Mare Adriatico: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Adriatico (disambigua)|Adriatico}}
[[File:Mare Adriatico.jpg|thumb|300px|Il Mare Adriatico.]]
{{Massa d'acqua
Il '''mare Adriatico''' (in [[lingua albanese|albanese]] ''Deti Adriatik''; in [[lingua bosniaca|bosniaco]] e [[lingua croata|croato]] ''Jadransko more''; in [[lingua montenegrina|montenegrino]] ''Jadransko more'' o ''Јадранско море''; in [[lingua slovena|sloveno]] ''Jadransko morje'') è l'articolazione del [[mar Mediterraneo]] situata tra la [[penisola italiana]] e la [[penisola balcanica]]. Bagna sei Paesi: [[Italia]], [[Slovenia]], [[Croazia]], [[Bosnia Erzegovina]], [[Montenegro]] e [[Albania]]. Nel periodo pre-classico l'Adriatico era considerato un'articolazione dello Ionio; venne considerato un mare a sé stante a partire dal periodo repubblicano romano. Nel Medioevo i Veneziani chiamavano l'intero Adriatico con il nome di [[Golfo di Venezia]] e, dal momento che la [[repubblica di Venezia|Serenissima]] era una delle potenze maggiori d'[[Europa]], tale denominazione si diffuse molto, senza poter però mai soppiantare il nome originale, al quale rimasero fedeli i pochi porti adriatici che [[Venezia]] non riuscì a sottomettere. Nei codici marittimi veneziani era addirittura chiamato "il nostro canal", quasi fosse la continuazione del [[Canal Grande]].
|Nome = Mare Adriatico
|Immagine = Ancona - veduta sulla costa dalmata all'alba.JPG
|Didascalia = Le montagne della [[Dalmazia]] viste dalla costa italiana ([[Ancona]])
|Parte di = [[Mar Mediterraneo]]
|Stato = ITA
|Stato2 = SVN
|Stato3 = HRV
|Stato4 = BIH
|Stato5 = MNE
|Altri stati = <br />{{ALB}}
|Regioni = {{lista|Friuli-Venezia Giulia|Veneto|Emilia-Romagna| Marche| Abruzzo| Molise| Puglia |tipo=inherit|link=si}}
|Latitudine = 42.885625
|Longitudine = 15.50537
|Superficie = {{TA|138 600}}
|Lunghezza = 800
|Profondità = {{TA|1 222}}
|Profondità media =
|Volume =
|Coste =
|Origine =
|Bacino =
|Immissari = [[Po]], [[Boiana]], [[Adige]], [[Isonzo]], [[Tagliamento]], [[Brenta]], [[Bacchiglione]], [[Piave]], [[Reno (Italia)|Reno]], [[Narenta]], [[Metauro]], [[Esino (fiume)|Esino]], [[Aterno-Pescara|Pescara]], [[Chienti]], [[Tenna (fiume)|Tenna]], [[Vomano]], [[Sangro]], [[Tronto]], [[Trigno]], [[Biferno]], [[Fortore]], [[Ofanto]]
|Residenza =
|Salinità = 3,8 %
|Isole =
|Insenature = [[Golfo di Venezia]], [[Golfo del Carnaro]], [[Golfo di Manfredonia]], Golfo del [[Drin]]
|Mappa = Mare Adriatico.jpg
|Didascalia mappa =
}}
Il '''mare Adriatico''' è una parte del mar [[Mediterraneo orientale]] situato tra la [[penisola italiana]] e la [[penisola balcanica]]; suddiviso in [[Alto Adriatico]], [[Medio Adriatico]] e [[Basso Adriatico]]. Bagna sei Paesi: [[Italia]], [[Slovenia]], [[Croazia]], [[Bosnia ed Erzegovina]], [[Montenegro]] e [[Albania]], confinando a sud-est con il [[Mar Ionio]].
 
== Storia ==
È lungo circa 800 km e largo mediamente 150 km, ricoprendo una superficie di 132mila km². La profondità non supera i 300 m nella parte settentrionale e raggiunge i 1222 m più a sud, lungo la direttrice da [[Bari]] alle [[bocche di Cattaro]]. La [[salinità]] media è del 3.8%, con forti differenze tra il nord, meno salino, e il sud.
[[File:Pliocen i diluvium.PNG|thumb|left|200px|l'Adriatico nel Pliocene (figura 1) e nel Pleistocene (figura 2)]]
I principali corsi d'acqua che sfociano nel Mar Adriatico sono il [[Po]], l'[[Adige]], l'[[Isonzo]], il [[Tagliamento]], il [[Brenta (fiume)|Brenta]], il [[Piave]], la [[Narenta]], il [[Metauro]], l'[[Aterno-Pescara]]. In generale, i fiumi del nord, alimentati dai [[ghiacciai dell'Italia|ghiacciai]] [[alpi italiane|alpini]], hanno un regime più regolare nel corso dell'anno, mentre quelli centro-meridionali presentano un carattere [[torrente|torrentizio]]. L'ampiezza di [[marea (fenomeno naturale)|marea]] è abbastanza contenuta (circa 30 cm al sud e non oltre i 90 nell'estremità settentrionali): ciò ha permesso sin dall'antichità la fondazione, lungo la bassa costa settentrionale, di [[centro abitato|centri abitati]] come [[Aquileia]], [[Chioggia]], [[Grado (Italia)|Grado]], [[Venezia]], famosa in tutto il mondo per il fenomeno dell'[[acqua alta]] che periodicamente ne sommerge di qualche decina di centimetri molte aree, e [[Ravenna]].
L'estensione del mare Adriatico è notevolmente cambiata nelle ere storiche, con incrementi e riduzioni importanti. Nel Pliocene era molto più vasto ed arrivava sotto le [[Alpi]] (includendo tutta l'attuale pianura padana), mentre nell'ultima glaciazione (avvenuta circa 20000 anni fa) era ridotto a quasi la meta' dell'attuale superficie, con il [[fiume Po]] che sfociava quasi all'altezza di [[Ancona]]. Attualmente registra una ridotta riduzione di superficie a causa del continuo incremento territoriale del delta del Po.
Porti principali in Italia sono [[Trieste]], [[Venezia]], [[Ancona]], [[Pescara]], [[Bari]], [[Brindisi]]; in Slovenia il solo porto di [[Capodistria]]; in Croazia [[Pola]], [[Fiume]], [[Zara]], [[Sebenico]], [[Spalato]] e [[Ragusa]]; la [[Bosnia-Erzegovina]] si serve del porto croato di [[Porto Tolero]] (in croato: Ploče); in Montenegro [[Antivari]]; in Albania [[Durazzo]] e [[Valona]].
 
=== Etimologia ===
IlLa nomemaggioranza Adriatico,degli {{cn|secondostorici alcuniconcorda storici}},che [[etimologia|deriva]]il danome quelloAdriatico delladerivi dalla [[città]] di [[Adria]], ingià [[provincia di RovigoVeneti|veneta]], ined [[Venetoetruschi|etrusca]]. In effetti per i Greci tale città, chequindi icolonia [[Siracusa|siracusanisiracusa]]na, trasformaronoche inper unai loro colonia,greci era considerata l'estremità settentrionale dell'Adriatico<ref name=Braccesi/>, il cui nome verrebbe così a significare "mare che termina ad Adria". SecondoAdria altriera storici,allora invece,terminale Adriaticodi derivaimportanti davie carovaniere che scendevano dal [[AtriBaltico]] (anticamente ''Hadria'' e poi Hatria), trimillenariaattraverso città d'arteil [[Abruzzo|abruzzeseBrennero]], datoe chedal per[[Mar iNero]] Romaniattraverso erail punto[[Danubio]] die arrivo di uno dei principali itinerari trala [[RomaDrava]], emettendo l'Adriatico.in Altracomunicazione ipotesicommerciale vuolel'area chemediterranea ilcon nometali deriviregioni dae Jader,permettendo anticogli nome della cittàscambi di [[Zaraambra (Croaziaresina)|Zaraambra]]., Secondo[[stagno la(elemento primachimico)|stagno]] ipotesi, ie [[Grecia|greciargento]]. diederoUn ilcanale nomeartificiale di(la ''Adrias[[Filistina]]) Kolpos''collegava inizialmentegià allaallora parteAdria settentrionalecon della mare,[[laguna poidi gradualmenteVenezia]] ile nomeda venne estesopermetteva perdi tuttarisalire latramite suaprotetta lunghezza,navigazione endo-lagunare fino alle [[isole Ionie]]. Quando i Romani conquistarono il Nord Italia, alla finerisorgive del [[III secolo a.C.Timavo]], il(''caput nomeAdriae'').<ref si era già consolidato.name=Braccesi/>
 
I [[Antica Grecia|Greci]] diedero quindi il nome di ''Adrias Kolpos'' (golfo di Adria) inizialmente alla parte settentrionale del mare (dalla foce del fiume [[Po]] al golfo del [[Quarnaro]]), poi gradualmente il nome venne esteso per tutta la sua lunghezza, dal ''caput Adriae'' fino al [[canale d'Otranto]].<ref name=Braccesi>Lorenzo Braccesi, ''Grecità adriatica'', edito da L'Erma di Bretschneider, 2001 (la citazione è consultabile su [[Google ricerca libri]] a [http://books.google.it/books?id=3yIxtstUzWsC&pg=PA12&dq=adriatico+nome+adria+lorenzo+braccesi&hl=it&sa=X&ei=jkKQUoTiBImShgfm3oGgDg&ved=0CEUQ6AEwAA#v=onepage&q=adriatico%20nome%20adria%20lorenzo%20braccesi&f=false pagina 12])</ref> Quando i Romani conquistarono il Nord Italia alla fine del [[III secolo a.C.]], il nome si era già consolidato. Lo storico longobardo [[Paolo Diacono]] riporta tuttavia che il nome del mare Adriatico derivi da quello della [[città]] abruzzese di [[Atri]] (anticamente Hadria e poi Hatria), che per i Romani era punto di arrivo di uno dei principali itinerari tra [[Roma]] e l'Adriatico.<ref name="Diacono">Paolo Diacono, ''Historia Langobardorum'', libro secondo, cap. 19, "''Post Flamminiam duodecima Picenus occurrit, habens ab austro Appenninos montes, ex altera vero parte Adriaticum mare. Haec usque ad fluvium Piscariam pertendit. In qua sunt civitates Firmus, Asculus et Pinnis et iam vetustate consumpta Adria, quae Adriatico pelago nomen dedit.''" (la citazione è consultabile su [[Intratext]] a [http://www.intratext.com/IXT/LAT0338/_PE.HTM])</ref>
== Confine con il Mar Ionio ==
[[File:Ionio adriatico.png|thumb|300px|Confini convenzionali fra Mar Ionio e Mar Adriatico.]]
Il Mar Adriatico è collegato al [[Mar Ionio]] tramite il [[Canale d'Otranto]], ossia lo stretto di mare fra [[Punta Palascia]], nel [[Salento]], e [[Capo Linguetta]] in [[Albania]] (linea A in figura). Questa linea di demarcazione viene spostata più a sud da alcune convenzioni nautiche, che per esigenze di semplicità seguono la linea dei [[Parallelo (geografia)|paralleli]]. In particolare:
* ai fini meteorologici (''Meteomar'') e delle ''Informazioni Nautiche degli Avvisi ai Naviganti'', il limite marittimo tra Adriatico meridionale e Ionio settentrionale è dato dal 40° parallelo nord (linea B): sulla costa italiana corrisponde a Punta Mucurune nei pressi di [[Castro (Puglia)|Castro]]. {{coord|40|00|00|N|18|25|48|E|display=inline}}
* per i restanti ''Avvisi ai Naviganti'' ([[portolano|portolani]], [[faro|fari]] e fanali, ''Navarea III'', ecc.) il limite convenzionale fra costa ionica e costa adriatica è invece posto a [[Santa Maria di Leuca]] (Punta Mèliso, lungo il [[meridiano (geografia)|meridiano]] 18°22' E). Secondo quest'ultima convenzione, il limite idrografico tra Mar Adriatico a nord e Mar Ionio a sud seguirebbe il parallelo 39°47' N dal largo di Punta Mèliso ({{coord|39|47|00|N|18|22|00|E|display=inline}}) alle coste settentrionali dell'isola di [[Corfù]] (linea C in figura).
 
Altre fonti testimoniano invece un’origine siculo-illirica e così anche il nome di persona che ne è derivato, Adriano: entrambi i nomi hanno la comune origine dal Dio Adranòs, in lingua sicula Hatranus.<ref>{{Cita web|url=https://axismundi.blog/2021/03/02/lorigine-dei-siculi-e-la-loro-migrazione-fino-in-sicilia/|titolo=L’origine dei Siculi e la loro migrazione fino in Sicilia|sito=A X I S m u n d i|data=2 marzo 2021|lingua=it|accesso=3 marzo 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://timoleonte.wordpress.com/2015/02/13/ipotesi-sulla-comune-origine-dei-toponimi-adrano-e-adriatico/|titolo=Ipotesi di Fulci sulla comune origine dei toponimi Adrano e Adriatico|sito=Il Timoleonte|data=13 febbraio 2015|lingua=it|accesso=3 marzo 2021}}</ref> Secondo [[Marco Terenzio Varrone|Varrone]] (116-27 a.C.), la parola Adria deriverebbe dall'etrusco ''atrium'', giorno/luce/est, ad indicare la posizione ad oriente del mare e della città di Adria, abitata dagli ''Atriates Tusci'' (etruschi orientali - civiltà [[Cultura villanoviana|post-villanoviana]] con centro a [[Felsina]]), rispetto all'[[Etruria]].<ref>[https://books.google.it/books?id=rU-fBAAAQBAJ&pg=PA303&lpg=PA303&dq=atrium+etrusco+giorno&source=bl&ots=NWuTJQeisn&sig=wuTrYmSieYYq7vcBqf2Q92kNi-4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwif4a_Py6fYAhXQ2qQKHcX-B9wQ6AEISjAI#v=onepage&q=atrium%20etrusco%20giorno&f=false Adria. La Città, le sue vie, la sua storia], Di Aldo Rondina, p. 303</ref>
== Golfi, insenature e promontori ==
[[File:Adriatic Sea.jpg|thumb|300px|Immagine satellitare dell'Adriatico.]]
Il Mar Adriatico è articolato in numerosi seni, soprattutto nel suo settore orientale e settentrionale.
Le principali articolazioni nel settore tra [[Punta Palascia]] e [[Pola]] sono:
* ''[[Golfo di Venezia]]''
** ''[[Golfo di Trieste]]''
*** ''[[Golfo di Panzano]]'' (davanti [[Monfalcone]] e [[Duino]])
*** ''Baia o Vallone di [[Muggia]]'' (tra Muggia e [[Trieste]])
*** ''Vallone di [[Capodistria]]''
*** ''Vallone di [[Pirano]]''
** ''[[Laguna di Grado]]''
** ''[[Laguna di Marano]]''
** ''[[Laguna di Caorle]]''
** ''[[Laguna Veneta]]'' (Venezia, [[Chioggia]])
* ''[[Delta del Po]]''
* ''promontorio del [[Monte San Bartolo]]''
* ''[[Golfo di Ancona]]''
* ''promontorio del [[Monte Conero|Conero]]''
* ''[[Golfo di Vasto]]''
* ''promontorio del [[Gargano]]''
* ''[[Golfo di Manfredonia]]''
 
Il nome del mare Adriatico conserva la stessa radice etimologica in tutte le lingue dei popoli che vi si affacciano: ''Jadransko morje'' in [[lingua slovena|sloveno]] ''Jadransko more''/''Јадранско море'' in [[lingua croata|croato]], [[lingua bosniaca|bosniaco]] e [[lingua montenegrina|montenegrino]]<ref>Petar Skok, ''Etimologijški rječnik hrvatskoga ili srpskoga jezika '', 1971</ref> (secondo alcuni tale parola farebbe invece riferimento al nome latino della città di [[Zara]], ''Iadera'', ma ciò non è possibile secondo l'evoluzione fonologica) e ''Deti Adriatik'' in [[lingua albanese|albanese]].
Tra [[Pola]] e [[Capo Linguetta]] la costa si presenta articolatissima, tra canali, golfi, promontori; segnaliamo i principali:
* ''[[Capo Promontore]]''
* ''[[Golfo del Quarnaro]]''
** ''[[Golfo di Fiume]]''
** ''[[Quarnerolo]]''
** ''[[Canale della Morlacca]]''
* ''[[Canale di Zara]]''
* ''[[Capo San Salvatore]]
* ''Baia dei Castelli'' (tra [[Spalato]] e [[Traù]])
* ''Canale della [[Brazza]]''
* ''Canale di [[Isola di Lesina|Lesina]]''
* ''Canale di [[Isola di Curzola|Curzola]]''
* ''Canale della [[Narenta]] o di [[Sabbioncello]]''
* ''Promontorio di [[Sabbioncello]]''
* ''Canale di [[Meleda]]''
* ''Canale di [[Lagosta]]''
* ''[[Capo Ostro]], nel promontorio di Prevlaka
* ''[[Bocche di Cattaro]]''
* ''Golfo del [[Drin]]''
* ''Baia di [[Valona]]''
 
=== I Micenei in Adriatico ===
La costa occidentale si presenta bassa e sabbiosa in quasi tutta la sua lunghezza, eccetto il promontorio del [[Gargano]], il promontorio del [[Monte Conero|Conero]] e il promontorio del [[Parco_naturale_regionale_del_Monte_San_Bartolo|San Bartolo]], mentre quella orientale è rocciosa, ricca di insenature, isole e penisole, come l'[[Istria]] e la [[Dalmazia]]. Le principali isole del mare Adriatico (tutte in territorio croato) sono:
[[File:Frammento del Montagnolo.jpg|thumb|Frammento di vaso miceneo, trovato ad Ancona ([[Museo archeologico nazionale delle Marche]]).]]
I primi navigatori a frequentare l'Adriatico furono i [[Micenei]]. Questa antica frequentazione è testimoniata dai ritrovamenti di reperti micenei, che in questo mare sono tipici solo di un numero limitato di siti, elencati di seguito<ref name="Diomede a Pola 2002">* Lorenzo Braccesi, Mario Luni, ''I Greci in Adriatico'', L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2004 (pagine 40 e 120). ISBN 9788882652661
* Per Pelagosa: Anna Margherita Jasink, Grazia Tucci, Luca Bombardieri, ''MUSINT: le collezioni archeologiche egee e cipriote in Toscana: ricerche ed...'', Firenze University Press, 2011 (pagina 216).
* Per il culto di Diomede a Pola: MUsti, 1980; Aigner Foresti 2002; Vanotti 2002.</ref>.
[[File:Mito di Diomede e ritrovamenti micenei in Adriatico.png|miniatura|upright=1.0|Luoghi legati al [[mito di Diomede]] e ritrovamenti micenei<ref name="Diomede a Pola 2002"/>.]]
[[File:Colonie greche in Adriatico.png|thumb|[[Colonie greche]] in Adriatico (in rosso quelle siracusane)]]
[[File:Miramare con Barcolana n. 2.jpg|thumb| [[Barcolana]] nel [[Golfo di Trieste]] ]]
[[File:Laguna di Venezia - Tramonto da San Servolo.JPG|thumb|[[Laguna veneta]] nel [[Golfo di Venezia]]]]
[[File:Gabicce_Mare..jpg|thumb|Veduta della [[Riviera romagnola|Riviera Romagnola]] dal promontorio di [[Gabicce Monte]]]]
 
Sulla costa adriatica italiana:
* [[Veglia (isola)|Veglia]], 409 km²
* nella zona del [[Delta del Po]]: a [[Frattesina]], sul [[Po di Adria]], un antico ramo deltizio del Po, a [[Legnago#Storia|Legnago]], lungo il tratto finale del fiume [[Adige]], e a [[Torcello]], nella [[laguna veneta]];
* [[Cherso]], 405,7 km²
* nelle [[Marche]]: ad [[Ancona]], a [[Monsampolo del Tronto|Treazzano di Monsanpolo]], presso la foce del fiume [[Tronto]], e a [[Tolentino|Cisterna di Tolentino]];
* [[Brazza]], 396 km²
* in [[Puglia]]: nella Grotta di Manacore e a [[Coppa Nevigata]] (nei pressi di [[Siponto]]), sul [[Gargano]], a [[Roca Vecchia]] (si può ricordare anche una località pugliese sullo Ionio: lo Scoglio del Tonno, nei pressi di [[Taranto]]);
* [[Isola di Lesina|Lesina]], 299,7 km²
* sulla costa dalmata: a [[Capo San Niccolò]] e nell'[[Brazza|isola di Brazza]];
* [[Pago (isola)|Pago]], 285 km²
* nelle isole di [[Pelagosa]].
* [[Curzola]], 279 km²
* [[Isola Lunga]], 124 km²
* [[Meleda]], 100,4 km²
* [[Arbe]], 93,6 km²
* [[Isola di Lissa|Lissa]], 90,3 km²
* [[Lussino]], 74,4 km²
* [[Pasmano]], 63 km²
* [[Solta]], 51,9 km²
* [[Ugliano]], 50,2 km²
* [[Isole Incoronate|Incoronata]], 50 km²
* [[Lagosta]], 46 km².
 
Questi ritrovamenti testimoniano i percorsi delle antiche rotte adriatiche micenee.
In territorio italiano sono da ricordare le [[Isole Tremiti]]
 
Esiste una singolare sovrapposizione tra il ritrovamento di frammenti micenei ed il culto adriatico di Diomede; esso è testimoniato infatti:
== Porti ==
* nella [[Venezia Giulia]] alle foci del [[Timavo]] e a [[Pola]];
Si affacciano sul mar Adriatico numerose città con rilevanti attività portuali ed economie collegate allo sfruttamento del mare.
* nella zona del [[Delta del Po]] ad [[Adria]] e a [[Spina (città)|Spina]];
* nelle [[Marche]] ad [[Ancona]];
* nelle [[Isole Tremiti]] e nelle [[Pelagosa|Isole di Pelagosa]] (i due arcipelaghi erano chiamati nel loro complesso ''Insulae Diomedeae'')<ref>Per l'ipotesi d'identificazione delle ''Isole Diomedee'' con l'insieme delle isole Tremiti e di [[Pelagosa]], vedi Marco Santucci, ''L'Adriatico meridionale'', in {{Cita|Fileni-Jasink-Santucci 2011|pp. 213-221 e in particolare pp. 216-217}}.</ref>;
* in diverse città della [[Puglia]]: a [[Siponto]], [[San Severo]], [[Argos Hippium|Arpi]], [[Canosa di Puglia|Canosa]], [[Andria]], [[Brindisi]];
* nei territori circostanti la Puglia: a [[Vasto]], [[Venafro]], [[Ariano Irpino]], [[Benevento]], [[Venosa]];
* in [[Dalmazia]] a [[Capo San Niccolò]], chiamato in antichità ''promuntorium Diomedis''<ref>Come testimonia Plinio (''Naturalis historia'', 3, 141.).</ref>.
 
Come si può notare effettuando un confronto tra i siti dei ritrovamenti micenei e i luoghi di culto di Diomede, essi a volte coincidono; questa coincidenza non è certo casuale, ma mostra che tale culto è stato diffuso proprio dai navigatori provenienti dalla Grecia, in un'epoca di poco più tarda rispetto alla [[Guerra di Troia]], ossia intorno al XIII secolo a.C., al tempo della diaspora micenea ([[Periodo elladico#Tardo Elladico (TE)|tardo elladico]])<ref name=supplemento/>.
In senso orario,
 
Il culto di Diomede potrebbe poi essere stato rivitalizzato in occasione della politica adriatica del tiranno siracusano [[Dionisio I di Siracusa|Dionisio il grande]]. Nel IV secolo a.C. infatti, egli valorizzò l'antico culto greco dell'eroe argivo per giustificare culturalmente la propria azione colonizzatrice di fronte alle popolazioni autoctone dell'Adriatico<ref name="supplemento">Per tutto il capitolo: Lorenzo Braccesi, ''Hellenikos kolpos'', supplemento a ''Grecità adriatica'', L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2001 (capitolo IX su Ankon, capitolo X, sul culto di Diomede ed Afrodite in Adriatico). ISBN 9788882651534</ref>. Lo stesso fenomeno si è verificato in tutte le aree adriatiche interessate dalla politica di Dionisio il grande di Siracusa e di suo figlio<ref name=diomededionisio>Per il rapporto tra Dionisio I e il culto di Diomede si veda inoltre:
* in Italia oltre ai porti principali di [[Trieste]]. [[Venezia]], [[Ravenna]], [[Ancona]]. [[Bari]], [[Brindisi]], si segnalano anche i seguenti.
* Alessandra Coppola, ''Siracusa e il Diomede Adriatico'', in ''Prometheus'' nº 14, 1988 (pagine 221-226);
In [[Puglia]] [[Otranto]], [[Monopoli]], [[Polignano a Mare]], [[Mola di Bari]], [[Giovinazzo]], [[Molfetta]], [[Bisceglie]], [[Trani]], [[Barletta]], [[Manfredonia]].
* Lorenzo Braccesi, ''Grecità di frontiera: i percorsi occidentali della leggenda'', Esedra, 1994 (pagine 85 e seguenti);
* Attilio Mastrocinque, ''Da Cnido a Corcira Melaina: uno studio sulle fondazioni greche in Adriatico'', Università degli studi di Trento, 1988</ref>.
 
=== Rotte greche in Adriatico ===
In [[Molise]]: [[Termoli]].
I Greci, come tutti i popoli antichi, praticavano la navigazione di [[cabotaggio]] ed affrontavano il mare aperto solo quando non era possibile altrimenti, scegliendo in questo caso le rotte più brevi. Le rotte di cabotaggio erano stabilite in base alla necessità di potersi riparare, durante la notte o in caso di burrasca, in porti o insenature naturali localizzate a circa un giorno di navigazione l'una dall'altra.
[[File:Raggi sulla punta della Scalaccia.jpg|miniatura|Il [[Promontorio del Conero]] visto da [[Ancona]]]]
[[File:Riviera del Conero e Colli dell%27Infinito - www.rivieradelconero.info.jpg|thumb|[[Riviera del Conero]]: la spiaggia di San Michele vista dal Passo del Lupo.]]
[[File:Grottammare, lungomare nord.jpg|thumb|[[Riviera delle Palme (Marche)|Riviera delle Palme]]]]
 
Gli studi meno recenti ipotizzavano che i Greci percorressero un'unica rotta per risalire l'Adriatico: quella orientale, che permetteva di navigare lungo coste ricche di ripari naturali per le proprie navi. Tale rotta seguiva quindi le coste [[Dalmazia|dalmate]] sino alla moderna città di [[Zara]], per poi proseguire verso nord oppure attraversare il mare puntando verso il promontorio del [[Monte Conero|Cònero]] e dirigersi infine verso l'Adriatico settentrionale<ref>{{Cita libro|titolo=Grecità adriatica: un capitolo della colonizzazione greca in Occidente|autore=Lorenzo Braccesi|wkautore=Lorenzo Braccesi|editore=Pàtron|città=Bologna|edizione=II edizione|anno=1977}}</ref>. Gli studi più recenti ipotizzano anche una rotta di risalita dell'Adriatico lungo la costa occidentale, quella italiana, utilizzata principalmente dai navigatori provenienti dalla [[Magna Grecia]] diretti verso gli scali padani. Questa rotta occidentale fu probabilmente seguita anche dai navigatori rodii nel IX ed VIII secolo a.C., prima dell'apertura di quella orientale<ref name=j>{{Cita libro|titolo=Hellenikos kolpos - supplemento a "Grecità adriatica"|autore=Lorenzo Braccesi|wkautore=Lorenzo Braccesi|autore2=Benedetta Rossignoli|editore=L'Erma di Bretschneider|città=Roma|anno=2001|ISBN=978-88-8265-153-4|url=https://books.google.it/books?id=3yIxtstUzWsC&dq=ancona+ktisis+emporion&hl=it&source=gbs_navlinks_s|capitolo=1 - L'Adriatico greco, considerazioni introduttive|accesso=27 giugno 2020|dataarchivio=28 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200628221522/https://books.google.it/books?id=3yIxtstUzWsC&dq=ancona+ktisis+emporion&hl=it&source=gbs_navlinks_s|urlmorto=no}}</ref>. Data la mancanza di porti naturali, come ripari occasionali erano utilizzate le foci dei fiumi, senza impiantare empori stabili. L'area del [[Monte Conero#Territorio|promontorio del Cònero]], e quindi Ancona, era il punto di congiunzione tra le due rotte<ref>Tutti gli studi sulle rotte di navigazione adriatiche in età antica successivi al 1990 esprimono quest'ipotesi. Tra gli altri autori, si ricordano:
In [[Abruzzo]]: [[Vasto (Italia)|Vasto]], [[Ortona]], [[Pescara]], [[Giulianova]].
*{{Cita libro|titolo=Hellenikos kolpos - supplemento a "Grecità adriatica"|autore=Lorenzo Braccesi|wkautore=Lorenzo Braccesi|autore2=Benedetta Rossignoli|editore=L'Erma di Bretschneider|città=Roma|anno=2001|ISBN=978-88-8265-153-4|url=https://books.google.it/books?id=3yIxtstUzWsC&dq=ancona+ktisis+emporion&hl=it&source=gbs_navlinks_s|10=capitolo ''L'Adriatico greco, considerazioni introduttive''|accesso=27 giugno 2020|dataarchivio=28 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200628221522/https://books.google.it/books?id=3yIxtstUzWsC&dq=ancona+ktisis+emporion&hl=it&source=gbs_navlinks_s|urlmorto=no}}
*{{cita libro|Mario|Luni|Itinerari transappenninici e scali marittimi|1999|De Luca|Roma|ISBN=978-88-8016-355-8}}
*{{Cita libro|titolo=MUSINT|autore=Anna Margherita Jasink, Grazia Tucci, Luca Bombardieri|capitolo=Diomede nel medio Adriatico|pp=234-235|editore=Firenze University Press|anno=2011|url=https://books.google.it/books?id=VjqVwXN95Y8C&pg=PA234&dq=5b.+Diomede+nel+medio+Adriatico&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwimpJuO8J7oAhV8w8QBHfLLDEMQuwUILTAA#v=onepage&q=5b.%20Diomede%20nel%20medio%20Adriatico&f=false|ISBN=9788866550839|accesso=27 giugno 2020|dataarchivio=28 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200628141139/https://books.google.it/books?id=VjqVwXN95Y8C&pg=PA234&dq=5b.+Diomede+nel+medio+Adriatico&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwimpJuO8J7oAhV8w8QBHfLLDEMQuwUILTAA#v=onepage&q=5b.%20Diomede%20nel%20medio%20Adriatico&f=false|urlmorto=no}}</ref>.
 
Le rotte più antiche evitavano così ogni attraversamento di mare aperto, ed erano esclusivamente di cabotaggio, lungo le coste italiane o quelle dalmate. In quest'ultimo caso, la rotta partiva da [[Corfù#L'età antica|Kòrkyra]] (l'odierna [[Corfù]]) e seguiva tutta l'articolatissima costa dalmata, raggiungendo la costa settentrionale dell'Adriatico per poi riscendere lungo quella occidentale.
Nelle [[Marche]]: [[San Benedetto del Tronto]], [[Civitanova Marche]], [[Senigallia]], [[Fano]], [[Pesaro]].
 
Entrambe le rotte, quella italiana e quella dalmata, risultavano problematiche, ma per fattori diversi. La costa adriatica occidentale, da Brindisi al Cònero, era considerata dai popoli antichi sfavorevole per la navigazione a causa dell'assenza di porti naturali: [[Tito Livio]] parla di ''importuosa Italiae litora''<ref>{{cita libro|autore=Tito Livio|wkautore=Tito Livio|titolo=Ab Urbe condita libri|wktitolo=Ab Urbe condita libri|volume=10, 2, 4}}</ref> e [[Strabone]] definisce i litorali adriatici occidentali ''alímenoi'' ({{lang|grc|ἀλίμενοι}}), ossia "importuosi"<ref>{{cita libro|autore=Strabone|wkautore=Strabone|titolo=Geografia|wktitolo=Geografia (Strabone)|volume=7, 317}}</ref>. La costa orientale dell'Adriatico, disseminata di ripari per le navi, presentava però un altro problema: le tante insenature naturali erano rifugio di [[Pirateria|pirati]]<ref name=j/>, che attaccavano puntualmente le navi di passaggio. Di pirati nell'Adriatico si hanno notizie già a partire dall'[[VIII secolo a.C.]]<ref name=j/>. Naturalmente, se esisteva la pirateria, ciò comporta che esistesse anche un traffico di navi da depredare; dal V secolo, inoltre, vennero organizzate alcune spedizioni per contrastare i pirati illirici<ref>{{cita libro|Valerio Massimo|Manfredi|I Greci d'Occidente|2018|Edizioni Mondadori|p=66|ISBN=978-88-5208-986-2}}</ref>. Tra queste, si ricordano quelle dei [[rodi]]i, nell'ambito di una vera e propria [[Corsaro|guerra da corsa]]<ref name=j/>.
In [[Emilia-Romagna]]: [[Porto Garibaldi]], [[Marina di Ravenna]], [[Cattolica]], [[Rimini]],
 
L'attraversamento dell'Adriatico in corrispondenza del [[Monte Conero|Cònero]] era scelto perché questo promontorio si spinge verso la costa dalmata, rendendo più breve l'attraversamento del mare e assumendo anche la funzione di traguardo visivo per i navigatori provenienti da est. Nella rotta di ritorno, invece, il traguardo visivo era garantito dalla visibilità del [[Vaganski Vrh|monte Drago]], sui [[Alpi Bebie|monti Velèbiti]]. In questo modo il tratto di mare aperto senza visibilità della costa era ridotto al minimo. Inoltre il porto naturale di Ancona, a ridosso del Cònero, si trova a metà della costa adriatica occidentale, quasi del tutto importuosa, e dunque rappresentava l'unico luogo ove poter riparare le navi dalle onde, dalle [[Delta del Po|bocche del Po]] sino a [[Brindisi]]<ref>{{Cita libro|titolo=Hellenikos kolpos - supplemento a "Grecità adriatica"|autore=Lorenzo Braccesi|wkautore=Lorenzo Braccesi|autore2=Benedetta Rossignoli|editore=L'Erma di Bretschneider|città=Roma|anno=2001|ISBN=978-88-8265-153-4|url=https://books.google.it/books?id=3yIxtstUzWsC&dq=ancona+ktisis+emporion&hl=it&source=gbs_navlinks_s|10=capitolo ''L'Adriatico greco, considerazioni introduttive''|accesso=27 giugno 2020|dataarchivio=28 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200628221522/https://books.google.it/books?id=3yIxtstUzWsC&dq=ancona+ktisis+emporion&hl=it&source=gbs_navlinks_s|urlmorto=no}}</ref>.
In [[Veneto]]: [[Chioggia]], [[Jesolo]], [[Caorle]].
 
I Greci diretti verso i fiorenti mercati della Pianura Padana, dunque, anche dopo l'epoca micenea, hanno sempre risalito l'Adriatico lungo la costa dalmata, per poi attraversare il mare tra [[Zara]] e il [[Monte Conero|Cònero]], raggiungendo infine gli scali padani.
In [[Friuli - Venezia Giulia]]: [[Lignano Sabbiadoro]], [[Grado (Italia)|Grado]], [[Monfalcone]], [[Sistiana]], [[Muggia]].
 
Gli storici hanno provato ad elencare i porti naturali e gli empori utilizzati dai Greci lungo la rotta verso l'Adriatico settentrionale; in alcuni casi, come in quello di Ancona, l'ipotesi è suffragata da ritrovamenti archeologici e dal fatto che in epoca successiva sono stati sedi di colonie greche. Nella costa orientale adriatica essi erano: [[Oricum|Orikos]], [[Apollonia (Albania)|Apollonia]], [[Durazzo#Età antica|Epidamnos]], Vardenis (nei pressi di [[Scutari]]), [[Budua#Storia|Buthoe]], [[Alessio (Albania)#Storia|Lissos]]<ref>Alla foce del [[Drin|Drilon]], importante fiume il cui corso era risalito dalle antiche imbarcazioni per raggiungere l'Illiria interna.</ref>, [[Ragusa Vecchia|Epidayron]], [[Meleda (isola)#Storia|Melitta]], [[Curzola (isola)#Storia ed arte|Kòrkyra Melaina]], la foce del [[Narenta|Naron]], [[Cittavecchia#Storia|Pharos]], [[Lissa (città)#Storia|Issa]], [[Brazza#Storia|Elaphussa]], [[Zara#La fondazione, il periodo romano e la dominazione bizantina|Idassa]], [[Nona#Storia|Enona]]<ref>I toponimi elecati sono quelli antichi. Si fornisce un elenco dei corrispettivi moderni (quando esistenti); i casi rimanenti sono oggi aree archeologiche. Epidamnos: attuale Durazzo; Buthoe: attuale Budua; Lissos: attuale Alessio; Epidayron: attuale Ragusa Vecchia; Melitta: attuale Meleda; Korkyra Melaina: attuale Curzola; fiume Naron: attuale Narenta; Pharos: attuale Cittavecchia di Lesina; Issa: attuale Lissa;
* in Slovenia:
Elaphussa: attuale Brazza; Idassa: attuale Zara; Enona: attuale Nona.</ref>. Seguiva poi l'attraversamento dell'Adriatico. Nella costa italiana gli empori e i ripari erano invece: [[Numana]]<ref>Il nome "Numana" è secondo una delle varie ipotesi, di origine greca e significherebbe “la giusta” (da nomos, legge). Si veda: Giovanni Marinelli, ''Il linguaggio Numanese nel Novecento: Dizionario, modi di dire. Origine ed evoluzione delle parole'', 2010.</ref>, [[Ankón]], l'attuale [[Pesaro#Frazioni|Santa Marina di Focara]], la foce della [[Marecchia]], [[Spina (città)|Spina]], [[Adria#Antichità|Adría]]<ref>Lorenzo Braccesi, ''Grecità adriatica: un capitolo della colonizzazione greca in Occidente'', Pàtron, 1977 (pagine 75-78).</ref>.
[[Capodistria]], [[Isola d'Istria]], [[Pirano]];
 
La rotta occidentale fu probabilmente seguita anche dai navigatori rodii nel IX ed VIII secolo a.C., prima dell'apertura di quella orientale con attraversamento all'altezza del Cònero<ref>Lorenzo Braccesi, ''Grecità adriatica': un capitolo della colonizzazione greca in Occidente'', Pàtron, 1977.</ref>. Data la mancanza di porti naturali, come ripari occasionali sarebbero state utilizzate le foci dei fiumi, senza impiantare empori stabili. L'area del [[Monte Conero#Territorio|promontorio del Cònero]], e quindi Ancona, era il punto di congiunzione tra le due rotte<ref>Tutti gli studi sulle rotte di navigazione adriatiche in età antica successivi al 1990 esprimono quest'ipotesi. Tra gli altri autori, si ricorda: Mario Luni, ''Itinerari transappenninici e scali marittimi'' in ''Piceni popolo d'Europa'', Roma, De Luca, 1999. (pagina 144). ISBN 978-88-8016-355-8.</ref>.
* in Croazia:
[[Cittanova d'Istria]], [[Parenzo]], [[Rovigno]], [[Pola]], [[Abbazia (Croazia)|Abbazia]], [[Fiume (Croazia)|Fiume]], [[Porto Re]], [[Nona]], [[Zara]], [[Sebenico]], [[Spalato]], [[Macarsca]], [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]];
 
=== Colonizzazione greca dell'Adriatico ===
* in Bosnia Erzegovina:
{{vedi anche|Siracusani nell'alto Adriatico}}
[[Neum]]
Prima del IV sec. a.C. esistevano nell'Adriatico tre colonie greche, tutte nel settore meridionale: la colonia della città del Peloponneso [[Epidauro]] Epydayron ([[Ragusa Vecchia]]), e le due colonie miste [[Corinto (città antica)|corinzio]]-[[Corcira|corciresi]] di Epidamnos ([[Durazzo]]) ed [[Apollonia (Albania)|Apollonia]].
 
Intorno alla metà del IV sec. a.C. [[Dionisio I di Siracusa]] promosse un'intensa colonizzazione dell'Adriatico. In Italia fondò infatti ''[[Ankón]]'' (attuale [[Ancona]], colonia popolata con esuli politici<ref>{{cita|Strabone|Geografia V 4,2}}.</ref>), ed ''Adrìa'' (attuale [[Adria]]); in Dalmazia fondò ''Issa'' (attuale [[Lissa (città)#Storia|Lissa]]) e in Albania ''Lissos'' (attuale [[Alessio (Albania)|Alessio]]).
* in Montenegro:
[[Cattaro]], [[Antivari]], [[Dulcigno]];
 
Dionisio inoltre favorì la fondazione, da parte dei cittadini di [[Paro (Grecia)|Paro]], della colonia di ''Pharos'' (attuale [[Cittavecchia]]), nell'[[Lesina (isola)|isola di Lesina]], ove è ricordata anche l'esistenza di ''Dimos'' (l'attuale [[Lesina (Croazia)|città di Lesina]])<ref>Poche fonti (basate su: Novak, ''Strena Buliciana'', Spalato-Zagabria 1924 - pagina 665 e seguenti) citano questa colonia, perché la sua esistenza è basata solo su un'abbreviazione presente in una moneta, di interpretazione dubbia. Tra le fonti che ne sostengono l'esistenza: ''Croazia. Zagabria e le città d'arte. Istria, Dalmazia e le isole. I grandi parchi nazionali'', del Touring Club Italiano (capitolo ''L'isola di Lesina''). Tra le fonti che la negano: Lorenzo Braccesi, ''Grecità Adriatica: un capitolo della colonizzazione greca in Occidente'', Pàtron, 1977; (pagina 336, nota 72).</ref>.
* in Albania:
[[Durazzo]], [[Valona]], [[San Giovanni di Medua]], [[Saranda]]
 
La colonia siracusana di Issa a sua volta fondò ''Tragyrion'' (attuale [[Traù#Storia|Traù]]), ''Korkyra Melaina'' (attuale [[Curzola (città)|Curzola]]) ed ''Epetion'' (attuale Stobreč, sobborgo di [[Spalato]]) ed utilizzava l'[[emporio]] greco di [[Salona]]<ref>
=== Galleria fotografica ===
* Lorenzo Braccesi, ''Grecità Adriatica: un capitolo della colonizzazione greca in Occidente'', Pàtron, 1977; (capitoli ''Ancona (e Numana)'', ''Issa e Lissos'', ''Pharos: colonia paria'', ''Issa e Pharos, ultime vicende dei Greci in Adriatico''; solo per le colonie di Issa: pagine 309 e 320)
{{cassetto|Tour lungo l'Adriatico (in senso antiorario da Albania a Puglia)|
* ''Bulletin d'archéologie et d'histoire dalmate'' - Edizione 68 - Pagina 126 (tranne che per la colonia di Dimos).</ref>.
<gallery>
 
Immagine:Beach1 Durres Albania 2005-07-10.jpg|<center>[[Durazzo]]<br />[[File:Flag of Albania.svg|border|20px]]
Con questo programma di colonizzazione Dionisio riuscì ad assicurarsi un controllo totale sulle rotte adriatiche che portavano il grano padano verso la madrepatria greca.
Immagine:ALB 20070718 img 1324.jpg|<center>[[Valona]]<br />[[File:Flag of Albania.svg|border|20px]]
 
Immagine:Mountain over Kotor.JPG|<center>[[Cattaro]]<br />[[File:Flag of Montenegro.svg|border|20px]]
=== Miti e leggende ===
Immagine:NeumCoastBH.jpg|<center>[[Neum]]<br />[[File:Flag of Bosnia and Herzegovina.svg|border|20px]]
[[File:Lorenzo_Costa_001.jpg|miniatura|[[Argonauti]]]]
Immagine:Dubrovnik-port.jpg|<center>[[Ragusa]]<br />[[File:Flag of Croatia.svg|border|20px]]
; Mito degli Argonauti
Immagine:Makarska from port.jpg|<center>[[Macarsca]]<br />[[File:Flag of Croatia.svg|border|20px]]
Le coste del mare Adriatico sono teatro di racconti di storie passate di grande fascino, anche se per alcune di queste non esistono testimonianze documentate e certe. Una delle leggende più conosciute riguardanti l'Adriatico è quella degli [[Argonauti]].<ref name=Greci1>Lorenzo Braccesi, ''Grecità adriatica'', R. Pàtron, 1971</ref><ref name=Greci2>Lorenzo Braccesi, Mario Luni, Università di Padova. Dipartimento di scienze dell'antichità ''I greci in Adriatico'', L'Erma di bretschneider</ref> Una versione del mito, forse la più antica, narra della storia dei sudditi del re di [[Colchide]] [[Eete]]. Partiti all'inseguimento di [[Giasone (mitologia)|Giasone]] e [[Medea]] che si erano impossessati del [[Vello d'oro]], si sarebbero fermati sulle coste dell'Adriatico<ref>Apollodoro, Libro I 9, 24</ref> per paura di dover comunicare al sovrano il fallimento della loro missione e la morte di suo figlio Apsirto. Questi era stato ucciso e fatto a pezzi dalla sorella [[Medea]] e quindi le sue membra trasformate nell'arcipelago da lui detto delle Apsirtidi, oggi [[Cherso (isola)|Cherso]] (Cres) e le isolette circostanti. Qui i Colchidi avrebbero preso dimora per poi in seguito fondare [[Pola]]. Sempre nel [[Quarnaro]] l'isola di [[Lussino]] sarebbe stata [[Eea (isola)|Eea]], la primitiva sede di [[Circe]]<ref>{{Cita libro|autore=Robert Graves|titolo=I miti greci}}</ref>, quindi visitata anche da [[Ulisse]] e dai suoi compagni.
Immagine:Split 2004.jpg|<center>[[Spalato]]<br />[[File:Flag of Croatia.svg|border|20px]]
 
Immagine:Korcula City.jpg|<center>[[Curzola]]<br />[[File:Flag of Croatia.svg|border|20px]]
; Leggenda delle Isole Brioni
Immagine:MarinaBorikZadarCroatia.jpg|<center>[[Zara (Croazia)|Zara]]<br />[[File:Flag of Croatia.svg|border|20px]]
Sempre dall'altra parte dell'Adriatico, lungo le coste della penisola dell'[[Istria]], si racconta la storia dell'arcipelago delle [[isole Brioni]], dove sono stati ritrovati resti dei dinosauri che hanno abitato queste terre 150 milioni di anni fa. Secondo la {{Senza fonte|leggenda, questo arcipelago nacque per mano degli angeli: le isole sarebbero infatti alcuni pezzi di Paradiso che il Diavolo aveva sparpagliato}}.
Immagine:Pula-avion.JPG|<center>[[Pola]]<br />[[File:Flag of Croatia.svg|border|20px]]
 
Immagine:Pogled na Koper iz Semedele.jpg|<center>[[Capodistria]]<br />[[File:Flag of Slovenia.svg|border|20px]]
[[File:VenereTrabocchi.jpg|miniatura|Veduta della [[Costa dei Trabocchi]] in Abruzzo]]
Immagine:Schloss miramare.jpg|<center>[[Trieste]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
; Mito di Diomede
Immagine:Duino castle.jpg|<center>[[Duino]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
Secondo il mito greco, l'eroe [[Diomede]], dopo aver lasciato per sempre la città di cui era re, [[Argo (città antica)|Argo]], navigò con i suoi compagni d'arme in tutto l'Adriatico, fermandosi ove ci fosse un porto e insegnando agli abitanti l'arte della navigazione.<ref name=Greci1/><ref name=Greci2/> Nella [[Venezia Giulia]] la sua figura si fuse con quella del [[Signore degli Animali]]. Successivamente diventò un fondatore di città (molte in [[Puglia]], ma anche [[Benevento]] e [[Vasto]]). Per questi motivi il suo culto era diffuso alle foci del [[Timavo]], a [[Capo Promontore]], ad [[Ancona#Il mito di Diomede|Ancona]], a [[Capo San Niccolò]] e alle [[Isole Tremiti#Leggende|Isole Tremiti]].<ref name=Greci1/><ref name=Greci2/> In tutti i luoghi ricordati dalla tradizione come tappe dei viaggi di Diomede, l'archeologia ha ritrovato reperti [[micenei]], consentendo di collegare il mito di Diomede alla navigazione micenea.<ref name=Greci1/><ref name=Greci2/>
Immagine:Italy-Lignano-old-lighthouse-2001.jpg|<center>[[Lignano Sabbiadoro]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
 
Immagine:Jesolo01.jpg|<center>[[Jesolo]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
; Mito di Antenore
Immagine:Pineta_2.jpg|<center>[[Eraclea]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
Altro eroe greco che navigò nell'Adriatico fu, secondo il mito, [[Antenore]], ricordato dalla tradizione come fondatore di [[Padova#Storia|Padova]].<ref name=Greci1/><ref name=Greci2/>
Immagine:Alba a Venezia - 20-9-1999 z17.JPG|<center>[[Venezia]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
 
Immagine:Lidodivolano01.jpg|<center>[[Lido di Volano]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
; Mito di Ulisse
Immagine:Rimini.jpg|<center>[[Rimini]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
{{vedi anche|Odissea#Localizzazioni arcaiche}}
File:Fiorenzuola di Focara.jpg|<center>[[Fiorenzuola di Focara]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
Anche i viaggi di Ulisse possono essere ricondotti al mare Adriatico. Fin dall'antichità, infatti, ci sono stati studiosi che hanno ambientato tutte le tappe del viaggio di Ulisse narrato nell'[[Odissea]] in luoghi adriatici anziché tirrenici, com'è consuetudine. Il fatto che [[Omero]] non abbia mai incluso riferimenti specifici parlando di luoghi, autorizzò fin dall'antichità ad ambientare il mito di Ulisse in vari luoghi del Mediterraneo: ogni popolazione rivierasca che veniva a conoscenza delle avventure di Ulisse le immaginava in luoghi che conosceva. L'ambientazione tirrenica divenne la più diffusa solo a partire dalla romanizzazione d'Italia.<ref name=Greci1/><ref name=Greci2/><ref>Vedi articolo ''In Adriatico alla ricerca di Ulisse'', nella rivista ''Archeo'' De Agostini Rizzoli periodici (anno XVII, numero 8, 198, agosto 2001), che riporta tutte le fonti primarie, e la pagina {{cita web |url=http://www.vedettamediterraneo.it/ITA/angolomareorig3.php?id=117 |titolo=Copia archiviata |accesso=22 febbraio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015001019/http://www.vedettamediterraneo.it/ITA/angolomareorig3.php?id=117 |dataarchivio=15 ottobre 2013}}</ref><ref>Graves, ''Miti Greci''</ref>
Immagine:Portonovo-Ancona.JPG|<center>[[Ancona]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
 
Immagine:PortodAscoli Maiella.jpg|<center>[[San Benedetto del Tronto]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
; I Pelasgi
Immagine:Giulianova01.jpg|<center>[[Giulianova]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
[[File:Vieste.architiello.jpg|miniatura|[[Promontorio del Gargano]]]]
Immagine:Pescara hafen.jpg|<center>[[Pescara]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
Lungo le coste dell'Adriatico avrebbero poi navigato anche i [[Pelasgi]]. Naturalmente non ci sono notizie certe al riguardo, ma ad esempio [[Silio Italico]] {{Senza fonte|racconta}} la risalita di questa popolazione di navigatori lungo la costa e il loro insediamento sul colle dell'Annunziata (conosciuto anche con il nome di “colle Pelasgico”) ad [[Ascoli Piceno]], nelle [[Marche]]. Un po' più a nord, nel ravennate, anche [[Strabone]] {{Senza fonte|identifica}} alcune colonie pelasgiche, accostandole a quelle di [[Cerveteri|Caere (Cerveteri)]] e di [[Pyrgi]] lungo il [[Mar Tirreno|Tirreno]].
Immagine:Chieti_mare.jpg|<center>[[Vasto]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
 
Immagine:Beach_of_Termoli.jpg|<center>[[Termoli]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
Anche alcuni toponimi possono ricordare questa frequentazione come il "Monte Pelago" uno dei colli di Ancona che alcuni studiosi locali collegano questo luogo alle antiche frequentazioni del promontorio del Conero
Immagine:Tremiti 01.jpg|<center>[[Isole Tremiti]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
 
Immagine:Gargano0004.jpg|<center>[[Vieste]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
=== Storia contemporanea ===
Immagine:Catedraleditrani.jpg|<center>[[Trani]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
Il Mar Adriatico storicamente ha subito per primo lo sfruttamento turistico rispetto al [[Mar Tirreno|Tirreno]] ed allo [[Ionio]] in quanto mare in media più sabbioso, nonché protetto dalla catena degli [[Appennini]] ad ovest e dalle [[Alpi Dinariche]] ad est, dunque meno soggetto a [[mareggiata|mareggiate]] e fenomeni di [[erosione]] sulle [[costa|coste]]. Sulla costa adriatica passano l'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14 Adriatica]], la [[Strada statale 309 Romea]] e la [[Strada statale 16 Adriatica]], lungo la quale sono posti quasi tutti i principali centri abitati, turistici e balneari nonché diversi [[capoluogo|capoluoghi]] di provincia e di regione. È in fase di realizzazione il cosiddetto [[Corridoio Verde Adriatico]].
Immagine:Bari02.jpg|<center>[[Bari]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
 
Immagine:Monopoli-scaletta.jpg|<center>[[Monopoli]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
== Descrizione ==
Immagine:Spiaggetta specchiolla.JPG|<center>[[Specchiolla]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
{{vedi anche|Alto Adriatico|Medio Adriatico|Basso Adriatico}}
Immagine:Roca Vecchia.jpg|<center>[[Roca Vecchia]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
[[File:The Adriatic Sea @ Torre Pozzelle - panoramio.jpg|thumb|Costa [[Salento|salentina]] a [[Roca Vecchia]]]]
Immagine:Torre dell'Orso.jpg|<center>[[Torre dell'Orso]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
Lungo circa {{M|800|ul=km}} e largo mediamente {{TA|150 km,}} ricoprendo una superficie di {{M|132 000|ul=km2}}, la profondità del suo [[Bacino adriatico|bacino]] in talune zone raggiunge i {{TA|300 m}} nella parte settentrionale (inferiore a quella dei tre grandi laghi prealpini) e raggiunge i {{TA|1.222 m}} più a [[sud]], lungo la direttrice da [[Bari]] alle [[bocche di Cattaro]], mentre la [[salinità]] media è del 3,8%, con forti differenze tra il nord, meno salino, e il sud.
Immagine:Torre Sant'Andrea.jpg|<center>[[Torre Sant'Andrea]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
 
Immagine:Otranto dal bastione dei Pelasgi.jpg|<center>[[Otranto]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
L'ampiezza di [[marea]] è abbastanza contenuta (circa 30&nbsp;cm al sud e non oltre i 90 nelle estremità settentrionali): ciò ha permesso sin dall'antichità la nascita, lungo la bassa costa settentrionale, di [[centro abitato|centri abitati]] come [[Aquileia]], [[Chioggia]], [[Grado (Italia)|Grado]], [[Venezia]], famosa in tutto il mondo per il fenomeno dell'[[acqua alta]] che periodicamente ne sommerge di qualche decina di centimetri molte aree, e [[Ravenna]].
Immagine:Ilpunto più est d'italia.jpg|<center>[[Punta Palascìa]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
 
Immagine:Santa Cesarea Terme mare.jpg|<center>[[Santa Cesarea Terme]]<br />[[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]
I principali corsi d'acqua che sfociano nel mar Adriatico sono il [[Po]], l'[[Adige]], l'[[Isonzo]], il [[Tagliamento]], il [[Brenta]], il [[Piave]], il [[Reno (Italia)|Reno]], il [[Savio (fiume)|Savio]], il [[Marecchia]], il [[Foglia (fiume)|Foglia]], il [[Metauro]], l'[[Esino (fiume)|Esino]], il [[Tenna (fiume)|Tenna]], il [[Tronto]], il [[Chienti]], la [[Narenta]], l'[[Aterno-Pescara]], il [[Sangro]], il [[Fortore]] e l'[[Ofanto]]. In generale, i fiumi del nord, alimentati dai [[ghiacciaio|ghiacciai]] [[alpi italiane|alpini]], hanno un regime più regolare nel corso dell'anno, mentre quelli centro-meridionali presentano un carattere [[torrente|torrentizio]].
</gallery>
 
}}
=== Confine con il mar Ionio ===
[[File:Ionian Sea borders.png|thumb|upright=1.1|Confini tra Adriatico e Ionio (in alto)]]
Il mare Adriatico è collegato al [[mar Ionio]] tramite il [[Canale d'Otranto]], ma il confine esatto tra i due mari è stabilito diversamente a seconda delle varie convenzioni.
 
Secondo la convenzione dell'[[Organizzazione idrografica internazionale]], seguita negli ''Avvisi ai naviganti'' ([[portolano|portolani]], [[faro|fari]] e fanali, ''Navarea III''), il limite convenzionale fra costa ionica e costa adriatica è posto a [[Santa Maria di Leuca]] (punta Mèliso, lungo il [[meridiano]] 18°22' E) (linea rossa in figura). Il limite meridionale dell'Adriatico corre poi, secondo questa convenzione, lungo la linea immaginaria che va da punta Mèliso a capo Cefalo ({{coord|39|45|7.31|N|19|37|45.5|E|display=inline}}) sull'isola di [[Corfù]].<ref>{{Cita web|url=http://www.iho-ohi.net/iho_pubs/standard/S-23/S23_1953.pdf|titolo=Limits of Oceans and Seas, 3rd edition|anno=1953|editore=International Hydrographic Organization|accesso=3 aprile 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111008191433/http://www.iho-ohi.net/iho_pubs/standard/S-23/S23_1953.pdf|dataarchivio=8 ottobre 2011}}</ref> In questo modo, la costa settentrionale dell'isola di Corfù e le [[isole Diapontie]] sarebbero bagnate dal mar Adriatico.
 
Un'altra convenzione pone la linea di demarcazione lungo lo stretto di mare fra [[Capo d'Otranto]], nel [[Salento]], e [[Capo Linguetta]] in [[Albania]] (linea gialla in figura). La linea di demarcazione viene spostata più a sud da altre convenzioni nautiche, che per esigenze di semplicità seguono le linee dei [[Parallelo (geografia)|paralleli]] e dei [[Meridiano|meridiani]]. In particolare, ai fini meteorologici (''Meteomar'') e delle ''Informazioni nautiche degli avvisi ai naviganti'', il limite marittimo tra Adriatico meridionale e Ionio settentrionale è dato dal 40º parallelo nord (linea arancione in figura): sulla costa italiana corrisponde a punta Mucurune nei pressi di [[Castro (Puglia)|Castro]]. {{coord|40|00|00|N|18|25|48|E|display=inline}}
 
=== Golfi, lagune, promontori, isole e riviere ===
[[File:Adriatic Sea.jpg|thumb|upright=1.1|Immagine satellitare dell'Adriatico.]]
[[File:Adriatic Plate.jpg|thumb|upright=1.1|Margini della [[Appennini|placca adriatica]] - Il limite occidentale della placca adriatica, sopra la quale si estende il bacino adriatico, si sposta attualmente di circa 40&nbsp;mm all'anno verso est, sotto la spinta dalla placca euroasiatica, comportando un graduale restringimento del Mare Adriatico]]
[[File:Grado isola Barbana_10luglio04_02.jpg|thumb|[[Laguna di Grado]]]]
[[File:Laguna di Marano.jpg|thumb|[[Laguna di Marano]]]]
[[File:Laguna del Mort2.jpg|thumb|[[Laguna del Mort]]]]
[[File:Casoni - Caorle.JPG|thumb|[[Laguna di Caorle]]]]
[[File:Delta del Po - Teoria di uccelli.JPG|thumb|[[Delta del Po]]]]
[[File:Decollo - panoramio.jpg|thumb|[[Valli di Comacchio]]]]
[[File:Lignano spiaggia.jpg|thumb|[[Lignano Sabbiadoro]]]]
[[File:Bibione spiaggia.jpg|thumb|[[Bibione]]]]
[[File:Jesolo01.jpg|thumb|[[Jesolo]]]]
[[File:Sottomarina Chioggia.jpg|thumb|[[Chioggia Sottomarina]]]]
[[File:Beaches of Rosolina Mare 02.jpg|thumb|[[Rosolina Mare]]]]
[[File:Cesenatico-porto.jpg|thumb|[[Cesenatico]]]]
[[File:Spiaggia verso Cervia.JPG|thumb|[[Milano Marittima]]]]
[[File:Bagno 186 con le nuove bellissime tende - panoramio.jpg|thumb|[[Riccione]]]]
[[File:SanBenedettodelTronto_mared%27inverno.jpg|thumb|[[San Benedetto del Tronto]]]]
[[File:Marina di Pescara, December 2014.jpg|miniatura|[[Porto di Pescara|Marina di Pescara]]; sullo sfondo il [[ponte del Mare]] e il [[Gran Sasso d'Italia]]]]
;Costa settentrionale e occidentale
Questo settore, compreso tra [[Pola]] e il [[canale d'Otranto]], si presenta generalmente basso e sabbioso, eccetto che in corrispondenza della penisola [[Istria]]na, della costa triestina, del promontorio del [[Gargano]], del promontorio del [[Monte Conero|Conero]] e del promontorio del [[Parco naturale regionale del Monte San Bartolo|San Bartolo]]. Tra [[Grado (Italia)|Grado]] e il [[delta del Po]] è orlato di lagune.
 
Le principali articolazioni nel settore, da nord-est procedendo verso ovest e poi verso sud sono le seguenti.
* [[Golfo di Venezia]], il maggiore, su cui si affacciano il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia, la Slovenia e l'Istria croata. Comprende al suo interno il Golfo di Trieste.
In {{SVN}}
* Vallone di [[Capodistria]]
* [[Vallone di Pirano]]
In {{ITA}}
* [[Golfo di Trieste]]
** Vallone di [[Muggia]]
** [[Golfo di Panzano]]
* [[Laguna di Grado]]
* [[Laguna di Marano]]
* [[Laguna di Caorle]]
* [[Laguna di Venezia]]
* [[Delta del Po]]
* promontorio del [[Monte San Bartolo]]
* [[Golfo di Ancona]]
* [[Monte Conero#Territorio|promontorio del Conero]]
* [[Golfo di Vasto]]
* promontorio del [[Gargano]]
* [[Golfo di Manfredonia]]
 
In territorio italiano, le uniche isole da ricordare sono le [[isole Tremiti|Tremiti]], al largo del Gargano; in territorio croato si segnalano invece le [[isole Brioni]].
 
;Costa orientale
La costa orientale, tra [[Pola]] e il [[Canale d'Otranto]], è prevalentemente rocciosa ed è articolatissima. I principali canali, golfi, penisole e promontori sono i seguenti.
* [[Istria]], la penisola maggiore, divisa tra Slovenia, Croazia e, per una minima parte, Italia.
In {{HRV}}:
* [[Capo Promontore]]
* Golfo del [[Quarnaro]]
** [[Quarnerolo]]
** [[Canale della Morlacca]]
* [[Canale di Zara]]
* [[Capo San Niccolò]]
* [[Baia dei Castelli]] (tra [[Spalato]] e [[Traù]])
* Canale della [[Brazza]]
* [[Canale di Lesina]]
* [[Canale di Curzola]]
* [[Canale della Narenta]]
* [[Canale di Sabbioncello]]
* [[Sabbioncello (penisola)|Penisola di Sabbioncello]]
* Canale di [[Meleda]]
* Canale di [[Lagosta (isola)|Lagosta]]
* promontorio di Vittaglina (o di Prevlaka)
** [[Punta d'Ostro]]
In {{MNE}}:
* [[Bocche di Cattaro]]
* [[Bocche di Cattaro#Geografia|Punta d'Arza]]
In {{ALB}}:
* Baia del [[Drin]]
* Baia di Rodoni
* Capo Rodoni
* Baia di Lalzi
* Capo Bishti i Pallës
* Baia di [[Durazzo]]
* Capi Lagji
* Baia di Karavasta
* Baia di [[Valona]]
* Penisola di Karaburun
** [[Capo Linguetta]]
 
Le più estese tra le {{TA|1 185}} isole del settore orientale, quasi tutte nel territorio della {{HRV}}, sono:
* [[Veglia (isola)|Veglia]], {{TA|409 km²}}
* [[Cherso (isola)|Cherso]], {{TA|405,7 km²}}
* [[Brazza]], {{TA|396 km²}}
* [[Lesina (isola)|Lesina]], {{TA|299,7 km²}}
* [[Pago (isola)|Pago]], {{TA|285 km²}}
* [[Curzola (isola)|Curzola]], {{TA|279 km²}}
* [[Isola Lunga]], {{TA|124 km²}}
* [[Meleda]], {{TA|100,4 km²}}
* [[Arbe]], {{TA|93,6 km²}}
* [[Lissa (isola)|Lissa]], {{TA|90,3 km²}}
* [[Lussino]], {{TA|74,4 km²}}
* [[Pasman (isola)|Pasman]], {{TA|63 km²}}
* [[Solta]], {{TA|51,9 km²}}
* [[Ugliano]], {{TA|50,2 km²}}
* [[Isole Incoronate|Incoronata]], {{TA|50 km²}}
* [[Lagosta (isola)|Lagosta]], {{TA|46 km².}}
 
Inoltre in Albania va ricordata [[Saseno]].
 
Tra le Riviere più importanti troviamo:
* [[Riviera dalmata]]
* [[Riviera istriana]]
* [[Riviera Veneta|Riviera veneto-friulana]]
* [[Riviera romagnola]]
* [[Riviera del Conero]]
* [[Riviera delle Palme (Marche)|Riviera delle Palme]]
* [[Riviera abruzzese]]/[[Costa dei Trabocchi]]
* [[Riviera molisana]] ([[Costa dei Delfini]])
* [[Riviera pugliese]]
 
=== Porti ===
I porti principali in Italia sono, da nord a sud, [[Porto di Trieste|Trieste]], [[Venezia]], [[Ravenna]], [[Porto di Ancona|Ancona]], [[Ortona]], [[Bari]], [[Brindisi]]; in Slovenia il solo porto di [[Capodistria]]; in Croazia [[Pola]], [[Fiume (Croazia)|Fiume]], [[Zara]], [[Sebenico]], [[Spalato]] e [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]]; la [[Bosnia ed Erzegovina]] si serve del porto croato di [[Porto Tolero]] (in croato: Ploče); in Montenegro [[Antivari]]; in Albania [[Durazzo]] e [[Valona]].
 
Nel periodo pre-classico, l'Adriatico era considerato un'articolazione dello [[Ionio]]; venne considerato un mare a sé stante a partire dal [[storia romana|periodo repubblicano romano]]. Nel [[Medioevo]] e nell'[[Età Moderna]], i [[Repubblica di Venezia|Veneziani]], che comprendevano nel proprio dominio la [[Dalmazia]] e alcuni porti [[Puglia|pugliesi]], chiamavano l'intero Adriatico con il nome di [[golfo di Venezia]]. Dal momento che la [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] era una delle maggiori potenze d'[[Europa]], tale denominazione si diffuse molto, senza però soppiantare mai completamente il nome originale, al quale rimasero fedeli i pochi porti adriatici che [[Repubblica di Venezia|Venezia]] non riuscì a sottomettere. Nei codici marittimi veneziani era addirittura chiamato ''il nostro canal'', quasi fosse la continuazione del [[Canal Grande]].
 
Sono elencati solo i porti che all'anno hanno più di un milione di tonnellate di traffico merci o che servono più di un milione di viaggiatori. Il transito di meno di {{TA|200 000}} viaggiatori non è riportato.
{| class="wikitable sortable"
!Porto
!Stato e divisione amministrativa
! data-sort-type="number" | Passeggeri
!Merci (tonnellate)
|-
| [[Porto di Ancona|Ancona]]||[[Italia]], [[Marche]]||{{formatnum:1654000}}||{{formatnum:10573000}}
|-
| [[Porto di Bari|Bari]]||Italia, [[Puglia]]||{{formatnum:1392000}}||{{formatnum:3197000}}
|-
| [[Porto di Barletta|Barletta]]||Italia, Puglia||-||{{formatnum:1390000}}
|-
| [[Porto di Brindisi|Brindisi]]||Italia, Puglia||{{formatnum:469000}}||{{formatnum:10708000}}
|-
| [[Chioggia]]||Italia, [[Veneto]]||-||{{formatnum:2990000}}
|-
| [[Porto di Durazzo|Durazzo]]||[[Albania]], Contea di Durazzo||{{formatnum:770000}}||{{formatnum:3441000}}
|-
| [[Capodistria]]||[[Slovenia]], [[Regione carsico-litoranea]]<ref>regione statistica, non amministrativa</ref>||{{formatnum:100000}}||{{formatnum:17051000}}
|-
| [[Porto di Manfredonia|Manfredonia]]||Italia, Puglia||-||{{formatnum:1277000}}
|-
| [[Porto di Monfalcone|Monfalcone]]||Italia, [[Friuli-Venezia Giulia]]||-||{{formatnum:4544000}}
|-
| [[Ploce]]||[[Croazia]], [[Regione raguseo-narentana]]||{{formatnum:146000}}||{{formatnum:5104000}}
|-
| [[Porto Nogaro]]||Italia, Friuli-Venezia Giulia||-||{{formatnum:1475000}}
|-
| [[Albona]]||Croazia, [[Istria]]||{{formatnum:669000}}||{{formatnum:1090000}}
|-
| [[Ravenna]]||Italia, [[Emilia-Romagna]]||-||{{formatnum:27008000}}
|-
| [[Fiume (Croazia)|Fiume]]||Croazia, [[Regione litoraneo-montana]]||{{formatnum:219000}}||{{formatnum:15441000}}
|-
| [[Spalato]]||Croazia, [[Regione spalatino-dalmata]]||{{formatnum:3979000}}<ref>Sono compresi i viaggiatori nei servizi locali diretti alle isole dell'arcipelago dalmata</ref>||{{formatnum:2745000}}
|-
| [[Porto di Trieste|Trieste]]||Italia, Friuli-Venezia Giulia||-||{{formatnum:39833000}}
|-
| [[Porto di Venezia|Venezia]]||Italia, [[Veneto]]||{{formatnum:1097000}}||{{formatnum:32042000}}
|-class="sortbottom"
|colspan=4|Fonte per i dati sui porti italiani: [[Istituto nazionale di statistica]] (dati del 2010, porti italiani); i dati sul porto di Ancona<ref>[http://www.autoritaportuale.ancona.it/files/RAPPORTO%20STATISTICO%202012.pdf Autorità portuale di Ancona]</ref> comprendono quelli dei terminali di Ancona e di [[Falconara Marittima]], che formano un complesso unico e condividono un'unica capitaneria di porto.
 
Fonte per i dati sui porti croati: (dati 2008); i dati sul porto di Fiume includono anche quelli dei terminali di [[Buccari]], [[Bršica]] e [[Castelmuschio]]; i dati sul porto di Ploče includono anche quelli del terminale di [[Metković]]
 
I dati sui porti albanesi sono tratti dalla Camera di Commercio ed Industria di Durazzo - Albania (dati del 2007)
 
I dati sul porto di Capodistria (dati 2011 Porto di Capodistria) sono tratti dal sito in [[Lingua slovena|Sloveno]]:<ref>{{cita web|url=http://seonet.ljse.si/file.aspx?AttachmentID=26225|titolo=Ladijski pretovor v letu 2011 <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua=|data=|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130702055531/http://seonet.ljse.si/file.aspx?AttachmentID=26225|dataarchivio=2 luglio 2013|urlmorto=sì}}</ref>
|}
 
Oltre ai porti principali, tutti riportati in tabella, si segnalano anche i seguenti.
* In [[Italia]]:
** in [[Puglia]]: [[Otranto]], [[Monopoli (Italia)|Monopoli]], [[Polignano a Mare]], [[Mola di Bari]], [[Giovinazzo]], [[Molfetta]], [[Bisceglie]], [[Trani]].
** in [[Molise]]: [[Termoli]].
** in [[Abruzzo]]: [[Porto di Giulianova|Giulianova]], [[Porto di Pescara|Pescara]], [[Porto di Ortona|Ortona]], [[Porto di Vasto|Vasto]].
** nelle [[Marche]]: [[San Benedetto del Tronto]], [[Porto San Giorgio]], [[Civitanova Marche]], [[Senigallia]], [[Fano]], [[Pesaro]].
** in [[Emilia-Romagna]]: [[Porto Garibaldi]], [[Cattolica (Italia)|Cattolica]], [[Rimini]].
** in [[Veneto]]: [[Jesolo]], [[Caorle]].
** in [[Friuli-Venezia Giulia]]: [[Lignano Sabbiadoro]], [[Grado (Italia)|Grado]], [[Monfalcone]], [[Sistiana]], [[Muggia]].
* In [[Slovenia]]:
** nella [[Regione carsico-litoranea]]: [[Isola d'Istria]], [[Pirano]].
* In [[Croazia]]:
** in [[Regione istriana|Istria]]: [[Cittanova d'Istria]], [[Parenzo]], [[Rovigno]], [[Pola]];
** nella [[Regione litoraneo-montana]]: [[Abbazia (Croazia)|Abbazia]], [[Porto Re]];
** nella [[Regione zaratina]]: [[Nona]], [[Zara]]
** nella [[Regione di Sebenico e Tenin]]: [[Sebenico]]
** nella [[Regione spalatino-dalmata]]: [[Macarsca]]
** nella [[Regione raguseo-narentana]]: [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]].
* in [[Bosnia ed Erzegovina]] ([[Federazione di Bosnia ed Erzegovina]]):
** nell'[[Cantone dell'Erzegovina-Narenta|Erzegovina-Narenta]]: [[Neum]].
* in [[Montenegro]]: [[Cattaro]], [[Antivari]], [[Dulcigno]].
* in [[Albania]]:
** nella [[Prefettura di Valona]]: [[Valona]], [[Saranda]];
** nella [[Prefettura di Alessio]]: [[San Giovanni di Medua]].
 
== Problemi ambientali ==
[[File:Giulianova porto 02bis.jpg|thumb|[[Giulianova]]]]
Negli anni novanta, specie nei mesi estivi, il Mar Adriatico è stato interessato dal fenomeno della [[mucillagine]] nelle acque superficiali e costiere che ha comportato in alcuni casi, a scopo precauzionale/preventivo, il divieto di [[balneazione]] in diverse sue spiagge e litorali. Sul finire degli anni novanta e per alcuni anni degli [[anni 2000]] fenomeni di [[erosione]] di alcuni litorali da parte delle acque marine, specie in occasioni di forti [[mareggiata|mareggiate]] hanno intaccato fortemente diversi tratti costieri sabbiosi comportandone una lenta e progressiva riduzione in termini di ampiezza<ref>{{Cita web |url=http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/quaderni/ricercamarina/10083_LeMucillagini.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=25 settembre 2017 |dataarchivio=9 settembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160909055059/http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/quaderni/ricercamarina/10083_LeMucillagini.pdf |urlmorto=no }}</ref><ref>https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:scLAhBvUdDAJ:www.edatlas.it/documents/7e9d5513-0716-461c-8683-83c3c769b1e8+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it</ref>.
 
=== Relitti subacquei ===
[[File:Spazi Evasi 06 Soglia03.jpg|thumb|[[Francavilla al Mare]]]]
[[File:Termoli2019.jpg|thumb|[[Termoli]]]]
[[File:Italy-Italia Puglia Peschici dal mare PxT.JPG|thumb|[[Peschici]]]]
[[Alto Adriatico]]:
 
'''Relitti militari e civili'''<ref>[http://www.argovenezia.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=5&Itemid=69 Relitti dell'Alto Adriatico<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120415040639/http://www.argovenezia.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=5&Itemid=69 |data=15 aprile 2012 }}</ref>:
* Peschereccio "Francesco Padre"
* Cacciatorpediniere "Quintino Sella"
* [[Amalfi (incrociatore)|Incrociatore "Amalfi"]]
* Torpediniera "88S"
* Torpediniera "5PN"
* [[Medusa (sommergibile 1912)|Sommergibile "Medusa"]]
* Relitto "Sassi"
* Mercantile "Vila"
* Aereo [[P-47 Thunderbolt]]
* Mercantile "VRMAC"
* Matoponte "NIVIA"
* Mercantile "EVDOKIA II"
* Peschereccio "Ferreo"
 
'''Relitti antichi della laguna di Venezia'''<ref>{{Cita web |url=http://www.argovenezia.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=13&Itemid=70 |titolo=Antichi Relitti nel Mare e nella Laguna di Venezia<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=14 dicembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120415045309/http://www.argovenezia.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=13&Itemid=70 |dataarchivio=15 aprile 2012 |urlmorto=sì }}</ref>:
* Relitto del "Mercure"
* Relitti di San Marco in Boccalama
* Relitto dei "Cannoni"
* Relitto del "Vetro"
* Brigantino
* Relitto delle "Alghe"
* Relitto delle "Ceppe"
* Brigantino Hellmuth
* Relitto dei mattoni
 
'''Relitti lungo la costa di [[Ravenna]] e [[Rimini]]''':
* [[Relitto della piattaforma Paguro|Piattaforma "Paguro"]]
* "Cargo Anni"
* Relitto "I Tralicci"
* Relitto "Thistlegorm dell'Adriatico"
* piattaforma dell'isola delle rose
 
== Citazioni letterarie ==
L'Adriatico è citato implicitamente da [[Dante Alighieri]] nel [[Inferno - Canto quinto|quinto canto]] dell'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]];
 
{{citazione|Siede la terra dove nata fui<br />su la '''marina''' dove 'l Po discende<br />per aver pace co' seguaci sui.|vv. 97-99}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Antonio di Campli, ''Adriatico. La città dopo la crisi'', Barcellona/Trento, List, 2010.
*{{Cita libro|autore=Maria Grazia Fileni|autore2=Anna Margherita Jasink|autore3=Marco Santucci|contributo=I viaggi degli eroi dall'Egeo all'Adriatico. Progetto di un percorso museale interattivo|url=https://books.google.it/books?id=VjqVwXN95Y8C&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|opera=MUSINT. Le collezioni archeologiche egee e cipriote in Toscana. Ricerche ed esperienze di museologia interattiva|curatore=Anna Margherita Jasink et al.|città=Firenze|editore=Firenze University Press|anno=2011|pp=203-242|ISBN=978-88-6655-083-9|cid=Fileni-Jasink-Santucci 2011}}
* Claudio Zaccaria (a cura di), ''Strutture portuali e rotte marittime nell'Adriatico di età romana'', Atti della XXIX Settimana di Studi Aquileiesi, 20-23 maggio 1998, Trieste, Centro di Antichità Altoadriatiche, 2001.
* Eugenio Turri, Daniela Zumiani (a cura di), ''Adriatico mare d'Europa. L'economia e la storia'', Cinisello Balsamo, Pizzi, 2001.
* Rosario Pavia, Matteo di Venosa, ''La pianificazione delle aree portuali: i porti delle città adriatiche'', in ''Urbanistica'', LII, 2000, n. 115, pp.&nbsp;60–74.
* Giovanni Murialdo, ''Alto-Adriatico e alto-Tirreno nel mondo mediterraneo: due mari a confronto tra VI e X secolo'', in ''La circolazione delle ceramiche nell'Adriatico tra tarda antichità e altomedioevo'', a cura di S. Gelichi e C. Negrello, Mantova 2007, pp.&nbsp;9–29.
* Camillo Tonini, ''Sulla rotta dei pellegrini: carte nautiche, portolani e isolari dalle collezioni del Museo Correr'', in ''La Dalmazia nelle relazioni di viaggiatori e pellegrini da Venezia tra Quattro e Seicento'', Atti del convegno, Roma Accademia Nazionale dei Lincei, 22-23 maggio 2007, a cura di S. Graciotti, Roma, Bardi, 2009, pp.&nbsp;21–44.
* Luigi Tomaz, ''In Adriatico nel secondo millennio'', Presentazione di Arnaldo Mauri, Think ADV, Conselve, 2010.
 
== Voci correlate ==
* [[MarAlto MediterraneoAdriatico]]
* [[Medio Adriatico]]
* [[Basso Adriatico]]
* [[Corridoio Verde Adriatico]]
* [[Costa dei Trabocchi]]
* [[Isole dell'Adriatico]]
* [[Mar di Sardegna]]
* [[Mar Mediterraneo]]
* [[Mar Ionio]]
* [[Mar Ligure]]
* [[Mar Tirreno]]
* [[Corridoio Verde Adriatico]]
* [[Costa dei trabocchi]]
* [[Alto Adriatico]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commonspreposizione=Adriatic Seasul|wikt=Adriatico|wikt_etichetta=Adriatico}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/mare/generale_93.asp Arpa Emilia-Romagna: previsioni dello stato del mare] (con particolare riguardo per l'Adriatico)
* [http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/mare/generale_93.asp Arpa Emilia-Romagna: previsioni dello stato del mare] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081206065508/http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/mare/generale_93.asp |data=6 dicembre 2008 }} (con particolare riguardo per l'Adriatico)
 
* [http://www.ilmeteo.it/portale/meteo-mari?nazione=Italia Meteo Mare: previsioni dello stato del mare] (Mari d'Italia)
{{portale|mare}}
* [http://www.biologiamarina.eu/Adriatico.html Geologia e sedimentologia del mare Adriatico] (Mari d'Italia)
 
{{Mar Mediterraneo}}
[[Categoria:Mari italiani|Mar Adriatico]]
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Mare Mediterraneo]]
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[[Categoria:Mare Adriatico| ]]
[[an:Mar Hadriana]]
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[[sv:Adriatiska havet]]
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