Muhammad ibn al-Qasim: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Michele-sama (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
 
(37 versioni intermedie di 15 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Avvisounicode}}
{{F|militari|marzo 2010}}
{{Bio
|Nome = ʿImād al-Dīn Muḥammad
|Titolo =
|Cognome = ibn al-Qāsim b. Yūsuf al-Thaqafī
|Nome = Imád-uddín Muhammad bin Qasim bin Yusuf Sakifi
|PreData = {{arabo|محمد بن القاسم الثقفي }}
|Cognome = Al-Thaqafi
|PostCognome = in [[lingua araba|arabo]] محمد بن قاسم‎
|ForzaOrdinamento = Qasim, Muhammad
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ta'if
Riga 14 ⟶ 10:
|GiornoMeseMorte = 18 luglio
|AnnoMorte = 715
|Attività = generale
|Epoca = 600
|Epoca2 = 700
|Attività = generale
|AttivitàAltre =  e [[emiro]]
|Nazionalità = arabo
|PostNazionalità = , noto per aver conquistato con leil suesuo armateesercito le regioni orientali del [[Sindh]] e del [[Punjab (regione)|Punjab]], dando così inizio al periodo di dominazione [[islamismo|islamica]] [[Omayyadi|omayyade]] dell'[[Asia meridionale]]
|Immagine = Mbq.jpg
|Didascalia =
|DimImmagine =
}}
 
Originario della [[tribù]] dei [[ThaqeefBanu Thaqif]], che dimora tutt'orainsediata nella regionecittà [[Hijaz|higiazena]] di [[Ta'if|Ṭāʾif]] e nei suoi dintorni immediati, perse suo padre quando era ancora giovanissimo,. venneFu quindi educato dalla madre e da suo zio paterno, il dotto [[generale]] e [[governatore ]] [[arabi|arabo]] [[Alal-Hajjaj ibn Yusuf|al-Ḥajjāj b. Yūsuf]]. Sotto la sua guida e l'insegnamentoimparando dellada lui strategia bellica e arte della politica di suo zio, il giovane MuhammadMuḥammad binb. Qasimal-Qāsim venne infine nominato governatore della [[Persia]], e, a soli diciassette anni, fu inviato nel [[711]] dal [[califfo]] [[al-Walid ibn Abd al-Malik|al-WalidWalīd I]] alla guida di una spedizione militare versoper laliberare le navi mercantili arabe che erano state sequestrate illegalmente da Raja Dahir nella città portuale di DebulDaybul (l'antica [[Karachi]]).<ref name="berzin">[http://www.berzinarchives.com/web/en/archives/e-books/unpublished_manuscripts/historical_interaction/pt1/history_cultures_04.html#n5 Alexander Berzin, ''"Part I: The Umayyad Caliphate (661 - 750 CE), The First Muslim Incursion into the Indian Subcontinent"'', The Historical Interaction between the Buddhist and Islamic Cultures before the Mongol Empire Last accessed September 11, 2007]</ref>
 
==Politica conciliativa==
Realizzati i suoi obiettivi, il giovane generale si rivelò un prudente e avveduto amministratore. Non impose infatti alcuna conversione alle popolazioni conquistate (che non appartenevano all<nowiki>'</nowiki>''[[Ahl al-Kitab|Ahl al-Kitāb]]''), grazie a un'intelligente inclusione dei ''[[Veda]]'' ai Libri di origine celeste, come - oltre al [[Corano]] - erano considerati anche la ''[[Torah]]'' e l'''[[Vangeli|Injīl]]'', tale da assimilare alle comunità protette anche gli [[induisti]], difficilmente definibili [[Monoteismo|monoteisti]]. Ciò servì a impedire in quelle aree (e poi al resto del [[subcontinente indiano]]) l'alternativa prevista tra "conversione all'Islam o morte" riservata ai [[Politeismo|politeisti]] e di evitare probabili massacri di dimensioni incalcolabili.<br>
Ai nuovi sudditi fu imposta quindi esclusivamente la fiscalità islamica prevista per i ''[[dhimmi]]'', l'amministrazione di quanto atteneva al loro statuto personale, la gestione delle loro norme ereditarie e il libero culto della propria fede. Furono inoltre mantenuti al loro posto gli amministratori indigeni, imponendo a loro e a tutti i nuovi sudditi induisti la pura e semplice lealtà politica nei confronti del [[califfo]] di [[Damasco]].
 
Muḥammad b. al-Qāsim stava avviando i preparativi per ulteriori spedizioni quando lo zio paterno al-Ḥajjāj morì. Il nuovo Califfo succeduto ad [[al-Walid ibn Abd al-Malik|al-Walīd I]], suo fratello [[Sulayman ibn Abd al-Malik|Sulaymān b. ʿAbd al-Malik]], che era giunto al potere anche grazie al sostegno di vari feroci nemici di al-Ḥajjāj (che aveva sempre governato con un'efficienza pari solo alla sua crudeltà di metodi), per vendicarsi di tutti coloro che avevano sostenuto il defunto potente governatore dell'Iraq, richiamò in patria tutti i generali da lui nominati per le conquiste da operare a oriente: [[Qutayba ibn Muslim]] e Muḥammad b. al-Qāsim, nominando al loro posto, come governatore del [[Fars|Fārs]], [[Kerman|Kirmān]], [[Makran]] e [[Sindh]], [[Yazid ibn al-Muhallab|Yazīd b. al-Muhallab]], che era stato fatto torturare da al-Ḥajjāj e che era uno dei figli del generale di [['Abd al-Malik ibn Marwan|ʿAbd al-Malik b. Marwān]], [[al-Muhallab ibn Abi Sufra]]. Yazīd b. al-Muhallab non perse tempo a far mettere in catene a [[Mosul|Mossul]] Muḥammad b. al-Qāsim,<ref>Wink, 2002: p. 53.</ref> e a farlo giustiziare poco dopo, facendolo inumare in un posto che volle rimanesse sconosciuto per misura precauzionale.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* [[Baladhuri|Balādhurī]], ''Futūḥ al-buldān'', edito da [[Michael Jan de Goeje]] sotto il titolo ''Liber expugnationis regionum'', Leiden, Brill, 1863-66, pp.&nbsp;436–441 e Index (trad inglese di [[Philip K. Hitti]] e F.C. Murgotten, ''The origins of the Islamic state'', New York 1924, 1926, pp.&nbsp;215–225)
* Lemma «Muḥammad ibn al-Ķāsim» (Y. Friedmann), su: ''[[The Encyclopaedia of Islam]]'', Second Edition
* Alexander Berzin, Part I: ''The Umayyad Caliphate (661 - 750 CE), The First Muslim Incursion into the Indian Subcontinent'', The Historical Interaction between the Buddhist and Islamic Cultures before the Mongol Empire Last, 2007 [http://www.berzinarchives.com/web/en/archives/e-books/unpublished_manuscripts/historical_interaction/pt1/history_cultures_04.html#n5 articolo online, accesso 15 novembre 2014]
* Nicholas F. Gier, ''From Mongols to Mughals: Religious Violence in India 9th-18th Centuries'', Presented at the Pacific Northwest Regional Meeting American Academy of Religion, Gonzaga University, May, 2006 [http://www.class.uidaho.edu/ngier/mm.htm]
* [[Stanley Lane-Poole]], ''Medieval India under Mohammedan Rule, 712-1764'', New York, G.P. Putnam's Sons, 1970
* [[Annemarie Schimmel]], ''Religionen - Islam in the Indian Subcontinent'', Brill Academic Publishers, Jan 1, 1980, ISBN 90-04-06117-7
* Appleby, R Scott & Martin E Marty, ''Fundamentalisms Comprehended'', University of Chicago Press, May 1, 2004, ISBN 0-226-50888-9
* Andre Wink, ''Al-Hind, the Making of the Indo-Islamic World'', Brill Academic Publishers, August 1, 2002, ISBN 0-391-04173-8
* --, ''Al-Hind, the Making of the Indo-Islamic World'', Brill Academic Publishers, 2004, ISBN 90-04-09249-8
* John Keay, ''India: A History'', Grove Press, May 1, 2001, ISBN 0-8021-3797-0
* Derryl N. Maclean, ''Religion and Society in Arab Sind'', Brill Academic Publishers, 1989 ISBN 90-04-08551-3
 
[http://books.google.co.in/books?id=xxAVAAAAIAAJ&pg=PA56&lpg=PA56&dq=nirun+pakistan&source=bl&ots=iMvWZYyXJm&sig=yuNEAgOXhQjiBMfeT96QT_tGv6M&hl=en&sa=X&oi=book_result&resnum=4&ct=result#PPA39,M1 lavoro online]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|guerra|biografie}}
[[Categoria:Storia del Pakistan]]