Operazione Prairie: differenze tra le versioni
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|Nome del conflitto=Operazione Prairie
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|Data=3 agosto - 27 ottobre [[1966]]
|Esito= Incerto
|Schieramento1={{Bandiera|VNO|nome}}
|Schieramento2={{USA}}<br />{{Bandiera|VSO|nome}}
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|Comandante2=[[Lewis Walt]]
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|Effettivi2= 8 000 soldati
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{{Campagnabox guerra del Vietnam}}
La '''
L'operazione venne duramente contrastata dalle combattive forze nemiche e diede luogo ad alcuni aspri e prolungati scontri in impervie località della zona smilitarizzata che divennero tristemente note per le sofferenze e le sanguinose perdite subite dalle due parti. La campagna si concluse con alcuni successi tattici locali dei Marines ma non raggiunse i suoi risultati strategici, logorò ulteriormante le forze americane già duramente impegnate nella I Regione militare del [[Vietnam del Sud]] e non impedì rinnovati e pericolosi concentramenti nordvietnamiti che dovettero essere nuovamente affrontati dai Marines durante il resto del [[1966]] e durante tutto il [[1967]].
== Situazione strategica ==
Nell'area tattica della I Regione militare (comprendente le province settentrionali del Vietnam del Sud immediatamente a meridione della cosiddetta [[Zona demilitarizzata|Zona Smilitarizzata]] sul 17
In realtà, fin dall'inizio dell'impegno diretto delle forze americane in Vietnam, si era evidenziato un contrasto di fondo tra le modalità operative e i progetti tattici favoriti dagli ufficiali del Corpo dei Marines
[[File:Victor Krulak.jpg|thumb|left|
Scarsamente interessati a complessi progetti di pacificazione, gli ufficiali dell'[[United States Army|Esercito americano]] premevano per un impiego più offensivo delle forze dei Marines presenti sul campo, allo scopo di concentrarsi sulla ricerca e l'annientamento delle forze [[vietcong]] e soprattutto delle pericolose unità regolari nordvietnamite di cui era stata individuata la minacciosa presenza nella zona smilitarizzata<ref name="N.
Il Corpo dei marines, in realtà, non era affatto favorevole ad un approccio puramente militare basato sulla ricerca di grandi battaglie convenzionali; al contrario, sulla base anche delle precedenti esperienze operative in altre aree belliche, avrebbe voluto favorire i piani di pacificazione e i meno ambiziosi impegni tattici decentrati sul territorio secondo il cosiddetto "Programma di azione combinato" (CAP - ''Combined Action Program'') che prevedeva anche uno stretto coordinamento e una partecipazione diretta dei reparti dell'esercito sudvietnamita alle operazioni di controllo nei singoli villaggi<ref>N.Sheehan, ''Vietnam. Una sporca bugia'', pp. 485-488; AA.VV., ''NAM-cronaca della guerra in Vietnam'', p. 12.</ref>.
La situazione sul campo fece presto svanire questi opportuni piani dei Marines, del resto duramente respinti da Westmoreland e dai suoi ufficiali. Nell'estate [[1966]], il servizio informazioni americano, ''rumours'' provenienti da fonti di informazioni e i rilevamenti effettuati dai fotoricognitori diedero notizia della avvenuta individuazione di una intera divisione nordvietnamita (la 324B) già a sud della Zona Smilitarizzata. La grande unità aveva attraversato il fiume [[Ben Hai]], entrando nella provincia di [[Provincia di Quang Tri|Quang Tri]] e minacciando pericolosamente tutte le postazioni sudvietnamite e dei Marines organizzate nell'aspro territorio collinare a sud del 17° parallelo. A questo punto compito fondamentale dei Marines divenne naturalmente la difesa della regione e di questi caposaldi e l'agganciamento e la distruzione della divisione nordvietnamita, a scapito dei progetti di pacificazione secondo il progetto ''CAP''; a questo scopo la 3ª Divisione Marines si portò più a nord per affrontare direttamente il nemico, mentre la [[1ª Divisione Marines (USA)|1ª Divisione Marines ]] rimase di presidio più a sud e nella regione costiera.▼
▲La situazione sul campo fece presto svanire questi
Riguardo le reali intenzioni della dirigenza politico-militare nordvietnamita, in mancanza di documentazione completa e attendibile, sembra tuttavia che Hanoi avesse in effetti ben compreso l'utilità di attirare le forze dei Marines in prossimità della Zona Smilitarizzare allo scopo di logorarle e di infliggere continue perdite, intralciando ogni sforzo di pacificazione e fiaccando il morale del nemico, come temuto e ripetutamente sottolineato dai più avveduti ufficiali del Corpo. A ''posteriori'' (nel [[settembre]] [[1967]]), lo stesso generale [[Vo Nguyen Giap|Giap]] in persona confermò in un documento divulgato pubblicamente gli scopi effettivi della continua infiltrazione di truppe regolari a sud del 17° parallelo e diede un positivo apprezzamento dei risultati raggiunti con il progressivo logoramento morale e materiale dei Marines schierati nella I Regione militare (affermazioni peraltro prontamente smentite dal generale Westmoreland).▼
▲Riguardo
== Battaglie nella Zona Smilitarizzata ==
Il terreno a sud del 17
[[File:Nvamarch.jpg|thumb
Anche dal punto di vista climatico la regione della Zona Smilitarizzata favoriva le tattiche
Nonostante i ripetuti interventi del generale Krulak con Westmoreland per convincerlo a modificare i suoi criteri operativi e tattici e a permettere ai Marines di sviluppare i loro lenti ma efficaci piani di pacificazione progressiva, la comparsa della divisione nordvietnamita 324B a
Quindi, a partire dal
Per quasi un mese si succedettero duri combattimenti con le forze nemiche, esperte e abili, in grado di affrontare i Marines e di infliggere perdite durante continui e estenuanti scontri a fuoco o improvvisi bombardamenti di artiglieria. I Marines diedero prova della consueta combattività e coesione e
[[File:Dong Ha, Vietnam Operation Hastings.jpg|thumb|left
I Marines, a loro volta provati dalla durezza dei combattimenti (contarono 128 morti e 122 feriti), rimasero nella desolata regione per affrontare un eventuale ritorno in forze del nemico;
La difesa di questa postazione divenne
== Mutter's Ridge ==
[[File:3d Battalion 3d Marines Mutters Ridge 1969.jpg|thumb|
I reparti nordvietnamiti avevano ripiegato solo momentaneamente per riorganizzarsi e ripianare le perdite, in attesa di riprendere i
Di fronte alle notizie, fornite principalmente dai sofisticati dispositivi della fotoricognizione statunitense, di un rafforzamento e di una rinnovata aggressività nordvietnamita nella Zona Smilitarizzata, il generale Westmoreland sollecitò immediatamente Walt, nonostante le perplessità palesate personalmente dal generale Greene in un incontro diretto con il comandante del MACV in
[[File:Usmc36-2919a.gif|thumb|left
Ai primi di
La prima fase dell'"
Dopo una settimana di duri scontri lungo la catena rocciosa e dopo aver conquistato la Quota 363, la fase decisiva ebbe inizio con l'attacco del 3
[[File:F-4Bs VMFA-115 323 DaNang Jan1966.jpg|thumb
La marcia lungo le pendici della quota 400 venne ulteriormente rallentata dalla fitta giungla e da continui sanguinosi incidenti scatenati da trappole e mine posizionate dal nemico. Ben presto la lotta raggiunse la massima violenza; i nordvietnamiti, solidamente fortificati, aprirono il fuoco con le
I nordvietnamiti ricercarono costantemente il combattimento ravvicinato, cercando di inserirsi all'interno delle linee americane per sferrare duri combattimenti corpo a corpo; sotto il fuoco dei [[mortaio (arma)|mortai]] nemici i Marines della compagnia del capitano Carroll rimasero bloccati per molte ore lungo le pendici della quota 400, finendo per essere completamente circondati dai reparti nordvietnamiti. Solo dopo un decisivo intervento di aerei [[McDonnell Douglas F-4 Phantom II|F-4 Phantom]] dell'aviazione dei Marines
Ma il nemico riprese rapidamente la pressione
Il
[[File:Marinesphubai.jpg|thumb|left|
Dopo quota 400 (
L'ultima fase dell'"
Alle ore 10.00 del [[5 ottobre]] la compagnia M ripartì all'attacco della quota 484: finalmente i Marines avanzarono in un paesaggio devastato dalle bombe e dal napalm, e si aprirono con il fuoco delle armi automatiche la strada verso la cima, schiacciando progressivamente gli ultimi nuclei di resistenza. A mezzogiorno i Marines raggiunsero la cresta, mentre i nordvietnamiti tentarono un ultima resistenza. In un malagurato incidente di [[Fuoco amico|"fuoco amico"]] rimase ucciso in questa fase il capitano Carroll (il terreno su cui cadde venne successivamente denominato in suo onore "Camp Carroll"). ▼
▲Alle ore 10.00 del
Alle 13.30 del [[5 ottobre]] i nordvietnamiti iniziarono finalmente a sganciarsi abbandondando la quota per rifuggiarsi al riparo nella giungla, ricostituirsi e riorganizzarsi in vista di nuove operazioni. Le perdite nordvietnamite erano state pesanti (anche se vennero rintracciati dagli americani solo 10 corpi di soldati nemici ) ma la combattiva Divisione 324B, nonostante tutti gli sforzi e i sacrifici del Marines, non era stata distrutta e sarebbe presto ricomparsa nella Zona Smilitarizzata.▼
▲Alle 13.30 del
== Conclusioni ==
[[File:3d Battalion 3d Marines Rockpile 1967.jpg|thumb|left|
Anche le perdite americane furono notevoli
In realtà il generale Westmoreland e gli ufficiali dell'Esercito americano manifestarono ripetutamente perplessità sulla condotta e sulla stessa combattività dei Marines, e i risultati ottenuti non vennero evidentemente ritenuti
A
Dopo nuovi conflitti a livello di comandi, i Marines dovettero cedere e organizzare la base a Khe Sanh, ponendo così le premesse per i successivi, durissimi [[combattimenti delle colline]] della primavera [[1967]] (''Hill fights'' nella storiografia anglosassone) e al lungo e drammatico [[Assedio di Khe Sanh|assedio della base]]
Inoltre Westmoreland impose ai Marines di mantenere e rafforzare tutti i
La dirigenza di Hanoi apparentemente si dimostrò disposta a subire gravi perdite pur di mantenere l'iniziativa delle operazioni e accentuare il logoramento e le perdite nemiche; continuò, quindi, ad incrementare le manovre nella Zona Smilitarizzata con un maggiore afflusso di truppe regolari e con pericolosi movimenti aggressivi nel [[1967]] soprattutto contro [[Battaglia di Con Thien|Con Thien]] e Khe Sanh; le perdite nordvietnamite furono molto elevate ma indubbiamente anche
[[File:DMZ1.jpg|thumb
I Marines quindi dovettero mettere da parte i loro
Alla fine della guerra, oltre
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
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* Neil Sheehan, ''Vietnam. Una sporca bugia'', Piemme 2010.
== Voci correlate ==
* [[
* [[Assedio di Khe Sanh]]
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== Altri progetti ==
[[Categoria:Battaglie della Guerra del Vietnam]]▼
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[[Categoria:Guerra nel 1966]]
[[Categoria:Battaglie che coinvolgono gli Stati Uniti d'America]]
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