Lactuca virosa: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: numeri di pagina nei template citazione |
|||
| (56 versioni intermedie di 31 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Tassobox
|nome= Lattuga velenosa
|statocons=
|immagine=
|didascalia=
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|regno=[[Plantae]]
|dominio=[[Eukaryota]]
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|classe=[[Magnoliopsida]]
|sottoclasse=[[Asteridae]]
|ordine=[[Asterales]]
|famiglia=[[Asteraceae]]
|sottofamiglia=[[Cichorioideae]]
|tribù=[[Cichorieae]]
|genere= [[Lactuca]]
|specie= ''' L. virosa'''
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
|FIL?=x
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade1=[[Angiosperme]]
|clade2=[[Mesangiosperme]]
|clade3=[[Eudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5=[[Superasteridi]]
|clade6=[[Asteridi]]
|clade7=[[Euasteridi]]
|clade8=[[Campanulidi]]
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
|sottofamigliaFIL=[[Cichorioideae]]
|tribùFIL=[[Cichorieae]]
|sottotribùFIL=[[Lactucinae]]
|genereFIL= [[Lactuca]]
|specieFIL= ''' L. virosa'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=
|binome=Lactuca virosa
|bidata= [[1753]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
|triautore=
|trinome=
|tridata=
<!-- ALTRO -->
|sinonimi=
|nomicomuni=
|suddivisione=
|suddivisione_testo=
}}
''''' Lactuca virosa''''' <small> [[Linneo|L.]], [[1753]]</small> è una specie di [[Plantae|pianta]] [[angiosperma]] [[dicotiledone]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Asteraceae]].<ref name=APGIV>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=The Angiosperm Phylogeny Group|titolo= An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV|rivista= Botanical Journal of the Linnean Society |anno=2016 |volume= 181 |numero= 1 |pp= 1-20 |url=https://doi.org/10.1111/boj.12385}}</ref><ref name=KEW>{{cita web|url= https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:329493-2|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso= 28 dicembre 2021 }}</ref>
== Etimologia ==
Il nome del genere (''Lactuca'') deriva dall'abbondanza di sacchi lattiginosi contenuti in queste piante (una linfa lattea nel gambo e nelle radici).<ref name=Motta>{{cita|Motta 1960|Vol. 2 - pag. 608}}.</ref> L'epiteto specifico (''virosa'') significa "fangoso, ricoperto di melma"<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageV.html|titolo=Botanical names|accesso=28 dicembre 2021}}</ref>; ma anche "viscido, rancido, velenoso, dall'odore sgradevole".<ref>{{cita|David Gledhill 2008|pag. 402}}.</ref>
Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal botanico [[Carl Linnaeus]] (1707-1778) nella pubblicazione ''" [[Species Plantarum]]"'' ( Sp. Pl. 2: 795) del 1753.<ref>{{cita web|url= https://www.ipni.org/n/329493-2|titolo=The International Plant Names Index|accesso= 28 dicembre 2021}}</ref>
==Descrizione==
[[File:20190621Lactuca virosa1.jpg|upright=0.7|thumb|Il portamento]]
[[File:Lactuca virosa 01012001.JPG|upright=0.7|thumb|Le foglie]]
[[File:20160622Lactuca virosa4.jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza]]
[[File:Wild Lettuce? - Lactua virosa?, Julie Metz Wetlands, Woodbridge, Virginia.jpg|upright=0.7|thumb|I fiori]]
'''Habitus'''. La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Terofite|terofita scaposa]] (''T scap''), ossia in generale sono piante [[erba]]cee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo [[Pianta annuale|annuali]], superano la stagione avversa sotto forma di [[seme]] e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie; ma anche [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita bienne]] (''H bienn''), ossia piante [[erba]]cee con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla [[Glossario botanico#L|lettiera]] o dalla neve e si distinguono dalle altre per il ciclo vitale biennale. Negli organi interni sono presenti dei canali [[Latice|laticiferi]].<ref name=Motta/><ref>{{cita|Pignatti 1982|vol.3 pag.1}}.</ref><ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 860}}.</ref><ref>{{cita|Judd 2007|pag.517}}.</ref><ref name=KJ>{{cita|Kadereit & Jeffrey 2007|pag. 188}}.</ref><ref name=FS>{{cita|Funk & Susanna 2009|pag. 348}}.</ref><ref name=CP>{{cita web|url=https://cichorieae.e-taxonomy.net/portal/|titolo=Cichorieae Portal|accesso=18 dicembre 2021}}</ref><ref name=PIN>{{cita|Pignatti 2018|vol.3 pag. 1093}}.</ref>
'''Fusto'''. La parte aerea del [[Fusto (botanica)|fusto]] è ascendente ed eretta. La parte basale può essere lignificata. La superficie in genere è [[Glossario botanico#G|glabra]], ma anche pelosa (da ispida a setolosa nella parte inferiore). Le [[Radice (botanica)|radici]] sono dei [[Fittone|fittoni]] fetidi. L'altezza delle specie di questo genere può variare tra i 3 - 15 dm (massimo 20 dm).
'''Foglie'''. Le foglie si dividono in basali o radicali (queste ultime formano una [[rosetta basale]]) e [[Glossario botanico#C|cauline]]. Lungo il caule sono disposte in modo alterno. Quelle basali sono più grandi, quelle cauline sono progressivamente più piccole. La forma della lamina varia da obovata a oblanceolata con bordi da dentati a dentellati (sui margini è spinulosa). La superficie è normalmente glabra e di colore verde (possono essere presenti dei riflessi [[Glossario botanico#G|glauchi]]). In alcune specie alla base sono presenti due orecchiette. Le foglie sono sia [[Picciolo|picciolate]] che [[Sessilità|sessili]] (a volte sono [[Glossario botanico#A|amplessicauli]]). Le foglie non sono decorrenti.
'''Infiorescenza'''. Le [[Infiorescenza|infiorescenze]] sono composte da diversi [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] sessili o [[Peduncolo (botanica)|peduncolati]] disposti in pannocchie piramidali. I capolini sono formati da un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] cilindrico, conico o campanulato composto da diverse [[Brattea|brattee]] (o squame) disposte su più serie in modo [[Glossario botanico#E|embricato]] o spiralato, all'interno delle quali un [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] fa da base ai fiori [[Fiore delle Asteraceae|ligulati]]. Le brattee dell'involucro hanno una forma da lanceolato-lineare a ovata; i margini sono scariosi, l'apice è acuto (o ottuso) e alla fruttificazione possono essere [[Glossario botanico#R|riflesse]]; la superficie può essere sia glabra che pelosa. Il ricettacolo, piatto o convesso, è nudo, ossia privo delle pagliette a protezione della base dei fiori.
'''Fiori'''. I fiori (da 14 a 16 per capolino) sono tutti del tipo [[Fiore delle Asteraceae|ligulato]]<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 12}}.</ref> (il tipo [[Fiore delle Asteraceae|tubuloso]], i [[Fiore delle Asteraceae|fiori del disco]], presente nella maggioranza delle [[Asteraceae]], qui è assente), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]] (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], fertili e [[Glossario botanico#Z|zigomorfi]].
* [[Formula fiorale]]:
::: */x '''K''' <math>\infty</math>, ['''C''' (5), '''A''' (5)], '''G''' 2 (infero), achenio<ref>{{cita libro|autore=Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007 |editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova |isbn=978-88-299-1824-9|p=520}}</ref>
* Calice: i [[sepalo|sepali]] del [[Fiore delle angiosperme|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
* Corolla: le [[Corolla|corolle]] sono formate da una ligula terminante con 5 denti; la [[corolla]] è colorata di giallo.
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5 con filamenti liberi, mentre le [[Antera|antere]] sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo [[Stilo (botanica)|stilo]].<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 1}}.</ref> Le antere alla base sono acute. Il [[polline]] è [[Polline|tricolporato]].<ref>{{cita|Strasburger 2007|Vol. 2 - pag. 760}}.</ref>
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo stilo è filiforme con peli sul lato inferiore; gli [[Glossario botanico#S|stigmi]] dello [[Glossario botanico#S|stilo]] sono due divergenti. L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]].
* Fioritura: da giugno a settembre.
'''Frutti'''. I [[Frutto|frutti]] sono degli [[Achenio|acheni]] con pappo. La forma dell'achenio, compressa, varia da ovoide a lanceolata improvvisamente ristretta verso l'alto in un becco. I frutti sono colorati di nerastro con la superficie rugosa e solcata da diverse nervature o coste e con due nervature laterali più evidenti. Il becco è filiforme, chiaro (biancastro) lungo come il corpo dell'achenio. Il [[Pappo (botanica)|pappo]] è formato da più serie di setole capillari bianche (o gialle) caduche, lisce o scabre. Dimensione degli acheni: 6 – 10 mm.
== Biologia ==
* Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]] tramite farfalle diurne e notturne).
* Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
* Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: [[Glossario botanico#Z|zoocoria]]. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
==Distribuzione e habitat==
[[File:Lactuca virosa - Distribuzione.png|upright=2.5|thumb|Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale<ref>{{cita|Checklist of the Italian Vascular Flora|p. 117}}.</ref> – Distribuzione alpina<ref name=FA>{{cita|Flora Alpina|Vol. 2 - p. 654}}.</ref>)]]
* [[Corologia|Geoelemento]]: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|''Mediterraneo - Atlantico'']].
* Distribuzione: in Italia questa specie è rara e si trova più o meno su tutto il territorio (più rara nel Nord-Est). Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova [[Francia]], [[Svizzera]] e [[Austria]]. Sugli altri rilievi collegati alle Alpi è presente nella [[Foresta Nera]], [[Massiccio del Giura]], [[Massiccio Centrale]], [[Pirenei]] e [[Carpazi]].<ref name=FA/> Nel resto dell'Europa e dell'areale del Mediterraneo si trova nell'areale occidentale.<ref name=KEW/>
* Habitat: l'[[habitat]] preferito per queste piante sono gli incolti, i vecchi muri e lungo le vie. Predilige il terreno smosso, macereti, scarpate stradali; è la tipica pianta di bordatura dei fossi e di sentieri, soprattutto di montagna, ed è presente anche nelle radure boschive. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[calcare]]o ma anche [[silice]]o con [[pH]] neutro, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere arido.
* Distribuzione altitudinale: sui rilievi, in Italia, queste piante si possono trovare fino a 1.100 {{m s.l.m.}}; nelle Alpi frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|collinare]], [[Flora alpina|montano]] (oltre a quello planiziale).
==Fitosociologia==
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] alpino ''Lactuca virosa'' appartiene alla seguente comunità vegetale:<ref name=FA/>
:: Formazione: delle comunità perenni [[Glossario botanico#N|nitrofile]]
::: Classe: ''Artemisietea vulgaris''
:::: Ordine: ''Onopordetalia acanthii''
== Tassonomia ==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza di questa voce ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 [[specie]] distribuite su 1.535 [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref>, oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref> (una delle [[checklist]] più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)<ref>{{cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:319342-2|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso=18 marzo 2021}}</ref>. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.<ref name=APGIV/><ref name=KJ/><ref name=FS/>
===Filogenesi===
Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù [[Lactucinae]] della tribù [[Cichorieae]] (unica tribù della sottofamiglia [[Cichorioideae]]). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia [[Cichorioideae]] è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle [[Asteraceae]] (gli ultimi due sono [[Corymbioideae]] e [[Asteroideae]]).<ref name=APGIV/> La sottotribù Lactucinae fa parte del "quarto" [[clade]] della tribù; in questo clade è in posizione "basale" vicina alla sottotribù [[Hyoseridinae]].<ref name=FS/>
La struttura filogenetica della sottotribù è ancora in fase di studio e completamento. Provvisoriamente è stata suddivisa in 10 lignaggi. Il genere di questa voce appartiene al "''Lactuca'' lineage", e nell'ambito della sottotribù occupa una posizione politomica insieme ai lignaggi ''Melanoseris'' - ''Notoseris'' - ''Paraprenanthes'' (questa politomia rappresenta il "core" della sottotribù). ''Lactuca'' è uno degli ultimi gruppi che si è diversificato tra i 19 e 11 milioni di anni fa.<ref name=CP/><ref name=KIL>{{cita|Kilian et al. 2017}}.</ref>
I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:<ref name=KJ/>
:* il portamento delle specie è perenne rizomatoso;
:* gli acheni hanno un visibile becco apicale (il becco è diverso per colori e superficie dal resto dell'achenio);
:* gli acheni hanno 12 costole ineguali;
:* gli acheni sono più o meno fortemente compressi con i margini delle costole spesso gonfiate.
La circoscrizione di questo genere è da considerarsi provvisoria e in futuro potrebbe subire delle riduzioni. Sono in corso di completamento alcuni studi morfologico-molecolari e filogenetici sulla sottotribù [[Lactucinae]] che dovrebbero chiarire sia la posizione del genere ''Lactuca'' all'interno della sottotribù che la sua struttura interna. Il "lignaggio ''Lactuca''" è composto da nove cladi terminali ben supportati, che si raggruppano in tre cladi principali. La specie di questa voce si trova in un clade interno caratterizzato da una distribuzione sud-est europea / mediterranea / sud-ovest asiatica e con una età di inizio radiazione di circa 6,1 milioni di anni fa.<ref name=CP/><ref name=KIL/><ref name=WAN>{{cita|Wang et al. 2013}}.</ref>
I caratteri distintivi per la specie di questa voce sono:<ref name=PIN/>
:* le foglie non sono decorrenti lungo il fusto;
:* gli acheni hanno un becco lungo come la lunghezza del corpo;
:* la superficie degli acheni è colorata di nero (o nerastro);
:* il colore dei fiori è giallo.
Il [[numero cromosomico]] delle specie di '' L. virosa'' è 2n = 18.<ref name=PIN/>
===Sottospecie===
Per questa specie sono riconosciute le seguenti sottospecie:<ref name=KEW/>
* ''Lactuca virosa'' subsp. ''cornigera'' <small>(Pau & FontQuer) Emb. & Maire</small>. Distribuzione: [[Marocco]].
* ''Lactuca virosa'' subsp. ''virosa''
==Usi medicinali==
{{Disclaimer|medico}}
La pianta è nota per i suoi effetti [[Sostanza psicoattiva|psicotropi]] (specificatamente [[ipnotico|ipnotici]] o [[sedativo|sedativi]]) e [[Antidolorifico|antidolorofici]], effetti che sono spesso stati descritti come simili a quelli dell'[[oppio]]. Gli effetti ipnotici e sedativi sono noti anche in altre specie di ''Lactuca'', anche se nelle normali lattughe alimentari tali effetti sono poco percettibili. Gli effetti dell'ingestione della ''L. virosa'' sono blandamente simili a quelli dell'oppio anche se nella pianta non sono presenti [[oppiacei]].
Nella [[
Allo stato attuale, anche per
Il suo utilizzo come [[Lattogenesi|galattogeno]]
La pianta contiene [[flavonoidi]], che hanno proprietà [[antiossidanti]]. La ''L. virosa'' contiene anche [[cumarina|cumarine]] e metil[[fenilalanina]]. Sono state isolate due sostanze chimiche responsabili delle proprietà sedative e sonnifere della ''L. virosa''; [[lactucopicrina]] e [[lactucina]].
==Informazioni storiche==
La ''L. virosa'' è stata utilizzata nel 1800 da parte dei medici come blando narcotico, quando l'oppio non era disponibile. Negli Stati Uniti, la pianta ha subito una ripresa di popolarità negli anni '70 per la sua attività psicotropa, altrove è largamente ignorata.
=== Sinonimi ===
L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i [[Sinonimo (botanica)|sinonimi]] più frequenti:<ref name=KEW/>
* ''Wiestia virosa'' <small>(L.) Sch.Bip.</small>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro| autore=Kadereit J.W. & Jeffrey C.|titolo=The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. |città=Berlin, Heidelberg |anno= 2007|cid=Kadereit & Jeffrey 2007}}
* {{cita libro| autore=V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer|titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae|editore=International Association for Plant Taxonomy (IAPT) |città=Vienna |anno= 2009|cid=Funk & Susanna 2009}}
* {{cita libro|autore=Judd S.W. et al|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007 |editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova |ISBN=978-88-299-1824-9|cid=Judd 2007 }}
* {{cita libro|autore=Strasburger E|wkautore=Eduard Strasburger |titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |ISBN=88-7287-344-4|cid=Strasburger 2007 }}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |ISBN=88-506-2449-2 |cid=Pignatti 1982 }}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Seconda edizione. |anno=2018 |editore=Edagricole |città=Bologna |cid=Pignatti 2018 }}
* {{cita libro|autore=F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi|titolo=An annotated checklist of the Italian Vascular Flora|anno=2005 |editore=Palombi Editore|città=Roma |ISBN=88-7621-458-5 |cid=Conti et al. 2005}}
* {{cita pubblicazione|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/tax.12235 |autore=Alfonso Susanna et al. |titolo=The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019 |rivista=[[Taxon (rivista)|Taxon]] |data=2020 |volume=69 |numero=4 |pp=807-814 |cid= Susanna et al. 2020}}
* {{cita libro|autore= D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat |titolo=Flora Alpina. |anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna |cid=Aeschimann et al. 2004}}
* {{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta.| 1960| Federico Motta Editore. | Milano |cid=Motta 1960 }}
* {{cita pubblicazione|url=https://www.jstor.org/stable/26824527 |autore=Norbert Kilian, Alexander Sennikov, Ze-Huan Wang, Birgit Gemeinholzer & Jian-Wen Zhang |titolo=Sub-Paratethyan origin and Middle to Late Miocene principal diversification of the Lactucinae (Compositae: Cichorieae) inferred from molecular phylogenetics, divergence-dating and biogeographic analysis |rivista=Taxon |data=2017 |volume=66 |numero=3 |pp=675-703 |cid= Kilian et al. 2017}}
* {{cita pubblicazione|url=https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0082692|autore=Ze-Huan Wang, Hua Peng e Norbert Kilian|titolo= Molecular Phylogeny of the Lactuca Alliance (Cichorieae Subtribe Lactucinae, Asteraceae) with Focus on Their Chinese Centre of Diversity Detects Potential Events of Reticulation and Chloroplast Capture|rivista=Plos One |data=2013 |volume=8 |numero=12 |pp=1-20 |cid= Wang et al. 2013}}
* {{cita libro| autore=David Gledhill|titolo=The name of plants|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge |anno= 2008|cid=David Gledhill 2008}}
* {{Cita libro | autore=[[Neltje Blanchan|Blanchan, Neltje]] | titolo=[[Wild Flowers Worth Knowing]] | anno=2005 | editore=[[Project Gutenberg|Project Gutenberg Literary Archive Foundation]]}}
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikispecies|commons
== Collegamenti esterni ==
*[https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:329493-2'' Lactuca virosa''] Royal Botanic Gardens KEW - Database
*
{{Controllo di autorità}}
{{portale|botanica}}
[[Categoria:Cichorioideae]]
[[Categoria:Fitoterapia]]
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
| |||