Lago Maggiore: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
 
Riga 1:
{{Massa d'acqua
{{stub}}
|Nome = Lago Maggiore<br />''Verbano''
Il [[lago]] '''Maggiore''' (o lago '''Verbano''') &egrave; uno dei principali [[laghi italiani]]. Bagna le province di [[Provincia di Varese|Varese]], [[Provincia del Verbano Cusio Ossola|Verbano Cusio Ossola]], [[Provincia di Novara|Novara]] ed il [[Canton Ticino]], in [[Svizzera]]. Il [[Ticino]] è il principale [[immissario]] e l'unico [[emissario]] del lago, altri [[immissario|immissari]] sono la [[Verzasca]] e la [[Maggia]] in [[Svizzera]], il [[Cannobino]], il [[San Bernardino (fiume)|San Bernardino]], ed il [[Toce]] sulla sponda [[Piemonte|piemontese]], il [[Giona (torrente)|Giona]], il [[Tresa]], il [[Margorabbia]] ed il [[Boesio]] sulla sponda [[Lombardia|lombarda]]. Fra [[Stresa]] e [[Verbania]] si trovano le tre [[Isole Borromee]]: l'[[Isola Bella]], l'[[Isola Madre]] e l'[[Isola dei Pescatori]].
|Immagine = LagoMaggiore.jpg
|Didascalia = Il lago da [[Cestovia Laveno-Poggio Sant'Elsa|Poggio Sant'Elsa]]
|Stato = ITA
|Stato2 = CHE
|Altri stati =
|Div amm 1 = {{IT-PMN}}<br />{{IT-LOM}}<br />{{CH-TI}}
|Div amm 2 = {{IT-NO}}<br />{{IT-VB}}<br />{{IT-VA}}<br />{{simbolo|CHE Locarno COA.svg}} [[Distretto di Locarno]]
|Div amm 3 =
|Superficie = 212
|Lunghezza = 64,37
|Altitudine = 193<ref name = "TecnicheNuove" />
|Larghezza =
|Profondità media =200
|Coste =
|Origine =
|Bacino = {{formatnum:6598}}
|Immissari = [[Ticino (fiume)|Ticino]], [[Maggia (fiume)|Maggia]], [[Toce]], [[Tresa]]
|Emissari = Ticino
|Residenza =
|Ghiacciato =
|Salinità = < 0,05% (acqua dolce)
|Isole =
|Insenature =
|Mappa = Lago Maggiore-Mappa.png
|Didascalia mappa =
}}
[[File:Lake Maggiore- the Borromean Gulf and the southeastern shore 2008 Touring Club Italiano GR Lombardia@0240.tif|thumb|Mappa del Lago Maggiore: il Golfo Borromeo e la sponda sud-orientale]]
 
Il '''lago Maggiore''' o '''Verbano''' (''Lagh Magior'' in [[lingua lombarda|lombardo]] e [[lingua piemontese|piemontese]]) è un [[lago]] [[prealpi]]no di origine fluvioglaciale della [[regione geografica italiana]]. Le sue rive sono condivise tra [[Svizzera]] ([[Canton Ticino]]) e [[Italia]] (province di [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|Verbano-Cusio-Ossola]] e [[Provincia di Novara|Novara]], in [[Piemonte]], e [[Provincia di Varese|Varese]], in [[Lombardia]]).
[[Categoria:Laghi italiani|Maggiore]]
 
Il nome Maggiore deriva dal fatto che è il più grande tra i laghi della zona<ref name="Treccani">{{Treccani|lago-maggiore_(Enciclopedia-Italiana)/|Maggiore, Lago|autore=Rina Monti, Manfredo Vanni|anno=1934}}</ref>, ma fra i laghi italiani è il [[Laghi d'Italia per superficie|secondo per superficie]] dopo il [[lago di Garda]] (nonché il secondo per profondità dopo il [[lago di Como]]). In passato era unito al [[lago di Mergozzo]], da cui fu separato a causa della formazione della Piana di [[Fondotoce]].
[[de:Lago Maggiore]]
 
[[en:Lake Maggiore]]
== Geografia fisica ==
[[ja:マッジョーレ湖]]
Il lago Maggiore si trova a un'altezza di circa 193 [[metro|metri]] [[Livello del mare|s.l.m.]]<ref name = "TecnicheNuove">{{cita libro | url = https://www.google.it/books/edition/Gli_impianti_elettrici_civili/cgjiQVAdH8wC?hl=it&gbpv=1&dq=%22lago+maggiore%22++slm&pg=PA73&printsec=frontcover | titolo = Gli impianti elettrici civili
[[nl:Lago Maggiore]]
| autore = Giorgio Davini | anno = 2002 | p = 73 | editore = Tecniche Nuove | isbn = 9788848114608 | accesso = 17 ottobre 2024 }} </ref> La sua superficie è di 212 [[chilometro quadrato|km²]] la maggior parte dei quali, circa l'80%, in territorio italiano. Ha un perimetro di 170&nbsp;km e una lunghezza di 64,37&nbsp;km (la maggiore tra i laghi italiani); la larghezza massima è di 10&nbsp;km e quella media di 3,9&nbsp;km. Il volume d'acqua contenuto è pari a 37,5 miliardi di [[metro cubo|m³]] con un tempo teorico di ricambio pari a circa 4 anni<ref name="CNR">[{{cita web|url=http://www.iii.to.cnr.it/laghi/maggiore/maggiore.htm|titolo=Copia archiviata|accesso=2 aprile 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060424055726/http://www.iii.to.cnr.it/laghi/maggiore/maggiore.htm|dataarchivio=24 aprile 2006|urlmorto=sì}} Scheda dell'Istituto per lo studio degli ecosistemi del CNR].</ref>. Il [[bacino idrografico]] è pari a circa {{tutto attaccato|{{formatnum:6598}} km²}}<ref name="Consticino">{{cita web|url=http://www.ticinoconsorzio.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4&Itemid=27|titolo=Consorzio del Ticino - Il bacino|accesso=15 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141016062011/http://www.ticinoconsorzio.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4&Itemid=27|dataarchivio=16 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref> di cui {{formatnum:3229}} in territorio italiano e {{formatnum:3369}} in quello svizzero (il rapporto tra la superficie del bacino e quella del lago è pari 31,1). La massima altitudine del bacino imbrifero è [[Punta Dufour]] nel massiccio del [[Monte Rosa]] ({{formatnum:4633}} m s.l.m.), mentre quella media è di {{formatnum:1270}} m s.l.m. Il bacino è caratterizzato dall'esistenza di una trentina di invasi artificiali con una raccolta di circa 600 milioni di m³ di acqua che, se rilasciati contemporaneamente, eleverebbero il livello del lago di circa 2,5 m<ref name="Consticino" />. La massima profondità è di circa 380 m (nella [[criptodepressione]] tra [[Ghiffa]] e [[Porto Valtravaglia]]) che risulta quindi di 177 m sotto il livello del mare.
 
Gli [[immissario|immissari]] maggiori sono il [[Ticino (fiume)|Ticino]], la [[Maggia (fiume)|Maggia]], il [[Toce]] (che riceve le acque del torrente [[Strona (affluente del Toce)|Strona]] e quindi del [[lago d'Orta]]<ref>L'emissario del lago d'Orta, il [[Nigoglia]], è un affluente dello Strona.</ref>) e la [[Tresa]] (a sua volta emissario del [[lago di Lugano]] e alimentata dal [[Margorabbia]]). I tributari maggiori hanno un andamento di deflusso diverso, mentre Ticino e Toce, che hanno un bacino imbrifero ad alte quote, raggiungono un flusso massimo nel periodo compreso fra maggio e ottobre in coincidenza allo scioglimento di [[neve|nevi]] e [[ghiacciaio|ghiacciai]]; gli altri tributari hanno un andamento fortemente influenzato dalle [[precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]]. Immissari minori sono i torrenti [[Verzasca (fiume)|Verzasca]], [[Cannobino]], [[San Bernardino (torrente)|San Bernardino]], [[San Giovanni (torrente)|San Giovanni]], [[Giona (torrente)|Giona]] e [[Boesio]]. L'unico emissario è il Ticino che fluisce dal lago a [[Sesto Calende]].
 
=== Immissari ===
{{div col|3}}
* [[Bardello (fiume)|Bardello]]
* [[Boesio]]
* [[Canale di Mergozzo]]
* [[Cannobino]]
* [[Airola-Erno|Erno]]
* [[Froda di Caldè]]
* [[Froda di Porto Valtravaglia]]
* [[Giona (torrente)|Giona]]
* [[Maggia (fiume)|Maggia]]
* [[Molinera]]
* [[Monvallina]]
* [[Riale Corto]]
* [[Riale del Molino]]
* [[Riale del Roddo]]
* [[Riale di Casere]]
* [[Rio Ballona]]
* [[Rio Colmegnino]] (o Rio di Colmegna)
* [[Rio Colorio]]
* [[Rio dell'Asino]]
* [[Rio Molinetto]]
* [[Rio Valmara]]
* [[Ronè]]
* [[San Bernardino (torrente)|San Bernardino]]
* [[San Giovanni (torrente)|San Giovanni]]
* [[San Giovanni di Bedero (torrente)|San Giovanni di Bedero]]
* [[Selvaspessa]]
* [[Stronetta]]
* [[Tiasca]]
* [[Ticino (fiume)|Ticino]]
* [[Toce]]
* [[Acquanegra (torrente)|Torrente Aquanegra]]
* [[Tresa]]
* [[Trigo (torrente)|Trigo]]
* [[Versella]] o Varesella
* [[Verzasca (fiume)|Verzasca]]
* [[Vevera]]
{{div col end}}
 
=== Geologia ===
L'origine del lago Maggiore è in parte glaciale, ne è testimone la disposizione delle colline formate da depositi [[morena|morenici]] di natura glaciale, ma è accertato che l'escavazione glaciale è avvenuta su una preesistente valle fluviale, il profilo del lago ha infatti la tipica forma a V delle valli fluviali.
 
Come [[materiale da costruzione]] è stato molto utilizzato in passato il [[granito]] rosa di [[Baveno]]. Sono peraltro conosciuti gli usi costruttivi antichi della pietra d'[[Angera]] (utilizzata ad esempio nell'antichità classica, e nel periodo medievale), mentre le cave di [[calcare]] di Caldè fornirono per molti secoli la materia prima per la [[calce]] con cui vennero innalzati edifici di Lombardia e Piemonte: complice la facilità di trasporto tramite barca, prima sul lago, indi sui navigli milanesi<ref>{{Cita web |url=http://verbanensia.org/ |titolo=Magazzeno Storico Verbanese<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=27 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200314141712/http://www.verbanensia.org/ |dataarchivio=14 marzo 2020 |urlmorto=no }}</ref>.
 
=== Clima e statistiche ===
[[File:Lago Maggiore satellite.jpg|thumb|Il lago Maggiore visto da satellite|245x245px]]
Il lago Maggiore è caratterizzato da inverni freddi, ma più miti rispetto all'entroterra, e moderatamente nevosi (con accumuli medi di 10&nbsp;cm per ogni nevicata e talvolta anche superiori ai 30&nbsp;cm fino a un massimo di 50&nbsp;cm), le estati sono moderatamente calde, umide e temporalesche, la temperatura media di gennaio si attesta sui 2&nbsp;°C, con punte di 3&nbsp;°C sul versante settentrionale del golfo Borromeo (in virtù dell'ampia esposizione al sole), le temperature notturne possono scendere sotto lo 0&nbsp;°C, fino a -10&nbsp;°C, ma molto raramente scendere sotto tale valore. In estate le temperature medie si attestano attorno ai 22&nbsp;°C, con punte diurne che raramente superano i 32&nbsp;°C. Procedendo verso le valli interne le temperature si fanno via via più rigide. La zona è molto piovosa e talvolta, specie nelle stagioni intermedie, possono verificarsi episodi alluvionali. La temperatura delle acque superficiali (fino a 2 metri di profondità) del lago raggiungono punte invernali di 5-6&nbsp;°C, mentre in estate si raggiungono mediamente i 22-24&nbsp;°C.
 
Alcune statistiche sul lago Maggiore<ref name="ReferenceA">Dati presi dal libro: ''2000, il Locarnese sott'acqua'', di Francesco Del Priore e Teresio Valsesia, Armando Dadò Editore, 2000.</ref>. Da notare che nei periodi di magra il livello dell'acqua fra [[Locarno]] e [[Sesto Calende]] può variare di 1&nbsp;cm, mentre durante le piene fino a 30&nbsp;cm<ref name="ReferenceA"/>.
 
{| class="wikitable"
|-
! rowspan="4" | Superficie
| 208&nbsp;km² a 193,00 metri
|-
|| 212&nbsp;km² a 193,20 metri
|-
|| 231&nbsp;km² a 197,00 metri
|-
|| 254&nbsp;km² a 200,00 metri
|-
! Volume
| 37&nbsp;km³ a 193,20 metri
|-
! Bacino imbrifero
| 6598&nbsp;km²
|-
! Apporto d'acqua
| 0,65&nbsp;km³ di acqua ogni 100&nbsp;mm di precipitazioni
|-
! Livello medio massimo
| 193,80 metri
|-
! Livello medio minimo
| 193,20 metri
|-
! Livello di guardia
| 195,00 metri
|-
! Livello di inizio danni
| 195,50 metri
|-
! Livello minimo
| 192,00&nbsp;m (soglia della diga)
|-
! Crescita media con alluvione
| 120&nbsp;cm ogni 24 h
|-
! Crescita massima media
| 144&nbsp;cm ogni 24 h (3&nbsp;600&nbsp;m³/s)
|-
! Crescita estrema
| 165&nbsp;cm ogni 24 h, 9&nbsp;cm ogni h (24 settembre 1993)
|-
! Calo medio
| 20–25&nbsp;cm ogni 24 h (560&nbsp;m³/s)
|}
==== Venti ====
Come tutti i laghi prealpini, il lago Maggiore viene percorso, soprattutto nella bella stagione, da due tipi di venti prevalenti, uno che spira al mattino dalle montagne verso la pianura (detto [[moscendrino]] in quanto proveniente dal [[passo del Monte Ceneri]], a volte [[tramontana]]) e un venticello che spira dalla pianura alla montagna soprattutto durante il pomeriggio (detto [[inverna]]). Questi venti costanti fanno dei laghi prealpini un ottimo campo dove adoperarsi in sport che usano appunto il vento, come la [[Vela (sport)|vela]] e il [[windsurf]]. Il lago Maggiore ha dei punti particolari, soprattutto nella parte superiore, dove le montagne si stringono a formare una stretta valle in cui questi venti spirano molto forti.
 
Ci sono poi altri venti tipici di questo lago come l'[[invernone]], che spira da sud-ovest e porta in genere tempesta, il maggiore, che viene da nord-est ed è molto pericoloso in quanto agita parecchio il lago, il [[valmaggino]] che spira leggermente dalle valli dietro [[Locarno]], il mergozzo, che spira soprattutto di notte, da nord-ovest<ref>Emanuele Bolla, ''Un tuffo negli anni 50.''</ref>.
 
=== Isole ===
[[File:Isola Madre.jpg|thumb|[[Isola Madre]]]]
[[File:J M Leitzmann Isola Bella 1851.jpg|thumb|[[J. M. Leitzmann]], [[Isola Bella (Lago Maggiore)|Isola Bella]], 1851]]
Nel lago Maggiore sono presenti molte [[isola|isole]] grandi, piccole o minuscole, divise tra le otto del Piemonte, le due della Svizzera e due in Lombardia, per un totale di dodici.
* '''[[Isole Borromee]]'''
** [[Isola Bella (Lago Maggiore)|Isola Bella]]
** [[Isola Madre]]
** [[Isola dei Pescatori]] (o Isola Superiore o Isola Superiore dei Pescatori)
** [[Isolino di San Giovanni]]
** [[Scoglio della Malghera|Isolotto (o scoglio) della Malghera]]
* '''[[Isole di Brissago]]'''
** [[Isola di San Pancrazio]] (o Isola Grande)
** [[Isole di Brissago|Isola di Sant’Apollinare]] (o Isolino)
* [[Castelli di Cannero]]
* [[Isolino Partegora]]
* [[Sasso Galletto]]
Fra [[Stresa]] e [[Verbania]] si trova l'arcipelago borromeo: l'Isola Madre (la più estesa del bacino lacustre), l'Isola Bella e l'Isola Superiore dei Pescatori (nota anche più semplicemente come Isola dei Pescatori o Isola Superiore)
 
Di fronte alla località svizzera di [[Ronco sopra Ascona]] si trovano le due Isole di Brissago, la maggiore delle quali ospita un giardino botanico.
 
Di fronte alla costa di [[Cannero Riviera]] si trovano invece i tre [[scoglio|scogli]] emersi detti Castelli di Cannero: lo scoglio maggiore, totalmente occupato oggidì dal manufatto bellico della Vitaliana, rocca voluta dal conte [[Ludovico Borromeo]] a partire dal 1518, lo scoglio minore, su cui si ergono i ruderi delle cosiddette "prigioni", ma in effetti una torricella avanzata con cannoniera a falconetti di presidio meridionale al porto canale, e infine lo scoglietto (verso [[Maccagno]]) del "Melgonaro", su cui cresce solo una stenta ma tenace pianta che ha affascinato poeti e incisori quali [[Piero Chiara]], [[Marco Costantini]], [[Carlo Rapp]].
 
Vanno infine citati, l'Isolino di San Giovanni di fronte a [[Verbania]] (famoso perché fu per molti anni residenza, nel [[XVII secolo|seicentesco]] Palazzo Borromeo, del direttore d'orchestra [[Arturo Toscanini]]), l'isolotto La Malghera detto anche ''Isola delle Bambole'', tra l'Isola Bella e quella dei Pescatori e quindi l'Isolino Partegora nel piccolo golfo di [[Angera]].
 
== Ambiente ==
=== Flora ===
Per definire la flora del lago Maggiore si usa spesso il termine di flora insubrica. La zona è tra le aree più piovose dell'Italia e della Svizzera<ref>{{Cita libro|autore=Michael Kleih|titolo=Flora tra il Lago Maggiore e il Lago di Como, Busto Arsizio, 2018|data=2018|editore=Nomos Edizioni}}</ref>. La punta massima di quasi 3&nbsp;000 mm annui viene raggiunta in Valle Cannobina (provincia del VCO), in provincia di Varese vicino a Vararo con 2&nbsp;000 mm. La catena alpina a nord del lago e i rilievi aspri e spesso molto ripidi la proteggono dai venti freddi da nord e il clima è quindi mite. Molto pronunciate sono le differenze microclimatiche tra pendii ripidi meridionali, magari in vicinanza del lago e luoghi più di quota ed esposti verso nord. Questo determina una flora molto varia e interessante. La combinazione di molte precipitazioni e clima mite favorisce lo sviluppo di una vegetazione molto rigogliosa come raramente accade in altre parti d'Europa e permette la coltivazione di piante particolari quali le [[Camellia|camelie]]. Gran parte del territorio è ricoperto di boschi, che ricrescono velocemente dopo il taglio o gli incendi frequenti.
 
Molto importante per la flora è anche se il substrato è calcofilo o acidofilo. Intorno al lago Maggiore sul versante piemontese e svizzero quasi ovunque è acidofilo, salvo affioramenti calcofili molto piccoli. Lo stesso vale per quello lombardo a nord di Luino e sulle colline moreniche nell’estremo sudest verso Sesto Calende. Qui a un’altitudine fino a 800 - 1&nbsp;000 m circa dominano ovunque i boschi di [[castagno]], spesso quasi puri. In luoghi piuttosto miti sparso nel bosco si trova l'[[Ilex aquifolium|agrifoglio]] (''Ilex aquifolium'') Tra 1&nbsp;000&nbsp;m e circa 1&nbsp;700&nbsp;m sono presenti soprattutto faggete acidofile. Al di sopra i boschi si diradano e si rinvengono l'[[Acer pseudoplatanus|acero montano]] (''Acer pseudoplatanus'') e la [[Betula pendula|betulla]] (''Betula pendula''). Qui e al piano montano in luoghi aperti (disboscati o incendiati) sono frequenti superfici estese coperte da ''[[Molinia arundinacea]]'', [[felce aquilina]] (''Pteridium aquilinum'') e la [[Cytisus scoparius|genista dei carbonai]] (''Cytisus scoparius''), suggestiva quando fiorisce in gran numero in primavera.
 
Le aree pianeggianti di bassa quota come quelle della Val d'Ossola, il Piano di Magadino, la Valle del Tresa, la Valcuvia e il basso Varesotto sono spesso fortemente antropizzate e densamente popolate. In questi luoghi si concentra anche l'agricoltura non molto intensa con prati sfalciati e campi soprattutto di [[mais]]. Dove è rimasto ancora il bosco si compone soprattutto di [[Quercus robur|Farnia]] (''Quercus robur''), [[Frassino maggiore]] (''Fraxinus excelsior'') e [[Robinia pseudoacacia|Robinia]] (''Robinia pseudoacacia'') e qualche castagno e [[Ulmus minor|olmo]] (''Ulmus minor'').
 
Una flora diversa si incontra dalla parte centro-orientale del lago in provincia di Varese, dove il substrato è calcofilo. Il bosco più diffuso è ancora il castagneto, ma a est del Campo dei Fiori iniziano a essere più frequenti gli orno-ostrieti dominati da [[Fraxinus ornus|orniello]] (''Fraxinus ornus'') e [[Ostrya carpinifolia|carpino nero]] (''Ostrya carpinifolia''), molto frequenti nelle alpi italiane sud-orientali e in Europa insieme ai castagneti particolarmente tipici per la flora di transizione tra quella centro-europea e quella mediterranea. In questo settore sono particolarmente ricchi di specie i [[Prato (agricoltura)|prati]] aridi che si formano nei pochi luoghi né antropizzati né coperti da bosco su rocce dolomitiche e calcaree con suolo poco profondo. I più interessanti prati aridi si trovano sul M. Sangiano preso l'omonimo paese e anche sui Pizzoni di Laveno, vicino a Vararo e sopra Rasa a nord di Varese.
 
Gli ambienti più interessanti dell'area sono probabilmente quelli umidi dove per le specie minacciate d'estinzione sono presenti alcune delle loro ultime stazioni in Italia. Questo tipo di ambiente è probabilmente così ben rappresentato per la quantità eccezionale di precipitazioni e per i numerosi laghi e fiumi. Tra queste emergenze, elencate sulla lista rossa nazionale c'è la [[Trapa natans|castagna d'acqua]] (''Trapa natans'') presente nella [[Riserva naturale di Fondo Toce|Riserva naturale di Fondotoce]] e nei laghi minori di Varese e Comabbio. Altre specie della lista rossa sono ''[[Hottonia palustris]]''<ref>{{Cita web|url=http://floravarese.it/|titolo=Flora tra Lago Maggiore e Lago di Como|lingua=it-IT|accesso=2022-02-07}}</ref>, rinvenuta sul lago presso Brebbia e ''[[Sagittaria sagittifolia]]'', rinvenuta intorno ai laghi di Varese e Comabbio, ma probabilmente estinta. Una delle ultime stazioni in Italia è anche quella del [[Nymphoides peltata|limnantemio]] (''Nymphoides peltata'') sul lago di Comabbio. Notevoli sono inoltre le [[Torbiera|torbiere]] relittuali della Valganna e quella di Cavagnano, dove si trovano ''[[Drosera intermedia]]'' e ''Scheuchzeria palustris'', elencate sulla lista rossa della Lombardia.
 
Luoghi naturali ed eccezionalmente caldi si trovano a picco sul lago e sono solo difficilmente accessibili. Sorprendentemente qui si rinviene già una specie del tutto mediterranea, il [[Cistus salvifolius|Cisto femmina]] (''Cistus salviifolia''; Locarnese, Mont'Orfano, Santa Caterina, ecc.). In luoghi caldi più antropizzati vicino ai paesi si assiste invece a un fenomeno chiamato laurofillizzazione<ref>{{Cita web|url=http://www.guidobrusa.info/|titolo=Flora Insubrica|lingua=it|accesso=2022-02-07}}</ref>, dove si formano fitti boschi di piante legnose sempreverdi esotiche quali la [[Trachycarpus fortunei|palma cinese]] (''Trachycarpus fortunei'') e l'[[Laurus nobilis|alloro]] (''Laurus nobilis'').
 
=== Fauna ===
Nel lago vivono due specie di coregoni, la [[Coregonus oxyrinchus|bondella]] e, meno diffuso, il [[Coregonus lavaretus|lavarello]]. Entrambi vivono in acque profonde e vengono a riva solo durante la fregola nei primi di dicembre. Vi si trovano inoltre l'[[alosa agone|agone]], il [[Perca fluviatilis|pesce persico]], il [[Esox lucius|luccio]], il [[Squalius squalus|cavedano]], la [[Lota lota|bottatrice]], il siluro, le [[Anguilla anguilla|anguille]] e le [[Alburnus arborella|alborelle]], vi si trova anche la trota, una volta veniva definita trota lacustre, salvo poi scoprire in un secondo tempo che essa come specie non esisteva, infatti si trattava di trote fario e trote marmorate adattate agli ecotipi lacustri; esse presentano livrea argentea, testa piccola e appuntita e puntini a forma di X anziché circolari.
 
Il lago ospita diverse specie di uccelli acquatici nidificanti, inoltre rappresenta un importante corridoio, luogo di sosta e alimentazione per le migrazioni.
 
Ad esempio: [[Mergus merganser|smergo maggiore]], [[Cygnus olor|cigno reale]], [[Svasso|svassi]], [[Laridae|gabbiani]], [[Phalacrocorax carbo|cormorani]], [[Anatidae|anatre]]<ref>{{Cita web |url=http://www.lagomaggiorelife.it/?p=645 |titolo=lagomaggiorelife» Vuoi conoscere il Lago Maggiore? » NUMEROSI UCCELLI ACQUATICI SUL LAGO MAGGIORE<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130729145659/http://www.lagomaggiorelife.it/?p=645 |dataarchivio=29 luglio 2013 |urlmorto=no }}</ref>.
 
=== Giardini ===
Il clima mite favorisce la crescita di [[Citrus × limon|limoni]], [[Olea europaea|olivi]] e l'[[Laurus nobilis|alloro]]. Prosperano le acidofile, [[Camellia|camelie]], [[Rhododendron|azalee]], [[rododendro|rododendri]] e [[magnolie]] che si possono ammirare nei numerosi e splendidi giardini che si susseguono sulla costa [[piemonte]]se.
 
A [[Verbania]] si trovano i [[giardini botanici di Villa Taranto]]; a [[Stresa]], in frazione Alpino, si trova il [[giardino botanico Alpinia]].
 
[[File:Lightmatter lakemaggiore.jpg|thumb|upright|[[Alba]] sul lago Maggiore]]
 
== Trasporti e navigazione ==
[[File:Artgate Fondazione Cariplo - Morbelli Angelo, Battello sul Lago Maggiore.jpg|thumb|[[Angelo Morbelli]], 1915: battello sul lago Maggiore]]
[[File:Priscafo Regina Madre a Luino.JPG|thumb|I piroscafi ''Genova'' (a sinistra) e ''Regina Madre'' a Luino.]]Nel Museo dell'[[Isola Bella (Lago Maggiore)|Isola Bella]] è conservata una piroga preistorica ritrovata nei pressi di [[Ispra]] nell'800, a testimonianza della lunga ininterrotta storia della navigazione locale, proseguita poi nei secoli più recenti con il trasporto dei blocchi lapidei e la fluitazione dei legnami.
La navigazione di linea sul lago ha origini molto antiche: già nel 1825 si costituì l'"Impresa Lombardo-Sardo-Ticinese" per la navigazione sulle sue acque e nel 1826 il primo piroscafo, il ''Verbano'', già solcava le acque del lago. Nel 1853 cominciò il servizio anche una seconda società, il "Lloyd Austriaco", con il piroscafo ''Taxis''. L'"Impresa Lombardo-Sardo-Ticinese" fallì nel 1853 e vendette i piroscafi al governo del [[Regno di Sardegna]]. Durante la [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|seconda guerra di indipendenza]] (1859) i piroscafi vennero armati e vi furono anche scontri (l'austriaco ''Radetzky'' venne seriamente danneggiato dalle popolazioni insorte) e infine trovarono riparo nelle acque neutrali svizzere. Il "Lloyd Austriaco", fallito, vendette i suoi tre bastimenti al governo svizzero che li cedette al governo sardo.
 
Nel 1867 la proprietà dei battelli passò alla neonata impresa "Innocente Mangili" di Milano, che a partire dal 1876 fino al 1909, nel corso della [[Belle Époque]], mise in servizio ben otto grandi battelli salone a ruote e, fino al 1914, cinque a elica. Nel 1896 la [[Guardia di Finanza|Regia Guardia di Finanza]] stanziò una flottiglia di piccole torpediniere a [[Cannobio]]; quello stesso anno una di esse, la ''[[Locusta (torpediniera)|Locusta]]'', affondò in una tempesta con tutto l'equipaggio.
 
Durante la [[prima guerra mondiale]] la società Mangili fallì e i battelli vennero gestiti dal governo con risultati disastrosi; nel 1923 passarono infine alla "[[Società Subalpina Imprese Ferroviarie]]", che attuò un drastico rinnovo della flotta: vennero demoliti tutti i piroscafi maggiori tranne sei (tre a ruote e tre a elica), altri due vennero riattrezzati con motore Diesel e vennero costruite dieci nuove motonavi; nel 1929 cominciò il servizio di trasporto autoveicoli con il traghetto ''San Cristoforo'', ottenuto dalla trasformazione di un barcone, e quattro anni più tardi entrò in servizio un secondo ''San Cristoforo'', la prima vera nave traghetto dei laghi italiani. Nel 1938 le Ferrovie Regionali Ticinesi aprirono il servizio sul bacino svizzero.
 
La [[seconda guerra mondiale]] portò lutti e danni: gli attacchi aerei alleati affondarono, tra il 25 settembre e il 26 settembre 1944, i piroscafi ''Genova'', ''Milano'' e ''Torino''. Nei primi due casi ci furono rispettivamente 34 e 26 morti. In altri attacchi furono danneggiate le motonavi ''Monfalcone'' e ''Magnolia''. Il 16 aprile 1948<ref>Francesco Ogliari, Franco Sapi, ''Stiffelius e berretto rosso. Storia dei trasporti italiani vol. 4'', a cura degli autori, Milano, 1964, p. 332</ref> la gestione delle imbarcazioni passò alla [[Gestione commissariale governativa]], che costruì diverse nuove navi (il primo aliscafo prese servizio nel 1953); nel 1956 acquistò la flottiglia svizzera.
 
[[File:MN Sempione lago Maggiore.jpg|Motonave traghetto ''Sempione'' (in servizio dal 1976), aprile 2016|thumb]]
[[File:Piccolomndoant battello.jpg|thumb|In questa scena del film ''[[Piccolo mondo antico (film 1941)|Piccolo mondo antico]]'', diretto da [[Mario Soldati]] nel 1941 e interpretato da [[Alida Valli]] e [[Massimo Serato]], venne utilizzato il battello lacustre ''[[Piemonte (piroscafo)|Piemonte]]'']]
Attualmente la flotta passeggeri della [[Gestione governativa navigazione laghi]], la più grande dei laghi italiani, si compone di oltre trenta unità tra piroscafi, motonavi, traghetti, catamarani, aliscafi e motoscafi. Tuttora la flotta continua ad ampliarsi, infatti si aspettano una motonave da 350 passeggeri, e un traghetto che sostituirà l'ormai demolito ''San Gottardo''. Sopravvivono ancora oggi quattro battelli storici:
* Il piroscafo salone a ruote ''[[Piemonte (piroscafo)|Piemonte]]'', costruito nel 1904 con il nome di ''Regina Madre'' e ribattezzato nel 1943, rimodernato nel 1961-1965 e tuttora in servizio (seppur la NLM lo utilizzi esclusivamente per noleggi);
* Il piroscafo salone a ruote ''[[Lombardia (piroscafo)|Lombardia]]'', costruito nel 1908 e messo in disarmo nel 1958, ancorato dal 1969 come bar-ristorante ad [[Arona]] e relativamente in buono stato di conservazione (le strutture originali, in parte nascoste da altre fittizie, sono intatte);
* La motonave a elica ''Torino'', costruita nel 1913 come piroscafo mezzo salone a elica, affondata nel 1944, recuperata e ricostruita come motonave nel 1945 e rimodernata nel 1969. Ha perso praticamente del tutto l'aspetto del piroscafo, assumendo il profilo delle motonavi [[Anni 1950|anni cinquanta]];
* La motonave a elica ''Azalea'' (gemella della ''Fior d'Arancio''), costruita nel 1924, rimodernata negli anni settanta, successivamente posta fuori servizio, venduta e usata come sede da una società di noleggio imbarcazioni presso Suna (Verbania), in buono stato.
{{Colonne}}
=== Piroscafi a ruote ===
* ''Verbano'' (I) (1826-1842)
* ''San Carlo'' (1842-1870)
* ''Verbano'' (II) (1844-?)<ref>distrutto da un incendio</ref>
* ''Verbano'' (III) (1845?)<ref>trasferito nel 1862 sul lago di Garda e ribattezzato ''Benaco''</ref>
* ''Taxis'' (1853-1950)<ref>ribattezzato ''Ticino'' e rimodernato nel 1860, trasformato in motonave a elica nel 1925 e ribattezzato ''Alpino'', demolito nel 1950</ref>
* ''Benedek'' (1853-1896)<ref>ribattezzato ''Sempione'' nel 1862</ref>
* ''Radetzky'' (1853)<ref>ribattezzato ''Elvezia'' nel 1862, trasferito sul lago di Garda e ribattezzato ''Sirmione'' nel 1866</ref>
* ''San Gottardo'' (1855-1918)<ref>rimodernato nel 1870</ref>
* ''San Bernardino'' (1855-?)<ref>rimodernato negli anni settanta del XIX secolo, demolito probabilmente tra il 1918 e il 1930</ref>
* ''Lucmagno'' (1855-1914)<ref>rimodernato negli anni settanta del XIX secolo</ref>
* ''Verbano'' (IV) (1876-1918)
* ''Eridano'' (1883-?)<ref name="ReferenceB">demolito negli anni venti/trenta del XX secolo</ref>
* ''Italia'' (1888-?)<ref name="ReferenceB"/>
* ''Elvezia'' (1890-?)<ref name="ReferenceB"/>
* ''Sempione'' (1896-1933)
* ''Francia'' (1903-?)<ref>ribattezzato ''Italia'' nel 1943, disarmato e venduto nel 1961, successivamente demolito</ref>
* ''[[Piemonte (piroscafo)|Regina Madre]]'' (1904)<ref>ribattezzato ''Piemonte'' nel 1943, rimodernato nel 1961-1965, in servizio</ref>
* ''[[Lombardia (piroscafo)|Lombardia]]'' (1908)<ref>posto in disarmo e venduto nel 1958, ormeggiato ad [[Arona]] come discoteca</ref>
=== Motonavi ===
* ''Dovia'' (1923-?)<ref>poi ''Verbania'' (dal 1943)</ref>
* ''Racconigi'' (1923-?)<ref>poi ''Arona'' (dal 1943)</ref>
* ''Airolo'' (1923-?)
* ''Monfalcone'' (1923-?)
* ''Legnano'' (1923-?)
* ''Fior d'Arancio'' (1923-2014)<ref>rimodernata negli anni sessanta, usata come battello cantiere dagli anni ottanta, demolita nel 2014 e sostituita dalla nuova motonave da lavoro "Fior d'Arancio II"</ref>
* ''Camelia'' (1923-?)<ref name="rimodernata negli anni '60">rimodernata negli anni sessanta</ref>
* ''Azalea'' (1923)<ref>rimodernata negli anni '60, ora ormeggiata a [[Belgirate]]</ref>
* ''Magnolia'' (1923-?)<ref name="rimodernata negli anni '60"/>
* ''Mimosa'' (1925-?)
* ''Fortuna'' (1938-2006)
* ''Delfino'' (1950)
* ''Milano'' (1952)
* ''Genova'' (1952)<ref>disarmata nel 1985,ora ormeggiata a [[Locarno]] come [[ristorante]] e ribattezzata come motonave Balena</ref>
* ''Roma'' (1957)<ref>In servizio nella tratta Intra - Stresa - Intra. Rimodernata nell'anno 2013 e anche una volta negli anni settanta/novanta. Gemella della motonave Venezia. Informazioni sulla quale potrete vedere sotto</ref>
* ''Venezia'' (1962)<ref>In servizio nella stessa tratta della motonave Roma essendo la sua gemella. Sono tutte e due munite di un piano coperto e un altro panoramico sulle isole Borromee. Informazioni sulla gemella cioè sulla motonave Roma sono pubblicate sopra</ref>
* ''Italia'' (1965)
* ''Helvetia'' (1965)
* ''Alpino'' (1972)
* ''Cerbiatto'' (1973)
* ''Camoscio'' (1973)
* ''Stambecco'' (1973)
* ''Capriolo'' (1974)
* ''Daino'' (1974)
* ''Airone'' (2007)<ref>E la M./ n. Più piccola su tutto il lago Maggiore, insieme alla sua gemella M./n. Cicogna (qui sotto). Ha circa 100 posti, 80 al coperto e 20 all'esterno</ref>
* ''Cicogna'' (2008)<ref>gemella della M./ n. Airone, ma costruita un anno più tardi</ref>
* ''Antares'' (2009)<ref>inaugurata ad Arona nel 2009, dopo di che entrata in servizio sul lago Maggiore. Adesso negli orari estivi effettua servizio nella tratta Intra - Stresa - Intra (isole Borromee incluse), mentre nell'orario autunnale nella tratta Arona - Intra - Arona (isole Borromee incluse). Nell'orario invernale si riposa nel porto di Arona</ref>
* "Albatros" (2011)
* "Pellicano" (2011)
* "Zeda" (2015)<ref>evoluzione dell'"Antares", varata nel dicembre 2013 e entrata in servizio nell'Estate 2015.</ref>
{{Colonne spezza}}
=== Piroscafi a elica ===
* ''Paleocapa'' (1869-1929)<ref>Trasformato in motoscafo e ribattezzato '' Gabbiano'' nel 1925, demolito nel 1929</ref>
* ''Como'' (1908-?)
* ''Novara'' (1908-?)
* ''Milano'' (1912-1944)<ref name="ReferenceC">Affondato da attacco aereo nel 1944</ref>
* ''Torino'' (1913)<ref>Affondato da attacco aereo nel 1944, recuperato e radicalmente ricostruito come motonave nel 1950, in servizio</ref>
* ''Genova'' (1914-1944)<ref name="ReferenceC"/>
 
=== Motoscafi ===
* ''Traviata'' (1928-?)<ref>Ribattezzato ''San Giuliano'' negli anni cinquanta</ref>
* ''Rana''
* ''Gabbiano'' (I)
* ''Ibis'' (1950-?)<ref name="demolito negli anni '90">Demolito negli anni novanta</ref>
* ''Albatro'' (1950-?)<ref name="demolito negli anni '90"/>
* ''Cigno'' (I) (1950-?)<ref name="demolito negli anni '90"/>
* ''Gabbiano'' (II) (1950)<ref>Trasferito sul Lago di Como nel 1952</ref>
* ''Rondine'' (1950)<ref>Trasferito sul [[lago di Como]] nel 1952</ref>
* ''San Giulio'' (1950)<ref>In origine ''Carducci'', in servizio sul [[lago di Garda]]; trasferito nel 1961 sul [[lago d'Orta]] e ribattezzato ''San Giulio'', poi sul lago Maggiore, infine di nuovo sul Lago di Garda dove è attualmente adibito a servizi interni</ref>
* ''Cigno'' (II) (1963)<ref>In origine in servizio sul [[Lago d'Iseo]], poi trasferito sul Lago Maggiore</ref>
* ''San Biagio'' (1961-2007)<ref>Ex ''Roma'' in servizio sul [[Po]], poi trasferito sul [[lago di Garda]] e ribattezzato ''San Biagio'', poi (primi anni ottanta) trasferito sul lago Maggiore</ref>
* ''Gabbiano'' (III) (1961-?)<ref>Ex ''Firenze'' in servizio sul Po, poi trasferito sul lago Maggiore e ribattezzato Gabbiano, impiegato per la sperimentazione della propulsione a [[idrogeno]], demolito intorno al 2000</ref>
* ''Isole di Brissago''<ref>In origine ''Caprino'' di proprietà privata, acquistato nel 1992 dalla NLM e ribattezzato ''Isole di Brissago''</ref>
=== Traghetti ===
* ''San Cristoforo'' (I) (1890-1933?)<ref>Ex motogabarra ''San Leonardo'' adattata nel 1929 a trasportare autoveicoli</ref>
* ''San Cristoforo'' (II) (1933-1999)<ref>Prima vera nave [[traghetto]] dei laghi italiani. Disarmata negli anni '60, fu venduta a privati e ormeggiata a [[Feriolo]] come negozio; abbandonata, affondò nel 1999 e il relitto è stato demolito nel 2005</ref>
* ''San Carlo'' (1952)
* ''San Gottardo'' (1957-2008)
* ''San Bernardino'' (1962)
* ''San Cristoforo'' (1965)
* ''Sempione'' (1976)
* ''Verbania'' (1986)<ref>Adesso è usata sul lago Maggiore come motonave più grande, con ristorante a bordo. Totale 1100 posti, tra cui circa 400 nel ristorante. Tratta primaverile/estiva/autunnale Arona - Locarno - Arona. Pranzo e cena a bordo.</ref>
* ''Ticino'' (1996)
{{Colonne spezza}}
=== Piroscafi merci ===
* ''Forte''
* ''Utile''
=== Aliscafi ===
* ''Freccia dell'Oro'' (1953-?)<ref>primo aliscafo dei laghi italiani, effettuò solo servizio sperimentale</ref>
* ''Freccia del Verbano'' (1964-?)<ref name="demolito negli anni '90"/>
* ''Freccia del Ticino'' (1968-2003)<ref>Disarmato e abbandonato ad [[Arona]] negli anni novanta, affondato nel 2001, poi recuperato e demolito</ref>
* ''Freccia delle Camelie'' (1974-2003)<ref>Disarmato e abbandonato ad Arona negli anni novanta, affondato nel 2001, poi recuperato e demolito</ref>
* ''Freccia delle Ortensie'' (1974-2003)<ref>In origine ''Freccia del Benaco'' in servizio sul [[lago di Garda]], trasferito sul lago Maggiore nel 1994, disarmato e abbandonato ad Arona negli anni novanta, affondato nel 2001, poi recuperato e demolito</ref>
* ''Freccia delle Magnolie'' (1976)<ref>Disarmato e abbandonato ad Arona negli anni novanta, venduto nel 2004, abbandonato nei pressi di [[Lisanza]]</ref>
* ''Freccia dei Giardini'' (1981)
* ''Enrico Fermi'' (1984)
* ''Lord Byron'' (1990)<ref>Trasferito sul lago di Como nel 2019</ref>
 
=== Catamarani ===
* ''Stendhal'' (1990-2018)<ref> demolito nel 2018 </ref>
* ''Foscolo'' (1990)
* ''Carducci'' (1990)
* ''Leopardi'' (2003)
* ''Pascoli'' (2003)
{{Colonne fine}}
 
== Storia ==
[[File:Lago.maggiore.jpg|left|thumb|Lago Maggiore visto da [[Ascona]]]]
I reperti e le prove rinvenuti ci dicono che a seguito della creazione vera e propria del lago, con il ritiro completo dei ghiacci, la zona circostante fu abitata da gruppi [[Popoli nomadi|nomadi]], che utilizzarono il territorio prevalentemente come luogo per la caccia e approvvigionamenti.
 
Nel periodo storico del [[Età del rame|Calcolitico]] si ha la costruzione dei primi nuclei abitativi negli immediati pressi del lago e da quel momento si avrà un lento consolidarsi di gruppi [[Popoli sedentari|sedentari]].
 
Sulle sponde del lago, tra il IX e IV secolo a.C. si sviluppò la [[cultura di Golasecca]], una civiltà dell'[[età del ferro]] di lingua [[Celti|celtica]]. I golasecchiani avanzarono fino ad alcune zone dell'attuale [[Lombardia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/civilta-di-golasecca_(Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica)|titolo=GOLASECCA, Civilta di in "Enciclopedia dell' Arte Antica"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2023-04-26}}</ref>, per poi essere nuovamente respinti fino ai loro confini occidentali dalla discesa dei [[Celti]] nella [[penisola italiana]], probabilmente la popolazione dei [[Taurini|Galli Taurini]].
 
I Galli ebbero quindi la supremazia sul territorio lacustre fino all'avanzare dei [[Roma (città antica)|Romani]] che ricondussero le zone [[piemonte]]si e [[Lombardia|lombarde]] a province dell'[[Impero romano|Impero]]. Il "''Verbanus Lacus''" (nome donatogli dai Romani, dal quale probabilmente deriverà poi la nomenclatura ''lago Verbano'') o "''Lacus Maximus''" (altro nome attribuitogli addirittura da [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]) resterà in mano saldamente all'[[Impero romano]]. In età romana conobbe particolare sviluppo la navigazione lungo il lago, tanto che le navi potevano discendere il [[Ticino (fiume)|Ticino]] e raggiungere così [[Pavia]], da dove ci si poteva spingere, grazie al [[Po]], fino al [[mare Adriatico]]. Non a caso, gli scavi dell'insediamento di [[Angera]] hanno dato alla luce reperti che mostrano forti collegamenti tra il lago e l'alto Adriatico. Tale linea di navigazione conobbe particolare sviluppo durante l'[[Alto Medioevo]], quando Pavia fu capitale del [[Regno longobardo]] prima e del [[Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)|Regno d'Italia]] poi<ref>{{Cita libro|autore=Rodolfo Bargnesi|titolo=Per acque e per terre: testimonianze antiche su strade fiumi laghi dell'Italia settentrional|anno=2004|editore=Guardamagna|città=Varzi|lingua=it|p=55}}</ref>.
 
Per arrivare a un periodo di rinascita delle città sul lago bisognerà attendere il [[Medioevo]], il quale porterà alla creazione di borghi, castelli e in generale un esempio ben differente di fisionomia dei luoghi abitati.<br />In questo periodo la zona attorno al lago, così come numerosi territori nei dintorni di [[Milano]], passò fra le mani di diverse famiglie come i [[Della Torre]], i [[Visconti]], la casa regnante degli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] dal 1713 e in particolare la [[Borromeo|famiglia Borromeo]], la quale ebbe un'enorme influenza per lunghissimi anni sul lago Maggiore, partendo dall'acquisizione del feudo di [[Arona]] nel 1445. Altro casato illustrissimo che ebbe una grandissima influenza in epoca medioevale è quello dei Marchesi [[Morigi]] o Moriggia, che ricevette numerosi territori dai [[Visconti]] come le degagne di San Maurizio e San Martino, la Valtravaglia che vennero soprannominate "terre Morigie". Durante i secoli i casati dei [[Borromeo]] e dei [[Morigi]] lottarono aspramente per l'egemonia su queste terre. Gli stessi Borromeo ebbero pure, tra il 1523 e il 1524, dei veri e propri scontri armati contro [[Francesco II Sforza]] che a più riprese inviò truppe e navi armate contro le rocche dei Borromeo situate sulle isole di Cannero<ref>{{Cita libro|autore=Fabio Romanoni|titolo=La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale|url=https://www.academia.edu/100479472/La_guerra_d_acqua_dolce_Navi_e_conflitti_medievali_nell_Italia_settentrionale|anno=2023|editore=CLUEB|città=Bologna|lingua=it|pp=108-109|ISBN=978-88-31365-53-6}}</ref>. Altri casati nobiliari legati sin dal Medioevo al territorio furono i [[Besozzi (famiglia)|Besozzi]], i [[Sessa (famiglia)|Sessa]], i Luini e i Capitanei di Locarno.
 
A partire dal XIV secolo, la navigazione lungo il lago fu sfruttata anche per trasportare i pesanti blocchi di marmo provenienti da [[Marmo di Candoglia|Candoglia]] e da altre cave poste nei dintorni del lago verso i due principali cantieri lombardi del Medioevo e del Rinascimento: il [[duomo di Milano]] e la [[certosa di Pavia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.icvbc.cnr.it/didattica/petrografia/9.htm|titolo=lezioni di petrografia applicata - LE PIETRE IMPIEGATE NELL'ARCHITETTURA MILANESE E LOMBARDA|sito=www.icvbc.cnr.it|accesso=2023-04-26|dataarchivio=13 agosto 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220813084242/http://www.icvbc.cnr.it/didattica/petrografia/9.htm|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Esondazioni ===
Le esondazioni del lago Maggiore a [[Locarno]] che hanno superato quota 196,00 metri [[s.l.m.]]<ref>Dati presi dal libro: Francesco del Priore, Teresio Valsesia; ''2000, il Locarnese sott'acqua''; Armando Dadò Editore, 2000.</ref> Da notare che la lista non contiene tutti gli eventi risalenti prima del [[XIX secolo]]. Il livello raggiunto dall'acqua è attendibile a partire dal 1868.
{{Colonne}}
{| class="wikitable" style="width:"33%";"
!width=150px colspan=1| Anno
!width=250px colspan=1| Livello (m)
|-
| 1178 || Circa 10 metri oltre il livello "normale"
|-
| 1640 || 198,82
|-
| 1706 || 199,03
|-
| 1755 || 197,77
|-
| 1777 || 198,57
|-
| 1792 || 197,67
|-
| 1807 || 199,28
|-
| 1829 || 197,15
|-
| 1834 || 197,30
|-
| 1840 || 197,78
|-
| 1846 || 197,08
|-
| 1846 || 197,24
|-
| 1855 || 197,22
|}
{{Colonne spezza}}
{| class="wikitable" style="width:"33%";"
!width=150px colspan=1| Anno
!width=250px colspan=1| Livello (m)
|-
| 1868, 4 ottobre || 200,23
|-
| 1872, 22 maggio || 197,32
|-
| 1889, 30 ottobre || 196,56
|-
| 1891 || 196,20
|-
| 1892 || 196,10
|-
| 1896 || 196,40
|-
| 1897 || 195,70
|-
| 1900, 28 agosto || 196,40
|-
| 1907, 18 ottobre || 197,21
|-
| 1917 || 196,20
|-
| 1918 || 196,30
|-
| 1920, 25 settembre || 196,40
|-
| 1926 || 196,50
|-
| 1926 || 196,60
|-
| 1928, 2 novembre || 196,81
|-
| 1939 || 196,23
|-
| 1940 || 195,84
|}
{{Colonne spezza}}
{| class="wikitable" style="width:"33%";"
!width=150px colspan=1| Anno
!width=250px colspan=1| Livello (m)
|-
| 1942 || 196,21
|-
| 1951, 13 novembre || 196,60
|-
| 1951, 22 novembre || 196,55
|-
| 1963, 8 novembre || 196,18
|-
| 1968, 5 novembre || 196,35
|-
| 1977, 5 maggio || 196,44
|-
| 1977, 10 ottobre || 196,34
|-
| 1979, 17 ottobre || 196,60
|-
| 1981, 28 settembre || 196,82
|-
| 1983, 23 maggio || 196,29
|-
| 1986, 25 aprile || 196,02
|-
| 1993, 14 ottobre || 197,24
|-
| 2000, 17 ottobre || 197,48
(fonte https://www.hydrodaten.admin.ch/it/2022.html
|-
| 2002, 17 novembre || 196,21
(fonte https://www.hydrodaten.admin.ch/it/2022.html
|-
| 2002, 20 novembre || 196,24
(fonte https://www.hydrodaten.admin.ch/it/2022.html
|-
| 2014, 13 novembre || 196,36
(fonte https://www.hydrodaten.admin.ch/it/2022.html
|-
| 2014, 16 novembre || 196,37
(fonte https://www.hydrodaten.admin.ch/it/2022.html)
|}
{{Colonne fine}}
 
== Leggende ==
[[File:Statua del mostro del Lago Maggiore a Baveno.jpg|thumb|Statua di ''Maggie'', il mostro del lago Maggiore, a [[Baveno]]]]
Il folklore popolare tramanda aneddoti sulla presenza nel lago di un grande mostro, simile a un serpente e, a partire dal 1934 si hanno riferimenti scritti a presunti avvistamenti<ref>{{Cita web|url=https://www.queryonline.it/2019/07/04/il-mostro-del-lago-maggiore-e-i-suoi-cugini/|titolo=Il mostro del Lago Maggiore (e i suoi cugini)|sito=Query Online|data=2019-07-04|lingua=it-IT|accesso=2024-09-30}}</ref>. A tale [[criptide]] è stato dato il nome di ''Maggie''. Oggi a [[Baveno]] si trova una statua in granito del mostro.
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
{{citazione|Scoglio cinto dal più bel lago d'Italia!|[[Giuseppe Jappelli]], parlando dell'[[Isola Madre]], 1815<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/29/Capolavoro_del_700_sull_Isola_co_5_030329020.shtml Capolavoro del ' 700 sull'Isola Madre] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150510014323/http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/29/Capolavoro_del_700_sull_Isola_co_5_030329020.shtml |data=10 maggio 2015 }} sul [[Corriere della Sera]]</ref>}}
 
{{citazione|Se hai un cuore e una camicia, vendi la camicia e visita i dintorni del lago Maggiore.|[[Stendhal]]}}
 
=== I castelli sul Lago Maggiore ===
[[File:Castelli di Cannero dal lago 2 (r).jpg|thumb|[[Castelli di Cannero]]]]
 
* [[Castelli di Cannero]], situati su degli isolotti tra [[Cannero Riviera]] e [[Luino]], vennero costruiti tra il 1200 e il 1300.
* [[Castello di Massino Visconti]], primo forte edificato dai [[Visconti]], venne demolito dal [[Marchesato del Monferrato|Marchese del Monferrato]] e ricostruito dal 1548 al 1555.
* [[Castello Visconteo (Locarno)|Castello Visconteo di Locarno]], eretto nel XIII secolo dai Visconti, venne distrutto e ricostruito più volte dopo la cacciata della famiglia Viscontea.
* [[Rocca di Arona]] Fondata dai [[Longobardi]], passa poi ai Visconti e ai [[Borromeo]], vi nacque nel 1538 [[Carlo Borromeo]].
* [[Rocca Borromea di Angera]], risalente ai [[Roma (città antica)|Romani]] e [[Longobardi]], ospita anche un celebre museo della bambola<ref name="Borromeo e isole" >{{Cita web |url=http://www.borromeoturismo.it/scripts/loc.php?lang=it&loc=bofam |titolo=Borromeo Turismo I Borromeo<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=26 giugno 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070616074247/http://www.borromeoturismo.it/scripts/loc.php?lang=it&loc=bofam |dataarchivio=16 giugno 2007 |urlmorto=sì }}</ref>.
* [[Rocca di Caldé]], eretta a Caldè, una frazione di [[Castelveccana]]. Appartenente per secoli agli arcivescovi di Milano, nel XIII secolo ne fu da questi infeudata la nobile [[Sessa (famiglia)|famiglia Sessa]], casato di antichissime origini longobarde; è visitabile solo in alcuni resti.
* [[Torre Imperiale]], segno dell'antica presenza della famiglia Mandelli a [[Maccagno]], era adibita a torre di avvistamento e costruzione di difesa del territorio.
*[[Castello di Frino]], eretto dai marchesi [[Morigi]] per controllare e amministrare i loro feudi come quello delle degagnane di San Martino e San Maurizio, di Pallanza etc.
 
=== Le ville ===
Alcune delle più belle ville costruite attorno al lago:
 
* [[Palazzo Borromeo (Isola Madre)|Palazzo Borromeo dell'Isola Madre]] e [[Palazzo Borromeo (Isola Bella)|dell'Isola Bella]], situati sulle due [[isole Borromee]], sono le antiche residenze della [[Borromeo|famiglia Borromeo]] sul lago Maggiore<ref name="Borromeo e isole" />.
* [[Villa Ducale]] Sorge a [[Stresa]], vicino al centro storico, fatta costruire dalla famiglia Bolongaro fu anche proprietà di [[Antonio Rosmini]].
* [[Villa Faraggiana (Meina)|Villa Faraggiana]], a [[Meina]], dapprima museo zoologico e successivamente [[orfanotrofio]] e convalescenziario.
* [[Villa Giulia (Verbania)|Villa Giulia]], a [[Verbania]], costruita nel 1847 da [[Bernardino Branca (imprenditore 1802)|Bernardino Branca]].
* [[Villa Pallavicino (Stresa)|Villa Pallavicino]], a [[Stresa]], ora un parco zoologico di rara bellezza<ref name="Pallavicino" >{{Cita web |url=http://www.parcozoopallavicino.it/ |titolo=Treeoflife - apertura<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=26 giugno 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130606025847/http://www.parcozoopallavicino.it/ |dataarchivio=6 giugno 2013 |urlmorto=no }}</ref>.
* [[Villa Ponti]], villa settecentesca nel centro storico di [[Arona]].
* [[Villa Treves]], costruita a [[Belgirate]], ospitò tra gli altri [[Gabriele D'Annunzio]] e [[Giovanni Verga]].
* [[Villa Rusconi-Clerici (Verbania)|Villa Rusconi-Clerici]], a Verbania, costruita e posseduta nel tempo da [[Stefano Türr]], Ferdinando Biffi e figli, i conti Rusconi-Clerici. Ha ospitato artisti come [[Paolo Troubetzkoy|Troubetzkoy]], Marco Minotti e [[Daniele Ranzoni]], soldati come il generale [[Luigi Cadorna|Cadorna]] e numerose famiglie aristocratiche.
* [[Villa San Remigio]], vicino ai giardini di Villa Taranto, costruita in stile [[Barocco]] e [[Rinascimento|Rinascimentale]].
* [[Villa Taranto]], edificata in stile [[Architettura romanica|franco-normanno]] da [[Augusto Guidini]] e sede del celebre giardino botanico<ref name="Villa Taranto" />.
* [[Villa Emden]], sull'[[Isola di San Pancrazio]], a [[Brissago]], fatta costruire dall'uomo d'affari e collezionista tedesco naturalizzato svizzero [[Max Emden]].
*[[Casa Moriggia]], a Verbania, palazzo dell'illustre casato dei marchesi [[Morigi]].
 
=== Giardini e parchi antropici ===
{{citazione|L'Isola Madre, paradiso terrestre. Alberi dalle foglie dorate che il sole ha indorato.|[[Gustave Flaubert]], parlando dei giardini dell'[[Isola Madre]], 1845}}
 
* Il [[giardino botanico Alpinia]], si trova sulle colline sopra il comune di Stresa, si estende per più di 40&nbsp;000&nbsp;m², con una spettacolare vista sul lago Maggiore e le Isole Borromee<ref name="Alpinia" >{{Cita web |url=http://www.giardinoalpinia.it/ |titolo=:: Giardino Alpinia Stresa Mottarone:: Alpinia Garden Stresa-Mottarone<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=26 giugno 2007 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/65rHEPWdA?url=http://www.giardinoalpinia.it/ |dataarchivio=2 marzo 2012 |urlmorto=no }}</ref>.
* I [[giardini botanici di Villa Taranto]] noti in tutto il mondo, comprendono più di un migliaio di piante e circa 20&nbsp;000 varietà di particolare valenza [[botanica]] e naturalistica<ref name="Villa Taranto">{{cita web |url=http://www.villataranto.it/home.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=26 giugno 2007 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070627035303/http://www.villataranto.it/home.htm |dataarchivio=27 giugno 2007 }}</ref>.
* [[Isola Bella (Lago Maggiore)|I giardini dell'Isola Bella]], uno dei più grandiosi esempi di giardino [[barocco]] all'italiana<ref name="Borromeo e isole" />.
* [[Isola Madre|Il giardino botanico dell'Isola Madre]], giardino in stile inglese, si estende per circa 8 [[ettaro|ettari]]<ref name="Borromeo e isole" />.
* [[Isole di Brissago|Il Parco botanico dell'Isola di San Pancrazio]],&nbsp;a pochi [[Chilometro|chilometri]] da [[Ascona]] e [[Brissago]], è caratterizzato dalle specie presenti grazie al particolare clima mite.
* [[Il Parco delle Camelie]], a [[Locarno]], propone al suo interno più di 500 varietà di [[camellia|camelie]] su uno spazio di 5&nbsp;000&nbsp;m².
* Il Parco del [[Monte Verità]], si estende sull'omonima collina che sorge alle spalle del borgo di Ascona, celebre per aver ospitato una comunità eterogenea di persone accomunate da aspirazioni e ideali utopisti, vegetariani, naturisti, teosofici.
* Il Parco botanico del [[Gambarogno]], fondato dal vivaista Otto Eisenhut, può vantare una vasta collezione di camelie, magnolie, azalee e rododendri.
* [[Villa Bernocchi (Premeno)|Il parco di Villa Bernocchi]], esteso per 60&nbsp;000&nbsp;m², si trova a [[Premeno]], nei giardini della villa ora adibita a sede per mostre.
[[File:Lago Maggiore, giardino botanico di Villa Taranto.jpg|thumb|Vista della fontana nel giardino botanico di Villa Taranto]]
* [[Villa De Angeli Frua|Il parco di Villa De Angeli Frua]], visitabile a [[Laveno-Mombello]], vi si trovano numerose piante secolari.
* [[Villa Fedora|Il parco di Villa Fedora]], si trova a [[Baveno]], si estende attorno alla villa, ora adibita a camera di commercio del [[Provincia del Verbano-Cusio-Ossola|VCO]].
* [[Villa Pallavicino (Stresa)|Il parco zoologico di Villa Pallavicino]], si trova a Stresa, ospita più di 40 specie animali esotiche e si spazia in un territorio di circa 20 [[ettaro|ettari]]<ref name="Pallavicino" />.
 
=== Aree protette e parchi naturalistici ===
 
*[[Parco nazionale della Val Grande]] la zona selvaggia più estesa d'Italia<ref>{{Cita web |url=http://www.parcovalgrande.it/ |titolo=Parco Nazionale Val Grande<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=9 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130311204445/http://www.parcovalgrande.it/ |dataarchivio=11 marzo 2013 |urlmorto=sì }}</ref>.
*[[Parco naturale dei Lagoni di Mercurago]] di rilevanza ambientale e archeologica<ref name="parcoticinolagomaggiore.it">[http://www.parcoticinolagomaggiore.it/aree-protette-ticino/ : Parco del ticino e del lago Maggiore - Le aree protette del Ticino e del Lago Maggiore:<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160329035751/http://www.parcoticinolagomaggiore.it/aree-protette-ticino/ |data=29 marzo 2016 }}</ref>.
*[[Parco naturale della Valle del Ticino]] ampia area protetta [[Riserva della biosfera]] [[UNESCO]] che comprende la fascia fluviale dell'emissario del lago<ref name="parcoticinolagomaggiore.it"/>.
*[[Riserva naturale speciale dei Canneti di Dormelletto]]<ref name="parcoticinolagomaggiore.it"/>.
*[[Riserva naturale di Fondo Toce]] che comprende il più esteso canneto del lago, punto di passaggio e sosta delle migrazioni di numerose specie di uccelli<ref name="parcoticinolagomaggiore.it"/>.
*[[Bolle di Magadino]] area protetta che comprende la parte più settentrionale del lago, in territorio elvetico<ref>{{Cita web |url=http://www.bolledimagadino.com/ |titolo=Fondazione Bolle di Magadino<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=9 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070514064058/http://www.bolledimagadino.com/ |dataarchivio=14 maggio 2007 |urlmorto=no }}</ref>.
*[[Sacro Monte di Ghiffa#Riserva naturale|Riserva naturale speciale del Sacro Monte della Santissima Trinità di Ghiffa]]<ref>{{cita web|url=http://www.parks.it/riserva.sacro.monte.ghiffa/|titolo=Riserva Speciale del Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa|accesso=27 marzo 2023}}</ref>.
 
=== I musei ===
[[File:William Stanley Haseltine - Lago Maggiore - Google Art Project.jpg|thumb|destra| [[William Stanley Haseltine]]<br>Lago Maggiore, 1867 ca.<br>[[Smithsonian American Art Museum]]]]
 
Alcuni tra i più importanti musei del territorio:
 
* [[Il Museo della ceramica]], ex Civica Raccolta di Terraglia, oggi MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico, a Laveno, in frazione Cerro, all'interno di palazzo Perabò sul lungolago: articolato in undici sale, raccoglie opere dalla seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], quando sorsero le prime industrie ceramiche a Laveno, fino al secolo successivo, con particolare riferimento agli interventi di Guido Andlovitz e Antonia Campi, alla quale è stata recentemente dedicata una sala.
* [[Museo dell'ombrello e del parasole]] a [[Gignese]], ripercorre abitudini, costumi e tecniche di lavoro degli ombrellai, raccoglie informazioni sulla costruzione dell'ombrello e le sue caratteristiche.
* [[Civico museo archeologico (Sesto Calende)|Civico museo archeologico]] di [[Sesto Calende]], contiene numerosi reperti archeologici, soprattutto a sfondo funerario.
* [[Museo della bambola e del giocattolo]], all'interno della Rocca di [[Angera]], il più grande o uno dei più grandi nel suo genere in Europa, si snoda attraverso molte sale del castello percorrendo la storia del giocattolo e del costume dal 1700 a oggi.
* [[Museo civico (Luino)|Museo civico]] di Luino, diviso tra una pinacoteca, una sezione con reperti e una collezione di minerali e fossili.
* [[Museo ferroviario del Verbano]], anch'esso a [[Luino]].
* [[Museo dell'arte del cappello]], si trova a [[Ghiffa]], racconta all'interno delle sue sale la storia del copricapo e le tecniche che circondano la sua creazione.
* [[Museo civico archeologico di Arona]], conserva numerosi reperti concernenti le popolazioni che abitarono la zona del lago Maggiore.
* [[Monte Verità]], situato a Casa Anatta, ad [[Ascona]], ripercorre con documenti e fotografie la storia dell'omonimo movimento rivoluzionario degli inizi del [[XX secolo|Novecento]], che attrasse pensatori e intellettuali quali [[Carl Gustav Jung]], [[Stefan George]] ed [[Erich Maria Remarque]].
* [[Il Museo Comunale d'Arte moderna]] ad [[Ascona]], ospita numerose opere di artisti come [[Paul Klee]], [[Alexej von Jawlensky|Jawlensky]], [[Hermann Hesse]], [[Franz Marc]] e in generale del [[Der Blaue Reiter]].
* [[Fondazione Ignaz e Mischa Epper]], si trova ad Ascona, è la sede della collezione delle opere dei coniugi Epper.
* [[Il Museo di San Sebastiano]], situato ad Ascona, contiene arredi sacri della parrocchia di [[Ascona]] e fonti riguardanti l'oratorio dei SS. Fabiano e Sebastiano.
* [[Castello Visconteo (Locarno)|Il Museo civico archeologico]], si trova a [[Locarno]], conserva al suo interno reperti del Locarnese dell'età del bronzo fino all'Alto Medioevo.
* [[Museo dei trasporti Ogliari]], si trova a [[Ranco]], conserva mezzi di trasporto che vanno dal XVIII alla fine del XX secolo.
* [[Museo del paesaggio]] a Verbania, con la [[gipsoteca]] dello scultore [[Paolo Troubetzkoy]].
* Il Museo Civico Parisi-Valle di Maccagno denominato museo-ponte in quanto unisce Maccagno Inferiore con Maccagno Superiore sul fiume Giona.
 
=== Altri luoghi di interesse ===
[[File:Santa Caterina del Sasso 1.JPG|thumb|L'eremo di Santa Caterina del Sasso]]
;[[Eremo di Santa Caterina del Sasso]]: Situato nel comune di [[Leggiuno]], sulla sponda lombarda, si trova l'[[Eremo di Santa Caterina del Sasso]], un monastero costruito sulla costa rocciosa, raggiungibile tramite la scalinata che risale dal lago o scende dal sovrastante parcheggio. Il complesso monastico è composto da tre edifici e risale al XII secolo, con aggiunte più recenti del XIX secolo. In tempi più recenti è stato sottoposto a restauro, terminato nel 1986. Di proprietà della [[provincia di Varese]], è affidato per la custodia a una comunità di [[Ordine dei frati predicatori|domenicani]].
 
;[[Sacro Monte di Ghiffa]]: Posto lungo le pendici boscose del monte Cargiago, il Sacro Monte di Ghiffa si trova in una posizione panoramica con una stupenda vista sul lago Maggiore. Nel 2003 questo complesso monumentale è stato inserito dall'[[UNESCO]] nella [[Patrimonio dell'umanità|Lista del Patrimonio Mondiale]] insieme ad altri sei [[Sacro Monte|Sacri Monti]] piemontesi.
 
<gallery caption="Sacro Monte di Ghiffa">
File:Sacro Monte di Ghiffa.JPG|Crocifissione e Trinità, autore ignoto del XVI secolo
File:Sacro Monte di Ghiffa. Fig.1.JPG|Interno della Cappella di Abramo
File:Sacro Monte Ghiffa Panorama Lago.JPG|Il lago Maggiore visto dalla terrazza del Sacro Monte
File:Sacro Monte Ghiffa Cappella Incoronazione.jpg|La cappella della Incoronazione della Vergine
</gallery>
 
;[[Santuario della Madonna del Sasso (Orselina)|Santuario della Madonna del Sasso]]: Il santuario della Madonna del Sasso, risalente al tardo [[XV secolo|Quattrocento]], si trova a {{M|370|ul=m}} [[s.l.m.]] nel territorio di [[Orselina]]. Del complesso fanno parte una chiesa intitolata all'Annunciazione, alcune cappelle sulla strada di accesso, una ''via crucis'' scandita da [[Edicola (architettura)|edicole]], una scalinata, quattro cappelle dedicate alla Pietà, al Compianto sul Cristo morto, all'Ultima cena e allo Spirito Santo, una croce votiva e la [[chiesa di Santa Maria Assunta (Orselina)|chiesa di Santa Maria Assunta]].
 
[[File:San Carlo-Arona 01.JPG|thumb|upright|Il [[Colosso di san Carlo Borromeo]]]]
;[[Colosso di san Carlo Borromeo]]: Situato sul [[sacro monte]] di San Carlo ad [[Arona]], Il colosso (chiamato comunemente "Sancarlone") si presenta come una delle statue dalle maggiori dimensioni del mondo, arrivando a misurare più di 35 metri d'altezza. La statua raffigura il cardinale [[Carlo Borromeo|san Carlo Borromeo]].
 
;[[Mottarone]]: Il Mottarone, conosciuto anche come "Montagna dei due laghi" per la sua particolare posizione tra [[lago d'Orta]] e lago Maggiore, è il più alto rilievo del [[Vergante]]. Dalla sua vetta, che in inverno si trasforma in una frequentata stazione sciistica si gode uno dei più bei panorami sulle Alpi centro occidentali, sulla Pianura lombardo-piemontese e su sette laghi (Maggiore, Orta, Mergozzo, Varese, Comabbio, Monate e Biandronno).
 
;[[Astrovia (Locarno)|Astrovia]]: Situata a [[Locarno]], l'Astrovia è un sentiero planetario, che rappresenta una fedele riproduzione in scala del [[sistema solare]] che si svolge per una lunghezza di circa {{M|6|ul=km}} partendo dalla foce del [[Maggia (fiume)|fiume Maggia]] fino ad arrivare al comune di [[Tegna]]. I modelli sono oggi in gran parte rovinati dai [[vandalismo|vandali]].
 
== Letteratura ==
Al lago Maggiore sono ambientate la parte conclusiva del romanzo ''[[Piccolo mondo antico (romanzo)|Piccolo mondo antico]]'' di [[Antonio Fogazzaro]] e una parte del romanzo ''[[Addio alle armi]]'' di [[Ernest Hemingway]]. Sul lago Maggiore è interamente ambientato il romanzo ''[[La stanza del vescovo]]'' di [[Piero Chiara]].
 
== Musica ==
Il cantante pop tedesco Gerhard Müller ha dedicato al lago canzone "Amore Amore am Lago Maggiore".<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Amore Amore am Lago Maggiore · Gerhard Müller · Musik-Video|lingua=it-IT|accesso=2022-08-16|url=https://www.youtube.com/watch?v=6py_AxOKH6c}}</ref>
 
== Località ==
{{Colonne}}
=== Italia - Piemonte ===
* [[Arona]]
* [[Baveno]]
* [[Belgirate]]
* [[Cannero Riviera]]
* [[Cannobio]]
* [[Castelletto sopra Ticino]]
* [[Dormelletto]]
* [[Ghiffa]]
* [[Lesa]]
* [[Meina]]
* [[Oggebbio]]
* [[Stresa]]
* [[Intra|Verbania-Intra]]<ref>Città con il collegamento traghetto Intra-Laveno, Laveno-Intra ogni 20-30 minuti circa</ref>
* [[Pallanza|Verbania-Pallanza]]
{{Colonne spezza}}
=== Italia - Lombardia ===
* [[Angera]]
* [[Besozzo]]
* [[Brebbia]]
* [[Brezzo di Bedero]]
* [[Castelveccana]]
* [[Germignaga]]
* [[Ispra]]
* [[Laveno-Mombello]]
* [[Leggiuno]]
* [[Luino]]
* [[Monvalle]]
* [[Maccagno]]
* [[Pino sulla Sponda del Lago Maggiore]]
* [[Porto Valtravaglia]]
* [[Ranco]]
* [[Sesto Calende]]
* [[Tronzano Lago Maggiore]]
{{Colonne spezza}}
=== Svizzera - Ticino ===
* [[Ascona]]
* [[Brissago]]
* [[Caviano]]
* [[Gerra Gambarogno]]
* [[Locarno]]
* [[Magadino]]
* [[Minusio]]
* [[Muralto]]
* [[Piazzogna]]
* [[Ronco sopra Ascona]]
* [[San Nazzaro (Gambarogno)|San Nazzaro]]
* [[Sant'Abbondio (Gambarogno)|Sant'Abbondio]]
* [[Tenero-Contra]]
* [[Vira Gambarogno]]
{{Colonne fine}}
 
== Centri di ricerca ==
*IRSA<ref>{{Cita web|url=http://www.irsa.cnr.it/index.php/ita/|titolo=Home|accesso=2020-04-03|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191219134754/http://www.irsa.cnr.it/index.php/ita/|dataarchivio=19 dicembre 2019|urlmorto=no}}</ref>, [[Istituto di ricerca sulle acque (Verbania)|Istituto di ricerca sulle acque]] del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]<ref>{{Cita web |url=http://www.cnr.it/ |titolo=CNR<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=23 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131027135144/http://www.cnr.it/ |dataarchivio=27 ottobre 2013 |urlmorto=sì }}</ref>, fondato a Pallanza nel 1938 dal naturalista [[Marco De Marchi (naturalista)|Marco De Marchi]] con il nome Istituto Idrobiologico di Pallanza.
*Centro di Ricerche [[Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente|ENEA]] di [[Ispra]] già [[Comunità europea dell'energia atomica|EURATOM]]<ref>{{Cita web |url=http://www.ispra.enea.it/ |titolo=Laboratori di Ricerca di Ispra — it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=12 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131014031320/http://www.ispra.enea.it/ |dataarchivio=14 ottobre 2013 |urlmorto=no }}</ref>.
*[[Parco Tecnologico del Lago Maggiore]] a [[Fondotoce]] di [[Verbania]]<ref>{{Cita web |url=http://www.tecnoparco.it/Main/Pubblico/Home.aspx?PG=HOME |titolo=Tecnoparco del Lago Maggiore<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=12 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131014210133/http://www.tecnoparco.it/Main/Pubblico/Home.aspx?PG=HOME |dataarchivio=14 ottobre 2013 |urlmorto=no }}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Joseph Epper, ''Contributo all'idrografia del lago Maggiore'', Locarno 1902.
* Renzo Boccardi, ''Il lago Maggiore'', Istituto italiano d'arti grafiche, 1931.
* Emanuele Bolla, ''Un tuffo negli anni '50''.
* Franco Vercelotti (a cura di), ''Elogio del Lago Maggiore'', Banca popolare, Intra 1973.
* [[Giampaolo Dossena]], ''I Laghi della Lombardia: Immagini del XIX Secolo Dagli Archivi Alinari'', Alinari, 1985.
* Francesco Del Priore, Teresio Valsesia, ''2000, il Locarnese sott'acqua'', Armando Dadò Editore, 2000.
* Ettore Grimaldi, ''I pesci del la Maggiore e degli altri grandi laghi prealpini Orta Lugano Como Iseo Garda'', Alberti, Verbania 2001.
* Renata Lodari, ''Giardini e ville del Lago Maggiore: un paesaggio culturale tra Ottocento e Novecento'', Centro studi piemontesi, 2002.
*''LUINO F., FASSI P., LERBINI M., BELLONI A., CALDIROLI G. & BRAGHIN F. (2005): “Individuazione delle zone potenzialmente inondabili della sponda lombarda del Lago Maggiore. Ricerca storica, studio geomorfologico ed analisi urbanistica ai fini della pianificazione di emergenza comunale e intercomunale”. P.I.C. INTERREG IIIA Italia/Svizzera 2000-2006. Regione Lombardia, Protezione Civile, 4 volumi, per complessive 366 p.''
* ''Navigazione Lago Maggiore e centenario del piroscafo Piemonte'', Andrea Lazzarini editore, 2006.
;Filmografia
* [[La stanza del vescovo (film)|La stanza del vescovo]], di [[Dino Risi]], con [[Ugo Tognazzi]] e [[Ornella Muti]], tratto dal libro di [[Piero Chiara]].
* [[Hotel Meina]], di [[Carlo Lizzani]].
* [[Addio alle armi (film 1957)|Addio alle armi]] (A Farewell to Arms), film diretto da [[Charles Vidor]] e [[John Huston]] (1957), tratto da un libro di [[Ernest Hemingway]].
 
==Voci correlate==
* [[CoEUR - Nel cuore dei cammini d'Europa]]
* [[Eccidio del Lago Maggiore]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|voy|preposizione=sul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{DSS|I8662|Lago Maggiore}}
* {{cita web|1=https://parcoticinolagomaggiore.com/it-it/aree-protette/servizi/aree-protette-del-lago-maggiore|2=Aree Protette del Lago Maggiore}}
* {{cita web|1=https://www.illagomaggiore.it/it_IT/home|2=Lago Maggiore, le sue valli, i suoi fiori}}
* {{cita web|1=https://www.camminolagomaggiore.it/|2=Il Cammino del Lago Maggiore}}
* {{cita web|1=https://www.distrettolaghi.it/it|2=Distretto dei Laghi}}
 
{{Lago Maggiore}}
{{laghi svizzeri}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Piemonte|Ticino|Varese}}
 
[[Categoria:Laghi transfrontalieri|Maggiore]]
[[Categoria:Lago Maggiore| *]]