Centro Ricerche Fiat: differenze tra le versioni
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{{Azienda
|nome = Centro Ricerche Fiat S.C.p.A.
|
|logo
|forma societaria = Società consortile per azioni
|borse =
|data fondazione = 1978
|
|data chiusura =
|fondatori =
|nazione = ITA
|controllate =
|persone chiave = Giorgio Cornacchia, amministratore delegato e Guglielmo Caviasso, direttore generale
|settore = Centro di [[Ricerca e sviluppo|ricerca]] nel campo dei [[Industria automobilistica|trasporti]]
|prodotti =
|fatturato = 74 milioni di euro
|anno fatturato = 2023
|utile netto =
|anno utile netto =
|dipendenti = 280
|anno dipendenti = 2023
|slogan = Fabbrica di idee per chi crede nelle idee
}}
Il '''Centro Ricerche Fiat''', spesso abbreviato in '''CRF''', è un centro di [[ricerca e sviluppo|ricerca applicata]] dell'[[industria automobilistica]], fondato nel [[1978]]<ref name="pillole">{{
|url = http://www.fiatgroup.com/it-it/innovation/crf/Documents/CRF_%20ITA.pdf
|titolo = CRF – 30 anni in pillole
|accesso = 30
|formato = pdf
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101231124317/http://www.fiatgroup.com/it-it/innovation/crf/Documents/CRF_%20ITA.pdf
|dataarchivio = 31 dicembre 2010
|urlmorto = sì
}}</ref> come polo di riferimento per l'innovazione nelle aziende del [[gruppo Fiat]]. Si trova a [[Orbassano]], a pochi chilometri da [[Torino]], ed ha sedi distaccate a [[Trento]], [[Pomigliano]] ([[Provincia di Napoli|NA]]), [[Valenzano]] ([[Provincia di Bari|BA]]) e [[Melfi]] ([[Provincia di Potenza|PZ]]).
Il Centro ha partecipato in 542 progetti europei e registrato più di 2800 [[brevetto|brevetti]], fra cui quelli dei sistemi [[common rail|Unijet]] e [[Multijet]] di [[iniezione diretta]] per [[motore diesel|motori a gasolio]], che nel [[2002]] gli
|url = http://www.italiancar.com.au/pilot/art033.htm
|titolo = FIAT Research Centre wins Economist Innovation Award for 'Common Rail' diesel technology
|data = 10
|accesso = 6
|editore = italiancar.com.au
|lingua = en
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20091007215625/http://www.italiancar.com.au/pilot/art033.htm
|dataarchivio = 7 ottobre 2009
}}</ref> A fine 2023 i dipendenti sono 280, con una predominanza di laureati in discipline tecnico-scientifiche (dati aggiornati ad ottobre 2009).<ref name = "presentazione"/> Insieme al [[Politecnico di Torino]], all'[[Università di Torino]], al Telecom Italia Lab e l'[[Istituto nazionale di ricerca metrologica]], rappresenta uno dei più importanti centri di ricerca dell'[[Provincia di Torino|area torinese]].
==
[[File:Centro Ricerche Fiat2.jpg|thumb|La sede centrale di Orbassano]]
Il Centro è stato fondato il 7 dicembre [[1978]]<ref name="pillole"/> (altre fonti riportano però il [[1976]])<ref name = "presentazione">{{Cita web
| url = http://staff.polito.it/enrico.canuto/Home_page/pdf/MobileHydraulics_Oct_2009/Centro%20Ricerche%20Fiat-ITA%2001.07.2009_SHORT.pdf
| titolo =
Embedded Model Control and Mobile Hydraulics
|formato = pdf
| data = 27
| accesso = 31
Fra i primi prodotti sviluppati vi furono la [[Fiat City Car#Le versioni successive|Fiat X1/23]], una [[concept car]] dotata di [[motore elettrico]], e
|autore = Maurizio Pallante
|titolo = Quel Totem nascosto in cantina
|url=http://www.garitec.com/energia_e_dintorni/articoli_vari/totem_nascosto_cantina.htm
|editore= il manifesto
|data = 30
|accesso = 3
Fra i temi di ricerca più ricorrenti nella storia del CRF vi sono lo studio di veicoli funzionanti con energie alternative e il miglioramento delle tecniche di alimentazione dei motori diesel. Per quanto concerne il primo campo, oltre alle già citate auto elettriche X1/23, ZIC e Phylla, quest'ultima parzialmente alimentata da [[cella fotovoltaica|celle fotovoltaiche]],<ref>
|autore = AA. VV.
|titolo = PHYLLA - Il sole a quattro ruote
|anno = 2008
|editore = ATA
}}
Riguardo allo sviluppo dei motori diesel, una prima importante innovazione fu la realizzazione per la X1/75, nel [[1986]], di un propulsore diesel a iniezione diretta destinato ad essere poi installato sulla [[Fiat Croma]] TDI, la prima automobile di serie al mondo a possedere questo tipo di tecnologia. Nello stesso anno cominciò la ricerca sull'Unijet, un metodo di alimentazione dotato di un "condotto condiviso" ([[common rail]]) ad alta pressione per il gasolio. Il primo prototipo del sistema fu realizzato nel [[1991]], ma tre anni dopo i brevetti sulla tecnologia furono venduti a [[Robert Bosch (azienda)|Bosch]],<ref name
|autore = Andrea Girolami
|titolo = Search Engine: La ricerca del motore a impatto (quasi) zero
|url = http://www.wired.it/magazine/archivio/2010/01/storie/search-engine-la-ricerca-del-motore-a-impatto.aspx?page=all
|data = 21
|accesso = 7
|editore = [[Wired]]
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100326062513/http://www.wired.it/magazine/archivio/2010/01/storie/search-engine-la-ricerca-del-motore-a-impatto.aspx?page=all
|dataarchivio = 26 marzo 2010
}}</ref> che ne completò l'industrializzazione. Questa cessione è considerata, in retrospettiva, un errore strategico da parte di Fiat.<ref name="economist.com">{{Cita web |url=https://www.economist.com/opinion/displaystory.cfm?story_id=11090197
|titolo=Fiat Rebirth of a carmaker
|accesso=1
|data= 24
|editore=economist.com
|lingua = en}}</ref>
Alcuni anni più tardi, il CRF creò il [[Multijet]], un'evoluzione dell'Unijet che permette di effettuare più iniezioni di carburante durante ogni ciclo del motore. Il sistema fu presentato al pubblico nel 1999 con la Ecobasic.<ref>{{
|autore = Nestore Morosini
|titolo = Ecobasic, la Fiat del futuro
|url = http://archiviostorico.corriere.it/1999/novembre/30/Ecobasic_Fiat_del_futuro_co_0_9911306216.shtml
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151120104611/http://archiviostorico.corriere.it/1999/novembre/30/Ecobasic_Fiat_del_futuro_co_0_9911306216.shtml
|data = 30 novembre 1999
|accesso = 6 giugno 2010
|editore = [[Corriere della Sera]]
|urlmorto = sì
|dataarchivio = 20 novembre 2015
}}</ref> Nel [[2009]] fu presentato il [[Motore Multijet#Il 1.3 Multijet II e la famiglia SDE|Multijet II]],<ref>{{Cita web
|titolo = Il Multijet 2 da 95 cv debutta su 500 e su 500C
|url = http://www.auto.it/novita/fiat/500/2009/11/25-3834/Il+Multijet+2+da+95+cv+debutta+su+500+e+su+500C+
|data = 25 novembre 2009
|accesso = 6 giugno 2010
|editore = auto.it
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100606072925/http://www.auto.it/novita/fiat/500/2009/11/25-3834/Il+Multijet+2+da+95+cv+debutta+su+500+e+su+500C+
|dataarchivio = 6 giugno 2010
}}</ref> che permette di effettuare un maggior numero di iniezioni per ciclo. Nel 2010 fu studiata la possibilità di estendere sui motori diesel la tecnologia [[Multiair]].<ref>{{Cita web
|titolo = Diesel Multiair, tempi incerti
|url=http://www.omniauto.it/magazine/11570/diesel-multiair-tempi-incerti
|data=11
|accesso=6
Fra il [[2000]] e il [[2005]] il CRF aprì varie sedi secondarie: Valenzano, Trento e Foggia, più altre a [[Catania]] e [[Pomigliano d'Arco]], poi trasferite ad [[Elasis]]. Nel [[2002]] il Centro raggiunse il massimo storico di dipendenti (963),<ref name = "morra"/> valore leggermente ridotto negli anni successivi.
Con la nascita di [[Stellantis]], il Centro viene gradualmente depotenziato; nel 2024 vi sono decine di esuberi<ref>https://www.today.it/economia/stellantis-uscite-volontarie-26-marzo-2024.html</ref> e viene chiuso il sito web.
== Attività ==
Nei primi anni 2000 il CRF si componeva di tre divisioni:<ref name="morra">{{Cita web
|autore = Gianni Morra
|titolo = Dalla ricerca all'innovazione industriale: problemi del trasferimento tecnologico e della tutela della proprietà intellettuale
|url = http://wall.rettorato.unito.it/incubatore/Seminari/2005_2006/Morra_ricerca_app_industriale.pdf
|formato = pdf
|data = 28 febbraio 2006
|accesso = 3 giugno 2010
|urlmorto = sì
}}</ref><ref>{{Cita web
|autore = Federico Tibone
|titolo = Centro ricerche Fiat
|url = http://www.torinoscienza.it/img/pdf/it/s10/00/0024/00002445.pdf
|editore = torinoscienza.it
|data = 29 marzo 2007
|accesso = 6 giugno 2010
|formato = pdf
|urlmorto = sì
}}</ref>
* '''Powertrain Technologies (FPT R&T)''': dipendente da [[Fiat Powertrain Technologies]] e incaricata dello sviluppo di
** [[Motore a combustione interna|Motori]] a [[benzina]], [[gasolio]] e combustibili alternativi
** [[Cambio (meccanica)#Cambio dei veicoli a motore|Trasmissioni]]
* '''Tecnologie innovative''', che si occupava di ricerca nelle seguenti sottoaree:
** [[Elettronica]] e [[telematica]]
** Micro e [[nanotecnologie]]
** Business Information Technology
* '''Veicoli''', i cui campi di ricerca erano
** Sistemi veicolo (eccetto quelli precedentemente citati)
** Tecnologie legate all'[[ingegneria di processo]]: [[prototipazione rapida]], tecniche di [[stampaggio]] ecc.
** [[Ingegneria dei materiali]], specialmente in ambito sostenibilità ambientale
Benché l'attività del Centro sia sempre stata rivolta soprattutto all'industria automobilistica, un certo numero di innovazioni ha avuto ricadute anche in campi correlati, principalmente quello [[metalmeccanica|metalmeccanico]]. Alcuni progetti secondari sono stati espressamente rivolti a temi non direttamente collegati con il settore automotive, quali la [[produzione di energia elettrica]] da fonti alternative (''ECO-MENSA'')<ref>{{Cita pubblicazione
| autore = Erica Sandretto
| coautori = Laura Domenica Vanzo
| anno = 2004
| titolo = Riprogettazione dell'esistente con attenzioni di ecocompatibilità. L'ecomensa del Centro Ricerche Fiat di Orbassano: documentazione ed esplorazione progettuale in ottica di risparmio energetico
| rivista = Tesi di laurea, Politecnico di Torino, Seconda Facoltà di architettura
| url = http://webthesis.biblio.polito.it/201/
| accesso = 3 giugno 2010
| abstract = si
}}</ref> e la [[logistica]] industriale (''Logicost''). <!-- cercare "psi" -->
Fra le recenti innovazioni sviluppate dal Centro e attualmente implementate sui veicoli di serie vi sono il [[Multiair]], un metodo di attuazione elettroidraulica delle valvole che permette di variarne i tempi di apertura e chiusura, un sistema di cambio [[Cambio (meccanica)#Cambio a doppia frizione|dual clutch]]<ref>{{Cita web
|autore = Tony Lewin
|titolo = Fiat Reveals Its Dual Clutch Transmission
|url = http://www.dctfacts.com/latest-news/fiat-reveals-dual-clutch.aspx
|editore = DCTfacts.com
|data = 2 febbraio 2010
|accesso = 2 giugno 2010
|lingua = en
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100330144149/http://www.dctfacts.com/latest-news/fiat-reveals-dual-clutch.aspx
|dataarchivio = 30 marzo 2010
}}</ref> e [[Blue&Me]], una piattaforma di [[infotainment]].
Altre tecnologie sono attualmente state applicate solo a versioni prototipali di veicoli di serie, ad esempio un sistema [[drive by wire]] (senza connessioni meccaniche fra volante e ruote) per automobili<ref>{{Cita web
|autore = Mauro Montiglio
|titolo = SPARC e drive-by-wire
|url = http://www.crf.it/it-IT/Library/Sistemi/Sistemi%20di%20assistenza%20alla%20guida%20(ADAS)/SPARC%20e%20drive-by-wire%20-%20Articolo%20(AutoTecnica).pdf
|editore = Auto Tecnica
|anno = 2008
|mese = giugno
|formato = pdf
|accesso = 2 giugno 2010
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101225143017/http://www.crf.it/it-IT/Library/Sistemi/Sistemi%20di%20assistenza%20alla%20guida%20(ADAS)/SPARC%20e%20drive-by-wire%20-%20Articolo%20(AutoTecnica).pdf
|dataarchivio = 25 dicembre 2010
}}</ref> e il motore a [[pila a combustibile|celle combustibili]] montato sulla [[Fiat Panda Hydrogen|Panda Hydrogen]].
==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Fiat Group]]
* [[Fiat Powertrain Technologies]]
* [[Elasis]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|trasporti|aziende}}
[[Categoria:Aziende della città metropolitana di Torino]]
[[Categoria:Fiat Chrysler Automobiles]]
[[Categoria:Orbassano]]
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