Francesco De Lemene: differenze tra le versioni

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{{F|musicisti italiani|luglio 2013}}
{{Bio
|Nome = Francesco
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|GiornoMeseMorte = 24 luglio
|AnnoMorte = 1704
|Attività = librettista
|Epoca = 1600
|Epoca2 = 1700
|Attività = librettista
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|Immagine = Francesco De Lemene.jpg
}}
 
== Biografia ==
Proveniente da una famiglia aristocratica, studiò all'[[Università di Bologna]] e di [[Università degli Studi di Pavia|Pavia]], dove si laureò nel 1655. Fu successivamente impiegato nell'allora amministrazione spagnolospagnola dapprima come pubblico oratore a [[Milano]] e poi come decurione a Lodi. Nel 1661 soggiornò a [[Roma]], dove frequentò spesso il circolo di [[Cristina di Svezia]]. Fu ina questa cittàRoma che iniziò la sua attività librettistica. Nel 1691 entrò con il nome di ''Arezio Gateatico'' nell'[[Accademia dell'Arcadia]].
 
De Lemene risente dell'influenza del poeta [[Giambattista Marino]] e del commediografo [[Carlo Maria Maggi]]; infatti i suoi testi tendono ad avere un carattere eroi-comicoeroicomico. Altro sintomo dell'influenza del Maggi è la produzione di De Lemene in [[lingua lombarda]], nella sua variante [[dialetto lodigiano|lodigiana]], nella quale scrive la commedia teatrale ''[[La sposa Francesca]]'' e opera una sua personale traduzione della [[Gerusalemme liberata]] di [[Torquato Tasso]].<ref>http://www.dialettolodigiano.it/pdf/delemene.pdf</ref>
 
Il De Lemene fu protagonista anche nella vita sociale e culturale della sua città natale. Qui esercitò la sua professione ammirato e tenuto in gran conto dai suoi compatrioti contemporanei. Fu sua, per esempio, la decisione di ampliare il [[Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata|Tempio Civico dell'Incoronata]]: ingrandì la zona presbiteriale aggiungendovi l'abside e la fece decorare dal suo amico pittore [[Andrea Lanzani]], ritenuto tra i padri del barocchetto lombardo.
 
I suoi resti sono conservati nella [[Chiesa di San Francesco (Lodi)|chiesa di San Francesco]] a Lodi, dove una lapide e un altorilievo marmoreo con la sua immagine ricordano ai posteri la sua fama.
 
== Libretti ==
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*''I quatro novissimi, ed altre centate''
*Dialogo pastorale
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
=== Testi di approfondimento ===
* {{Cita libro |titolo = Francesco de Lemene, 1634-1704. Atti del Convegno. Lodi, 16 aprile 2004 |curatore = Luigi Samarati |città = Lodi |anno = 2005 |collana = [[Quaderni di studi lodigiani]] |volume = 9 |ISBN = no |sbn = USM1574608 }}
 
==Voci correlate==
* [[Gian Stefano Cremaschi]]
* [[Letteratura lombarda]]
* [[Letteratura milanese]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
{{ip|commons=Category:Francesco De Lemene}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Portale|biografie|Letteratura|musica classica|teatro}}
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.dialettolodigiano.it/pdf/delemene.pdf Vita e opere di Francesco De Lemene]
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Accademia dell'Arcadia]]
{{Portale|biografie|Letteratura|musica classica|teatro}}
[[Categoria:Personalità legate a Lodi]]
 
[[Categoria:AccademiaAccademici dell'Arcadia]]
[[pms:Francesco De Lemene]]
[[Categoria:Drammaturghi in lingua lombarda]]
[[Categoria:Studenti dell'Università di Bologna]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Pavia]]
[[Categoria:Sepolti nella chiesa di San Francesco (Lodi)]]