Giuni Russo: differenze tra le versioni
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{{Artista musicale
|nome = Giuni Russo
|nazione =
|genere =
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|genere3 =
|genere4 =
|genere5 = Musica sacra
|nota genere =<ref name="Onda Rock">{{Cita web | url = https://www.ondarock.it/italia/giunirusso.htm | titolo = Giuni Russo. La voce prigioniera della musica italiana | editore = [[Ondarock]] | sito = ondarock.it | autore = Giuseppe D'Amato |accesso=14 agosto 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210829142101/https://www.ondarock.it/italia/giunirusso.htm }}</ref>
|anno inizio attività = 1967
|anno fine attività = 2004
|note periodo attività =
|etichetta = {{Lista
| [[Columbia (casa discografica)|Columbia]]
| [[BASF (casa discografica)|BASF]]
| [[Durium]]
| Ghibli
| [[WEA Italiana]]
| [[CGD (casa discografica)|CGD]]
| [[Bubble Record]]
| [[L'Ottava]]
| [[Nar International]]
| [[Sony Music]]
}}
|tipo artista = cantante
|strumento = voce, chitarra
|totale album = 24
|album studio = 10
|album live = 2
|raccolte = 13
|immagine = Giuni-1.png
|didascalia = Un primo piano di Giuni Russo
}}
{{Bio
|Nome =
|Cognome =
|Pseudonimo = Giuni Russo
|ForzaOrdinamento = Russo ,Giuni
|Sesso = F
|LuogoNascita = Palermo
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1951
|LuogoMorte = Milano
|GiornoMeseMorte = 14 settembre
|AnnoMorte = 2004
|NoteMorte = <ref name="La Favola Blu">{{Cita web|url=https://www.lafavolablu.it/it/news-265/giunirusso.html|titolo=Giuni Russo|sito=La Favola Blu|accesso=14 settembre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240914142545/https://www.lafavolablu.it/it/news-265/giunirusso.html|dataarchivio=14 settembre 2024|urlmorto=no}}</ref>
|Epoca = 1900
|Attività = cantautrice
|Nazionalità = italiana
}}
Giuni Russo è stata un'artista sperimentale e d'avanguardia. La [[Discografia di Giuni Russo|sua discografia]] è caratterizzata da una pluralità di [[Genere musicale|fonti musicali]], incluso il [[Musica pop|pop]], la [[musica sacra]], il [[jazz]], la [[Musica siciliana|musica tradizionale]], l'[[operatic pop]] e l'[[Musica elettronica|elettronica]]; il tutto sfruttando la sua notevole [[estensione vocale]] e il suo riconoscibile [[Timbro (musica)|timbro vocale]].<ref name="ondarock.it">{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/italia/giunirusso.htm|titolo=Giuni Russo - biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :|sito=OndaRock|accesso=28 marzo 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/spettacoli/cards/15-anni-senza-giuni-russo-voce-sovrumana-liberta/15-anni-fa_principale.shtml|titolo=Giuni Russo e la storia d'amore e di libertà con Maria Antonietta|autore=Giulia Cavaliere|sito=Corriere della Sera|data=14 settembre 2019|accesso=28 marzo 2024}}</ref>
È stata interprete di brani incisi in numerose [[Lingua (linguistica)|lingue]]: oltre all'[[lingua italiana|italiano]], al [[Lingua siciliana|siciliano]] e al [[lingua napoletana|napoletano]], incise anche in [[lingua spagnola|spagnolo]], [[lingua portoghese|portoghese]], [[lingua inglese|inglese]], [[lingua francese|francese]], [[lingua ebraica|ebraico]], [[lingua giapponese|giapponese]], [[lingua araba|arabo iracheno]], [[lingua greca|greco]] e [[lingua latina|latino]].<ref>{{Cita web|url=https://www.superprof.it/blog/grandi-voci-acute/|titolo=Quali Cantanti Raggiungono le Note Più Alte? {{!}} Superprof|accesso=28 marzo 2024}}</ref>
Fu professionalmente legata ad artisti come [[Franco Battiato]], [[Cristiano Malgioglio]], [[Alberto Radius]] e [[Maria Antonietta Sisini]], per 36 anni anche sua compagna di vita.<ref name="Sisini">{{Cita news | url = https://www.corriere.it/spettacoli/cards/giuni-russo-oggi-avrebbe-compiuto-70-anni-un-estate-mare-sperimentazioni-compagna-una-vita-morte-prematura/maria-antonietta-sisini-compagna-una-vita.shtml | titolo = Giuni Russo oggi avrebbe compiuto 70 anni: «Un'estate al mare», le sperimentazioni, la compagna di una vita, la morte prematura | autore1 = Barbara Visentin | capitolo = Maria Antonietta Sisini, compagna di una vita |data=14 settembre 2021 |accesso=19 novembre 2021 | pubblicazione = [[Corriere della Sera]] | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20211119183709/https://www.corriere.it/spettacoli/cards/giuni-russo-oggi-avrebbe-compiuto-70-anni-un-estate-mare-sperimentazioni-compagna-una-vita-morte-prematura/maria-antonietta-sisini-compagna-una-vita.shtml }}</ref><ref>{{Cita news | pubblicazione = [[adnkronos]] | url = https://www.adnkronos.com/la-compagna-di-giuni-russo-rettore-non-dice-la-verita_3jYuYoEA9AkK8K3HmbPrBC?refresh_ce | titolo = La compagna di Giuni Russo: "Rettore non dice la verità" |data=19 ottobre 2019 |accesso=19 novembre 2021 }}</ref>
== Biografia ==
[[File:Giuni Russo aka Giusy Romeo.jpg|thumb|Giuni Russo nel 1967, quando si faceva ancora chiamare col suo vero nome Giuseppa Romeo]]
=== Le origini e la vittoria a Castrocaro ===
Giuseppa Romeo nacque a Palermo il 7 settembre 1951, penultima di dieci figli, ma registrata all'anagarfe solo tre giorni dopo.<ref name="Onda Rock" />
Figlia d'arte, cresciuta in una famiglia in cui la [[musica lirica|lirica]] era molto apprezzata (sua madre era un [[soprano]] naturale),<ref name="La Favola Blu"/> iniziò fin da giovanissima a coltivare l'attitudine al canto e alla composizione.<ref name="Onda Rock" />
Mosse i primi passi nel mondo della musica già dall'età di 13 anni, quando si esibì presso il [[Palchetto della Musica]] davanti al [[Teatro Politeama (Palermo)|Teatro Politeama]].
Nel 1967 vinse, insieme a [[Elio Gandolfi]], il [[Festival di Castrocaro]] interpretando ''A chi'', successo lanciato da [[Fausto Leali]] nello stesso anno.<ref name="La Favola Blu"/><ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/09/12/la-ragazza-del-borgo-che-cantava.html|titolo=La ragazza del Borgo che cantava l'estate|pubblicazione=|giorno=12|mese=09|anno=2009|p=1}}</ref>
=== Da Sanremo alle prime incisioni ===
Il successo di [[Castrocaro Terme e Terra del Sole|Castrocaro]] le aprì le porte per il [[Festival di Sanremo 1968]], cui partecipò con il nome di '''Giusy Romeo''' con il brano ''[[No amore/Amerai|No amore]]'', scritto da [[Vito Pallavicini]] ed Enrico Intra. Il brano, che non giunse in finale, venne interpretato insieme al cantante-[[chitarrista]] [[francesi|francese]] [[Sacha Distel]].<ref name="La Favola Blu"/>
Il nuovo [[45 giri]], che aveva come retro ''Amerai'', non ebbe il successo dei due brani successivi pubblicati lo stesso anno, ossia ''L'onda'' scritto da Vito Pallavicini su musica di [[Albano Carrisi|Al Bano]], con cui prende parte il 19 settembre al [[Festivalbar 1968|Festivalbar]], al [[Cantagiro 1968|Cantagiro]] e a [[Un disco per l'estate 1968|Un disco per l'estate]], e ''[[I primi minuti/Fumo negli occhi|I primi minuti]]''. Finisce qui la collaborazione con la Columbia.
Presso l'audioteca [[Rai]] si conserva copia di due [[45 giri]], con numero di catalogo (ARC-2073 e ARC-NP-2074) del 1969, stampati e mai commercializzati dalla casa discografica Arcobaleno Records, una piccola etichetta distribuita dalla [[Casa Ricordi|Ricordi]],<ref>{{Cita web|url=https://www.discogs.com/label/898461-Arcobaleno-Record?page=1|titolo=Arcobaleno Record|sito=[[Discogs]]|accesso=14 settembre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230225083541/https://www.discogs.com/label/898461-Arcobaleno-Record|dataarchivio=25 febbraio 2023|urlmorto=no}}</ref> probabilmente realizzati all'insaputa dell'artista.{{Senza fonte}} I brani contenuti sono ''Eravamo bambini'' (Specchia-De Paola-Chiaravalle), ''Estate mia'' (Bornice-De Paola-Chiaravalle), ''Passione'' (Zanin-Chiaravalle) e ''Pane e acqua'' (Zanin-Chiaravalle). Vennero eseguiti dalla giovane Giuni con la direzione di Franco Chiaravalle, autore di tutte le musiche.
=== La lunga gavetta
{{C|Assenza totale di fonti, il testo sembra essere il frutto di una [[WP:RO|ricerca originale]].|cantanti|luglio 2024}}
Nel 1972 partecipa ai cori dell'album ''[[Ys (Il Balletto di Bronzo)|Ys]]'' del gruppo [[Rock progressivo|progressive]] [[Il Balletto di Bronzo]].<ref>{{Cita web|url=https://classikrock.blogspot.com/2008/04/balletto-di-bronzo-ys-1972.html|titolo=Balletto di Bronzo: Ys (1972)|accesso=14 settembre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240413215652/https://classikrock.blogspot.com/2008/04/balletto-di-bronzo-ys-1972.html|dataarchivio=13 aprile 2024|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.estatica.it/it/musica/il-balletto-di-bronzo/disco/ys|titolo=Il Balletto di bronzo|autore=Fabrizio Pucci|sito=Estatica|data=2 novembre 2013|accesso=14 settembre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230321210553/https://www.estatica.it/it/musica/il-balletto-di-bronzo/disco/ys|dataarchivio=21 marzo 2023|urlmorto=no}}</ref> Nello stesso anno partecipa ai cori dell'album ''[[I mali del secolo]]'' di [[Adriano Celentano]].<ref name="La Favola Blu"/>
Sul finire del 1974, la divisione italiana dell'etichetta discografica tedesca [[BASF (casa discografica)|BASF]] le propone di firmare un contratto. Nasce lo pseudonimo "Junie Russo", nome d'arte suggeritole dalla nuova casa discografica,<ref name="La Favola Blu"/> nel tentativo di un lancio sul mercato internazionale come cantante italo-americana, e di farne anche dimenticare gli esordi come "Giusy Romeo".
L'anno successivo, il singolo [[Milk of Paradise/I've Drunk in My Dream|''Milk of Paradise'']] anticipa la pubblicazione di ''[[Love Is a Woman]]'', il primo album della sua carriera. Alla realizzazione del disco, interamente scritto in inglese, partecipano il trombettista jazz [[Enrico Rava]] (seppur non accreditato per l'usanza dell'epoca) e il tastierista [[Mike Logan|Michael Logan]] (che ha anche collaborato ai testi e agli arrangiamenti).
Tra i brani utilizzati per la promozione del disco viene scelto anche ''Carol'', presentata anche all'interno della trasmissione televisiva ''Adesso musica''.
Verso la fine del 1975 escono sul mercato altri due singoli: il primo, ancora su etichetta [[BASF (casa discografica)|BASF]], è una cover di P. P. Arnold (''[[Everything Is Gonna Be Alright/Vodka|Everything Is Gonna Be Alright]]''), mentre il secondo, ''[[In trappola/Lui nell'anima|In trappola]]'', viene inciso con l'etichetta Ghibli. Quest'ultimo 45 giri vede anche l'inizio della collaborazione con [[Cristiano Malgioglio]].
Nel 1976, la [[Durium]], storica etichetta discografica, le offre un contratto. Esce il 45 giri ''[[Mai/Che mi succede adesso|Mai]]'', che Giuni Russo e Maria Antonietta Sisini firmano assieme a Malgioglio (anche lui sotto contratto con la Durium),<ref name=Ondarock>{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/italia/giunirusso.htm|titolo=Giuni Russo|autore=Giuseppe D'Amato|sito=[[Ondarock]]|accesso=14 settembre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240418233647/https://www.ondarock.it/italia/giunirusso.htm|dataarchivio=18 aprile 2024|urlmorto=no}}</ref> ottenendo un discreto successo.
È l'ultima emissione discografica con il nome di "Junie" Russo. Successivamente la grafia del nome verrà italianizzata per evitare eventuali storpiature nella pronuncia.
Nello stesso anno firma, in qualità di autrice assieme a Maria Antonietta Sisini e Cristiano Malgioglio, i brani ''Triangolo d'amore'' per [[Rita Pavone]], ''Selvaggio'' per [[Iva Zanicchi]] e ''Shiver'' per Marie Laure Sachs, cantante dalla breve carriera musicale.
Nel 1978 Giuni Russo torna sul mercato discografico con il singolo ''[[Soli noi/La chiave|Soli noi]]'', inciso per l'etichetta [[Elektra Records|Elektra]], della [[Warner Music Group]], con il testo ancora una volta di Malgioglio.
Il 45 giri viene promosso in alcune trasmissioni televisive, tra cui ''10 Hertz'', in onda sul primo canale Rai con la conduzione di [[Gianni Morandi]] e di Carla Maria Orsi Carbone, mentre nel programma [[Bingooo]], trasmesso su [[Antennatre]], furono presentati entrambi i brani del disco. Il 21 settembre dello stesso anno la cantante partecipa con ''Soli noi ''alla finale della kermesse musicale ''Free Show Estate '78''.
Tra il 1979 e il 1980, insieme a Maria Antonietta Sisini, collabora con il cantante [[Filipponio]], per il quale compone le musiche dei brani ''Che presuntuoso questo cuore ''e ''Non è un'ora'' (1979), mentre vennero musicati solo da Maria Antonietta ''Teatro a dieci lire'' e ''Partire oltre amore'' (1980): in quest'ultimo la Russo compare solo come vocalist. In tale periodo presta la sua voce per alcuni spot della [[Philips]], con lo slogan ''Colore sempre vivo!''.
Nel 1980 Cristiano Malgioglio propone a Giuni Russo e Maria Antonietta Sisini di comporre una canzone per [[Amanda Lear]], il cui testo, scritto da Malgioglio, s'intitola ''Ho fatto l'amore con me''. Ed è questa l'ultima collaborazione con il cantautore siciliano.
Nel frattempo, ''Soli noi'' viene distribuito anche in altri paesi europei: se in [[Italia]] il disco passa quasi inosservato, in [[Francia]] ottiene invece un lusinghiero riscontro, tanto che a [[Parigi]] la [[RCA Victor|RCA]] (etichetta che curò l'edizione francese del disco), chiede e ottiene un incontro con la Russo, offrendole la possibilità di tentare la carriera oltralpe.<ref>{{Cita|Pitzorno|pag. 95}}.</ref>
Ma la giovane artista, scoraggiata e delusa dai precedenti insuccessi, sembra non volerne più sapere di continuare la carriera discografica.
Se non che, il chitarrista e produttore [[Alberto Radius]], insieme a Maria Antonietta Sisini, la convincono in quello stesso periodo a registrare alcuni provini. Fra questi, Radius decide di sottoporre ''American man'' (scritto dalla stessa Russo con la Sisini) all'ascolto di Alfredo Cerruti, direttore artistico della [[CGD - Compagnia Generale del Disco|CGD]]: Cerruti sembra apprezzare la personalità vocale della Russo, ma non si decide a metterla sotto contratto.
=== L'incontro con Franco Battiato e Giusto Pio ===
{{F|cantanti italiani|luglio 2024}}
Sempre Alberto Radius diviene però artefice dell'incontro decisivo con [[Franco Battiato]]. Attorno al cantautore siciliano nasce, oltre a una grande amicizia destinata a protrarsi negli anni, un team di lavoro che porta alla realizzazione di tre brani cuciti addosso alle capacità vocali e interpretative di Giuni (''Una vipera sarò'', ''Crisi metropolitana'' e ''L'addio'').
Tali brani sono nuovamente sottoposti all'ascolto della CGD e stavolta la voce di Giuni Russo suscita l'entusiasmo di [[Caterina Caselli]], popolarissima cantante negli anni sessanta, ora dedita all'attività di manager e talent-scout presso l'etichetta discografica di famiglia.
Le due artiste si erano già incontrate nel 1967 a Castrocaro, dov'era stata proprio la Caselli a tenere a battesimo l'esordiente Giusy Romeo.
Se in quell'occasione la popolarissima ''"[[Caterina Caselli|Casco d'oro]]"'' si era mostrata abbastanza distante nei confronti della giovanissima vincitrice, stavolta sembra invece voler prendere in mano la situazione, manifestando l'intento di volersi occupare in prima persona del lancio di Giuni Russo, malgrado in CGD il direttore artistico sia ancora Alfredo Cerruti (che lascerà l'etichetta l'anno successivo).
Nel 1981 la Russo firma con la CGD un contratto discografico di cinque anni per cinque album: termini abbastanza atipici tra artista ed etichetta discografica, dato che i tempi di registrazione e di promozione di un album richiedono in genere un tempo di gran lunga maggiore.
Il primo dei long-playing realizzati è ''[[Energie (album)|Energie]].'' Si tratta di un album all'avanguardia, all'insegna della sperimentazione sia per l'utilizzo della voce sia per le sonorità curate da Franco Battiato e [[Giusto Pio]]. Per il lancio del nuovo LP, la casa discografica organizza un tour promozionale presso numerose emittenti radiofoniche, nonché la partecipazione a varie manifestazioni musicali e trasmissioni televisive.
Il 3, il 10 e il 17 gennaio 1982, per tre domeniche consecutive, partecipa alla manifestazione musicale ''Domenica musica - Dietro il disco,'' con Franco Battiato, Gianni Morandi e tanti altri, organizzata dalla [[It (etichetta discografica)|It]] e dalla [[RCA Italiana|RCA]], presso il [[Teatro Tenda]] di piazza Mancini a [[Roma]].
=== ''Un'estate al mare:'' il grande successo ===
A metà del 1982 le viene proposto un brano originale, intitolato ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]]'',<ref name="La Favola Blu"/> firmato ancora da Franco Battiato e Giusto Pio. Sul finale dell'esecuzione la cantante imita anche il verso dei gabbiani con l'emissione di note particolarmente acute, dando prova della sua notevole estensione vocale.
Il [[45 giri]] ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]]'' raggiunge i vertici delle classifiche italiane, stazionandovi per oltre otto mesi. Il brano viene presentato al [[Festivalbar 1982|Festivalbar]], vincendo la sezione ''Festivalbar Disco Verde'', ottenendo il [[Disco d'oro]] per le vendite. Sempre nello stesso anno la Russo vince, come rivelazione dell'anno, il popolare referendum ''[[Vota la voce]]'' indetto da [[Tv Sorrisi e Canzoni|TV Sorrisi e Canzoni]].
Nelle intenzioni dell'artista, ''Un'estate al mare'' avrebbe dovuto essere solamente una parentesi commerciale, per poi ritornare alla sperimentazione di ''Energie'' (1981), ma la Russo viene imprigionata nel cliché delle hit estive a tematica balneare, soprattutto a causa delle direttive artistiche della sua etichetta discografica.
Alla fine dell'anno viene pubblicato un altro singolo firmato Battiato-Pio, ''[[Good Good Bye/Post moderno|Good Good Bye]]'' e l'artista dichiara di aver preparato l'[[Long playing|album]] ''[[Vox (Giuni Russo)|Vox]]'', che esce nel [[1983]]. I brani sono stati scritti dalla stessa Giuni Russo con Maria Antonietta Sisini, [[Francesco Messina]], Franco Battiato e Giusto Pio.
L'album viene pubblicato malgrado il dissenso di Caterina Caselli, che avrebbe voluto un prodotto più commerciale per sfruttare la grande popolarità ottenuta l'anno precedente.<ref name="Pitzorno">{{Cita|Pitzorno}}.</ref>
A ogni modo la Russo viene incontro alle esigenze della tv, partecipando al [[Festivalbar 1983|Festivalbar]] con ''Sere d'agosto''. Nel disco sono da citare anche ''Abbronzate dai miraggi'' (anch'essa utilizzata per la promozione) e le raffinate ''Buenos Aires'' e ''L'oracolo di Delfi''.
Nel 1984 Giuni Russo avrebbe dovuto partecipare al [[Festival di Sanremo 1984|Festival di Sanremo]], ma la [[Compagnia Generale del Disco|CGD]] annulla in extremis la sua candidatura per seguire il ritorno sulle scene di [[Patty Pravo]], da poco sotto contratto.
L'album ''[[Mediterranea (album Giuni Russo)|Mediterranea]]'', uscito in primavera inoltrata, mette in luce un'artista in continua evoluzione, tesa a coniugare con intelligenza e visione artistica cantabilità e sperimentalismo, sia vocale sia strumentale. Giuni Russo vorrebbe che a trainare il disco fosse l'omonimo brano ''[[Mediterranea/Limonata Cha Cha Cha|Mediterranea]]'', ma la Caselli preferisce promuovere la più frivola ''Limonata cha cha cha'' come lato A del nuovo 45 giri. La Russo non può che accettare tale direttiva, senza però nascondere la sua assoluta contrarietà.<ref name="Pitzorno" />
Nell'estate del 1984 partecipa al [[Festivalbar 1984|Festivalbar]] presentando alcuni dei brani dall'album più recente, tra cui ''Mediterranea'', ''Limonata cha cha cha'' e ''Demenzial Song'', una delle canzoni di maggior impatto comprese nel 33 giri.
Il 10 settembre realizza un concerto live, per promuovere l'album ''Mediterranea'', al varietà TV ''Effetto concerto'', nello Studio 1, in diretta su Antennatre, con la regia di Enzo Gatta. Il concerto venne pubblicato all'interno del cofanetto ''[[Mediterranea Tour]]'', pubblicato il 10 settembre del 2005.
=== La rottura con la CGD e il successo di ''Alghero'' ===
Nel 1985 Giuni Russo e Maria Antonietta Sisini scrivono il nuovo album, ma a causa delle tensioni accumulate negli ultimi periodi, la CGD non sembra particolarmente interessata al progetto.<ref>{{Cita|Pitzorno|pag. 142}}.</ref>
Pertanto, la pubblicazione del nuovo LP viene collocata intorno alla metà di luglio, in un periodo nel quale sarebbe stato estremamente più difficile lanciarlo, dal momento che soltanto poche settimane più tardi avrebbe avuto inizio il mercato autunnale con nuove uscite.
Dopo l'ennesima delusione la Russo decide, dunque, di chiedere alla CGD una liberatoria di comune accordo tra le parti affinché possa cambiare etichetta in quanto i suoi discografici non credono più nel suo lavoro ostacolandone l'evoluzione artistica.
Inizialmente il direttore generale tenta di imporle, in cambio della suddetta liberatoria, la sottoscrizione di un documento nel quale dovrebbe dichiarare di aver rinunciato per sempre alla carriera di cantante.<ref name="Pitzorno143">{{Cita|Pitzorno|pag. 143}}.</ref>
In un secondo momento (per paura che la cantante potesse impugnare dal punto di vista legale il contratto dell'81, definito "capestro"<ref name="Pitzorno143" />), le viene concessa una liberatoria nella quale la Russo viene esplicitamente indicata come un'artista assolutamente ingestibile così da scoraggiare qualsiasi etichetta a metterla nuovamente sotto contratto; altrettanto esplicitamente nella nota finale viene dichiarato che in CGD non avrebbero mai più voluto avere a che fare con lei.
L'unica casa discografica disposta a metterla sotto contratto, dopo la rottura con la CGD, è la [[Bubble Record]], un'etichetta minore che non può più assicurare a Giuni Russo la distribuzione e la visibilità di un importante marchio come la CGD. Ma proprio per questo motivo la Bubble Record è fuori dai giochi di potere, dunque libera di trattare qualsiasi artista.
Nel 1986 viene finalmente pubblicato l'album ''[[Giuni]]'', registrato l'anno precedente e "congelato" a causa delle suddette questioni discografiche.
L'album contiene la hit ''[[Alghero/Occhiali colorati|Alghero]]'', uscita anche su 45 giri, con cui Giuni partecipa con successo al [[Festivalbar 1986|Festivalbar]] e anche alla kermesse canora ''[[Vota la voce 1986|Vota la voce]]''.
Nel 1987 esce il 45 giri ''[[Ragazzi al luna park/Mango, papaia|Ragazzi al luna park]]'', anteprima di un secondo LP per la [[Bubble Record]], intitolato ''[[Album (Giuni Russo)|Album]]''. Il disco contiene anche la frenetica ''[[Adrenalina/Adrenalina (strumentale)|Adrenalina]]'', cantata in coppia con [[Donatella Rettore]]: la cantautrice veneta, dopo qualche esitazione, accetta di duettare su questo brano, particolarmente adatto alla sua personalità artistica. ''Adrenalina'' rappresenta anche il primo duetto nella carriera di entrambe: il brano, presentato alla manifestazione [[Un disco per l'estate 1987|Un disco per l'estate]] a [[Saint-Vincent (Italia)|Saint-Vincent]], esce anche su disco mix.
=== La svolta artistica e la malattia ===
Nel 1988 Giuni collabora nuovamente con Franco Battiato che produce l'album ''[[A casa di Ida Rubinstein]]'' (il titolo è ispirato al nome di [[Ida Rubinstein]], personaggio simbolo della [[Belle Époque]]): si tratta di un lavoro dettato dalla passione per la [[Opera lirica|lirica]],<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0021/articleid,0926_01_1989_0008_0028_12503442/|titolo=Bee Gees, disco e tour mondiale|pubblicazione=|giorno=11|mese=01|anno=1989|p=21|accesso=23 dicembre 2012}}</ref> un disco di contaminazione fra classico, pop e jazz, incentrato sull'interpretazione di arie da camera e romanze di autori quali [[Vincenzo Bellini|Bellini]], [[Gaetano Donizetti|Donizetti]], [[Giuseppe Verdi|Verdi]], che anticipa di qualche anno l'exploit della "musica di confine", all'epoca assolutamente all'avanguardia per il panorama musicale italiano, e divenuta popolare solamente negli anni novanta, attraverso altri interpreti.
Sempre nello stesso anno, la CGD immette sul mercato la raccolta ''[[Le più belle canzoni (Giuni Russo)|Le più belle canzoni]]'', contenente alcuni dei suoi maggiori successi degli anni ottanta, negando però le royalty alla cantante: il disco, che conta svariate migliaia di copie vendute, è tuttora in catalogo.
Nel 1992 dà vita alla [[World music]] arabeggiante di ''[[Amala]]'', che segna il ritorno alla [[Warner Music Group]], acquirente della CGD. Si tratta di un album contenente due soli inediti: l'omonimo brano ''Amala'' e ''Alla spiaggia dell'amore'', dedicato a una spiaggia a forma di cuore, sita a Portobello di [[Aglientu]], in [[Sardegna]].
In seguito interpreta un intenso brano inedito, con soli vocalizzi, dal titolo ''Black image'', scritto dal compositore [[Enrico Riccardi]], per la colonna sonora della serie televisiva ''[[Detective Extralarge]]'', interpretata dall'attore [[Bud Spencer]].
Nel 1994 ritorna sulla scena musicale cimentandosi col ''canto-cabaret'' ispirato a [[Ettore Petrolini]] nell'album ''[[Se fossi più simpatica sarei meno antipatica]]''.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0037/articleid,0746_01_1994_0185_0129_17753131/|titolo=Giuni come Petrolini|pubblicazione=La Stampa|giorno=09|mese=07|anno=1994|p=37|accesso=23 dicembre 2012}}</ref> Questa apertura la porta ad allargare la collaborazione con scrittori e poeti, anche attraverso lo studio di testi sacri antichi, soprattutto le opere di [[San Giovanni della Croce]] e [[Santa Teresa d'Avila]].
Il disco comprende ''Strade parallele'', in duetto con Franco Battiato, nonché due dei brani da lei maggiormente amati quali ''La sposa'' e ''La sua figura'', un canto d'amore tratto dai testi di San Giovanni della Croce, che viene esclusa in extremis dal [[Festival di Sanremo 1994]] dopo aver passato tutte le selezioni.<ref name="golemindispensabile">{{Cita web|url=http://www.golemindispensabile.it/index.php?_idnodo=7212&page=1&_idfrm=62|titolo=Giuni Russo, Musica - La signorina Romeo, voce prigioniera?|giorno=01|mese=01|anno=2003|accesso=19 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150107094114/http://www.golemindispensabile.it/index.php?_idnodo=7212&page=1&_idfrm=62|urlmorto=sì}}</ref>
Il disco testimonia l'inizio della conversione religiosa dell'artista,<ref>{{Cita news|autore=|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/giuni-russo|titolo=Giuni Russo, la sorella delle Carmelitane|pubblicazione=L'Avvenire|giorno=19|mese=03|anno=2015}}</ref> che la porterà a diventare una devota di Santa Teresa e a frequentare, da laica, il Monastero delle Carmelitane di Milano.
Sempre nello stesso anno partecipa al [[Premio Tenco]], dove rende omaggio al cantautore ligure con la sua personale rielaborazione del brano ''[[Ciao amore, ciao]]'', arrangiata da Franco Battiato.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0017/articleid,0760_01_1994_0297_0034_10781588/|titolo=Al "Tenco", slogan pieni di rabbia|pubblicazione=La Stampa|giorno=31|mese=10|anno=1994|p=17|accesso=23 dicembre 2012}}</ref>
Il 1995 vede la sua seconda partecipazione consecutiva al Premio Tenco, dove propone i brani ''Malinconia (Ninfa gentile)'', ''Il sole di Austerlitz'', ''La sua figura'' e un intenso ed emozionante duetto con il cantante portoghese [[Sérgio Godinho|Sergio Godinho]], nella sua ''La barca degli amanti''.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0017/articleid,0681_01_1995_0292_0017_9212248/|titolo=C'era una volta il Tenco|pubblicazione=La Stampa|giorno=30|mese=10|anno=1995|p=17|accesso=23 dicembre 2012}}</ref>
A metà dello stesso anno viene ripubblicata, per l'etichetta It-Why, la hit ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]]'', in tre differenti versioni remix su vinile 12".
Il 22 giugno 1996 partecipa al varietà televisivo ''[[Il boom (programma televisivo)|Il boom]]'', in onda su Canale 5 e dedicato agli anni cinquanta, dove offre un'interpretazione del classico ''[[Johnny Guitar (brano musicale)|Johnny Guitar]]'', lanciato nel 1954 da [[Peggy Lee]].
Il 23, il 24 e il 25 maggio 1997 partecipa alla gara canora televisiva ''Viva Napoli'', in onda su [[Rete 4]] e condotta da [[Mike Bongiorno]] e [[Loretta Goggi]], dove interpreta ''[[Maruzzella (brano musicale)|Maruzzella]]'' di [[Renato Carosone]] e una romanza di [[Gaetano Donizetti]], nel suo repertorio già dal 1988, intitolata ''Me voglio fa' 'na casa.''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/maggio/25/Merola_Mike_per_far_sapere_co_0_97052512314.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140108230837/http://archiviostorico.corriere.it/1997/maggio/25/Merola_Mike_per_far_sapere_co_0_97052512314.shtml|titolo=Merola, da Mike per far sapere che sono vivo|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=25|mese=05|anno=1997|p=34|accesso=23 dicembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
Contemporaneamente, dopo due anni di assenza dal mercato discografico, esce un nuovo singolo contenente i brani ''Gabbiano'' e ''Fonti mobili'', anteprima dell'album ''Gelsomini d'Arabia'', che, {{Senza fonte|a causa di contrasti con la direzione artistica della [[NAR International]]}}, non verrà pubblicato, ma i brani verranno inseriti nell'album ''[[Cercati in me]]'' del 2008.<ref name=Ondarock/>
Da segnalare la citazione presente nel ritornello del brano ''Fonti mobili'': è una frase tratta dal libro ''Vedute sul mondo reale'' di [[Georges Ivanovič Gurdjieff]]. L'influenza gurdjieffiana è presente anche nel brano ''Bing Bang Being'' inserito nell'album ''Amala'', scritto da [[Henri Thomasson]], allievo di Gurdjieff e responsabile in Italia della [[Fondazione Gurdjieff|Scuola]] ispirata al suo insegnamento. L'influenza di Thomasson è riscontrabile anche nel brano ''Il vento folle'', dove parti del testo sono tratte dal libro ''Prima dell'alba'' dello stesso Thomasson, pubblicato dalla casa editrice [[L'Ottava]] di Franco Battiato, allievo di quest'ultimo. Il produttore Ezio Trapani, cugino del regista [[Enzo Trapani]], le propone di recitare in ''Verba Tango'', spettacolo di musica contemporanea e poesia nel quale canta i versi di [[Jorge Luis Borges|Borges]] insieme al celebre [[attore teatrale]] [[Giorgio Albertazzi]], presso la [[Chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Palermo)|chiesa di Santa Maria dello Spasimo]] di [[Palermo]], nel quartiere marittimo della "Kalsa".<ref name="golemindispensabile" />
Il 27 novembre 1998 festeggia i suoi trent'anni di carriera, pubblicando il suo primo album "live", dal titolo autobiografico ''[[Voce prigioniera]]'', che contiene brani tratti da ''[[A casa di Ida Rubinstein]]'', più altre interpretazioni dal vivo.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://archiviostorico.corriere.it/1998/dicembre/23/Giuni_Russo_lontano_Alghero_co_0_98122311562.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140324154324/http://archiviostorico.corriere.it/1998/dicembre/23/Giuni_Russo_lontano_Alghero_co_0_98122311562.shtml|titolo=Giuni Russo, lontano da Alghero|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=23|mese=12|anno=1998|p=34|accesso=23 dicembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
Durante l'estate del 1999 scopre di avere un [[tumore dello stomaco]] in fase già avanzata, che nel tempo la porterà a subire ben tre interventi chirurgici.<ref>{{Cita web|url=https://www.giunirusso.it/press_giuni_russo/Napoli%20torna%20a%20cantare%20di%20G.%20Vesigna%20-%20Famiglia%20Cristiana%20%20(2004).pdf|titolo=Giuni Russo: intervista per Famiglia Cristiana}}</ref>
Nel 2000, per l'etichetta Extrarecord, ''Un'estate al mare'' esce nuovamente su CD singolo e vinile 12", con tre nuovi remix per opera del gruppo musicale italiano [[Novecento (gruppo musicale)|Novecento]].
Sempre nello stesso anno, esce una raccolta pubblicata in due diverse edizioni dalle etichette Mr. Music e Dv More Records, intitolate rispettivamente ''[[Il meglio (Giuni Russo)|Il meglio]]'' e ''[[Il meglio (Giuni Russo)|Il meglio di Giuni Russo]]'': le due emissioni contengono nuove registrazioni dei brani storici di Giuni Russo, da lei stessa reinterpretati, con gli arrangiamenti dei Novecento.
Nell'estate del [[2001]] partecipa alla gara canora ''[[La notte vola (programma televisivo)|La notte vola]]'', in onda su Canale 5 e condotta da [[Lorella Cuccarini]], dove dopo quindici anni decide di riproporre dal vivo il suo storico successo ''Un'estate al mare'', con un nuovo arrangiamento di [[Lucio Fabbri]]:<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/30/la-notte-vola-con-la-cuccarini.html?ref=search|titolo=La notte vola con la Cuccarini|pubblicazione=|giorno=30|mese=06|anno=2001|p=57|accesso=23 dicembre 2012}}</ref> giunge in finale classificandosi al 3º posto.
L'11 marzo 2002 viene invitata alla trasmissione ''[[Cocktail d'amore (programma televisivo)|Cocktail d'amore]]'', in onda su [[Rai 2|Rai Due]] e condotta da Amanda Lear, dove, attraverso vari filmati e interviste, viene ripercorsa la sua carriera artistica. Durante la puntata racconta al pubblico televisivo l'ostracismo perpetrato nei suoi confronti da major discografiche per aver espresso la sua volontà di non continuare a esercitare la sua arte nell'ambito mainstream della musica commerciale.
Il 23 novembre 2002 pubblica il suo secondo album dal vivo, intitolato ''[[Signorina Romeo Live]]''.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0031/articleid,0322_01_2002_0350_0035_2165634/|titolo=Chi si risente, la gran voce di Giuni Russo|pubblicazione=La Stampa|giorno=24|mese=12|anno=2002|p=31|accesso=23 dicembre 2012}}</ref> ''Il carmelo di Echt'', brano di [[Juri Camisasca]], è ispirato alla figura di [[Edith Stein]], la carmelitana trucidata dai [[nazismo|nazisti]] nelle camere a gas di [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]] nell'agosto 1942.
{{Senza fonte|Nel giro di qualche anno, l'album diviene pressoché irreperibile: ne esistono soltanto un migliaio di copie, acquistate prima del suo ritiro dal mercato, finalizzato alla ripubblicazione con nuova tracklist e nuovo titolo, a ridosso del [[Festival di Sanremo 2003]].}}
=== Gli ultimi lavori e la morte ===
Nel 2003 torna al [[Festival di Sanremo 2003|Festival di Sanremo]] dopo trentacinque anni, con il brano ''[[Morirò d'amore (singolo Giuni Russo)|Morirò d'amore]]'',<ref name="La Favola Blu"/> scritto molti anni prima con Maria Antonietta Sisini e Vania Magelli; gli archi vengono scritti dal maestro Stefano Barzan, mentre l'arrangiamento è di Franco Battiato e di [[Roberto Colombo (musicista)|Roberto Colombo]]. Il brano si classifica al 7º posto, ricevendo il premio per il miglior arrangiamento. {{Senza fonte|La cantante si esibisce sul palco dell'Ariston priva di capigliatura e con il capo coperto da una bandana, segno dei trattamenti terapeutici dovuti alla malattia.}}
Il 7 marzo esce per la [[Sony Music]] l'omonimo album ''[[Morirò d'amore (album Giuni Russo)|Morirò d'amore]]'', che ottiene un buon successo di vendite. Il disco è sostanzialmente una riedizione del precedente album dal vivo, la cui scaletta viene però ridotta di tre tracce (''Adeste fideles'', ''Nomadi'' e ''Il re del mondo''), mentre vengono aggiunti quattro inediti quali ''Amore intenso, Moro perché non moro, Una rosa è una rosa'' e la stessa ''Morirò d'amore'', più una nuova registrazione dal vivo: ''Il sole di Austerlitz''.
Il 4 aprile 2003, sfruttando il passaggio sanremese, l'etichetta [[NAR International|NAR]] pubblica ''[[Irradiazioni]]'', una raccolta di successi riarrangiati, e l'inedito ''Voce che grida''. Il disco, registrato nel 1997, non è da annoverare fra la produzione ufficiale della cantante, che peraltro dichiarerà di non apprezzarne neppure il titolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.vocecamuna.it/sito/index.php?contentid=626&groupid=18|titolo=Giuni Russo “Irradiazioni” (cd 2003)|giorno=02|mese=04|anno=2003|accesso=23 dicembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060513000545/http://www.vocecamuna.it/sito/index.php?contentid=626&groupid=18}}</ref>
Nell'estate del 2003 è tra gli ospiti della 19ª edizione del [[Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice]], dove presenta il nuovo singolo sanremese.
Il 1º settembre partecipa alla trasmissione canora ''[[Napoli prima e dopo]]'', dove interpreta il brano partenopeo ''Marechiaro'': sarà questa la sua ultima apparizione televisiva.
Il 18 ottobre si esibisce dal vivo presso il Teatro Zancanaro di [[Sacile]], in occasione della presentazione del film ''[[Napoli che canta (film 1926)|Napoli che canta]]'', appena restaurato: la proiezione dell'opera viene infatti accompagnata dall'esecuzione dal vivo di un'apposita suite musicale, composta da ventidue brani della tradizione musicale partenopea; l'evento riscuote un notevole successo di pubblico<ref>{{Cita news|autore=Sara Carnelos|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/messaggeroveneto/2003/10/20/PN_14_SPEB5.html|titolo=Pienone a Sacile per Giuni Russo|pubblicazione=Messaggero Veneto|giorno=20|mese=10|anno=2003|p=13|accesso=19 giugno 2011}}</ref> e viene registrato per poi essere incluso l'anno dopo nella versione DVD di quella che sarà la sua ultima fatica discografica.
Il 28 novembre esce ''[[Demo de midi]]'', album che raccoglie svariati demo di brani scritti tra gli anni ottanta e novanta, molti dei quali rimasti inediti.
Il 2 aprile 2004 esce l'album ''[[Napoli che canta (album)|Napoli che canta]]'', che comprende la suite musicale realizzata per l'[[Napoli che canta (film 1926)|omonimo film muto]] girato nel 1926 da [[Roberto Leone Roberti]], padre del regista [[Sergio Leone]]. Tra i classici inclusi nella suite musicale, compare l'inedita ''A cchiù bella'', una poesia di [[Totò]] musicata dalla stessa Giuni con Maria Antonietta Sisini.
Il 13 giugno, tramite un comunicato stampa, viene annunciata l'impossibilità di Giuni a esibirsi con il suo Trio durante la proiezione del film al "Taormina FilmFest 2004", a causa dell'improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Giuni Russo muore nella sua casa a Milano all'età di 53 anni, nelle prime ore del 14 settembre 2004.<ref>{{Cita news|url=https://www.corriere.it/spettacoli/cards/giuni-russo-oggi-avrebbe-compiuto-70-anni-un-estate-mare-sperimentazioni-compagna-una-vita-morte-prematura/estate-mare_principale.shtml|titolo=Giuni Russo avrebbe 70 anni: lunga storia con la collega e morte precoce, 5 cose che non sapete|autore=Barbara Visentin|pubblicazione=Corriere della Sera|data=9 luglio 2021|accesso=25 settembre 2021}}</ref>
La cerimonia delle esequie si tiene il 15 settembre, presso il monastero delle [[Monache carmelitane scalze|carmelitane scalze]], a Milano. Viene sepolta nel [[cimitero maggiore di Milano]], in un campo riservato a comunità religiose (carmelitane scalze).<ref>{{Sepolture Milano}}</ref>
=== La produzione postuma ===
Il 9 settembre 2005, a cura di Maria Antonietta Sisini, viene pubblicato un cofanetto dal titolo ''[[Giuni Russo (album)|Giuni Russo Mediterranea Tour]],''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/09/14/giuni-russo-esce-un-dvd-per-ricordarla.html|titolo=Giuni Russo esce un dvd per ricordarla|pubblicazione=|giorno=14|mese=09|anno=2005|p=10}}</ref> che racchiude la ristampa dell'album ''[[A casa di Ida Rubinstein]]'' (1988) e un DVD con la ripresa di un concerto televisivo del 10 settembre 1984, anno del ''Mediterranea Tour''.
Il 26 settembre 2006 esce il cofanetto ''[[Unusual]]'',<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2006/09/28/Spettacolo/Musica/MUSICA-ESCE-DOMANI-UNUSUAL-ALBUM-TRIBUTO-A-GIUNI-RUSSO_103246.php|titolo=MUSICA: ESCE DOMANI 'UNUSUAL', ALBUM TRIBUTO A GIUNI RUSSO|pubblicazione=|giorno=28|mese=09|anno=2006}}</ref> curato e prodotto da Maria Antonietta Sisini con la supervisione di Franco Battiato. Il tributo, oltre a un DVD in cui viene proposta una sintesi del concerto del 2001 tenuto all'[[Auditorium di Milano]], comprende un CD con alcuni dei principali brani di Giuni Russo remixati e riarrangiati. Al progetto partecipano diversi artisti italiani e internazionali, tra i quali lo stesso Battiato, [[Caparezza]] e [[Toni Childs]].<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/laprovinciapavese/2006/11/14/PT2PO_PT210.html|titolo=FLASH|pubblicazione=[[La Provincia Pavese]]|accesso=19 giugno 2011|giorno=14|mese=11|anno=2006|p=39}}</ref>
Il 19 ottobre 2007 esce ''[[The Complete Giuni]]'',<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2007/10/18/Spettacolo/Musica/MUSICA-ESCE-DOMANI-IL-COFANETTO-DEDICATO-A-GIUNI-RUSSO_162657.php|titolo=MUSICA: ESCE DOMANI IL COFANETTO DEDICATO A GIUNI RUSSO|pubblicazione=|giorno=18|mese=10|anno=2007}}</ref> cofanetto antologico prodotto da Maria Antonietta Sisini, che riassume la produzione discografica di Giuni Russo dal 1968 al 2004.
Il 16 novembre 2007 esce in DVD ''La sua figura'', un [[docufilm]] per la regia di Franco Battiato e prodotto sempre da Maria Antonietta Sisini, che offre un ritratto artistico e umano inedito di Giuni Russo attraverso filmati d'archivio che vanno dagli esordi alle ultime apparizioni televisive e in cui la stessa Giuni si racconta. Fra i numerosi spezzoni presenti, anche un'interpretazione dal vivo del brano ''L'addio'', alla presenza di [[Leonardo Sciascia]], tratto dalla trasmissione televisiva ''Blitz'' (1983).
Il 28 novembre 2008, esce su etichetta [[Edel Music]] l'album ''[[Cercati in me]],''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://notizie.alguer.it/n?id=20916|titolo=Giuni Russo, esce "Cercati in me"|pubblicazione=|giorno=21|mese=11|anno=2008}}</ref> prodotto sempre da Maria Antonietta Sisini. Il disco comprende undici tracce, di cui cinque inedite risalenti agli anni novanta, e sette remix, compresa una suite di tre brani con sonorità multietniche.
Il 7 settembre 2009 esce per [[Bompiani]] la biografia ufficiale ''[[Giuni Russo. Da un'estate al mare al Carmelo]],''<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.cinemagay.it/dosart.asp?ID=14939|titolo=Giuni Russo, una biografia scritta dall'amica del cuore|pubblicazione=cinemagay.it|data=18 settembre 2009|accesso=22 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150607003334/http://www.cinemagay.it/dosart.asp?ID=14939|urlmorto=sì}}</ref> scritta da [[Bianca Pitzorno]] e Maria Antonietta Sisini. Il libro include in allegato anche un [[CD]] con sei tracce, di cui due inedite, e la ristampa del [[DVD]] ''[[La sua figura]]''. La biografia è stata presentata al Festival della Letteratura di [[Mantova]], presso il [[Teatro Sociale (Mantova)|Teatro Sociale]]:<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.women.it/cms/index.php?option=com_events&task=view_detail&agid=4787|titolo=13ª edizione del Festivaletteratura|pubblicazione=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091003220517/http://www.women.it/cms/index.php?option=com_events&task=view_detail&agid=4787}}</ref> alla presentazione sono intervenuti Bianca Pitzorno e Franco Battiato, quest'ultimo autore dell'introduzione.
Il 29 marzo 2011 esce ''[[A casa di Ida Rubinstein 2011]]'', una rivisitazione dell'album ''[[A casa di Ida Rubinstein]]'' (1988), con la produzione di Maria Antonietta Sisini e il contributo di musicisti internazionali quali [[Brian Auger]], [[Uri Caine]] e [[Paolo Fresu (musicista)|Paolo Fresu]], oltre a Franco Battiato. Il cofanetto, distribuito sempre da [[Edel Music|Edel]], comprende anche un DVD con la ripresa del concerto tenuto da Giuni Russo al Teatro Manzoni di [[Monza]] il 10 luglio 1991.<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2011/03/28/visualizza_new.html_1530340238.html|titolo=Risentire Giuni Russo,arie camera e jazz|pubblicazione=ANSA|giorno=28|mese=03|anno=2011}}</ref>
Il 17 aprile 2012, la [[Rhino Records]] ([[Warner Music Group|Warner]]), pubblica su CD gli album ''[[Vox (Giuni Russo)|Vox]]'' (1983) e ''Mediterranea'' (1984), mentre una settimana dopo - a trentasette anni di distanza dalla sua uscita - esce in CD anche ''[[Love Is a Woman]]'', il primo album della sua carriera. La ristampa, distribuita da Edel e a cura di Maria Antonietta Sisini, riproduce la grafica e il suono del 33 giri originale.
Il 27 settembre 2012 esce il brano inedito ''[[Para siempre]]'', lanciato in anteprima nazionale radiofonica su [[Radio Monte Carlo (Italia)|Radio Monte Carlo]] e [[Radio 105]], anticipando l'uscita dell'omonimo cofanetto comprendente un CD contenente oltre che l'inedito, dieci cover internazionali registrate in presa diretta, di cui una in studio, il singolo "''[[Everything Is Gonna Be Alright/Vodka|Everything is gonna be alright]]''", pubblicato nel 1975.
Il 15 ottobre 2013 esce la raccolta ''[[Unica (Giuni Russo)|Unica]]'', comprendente le primissime incisioni pubblicate dal 1968 al 1978: otto dei dodici brani inclusi vengono qui pubblicati per la prima volta su CD. Per l'occasione viene realizzato anche un videoclip del brano ''Soli noi'', proiettato per la prima volta all'interno del [[Gay village]], in occasione di una serata dedicata al paroliere Cristiano Malgioglio, autore del brano.<ref>{{Cita web|url=https://www.060608.it/it/print/eventi-e-spettacoli/manifestazioni/gay-village-serata-del-21-settembre.html|titolo=Gay Village, serata del 21 settembre|sito= 060608.it|data=21 settembre 2013|accesso=14 settembre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240914123803/https://www.060608.it/it/print/eventi-e-spettacoli/manifestazioni/gay-village-serata-del-21-settembre.html|dataarchivio=14 settembre 2024|urlmorto=no}}</ref>
Il 3 dicembre 2013 esce in versione digitale l'album ''Duets'', riedizione di ''Unusual'' (2006) con l'aggiunta del demo inedito ''Le tue parole'', prima stesura del successo sanremese del 2003, ''Morirò d'amore'', scritto nel 1988 con Maria Antonietta Sisini e Vania Magelli.
Il 15 maggio 2014 vengono ristampati su CD gli album ''[[Morirò d'amore (album Giuni Russo)|Morirò d'amore]]'', ''[[Demo de midi]]'' e ''[[Napoli che canta (album)|Napoli che canta]]'' distribuiti da Edel Italy e il 18 novembre esce, solo in vinile, un album di [[demo]] inediti dal titolo ''[[Il ritorno del soldato Russo]]''. Prodotto da Maria Antonietta Sisini è un lavoro che contiene nel Lato A quattro brani risalenti agli anni novanta (tra cui ''Il ritorno del soldato'' composta da Giuni Russo con Maria Antonietta Sisini, Franco Battiato e [[Manlio Sgalambro]]) e nel Lato B le primissime incisioni dell'artista.
Il 12 febbraio 2015, per i trent'anni dalla sua composizione, esce in formato digitale ''Alghero Remix 2015'', l'unico remix ufficiale del brano [[Alghero]]. Il 18 settembre esce ''[[Las Moradas]]'', un album live del concerto tenutosi nella [[Basilica di San Lorenzo (Milano)|basilica di San Lorenzo]] a Milano il 29 dicembre 1999.
Il 18 novembre 2016 esce ''[[Fonte d'amore]]'' una raccolta dedicata a ''[[Carlo Bixio]]'' (che negli anni ottanta rilanciò la carriera di Giuni Russo) composta da quattro album; tre editi in passato ma mai pubblicati su CD (''[[Giuni]]'' 1986, ''[[Album (Giuni Russo)|Album]]'' 1987, ''[[Il ritorno del soldato Russo]]'' 2014) e dal nuovo e postumo ''Sharazad'', contenente otto brani inediti prodotti da Maria Antonietta Sisini e mixati da Pino Pinaxa Pischetola.
L'8 settembre 2017 è stato pubblicato un nuovo lavoro discografico di inediti, dal titolo ''[[Armstrong (Giuni Russo)|Armstrong]]'', in formato doppio CD e in vinile. Questo è stato anticipato dall'uscita del videoclip dell'inedito "''Non voglio andare via''", il 29 agosto, con protagonista l'attrice [[Maria Grazia Cucinotta]], prodotto da Maria Antonietta Sisini e per la regia di Carlo Fenizi.<ref>{{Cita web|url=http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2017/05/29/maria-grazia-cucinotta-video-per-omaggio-giuni-russo_DpzVKkHyy8AgBIP9NmXPNO.html|titolo=Maria Grazia Cucinotta in video per omaggio a Giuni Russo|sito=Adnkronos|data=29 maggio 2017}}</ref>
Il 7 settembre 2020 nel canale ufficiale [[YouTube]] esce la versione demo del brano inedito ''La forma dell'amore'' composto sul finire degli anni novanta da Giuni Russo e Maria Antonietta Sisini. L'arrangiamento del brano è curato da Stefano Medioli mentre le immagini del [[videoclip]] sono state registrate da [[Ivan Cattaneo]] nel 2003.<ref>{{cita web|url=https://video.corriere.it/spettacoli/giuni-russo-pubblicata-youtube-l-inedita-canzone-la-forma-dell-amore/8dfbbb3a-f1c0-11ea-a04c-fd3ebc88ed6c|titolo=Giuni Russo, pubblicata su YouTube l'inedita canzone «La forma dell'amore»|sito=Corriere della Sera|data=8 settembre 2020|accesso=14 settembre 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/musica/2020/09/08/giuni-russo-video-inedito|titolo=Giuni Russo, pubblicato un inedito della compianta cantautrice. Immagini di Ivan Cattaneo |accesso=13 settembre 2020}}</ref>
Il 15 gennaio 2021 viene pubblicato l'album ''[[Aliena - Giuni dopo Giuni]]'', composto da undici tracce: 4 sono i brani inediti. È stato commercializzato sia in CD che in un vinile color verde. Tra gli inediti c'è ''Song of Naples (O sentiero d'o mare)'', l'ultima composizione di Giuni Russo, incisa nella primavera del 2004, pochi mesi prima della sua scomparsa. Inoltre nel CD viene pubblicata, sotto forma di [[Ghost Track|ghost track]], la demo de ''La forma dell'amore'' (questa canzone è contenuta nel disco anche come inedito arrangiato).
Nel 2025 il DJ Dumar ha pubblicato una versione remixata del brano [[Mediterranea/Limonata Cha Cha Cha#Mediterranea|Mediterranea]].
== Profilo vocale ==
Tra le più apprezzate voci femminili di sempre,<ref>{{Cita web|url=https://www.italreport.it/home/giuni-russo-la-voce/|titolo=Giuni Russo: "La Voce"|autore=Antonello La Mattina|sito=ITALREPORT|data=14 dicembre 2017|accesso=28 marzo 2024}}</ref> Giuni Russo ha spesso ricevuto il plauso da parte della [[Giornalismo musicale|critica specializzata]] che ha spesso elogiato le qualità tecniche della sua voce.<ref>{{Cita web|url=http://www.lisolachenoncera.it/news/maestra-della-voce-larte-di-giuni-russo/|titolo=Maestra della voce, l'arte di Giuni Russo - L'Isola della Musica Italiana|autore=Edoardo Esposito- www.edo-design.com, Francesco Facconi- www.mdsol.it|accesso=28 marzo 2024}}</ref>
La sua voce, etichettabile come quella di [[soprano lirico]], era caratterizzata da un [[Timbro (musica)|timbro vocale]] morbido e riconoscibile. La sua principale caratteristica era l'estensione vocale di oltre cinque [[Ottava (musica)|ottave]] che le permetteva di raggiungere, per acutezza, toni che imitavano il verso del [[Larinae|gabbiano]], [[virtuosismo]] del quale diede prova in brani come ''L'addio'', ''Atmosfera'' e ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]],'' uno dei suoi più celebri.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/storie-musica/giuni-russo-la-sua-vita-e-la-sua-arte-come-unode-infinita-alla-liberta/476992/|titolo=Giuni Russo, la sua vita e la sua arte come un'ode infinita alla libertà {{!}} Rolling Stone Italia|data=13 settembre 2019|accesso=28 marzo 2024}}</ref>
Oltre alle naturali doti vocali, la [[Tecnica del canto|tecnica canora]] dell'artista risultava di alto livello: era infatti capace di ottimi cambi di [[Registro vocale|registro]] e di una perfetta [[Dizione|dizione vocale]], frutto di un attento [[Teoria musicale|studio teorico]] e di un'approfondita analisi delle canzoni che avrebbe poi inciso.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/spettacoli/cards/giuni-russo-oggi-avrebbe-compiuto-70-anni-un-estate-mare-sperimentazioni-compagna-una-vita-morte-prematura/estate-mare_principale.shtml|titolo=Giuni Russo avrebbe 70 anni: lunga storia con la collega e morte precoce, 5 cose che non sapete|autore=Barbara Visentin|sito=Corriere della Sera|data=9 luglio 2021|accesso=28 marzo 2024}}</ref>
Nel corso della sua carriera musicale, grazie all'ampia sperimentazione musicale da lei attuata, le è stato possibile usufruire della propria voce in una vasta gamma di generi musicali e in numerose [[Lingua (linguistica)|lingue]] oltre all'[[Lingua italiana|italiano]].<ref name="ondarock.it" />
== Vita privata ==
Ha avuto, per 36 anni, una relazione sia artistica che personale con la musicista [[Maria Antonietta Sisini]].<ref name="La Favola Blu"/> su cui però le due protagoniste hanno sempre voluto mantenere riserbo. Si convertì al [[Cattolicità|cattolicesimo]] a seguito dell'innamoramento spirituale per la vita e la persona di [[Teresa d'Avila|santa Teresa d'Avila]]. Questo lato religioso dell'artista è evidente in numerosi suoi lavori discografici.<ref name="Sisini" />
== Omaggi ==
=== Eventi postumi ===
==== Gli omaggi e l'associazione GiuniRussoArte ====
*Il 25 maggio 2005 viene costituita da Maria Antonietta Sisini l'associazione culturale "GiuniRussoArte", unica associazione autorizzata, senza scopo di lucro e ufficiale, con il compito di promuovere e tutelare le opere e l'immagine di Giuni Russo. Fra le prime iniziative, l'associazione GiuniRussoArte istituisce un premio intitolato a Giuni Russo, nell'ambito del Mantova Musica Festival (tra il 1º giugno e il 5 giugno 2005), volto a incentivare la ricerca di un linguaggio a sostegno del valore culturale della libertà di espressione musicale.
*Il 14 aprile 2006 il comune di [[Sorso]] ([[Provincia di Sassari|SS]]), ha intitolato alla memoria di Giuni Russo la Scuola Civica di Musica.<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2006/04/14/SC5PO_SC502.html|titolo=Nasce la scuola civica di musica «Giuni Russo»: si socializza imparando a suonare uno strumento|sito=[[La Nuova Sardegna]] - Sassari|data= 14 aprile 2006|p=32|accesso=14 settembre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140109001716/http://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2006/04/14/SC5PO_SC502.html|dataarchivio=9 gennaio 2014|urlmorto=sì}}</ref>
*Il 27 maggio 2012 il comune di [[Sacile]], in [[Friuli-Venezia Giulia]], intitola la galleria del Teatro Zancanaro “Galleria Giuni Russo”. Alla serata di intitolazione prendono parte, fra gli altri, Franco Battiato e [[Platinette|Mauro Coruzzi]].
*L'11 ottobre 2013 la città di [[Alghero]] ha deciso di intitolare all'artista la piazza sul colle del Balaguer, denominata Mirador Giuni Russo;<ref>{{Cita news|url=http://lanuovasardegna.gelocal.it/alghero/cronaca/2013/10/11/news/alghero-una-piazza-dedicata-a-giuni-russo-1.7904602|titolo=Alghero, una piazza dedicata a Giuni Russo|pubblicazione=La Nuova Sardegna|data=11 ottobre 2013|accesso=11 ottobre 2013}}</ref> la cerimonia si è svolta il 23 aprile 2014.
*Il 12 luglio 2014 sempre la città [[Alghero|sardo-catalana]] dedica a Giuni Russo - in occasione del decennale della sua scomparsa - la 14ª edizione del Prix Corallo, con una speciale serata-tributo, a cui partecipano tra gli altri [[Grazia Di Michele]] e [[Lene Lovich]].
*Il 19 marzo 2015, in occasione delle celebrazioni mondiali del 500º anniversario della nascita di Santa Teresa d'Avila, l'Associazione GiuniRussoArte ha organizzato il concerto "Giuni Russo carmelitana d'amore, incontro con Santa Teresa d'Avila", presso la chiesa del monastero delle carmelitane scalze, Milano, ospite la cantante portoghese [[Dulce Pontes]], che, per la prima volta, ha eseguito ''Nada te turbe'' di Giuni Russo.
*Il 15 gennaio 2020 la città di [[Catania]] è il primo comune siciliano ad omaggiare Giuni, con uno slargo a pochi passi dell'incantevole lungomare: lo "Slargo Giuni Russo".<ref>{{Cita web|url=https://ilsicilia.it/catania-dedica-una-strada-a-giuni-russo-una-grande-artista-dimenticata-dalla-sua-citta/|titolo=Catania dedica una strada a Giuni Russo, una grande artista dimenticata dalla sua città|autore=Alberto Samonà|sito=IlSicilia.it|data=14 gennaio 2020|accesso=9 ottobre 2022}}</ref>
*Il 5 ottobre 2022, dopo 18 anni di richieste da parte di Maria Antonietta Sisini, la città di [[Palermo]] ha posto una lapide commemorativa accanto al Palchetto della Musica di fronte al [[Teatro Politeama (Palermo)|Teatro Politeama]]. L'incisione presente nella targa ricorda la prima esibizione dell'artista avvenuta proprio su quel palchetto alla tenera età di dieci anni. Alla cerimonia di intitolazione erano presenti le autorità civili, tra cui il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e l'assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà (delegato da Maria Antonietta Sisini a rappresentarla), la giornalista Sandra Figliuolo del giornale on line ''Palermo Today'', che attraverso una petizione sottoscritta da centinaia di persone e una serie di articoli<ref>{{Cita news|autore=Sandra Figliuolo|url=https://www.palermotoday.it/cronaca/intitolazione-palchetto-musica-giuni-russo-cerimonia.html|titolo=Ecco la targa con cui Palermo ricorda Giuni Russo, la compagna: "E' un sogno che si avvera"|data=5 ottobre 2022|accesso=4 agosto 2023}}</ref> hanno promosso l'iniziativa, e tanti fan.
*Il 14 settembre 2024 il grande evento "Voci Parallele concerto per Giuni Russo" presso l'Auditorium de La Nuvola di Fuksas a Roma, ha visto la partecipazione di molti cantanti di fama nazionale e internazionale. [https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2024/06/11/news/giuni_russo_concerto_roma_ricordo_artista_20_scomparsa-423214968/ La Repubblica] Organizzato da Imarts e Maria Antonietta Sisini.
* Il 17 settembre 2024 il comune di Milano le ha intitolato un giardino pubblico interno al Cam, nei pressi di [[Brera (Milano)|Brera]], vicino la casa dove la cantante abitava.<ref>https://milano.repubblica.it/cronaca/2024/09/17/news/giuni_russo_giardino_milano-423505835/</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.comune.milano.it/-/intitolazioni.-cam-garibaldi-il-giardino-interno-dedicato-a-giuni-russo|titolo=Intitolazioni. Cam Garibaldi, il giardino interno dedicato a Giuni Russo|sito=Comune di Milano|lingua=it-IT|accesso=2024-09-20}}</ref>
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia di Giuni Russo}}
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*1987
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*1994 – ''[[Se fossi più simpatica sarei meno antipatica]]''
*2003 – ''[[Morirò d'amore (album Giuni Russo)|Morirò d'amore]]''
*2003
*2004 – ''[[Napoli che canta (album)|Napoli che canta]]''
==
* 1998 – ''[[Voce prigioniera]]''
* 2002 – ''[[Signorina Romeo Live]]''
=== Album postumi ===
*2006 – ''[[Unusual]]''
*2008 – ''[[Cercati in me]]''
*2011 – ''[[A casa di Ida Rubinstein 2011]]''
*2012 – ''[[Para siempre]]''
*2013 – ''[[Unica (Giuni Russo)|Unica]]''
*2014 – ''[[Il ritorno del soldato Russo]]''
*2015 – ''[[Las Moradas]]''
*2016 – ''[[Fonte d'amore]]''
*2017 – ''[[Armstrong (Giuni Russo)|Armstrong]]''
*2021 – ''[[Aliena - Giuni dopo Giuni]]''
=== Raccolte ===
*1983 – ''[[Energie (Giuni Russo)#Un'estate al mare|Un'estate al mare]]''
*1987 – ''[[Sere d'agosto]]''
*1989 – ''[[I successi di Giuni Russo]]''
*1990 – ''[[Le più belle canzoni (Giuni Russo)|Le più belle canzoni]]''
*1992 – ''[[Amala]]''
*1996 – ''[[Onde leggere]]''
*1997 – ''[[La sposa (Giuni Russo)|La sposa]]''
*1999 – ''[[Alghero (album)|Alghero]]''
*2000 – ''[[Il meglio (Giuni Russo)|Il meglio]] (2 versioni)''
*2003 – ''[[Irradiazioni]]''
*2004 – ''[[I miei successi (Giuni Russo)|I miei successi]]''
*2004 – ''[[Voce che grida]]''
*2007 – ''[[The Complete Giuni]]''
*2011 – ''[[Il meglio di Giuni Russo]]''
*2011 – ''[[Giuni Russo (Rhino Collection)]]''
*2016 – ''[[Il meglio di Giuni Russo - Grandi Successi]]''
*2021 – ''Jazz a casa di Ida Rubinstein''
== Partecipazioni a Festival musicali ==
''' Partecipazioni al [[Festival di Sanremo]] '''
* [[Festival di Sanremo 1968]]: con ''No amore'' (Pallavicini-Intra) Giusy Romeo e [[Sacha Distel]] — Non finalista
* Nel [[1984]] era tra i possibili partecipanti con una canzone da lei scritta e intitolata ''Ciao'' (le proposero anche ''Un amore grande'', in seguito alla rinuncia di [[Loretta Goggi]], canzone che poi cantò [[Pupo (cantante)|Pupo]]), ma la sua candidatura fu cancellata dalla [[Compagnia Generale del Disco|CGD]] nel momento in cui s'inserì [[Patty Pravo]], in cerca di un contratto discografico per il suo ritorno sulle scene che prevedeva proprio la partecipazione a Sanremo, motivo per cui fu preferita a Giuni Russo.
*Nel 1989 rientrò nella rosa dei 40 possibili big partecipanti con il brano di Juri Camisasca "''Il Carmelo di Echt''", ma dall'elenco definito dei 24 brani in gara, il pezzo fu scartato.
* Nel [[1994]] era tra i possibili partecipanti con il brano ''La sua figura'', ma all'ultimo momento la commissione la scartò.
{{Citazione|Una volta mi sono presentata con ''La sua figura'': avevo passato tutte le selezioni. Poi, quando hanno dato i cantanti definitivi, non c'ero più. Che dovevo pensare? Comprendo, vogliono altre cose. Peccato, era un brano importante, avrei portato [[Giovanni della Croce]].|da un'intervista del 30 novembre [[1999]]}}
* Nel [[1997]] era tra i possibili partecipanti con ''Morirò d'amore'', ma la commissione la scartò giudicando il provino "stonato".<ref>{{Cita|Pitzorno|pag. 243}}.</ref> Lo stesso provino fu ripresentato alla commissione del Festival del [[2003]], e il pezzo venne accettato in gara.
* [[Festival di Sanremo 2003]]: con [[Morirò d'amore (singolo Giuni Russo)|''Morirò d'amore'' (''Le tue parole'')]] (Giuni Russo, Maria Antonietta Sisini e V. Magelli) — 7º posto
''' Partecipazioni al [[Festivalbar]] '''
* 1968: con ''L'onda''
* 1982: con ''Un'estate al mare'' — 1º posto Festivalbar DiscoVerde
* 1983: con ''Sere d'agosto Premio Speciale per l'album "Vox"''
* 1984: con ''Limonata Cha Cha Cha'', ''Mediterranea'' e ''Demenzial song'' (Festivalbar DiscoVerde)
* 1986: con ''Alghero''
''' Partecipazioni a [[Viva Napoli]] '''
* 1997: con ''Maruzzella'' e ''Me voglio fa 'na casa''
''' Partecipazioni ad [[Azzurro (programma televisivo)|Azzurro]] '''
* 1983: con ''Sere d'agosto''
* 1984: con ''Mediterranea'' e ''Limonata Cha Cha Cha''
''' Partecipazioni al [[Premio Tenco]] '''
* 1994: con ''Ciao amore ciao'' (di [[Luigi Tenco]], con un arrangiamento di [[Franco Battiato]])
* 1995: con ''Malinconia'', ''Il sole di Austerlitz'', ''La sua figura'' e ''La barca degli amanti'' (feat. Sergio Godinho)
''' Partecipazioni al [[Cantagiro]] '''
* 1968: con ''L'onda''
* 1977: con ''Mai''
''' Partecipazioni a [[Un disco per l'estate]] '''
* 1968: con ''L'onda''
* 1987: con ''Adrenalina'' (feat. [[Donatella Rettore|Rettore]]), ''I giardini di Eros'' e ''Mango, papaia''
''' Partecipazioni a [[Vota la voce]] '''
* 1982: con ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]]''
* 1984: con ''Limonata Cha Cha Cha''
* 1986: con ''Alghero''
''' Partecipazioni a [[Napoli prima e dopo]] '''
* 2003: con ''Marechiare''
== Videografia ==
*2004 – ''[[Napoli che canta (album)|Napoli che canta]]''
*2005 – ''[[Mediterranea Tour]]''
*2006 – ''[[Unusual]]''
*2007 – ''[[La sua figura]]''
*2011 – ''[[A casa di Ida Rubinstein 2011]]''
*2021 – ''Jazz a casa di Ida Rubinstein''
== Teatro ==
*''Verba Tango'', con [[Giorgio Albertazzi]] e [[Fleur Jaeggy]] (1997-1998)
*''Las Moradas, il sacro nelle dimore della musica e della poesia'' (1999-2000)
*''Le stanze della musica'' (2001-2002)
== Riconoscimenti ==
*1967: Primo posto al [[Festival di Castrocaro]] con ''A chi''
*1982: [[Disco d'oro]] per il brano ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]]''
*1982: Primo posto al "Festivalbar DiscoVerde" con il brano ''[[Un'estate al mare (brano musicale)|Un'estate al mare]]''
*1982: Telegatto "[[Vota la voce]]" come migliore rivelazione dell'anno
*1986: Premio "Platea Estate"
*1986: Disco d'oro per il singolo ''[[Alghero/Occhiali colorati|Alghero]]''
*2003: Secondo posto [[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premio della critica]], con il brano ''Morirò d'amore''
*2003: "Premio come migliore arrangiamento" a [[Franco Battiato]], con il brano ''Morirò d'amore'' a [[Festival di Sanremo 2003|Sanremo 2003]]
=== Postumo ===
* 2006: Premio dell'Illustrazione Italiana in "Illustratori Italiani - Annual 2006" per la copertina dell'album ''[[Morirò d'amore (album Giuni Russo)|Morirò d'amore]]''
* 2021: [[Disco d'oro]] per il singolo ''Alghero'', certificazione ufficiale Fimi del 13 novembre 2021. Consegna del Disco d'oro a [[Maria Antonietta Sisini]], il 30 novembre 2021, dalla casa discografica [[NAR International]].
== Note ==
<references
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore1 = [[Bianca Pitzorno]]|autore2 = M. A. Sisini|wkautore2=Maria Antonietta Sisini|titolo = [[Giuni Russo. Da un'estate al mare al Carmelo]]|anno = 2009|editore = Bompiani|città = Milano|cid = Pitzorno}} – libro e CD/DVD
== Voci correlate ==
* [[Franco Battiato]]
* [[Maria Antonietta Sisini]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Giuni Russo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|musica}}
[[Categoria:Autori partecipanti al Festival di Sanremo]]
[[
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Sicilia]]
[[Categoria:Militanti cattolici italiani]]
[[Categoria:Partecipanti al Festival di Sanremo]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero maggiore di Milano]]
[[Categoria:Vincitori del Festival di Castrocaro]]
[[Categoria:Vincitori di Vota la voce]]
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