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{{Valle
|nomevalle={{PAGENAME}}Val Fiorentina
|image=Val Fiorentina.JPG
|image_text=La valle vista da est;, sullo sfondo, a destra, il [[Pelmo]].
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[[File:Monte Crot, 2169 m.jpg|alt=La valle vista da l'ovest|miniatura|270x270px|La valle vista da l'ovest]]
La Val Fiorentina è una valle delle Dolomiti in provincia di Belluno. È compresa nel comune di Selva di Cadore e parzialmente in quelli di Colle Santa Lucia, San Vito e Borca di Cadore.
La '''Val Fiorentina''' (il [[toponimo]], già indicato come ''Ferentina'', ricorda la presenza di miniere di ferro, alcune attive sino al [[1753]]) è una [[valle]] delle [[Dolomiti]] in [[provincia di Belluno]], quasi interamente compresa nei comuni di [[Selva di Cadore]] e [[Colle Santa Lucia]], parte nei comuni di [[Borca di Cadore|Borca]] e [[San Vito di Cadore]], con la popolazione che parla una forma di [[ladino]].
Lunga poco più di una decina di chilometri, attraversata da est a ovest dalla Strada Provinciale n. 251, la valle è solcata dal torrente omonimo che si immette nel Cordevole presso l’abitato di Caprile di Alleghe. Risalendola per la S.P. n. 20, il primo abitato importante è Selva di Cadore, (1) dove girando a sinistra si accede per la S.P. n. 638 al Passo Giau che collega con Cortina d’Ampezzo, oppure al paese di Colle Santa Lucia, già appartenente al Tirolo fino al 1918,(2) che si trova più elevato rispetto al corso del torrente Fiorentina, in posizione panoramica, steso sul versante destro dell’affluente Codalonga. Proseguendo invece a destra si raggiunge il più importante centro turistico di Santa Fosca, e, poco oltre, l'abitato di Pescul con la partenza degli impianti di risalita. La Valle termina ai piedi del Pelmo, ma la strada prosegue mettendola in comunicazione con la Val di Zoldo attraverso il Passo Staulanza. Anticamente invece, la comunicazione principale avveniva verso la Valle del Boite, attraverso la Forcella Forada, ora ridotta a mulattiera.
 
Dal punto di vista paesaggistico, la Valle è dominata dai massicci del Pelmo (3168 m, a est) e del Civetta (3220, a sud-est) ma è facile individuare verso ovest la Marmolada (3342 m) col suo ghiacciaio. Più a nord il bacino idrografico è chiuso dalle scogliere dolomitiche Averau-Nuvolau che chiudono la Val Codalonga, i Lastoni di Formin, il Becco di Mezzodì che delimitano gli alpeggi di Mondeval, nascosti dal gruppo del Cernera, dal Piz del Corvo e Corvo Alto, ma collegati alla Valle dagli affluenti di destra del torrente Fiorentina, Loschiesuoi e Cordon (anticamente chiamato Cordevole).
== Descrizione ==
La popolazione dei due comuni parla due varianti della lingua ladina.
Lunga poco più di una decina di chilometri, attraversata dalla [[Strada statale 251 della Val di Zoldo e Val Cellina|strada provinciale 251]], la valle è solcata dal [[Fiorentina (torrente)|torrente omonimo]] che si immette nel [[Cordevole]] poco a nord di [[Alleghe]]. Risalendola, il primo abitato importante è Selva, sede comunale. [[Colle Santa Lucia]] si trova in posizione più elevata rispetto al corso del torrente e non è facile dire se è realmente inserita nella valle vera e propria (tanto più che, sino ad un secolo fa, faceva parte del [[Tirolo]] a differenza di Selva che era compresa nel [[Cadore]])<ref>L'Oltremonti, ovvero la Val Fiorentina, era una delle dieci centene in cui era suddiviso il Cadore</ref>.
Il nome dovrebbe derivare da “Flurintine”, località esistente già nel 1296,(3) e trasformato, ma solo oralmente, in “Ferentina” forse a causa della lavorazione del minerale di ferro che avveniva nei forni di Selva e Pescul, proveniente dalle miniere del Fursil nel territorio di Colle Santa Lucia, chiuse nel 1753.
 
(1)Bibliografia: Selva di Cadore Notizie Storiche di G.M. Longiarù e L. Nicolai - 1943 Treviso; Breve Storia del Cadore di G. Fabbiani Magnifica Comunità di Cadore - V ed. 1992 – Pieve di Cadore; Storia, Geologia e Archeologia della Val Fiorentina a cura dell'Ass. Amici del Museo -2000 ed. Printhouse Cortina.
Proseguendo, si raggiunge il più importante centro turistico, Santa Fosca, e, poco oltre, l'abitato di Pescul, da cui partono le seggiovie del monte Fertazza, che consentono di accedere in estate e in inverno al punto panoramico della Cima del [[Cima Fertazza|Monte Fertazza]] (m. 2.101). La Valle termina ai piedi del [[Pelmo]], ma la SP 251 prosegue mettendola in comunicazione con lo [[Zoldano]] attraverso il [[Passo Staulanza]]. La valle è collegata, via sentiero, attraverso [[Forcella Pecol]] alla Val Posedera.
(2)Colle Santa Lucia vita e costume di V. Pallabazzer e F. Chizzali - ed Turismo Veneto 1994
 
(3)Le Antiche Pergamene di San Vito di Cadore di G. Richebuono- 1980 Belluno
Dal punto di vista paesaggistico, la Valle è dominata dai massicci del [[Pelmo]] (3168&nbsp;m, a est) e del [[monte Civetta|Civetta]] (3220, a sud-est) ma è facile individuare verso ovest la [[Marmolada]] (3342&nbsp;m) col suo ghiacciaio. A nord sorgono le aguzze cime ([[monte Cernera]], [[Piz del Corvo]]) che nascondono gli alpeggi di [[Mondeval]]. Tra Selva e Colle Santa Lucia, sulla destra, vi è l'imbocco della [[Val Codalunga]], che culmina con il [[Passo Giau]].
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Portale|montagna|Veneto}}
[[Categoria:Valli della provincia di Belluno|Fiorentina]]
[[Categoria:Valli delle Dolomiti|Fiorentina]]
[[Categoria:Borca di Cadore]]
[[Categoria:San Vito di Cadore]]
[[Categoria:Selva di Cadore]]
[[Categoria:Colle Santa Lucia]]