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{{Bio
Canetta, Alberto, attore e regista teatrale. Nato a [[Milano]] il 28.8.1924 Milano, morto a [[Lugano]] il 24.05.1987, padre di Andrea, regista televisivo e teatrale e di Maurizio, giornalista. Diploma in ragioneria e pianoforte, attore “promiscuo” nelle compagnie di [[Enzo Ferrieri]] (Rai-Milano), Ricci-Magni, Daniele D’Anza e [[Peppino De Filippo]]. Attore presso la [[Radio Svizzera Italiana]]-RSI dal 1949, stabilmente dal 1953. Regista radiofonico dagli anni ’70 (produttore dal 1973). Sue anche le regie di spettacoli pubblici della “Compagnia di Prosa” della RSI: Troilo e Cressida di [[Shakespeare]] (1976), Tartufo di [[Molière]] (1977, con [[Ave Ninchi]]). 1961-66: Compagnia Teatro La Cittadella. 1964, ruolo di Eneas Crivelli in La Rose noire de Marignan di [[Maurice Zermatten]] (Théâtre de Vidy, di [[Losanna]], Esposizione Nazionale Svizzera). 1970-1983: “Gruppo studenti Scuole medie superiori” di Lugano: spettacoli di teatro-laboratorio con tournée nel Cantone [[Ticino]]. Nel 1975 frequenta per un mese il laboratiorio di [[Jerzy Grotowski]] a in Polonia, esperienza che segnerà profondamente il suo lavoro registico, spingendolo a una sintesi tra teatro povero e teatro di poesia. 1980: Sacra Terra del Ticino, testo patriottico di [[Guido Calgari]] e [[Giovan Battista Mantegazzi]], rielaborato con centinaia di figuranti, coro e complesso strumentale (diretto da Pietro Damiani) al Palazzo dei Congressi di [[Lugano]]. Con la compagnia RSI dirige in seguito al Teatro Kursaal ([[Lugano]]): Il Distratto di [[Jean-François Regnard]] (1982) e Pelléas e Mélisande di [[Maurice Maeterlinck]] (1983), con musiche dirette da [[Luca Pfaff]]. Nel 1984 fonda il [[Teatro la Maschera]], nei sotterranei del Palazzo dei Congressi, con regie di classici come Il giardino dei ciliegi di [[Cechov]] (1985); Riccardo III di [[Shakespeare]] (1985, traduzione inedita di [[Roberto Sanesi]]), El nost Milan di [[Bertolazzi]] (1986), Il processo da [[Kafka]] (1986, riduzione di Giovanni Strano). 1985: Assunta Spina di [[Salvatore Di Giacomo]], con un gruppo di carcerati. 1987: nella Cattedrale di Lugano, La leggenda di Ognuno di [[Hugo von Hofmannsthal]], con [[Franco Graziosi]] protagonista.
|Nome = Alberto
|Cognome = Canetta
|Sesso = M
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 28 agosto
|AnnoNascita = 1924
|LuogoMorte = Lugano
|GiornoMeseMorte = 24 maggio
|AnnoMorte = 1987
|Epoca = 1900
|Attività = attore
|Attività2 = regista
|Nazionalità = svizzero
}}
 
==Biografia==
Bibliografia: Alberto Canetta, La geometria dell’anima, scritti sul teatro, Bellinzona, Casagrande, 1993; Pierre Lepori, voce Alberto Canetta, Dizionario Teatrale Svizzero, Zurigo, Chronos Verlag, 2005.
Diplomatosi in [[ragioneria]] e [[pianoforte]], inizia a lavorare nell'immediato dopoguerra nelle compagnie di [[Enzo Ferrieri]] ([[RAI|Rai-Milano]]), [[Renzo Ricci]] ed [[Eva Magni]], [[Daniele D'Anza]] e [[Peppino De Filippo]].
 
È poi attore presso la [[Radio Svizzera Italiana]]-RSI dal [[1947]], stabilmente dal [[1953]] alla morte.
 
[[Regista radiofonico]] dagli [[anni 1970|anni settanta]] ([[produttore cinematografico|produttore]] dal [[1973]]). Sue anche le regie di spettacoli pubblici della "Compagnia di Prosa" della RSI: ''[[Troilo e Cressida]]'' di [[Shakespeare]] ([[1976]]), ''[[Tartufo (Molière)|Tartufo]]'' di [[Molière]] ([[1977]], con [[Ave Ninchi]]).
 
Dal [[1961]] al [[1966]] anima la Compagnia Teatro La Cittadella. Tra il [[1970]] e il [[1983]] anima il "Gruppo studenti Scuole medie superiori" di Lugano, producendo spettacoli impegnativi con tournée nel [[Canton Ticino]].
 
Nel [[1975]] frequenta per un mese il laboratorio di [[Jerzy Grotowski]] in [[Polonia]], esperienza che segnerà profondamente il suo lavoro registico, spingendolo ad una sintesi tra teatro povero e teatro di poesia.
 
Nel [[1980]] dirige ''Sacra Terra del Ticino'', testo patriottico di [[Guido Calgari]] e [[Giovan Battista Mantegazzi]], rielaborato con centinaia di figuranti, coro e complesso strumentale (diretto da Pietro Damiani) al Palazzo dei Congressi di Lugano.
 
Con la compagnia RSI dirige in seguito al Teatro Kursaal (Lugano): ''[[Il Distratto]]'' di [[Jean-François Regnard]] ([[1982]]) e ''[[Pelléas e Mélisande]]'' di [[Maurice Maeterlinck]] ([[1983]]), con musiche dirette da [[Luca Pfaff]].
 
Nel [[1984]] fonda il [[Teatro la Maschera]], nei sotterranei del Palazzo dei Congressi, con regie di classici come ''[[Il giardino dei ciliegi]]'' di [[Anton Čechov|Cechov]] ([[1985]]); ''[[Riccardo III (Shakespeare)|Riccardo III]]'' di [[Shakespeare]] ([[1985]], traduzione inedita di [[Roberto Sanesi]]), ''El nost Milan'' di [[Bertolazzi]] ([[1986]]), ''[[Il processo (romanzo)|Il processo]]'' da [[Kafka]] ([[1986]], riduzione di Giovanni Strano). Nel [[1985]] dirige ''[[Assunta Spina (film 1915)|Assunta Spina]]'' di [[Salvatore Di Giacomo]], con un gruppo di carcerati. L'ultima sua regia ([[1987]]), nella [[Cattedrale di Lugano]], è ''La leggenda di Ognuno'' di [[Hugo von Hofmannsthal]], con [[Franco Graziosi]] protagonista.
 
==Bibliografia==
*''La geometria dell'anima, scritti sul teatro'',Alberto Canetta, [[Bellinzona]], [[Edizioni Casagrande|Casagrande]], 1993.
*''Dizionario Teatrale Svizzero'',voce ''Alberto Canetta'', [[Zurigo|Zürich]], Chronos Verlag, 2005.
*[[Pierre Lepori]], Alberto Canetta. La traversata del teatro, prefazione di [[Paolo Di Stefano]], DVD a cura delle [[Teche RTSI]], [[Bellinzona]]/[[Basilea]], [[Edizioni Casagrande|Casagrande]]/Theaterkultur Verlag, 2007
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
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