi diversi.<ref name="allen"/>
== Note ==
== Bibliografia ==
=== Testi generici ===
* {{cita libro | autore= E. O. Kendall | anno=1845 | titolo=Uranography: Or, A Description of the Heavens; Designed for Academics and Schools; Accompanied by an Atlas of the Heavens | editore=Oxford University Press | città=Philadelphia | lingua=en }}
* {{cita libro | nome = John | cognome = Gribbin| coautori=Mary Gribbin | anno=2001 | titolo=Stardust: Supernovae and Life—The Cosmic Connection | url = https://archive.org/details/stardustsupernov0000john | editore=[[Università di Yale|Yale University]] Press | isbn=0-300-09097-8| lingua=en}}
* {{cita libro | cognome= AA.VV | titolo= L'Universo - Grande enciclopedia dell'astronomia| editore= De Agostini| città= Novara | anno= 2002}}
* {{cita libro|cognome= Gribbin|nome= J.|titolo= Enciclopedia di astronomia e cosmologia|url= https://archive.org/details/enciclopediadias0000unse|editore= Garzanti|città= Milano|anno= 2005|isbn= 88-11-50517-8}}
=== Sulle stelle ===
* {{cita libro| autore= Martin Schwarzschild | titolo= Structure and Evolution of the Stars | url= https://archive.org/details/structureevoluti0000mart | editore= Princeton University Press | anno=1958 | isbn=0-691-08044-5 | lingua=en }}
* {{cita libro|titolo=The Friendly Stars: How to Locate and Identify Them| autore= Martha Evans Martin; Donald Howard Menzel| editore=Courier Dover Publications| città= Dover| anno= 1964 |pagine= pagine 147|isbn=0-486-21099-5|lingua=en}}
* {{cita libro | autore= R. J. Tayler | anno=1994 | titolo=The Stars: Their Structure and Evolution | url= https://archive.org/details/starstheirstruct0000tayl_q0z3 | editore=Cambridge University Press | pagine=16 | isbn=0-521-45885-4 }}
* {{cita libro | cognome= De Blasi| nome= A. | titolo= Le stelle: nascita, evoluzione e morte| editore= CLUEB| città= Bologna| anno= 2002| isbn= 88-491-1832-5}}
* {{cita libro | cognome= Abbondi| nome= C. | titolo= Universo in evoluzione dalla nascita alla morte delle stelle| editore= Sandit| città= | anno= 2007| isbn= 88-89150-32-7}}
* {{cita libro|titolo=The Brightest Stars: Discovering the Universe through the Sky's Most Brilliant Stars|url=https://archive.org/details/brighteststarsdi0000scha| autore= Fred Schaaf| editore=John Wiley & Sons, Incorporated| città= | anno= 2008|pagine= pagine 288|isbn=978-0-471-70410-2|lingua=en}}
=== Carte celesti ===
* {{cita web|url=http://www.geocities.jp/toshimi_taki/atlas_85/atlas_85.htm|titolo=Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas|autore=Toshimi Taki|anno=2005|accesso=7 novembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181105182256/http://www.geocities.jp/toshimi_taki/atlas_85/atlas_85.htm|dataarchivio=5 novembre 2018|urlmorto=sì}} - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
* {{cita libro | cognome= Tirion, Rappaport, Lovi | titolo=Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°| editore=Willmann-Bell, inc.| città=Richmond, Virginia, USA | anno=1987 | isbn=0-943396-15-8}}
* {{cita libro | cognome= Tirion, Sinnott| titolo=Sky Atlas 2000.0 - Second Edition | editore= Cambridge University Press | città= Cambridge, USA| anno= 1998| isbn= 0-933346-90-5}}
* {{cita libro | cognome= Tirion| titolo=The Cambridge Star Atlas 2000.0 | url= https://archive.org/details/cambridgestaratl00wilt| ed=3 | editore= Cambridge University Press | città= Cambridge, USA| anno= 2001| isbn=0-521-80084-6}}
== Voci correlate ==
Riga 123 ⟶ 173:
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://
* {{cita web|https://apod.nasa.gov/apod/ap090708.html|Foto di Antares e del suo ambiente galattico|editore=APOD|25-06-2010}}
{{Stelle più luminose}}
{{Portale|stelle}}
Riga 137 ⟶ 185:
[[Categoria:Stelle di classe spettrale M]]
[[Categoria:Supergiganti rosse]]
|