Jean Monnet: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
| nome = Jean Monnet
| immagine = Jean Monnet.jpg
| carica = [[CECA|Presidente dell'Alta autorità della Comunità europea del carbone e dell'acciaio]]
| mandatoinizio = 10 agosto [[1952]]
| mandatofine = 3 giugno [[1955]]
| predecessore = ''ente creato''
| successore = [[René Mayer]]
}}
{{Bio
|Nome = Jean Omer Marie Gabriel
|Cognome = Monnet
|ForzaOrdinamento = Monnet ,Jean
|Sesso = M
|LuogoNascita = Cognac
|LuogoNascitaLink = Cognac (Charente)
|GiornoMeseNascita = 9 novembre
|AnnoNascita = 1888
|LuogoMorte = Bazoches-sur-Guyonne
|GiornoMeseMorte = 16 marzo
|AnnoMorte = 1979
|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = , tra i [[padri fondatori dell'Unione europea]]
}}
== Biografia ==
Monnet è nato a Cognac, un comune nel dipartimento della [[Charente]] in Francia, in una famiglia di commercianti di cognac. Secondo Jacques-René Rabier, i valori del laicismo e del repubblicanesimo, così come una forte tradizione cattolica, coesistevano nella famiglia di Monnet. Sua madre era profondamente religiosa e sua sorella Marie-Louise fu una fondatrice del ramo francese dell'Action Catholique, a cui Monnet contribuì finanziariamente; in seguito avrebbe presentato suo fratello a [[papa Paolo VI]].
All'età di sedici anni, Monnet abbandonò a metà gli esami di ammissione all'università e si trasferì nel Regno Unito, dove trascorse diversi anni a [[Londra]] imparando il mestiere con il signor Chaplin, un agente della società di suo padre. Successivamente, ha viaggiato molto – in Scandinavia, Russia, Egitto, Canada e Stati Uniti – per l'azienda di famiglia, la Monnet Cognac.
=== Carriera politica ===
Nel corso della [[prima guerra mondiale]], Monnet, riformato per motivi di salute, propone al presidente del consiglio francese dell'epoca [[René Viviani]] un piano di coordinamento delle risorse degli alleati. Nel 1919 viene nominato segretario generale aggiunto della [[Società delle Nazioni]]. Nel 1923 torna ad occuparsi dell'azienda di famiglia, e negli anni successivi si occupa di finanza internazionale.
Nel 1940 Monnet viene inviato negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] come rappresentante del governo inglese per negoziare una commessa militare. Dal suo arrivo divenne un ascoltato consigliere del presidente [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]]. Secondo le sue parole, l'America doveva diventare ''l'arsenale delle democrazie''. Per mesi persegue tenacemente questo obiettivo, che sfocia poi nella realizzazione del [[Victory Program]] deciso da Roosevelt nel 1941.
Il 5 agosto 1943 ad [[Algeri]] diviene membro del [[Comitato francese di Liberazione nazionale]] e si esprime con queste parole:
{{Citazione|Non ci sarà mai pace in Europa se gli stati si ricostituiranno su una base di sovranità nazionale...<br>[ciò] presuppone che gli stati d'Europa formino una federazione o una entità europea che ne faccia una comune unità economica.}}
Dopo la liberazione viene incaricato dal generale [[Charles de Gaulle]] di elaborare e realizzare un piano di modernizzazione e rilancio per l'economia francese.
=== Padre dell'Europa ===
Nel 1950, al risorgere di nuove tensioni internazionali, Monnet decide che sia venuto il momento di tentare un passo irreversibile verso l'unione dei paesi europei. Prepara, con alcuni collaboratori, il testo di quella che sarà la [[Dichiarazione Schuman]]. Nel 1952 Jean Monnet diventa il primo presidente dell'Alta Autorità della [[Comunità europea del carbone e dell'acciaio]]. La sua intuizione più grande è senz'altro quella riguardante l'utilizzo delle risorse carbo-siderurgiche, fino a quel momento oggetto di aspre contese tra Francia e Germania, come strumento di cooperazione. Ma "chi ponga mente alle linee della struttura ideata da Jean Monnet per far gestire in comune tra Francia e Germania il carbone e l'acciaio non può non avvedersi che il disegno ha la natura di un progetto costituzionale, pur se concerne un settore limitato. L'Assemblea, la Commissione, il Consiglio già sono presenti. Nella forma di un Trattato, nasce dunque fin dal 1950 un'organizzazione internazionale che presenta alcuni caratteri propri della statualità"<ref>A. Padoa-Schioppa, ''Verso la federazione europea?. Tappe e svolte di un lungo cammino'', Bologna, Il Mulino, 2014, pp. 123-124.</ref>.
Non a caso, in seguito, sulla scorta di questa attività promuove il "Comitato d'azione per gli Stati Uniti d'Europa": il modello funzionalista concepito da Jean Monnet "all'obiettivo della creazione di uno Stato federale aveva sostituito quello tutto nuovo della sovranazionalità"<ref>Pier Virgilio Dastoli, ''Il laboratorio di Ventotene'', Mondoperaio, n. 10/2014, p. 71.</ref>. La strategia di Jean Monnet "fu infatti incentrata sulla «funzione trainante» di coalizioni sovranazionali, formate da ''[[élite (sociologia)|élite]]'' politiche illuminate, da una ristretta cerchia di esperti e da gruppi d'interesse, che avrebbero dovuto fornire il sostegno necessario allo sviluppo e alla diffusione del progetto comunitario. Tali aspetti tecnocratici presenti nell'originario progetto Monnet sopravvissero anche nei decenni successivi, trovando un terreno fecondo nel configurarsi dell'Europa come «stato regolatore»"<ref>M. Ferrera e M. Giuliani (a cura di), ''Governance e politiche nell'[[Unione europea]]'', Bologna, Il Mulino, 2008, p. 246.</ref>.
== Riconoscimenti ==
Il [[Consiglio dell'Unione europea|Consiglio delle comunità europee]] gli assegna nel 1976 il titolo ''Cittadino d'onore dell'Europa'', mentre il presidente francese [[François Mitterrand]] fece trasferire nel 1988 le sue ceneri al [[Pantheon (Parigi)|Pantheon di Parigi]]. A Jean Monnet sono intitolati la [[Libera Università Mediterranea]] sita nel comune di [[Casamassima]] ([[Bari|BA]]) e il Dipartimento di Scienze Politiche della [[Seconda Università degli Studi di Napoli|Seconda Università degli Studi Napoli]] sito in [[Caserta]], inoltre anche alcuni istituti di secondo grado come per esempio quello situato a Mariano Comense (CO).<ref>{{Cita web|url=https://www.ismonnet.edu.it/|titolo=Jean Monnet}}</ref>
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Companions of Honour Ribbon.gif
|nome_onorificenza = Membro Onorario dell'Ordine dei Compagni d'Onore (Regno Unito)
|collegamento_onorificenza = Ordine dei Compagni d'Onore
|motivazione =
|data = 22 gennaio 1972
}}
{{Onorificenze
|immagine = Presidential Medal of Freedom with Distinction (ribbon).PNG
|nome_onorificenza = Medaglia presidenziale della libertà con lode (Stati Uniti)
|collegamento_onorificenza = Medaglia presidenziale della libertà
|motivazione =
|data = 6 dicembre 1963
}}
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*[[Jean-Pierre Chevènement]], ''La faute de M. Monnet : La République et l'Europe'', 2213630836, 9782213630830 Fayard 2006.
== Voci correlate ==
* [[Padri fondatori dell'Unione europea]]
* [[Europeismo]]
* [[Integrazione europea]]
* [[Unione europea]]
*[[Storia dell'integrazione europea]]
*[[Piano Monnet]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{fr}} [https://web.archive.org/web/20090402150234/http://www.jean-monnet.ch/site/jean_monnet ''Fondation Jean Monnet pour l'Europe''] nel campus dell'[[Università di Losanna]]
*[https://www.treccani.it/enciclopedia/jean-monnet/ ''Monnet, Jean''] nell'[[Enciclopedia Treccani]]
*Documenti relativi alla [http://archives.eui.eu/en/fonds/155797?item=JMPS ‘Monnet, Murname & Co. Shanghai'] (1935 - 1939) possono essere consultati presso gli [http://www.eui.eu/Research/HistoricalArchivesOfEU/Index.aspx Archivi Storici dell'Unione Europea] a Firenze
{{Box successione
|carica = [[CECA|Presidente dell'Alta autorità della CECA]]
|immagine = Flag of Europe.svg
|periodo = 10 agosto 1952 – 3 giugno 1955
|precedente = -
|successivo = [[René Mayer]]
}}
{{Presidenti della Commissione europea}}
{{Premio Carlo Magno}}
{{Premio Erasmo}}
{{Persone inumate al Panthéon di Parigi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica|Unione europea}}
[[Categoria:Padri fondatori dell'Unione europea]]
[[
[[Categoria:Decorati con la Medaglia presidenziale della libertà]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Erasmo]]
[[Categoria:Sepolti nel Pantheon (Parigi)]]
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