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Lo '''sciacallo indiano''' ('''''Canis aureus indicus''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Brian Houghton Hodgson|Hodgson]], [[1833]]</span>), conosciuto anche come '''sciacallo dell'Himalaya''', è una [[sottospecie]] di [[Canis aureus|sciacallo dorato]] originario di [[India]], [[Bhutan]], [[Myanmar]] e [[Nepal]]. Il suo [[cariotipo]] (2N=78; NF=84) è diverso da quello dei cugini eurasiatici e africani (2N=80) <ref name="lapini1">LAPINI L., 2003 - Canis aureus (Linnaeus, 1758). In: BOITANI L., LOVARI S. & VIGNA TAGLIANTI A. (Curatori), 2003- Fauna d’Italia. Mammalia III. Carnivora-Artiodactyla. Calderini publ., Bologna: 47-58</ref> .
 
==Descrizione==
[[File:Indianjackalskull.jpg|thumb|left|Skull of an Indian jackal from the [[Muséum national d'histoire naturelle]]]]
Ha il mantello formato da un misto di peli neri e bianchi, con spalle, orecchie e zampe marroni. Gli esemplari che vivono ad altitudini più elevate tendono ad assumere toni di un marrone più pronunciato. I peli neri predominano al centro del dorso e sulla coda. Il ventre, il mento e i lati delle zampe sono bianco crema, mentre la faccia e la parte bassa dei fianchi sono brizzolate di pelo grigio <ref name="nepal">''Mammals of Nepal: (with reference to those of India, Bangladesh, Bhutan and Pakistan)'' by Tej Kumar Shrestha, published by Steven Simpson Books, 1997, ISBN 0952439069</ref> . Generalmente ha un mantello più variopinto dello [[Canis aureus aureus|sciacallo comune]]: le aree chiare del dorso sono di color marrone chiaro e non biancastre o argentate <ref name="pocock">[http://ia341313.us.archive.org/0/items/PocockMammalia2/pocock2.pdf ''Fauna of British India: Mammals Volume 2'' by R. I. Pocock, printed by Taylor and Francis, 1941]</ref> . Nel [[Bengala]] sono stati avvistati anche esemplari neri <ref name="jerdon">''The mammals of India: a natural history of all the animals known to inhabit continental India'' by Thomas Claverhill Jerdon, published by the Thomason college press, 1867</ref> . Gli adulti sono leggermente più grandi degli sciacalli comuni <ref name="pocock"/> e possono raggiungere una lunghezza di 100 cm (39 in), un'altezza di 35-45 cm e un peso di 8-11 kg <ref name="nepal"/> .
 
==Biologia==
Vive soprattutto in pianura, nelle periferie di cittadine, villaggi e fattorie, dove trova rifugio nelle cavità tra le rovine o nella fitta boscaglia. Tranne che nella stagione calda, lo sciacallo indiano lascia la sua tana solo al tramonto e vi fa ritorno all'alba. Sebbene sia prevalentemente uno spazzino che si nutre di rifiuti e avanzi, può integrare la sua dieta con roditori, rettili, frutta e insetti. Quando caccia piccoli [[Cervidae|cervi]] e [[antilope|antilopi]] si riunisce in piccoli gruppi <ref name="nepal"/> . Nonostante talvolta uccida [[Gallus gallus domesticus|pollame]], capretti e agnelli, è del tutto inoffensivo per l'uomo. Quando le prede selvatiche scarseggiano, inizia a nutrirsi di sostanze vegetali, come [[Zea mays|mais]] e frutti di [[Ziziphus zizyphus|giuggiolo]] <ref name="sterndale">[http://www.gutenberg.org/files/19550/19550-h/19550-h.htm ''NATURAL HISTORY OF THE MAMMALIA OF INDIA AND CEYLON'' by Robert A. Sterndale, published by CALCUTTA: THACKER, SPINK, AND CO., BOMBAY: THACKER AND CO., LIMITED., LONDON: W. THACKER AND CO. 1884.]</ref> . È estremamente dannoso per i [[Vigneto|vigneti]] dell'India occidentale e nel [[Distretto di Wayanad|Distretto di Wayanad]] si nutre di grandi quantità di chicchi di [[caffè]] <ref name="jerdon"/> .
 
Gli sciacalli solitari espulsi dal branco formano [[Commensalismo|relazioni commensali]] con le [[Panthera tigris|tigri]]. Questi sciacalli solitari sono noti come ''kol-bahl'' <ref name="perry"/> , ''bhálú'' nell'India meridionale, ''phéall'', ''phao'', ''pheeow'' o ''phnew'' nel Bengala e ''ghog'' in altre regioni <ref name="jerdon"/> . Essi si attaccano ad una determinata tigre, seguendola a distanza di sicurezza allo scopo di nutrirsi delle prede uccise dal grande felino. Un ''kol-bahl'' può perfino avvertire una tigre della presenza di prede emettendo un forte richiamo che risuona come un ''pheal''. Le tigri tollerano questi sciacalli: in un caso conosciuto uno sciacallo camminava confidenzialmente avanti e indietro tra tre tigri che camminavano insieme a pochi metri di distanza l'una dall'altra <ref name="perry">{{cite book | author = Perry, Richard | title = The World of the Tiger | year = 1965 | pages = 260 | id = ASIN: B0007DU2IU}}</ref> .
 
==Presence in folklore and literature==
Golden jackals appear prominently in [[Folklore of India|Indian]] and [[Culture of Nepal|Nepali]] folklore, where they often take over the role of the trickster taken by the [[red fox]] in Europe and North America. The story of [[The Blue Jackal]] for example has the jackal disguising itself with blue paint as ''Neelaakanth'', the guardian of all animals, and tricking the other animals into providing food for him, so that he may continue protecting them. He is driven away once the monsoon washes the paint from him.<ref name="panchatantra.org">[http://panchatantra.org/the-story-of-the-blue-jackal.html Panchatantra The Story of The Blue Jackal<!-- Bot generated title -->]</ref><ref>[http://www.bolokids.com/2006/0049.htm The Blue Jackal : A Panchtantra Story by Swapna Dutta<!-- Bot generated title -->]</ref><ref>[http://www.indiaoz.com.au/hinduism/kids_corner/panchatantra/panchatantra4.shtml A - Z Hinduism - Panchatantra Stories<!-- Bot generated title -->]</ref> In some tales, jackals are portrayed as malevolant and treacherous. The ''[[Mahabharata]]'' describes the story of a jackal who sets his friends, the tiger, wolf, mongoose and mouse against each other, just so he can eat a gazelle without sharing it.<ref>''Zoological Mythology Or the Legends of Animals 1872, Part 2'' by Angelo de Gubernatis, published by Kessinger Publishing, 2003, ISBN 0766148955</ref> In [[Hinduism]], the name of [[Shiva]] itself means jackal, and a jackal was often illustrated as the consort of [[Kali]]. Jackals are the [[vahana]]s of various Hindu and [[Buddhist]] deities, particularly in Tibet. [[Durga]] was often linked to the jackal.<ref>''The Continuum encyclopedia of animal symbolism in art'' by Hope B. Werness, published by Continuum International Publishing Group, 2004, ISBN 0826415253</ref>
 
In [[Rudyard Kipling]]'s [[Mowgli]] stories collected in ''[[The Jungle Book]]'', the character [[Tabaqui]] is a jackal despised by the Sioni wolf pack, due to his mock cordiality, scavenging habits and his subservience to [[Shere Khan]]. He appears in the beginning of the book, visiting Mowgli's adoptive parents, [[Raksha (Jungle Books)|Mother]] and [[Father Wolf]], and they are clearly annoyed by his presence, since he announces that Shere Khan the tiger is hunting in their territory. Tabaqui is later killed by one of Mowgli's 'siblings', [[Grey Brother]], who crushes his back.
 
 
{{citazione necessaria|La pelliccia di color misto di bianco e nero, con un colorito "pelle di bufalo" sulle spalle, le orecchie e le gambe. Predominanti invece sono i peli neri al centro della schiena e della coda. Il ventre, il torace ed i lati delle gambe sono di colore bianco, mentre sul volto inferiore ed i fianchi sono di colore brizzolato con pelliccia grigia. Mentre esemplari neri sono stati segnalati in Bengala. Gli adulti di questa specie possono ad arrivare a crescere ad una lunghezza di 100 cm, 35-45 cm di altezza e 8-11 kg di peso.}}
 
==Distribuzione e habitat==
{{citazione necessaria|Abita in genere in pianura, nelle periferie di città, villaggi e fattorie, dove si rifugia in buche tra le rovine o nella vegetazione densa.}}
 
==Biologia==
{{citazione necessaria|Tranne durante i periodi caldi, lo sciacallo indiano di solito lascia solo la sua tana e si ritira al crepuscolo dell'alba. Anche se in primo luogo esso è un spazzino che sussiste su rifiuti e frattaglie, è in grado di completare la sua dieta con roditori, rettili, frutta e insetti e quando forma piccoli branchi è in grado di dare la a caccia a piccoli di cervo e antilopi, uccidere il pollame, capretti e giovani agnelli . Quando le prede selvatiche sono scarse, è solito mangiare materie vegetali, tra cui il mais e le Giuggiole. E' estremamente dannoso per il vigneti dell'India occidentale, e nel distretto di Wayanad in quanto si ciba di grandi quantità di chicchi di caffè.}}
 
{{citazione necessaria|Gli sciacalli espulsi dai loro branchi sono stati conosciuti per formare rapporti commensali con le tigri. Questi sciacalli solitarii sono conosciuti come Kol-Bahl ,bhálú nel sud dell'India, phéall, phao, pheeow o phnew nel Bengala e ghog in altre regioni. Essi si attaccano ad una tigre particolare, ad una distanza di sicurezza al fine di alimentarsi della preda che il grande felide uccide. Certe tigri sono state conosciute addirittura per tollerare questi sciacalli in un rapporto quasi di fiducia.}}
 
==Note==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
* {{ITIS|726782|''Canis aureus indicus'' Hodgson, 1833|24-8-2010}}
 
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|didascalia=<small>Uno sciacallo del Serengeti (''C. a. bea''),<br/>[[Ngorongoro#Il cratere|Cratere di Ngorongoro]], [[Tanzania]]</small>
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La '''giraffa''' ('''''Giraffa camelopardalis''''' {{zoo|[[Carl von Linné|Linnaeus]]|1758}}) è un [[mammifero]] [[Artiodactyla|artiodattilo]] [[africa]]no; è il più alto animale terrestre vivente, nonché il [[ruminante]] di maggiori dimensioni. Il suo [[Nomenclatura binomiale|nome scientifico]] si riferisce al suo aspetto simile a un [[Camelus|cammello]] e alle macchie colorate che ne ornano il manto. È facilmente riconoscibile per il collo e le zampe estremamente lunghi, per i suoi [[ossiconi]] simili a corna e la caratteristica colorazione. Misura 5-6 m di altezza, mentre il peso varia dai circa 1600 kg per i maschi ai circa 830 kg per le femmine. Appartiene alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] dei [[Giraffidae|Giraffidi]], così come il suo unico parente attuale, l'[[Okapia johnstoni|okapi]]. Se ne riconoscono nove sottospecie, che differiscono tra loro per la colorazione del mantello.
Lo '''sciacallo dorato''' ('''''Canis aureus''''' <span style="font-variant: small-caps">[[Linnaeus]], [[1758]]</span>) è un [[Canidae|Canide]] di medie dimensioni diffuso in Africa settentrionale e nord-orientale, Europa sud-orientale e centrale (fino ad Austria e Ungheria) <ref name="lapini2">[http://www.canids.org/papers/canis%20aureus%2012_lapini%20et%20al%202009.pdf Lapini L., Molinari P., Dorigo L., Are G. & Beraldo P., 2009. Reproduction of the Golden Jackal (Canis aureus moreoticus I. Geoffroy Saint Hilaire, 1835) in Julian Pre-Alps, with new data on its range-expansion in the High-Adriatic Hinterland (Mammalia, Carnivora, Canidae). Boll. Mus. Civ. St. nat. Venezia, 60 (2009): 169-186.]</ref>, Asia Minore, Medio Oriente e Asia sud-orientale. Viene classificato dalla [[IUCN]] tra le [[Lista rossa IUCN#Categorie|specie a rischio minimo]], dato che ha un vastissimo areale dove trova cibo e ripari in abbondanza<ref name=iucn>{{IUCN2008|assessors=Jhala, Y.V. & Moehlman, P.D.|year=2008|id=3744|title=Canis aureus|downloaded=22 March 2009}} Database entry includes justification for why this species is of least concern</ref> È una specie molto adattabile, essendo in grado di consumare quasi ogni fonte di cibo disponibile e di vivere in ambienti diversi, comprese le savane africane <ref name="kingdon"/> , le montagne del Caucaso <ref name="soviet"/> e le foreste dell'India <ref name="canid"/> . È il più grande tra tutti gli [[Sciacallo|sciacalli]] ed è l'unica specie che, con 13 sottospecie riconosciute, non vive esclusivamente in Africa <ref name=MSW3>{{MSW3 Wozencraft | pages = 574 | id=14000704}}</ref> . Sebbene venga spesso raggruppato con gli altri sciacalli (lo [[sciacallo dalla gualdrappa]] e lo [[sciacallo striato]]), le ricerche genetiche indicano che sia molto più imparentato con il [[lupo grigio]] e il [[coyote]] <ref name=genome>Lindblad-Toh ''et al.'' 2005. [http://www.nature.com/nature/journal/v438/n7069/pdf/nature04338.pdf Genome sequence, comparative analysis and haplotype structure of the domestic dog.] Nature '''438''': 803-819.</ref> . Oltre alle somiglianze genetiche, anche la forma del cranio è molto più simile a quella delle ultime due specie che a quella degli altri sciacalli <ref name="GJ" /> . Lo sciacallo dorato è entrato a far parte del folclore e della mitologia dei popoli con cui è entrato in stretto contatto: nel folclore indiano è rappresentato come un imbroglione, mentre nella religione dell'[[Antico Egitto]] giocava un ruolo importantissimo sotto le sembianze di [[Anubi]], il dio dell'imbalsamazione. Ritenuto in passato l'antenato di alcune razze domestiche <ref name="lorenz"/> , lo sciacallo dorato può incrociarsi con i cani domestici <ref name="india"/><ref name="sulimov1" /><ref name="sulimov2" /> e alcuni studiosi moderni ritengono che possa aver contribuito alla nascita dei cani da caccia dell'Antico Egitto <ref name="rice"/> .
 
L'areale della giraffa, piuttosto frammentato, si estende dal [[Ciad]], a nord, fino al [[Sudafrica]], a sud, e dal [[Niger]], a ovest, fino alla [[Somalia]], a est. Le giraffe vivono generalmente nelle [[Savana|savane]], nelle [[Prateria|praterie]] e nelle [[Bosco|boscaglie]] aperte. Si nutrono soprattutto di foglie di [[acacia]], che brucano ad altezze non raggiungibili dalla maggior parte degli altri erbivori. Loro unici nemici naturali sono i [[Panthera leo|leoni]], ma i piccoli possono cadere vittima anche di leopardi, [[Crocuta crocuta|iene macchiate]] e [[Lycaon pictus|licaoni]]. Gli esemplari adulti non stringono stretti rapporti sociali con i conspecifici, ma possono raggrupparsi in aggregazioni libere con altri esemplari che si spostano nella stessa direzione. I maschi stabiliscono gerarchie sociali attraverso il cosiddetto ''necking'', cioè combattimenti nei quali il collo viene impiegato come arma. Solo ai maschi dominanti è consentito accoppiarsi con le femmine, che sono le uniche a prendersi cura dell'allevamento dei piccoli.
==Evoluzione==
Diversamente da altre specie di sciacalli che hanno avuto origine in Africa <ref name="genome"/> , lo sciacallo dorato, come il [[Canis lupus|lupo]] <ref name=HiPS>{{cite web | title= Smithsonian National Zoological Park | work= Hiding in Plain Sight | url = http://nationalzoo.si.edu/ConservationAndScience/SpotlightOnScience/fleischer2003108.cfm | accessdate = August 19, 2006 }}</ref> , fece la prima comparsa in Asia <ref name="genome"/> . Si ritiene che il diretto antenato dello sciacallo dorato sia il ''Canis kuruksaensis'', un Canide originario del [[Tagikistan]] vissuto nel Villafranchiano (periodo che va dal [[Pliocene]] Superiore al [[Pleistocene]] Inferiore <ref>Rook, L.; Martínez-Navarro, B. (2010). "Villafranchian: the long story of a Plio-Pleistocene European large mammal biochronologic unit". ''Quaternary International'' '''219''': 134. [[Digital object identifier|doi]]:10.1016/j.quaint.2010.01.007. </ref>). Un altro Canide preistorico inizialmente ritenuto uno sciacallo ancestrale, il ''Canis arnensis'', originario dell'Europa, è stato in seguito classificato come uno stretto parente del [[coyote]]. Gli sciacalli dorati probabilmente colonizzarono il continente europeo durante il [[Pleistocene]] Superiore <ref name="mammiferi">[http://www.minambiente.it/opencms/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_14.pdf ''Mammiferi d'Italia'' by Mario Spagnesi and Anna De Marina Marinis. Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio Direzione Conservazione della Natura, Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica "Alessandro Ghigi"]</ref> .
 
Per il suo aspetto peculiare, la giraffa ha affascinato uomini di varie culture, sia antiche che moderne, e compare spesso in pitture, libri e cartoni animati. Sebbene sulla Lista dell'[[IUCN|Unione Internazionale per la Conservazione della Natura]] (IUCN) venga classificata tra le specie a basso rischio, è scomparsa da molte zone del suo areale originario, e alcune sottospecie sono a [[Specie a rischio|rischio di estinzione]]. Tuttavia, le giraffe sono presenti in numerosi [[parchi nazionali]] e riserve di caccia.
==Descrizione==
[[File:Jackalskull.jpg|thumb|left|<small>Il cranio dello sciacallo dorato assomiglia più a quello del lupo e del coyote che a quello delle altre specie di sciacallo <ref name="GJ"/></small>]]
[[File:Canisanthusskull.jpg|thumb|<small>Il cranio di uno sciacallo nordafricano. Si differenzia da quello degli sciacalli asiatici per una maggiore elevazione tra le [[Orbita oculare|orbite]]</small>]]
Lo sciacallo dorato è un Canide di medie dimensioni ed è considerato il più tipico rappresentante del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Canis]]'' <ref name="GJ"/> . Nell'aspetto generale ricorda il lupo, ma ha dimensioni più piccole, peso inferiore, zampe proporzionalmente più corte, torso più allungato e coda più corta <ref name="soviet"/> . L'[[Iride (anatomia)|iride]] può essere sia marrone chiaro che scuro. La femmina ha cinque paia di [[Mammella|mammelle]] <ref name="soviet">Heptner, V. G and Naumov, N.P, (editors) ''Mammals of the Soviet Union Vol.II Part 1a, SIRENIA AND CARNIVORA (Sea cows; Wolves and Bears)'', Science Publishers, Inc. USA. 1998. ISBN 1-886106-81-9, pp. 129-64</ref> . Gli sciacalli dorati che vivono in India tendono ad avere orecchie più corte dei loro cugini nordafricani <ref name="canid">''A monograph of the canidae'' by St. George Mivart, F.R.S, published by Alere Flammam. 1890</ref> . Gli adulti sono lunghi 74 – 106 cm, sono alti al garrese 38 – 50 cm e pesano 7 – 15 kg <ref name="kingdon">''East African mammals: an atlas of evolution in Africa, Volume 3, Part 1'' by Jonathan Kingdon, University of Chicago Press, 1977</ref> . Tra i sessi vi è una differenza di peso del 12% <ref name="GJ"/> . Diversamente da altre specie di sciacallo, quello dorato può scoprire le zanne <ref>''The Carnivores'' by R. F. Ewer, published by Cornell University Press, 1997, ISBN 0-8014-8493-6</ref> . La coda è più diritta, più corta e più folta di quella del lupo <ref name="guide">''A guide to the quadrupeds and reptiles of Europe : with descriptions of all the species'' by Lord Clermont, published byLondon : J. Van Voorst, 1859.</ref> .
[[File:Volkshakal.JPG|thumb|<small>Uno sciacallo dorato e un [[lupo grigio]] impagliati al Museo di Zoologia di [[San Pietroburgo]]. Si notano le dimensioni più piccole e il muso più stretto dello sciacallo</small>]]
Il [[cranio]] è meno massiccio di quello del lupo e il muso è più stretto e appuntito. Le proiezioni del cranio sono ben sviluppate, ma meno di quelle del lupo <ref name="soviet"/> . Diversamente dal lupo, nello sciacallo l'incisione anteriore dell'[[osso nasale]] presenta una protrusione mediale <ref name="Paquet">{{cite book | author = Fred H. Harrington, Paul C. Paquet | title = Wolves of the World: Perspectives of Behavior, Ecology, and Conservation | year = 1982 | isbn = 0815509057 | page = 474}}</ref> . Tra il cranio dello sciacallo dorato e quello del cane domestico vi sono 18 differenze; lo sciacallo ha un più piccolo rigonfiamento della [[Osso frontale|regione frontale]], [[Fronte (anatomia)|fronte]] più bassa e più piccola verso la curvatura degli archi zigomatici e [[mandibola]] più lunga e sottile <ref name="holy">''Mammals of the Holy Land'' by Mazin B. Qumsiyeh, published by Texas Tech University Press, 1996, ISBN 0-89672-364-X</ref> . Talvolta lo sciacallo sviluppa un'escrescenza cornea sul cranio a cui gli abitanti dell'Asia sud-orientale attribuiscono poteri magici. Solitamente questo corno è lungo circa un centimetro ed è nascosto dal pelo <ref>''Sketches of the natural history of Ceylon'' by Sir James Emerson Tennent, published by Longman, Green, Longman, and Roberts, 1861</ref> .
 
==Etimologia==
I denti sono simili a quelli del lupo, ma sono più taglienti; i molari superiori, che hanno cuspidi più alte, sono più sottili e meno affusolati di quelli del lupo e hanno creste taglienti molto più sviluppate <ref name="gerrit">[http://ia341026.us.archive.org/3/items/catalogueofmam00brit/catalogueofmam00brit.pdf ''Catalogue of the mammals of Western Europe (Europe exclusive of Russia) in the collection of the British museum'' by Gerrit Smith, (1912)]</ref> . I [[Canino (anatomia)|canini]] sono più sottili di quelli del lupo e i carnassiali relativamente meno potenti <ref name="soviet"/> . Inoltre, il cingolo sul margine esterno del primo molare superiore è più largo e più marcato <ref name="Paquet"/> . Gli sciacalli nordafricani tendono ad avere carnassiali più lunghi di quelli che vivono nel Medio Oriente <ref name="CLAW">{{cite book | author= Macdonald, David | title=The Velvet Claw | year=1992 | isbn= 0563208449 | page= 256 }}</ref> .
Il nome «giraffa» trae origine dalla parola [[Lingua araba|araba]] ''zarafa'' (زرافة), forse derivata a sua volta da un termine africano<ref name=OED/>. Tale parola è stata tradotta come «[colei che] cammina veloce»<ref name=kingdon/>. Nel [[Medioevo]] la specie era nota anche come ''jarraf'', ''ziraph'' e ''gerfauntz''<ref name=OED/>. È possibile che il termine derivi dal nome con il quale l'animale è noto in [[lingua somala]], ''Geri''<ref>{{Cita libro|autore=Peust, C.|contributo=Some Cushitic Etymologies|curatore=Dolgopolʹskiĭ, A.; Takács, G.; Jungraithmayr, H|anno=2009|titolo=Semito-Hamitic Festschrift for A.B. Dolgopolsky and H. Jungraithmayr|editore=Reimer|pp=257–60|isbn=3-496-02810-6}}</ref>. Il nome [[Lingua italiana|italiano]] ''giraffa'' risale agli anni '90 del XVI secolo<ref name=OED>{{Cita web|url=http://etymonline.com/?term=giraffe|titolo=Giraffe|editore=Online Etymology Dictionary|accesso=1º novembre 2011}}</ref>. La forma inglese ''Giraffe'', invece, derivata dal [[Lingua francese|francese]] ''girafe'', risale al 1600 circa<ref name=OED/>. Il nome specifico ''camelopardalis'' è il termine con il quale l'animale era noto in [[latino]]<ref>{{Cita web|url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0059%3Aentry%3Dcamelopardalis|titolo= camelopardalis|editore=A Latin Dictionary, Perseus Digital Library|accesso=23 novembre 2011}}</ref>.
 
''Kameelperd'' è anche il nome con cui la specie è nota in [[lingua afrikaans]]<ref name=walker>{{Cita libro|autore=Walker, C.|anno=1997|titolo=Signs of the Wild|editore=Struik|p=142|isbn=1-86825-896-3}}</ref>. Tra gli altri nomi africani con cui viene indicato l'animale ricordiamo ''Ekorii'' (ateso), ''Kanyiet'' (elgon), ''Nduida'' (gikuyu), ''Tiga'' (kalenjin e luo), ''Ndwiya'' (kamba), ''Nudululu'' (kihehe), ''Ntegha'' (kinyaturu), ''Ondere'' (lugbara), ''Etiika'' (luhya), ''Kuri'' (ma'di), ''Oloodo-kirragata'' od ''Olchangito-oodo'' (maasai), ''Lenywa'' (meru), ''Hori'' (pare), ''Lment'' (samburu) e ''Twiga'' ([[Lingua swahili|swahili]] e altre lingue minori) nell'Africa orientale<ref name=Kingdon1988/>; e ''Tutwa'' ([[Lingua lozi|lozi]]), ''Nthutlwa'' ([[Lingua tsonga|shangaan]]), ''Indlulamitsi'' ([[Lingua swati|siswati]]), ''Thutlwa'' ([[Lingua tswana|sotho]]), ''Thuda'' ([[Lingua venda|venda]]) e ''Ndlulamithi'' ([[Lingua zulu|zulu]]) nell'Africa meridionale<ref name=walker/>.
Il mantello invernale è generalmente di colore grigio-rossastro sporco con le estremità dei peli di guardia nerastre o rosso ruggine. La regione facciale, salvo il muso, è rossastro-ruggine e ocra; al di sopra di ogni occhio è presente una striscia nera. Le labbra, le guance, il mento e la gola sono bianco sporco. La faccia esterna delle zampe è rosso-ocra, mentre quella interna è di colore chiaro. Il mantello estivo è più rado, grossolano e corto, ma è dello stesso colore di quello invernale: è solo più lucente e meno scuro <ref name="soviet"/><ref name="lapini1">LAPINI L., 2003 - Canis aureus (Linnaeus, 1758). In: BOITANI L., LOVARI S. & VIGNA TAGLIANTI A. (Curatori), 2003- Fauna d’Italia. Mammalia III. Carnivora-Artiodactyla. Calderini publ., Bologna: 47-58</ref> . I peli della coda sono lunghi 10 cm; quelli al di sotto sono di colore giallastro, quelli al di sopra grigiastri, ma tutti hanno l'estremità nera <ref name="guide" /> . Gli esemplari che vivono in regioni montuose hanno un mantello con toni più grigi di quello delle loro controparti di pianura <ref name="GJ">{{cite web | title = Golden Jackal | work = | publisher = Canids.org | url = http://www.canids.org/species/Golden_jackal.pdf | accessdate = 2007-08-15}}</ref> ; alcuni esemplari sono anche [[Melanismo|melanici]] <ref name="kingdon" /> . Lo sciacallo dorato effettua la muta due volte all'anno, in primavera ed autunno <ref name="soviet"/> . Il colore e l'aspetto della pelliccia tendono a variare geograficamente (vedi ''[[Canis aureus#Utilizzo della pelliccia|Utilizzo della pelliccia]]'') <ref name="fur" /> .
 
==Tassonomia ed evoluzione==
==Comportamento==
[[File:Shansitherium tafeli Beijing.jpg|thumb|left|Scheletro di ''[[Shansitherium]]'' al Museo di Storia Naturale di Pechino.]]
===Riproduzione e sviluppo===
La giraffa e l'[[Okapia johnstoni|okapi]] sono le uniche specie viventi appartenenti alla famiglia dei [[Giraffidae|Giraffidi]]. In passato tale famiglia era molto più numerosa, tanto che ne sono stati descritti più di 10 [[Genere (tassonomia)|generi]] fossili. I Giraffidi fecero la loro prima comparsa circa 8 milioni di anni fa, nell'Europa centro-meridionale, durante il [[Miocene]]. La superfamiglia dei Giraffoidea, così come la famiglia degli [[Antilocapridae|Antilocapridi]] (il cui unico rappresentante attuale è l'[[Antilocapra americana|antilocapra]]), si evolvette a partire da rappresentanti della famiglia estinta dei Paleomericidi<ref name="Mitchell20003">{{Cita pubblicazione|autore=Mitchell, G.; Skinner, J. D.|anno=2003|titolo=On the origin, evolution and phylogeny of giraffes ''Giraffa camelopardalis''|rivista=Transactions of the Royal Society of South Africa|volume=58 |numero=1|pp=51–73|doi=10.1080/00359190309519935|url=http://www.bringyou.to/GiraffeEvolution.pdf}}</ref>. Il Giraffide conosciuto più antico è il ''Climacoceras'', dall'aspetto simile a un cervo.
[[File:Golden Jackal Revivim.jpg|thumb|<small>Una coppia di [[Canis aureus syriacus|sciacalli della Siria]] (''C. a. syriacus'') in [[Israele]]</small>]]
In Transcaucasia l'[[Ciclo estrale|estro]] comincia agli inizi di febbraio o alla fine di gennaio durante gli inverni più caldi. In [[Tagikistan]] ed Uzbekistan la stagione degli amori continua fino ai primi di marzo. Nei maschi la [[spermatogenesi]] avviene 10 - 12 giorni prima che le femmine entrino in estro e durante questo periodo i loro [[Testicolo|testicoli]] triplicano di peso. L'estro dura 3 - 4 giorni. Le femmine che non riescono ad accoppiarsi in questo periodo vanno incontro ad una perdita di recettività che dura 6 - 8 giorni. L'[[Accoppiamento (zoologia)|accoppiamento]] avviene di giorno; al termine di esso i partner rimangono attaccati per un po' di minuti. Gli sciacalli eurasiatici rimangono attaccati per 20 - 45 minuti <ref name="soviet"/> , mentre in Africa solo per 4 minuti <ref name="estes2"/> . Le coppie sono [[Monogamia|monogame]] e rimangono unite fino alla morte di uno dei partner. I maschi prendono parte all'allevamento dei piccoli e scavano anche la tana ad essi destinata. Il periodo di gestazione dura 60 - 63 giorni <ref name="soviet"/> .
 
Sebbene il progressivo allungamento di collo e arti sia riscontrabile in tutto il lignaggio dei Giraffidi, è divenuto più pronunciato in generi come ''[[Giraffokeryx]]'', ''[[Palaeotragus]]'' (possibile antenato dell'okapi), ''[[Samotherium]]'' e ''[[Bohlinia]]''<ref name="Mitchell20003"/>. Il ''Bohlinia'', in seguito ai cambiamenti climatici, migrò in Cina e nell'India settentrionale, dove sarebbe comparso il genere ''Giraffa'', che successivamente, verso 7 milioni di anni fa, si trasferì in Africa. Ulteriori mutamenti climatici portarono alla scomparsa delle giraffe asiatiche, mentre quelle africane sopravvissero e dettero vita a nuove specie. ''G. camelopardalis'' comparve in Africa orientale circa un milione di anni fa, nel [[Pleistocene]]<ref name="Mitchell20003"/>. Alcuni biologi sostengono che l'attuale giraffa discenda da ''G. jumae''<ref name=sim1996/>, mentre altri considerano un candidato più probabile ''G. gracilis''<ref name="Mitchell20003"/>. Si ritiene che la spinta principale per l'evoluzione delle giraffe sia stato il cambiamento climatico, iniziato 8 milioni di anni fa, che portò alla scomparsa delle foreste, sostituite da habitat più aperti<ref name="Mitchell20003"/>. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che un nuovo ambiente e nuove fonti alimentari, come le foglie degli alberi del genere ''[[Acacia]]'', potrebbero aver esposto gli antenati della giraffa a tossine che avrebbero provocato un tasso maggiore di mutazioni e, quindi, di spinta evolutiva<ref name="bada"/>.
In Transcaucasia i piccoli nascono solitamente alla fine di marzo e agli inizi di aprile <ref name="soviet"/> , in Italia nord-orientale molto probabilmente alla fine di aprile <ref name="lapini1"/>, nel Serengeti in dicembre e gennaio <ref name=estes2>''The behavior guide to African mammals: including hoofed mammals, carnivores, primates'' by Richard Estes, published by University of California Press, 1992, ISBN 0-520-08085-8</ref> , mentre in Nepal possono nascere in ogni periodo dell'anno <ref name="nepal">''Mammals of Nepal: (with reference to those of India, Bangladesh, Bhutan and Pakistan)'' by Tej Kumar Shrestha, published by Steven Simpson Books, 1997, ISBN 0-9524390-6-9</ref> . Ogni cucciolata è composta da 3 - 8 piccoli che nascono con gli occhi chiusi e con un soffice pelo che varia di colore dal grigio chiaro al marrone scuro. A un mese di età questo pelo cade e viene rimpiazzato da un nuovo mantello rossastro con macchioline nere. Il periodo dell'allattamento varia in durata a seconda del luogo: nel Caucaso dura 50 - 70 giorni, mentre in Tagikistan può durare anche 90 giorni. I piccoli iniziano a mangiare carne all'età di 15 - 20 giorni, sebbene solo raramente vengano nutriti con cibo rigurgitato. Crescono molto rapidamente: all'età di due giorni pesano 201 - 214 g, a un mese 560 - 726 g e a quattro mesi 2700 - 3250 g. Una volta terminata la fase di allattamento vengono allontanati dalla madre <ref name="soviet"/> , sebbene non con la forza come avviene negli sciacalli dalla gualdrappa. I piccoli delle cucciolate precedenti possono rimanere con i genitori per aiutarli ad allevare la cucciolata successiva, sebbene il loro comportamento sessuale sia soppresso <ref name="lapini1"/><ref name="estes2"/> . Le femmine divengono sessualmente mature ad 11 mesi, mentre i maschi ad un anno, sebbene solo a due anni raggiungano le dimensioni adulte <ref name="kingdon"/> .
 
La giraffa fu una delle numerose specie descritte per la prima volta da [[Linnaeus|Carlo Linneo]] nel 1758. Egli la battezzò con il nome binomiale di ''[[Cervus]] camelopardalis''. In seguito, nel 1772, Morten Thrane Brünnich istituì il genere ''Giraffa''<ref name="Dagg1971"/>. Agli inizi del XIX secolo, [[Jean-Baptiste Lamarck]] credette che il lungo collo della giraffa fosse una «caratteristica acquisita», sviluppatasi attraverso generazioni di giraffe ancestrali che si sforzavano di raggiungere le foglie degli alberi più alti<ref name="Prothero 2003"/>. Questa teoria venne in seguito rifiutata, e attualmente gli scienziati spiegano questa caratteristica con la teoria della [[selezione naturale]] darwiniana, secondo la quale le giraffe ancestrali con colli più lunghi erano più avvantaggiate di quelle con colli più corti, e avevano quindi maggiori probabilità di riprodursi e perpetuare i loro geni<ref name="Prothero 2003"/>.
===Dieta e comportamento predatorio===
[[Image:Golden Jackal, navigating Wildebeest, Ngorongoro.jpg|thumb|right|<small>Uno sciacallo del Serengeti (''C. a. bea'') mentre osserva con attenzione una mandria di [[Connochaetes taurinus|gnu striati]] nel [[Ngorongoro|Parco Nazionale di Ngorongoro]] ([[Tanzania]])</small>]]
Lo sciacallo dorato ha abitudini alimentari opportunistiche: è sia predatore che spazzino e durante certe stagioni mangia tranquillamente rifiuti e vegetali. Nell'[[Stati post-sovietici|ex Unione Sovietica]] gli sciacalli cacciano soprattutto [[Lepus (genere)|lepri]], piccoli roditori, [[Fagiano|fagiani]], pernici, [[Anatra|anatre]], [[Fulica|folaghe]], [[Gallinula|gallinelle d'acqua]] e [[Passeriformes|passeracei]]. Mangiano anche [[Lacertilia|lucertole]], [[Serpentes|serpenti]], [[Anura|rane]], [[Insecta|insetti]], [[Pesce|pesci]] e [[Mollusca|molluschi]]. Nei periodi invernali catturano molte [[Myocastor coypus|nutrie]] ed [[Anseriformes|Anseriformi]]. Durante questi periodi gli sciacalli uccidono molti più animali di quelli che possono mangiare. Mangiano anche vari frutti, come [[Pera|pere]], biancospini, cornioli e i frutti del [[Mespilus germanica|nespolo comune]]. In primavera scavano alla ricerca di bulbi e di radici di [[Saccharum officinarum|canna da zucchero]] selvatica. In estate gli sciacalli bevono regolarmente e sostano spesso in vicinanza di fonti d'acqua. Nei periodi di siccità scavano buche nei canali in secca, bevendo l'acqua raccolta nel terreno, e mangiano pesci morti e gli uccelli scesi a terra per bere. Nelle vicinanze degli insediamenti umani gli sciacalli si aggirano in cerca di cibo presso i macelli, le [[Discarica di rifiuti|discariche]] e i luoghi dove vengono sotterrati i capi di bestiame morti. In [[Daghestan]], negli anni '20, gli sciacalli erano soliti andare a mangiare lungo le linee ferroviarie, nutrendosi dei resti di cibo gettati fuori dal treno dai passeggeri <ref name="soviet"/> . In Ungheria le prede più frequenti sono l'[[Microtus arvalis|arvicola campestre]] e l'[[Myodes glareolus|arvicola rossastra]] <ref name="hungary">[http://www.vvt.gau.hu/kutatas/HM/taplalkozas_osszehasonlitas_LJHM.pdf ''Feeding habits of golden jackal and red fox in south-western Hungary during winter and spring'' By J. LANSZKi and M. Heltai]</ref> . Le informazioni riguardanti la dieta degli sciacalli dell'Italia nord-orientale sono scarse, ma si sa che si nutrono di piccoli [[Capreolus capreolus|caprioli]] e di lepri <ref name="lapini1"/> . Nel [[Serengeti]] gli sciacalli dorati si nutrono prevalentemente di [[Scarabeo stercorario|scarabei stercorari]], [[Caelifera|cavallette]] e [[Gryllidae|grilli]], sebbene mangino anche [[Gerbillinae|gerbilli]], [[Pedetes capensis|lepri saltanti]], lepri, uccelli terricoli e loro uova, lucertole, serpenti, rane, pesci, bulbi, bacche e frutti caduti. Sebbene seguano il volo degli [[Aegypiinae|avvoltoi]] per individuarle, le carogne costituiscono solo il 3 - 6% della loro dieta, a causa della competizione con le [[Crocuta crocuta|iene maculate]]. Diventano necrofagi soltanto se si imbattono nei resti di un animale morto o quando un predatore più grande uccide una preda all'interno del loro territorio. Quando si imbattono in carcasse di animali che non conoscono, gli sciacalli sono stati visti strofinare i lati del collo su di esse e rotolare sulla schiena. Durante il periodo delle nascite degli [[Connochaetes|gnu]], gli sciacalli dorati si nutrono quasi esclusivamente delle loro [[Placenta umana|placente]] <ref name="kingdon"/> . Sebbene siano capaci di uccidere animali 3 volte più grandi di loro, solitamente gli sciacalli catturano esemplari malati o neonati. Solo raramente, invece, attaccano animali in perfetta salute, perfino se sono delle stesse dimensioni. In generale gli sciacalli dorati africani non catturano attivamente mammiferi come lo sciacallo dalla gualdrappa <ref name="estes2"/> . In [[Turchia]] gli sciacalli mangiano le uova della [[Specie a rischio|rarissima]] [[Chelonia mydas|tartaruga verde]] <ref>''Predation on green turtle Chelonia mydas nests by wild canids at Akyatan beach, Turkey'' by L. Brown and D. W. Macdonald, Biological Conservation, Volume 71, Issue 1, 1995, Pages 55-60</ref> . In India consumano moltissima frutta e altre sostanze vegetali, come [[Mangifera indica|manghi]], [[Anacardium|anacardi]], palme a coda di pesce e [[Artocarpus heterophyllus|catale]], ma anche [[Cucumis melo|meloni]], [[Cucumis sativus|cetrioli]] e [[Zea mays|mais]] <ref name="kingdon"/> . Nel Bangladesh nord-occidentale sono state viste coppie di sciacalli catturare [[Trachypithecus pileatus|presbiti dal ciuffo]] <ref>''Predation on capped langurs (Presbytis pileata) by cooperatively hunting jackals (Canis aureus)'' by Dr. C. B. Stanford, Department of Anthropology, University of California, Berkeley</ref> . Raramente vengono catturati anche giovani esemplari di [[Semnopithecus entellus|entello delle pianure settentrionali]] <ref>''Colobine monkeys: their ecology, behaviour, and evolution'' by A. Glyn Davies, John F. Oates, published by Cambridge University Press, 1994, ISBN 0-521-33153-6</ref> .
 
===Sottospecie===
Quando vanno a caccia gli sciacalli solo raramente costituiscono piccoli gruppi, sebbene d'estate, in Transcaucasia, siano stati osservati branchi multifamiliari di 8 - 12 esemplari. Quando caccia da solo, lo sciacallo dorato pattuglia una determinata area fermandosi ogni tanto per annusare e ascoltare. Una volta individuata la preda si nasconde, si avvicina piano piano e poi sferra l'attacco. Quando caccia in coppia o in branco, i vari esemplari corrono paralleli e colpiscono la preda all'unisono. Quando cacciano roditori o uccelli acquatici, corrono su entrambe le sponde di uno stretto fiumiciattolo o torrente, indirizzando la preda da un esamplare all'altro <ref name="kingdon"/><ref name="soviet"/> . Il tasso di successo nella caccia aumenta notevolmente quando lo sciacallo dorato caccia in coppia: in Africa orientale gli esemplari che cacciano da soli giovani [[Eudorcas thomsonii|gazzelle di Thomson]] hanno un tasso di riuscita del 16%, mentre quando cacciano in coppia o in più esemplari la percentuale sale a 67. Quando attaccano animali di medie dimensioni gli sciacalli colpiscono la vittima all'addome e solo di rado riescono a ucciderla subito <ref name="kingdon"/> .
[[File:Genetic subdivision in the giraffe based on mitochondrial DNA sequences.png|thumb|400px|right|«Areali approssimativi, colore del manto e relazioni [[Filogenesi|filogenetiche]] tra alcune sottospecie di giraffa basate sul sequenziamento del [[DNA mitocondriale]]. I punti colorati sulla mappa indicano le località dove è stato effettuato il campionamento. L'albero filogenetico è un [[Albero filogenetico|filogramma]] [[Metodo della massima verosimiglianza|di massima verosimiglianza]] basato su campioni prelevati da 266 giraffe. Gli asterischi lungo i rami corrispondono a valori [[Clade|nodali]] di oltre il 90% di supporto [[Ricampionamento|bootstrap]]. Le stelle all'estremità dei rami identificano gli [[Aplotipo|aplotipi]] [[Parafilia|parafiletici]] riscontrati nelle giraffe masai e reticolate»<ref name=GeneticStructure>{{Cita pubblicazione|titolo=Extensive population genetic structure in the giraffe|autore=Brown, D. M.; Brenneman R. A.; Koepfli, K-P.; Pollinger, J. P.; Milá, B.; Georgiadis, N. J.; Louis Jr., E. E.; Grether, G. F.; Jacobs, D. K.; Wayne R. K.|rivista= BMC Biology |anno=2007|volume=5|numero=1|p=57|doi=10.1186/1741-7007-5-57|pmc=2254591|pmid=18154651}}</ref>.]]
Attualmente vengono riconosciute ben nove sottospecie di giraffa (i dati sul numero di esemplari risalgono al 2010):
 
* ''[[Giraffa camelopardalis camelopardalis|G. c. camelopardalis]]'' {{zoo|Linnaeus|1758}}<ref name= "MacDonald">{{Cita libro|autore=Pellow, R. A.|contributo=Giraffe and Okapi|anno=2001|titolo=The Encyclopedia of Mammals|edizione= 2nd|curatore=MacDonald, D|editore=Oxford University Press|pp=520–27|isbn=0-7607-1969-1}}</ref>, la [[Sottospecie|sottospecie nominale]], è nota come giraffa della [[Nubia]]. Vive nel [[Sudan del Sud]] orientale e nell'[[Etiopia]] sud-occidentale. Si pensa che in natura ne rimangano meno di 250 capi, ma il numero esatto è incerto<ref name=wildstatus>{{Cita web|url= http://www.giraffeconservation.org/giraffe_facts.php?pgid=40 |titolo= Giraffe – The Facts: Current giraffe status? |editore=Giraffe Conservation Foundation |accesso= 21 dicembre 2010}}</ref>. È molto rara in cattività, ma un gruppo è attualmente ospitato allo Zoo di Al Ain, negli [[Emirati Arabi Uniti]]<ref name='"Al Ain exhibits"'>{{Cita web|titolo=Exhibits|url=http://www.awpr.ae/en/Visit/Pages/AfricanMixedExhibit.aspx|editore=Al Ain Zoo|data=25 febbraio 2003|accesso= 21 novembre 2011}}</ref>. Nel 2003, questo gruppo era formato da 14 esemplari<ref>{{Cita web|url=http://www.uaeinteract.com/docs/Nubian_giraffe_born_in_Al_Ain_zoo/6971.htm|titolo=Nubian giraffe born in Al Ain zoo|editore=UAE Interact|accesso=21 dicembre 2010}}</ref>.
===Relazioni con altri predatori===
* ''[[Giraffa camelopardalis reticulata|G. c. reticulata]]'' {{zoo|De Winton|1899}}<ref name= "MacDonald"/>, nota come giraffa reticolata<ref name= "MacDonald"/> o della [[Corno d'Africa|Somalia]], è originaria del [[Kenya]] nord-orientale, dell'Etiopia meridionale e della [[Somalia]]. Si stima che in natura non ne rimangano più di 5000 esemplari<ref name=wildstatus/>, ma secondo i dati del Sistema Internazionale d'Informazione sulle Specie ve ne sono più di 450 negli zoo di tutto il mondo<ref name=ISIS>{{Cita web|url=https://app.isis.org/abstracts/Abs77545.asp|titolo= Giraffa |editore=ISIS|anno=2010|accesso= 4 novembre 2010}}</ref>
[[Image:Striped Hyena food fight.jpg|thumb|<small>Sciacalli dorati e [[Hyaena hyaena|iene striate]] si disputano la carcassa di un [[oryx|orice]] in un'illustrazione del Rev. J. G. Wood</small>]]
* ''[[Giraffa camelopardalis angolensis|G. c. angolensis]]'' {{zoo|Lydekker|1903}}, la giraffa dell'[[Angola]] o della [[Namibia]], è diffusa nella Namibia settentrionale, nello [[Zambia]] sud-occidentale, in [[Botswana]] e nello [[Zimbabwe]] occidentale. Uno studio genetico del 2009 effettuato su membri di questa sottospecie ha rivelato che le popolazioni stanziate nelle regioni settentrionali del [[deserto del Namib]] e nel [[Parco nazionale Etosha|Parco Nazionale di Etosha]] apparterrebbero a una sottospecie separata<ref>{{Cita pubblicazione|doi= 10.1111/j.1365-2028.2009.01078.x|autore= Brenneman, R. A.; Louis, E. E. Jr; Fennessy, J. |anno=2009|titolo=Genetic structure of two populations of the Namibian giraffe, ''Giraffa camelopardalis angolensis''|rivista=African Journal of Ecology|volume=47|numero=4|pp=720–28}}</ref>. Si stima che in natura non ve ne siano più di 20.000 esemplari<ref name=wildstatus/>, mentre negli zoo di tutto il mondo ne vengono ospitati circa 20 individui<ref name=ISIS/>.
Gli sciacalli dorati tendono ad assumere una posizione dominante sulle specie di Canidi più piccole. In Africa sono stati visti uccidere cuccioli di [[Canis mesomelas|sciacallo dalla gualdrappa]] <ref name="BBJ">{{cite web | title = Black-backed jackal | work = | publisher = Canids.org | url = http://www.canids.org/species/Black-backed_jackal.pdf | accessdate = 2007-09-13}}</ref> . In [[Israele]] sono molto comuni le [[Vulpes vulpes|volpi rosse]]; quest'ultime, sebbene più piccole degli sciacalli, hanno le stesse abitudini alimentari e quindi entrano spesso in diretto contrasto con gli sciacalli. Generalmente le volpi ignorano le tracce odorose lasciate nel loro territorio dagli sciacalli, ma evitano qualsiasi incontro fisico con essi. Gli studi hanno dimostrato che nelle aree dove gli sciacalli sono molto numerosi, la popolazione delle volpi diminuisce notevolmente, in apparenza proprio a causa della competizione con essi <ref name="RF">{{cite web | title = Behavioural responses of red foxes to an increase in the presence of golden jackals: a field experiment | work = | publisher = Department of Zoology, Tel Aviv University | url = http://www.tau.ac.il/lifesci/zoology/members/yom-tov/articles/Behavioural_responses_of_red_foxes.pdf | accessdate = 2007-07-31}}</ref> . Viceversa, gli sciacalli sembrano più numerosi nelle aree dove non ci sono [[Canis lupus|lupi]]. Questi ultimi, infatti, non tollerano la presenza degli sciacalli nel loro territorio e sono stati visti avvicinarsi con trotto veloce alle stazioni di richiamo per sciacalli, probabilmente allo scopo di cacciarli via <ref name="GW">{{cite web | title = Conservation Action Plan for the golden jackal (''Canis aureus'') in Greece | work = | publisher = WWF Greece | url = http://www.lcie.org/Docs/Action%20Plans/Greece%20Golden%20Jackal%20Action%20Plan%202004.pdf | accessdate = 2007-07-31}}</ref> . La recente espansione dello sciacallo in Europa orientale e occidentale è stata attribuita al declino delle popolazioni di lupi in tempi storici. L'attuale diffusione nell'entroterra alto-adriatico sembra essere in rapida espansione <ref name="lapini2"/> nelle varie aree dove i lupi sono assenti o molto rari (vedi anche: <ref name="udine">[http://www.altofriuli.com/ambiente/?id_evento=1266&layout=leggi_evento ''Scoperto in Val Tagliamento lo sciacallo dorato'' by Maria Clementi]</ref><ref name="slovenia">[http://web.bf.uni-lj.si/bi/NATURA-SLOVENIAE/pdf/NatSlo_10_1_5.pdf ''First record of a golden jackal (Canis aureus) in the Savinja Valley (Northern Slovenia)'' by Miha KROFEL and Hubert POTOČNIK of the Department of Biology, Biotechnical Faculty, University of Ljubljana, Večna pot 111, SI-1001 Ljubljana, Slovenia]</ref> ). In Africa gli sciacalli dorati mangiano spesso in compagnia dei [[Lycaon pictus|licaoni]] e cercano di mantenere la propria posizione se questi cercano di allontanarli <ref name="estes2"/> . In Asia sud-orientale gli sciacalli dorati cacciano in compagnia dei branchi di [[Cuon alpinus|cuon]] <ref name="thai">Lekagul, B. & McNeely, J. ''Mammals of Thailand'', Darnsutha Press; Second edition edition (January 1, 1988), ISBN 9748680614</ref> e vi è stato almeno un caso di un branco di sciacalli che ha adottato un maschio di [[Canis simensis|lupo d'Etiopia]] <ref>[http://www.science.smith.edu/departments/Biology/VHAYSSEN/msi/pdf/i0076-3519-485-01-0001.pdf ''Canis simensis'' by Claudio Sillero-Zubiri and Dada Gottelli. Published 2 December 1994 by The American Society of Mammologists]</ref> .
* ''[[Giraffa camelopardalis antiquorum|G. c. antiquorum]]'' ({{zoo|Swainson|1835}})<ref name= "MacDonald"/>, la giraffa del [[Kordofan]], ha una distribuzione che comprende il [[Ciad]] meridionale, la [[Repubblica Centrafricana]], il [[Camerun]] settentrionale e la [[Repubblica Democratica del Congo]] nord-orientale. In passato le popolazioni stanziate in Camerun venivano classificate come appartenenti a ''G. c. peralta'', ma tale visione si è rivelata incorretta<ref name=WestAfricaGiraffe>{{Cita pubblicazione|autore=Hassanin, A.; Ropiquet, A.; Gourmand, B-L.; Chardonnet, B.; Rigoulet, J.|anno=2007|titolo= Mitochondrial DNA variability in Giraffa camelopardalis: consequences for taxonomy, phylogeography and conservation of giraffes in West and central Africa|rivista=Comptes Rendus Biologies|volume=330|numero=3|pp= 173–83|pmid= 17434121|doi=10.1016/j.crvi.2007.02.008}}</ref>. In natura non ne rimangono più di 3000 capi<ref name=wildstatus/>. Riguardo agli esemplari presenti in cattività, è stato difficile valutarne il numero, data la confusione che si era creata con ''G. c. peralta''. Infatti, nel 2007, è stato dimostrato che tutte le ''G. c. peralta'' ospitate negli zoo europei erano ''G. c. antiquorum''<ref name=WestAfricaGiraffe/>. Dopo eventuali correzioni, il numero di esemplari in cattività è stato stimato sulle 65 unità<ref name=ISIS/>.
* ''[[Giraffa tippelskirchi|G. c. tippelskirchi]]'' {{zoo|Matschie|1898}}<ref name= "MacDonald"/>, nota come giraffa [[masai]]<ref name= "MacDonald"/> o del [[Kilimangiaro]], vive nelle regioni centrali e meridionali del Kenya e in [[Tanzania]]. In natura non ne rimangono più di 40.000<ref name=wildstatus/> e negli zoo ve ne sono circa 100 esemplari<ref name=ISIS/>.
* ''[[Giraffa camelopardalis rothschildi|G. c. rothschildi]]'' {{zoo|Lydekker|1903}}<ref name= "MacDonald"/> è nota come giraffa di [[Lionel Walter Rothschild|Rothschild]]<ref name= "MacDonald"/>, del Baringo o dell'[[Uganda]]. Il suo areale comprende parte dell'Uganda e del Kenya<ref name=iucn/>. La sua presenza nel Sudan del Sud è incerta<ref name=IUCNrothschildi>{{IUCN2008|assessors=Fennessy, J.; Brown, D.|year=2008|id=174469|title=Giraffa camelopardalis ssp. rothschildi|downloaded=2009-3-13}}</ref>. Si ritiene che in natura ne rimangano meno di 700 capi<ref name=wildstatus/>, ma negli zoo ve ne sono più di 450<ref name=ISIS/>.
* ''[[Giraffa camelopardalis giraffa|G. c. giraffa]]'' {{zoo|von Schreber|1784}}, la giraffa del [[Sudafrica]], è diffusa nel Sudafrica settentrionale, nel Botswana meridionale, nello Zimbabwe meridionale e nel [[Mozambico]] sud-occidentale. Si stima che in natura non ne rimangano più di 12.000<ref name=wildstatus/>, ma circa 45 capi sono ospitati negli zoo di tutto il mondo<ref name=ISIS/>.
* ''[[Giraffa camelopardalis thornicrofti|G. c. thornicrofti]]'' {{zoo|Lydekker|1911}}<ref name= "MacDonald"/>, detta giraffa di Thornicroft<ref name= "MacDonald"/> o della [[Rhodesia]], vive unicamente nella [[Luangwa (fiume)|valle del Luangwa]], nello Zambia orientale. Non ne rimangono più di 1500 capi in natura<ref name=wildstatus/> e nessun esemplare è attualmente ospitato negli zoo<ref name=ISIS/>.
* ''[[Giraffa camelopardalis peralta|G. c. peralta]]'' {{zoo|Thomas|1898}}<ref name= "MacDonald"/>, nota comunemente come giraffa dell'Africa occidentale<ref name= "MacDonald"/>, del [[Niger]] o della [[Nigeria]]<ref name=IUCNperalta>{{IUCN2008|assessors=Fennessy, J.; Brown, D.|year=2008|id=136913|title=Giraffa camelopardalis ssp. peralta|downloaded=2012-03-05}}</ref>, è [[Endemismo|endemica]] del Niger sud-occidentale<ref name=iucn/>. In natura ne rimangono meno di 220 esemplari<ref name=wildstatus/>. In passato le giraffe presenti in Camerun erano considerate appartenenti a questa sottospecie, ma oggi si preferisce inserirle in ''G. c. antiquorum''<ref name=WestAfricaGiraffe/>. Questo errore portò a una certa confusione riguardo al numero di esemplari ospitati negli zoo, ma nel 2007 venne stabilito che tutte le «''G. c. peralta''» ospitate negli zoo europei erano ''G. c. antiquorum''<ref name=WestAfricaGiraffe/>.
[[File:Giraffe koure niger 2006.jpg|thumb|Rarissima giraffa dell'Africa occidentale.]]
Le varie sottospecie di giraffa si distinguono per l'aspetto del manto. Le giraffe reticolate e masai rappresentano due forme limite: le prime hanno macchie nettamente delineate, mentre le seconde hanno macchie dai contorni molto frastagliati<ref name=estes/>. Vi sono inoltre ulteriori differenze nella larghezza delle linee che separano tali macchie. La giraffa dell'Africa occidentale ha linee molto spesse, mentre nelle giraffe della Nubia e in quelle reticolate tali linee sono piuttosto sottili<ref name=Kingdon1988/>. La prima presenta inoltre una colorazione più chiara di tutte le altre sottospecie<ref name=Kingdon1988/>.
 
Secondo i risultati ottenuti nel corso di uno studio del 2007 effettuato sulla genetica di sei sottospecie - le giraffe dell'Africa occidentale, di Rothschild, reticolate, masai, dell'Angola e del Sudafrica -, queste ultime andrebbero classificate come specie separate. Sulla base del grado di [[deriva genetica]] riscontrata nel DNA nucleare e [[DNA mitocondriale|mitocondriale]] (mtDNA), gli studiosi hanno dedotto che le giraffe appartenenti a queste popolazioni sono isolate da un punto di vista riproduttivo e si accoppiano tra loro solo raramente, perfino quando non vi è alcun ostacolo naturale a frapporsi tra esse<ref name=GeneticStructure/>, come nel caso delle giraffe di Rothschild, reticolate e masai. La sottospecie nota come giraffa masai potrebbe inoltre essere costituita da varie specie separate dalla Rift Valley. Le giraffe reticolate e masai presentano la maggiore diversità nel DNA mitocondriale, dovuta al fatto che la specie ha avuto origine nell'Africa orientale. Le popolazioni settentrionali discendono dalle prime, mentre quelle meridionali dalle seconde. Sembra che le giraffe scelgano partner che presentano lo stesso tipo di manto, sulla base di una sorta di ''imprinting'' che si sviluppa quando sono in tenera età<ref name=GeneticStructure/>. Le conseguenze di questa scoperta sulla conservazione delle giraffe sono state riassunte da David Brown, autore principale dello studio, con queste parole, rilasciate al [[BBC News]]: «Raggruppare tutte le giraffe in un'unica specie nasconde il fatto che alcune forme particolari sono sull'orlo dell'estinzione. Alcune di queste popolazioni sono costituite da poche centinaia di esemplari e necessitano di una protezione immediata»<ref>{{Cita news|editore=BBC News|titolo=Not one but 'six giraffe species'|autore= Lever, A-M.|data=21 dicembre 2007|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/7156146.stm |accesso=4 marzo 2009}}</ref>.
In Africa gli sciacalli dorati tendono ad avere più paura dei [[Panthera leo|leoni]] degli sciacalli dalla gualdrappa <ref name="estes2"/> . In India gli sciacalli solitari espulsi dal branco formano [[Commensalismo|relazioni commensali]] con le [[Panthera tigris|tigri]]. Questi sciacalli solitari, noti come ''kol-bahl'', si attaccano ad una determinata tigre, seguendola a distanza di sicurezza allo scopo di nutrirsi delle prede uccise dal grande felino. Un ''kol-bahl'' può perfino avvertire una tigre della presenza di prede emettendo un forte richiamo che risuona come un ''pheal''. Le tigri tollerano questi sciacalli: in un caso conosciuto uno sciacallo camminava confidenzialmente avanti e indietro tra tre tigri che camminavano insieme a pochi metri di distanza l'una dall'altra <ref name="perry">{{cite book | author = Perry, Richard | title = The World of the Tiger | year = 1965 | pages = 260 | id = ASIN: B0007DU2IU}}</ref> . Talvolta, tuttavia, le tigri uccidono gli sciacalli: le tigri della regione dell'Amu-Darya, ora estinte, si nutrivano frequentemente di sciacalli <ref name="USSR">Heptner, V. G. & Sludskii, A. A. 1992. [http://books.google.com/books?id=UxWZ-OmTqVoC&pg=PA177&dq=mammals+of+the+soviet+union+tigers+bears#v=onepage&q=jackals&f=false Mammals of the Soviet Union]. Vol. II, part 2, Carnivores(Feloidea), p. 177. Leiden, E. J. Brill. 784 pp. ISBN 90-04-08876-8</ref> .
 
La giraffa dell'Africa occidentale è più strettamente imparentata con le giraffe di Rothschild e con quelle reticolate che con la giraffa del Kordofan. I suoi antenati potrebbero essere migrati dall'Africa orientale a quella settentrionale, per poi essere stati spinti più a sud dall'avanzare del deserto del Sahara. Al massimo della sua estensione, il [[lago Ciad]] potrebbe aver costituito una barriera tra le giraffe dell'Africa occidentale e quelle del Kordofan nel corso dell'[[Olocene]]<ref name=WestAfricaGiraffe/>.
Gli sciacalli si nutrono spesso in compagnia delle [[Crocuta crocuta|iene maculate]], sebbene queste possano scacciarli se si avvicinano troppo. Le iene maculate talvolta seguono gli sciacalli nel periodo delle nascite delle gazzelle, dato che gli sciacalli sono bravissimi a individuare e catturare i giovani animali. Quando le iene si nutrono della carcassa di uno sciacallo impiegano molto tempo per divorarla: quattro esemplari impiegarono non meno di mezz'ora per mangiarne una. Tuttavia, se non sono in ballo fonti di cibo o la sicurezza dei piccoli, i due animali generalmente si ignorano a vicenda <ref name="Kruuk">''Interactions between Hyenas and other Carnivorous Animals'' from Hans Kruuk’s ''The Spotted Hyena: A Study of Predation and Social Behaviour'' The University of Chicago Press, Chicago 60637, 1972</ref> . Se una iena si avvicina troppo alla tana dove risiedono degli sciacalli, questi ultimi mordono a vicenda i garretti dell'intrusa fino a quando non si allontana <ref name="estes2"/> . Nel [[Distretto del Kutch|Kutch]], in India, le [[Hyaena hyaena|iene striate]] predano gli sciacalli; una tana di queste predatrici conteneva tre carcasse di sciacallo <ref name="GJ"/> .
 
==Descrizione e anatomia==
Gli sciacalli dorati sono molto aggressivi nei confronti degli avvoltoi che si avvicinano ad una carcassa e se questi ultimi atterrano troppo in vicinanza della carogna vengono subito attaccati <ref name="estes2"/> .
[[File:Giraffe08 - melbourne zoo.jpg|thumb|Primo piano della testa di un esemplare allo [[Zoo di Melbourne]].]]
[[File:Giraffe skeleton.jpg|thumb|Scheletro di giraffa al Museo di Osteologia di [[Oklahoma City]].]]
Nel pieno dello sviluppo la giraffa misura 5-6 m di altezza; i maschi sono più alti delle femmine<ref name="Dagg1971">{{Cita pubblicazione|autore=Dagg, A. I.|anno=1971|titolo=Giraffa camelopardalis|rivista=Mammalian Species|volume=5|pp=1–8|url=http://www.science.smith.edu/msi/pdf/i0076-3519-005-01-0001.pdf|doi=10.2307/3503830|numero=5}}</ref>. Il peso medio è di 1600 kg nei maschi adulto e di 830 kg nelle femmine adulte<ref name="Skinner1990">{{Cita libro|autore=Skinner, J. D.; Smithers, R. H. M.|anno=1990|titolo=The mammals of the southern African subregion|pp=616–20|editore=University of Pretoria|isbn=0-521-84418-5}}</ref>. Malgrado il collo e le zampe molto lunghi, la giraffa ha un corpo relativamente corto<ref name=anatomy/>. Posti ai lati della testa, gli occhi, grandi e sporgenti, consentono una buona visione dei dintorni, data anche l'altezza alla quale si trovano<ref name=Williams/>. La giraffa vede a colori<ref name=Williams/> e ha, inoltre, udito e [[olfatto]] molto sviluppati<ref name="Prothero 2003"/>. Grazie a una serie di muscoli, è in grado di chiudere le narici per difendersi da tempeste di sabbia e formiche<ref name=Williams/>. La lingua prensile è lunga circa 50 cm. Di colore nero-violaceo, forse come difesa dalle scottature dei raggi del sole, viene utilizzata per brucare il fogliame, nonché per il ''grooming'' e la pulizia del naso<ref name=Williams/>. Anche il labbro superiore è prensile e viene utilizzato ugualmente per strappare le foglie dai rami. Le labbra, la lingua e l'interno della bocca sono ricoperte da [[Papilla linguale|papille]] che proteggono queste strutture dalle punture delle spine<ref name="Dagg1971"/>.
[[File:Giraffa camelopardalis reticulata-atTobuZoo-2012.ogv|thumb|Coppia di giraffe allo Zoo di Tobu (Giappone).]]
 
Il manto è ricoperto da chiazze o macchie (che possono essere di colore arancione, [[Castagno (colore)|castano]], marrone o quasi nero<ref name="Prothero 2003"/>) separate da peli chiari (generalmente bianchi o color [[Crema (colore)|crema]]<ref name="Prothero 2003"/>). Il manto dei maschi diviene più scuro con l'età<ref name=estes>{{Cita libro|titolo=The Behavior Guide to African Mammals: including Hoofed Mammals, Carnivores, Primates|autore=Estes, R.|editore=University of California Press|pp=202–07|anno=1992|isbn=0-520-08085-8}}</ref>. Il manto chiazzato ha una funzione di [[camuffamento]], e consente all'animale di mimetizzarsi tra le zone di luce e ombra tipiche della savana arbustiva<ref name="Mitchell20003"/><ref name= "MacDonald"/>. La pelle al di sotto delle aree scure potrebbe avere anche una funzione di [[termoregolazione]], dal momento che ospita numerosi capillari sanguigni e grosse ghiandole sudoripare<ref name=Mitchell2004>{{Cita pubblicazione|autore=Mitchell, G.; Skinner, J.D.|anno=2004|titolo=Giraffe thermoregulation: a review|rivista=Transactions of the Royal Society of South Africa: Proceedings of a Colloquium on Adaptations in Desert Fauna and Flora|volume=59|numero=2|pp=49–57|issn=0035-919X|url=http://www.sabinet.co.za/abstracts/royalsa/royalsa_v59_n2_a13.html|doi=10.1080/00359190409519170}}</ref>. Ciascun individui ha una disposizione delle macchie unica<ref name=estes/>. La pelle della giraffa è di colore prevalentemente grigio<ref name="Skinner1990"/>. È anche piuttosto spessa, e l'animale è quindi in grado di correre rapidamente tra la boscaglia senza ferirsi con le spine della vegetazione<ref name=Williams/>. Il manto può fungere da difesa chimica, dato che è impregnato di sostanze repellenti per i parassiti che conferiscono all'animale un odore caratteristico. Nel mantello vi sono almeno undici sostanze chimiche aromatiche principali, sebbene l'odore tipico sia dovuto soprattutto all'[[indolo]] e al [[Scatolo|3-metilindolo]]. Poiché i maschi hanno un odore più pungente delle femmine, si ritiene che esso abbia anche una funzione sessuale<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Wood, W. F.; Weldon, P. J.|anno=2002|titolo=The scent of the reticulated giraffe (''Giraffa camelopardalis reticulata'')|rivista=Biochemical Systematics and Ecology|volume=30|numero=10|pp=913–17|doi=10.1016/S0305-1978(02)00037-6}}</ref>. Lungo il collo dell'animale corre una criniera costituita da brevi peli eretti<ref name="Dagg1971"/>. La coda, lunga un metro, termina in un ciuffo di peli lunghi e scuri, e viene usata per scacciare gli insetti<ref name=Williams/>.
===Vocalizzazioni===
Il vocabolario dello sciacallo dorato è simile a quello dei cani e Seitz (1959) annotò sette suoni differenti. Egli sottolineò anche che le varie sottospecie possono essere riconosciute a seconda degli ululati emessi. Tra i Canidi africani gli sciacalli sono quelli che emettono vocalizzazioni più simili a quelle del cane <ref name="kingdon"/> . Il grido di uno sciacallo dorato consiste di un lungo ululato lamentoso ripetuto tre o quattro volte, ogni volta con una nota sempre più alta della precedente, e poi da una successione di tre rapidi guaiti, anch'essi ripetuti due o tre volte. In [[Lingua inglese|inglese]] questo suono viene comunemente interpretato come «''Dead Hindoo, where, where, where''» (''Indù morto, dove, dove, dove'') <ref name="canid"/> . Quando sono in vicinanza di tigri o leopardi gli sciacalli emettono un richiamo d'allarme spesso interpretato come «''Pheal''» <ref name="canid"/><ref name="india"/> . Ogni tanto i membri di un gruppo ululano in coro, evidentemente allo scopo di rinforzare i legami familiari, ma anche per avvertire altri sciacalli che quel dato territorio è occupato <ref name="estes2" /> . Gli sciacalli allevati dall'uomo imitano il richiamo degli umani <ref name="rice" /> . Gli sciacalli ululano per vari motivi, come per richiamare altri sciacalli o anche, sembra, per annunciare mutamenti del tempo. Sono stati visti ululare in direzione delle campane delle chiese, delle sirene o dei fischi di locomotive e battelli a vapore. Generalmente ululano all'alba, verso mezzogiorno e nelle ore serali <ref name="soviet"/> .
 
===Cranio e ossiconi===
==Areale==
Entrambi i sessi possiedono prominenti strutture simili a corna dette [[ossiconi]], costituite da [[tessuto cartilagineo]] ossificato ricoperto da uno strato di pelle, fuse con il cranio all'altezza delle [[Osso parietale|ossa parietali]]<ref name=estes/>. Essendo vascolarizzati, gli ossiconi potrebbero giocare un ruolo nella termoregolazione<ref name=Mitchell2004/>, ma vengono utilizzati anche nei combattimenti tra maschi<ref name="sim2010"/>. Il loro aspetto è utile per determinare il sesso o l'età di un determinato esemplare: gli ossiconi di femmine e giovani sono sottili e presentano ciuffi di pelo all'estremità, mentre quelli dei maschi adulti terminano con una sorta di protuberanza e tendono a essere privi di pelo all'estremità<ref name=estes/>. Sulla parte anteriore del cranio vi è anche una sorta di prominenza mediana, più pronunciata nei maschi<ref name="Dagg1971"/>. I maschi sviluppano depositi di [[Calcio (elemento)|calcio]] che con l'avanzare dell'età formano delle specie di bernoccoli sul cranio<ref name="Prothero 2003"/>. Il cranio della giraffa è alleggerito da una serie di seni<ref name=anatomy/>. Tuttavia, nei maschi adulti, il cranio diviene più pesante, e nel corso dei combattimenti viene impiegato come una mazza<ref name=estes/>. La mascella superiore presenta un [[palato]] scanalato ed è priva dei denti frontali<ref name=Williams/>. I [[molari]] hanno una superficie più ruvida di quella della maggior parte degli altri mammiferi<ref name=Williams/>.
[[File:Jackalvarieties.jpg|thumb|<small>Due varianti geografiche dello sciacallo dorato: uno sciacallo asiatico (sopra) ed uno nordafricano (sotto)</small>]]
In [[Africa]] gli sciacalli dorati sono diffusi nelle regioni settentrionali e nord-orientali del continente, dal [[Senegal]], sulle coste occidentali, all'[[Egitto]], su quelle orientali. Questo areale comprende [[Marocco]], [[Algeria]] e [[Libia]] a nord e [[Nigeria]], [[Ciad]] e [[Tanzania]] a sud. Gli sciacalli dorati vivono anche nella [[Penisola Araba|Penisola Araba]] e in alcune zone dell'[[Europa]]. In quest'ultimo continente gli sciacalli si incontrano nei [[Penisola balcanica|Balcani]], in [[Ungheria]] e in [[Ucraina]] sud-occidentale. Vivono anche in [[Austria]], [[Slovacchia]], [[Slovenia]] e [[Italia]] nord-orientale <ref name="iucn"/><ref name="lapini1"/> (Friuli-Venezia Giulia e Veneto), dove la loro diffusione si è molto estesa in anni recenti, arrivando a comprendere anche il Trentino-Alto Adige <ref name="lapini2">Lapini L., Molinari P., Dorigo L., Are G. & Beraldo P., 2009. Reproduction of the Golden Jackal (Canis aureus moreoticus I. Geoffroy Saint Hilaire, 1835) in Julian Pre-Alps, with new data on its range-expansion in the High-Adriatic Hinterland (Mammalia, Carnivora, Canidae). Boll. Mus. Civ. St. nat. Venezia, 60 (2009): 169-186.</ref> . Ad est, il loro areale comprende [[Turchia]], [[Siria]], [[Iraq]], [[Asia centrale]], [[subcontinente indiano]] e si spinge ad est e a sud fino a [[Sri Lanka]], [[Myanmar]], [[Thailandia]] e ad alcune regioni dell'[[Indocina]] <ref name="iucn"/> .
 
===Zampe, locomozione e postura===
==Habitat==
Le zampe anteriori e posteriori della giraffa hanno all'incirca la stessa lunghezza. Il [[Radio (anatomia)|radio]] e l'[[ulna]] delle zampe anteriori sono articolate dal [[carpo]], che, sebbene sia una struttura equivalente al polso umano, funziona come un ginocchio<ref>{{Cita libro|autore=MacClintock, D.; Mochi, U.|anno=1973|titolo=A natural history of giraffes|editore=Scribner|p=30|isbn=0-684-13239-7}}</ref>. Il piede raggiunge i 30 cm di diametro, e lo zoccolo è alto 15 cm nei maschi e 10 cm nelle femmine<ref name=Williams/>. La parte posteriore di ogni zoccolo è bassa e i nodelli sono vicini al suolo, sì da permettere al piede di sostenere meglio il peso dell'animale<ref name="Dagg1971"/>. Le giraffe sono prive di speroni e ghiandole interdigitali. L'osso pelvico, sebbene relativamente corto, ha un [[osso iliaco]] allungato alle estremità superiori<ref name="Dagg1971"/>.
Gli sciacalli dorati sono generalmente animali di pianura: sul Caucaso e nella Transcaucasia salgono solo molto raramente oltre i 600 metri, sebbene a [[Borjomi]] alcuni esemplari siano stati trovati a 900 – 1050 metri e in [[Armenia]] a 840 metri. La presenza di questi animali e la scelta dell'habitat sono in gran parte determinate dalla disponibilità di cibo, dalla presenza di acqua e di fitte boscaglie dove possono nascondersi agli occhi delle prede e dei nemici. Sono molto abbondanti soprattutto nelle zone dove i corsi d'acqua non rimangono gelati a lungo e dove svernano gli Anseriformi. Sebbene non siano molto adattati a vivere in zone dal clima rigido, gli sciacalli dorati possono sopportare temperature di -25° o perfino di -35°. Nei periodi di forti nevicate si spostano solamente su sentieri realizzati dall'uomo o da grandi animali <ref name="soviet"/> . Nonostante siano adattati alla vita nel deserto <ref name="estes2"/> , gli sciacalli evitano le aree desertiche prive di acqua, spingendosi solo ai loro margini. Sulle coste del [[Mar Nero]] e del [[Mar Caspio|Caspio]] essi prediligono i fitti boschetti di arbusti spinosi con gallerie attraverso il sottobosco create da animali più grandi come i [[Sus scrofa|cinghiali]] <ref name="soviet"/> . In Africa nord-orientale gli sciacalli dorati evitano la competizione con altre specie di sciacallo vivendo nelle pianure di erbe basse, diversamente dallo sciacallo striato che predilige le regioni boschive e dallo sciacallo dalla gualdrappa che predilige le aree di transizione tra i due ambienti <ref name="estes2"/> . In Italia questa specie si riproduce sia nei pressi delle cittadine di pianura (dintorni di [[Udine]]) che nelle vallate prealpine (valle del corso superiore del [[Natisone]]/[[Natisone|Nadiza]], nella zona orientale della [[provincia di Udine]]), vivendo anche in varie località della [[Alpi|catena alpina]] fino ad altitudini di 1000 metri (dintorni di [[San Vito di Cadore]], [[Val Pusteria]]/[[Pustertal]]) <ref name="lapini2"/><ref name="lapini1"/> . Esemplari sub-adulti, comunque, sono stati avvistati anche in alcune aree urbane della pianura alluvionale veneta, sia nella [[provincia di Venezia]] ([[San Donà di Piave]]) che [[Provincia di Treviso|di Treviso]] ([[Preganziol]]) <ref name="lapini2"/> . Cacciano lungo le coste o i canali. In [[Asia centrale]] e [[Kazakistan]] essi predilgono i boschetti di ''tugai'', le macchie situate su terreni irrigui ormai abbandonati e i canneti. Nelle aree dove la vegetazione è meno fitta, come le valli di Gissar e di [[Valle di Fergana|Fergana]], gli sciacalli risiedono sulle colline più basse, dove trovano rifugio in canali in secca, caverne e tane abbandonate dalle volpi <ref name="soviet"/> .
 
La giraffa ha due soli tipi di andatura: il passo e il galoppo. Mentre cammina, muove con ambedue le zampe dell'uno, poi con ambedue quelle dell'altro lato, simultaneamente<ref name=estes/>. Quando galoppa, muove le zampe posteriori attorno a quelle anteriori prima che queste ultime si spostino in avanti<ref name="Prothero 2003"/> e tiene la coda raggomitolata<ref name=estes/>. L'animale si affida a movimenti avanti e indietro della testa e del collo per mantenere l'equilibrio e il contro-momento durante il galoppo<ref name=Kingdon1988/>. La giraffa può raggiungere punte di velocità di 60 km/h<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Garland|nome=T|coautori=Janis, C. M.|anno=1993|titolo=Does metatarsal/femur ratio predict maximal running speed in cursorial mammals?|url=http://www.biology.ucr.edu/people/faculty/Garland/GarlandJanis1993.pdf|rivista=Journal of Zoology|volume=229|numero=1|pp=133–51|doi= 10.1111/j.1469-7998.1993.tb02626.x}}</ref> e mantenere un'andatura di 50 km/h per alcuni chilometri<ref>{{Cita libro|autore=Rafferty, John. P|anno=2011|titolo=Grazers (Britannica Guide to Predators and Prey)|editore=Britannica Educational Publishing|p=194|isbn=1-61530-336-7}}</ref>.
==Sottospecie==
Sebbene sia molto diffuso, lo sciacallo dorato non presenta grandi varianti geografiche come il lupo. Gli sciacalli indiani e nordafricani erano un tempo considerati specie separate sulla base delle differenze nel colore del mantello e della lunghezza delle orecchie, più corte negli esemplari indiani. Tuttavia, diversamente dalle sottospecie di lupo, che non mostrano grandi differenze nella forma del cranio o delle proporzioni dei denti, gli sciacalli asiatici e nordafricani sono piuttosto diversi sotto questi aspetti <ref name=canid/> . Attualmente, sulla base di aspetti morfologici e genetici, si riconoscono 13 sottospecie di sciacallo dorato <ref name=MSW3/><ref name="lapini1"/> :
 
Quando riposa, la giraffa sorregge il corpo sulle zampe ripiegate<ref name=Kingdon1988>{{Cita libro|autore=Kingdon, J. |anno=1988|titolo=East African Mammals: An Atlas of Evolution in Africa, Volume 3, Part B: Large Mammals|pp=313–37|editore=University Of Chicago Press |isbn=0-226-43722-1}}</ref>. Per sdraiarsi, l'animale si inginocchia sulle zampe anteriori e poi abbassa il resto del corpo. Per rialzarsi, sposta avanti le ginocchia e distende le zampe posteriori per sollevare le anche. In seguito distende le zampe anteriori. A ogni passo, l'animale fa oscillare la testa<ref name=Williams/>. La giraffa dorme per 4,6 ore al giorno, soprattutto di notte, ad intervalli<ref name=sleep/>. Generalmente dorme distesa, ma alcuni esemplari, specialmente quelli più anziani, sono stati visti dormire in piedi. Durante le brevi fasi intermittenti di «sonno profondo», quando è distesa, la giraffa ripiega il collo e poggia la testa sull'anca o sulla coscia; gli studiosi ritengono che questa posizione indichi i periodi di [[Rapid eye movement|sonno paradosso]]<ref name=sleep>{{Cita pubblicazione|cognome=Tobler, I.; Schwierin, B.|titolo=Behavioural sleep in the giraffe (''Giraffa camelopardalis'') in a zoological garden|anno=1996|rivista=Journal of Sleep Research|volume=5|numero=1|pp=21–32|doi=10.1046/j.1365-2869.1996.00010.x|nome1=I.|cognome2=Schwierin|nome2=B.|pmid=8795798}}</ref>. Se la giraffa vuole inchinarsi per bere, it either spreads its front legs or bends its knees.<ref name=estes/> Giraffes would probably not be competent swimmers as their long legs would be highly cumbersome in the water,<ref name = "swim">{{Cita pubblicazione| doi = 10.1016/j.jtbi.2010.04.007 |autore= Henderson, D. M.; Naish, D. |anno= 2010 |titolo= Predicting the buoyancy, equilibrium and potential swimming ability of giraffes by computational analysis |rivista= Journal of Theoretical Biology |volume= 265 |numero= 2|pp= 151–59 | pmid = 20385144 }}</ref> although they could possibly float.<ref name="Naish">{{Cite magazine| last = Naish | first = D. | author-link = Darren Naish |date= January 2011 | year = 2011| title = Will it Float? | periodical = [[Scientific American]] | issn = 0036-8733 | volume = 304 | issue = 1 | page = 22| url = http://www.scientificamerican.com/article.cfm?id=will-it-float}}</ref> When swimming, the thorax would be weighed down by the front legs, making it difficult for the animal to move its neck and legs in harmony<ref name = "swim"/><ref name="Naish"/> or keep its head above the surface.<ref name = "swim"/>
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!Sinonimi
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|'''Sciacallo algerino'''<br/>''Canis a. algirensis''
[[File:Algerianjackal.jpg|150 px]]
|[[Johann Andreas Wagner|Wagner]], 1841
|Di colore più scuro di ''C. a. aureus'', ha la coda marcata da tre anelli scuri. Ha le stesse dimensioni della [[Vulpes vulpes|volpe rossa]] <ref name=smith/> .
|Vive in [[Algeria]], [[Marocco]] e [[Tunisia]].
|<small>''barbarus'' (C. E. H. Smith, 1839)</small><br/>
<small>''grayi'' (Hilzheimer, 1906)</small><br/>
<small>''tripolitanus'' (Wagner, 1841)</small>
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|'''Sciacallo del Senegal'''<br/>''[[Canis aureus anthus|Canis a. anthus]]''
[[File:Senegalthousdog.jpg|150 px]]
|[[Frédéric Cuvier|F. Cuvier]], 1820
|Rispetto a ''C. a. lupaster'' è più alto al garrese di almeno 2,5 centimetri e più lungo di vari centimetri; ha orecchie più grandi, testa più simile a quella del cane e corporatura più gracile. La coda è più corta e non molto folta. Il naso e la fronte sono marrone-grigiastro, mentre la gola e le regioni inferiori sono bianche. È privo sia dell'anello nero intorno al collo che dei puntini neri sul dorso caratteristici di ''C. a. lupaster'' <ref name="smith">[http://ia341305.us.archive.org/2/items/naturalhistoryof139smit/naturalhistoryof139smit.pdf ''The natural history of dogs : canidae or genus canis of authors ; including also the genera hyaena and proteles'' (1839) by Charles Hamilton Smith and Sir William Jardine, published by Edinburgh : W.H. Lizars]</ref> .
|Vive in [[Senegal]].
|<small>''senegalensis'' (C. E. H. Smith, 1839)</small>
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|'''Sciacallo comune'''<br/>''[[Canis aureus aureus|Canis a. aureus]]''
[[File:Commonjackal.jpg|150 px]]
|[[Linnaeus]], 1758
|È la [[Sottospecie|sottospecie nominale]]. Di grandi dimensioni, ha un soffice mantello chiaro dai toni prevalentemente color sabbia <ref name=soviet/> .
|Vive in Asia centrale, Afghanistan, Iran, Iraq, penisola araba, Belucistan ed India nord-occidentale <ref name=soviet/> .
|<small>''balcanicus'' (Brusina, 1892)</small><br/>
<small>''caucasica'' (Kolenati, 1858)</small><br/>
<small>''dalmatinus'' (Wagner, 1841)</small><br/>
<small>''hadramauticus'' (Noack, 1896)</small><br/>
<small>''hungaricus'' (Ehik, 1938)</small><br/>
<small>''kola'' (Wroughton, 1916)</small><br/>
<small>''lanka'' (Wroughton, 1916)</small><br/>
<small>''maroccanus'' (Cabrera, 1921)</small><br/>
<small>''typicus'' (Kolenati, 1858)</small><br/>
<small>''vulgaris'' (Wagner, 1841)</small>
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|'''Sciacallo del Serengeti'''<br/>''Canis a. bea''
[[File:Golden Jackal, Serengeti.jpg|150 px]]
|Heller, 1914
|
|Vive in [[Kenya]] e [[Tanzania]] settentrionale.
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|'''Sciacallo siamese'''<br/>''Canis a. cruesemanni''
[[File:Siamjackals.jpg|150 px]]
|[[Paul Matschie|Matschie]], 1900
|Ha dimensioni più piccole di ''C. a. indicus''. Il suo status di sottospecie è stato messo in discussione da vari autori, i quali sostengono che la classificazione di questa razza si basa solamente sull'osservazione di esemplari in cattività <ref name="thai"/> .
|Vive in [[Thailandia]] e nelle regioni che vanno dal [[Myanmar]] all'India orientale.
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|''Canis a. ecsedensis''
|Kretzoi, 1947
|
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|<small>''minor'' (Mojsisovico, 1897)</small>
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|'''Sciacallo indiano'''<br/>''[[Canis aureus indicus|Canis a. indicus]]''
[[File:Indianjackal.jpg|150 px]]
|[[Brian Houghton Hodgson|Hodgson]], 1833
|Ha il mantello formato da un misto di peli neri e bianchi, con spalle, orecchie e zampe marroni. Gli esemplari che vivono ad altitudini più elevate tendono ad assumere toni di un marrone più pronunciato. I peli neri predominano al centro del dorso e sulla coda. Il ventre, il mento e i lati delle zampe sono bianco crema, mentre la faccia e la parte bassa dei fianchi sono brizzolate di pelo grigio. Gli adulti raggiungono la lunghezza di 100 cm, l'altezza di 35 – 45 cm e il peso di 8 – 11 kg <ref name="nepal"/> . Forma [[Commensalismo|relazioni commensali]] con le [[Panthera tigris|tigri]]; le segue allo scopo di nutrirsi delle prede uccise e le avverte della presenza di intrusi o prede con forti grida <ref name=perry/> . Il [[cariotipo]] dello sciacallo indiano (2N=78; NF=84) è differente da quello dei cugini eurasiatici e africani (2N=80) <ref name="lapini1"/> .
|Vive in India e [[Nepal]].
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|'''Sciacallo egiziano'''<br/>''[[Canis aureus lupaster|Canis a. lupaster]]''
[[File:Egyptianjackal.jpg|150 px]]
|[[Friedrich Wilhelm Hemprich|Hemprich]] ed Ehrenberg, 1833
|È una grande sottospecie simile al lupo, alta al garrese 41 cm e lunga 127 cm <ref name=lydekker/> . Sembra essere più grande di ''C. a. moreoticus'' <ref name=GW/> . Il cranio ha dimensioni quasi indistinguibili da quello del [[Canis indica|lupo indiano]], ma è dotato di denti più deboli <ref name="lydekker2">[http://ia311027.us.archive.org/2/items/gameanimalsofind00lyde/gameanimalsofind00lyde.pdf ''The great and small game of India, Burma, and Tibet,'' (1907) by Richard Lydekker, published by London, R. Ward, limited]</ref> . Ha costituzione robusta ed orecchie relativamente brevi. Sulle regioni superiori il mantello è di un grigio giallastro misto a strisce e macchie nere. Il muso, il retro delle orecchie e la superficie esterna delle zampe sono giallo rossastri, i margini della bocca sono bianchi e la metà terminale della coda, che finisce con una punta nera, è più scura del dorso <ref name="lydekker">[http://ia360634.us.archive.org/2/items/gameanimalsofafr00lyde/gameanimalsofafr00lyde.pdf ''The game animals of Africa'' (1908) by Richard Lydekker, published by London, R. Ward, limited]</ref> .
|Vive in [[Egitto]].
|<small>''sacer'' (Hemprich ed Ehrenberg, 1833)</small>
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|'''Sciacallo europeo'''<br/>''[[Canis aureus moreoticus|Canis a. moreoticus]]''
[[File:Turkishjackal.jpg|150 px]]
|[[Isidore Geoffroy Saint-Hilaire|I. Geoffroy Saint-Hilaire]], 1835
|È una delle sottospecie più grandi; gli esemplari di ambo i sessi misurano 120 – 125 cm di lunghezza e pesano 10 - 14,9 kg <ref name="lapini1"/><ref name=GW/> . Il mantello è grossolano e generalmente di colori brillanti che assumono una tonalità nerastra sul dorso. Le cosce, la parte superiore delle zampe, le orecchie e la fronte sono marrone rossastro brillante <ref name=soviet/> .
|Vive in Europa sud-orientale, Asia Minore e Caucaso.
|<small>''graecus'' (Wagner, 1841)</small>
|----
|'''Sciacallo dello Sri Lanka'''<br/>''[[Canis aureus naria|Canis a. naria]]''
|[[Robert Charles Wroughton|Wroughton]], 1916
|È lungo 67 – 74 cm e pesa 5 - 8,6 kg. Il mantello invernale è più corto e ruvido e non così ispido come quello di ''C. a. indicus''. Rispetto al manto di quest'ultimo ha inoltre il dorso più scuro, essendo nero e chiazzato di bianco. Le regioni inferiori sono più pigmentate sul mento, sulla parte posteriore della gola, sul petto e sulla parte anteriore del ventre, mentre le zampe sono ocra ruggine o marrone rossastro. La muta avviene prima che in ''C. a. indicus'' e generalmente il pelo non schiarisce <ref name="pocock">[http://ia341313.us.archive.org/0/items/PocockMammalia2/pocock2.pdf ''Fauna of British India: Mammals Volume 2'' by R. I. Pocock, printed by Taylor and Francis, 1941]</ref> .
|Vive in India meridionale e [[Sri Lanka]].
|<small>''lanka'' (Wroughton, 1838)</small>
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|''Canis a. riparius''
|[[Friedrich Wilhelm Hemprich|Hemprich]] ed Ehrenberg, 1832
|È una sottospecie nana che misura solamente 30 centimetri di altezza al garrese. Il colore è generalmente giallo-grigiastro; i peli neri sono molto rari. Il muso e le zampe sono quasi gialli e le regioni inferiori bianche <ref name=lydekker/> .
|Vive nel Somaliland e lungo le coste di [[Etiopia]] ed [[Eritrea]].
|<small>''hagenbecki'' (Noack, 1897)</small><br/>
<small>''mengesi'' (Noack, 1897)</small><br/>
<small>''somalicus'' (Lorenz, 1906)</small>
|----
|'''Sciacallo variegato'''<br/>''[[Canis aureus soudanicus|Canis a. soudanicus]]''
[[File:Paintedthousdog.jpg|150 px]]
|[[Oldfield Thomas|Thomas]], 1903
|Più piccolo e leggero di ''C. a. lupaster'', misura 38 cm di altezza al garrese e 102 cm di lunghezza. Rispetto a ''C. a. lupaster'', più simile al lupo, ''C. a. soudanicus'' ricorda maggiormente un levriero. Le orecchie sono un po' più grandi che in ''C. a. lupaster'' e il colore è generalmente marroncino chiaro, con chiazze di nero <ref name=lydekker/> .
|Vive in [[Sudan]] e [[Somaliland]].
|<small>''doederleini'' (Hilzheimer, 1906)</small><br/>
<small>''nubianus'' (Cabrera, 1921)</small><br/>
<small>''thooides'' (Hilzheimer, 1906)</small><br/>
<small>''variegatus'' (Cretzschmar, 1826)</small>
|----
|'''Sciacallo della Siria'''<br/>''[[Canis aureus syriacus|Canis a. syriacus]]''
[[File:Canis aureus revivim2.JPG|150 px]]
|[[Friedrich Wilhelm Hemprich|Hemprich]] ed Ehrenberg, 1833
|Pesa 5 – 12 kg ed è lungo 60 – 90 cm <ref name="holy"/> . Si caratterizza dalle altre sottospecie per le orecchie marroni. Ogni pelo del dorso consiste di quattro distinti colori: bianco alla radice, nero, rosso volpe e di nuovo nero sulla punta <ref name=smith/> .
|Vive in [[Israele]] e [[Giordania]] occidentale.
|
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|}
 
===Neck===
==Malattie e parassiti==
[[File:Flickr - Rainbirder - High-rise living.jpg|thumb|left|An adult male giraffe feeding high up on an acacia]]
[[File:Jackal head 2.JPG|thumb|<small>La testa di uno sciacallo dorato prima di essere preparata per esaminare un'infezione di [[rabbia]] nel cervello</small>]]
The giraffe has an extremely elongated neck, which can be up to {{convert|2|m|abbr=on}} in length, accounting for much of the animal's vertical height.<ref name=Williams/>{{rp|29}} The long neck results from a disproportionate lengthening of the [[cervical vertebrae]], not from the addition of more vertebrae. Each cervical vertebra is over {{convert|28|cm|in|abbr=on}} long.<ref name=anatomy>{{Cita libro|autore=Swaby, S.|anno=2010|contributo=Giraffe|curatore=Harris, T.|titolo=Mammal Anatomy: An Illustrated Guide|editore=Marshall Cavendish Corporation|pp=64–84|isbn=0-7614-7882-5}}</ref>{{rp|71}} They comprise 52–54 percent of the length of the giraffe's [[vertebral column]], compared with the 27–33 percent typical of similar large ungulates, including the giraffe’s closest living relative, the [[okapi]].<ref name=bada>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1111/j.1096-3642.2008.00458.x |cognome= Badlangana |nome= L. N. |coautori= Adams, J. W.; Manger P. R. |titolo= The giraffe ''(Giraffa camelopardalis)'' cervical vertebral column: A heuristic example in understanding evolutionary processes? |rivista= Zoological Journal of the Linnean Society |volume= 155 |numero= 3 |pp= 736–57 |anno= 2009}}</ref> This elongation largely takes place after birth, as giraffe mothers would have a difficult time giving birth to young with the same neck proportions as adults.<ref name=van>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1002/jez.b.21353 |cognome= Van Sittert |nome= S. J. |coautori= Skinner, J. D.; Mitchell, G. |titolo= From fetus to adult – An allometric analysis of the giraffe vertebral column |rivista= Journal of Experimental Zoology Part B Molecular and Developmental Evolution |volume= 314B |numero= 6 |pp= 469–79 |anno= 2010}}</ref> The giraffe's head and neck are held up by large muscles and a [[nuchal ligament]], which are anchored by long dorsal spines on the anterior [[thoracic vertebrae]], giving the animal a hump.<ref name="Dagg1971"/>
Gli sciacalli dorati possono trasmettere malattie e parassiti dannosi per la salute umana; tra essi vi sono la [[rabbia]] e la leishmania di Donovan (che sebbene innocua per gli sciacalli può causare la [[Leishmaniosi umana|leishmaniosi]] nell'uomo). Negli sciacalli del Tagikistan sud-occidentale è stata riscontrata la presenza di 16 specie di [[Cestoda|cestodi]], [[Nematoda|nematodi]] ed [[Acanthocephala|acantocefali]] (''Sparganum mansoni'', ''Diphyllobothrium mansonoides'', ''Taenia hydatigena'', ''T. pisiformis'', ''T. ovis'', ''Hydatigera taeniaeformis'', ''Diphylidium caninum'', ''Mesocestoides lineatus'', ''Ancylostoma caninum'', ''Uncinaria stenocephala'', ''Dioctophyma renale'', ''Toxocara canis'', ''Toxascaris leonina'', ''Dracunculus medinensis'', ''Filariata'' e ''Macracanthorhynchus catulinum''). Gli sciacalli infettati da ''D. medinensis'' possono infettare le fonti d'acqua con le uova e causare la [[dracunculiasi]] negli uomini che bevono queste acque. Gli sciacalli giocano anche un ruolo importante nella diffusione della cenurosi in ovini e bovini e del [[cimurro]] nel cane <ref name=soviet/> . Gli sciacalli del Serengeti possono trasmettere il [[parvovirosi canina|parvovirus canino]], l'herpesvirus canino, il coronavirus canino e l'adenovirus canino <ref name=GJ/> . Nel luglio del 2006 in uno sciacallo rumeno è stata riscontrata la presenza di ''Trichinella britovi'' <ref>[http://www.jwildlifedis.org/cgi/reprint/44/2/457.pdf ''First Identification of Trichinella sp. in Golden Jackal (Canis aureus) in Romania'' by R. Blaga, C. Gherman, D. Seucom, V. Cozma, and P. Boireau. Journal of Wildlife Diseases, 44(2), 2008, pp. 457–459 © Wildlife Disease Association 2008]</ref> . Gli sciacalli che si nutrono di pesci e molluschi possono essere affetti da [[Metagonimus yokogawai|metagominiasi]], che è stata recentemente accertata in un esemplare maschio dell'Italia nord-orientale <ref name="lapini2"/> . In Tagikistan sugli sciacalli dorati sono state trovate almeno dodici specie di [[Ixodida|zecche]] (tra cui ''Ixodes'', ''Rhipicephalus turanicus'', ''R. leporis'', ''R. rossicus'', ''[[Rhipicephalus sanguineus|R. sanguineus]]'', ''R. pumilio'', ''R. schulzei'', ''Hyalomma anatolicum'', ''H. scupense'' e ''H. asiaticum''), quattro specie di [[Siphonaptera|pulci]] (''Pulex irritans'', ''Xenopsylla nesokiae'', ''Ctenocephalides canis'' e ''[[Ctenocephalides felis|C. felis]]'') e una specie di pidocchio (''Trichodectes canis'') <ref name=soviet/> . In Italia nord-orientale questa specie è portatrice di una specie di zecca, ''[[Ixodes ricinus]]'', e di ''Dermacentor reticulatus'' <ref name="lapini2"/> .
 
The giraffe's neck vertebrae have [[ball and socket joint]]s.<ref name=anatomy/>{{rp|71}} In particular, the [[Atlas (anatomy)|atlas]]&ndash;[[Axis (anatomy)|axis]] joint (C1 and C2) allows the animal to tilt its head vertically and reach more branches with the tongue.<ref name=Williams/>{{rp|29}} The point of articulation between the cervical and thoracic vertebrae of giraffes is shifted to lie between the first and second thoracic vertebrae (T1 and T2), unlike most other ruminants where the articulation is between the seventh cervical vertebra (C7) and T1.<ref name=bada/><ref name=van/> This allows C7 to contribute directly to increased neck length and has given rise to the suggestion that T1 is actually C8, and that giraffes have added an extra cervical vertebra.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Solounias, N.|anno=1999|titolo=The remarkable anatomy of the giraffe's neck|rivista=Journal of Zoology|volume=247|numero=2|pp=257–68|doi=10.1111/j.1469-7998.1999.tb00989.x|url=http://www.ikhebeenvraag.be/mediastorage/FSDocument/73/download.pdf}}</ref> However, this proposition is not generally accepted, as T1 has other morphological features, such as an articulating [[rib]], deemed diagnostic of thoracic vertebrae, and because exceptions to the mammalian limit of seven cervical vertebrae are generally characterized by increased [[neurological disorder|neurological anomalies]] and maladies.<ref name=bada/>
==Relazioni con l'uomo==
===Ruolo in mitologia e letteratura===
[[File:Tutanhkamun jackal.jpg|thumb|left|<small>Statua di [[Anubi]] a grandezza naturale proveniente dalla [[Tomba di Tutankhamon]] ([[Museo di antichità egiziane (Il Cairo)|Museo del Cairo]])</small>]]
[[Image:T2JB005 - Good luck go with you, O chief of the wolves.JPG|thumb|<small>[[Tabaqui]] (a sinistra) tormenta [[Babbo Lupo]] e la sua famiglia in un'illustrazione a pagina 5 dell'edizione del 1895 dei ''Due [[Il Libro della Giungla|Libri della Giungla]]'' di [[Rudyard Kipling]]</small>]]
Nell'[[Antico Egitto]] il dio dell'imbalsamazione, [[Anubi]], veniva raffigurato come un uomo dalla testa di sciacallo o come uno sciacallo con un nastro attorno al collo e un flagello. Anubi veniva sempre rappresentato come uno sciacallo o un cane di colore nero, il colore della rigenerazione, della morte e della notte. È inoltre il colore che assume il corpo durante la [[mummificazione]]. Il motivo per cui Anubi veniva raffigurato con fattezze canine è dovuto all'osservazione diretta di cani e sciacalli da parte degli antichi egizi; questi animali spesso infestavano i margini del deserto, soprattutto le zone vicine ai cimiteri dove venivano trasportati i morti. Si pensa, infatti, che gli egizi iniziarono a progettare loculi e tombe elaborate proprio allo scopo di proteggere i defunti dalla profanazione degli sciacalli. Anche Duamutef, uno dei [[Figli di Horo|Quattro Figli di Horus]], dèi che proteggevano i [[vasi canopi]], era ritratto con l'aspetto di sciacallo.
 
There are two main hypotheses regarding the evolutionary origin and maintenance of elongation in giraffe necks.<ref name=sim2010>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1111/j.1469-7998.2010.00711.x |cognome= Simmons |nome= R. E.|coautori= Altwegg, R. |titolo= Necks-for-sex or competing browsers? A critique of ideas on the evolution of giraffe |rivista= Journal of Zoology |volume= 282 |numero= 1 |pp= 6–12 |anno= 2010}}</ref> The "competing [[browsing (predation)|browsers]] hypothesis" was originally suggested by [[Charles Darwin]] and only challenged recently. It suggests that competitive pressure from smaller browsers, such as [[kudu]], [[steenbok]] and [[impala]], encouraged the elongation of the neck, as it enabled giraffes to reach food that competitors could not. This advantage is real, as giraffes can and do feed up to {{convert|4.5|m|abbr=on}} high, while even quite large competitors, such as kudu, can only feed up to about {{convert|2|m|abbr=on}} high.<ref name=dt1990>{{Cita pubblicazione| doi = 10.1111/j.1365-2028.1990.tb01136.x |cognome= du Toit |nome= J. T. |titolo= Feeding-height stratification among African browsing ruminants |rivista= African Journal of Ecology |volume= 28 |numero= 1 |pp= 55–62 |anno= 1990 |url= http://courses.biology.utah.edu/goller/7406/Goller7406/duToitPdfs/Feedingheightstrat_1990.pdf}}</ref> There is also research suggesting that browsing competition is intense at lower levels, and giraffes feed more efficiently (gaining more leaf biomass with each mouthful) high in the canopy.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Cameron, E. Z.; du Toit, J. T. |titolo= Winning by a Neck: Tall Giraffes Avoid Competing with Shorter Browsers|rivista= American Naturalist |volume= 169|numero= 1|pp= 130–35|anno= 2007| doi = 10.1086/509940 |pmid= 17206591 |url= http://www.cnr.usu.edu/files/uploads/faculty/winning_by_a_neck-du_Toit.pdf}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore= Woolnough, A. P.; du Toit, J. T. |titolo= Vertical zonation of browse quality in tree canopies exposed to a size-structured guild of African browsing ungulates|rivista= Oecologia |volume= 129|numero= 1|pp= 585–90|anno= 2001| doi = 10.1007/s004420100771|url=http://courses.biology.utah.edu/goller/7406/Goller7406/duToitPdfs/Verticalzonation_2001.pdf}}</ref> However, scientists disagree about just how much time giraffes spend feeding at levels beyond the reach of other browsers,<ref name=sim1996/><ref name=sim2010/><ref name=dt1990/><ref name=sexdiff>{{Cita pubblicazione|doi= 10.1111/j.1439-0310.1991.tb01190.x |autore= Young, T. P.; Isbell, L. A. |titolo= Sex differences in giraffe feeding ecology: energetic and social constraints|rivista= Ethology |volume= 87|numero= 1–2|pp= 79–89|anno= 1991 |dio = 10.1007/s004420100771|url=http://tpyoung.ucdavis.edu/publications/1991GiraffesEthology.pdf}}</ref>
La [[Bibbia di re Giacomo|Versione Autorizzata di Re Giacomo]] della [[Bibbia]] non menziona mai gli sciacalli, ma ciò potrebbe essere dovuto ad un errore di traduzione. Nei Libri di [[Libro di Isaia|Isaia]], [[Libro di Michea|Michea]], [[Libro di Giobbe|Giobbe]] e [[Libro di Malachia|Malachia]] vengono menzionate «bestie selvatiche» e «draghi» che gridano nelle case e nei palazzi disabitati. Le parole [[Lingua ebraica|ebraiche]] originali sono rispettivamente ''lyim'' (urlatore) e ''tan''. Secondo il biologo Michael Bright, ''tan'' è un termine che si riferisce più propriamente allo sciacallo che al drago, dato che la parola è utilizzata in tutta la Bibbia per descrivere un animale urlatore associato alla desolazione e alle abitazioni abbandonate; lo sciacallo dorato, infatti, ha un vasto repertorio vocale e l'abitudine occasionale di vivere in edifici abbandonati. Nel Libro di Geremia si fanno frequenti riferimenti agli sciacalli, usando la parola ''shu'al'', che può significare sia sciacallo che volpe. Sebbene nelle traduzioni della Bibbia tale termine venga sempre tradotto con volpe, il comportamento descritto ricorda molto più quello dello sciacallo: nei Libri delle [[Libro delle Lamentazioni|Lamentazioni]] e dei [[Salmi]], ad esempio, si fa riferimento all'abitudine degli ''shu'al'' di nutrirsi dei morti sui campi di battaglia <ref name="BOTF">{{cite book|author=Bright, Michael|title=Beasts of the Field: The Revealing Natural History of Animals in the Bible|year=2006|page= 346|isbn=1861058314|publisher=Robson|___location= London}}</ref> . [[David W. Macdonald]] ipotizza che, a causa della generale rarità ed elusività delle volpi in Israele, l'autore del [[Libro dei Giudici]] potrebbe aver descritto i più comuni sciacalli dorati quando racconta di come [[Sansone]] legò delle torce alle code di 300 volpi affinché distruggessero i vigneti dei [[Filistei]] <ref name="RWTF">{{cite book | author=Macdonald, David | title=Running with the Fox | year=1987 | pages= p224 | isbn=0-044-40199-X | publisher=Unwin Hyman | ___location= }}</ref> . Secondo un'antica leggenda etiope gli sciacalli e gli uomini divennero per la prima volta nemici poco prima del [[Diluvio|Diluvio Universale]], quando [[Noè]] rifiutò di accogliere questi animali sull'[[Arca di Noè|arca]], pensando che non fossero degni di essere salvati; solo un successivo intervento divino lo fece desistere da questo proposito <ref>Motta, F. (editore), ''Nel Mondo della Natura: Enciclopedia Motta di Scienze Naturali, Zoologia'', Quinto Volume, 1957</ref> .
and a 2010 study found that adult giraffes with longer necks actually suffered higher mortality rates under drought conditions than their shorter-necked counterparts. This study suggests that maintaining a longer neck requires more nutrients, which puts longer-necked giraffes at risk during a food shortage.<ref name="demography">{{Cita pubblicazione|autore=Mitchell, G.; van Sittert, S.; Skinner, J. D.|anno=2010|titolo=The demography of giraffe deaths in a drought|rivista=Transactions of the Royal Society of South Africa|volume=65|numero=
3|pp=165–68|doi=10.1080/0035919X.2010.509153}}</ref>
 
The other main theory, the [[sexual selection]] hypothesis, proposes that the long necks evolved as a secondary [[sexual dimorphism|sexual characteristic]], giving males an advantage in "necking" contests (see below) to establish dominance and obtain access to sexually receptive females.<ref name=sim1996>{{Cita pubblicazione|autore=Simmons, R. E.; Scheepers, L. |titolo= Winning by a Neck: Sexual Selection in the Evolution of Giraffe|rivista= The American Naturalist|volume= 148|numero= 5|pp= 771–86|anno= 1996|url=http://bill.srnr.arizona.edu/classes/182/Giraffe/WinningByANeck.pdf|doi=10.1086/285955}}</ref> In support of this theory, necks are longer and heavier for males than females of the same age,<ref name=sim1996/><ref name=sim2010/> and the former do not employ other forms of combat.<ref name=sim1996/> However, one objection is that it fails to explain why female giraffes also have long necks.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Mitchell, G.; van Sittert, S. J.; Skinner, J. D. |titolo= Sexual selection is not the origin of long necks in giraffes|rivista= Journal of Zoology |volume= 278|numero= 4|pp= 281–86|anno= 2009| doi=10.1111/j.1469-7998.2009.00573.x}}</ref>
Lo sciacallo dorato è molto frequente nel folklore indiano, dove è spesso ritratto in contesti di frode e inganno. Nella storia dello Sciacallo Azzurro, questo animale si tinge di azzurro come ''Neelaakanth'', il guardiano di tutti gli animali, e costringe gli altri animali a procurargli del cibo, in maniera che potesse continuare a proteggerli. Alla fine viene scacciato quando le acque dei monsoni lavano via la vernice <ref name="panchatantra.org">[http://panchatantra.org/the-story-of-the-blue-jackal.html Panchatantra The Story of The Blue Jackal<!-- Bot generated title -->]</ref><ref>[http://www.bolokids.com/2006/0049.htm The Blue Jackal : A Panchtantra Story by Swapna Dutta<!-- Bot generated title -->]</ref><ref>[http://www.indiaoz.com.au/hinduism/kids_corner/panchatantra/panchatantra4.shtml A - Z Hinduism - Panchatantra Stories<!-- Bot generated title -->]</ref> . Nelle storie di [[Mowgli]] di [[Rudyard Kipling]], raccolte nel ''[[Il Libro della Giungla|Libro della Giungla]]'', [[Tabaqui]] è uno sciacallo disprezzato dal branco dei lupi di Sehonee a causa della sua finta cordialità, delle abitudini necrofaghe e del suo asservimento a [[Shere Khan]]. Appare all'inizio del libro, quando fa visita ai genitori adottivi di Mowgli, [[Raksha|Mamma]] e [[Babbo Lupo]]; essi sono molto irritati della sua presenza, dato che Tabaqui annuncia loro che Shere Khan, la tigre, è a caccia nel loro territorio. In seguito Tabaqui viene ucciso da uno dei «fratelli» di Mowgli, [[Fratel Bigio]], che gli spezza la schiena.
{{-}}
 
===Internal systems===
Degli sciacalli dorati parlanti compaiono in ''Sciacalli e arabi'' di [[Franz Kafka]]; nel racconto questi animali convincono un viaggiatore europeo a porre fine a una faida tra loro e il [[Arabo|popolo arabo]].
[[File:Flickr - Rainbirder - Reticulated Giraffe drinking.jpg|thumb|Giraffe bending down to drink. The animal's rete mirabile prevents excess blood flow to the brain when the neck is lowered.]]
In mammals, the left [[recurrent laryngeal nerve]] is longer than the right; in the giraffe it is over {{convert|30|cm|in|abbr=on}} longer. These nerves are longer in the giraffe than in any other living animal;<ref name="Wedel">{{Cita pubblicazione|autore=Wedel, M. J.|anno=2012|titolo=A monument of inefficiency: the presumed course of the recurrent laryngeal nerve in sauropod dinosaurs|rivista=Acta Palaeontologica Polonica|volume=57|numero=2|pp=251–56|doi=10.4202/app.2011.0019|url=http://www.app.pan.pl/archive/published/app57/app20110019.pdf}}</ref> the left nerve is over {{convert|2|m|abbr=on}} long.<ref>{{Cita libro|autore=Harrison, D. F. N.|anno=1995|titolo=The Anatomy and Physiology of the Mammalian Larynx|editore=Cambridge University Press|p=165|isbn=0-521-45321-6}}</ref> Each nerve cell in this path begins in the [[brainstem]] and passes down the neck along the [[vagus nerve]], then branches off into the recurrent laryngeal nerve which passes back up the neck to the larynx. Thus, these nerve cells have a length of nearly {{convert|5|m|abbr=on}} in the largest giraffes.<ref name="Wedel"/> The structure of a giraffe's brain resembles that of domestic cattle.<ref name=Williams/>{{rp|31}} The shape of the skeleton gives the giraffe a small lung volume relative to its mass.<ref name=SkinnerJD2011>{{Cita pubblicazione|autore=Skinner, J. D.; Mitchell, G.|anno= 2011|titolo= Lung volumes in giraffes, ''Giraffa camelopardalis''|rivista= Comparative Biochemistry and Physiology – Part A: Molecular & Integrative Physiology|volume= 158|numero= 1|pp= 72–78|doi= 10.1016/j.cbpa.2010.09.003|url= http://137.215.9.22/bitstream/handle/2263/16472/Mitchell_Lung(2011).PDF?sequence=1}}</ref> Its long neck gives it a large amount of [[Dead space (physiology)|dead space]], in spite of its narrow windpipe. These factors increase the resistance to airflow. Nevertheless, the animal can still supply enough oxygen to its tissues.<ref name=SkinnerJD2011/>
 
The [[circulatory system]] of the giraffe has several adaptations for its great height. Its heart, which can weigh more than {{convert|25|lb|kg|abbr=on}} and measures about {{convert|2|ft|cm|abbr=on}} long, must generate approximately double the blood pressure required for a human to maintain blood flow to the brain.<ref name="Prothero 2003"/> Giraffes have unusually high heart rates for their size, at 150 beats per minute.<ref name=anatomy/>{{rp|76}} In the upper neck, the [[rete mirabile]] prevents excess blood flow to the brain when the giraffe lowers its head.<ref name= "MacDonald"/> The [[jugular vein]]s also contain several (most commonly seven) valves to prevent blood flowing back into the head from the [[inferior vena cava]] and [[right atrium]] while the head is lowered.<ref>{{Cita pubblicazione|doi=10.3957/056.039.0210|autore=Mitchell, G.; van Sittert, S. J.; Skinner, J. D.|titolo=The structure and function of giraffe jugular vein valves|rivista= South African Journal of Wildlife Research|volume=39|numero=2|pp=175–80|url=http://137.215.9.22/bitstream/handle/2263/13994/Mitchell_Structure(2009).pdf?sequence=1 |anno=2009}}</ref> Conversely, the blood vessels in the lower legs are under great pressure (because of the weight of fluid pressing down on them). To solve this problem, the skin of the lower legs is thick and tight; preventing too much blood from pouring into them.<ref name= "MacDonald"/>
Sebbene presenti in Europa, gli sciacalli compaiono molto raramente nel folklore e nella letteratura di questo continente. Testimonianze raccolte nell'entroterra alto-adriatico indicano che tutte le persone che ebbero a che fare con questi animali (cacciatori, guardiacaccia e abitanti locali) scambiarono regolarmente volpi rosse affette da rogna sarcoptica (o volpi in un particolare periodo della muta) per sciacalli dorati. Quando invece veniva avvistato un vero sciacallo dorato, quest'ultimo era spesso scambiato per un lupo o un lupacchiotto. La presenza di questi animali è stata in seguito accertata sia con trappole fotografiche che con un accurato studio delle impronte, le quali hanno confermato le precedenti osservazioni. Questa erronea e controversa percezione dello sciacallo dorato potrebbe essere dovuta al fatto che questo animale non compare nel folklore italiano e sloveno e nemmeno nelle tradizioni venatorie di tali Paesi <ref name="lapini2"/> .
 
Giraffes have [[Esophagus|oesophageal muscles]] that are unusually strong to allow regurgitation of food from the stomach up the neck and into the mouth for [[wikt:ruminate|rumination]].<ref name=anatomy/>{{rp|78}} They have four chambered stomachs, as in all ruminants, and the first chamber has adapted to their specialized diet.<ref name="Dagg1971"/> The giraffe's intestines measure up to {{convert|80|m|ft|abbr=on}} in length<ref name="Dagg1971"/> and have a relatively small ratio of small to large intestine.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Pérez, W.; Lima, M.; Clauss, M. |anno= 2009 |titolo= Gross anatomy of the intestine in the giraffe (''Giraffa camelopardalis'') |rivista= Anatomia, Histologia, Embryologia |volume= 38 |numero= 6|pp= 432–35 | pmid = 19681830 | doi=10.1111/j.1439-0264.2009.00965.x}}</ref> The liver of the giraffe is small and compact.<ref name=anatomy/>{{rp|76}} A gallbladder is generally present during fetal life, but it may disappear before birth.<ref name="Dagg1971"/><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Cave, A. J. E. |titolo=On the liver and gall-bladder of the Giraffe |rivista=Proceedings of the Zoological Society of London |volume=120 |pp=381–93 |anno=1950 | doi=10.1111/j.1096-3642.1950.tb00956.x |numero=2}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore1=Oldham-Ott, Carla K. |autore2=Gilloteaux, Jacques |titolo=Comparative morphology of the gallbladder and biliary tract in vertebrates: variation in structure, homology in function and gallstones |rivista=Microscopy Research and Technique |volume=38 |numero=6 |pp=571–79 |anno=1997 | doi=10.1002/(SICI)1097-0029(19970915)38:6<571::AID-JEMT3>3.0.CO;2-I}}</ref>
===Danni a bestiame, selvaggina e raccolti===
Gli sciacalli dorati possono essere molto nocivi per le attività umane; essi attaccano animali domestici come [[Meleagris|tacchini]], agnelli, [[Ovis aries|pecore]], [[Capra hircus|capre]] e, in un caso documentato, perfino un piccolo [[Bubalus bubalis|bufalo d'acqua domestico]]. Distruggono molti [[Uva|vigneti]] e mangiano [[Citrullus lanatus|cocomeri]], [[Cucumis melo|meloni]] e [[Noce (botanica)|noci]] <ref name="soviet"/> . In Grecia, gli sciacalli non tendono ad attaccare il bestiame come i lupi e le volpi rosse, ma quando sono in gran numero possono divenire una seria minaccia per gli ovi-caprini <ref name="GW"/> . In Bulgaria meridionale, nel 1982-87 furono registrati 1053 attacchi ad ovi-caprini, soprattutto pecore e agnelli, oltre a varie uccisioni di cerbiatti nelle riserve di caccia <ref name="GW" /> . In Israele, circa l'1,5 – 1,9% dei vitelli che nascono sulle Alture del Golan muoiono a causa degli attacchi dei predatori, soprattutto sciacalli dorati. In entrambi i casi, si ritiene che l'elevato tasso di predazioni sia dovuto ad un incremento della popolazione degli sciacalli causato da una maggiore disponibilità di cibo fornita dalle discariche abusive <ref name="GJP">{{cite web | title = Cattle Predation by the Golden Jackal Canis in the Golan Heights, Israel | work = | publisher = Department of zoology, Tel Aviv university | url = http://www.tau.ac.il/lifesci/zoology/members/yom-tov/articles/Cattle.pdf | accessdate = 2007-08-19}}</ref> . In queste aree sono anche state prese misure di prevenzione. Tuttavia, perfino senza di esse, in Bulgaria i danni provocati dagli sciacalli sono irrilevanti rispetto a quelli causati dai lupi <ref name="GW" /> . Gli sciacalli dorati sono estremamente dannosi anche per i roditori da pelliccia, come le [[Myocastor coypus|nutrie]] e i [[Ondatra zibethicus|topi muschiati]]. In molte aree dove vivono gli sciacalli le nutrie sono quasi completamente scomparse; durante l'inverno 1948-49, lungo l'[[Amu Darya]], i topi muschiati costituivano il 12,3% dei contenuti fecali degli sciacalli e il 71% delle loro dimore andò distrutto a opera di questi Canidi (il 16% di esse congelò completamente e divenne inutilizzabile per i roditori). Gli sciacalli arrecano molti danni anche all'industria delle pellicce, divorando i topi muschiati presi in trappola e portando via le pelli stese fuori ad asciugare <ref name="soviet"/> .
 
==Behavior and ecology==
===Caccia===
===Habitat and feeding===
[[File:Jackalhunt.jpg|thumb|left|<small>''Caccia agli sciacalli'' di Samuel Howitt; un gruppo di sciacalli corre in aiuto di un membro del branco catturato dai cani</small>]]
[[File:Giraffe feeding, Tanzania.jpg|thumb|Giraffe extending its tongue to feed. Its tongue, lips and palate are tough enough to deal with sharp thorns in trees.]]
[[File:Canis aureus fur skin.jpg|thumb|<small>Pelle di sciacallo dorato</small>]]
Giraffes usually inhabit [[savanna]]s, [[grassland]]s and open [[woodland]]s. They prefer ''[[Acacia]]'', ''[[Commiphora]]'', ''[[Combretum]]'' and open ''[[Terminalia (plant)|Terminalia]]'' woodlands over denser environments like ''[[Brachystegia]]'' woodlands.<ref name=Kingdon1988/>{{rp|322}} The Angolan giraffe can be found in desert environments.<ref>{{cite thesis |author=Fennessy, J.|year=2004 |title=Ecology of desert-dwelling giraffe ''Giraffa camelopardalis angolensis'' in northwestern Namibia|publisher=[[University of Sydney]] |degree=[[Doctor of Philosophy|Ph.D.]] |url=http://ses.library.usyd.edu.au/handle/2123/910}}</ref> Giraffes browse on the twigs of trees, preferring trees of genera ''Acacia'', ''Commiphora'' and ''Terminalia'',<ref name=kingdon>{{Cita libro|titolo=The Kingdon Field Guide to African Mammals|autore=Kingdon, J.|editore=Academic Press|pp=339–44|anno=1997|isbn=0-12-408355-2}}</ref> which are important sources of calcium and protein to sustain the giraffe's growth rate.<ref name="Mitchell20003"/> They also feed on shrubs, grass and fruit.<ref name=Kingdon1988/>{{rp|324}} A giraffe eats around {{convert|34|kg|lb|abbr=on}} of foliage daily.<ref name=estes/> When stressed, giraffes may chew the bark off branches. Although [[herbivorous]], the giraffe has been known to visit carcasses and lick dried meat off bones.<ref name=Kingdon1988/>{{rp|325}}
Durante il [[Raj Britannico]], gli sportivi britannici residenti in India cacciavano gli sciacalli a cavallo e con i cani, proprio come nelle nativa Inghilterra erano soliti andare a [[Caccia alla volpe (sport)|caccia di volpi]]. A differenza delle volpi, gli sciacalli dorati sono molto protettivi nei confronti dei membri del proprio branco e potevano infliggere serie ferite ai cani <ref>''An Encyclopaedia of Rural Sports: Or a Complete Account, Historical, Practical, and Descriptive, of Hunting, Shooting, Fishing, Racing, and Other Field Sports and Athletic Amusements of the Present Day, Delabere Pritchett Blaine'' by Delabere Pritchett Blaine, published by Longman, Orme, Brown, Green and Longmans, 1840</ref> .
 
During the wet season, food is abundant and giraffes are more spread out, while during the dry season, they gather around the remaining evergreen trees and bushes.<ref name=kingdon/> Mothers tend to feed in open areas, presumably to make it easier to detect predators, although this may reduce their feeding efficiency.<ref name=sexdiff /> As a [[ruminant]], the giraffe first chews its food, then swallows it for processing and then visibly passes the half-digested cud up the neck and back into the mouth to chew again.<ref name=anatomy/>{{rp|78-79}} It is common for a giraffe to salivate while feeding.<ref name=Williams/>{{rp|27}} The giraffe requires less food than many other herbivores, because the foliage it eats has more concentrated nutrients and it has a more efficient digestive system.<ref name=kingdon/> The animal's feces come in the form of small pellets.<ref name="Dagg1971"/> When it has access to water, a giraffe drinks at intervals no longer than three days.<ref name=estes/>
{{quote|Secondo il dottor Jerdon, lo sciacallo viene facilmente raggiunto dai levrieri, ma corre molto più veloce dei ''foxhound''. Egli aggiunge anche che è molto attaccato alla vita e si «finge morto» così bene da ingannare anche gli sportivi più esperti. Una volta uno sciacallo corse in aiuto di un altro esemplare, forse il suo compagno, che era stato raggiunto dai levrieri, attaccandoli furiosamente nonostante il dottor Jerdon fosse lì vicino a cavallo. |''Monografia sui Canidi'' di St. George Mivart, F.R.S, pubblicata da Alere Flammam. 1890}}
 
Giraffes have a great effect on the trees that they feed on, delaying the growth of young trees for some years and giving "waistlines" to trees that are too tall.<ref name=estes/> Feeding is at its highest during the first and last hours of daytime. Between these hours, giraffes mostly stand and ruminate. Rumination is the dominant activity during the night, when it is mostly done lying down.<ref name=estes/>
Gli sciacalli non sono stati cacciati spesso in questo modo, poiché non sono lenti quanto le volpi e dopo 200 metri possono facilmente distanziare i levrieri <ref>''The Sports Library Riding, Driving and Kindred Sports'' by T. F. Dale, published by BiblioBazaar, LLC, 2009, ISBN 1-110-58955-7</ref> .
[[File:Giraffa camelopardalis angolensis (mating).jpg|thumb|left|Male giraffe mounting a female. Only dominant males are generally able to mate.]]
===Social life and breeding habits===
While giraffes are usually found in groups, the composition of these groups tends to be open and ever-changing.<ref name=Manyara>{{Cita pubblicazione|autore= van der Jeugd, H. P; Prins, H. H. T. |titolo= Movements and group structure of giraffe (''Giraffa camelopardalis'') in Lake Manyara National Park, Tanzania|rivista= Journal of Zoology |volume= 251|numero= 1|pp= 15–21|anno= 2000| doi=10.1111/j.1469-7998.2000.tb00588.x|url=http://www.resource-ecology.org/publ/2000_Jeugd,Prins_MovementsAndGroupStructureOfGiraffeInLakeManyara.pdf}}</ref> They have few strong social bonds, and aggregations usually change members every few hours. For research purposes, a "group" has been defined as "a collection of individuals that are less than a kilometre apart and moving in the same general direction."<ref name= "Pratt 1985">{{Cita pubblicazione| doi = 10.1080/00222938500770471 |autore= Pratt D. M.; Anderson V. H. |anno= 1985 |titolo= Giraffe social behavior |rivista= Journal of Natural History |volume= 19 |numero= 4 |pp= 771–81 }}</ref> The number of giraffes in a group can range up to 32 individuals.<ref name=Manyara/> The most stable giraffe groups are those made of mothers and their young,<ref name= "Pratt 1985"/> which can last weeks or months.<ref name= "Leuthold 1979"/> Social cohesion in these groups is maintained by the bonds formed between calves.<ref name=Kingdon1988/>{{rp|330}}<ref name= "Pratt 1985"/> Mixed-sex groups made of adult females and young males are also known to occur.<ref name= "Pratt 1985"/> Subadult males are particularly social and will engage in playfights. However, as they get older males become more solitary.<ref name= "Leuthold 1979"/<ref name= "Leuthold 1979"/> Giraffes are not territorial,<ref name="Dagg1971"/> but they have [[home range]]s.<ref name=estes/> Male giraffes occasionally wander far from areas that they normally frequent.<ref name=Kingdon1988/>{{rp|329}}
 
Reproduction is broadly polygamous: a few older males mate with the fertile females. Male giraffes assess female fertility by tasting the female's urine to detect [[estrus]], in a multi-step process known as the [[Flehmen response]].<ref name= "Pratt 1985"/><ref name= "Leuthold 1979">{{Cita pubblicazione|autore=Leuthold, B. M.|anno=1979|titolo=Social organization and behaviour of giraffe in Tsavo East National Park|rivista=African Journal of Ecology|volume=17|numero=1|pp=19–34|doi=10.1111/j.1365-2028.1979.tb00453.x}}</ref> Males prefer young adult females over juveniles and older adults.<ref name= "Pratt 1985"/> Once an estrous female is detected, the male will attempt to court her. When courting, dominant males will keep subordinate ones at bay.<ref name= "Leuthold 1979"/> During copulation, the male stands on its hind legs with its head held up and its front legs resting on the female's sides.<ref name=estes/>
Nell'ex Unione Sovietica gli sciacalli non vengono catturati in gran numero e quando capita si tratta solitamente di esemplari rimasti in trappole destinate ad altri animali o abbattuti accidentalmente durante le battute di caccia. In Transcaucasia, gli sciacalli vengono catturati con grandi uncini da pesca collocati in pezzi di carne sospesi a 75 - 100 cm dal suolo con dei fili. L'unico modo che lo sciacallo ha di raggiungere la carne è quello di saltare: così facendo l'uncino penetra profondamente nel labbro o nella mascella <ref name="soviet" /> .
 
Although generally quiet and non-vocal, giraffes have been heard to communicate using various sounds. During courtship, males emit loud coughs.<ref name=estes/> Females call their young by bellowing. Calves will emit snorts, bleats, mooing and mewing sounds. Giraffes also snore, hiss, moan and make flute-like sounds,<ref name=estes/> and they communicate over long distances using [[infrasound]].<ref>{{Cita web|titolo=Silent Sentinels?|editore=PBS online – Nature|url=http://www.pbs.org/wnet/nature/episodes/tall-blondes/silent-sentinels/2256/|accesso=21 dicembre 2011}}</ref>
Fino al 1981 il Ministero Greco dell'Agricoltura organizzava ogni anno campagne di abbattimento e avvelenamento degli sciacalli, sui quali era stata messa una taglia. Ogni anno venivano uccisi in media 1000 esemplari. Nel 1990 lo sciacallo è stato il primo Canide ad essere rimosso dalla lista greca degli animali nocivi, seguito nel 1993 dal lupo e dalla volpe, ma diversamente da queste due specie non è più stato in grado di ricolonizzare in pieno l'areale passato. Sebbene in Grecia venga cacciato solo molto raramente, talvolta rimane ucciso nel corso di battute di caccia ad altri animali, come i cinghiali <ref name="GW" /> .
 
===Birthing and parental care===
In Italia la specie è stata recentemente protetta dalla Legge Nazionale 157/1992, ma qualche esemplare viene comunque ucciso illegalmente nel corso di battute di [[Caccia alla volpe (sport)|caccia alla volpe]]. Questo sembra essere l'unico problema per la sopravvivenza degli esemplari italiani <ref name="lapini2"/> .
[[File:Giraffe Family.jpg|thumb|Mother giraffe and calves feeding. It is mostly the females that raise young, and they may gather in nursery herds.]]
Giraffe [[gestation]] lasts 400–460 days, after which a single calf is normally born, although twins occur on rare occasions.<ref name=ap>{{Cita web|titolo=Mammal Guide – Giraffe|editore=[[Animal Planet]]|url=http://animal.discovery.com/guides/mammals/habitat/tropgrassland/giraffe.html|accesso=7 marzo 2009}}</ref> The mother gives birth standing up. The calf emerges head and front legs first, having broken through the [[fetal membrane]]s, and falls to the ground, severing the [[umbilical cord]].<ref name="Dagg1971"/> The mother then grooms the newborn and helps it stand up.<ref name=Williams/>{{rp|40}} A newborn giraffe is about {{convert|1.8|m|ft|abbr=on|sigfig=1}} tall. Within a few hours of birth, the calf can run around and is almost indistinguishable from a one-week-old. However, for the first 1–3 weeks, it spends most of its time hiding;<ref name="Langman 1977">{{Cita pubblicazione|autore=Langman, V. A.|anno=1977|titolo=Cow-calf relationships in giraffe (''Giraffa camelopardalis giraffa'')|rivista=Zeitschrift fur Tierpsychologie|volume=43|numero=3|pp=264–86}} [[Digital object identifier|doi]]:[http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1439-0310.1977.tb00074.x/abstract 10.1111/j.1439-0310.1977.tb00074.x]</ref> its coat pattern providing camouflage. The ossicones, which have lain flat while it was in the womb, become erect within a few days.<ref name=estes/>
 
Mothers with calves will gather in nursery herds, moving or browsing together. Mothers in such a group may sometimes leave their calves with one female while they forage and drink elsewhere. This is known as a "calving pool".<ref name= "Langman 1977"/> Adult males play almost no role in raising the young,<ref name=Kingdon1988/>{{rp|337}} although they appear to have friendly interactions.<ref name= "Pratt 1985"/> Calves are at risk of predation, and a mother giraffe will stand over her calf and kick at an approaching predator.<ref name=estes/> Females watching calving pools will only alert their own young if they detect a disturbance, although the others will take notice and follow.<ref name= "Langman 1977"/> The bond a mother shares with her calf varies, though it can last until her next calving.<ref name= "Langman 1977"/> Likewise, calves may suckle for only a month<ref name=Kingdon1988/>{{rp|335}} or as long as a year.<ref name=estes/><ref name= "Leuthold 1979"/> Females become sexually mature when they are four years old, while males become mature at four or five years. However, males must wait until they are at least seven years old to gain the opportunity to mate.<ref name=estes/><ref name=Williams/>{{rp|40}}
In Vietnam gli sciacalli vengono cacciati per il naso, a cui vengono attribuite presunte qualità curative <ref>''Vietnam: a natural history'' by Eleanor J. Sterling, Martha Maud Hurley, Minh Duc Le, published by Yale University Press, 2006, ISBN 0-300-10608-4</ref> .
 
===Necking===
===Utilizzo della pelliccia===
[[File:Giraffe Ithala KZN South Africa Luca Galuzzi 2004.JPG|thumb|Male giraffes will engage in necking to establish dominance.]]
In [[Russia]] e in altri Paesi dell'[[Stati post-sovietici|ex Unione Sovietica]] gli sciacalli dorati sono considerati animali da pelliccia, benché di scarsa qualità a causa del mantello rado, grossolano e di tinta uniforme <ref name="soviet" /> . Gli sciacalli asiatici e del Vicino Oriente danno pellicce più grossolane, ma tale problema può essere risolto durante le fasi di lavorazione. Dal momento che i peli di sciacallo sono molto poveri di fibra, le pelli che se ne ricavano hanno un aspetto appiattito. Le pellicce più soffici provengono dall'[[Elburz]], nell'Iran settentrionale <ref name="fur">Bachrach, M., ''Fur: a practical treatise'', 3rd edition., New York : Prentice-Hall, 1953</ref> . Gli sciacalli venivano cacciati in gran numero per la pelliccia soprattutto nel XIX secolo: negli anni '80 del XIX secolo a Mervsk venivano uccisi ogni anno circa 200 sciacalli. Nella regione di Zakatal, in Transcaucasia, nel 1896 vennero catturati 300 sciacalli. Durante questo periodo in Russia vennero uccisi in tutto 10.000 sciacalli, le cui pelli finirono quasi tutte sui mercati di Nizhegorod. All'inizio degli anni '30, in [[Unione Sovietica]] venivano conciate ogni anno 20 - 25.000 pelli di sciacallo, ma il numero di questi animali era così numeroso da poter sostenere la cattura di un numero triplo di esemplari. Prima del 1949 e agli inizi della [[Guerra Fredda]], la maggior parte delle pelli venivano esportate negli [[USA]]. Nonostante esistano variazioni geografiche, le pelli di sciacallo non vengono valutate secondo degli standard e sono utilizzate soprattutto per confezionare colletti, cappotti da donna e pellicce di poco prezzo <ref name="soviet" /> . La pelliccia di sciacallo viene ancora considerata di gran valore dai [[Kazaki]] delle coste del Caspio, dato che è più chiara e più calda delle pelli di pecora <ref>[http://www.caspianenvironment.org/biodiversity2.htm Animals of the Caspian Sea]</ref> .
Male giraffes use their necks as weapons in combat, a behavior known as "necking". Necking is used to establish dominance and males that win necking bouts have greater reproductive success.<ref name=sim1996/> This behavior occurs at low or high intensity. In low intensity necking, the combatants rub and lean against each other. The male that can hold itself more erect wins the bout.<ref name=estes/> In high intensity necking, the combatants will spread their front legs and swing their necks at each other, attempting to land blows with their ossicones. The contestants will try to dodge each other's blows and then get ready to counter. The power of a blow depends on the weight of the skull and the arc of the swing.<ref name=estes/> A necking duel can last more than half an hour, depending on how well matched the combatants are.<ref name=Kingdon1988/>{{rp|331}}
 
After a duel, it is common for two male giraffes to caress and court each other, leading up to mounting and climax. Such interactions between males have been found to be more frequent than heterosexual coupling.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Coe, M. J.|anno=1967|titolo='Necking' behavior in the giraffe|rivista=Journal of Zoology|volume=151|numero=2|pp=313–21|doi= 10.1111/j.1469-7998.1967.tb02117.x}}</ref> In one study, up to 94 percent of observed mounting incidents took place between males. The proportion of same-sex activities varied from 30–75 percent. Only one percent of same-sex mounting incidents occurred between females.<ref>{{Cita libro|autore=Bagemihl, B.|anno= 1999|titolo=Biological Exuberance: Animal Homosexuality and Natural Diversity|editore=St. Martin's Press|pp=391–93|isbn= 0-312-19239-8}}</ref>
===Addomesticabilità===
Gli sciacalli dorati si addomesticano facilmente e, se presi da giovani, può essere insegnato loro a seguire il padrone e a ubbidirgli, proprio come dei cani. Quando vengono catturati da adulti sono molto meno trattabili, essendo timidi, sospettosi e pronti a mordere senza avviso. Gli sciacalli addomesticati, in proporzione al periodo di cattività, perdono sempre più il loro odore distintivo <ref>''The illustrated natural history'' by John George Wood, published by G. Routledge and sons, 1865</ref> . [[Theodore Roosevelt]] scrisse riguardo ad alcuni sciacalli addomesticati che incontrò in India, descrivendone uno, meticolosamente pulito, che correva incontro al padrone quando veniva chiamato per nome. Invece di sedersi sulle anche alla maniera dei cani, si stendeva completamente per terra con il naso tra le zampe davanti <ref>''Roosevelt in Africa'' by Frederick Seymour, Kessinger Publishing, 2004, ISBN 1-4179-4207-X</ref> .
 
==Parentela=Mortality conand il canehealth===
<!-- [[File:Lioness_with_giraffe_kill,_jackal_lurking,_kenya,_august_9th_2012.jpg|thumb|right|Lioness seen with adult giraffe kill]] -->
===Ibridizzazione===
Giraffes have an unusually long lifespan compared to other ruminants,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Müller, D.W.; Zerbe, P; Codron, D; Clauss, M; Hatt, J.M.|anno=2011|titolo=A long life among ruminants: giraffids and other special cases|rivista=Schweizer Archiv für Tierheilkunde|volume=153|numero=11|pp=515–519|pmid=22045457|doi=10.1024/0036-7281/a000263}}</ref> up to 25 years in the wild.<ref name= "MacDonald"/> Because of their size, eyesight and powerful kicks, adult giraffes are usually not subject to predation.<ref name=estes/> However, they can fall prey to [[lion]]s and are regular prey for them in [[Kruger National Park]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Owen-Smith, N.; Mills, M. G.|anno=2008|titolo= Predator-prey size relationships in an African large-mammal food web|rivista=Journal of Animal Ecology|volume=77|numero=1|pp= 173–83|pmid= 18177336|url= http://137.215.9.22/bitstream/handle/2263/9023/Owen-Smith_Predator-prey(2008).pdf?sequence=1|doi=10.1111/j.1365-2656.2007.01314.x}}</ref> [[Nile crocodile]]s can also be a threat to giraffes when they bend down to drink.<ref name=Williams/>{{rp|31}} Calves are much more vulnerable than adults, and are additionally preyed on by [[leopard]]s, [[spotted hyena]]s and [[Lycaon pictus|wild dogs]].<ref name="Prothero 2003"/> A quarter to a half of giraffe calves reach adulthood.
[[File:Sulimov dog.jpg|thumb|<small>Un cane di Sulimov al lavoro</small>]]
Gli sciacalli dorati sono in grado di accoppiarsi con i [[cane|cani]]. In ''[[La variazione degli animali e delle piante allo stato domestico|La Variazione degli Animali e delle Piante allo Stato Domestico]]'', [[Charles Darwin]] parla di una femmina nata dall'incrocio tra un cane inglese e uno sciacallo allevato nel Giardino Zoologico di Londra. Quest'ibrido era sterile, ma Darwin sottolineò che si trattava di un caso eccezionale, dato che vi erano numerosi casi di sciacalli ibridi in grado di riprodursi con successo <ref name="darwin">{{Cite book |last= Darwin |first= Charles | author-link =Charles Darwin| year=1868 | title=The Variation of Animals and Plants under Domestication. Volume 1 | edition=1st | publication-place = London | publisher=John Murray | url =http://darwin-online.org.uk/EditorialIntroductions/Freeman_VariationunderDomestication.html | pages=32–33 }}</ref> . Robert Armitage Sterndale, nel suo ''Storia Naturale dei Mammiferi di India e Ceylon'' cita vari esperimenti condotti su sciacalli ibridi nell'India britannica, aggiungendo che i tratti distintivi dello sciacallo potevano essere presenti anche in ibridi nati dopo tre generazioni di incroci con i cani <ref name="india">[http://www.gutenberg.org/files/19550/19550-h/19550-h.htm#245 ''NATURAL HISTORY OF THE MAMMALIA OF INDIA AND CEYLON'' by Robert A. Sterndale, THACKER, SPINK, AND CO. BOMBAY: THACKER AND CO., LIMITED. LONDON: W. THACKER AND CO. 1884.]</ref> .
 
Some parasites feed on giraffes. They are often hosts for [[tick]]s, especially in the area around the genitals, which has thinner skin than other areas.<ref name="Dagg1971"/> Tick species that commonly feed on giraffes are those of genera ''[[Hyalomma]]'', ''[[Amblyomma]]'' and ''[[Rhipicephalus]]''. Giraffes may rely on [[Red-billed Oxpecker|red-billed]] and [[yellow-billed oxpecker]]s to clean them of ticks and alert them to danger. Giraffes host numerous species of internal parasite and are susceptible to various diseases. They were victims of the (now eradicated) viral illness [[rinderpest]].<ref name="Dagg1971"/>
Nel 1975 gli scienziati russi dell'Istituto di Ricerca Scientifica Likhachev per il Patrimonio Culturale e la Protezione Ambientale iniziarono un programma di riproduzione durante il quale vennero fatti incrociare degli sciacalli dorati con alcuni husky allo scopo di creare un ibrido dotato sia dello straordinario olfatto dello sciacallo che della resistenza al freddo dell'husky. In anni recenti, l'[[Aeroflot]] ha utilizzato dei particolari ibridi di sciacallo, noti come cani di Sulimov, per localizzare esplosivi difficilmente individuabili con le attrettezzature meccaniche <ref name="sulimov1">[http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/1977094.stm Jackal blood makes 'perfect' sniffer dogs]</ref><ref name="sulimov2">[http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/2572499.stm Russian airline's top dogs fight terror]</ref> . Esperimenti condotti in [[Germania]] con [[Barbone nano|barboni nani]], sciacalli e, successivamente, con ibridi cane-sciacallo hanno dimostrato che, diversamente dai [[Lupo ibrido|lupi ibridi]], gli sciacalli-cani mostrano una diminuzione della fertilità e significativi problemi di comunicazione dovuti all'aumento di disturbi genetici dopo tre generazioni di inincroci. Questo porta alla conclusione che i cani e gli sciacalli non sono strettamente imparentati come si riteneva in passato <ref>Doris Feddersen-Petersen, Hundepsychologie, 4. Auflage, 2004, Franck-Kosmos-Verlag 2004</ref> .
 
==Relationship with humans==
===Presunti antenati del cane===
===Cultural significance===
[[File:Domesticjackal.jpg|thumb|<small>Sciacalli domestici in una comunità umana preistorica</small>]]
[[File:Giraffe cave art.jpg|thumb|Bushman rock art in Namibia depicting a giraffe]]
Seguendo l'esempio di [[Charles Darwin]], che sosteneva che il [[cane]] si fosse originato da varie specie di Canidi selvatici, [[Konrad Lorenz]] ipotizzò che la maggior parte dei cani, soprattutto quelli provenienti dall'Europa centrale, derivasse dagli sciacalli dorati e che il sangue del lupo avesse contribuito unicamente alla creazione dei cani nordici. Lorenz teorizzò che il sangue del lupo si aggiunse a popolazioni derivanti dallo sciacallo già esistenti solo quando l'uomo iniziò a colonizzare le regioni artiche allo scopo di migliorare la resistenza degli animali ai climi freddi. Inoltre egli sottolineò che, ad eccezione dei cani nordici, che trattano i loro padroni umani come capi di un branco simile a quello dei lupi, la maggior parte dei cani considera i loro padroni come consanguinei e mostra un atteggiamento sottomissivo che solitamente non si riscontra nelle razze nordiche; Lorenz riteneva che questa caratteristica derivasse dagli sciacalli dorati, che per procurarsi il cibo e sopravvivere non fanno affidamento sui membri del branco. Essendo capaci di assoluta obbedienza, i presunti cani derivanti dallo sciacallo sarebbero privi dei sentimenti di lealtà e affetto <ref name="lorenz">''Man meets dog'' by Konrad Lorenz, Marjorie Kerr Wilson, translated by Marjorie Kerr Wilson, Edition 2, illustrated, published by Routledge, 2002, ISBN 0-415-26744-7</ref> . In seguito Lorenz abbandonò questa visione, dopo aver tenuto conto del complicato repertorio vocale dello sciacallo dorato, comprendente tutta una serie di ululati assente nei cani e nei lupi<ref>''The wild canids: Their systematics, behavioral ecology, and evolution'' by Michael W. Fox. Published in 1975, Van Nostrand Reinhold (New York)</ref> .
Humans have interacted with giraffes for millennia. The [[Bushmen]] of southern Africa have medicine dances named after some animals; the giraffe dance is performed to treat head ailments.<ref>{{Cita libro|autore=Ross, K.|anno=2003|titolo=Okavango: jewel of the Kalahari|editore=Struik|p=168|isbn=1-86872-729-7}}</ref> How the giraffe got its height has been the subject of various African [[folktales]],<ref name=sim1996/> including one from eastern Africa which explains that the giraffe grew tall from eating too many magic herbs.<ref>{{Cita libro|autore=Greaves, N.; Clement, R.|anno=2000|titolo=When Hippo Was Hairy: And Other Tales from Africa|editore=Struik|pp=86–88|isbn=1-86872-456-5}}</ref> Giraffes were depicted in art throughout the African continent, including that of the [[Kiffian culture|Kiffians]], [[Ancient Egypt|Egyptians]] and [[Meroë|Meroë Nubians]].<ref name=Williams>{{Cita libro|autore=Williams, E.|anno=2011|titolo=Giraffe|editore=Reaktion Books|isbn=1-86189-764-2}}</ref>{{rp|45–47}} The Kiffians were responsible for a life-size rock engraving of two giraffes that has been called the "world's largest rock art petroglyph".<ref name=Williams/>{{rp|45}}<ref>{{Cita web|url=http://www.bradshawfoundation.com/giraffe/|titolo=The Dabous Giraffe rock art petrograph|editore=The Bradshaw Foundation|accesso=6 novembre 2011}}</ref> The Egyptians gave the giraffe its own [[Egyptian hieroglyphs|hieroglyph]], named 'sr' in [[Old Egyptian language|Old Egyptian]] and 'mmy' in later periods.<ref name=Williams/>{{rp|49}} They also kept giraffes as pets and shipped them around the [[Mediterranean]].<ref name=Williams/>{{rp|48–49}}
[[File:Tribute Giraffe with Attendant.jpg|thumb|left|Painting of a giraffe imported to China during the Ming Dynasty]]
The giraffe was also known to the [[Ancient Greece|Greeks]] and [[Ancient Rome|Romans]], who believed that it was an unnatural hybrid of a [[camel]] and a leopard and called it ''camelopardalis''.<ref name=Williams/>{{rp|50}} The giraffe was among the many animals collected and displayed by the Romans. The first one in Rome was brought in by [[Julius Caesar]] in 46 BC and exhibited to the public.<ref name=Williams/>{{rp|52}} With the [[fall of the Roman Empire]], the housing of giraffes in Europe declined.<ref name=Williams/>{{rp|54}} During the [[Middle Ages]], giraffes were only known to Europeans through contact with the Arabs, who revered the giraffe for its peculiar appearance.<ref name="Prothero 2003">{{Cita libro|autore=Prothero, D. R.; Schoch, R. M.|anno=2003|titolo=Horns, Tusks, and Flippers: The Evolution of Hoofed Mammals|editore=Johns Hopkins University Press|pp=67–72|isbn=0-8018-7135-2}}</ref>
 
In 1414, a giraffe was shipped from [[Malindi]] to [[Bengal]]. It was then taken to China by explorer [[Zheng He]] and placed in a [[Ming Dynasty]] zoo. The animal was a source of fascination for the Chinese people, who associated it with the mythical [[Qilin]].<ref name=Williams/>{{rp|56}} The [[Medici giraffe]] was a giraffe presented to [[Lorenzo de' Medici]] in 1486. It caused a great stir on its arrival in Florence,<ref>{{Cita pubblicazione|pdf=http://www.archive.org/download/ErikRingmaraudienceForAGiraffeEuropeanExceptionalismAndTheQuest_744/ErikRingmarAudienceForAGiraffe.pdf |titolo=Audience for a Giraffe: European Expansionism and the Quest for the Exotic|autore= Ringmar, E.|rivista= Journal of World History|anno= 2006|volume= 17|numero= 4|pp= 353–97 |jstor = 20079397|doi=10.1353/jwh.2006.0060}}</ref> being reputedly the first living giraffe to be seen in Italy since antiquity. Another [[Giraffe given to Charles X of France by Muhammad Ali of Egypt|famous giraffe]] was brought from Egypt to Paris in the early 19th century. A sensation, the giraffe was the subject of numerous memorabilia or "giraffanalia".<ref name=Williams/>{{rp|81}}
Nonostante il consenso generale tra gli scienziati moderni sia che il cane si sia originato dai lupi asiatici, vi sono ancora alcuni che ipotizzano un possibile contributo parziale dello sciacallo. Il dottor Ian Dunbar, specializzato nello studio dei cani, sottolinea vari casi registrati di sciacalli che si sono accoppiati con cani paria e cani simili al dingo, dando vita a prole fertile, e ritiene quindi possibile che gli sciacalli abbiano influenzato la creazione del cane. Lo studioso Michael Rice ritiene inoltre che lo sciacallo dorato possa aver giocato un ruolo importante nella creazione dei cani da caccia dell'Antico Egitto, evidenziando la caratteristica dei [[Cane dei faraoni|cani dei faraoni]] di emettere vocalizzi simili a quelli dello sciacallo dorato, compresa anche la capacità di mimare i richiami dei padroni. Tra le altre cose, i cani dei faraoni tendono a «sottomettersi» di fronte a persone che incontrano per la prima volta, ad essere monogami e ad accoppiarsi solo con cani della stessa razza <ref name="rice">''Swifter than the arrow: the golden hunting hounds of ancient Egypt'' by Michael Rice, published by I.B.Tauris, 2006, ISBN 1-84511-116-8</ref> .
 
Giraffes continue to have a presence in modern culture. [[Salvador Dalí]] depicted them with [[conflagration|conflagrated]] manes in some of his surrealist paintings. Dali considered the giraffe to be a symbol of masculinity, and a flaming giraffe was meant to be a "masculine cosmic apocalyptic monster".<ref name=Williams/>{{rp|123}} Several children's books feature the giraffe, including David A. Ufer's ''The Giraffe Who Was Afraid of Heights'', [[Giles Andreae]]'s ''Giraffes Can't Dance'' and [[Roald Dahl]]'s ''[[The Giraffe and the Pelly and Me]]''. Giraffes have appeared in animated films, as minor characters in [[Disney]]'s ''[[The Lion King]]'' and ''[[Dumbo]]'', and in more prominent roles in ''[[The Wild]]'' and in the ''[[Madagascar (franchise)|Madagascar]]'' films. [[Sophie the Giraffe]] has been a popular [[teether]] since 1961. Another famous fictional giraffe is the Toys "R" Us mascot [[Toys "R" Us#Geoffrey the Giraffe|Geoffrey the Giraffe]].<ref name=Williams/>{{rp|127}} The giraffe is also the [[national animal]] of Tanzania.<ref>{{Cita libro|titolo=East Africa: Kenya, Tanzania & Uganda |autore=Knappert, J |wkautore=Jan Knappert |anno=1987 |editore=Vikas Publishing House|isbn= 0-7069-2822-9 |p=57}}</ref>
==Note==
{{reflist|3|}}
 
The giraffe has also been used for some scientific experiments and discoveries. Scientists have looked at the properties of giraffe skin when developing suits for astronauts and fighter pilots.<ref name=anatomy/>{{rp|76}} This is because the people in these professions are in danger of passing out if blood rushes to their legs. Computer scientists have modeled the coat patterns of several subspecies using [[reaction-diffusion|reaction–diffusion]] mechanisms.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Walter, M.; Fournier, A.; Menevaux, D.|anno=2001|titolo= Integrating shape and pattern in mammalian models in SIGGRAPH '01|rivista=Proceedings of the 28th annual conference on Computer graphics and interactive techniques|pp= 317–26 |doi= 10.1145/383259.383294|url=http://www.csun.edu/~renzo/GraphicsResources/Articles/walter.pdf|isbn=1-58113-374-X}}</ref> The [[constellation]] of [[Camelopardalis]], introduced in the seventeenth century, depicts a giraffe.<ref name=Williams/>{{rp|119–20}}
== Bibliografia ==
* Randall R. Reeves, Brent S. Stewart, Phillip J. Clapham and James A. Powell (2002). ''National Audubon Society Guide to Marine Mammals of the World''. Alfred A. Knopf, Inc. ISBN 0375411410. pp. 89–93.
*{{Cite book
| title = Blue Whales
| author = J. Calambokidis and G. Steiger
| year = 1998
| publisher = Voyageur Press
| isbn = 0-89658-338-4}}
*{{Cite web
| title=Blue Whale
| work= American Cetacean Society
| url= http://www.acsonline.org/factpack/bluewhl.htm
| accessdate = 2005-01-07}}
*{{Cite web
| title=Blue whale, ''Balaenoptera musculus''
| work = MarineBio.org
| url = http://marinebio.org/species.asp?id=41
| accessdate = 2006-04-21}}
* [http://www.nmfs.noaa.gov/pr/species/mammals/cetaceans/bluewhale.htm NOAA Fisheries, Office of Protected Resources] Blue whale biology & status
 
===Exploitation and conservation status===
== Altri progetti ==
[[File:Bundesarchiv Bild 105-DOA0377, Deutsch-Ostafrika, Giraffe.jpg|thumb|Giraffe killed by tribesmen in the early 20th century]]
{{interprogetto|wikispecies=Balaenoptera musculus}}
Giraffes were probably common targets for hunters throughout Africa.<ref name=Kingdon1988/>{{rp|337}} Different parts of their bodies were used for different purposes.<ref name="Dagg1971"/> Their meat was used for food. The tail hairs served as [[flyswatter]]s, bracelets, necklaces and thread.<ref name=Kingdon1988/>{{rp|337}}<ref name="Dagg1971"/> Shields, sandals and drums were made using the skin, and the strings of musical instruments were from the tendons.<ref name="Dagg1971"/> The smoke from burning giraffe skins was used by the medicine men of [[Buganda]] to treat nose bleeds.<ref name=Kingdon1988/>{{rp|337}} In the 19th Century, European explorers begin hunting them for sport.<ref name=Williams/>{{rp|129}} Habitat destruction has hurt the giraffe, too: in the [[Sahel]], the need for firewood and grazing room for livestock has led to [[deforestation]]. Normally, giraffes can coexist with livestock, since they do not directly compete with them.<ref name= "MacDonald"/>
{{interprogetto|commons=Category:Balaenoptera musculus}}
 
The giraffe species as a whole is assessed as [[Least Concern]] from a conservation perspective by the [[International Union for Conservation of Nature|IUCN]], as it is still numerous. However, giraffes have been [[extirpated]] from much of their historic range including [[Eritrea]], [[Guinea]], [[Mauritania]] and [[Senegal]]. They may also have disappeared from [[Angola]], [[Mali]], and [[Nigeria]], but have been introduced to [[Rwanda]] and [[Swaziland]].<ref name=iucn/> Two subspecies, the [[West African giraffe]] and the [[Rothschild giraffe]], have been classified as [[Endangered species|Endangered]],<ref name=IUCNrothschildi/><ref name=IUCNperalta/> as wild populations of each of them number in the hundreds.<ref name=wildstatus/> In 1997, [[Jonathan Kingdon]] suggested that the [[Nubian giraffe]] was the most threatened of all giraffes;<ref name=kingdon/> {{as of|2010|lc=y}}, it may number fewer than 250, although this estimate is uncertain.<ref name=wildstatus/> Private game reserves have contributed to the preservation of giraffe populations in southern Africa.<ref name= "MacDonald"/> [[Giraffe Manor]] is a popular hotel in [[Nairobi]] which also serves a sanctuary for Rothschild's giraffes.<ref>{{Cita web|autore=Lord. M|data=11 gennaio 2012|titolo=Outlandish Outposts: Giraffe Manor in Kenya|editore=Forbes.com|accesso=4 aprile 2012|url=http://www.forbes.com/sites/forbestravelguide/2012/01/11/outlandish-outposts-giraffe-manor-in-kenya/}}</ref> The giraffe is a protected species in most of its range. In 1999, it was estimated that over 140,000 giraffes existed in the wild, but estimates in 2010 indicate that fewer than 80,000 remain.<ref name=wildstatus/>
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.arkive.org/species/GES/mammals/Balaenoptera_musculus/ Photographs and movies from ARKive]
*[http://www.whalingmuseum.org/exhibits/kobo.html Photographs from the] New Bedford Whaling Museum *[http://www.whalingmuseum.org/exhibits/kobo.html of "Kobo", a blue whale skeleton]<!--- Note the double-linking in the line above is a deliberate to keep the section looking neat -->
*[http://www.birds.cornell.edu/brp/listen-to-project-sounds/blue-whale Blue whale vocalizations] - [[Cornell]] Lab of Ornithology—Bioacoustics Research Program
*[http://www.cetace.info/videos/Baleine_bleue/videos_baleine_bleue.php Blue whale movies, text in French]
*[http://www.panda.org/what_we_do/endangered_species/endangered_species_list/cetaceans/about/blue_whale/ World Wide Fund for Nature (WWF) - species profile for the blue whale]
*[http://news.bbc.co.uk/2/hi/science_and_environment/10340277.stm BBC News - Great whales]
*[http://www.bbc.co.uk/nature/species/Blue_Whale Blue Whale video clips and news from the BBC - BBC Wildlife Finder]
*[http://www.balaenopteramusculus.com/ Balaenoptera Musculus]
* {{EDGE|id=88}}
 
===Note===
{{Cetacei}}
{{PortaleReferences|mammiferi2}}