Caracciolo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
 
(339 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{nd}}
{{Nota disambigua|descrizione=altri significati di Caracciolo|titolo=[[Caracciolo (disambigua)]]}}
{{Casata
{{F|storia di famiglia|novembre 2007}}
|cognome = Caracciolo
La famiglia '''Caracciolo''' originaria di [[Napoli]] è una delle più importanti famiglie nobiliari della storia d'[[Italia]].
|stemma = Stemma della famiglia Caracciolo 1.svg
|motto =
|blasonatura = ''Bandato di rosso e d'oro, al capo d'azzurro pieno.''
|stato = {{simbolo|Bandera de Nápoles - Trastámara.svg}} [[Regno di Napoli]]<br />{{tutto attaccato|{{simbolo|Flag of the Kingdom of the Two Sicilies (1816).svg}} [[Regno delle Due Sicilie]]}}<br />{{simbolo|Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg}} [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]<br />{{ITA}}
|casataderivazione =
|titoli = * {{tutto attaccato|[[Principe del Sacro Romano Impero]]}}
* [[Principe]] di [[Avellino]]
* Principe di [[Castagneto (Cava de' Tirreni)|Castagneto]]
* Principe di [[Cellamare]]
* Principe di [[Forino]]
* Principe di [[Marano di Napoli|Marano]]
* Principe di [[Melissano]]
* Principe di [[Ripa Teatina|Ripa]]
* Principe di [[San Buono|Santobuono]]
* Principe di [[Scanno]]
* Principe di [[Spinoso]]
* Principe di [[Torchiarolo]]
* Principe di [[Torella dei Lombardi|Torella]]
* Principe di Torre dell'Isola
* Principe di [[Villamaina]]
* [[Duca]] di [[Airola]]
* Duca di [[Atripalda]]
* Duca di [[Barrea]]
* Duca di [[Belcastro]]
* Duca di [[Bernalda]]
* Duca di [[Casamassima]]
* Duca di [[Castel di Sangro]]
* Duca di Castelluccio
* Duca di Gesso
* Duca di [[Girifalco]]
* Duca di [[Laurino]]
* Duca di [[Martina Franca|Martina]]
* Duca di Melito
* Duca di [[Montesardo]]
* Duca di [[Frattaminore|Pomigliano d'Atella]]
* Duca di Resigano
* Duca di [[San Vito Chietino|San Vito]]
* Duca di Sant'Elia
* Duca di [[Minturno|Traetto]]
* Duca di [[Vietri sul Mare|Vietri]]
* [[Marchese]] di [[Alfedena]]
* Marchese di [[Amorosi]]
* Marchese di [[Barisciano]]
* Marchese di [[Castellaneta]]
* Marchese di [[Cervinara]]
* Marchese di [[Gioiosa Ionica|Gioiosa]]
* Marchese di [[Guardia Perticara]]
* Marchese di [[Laterza (Italia)|Laterza]]
* Marchese di [[Mesoraca]]
* Marchese di [[San Marco dei Cavoti]]
* Marchese di San Severino
* Marchese di [[Santeramo in Colle|Santeramo]]
* Marchese di [[Taviano]]
* Conte di [[Buccino]]
* [[Conte]] di Castelrosso
* Conte di [[Melissano]]
* Conte di [[Nicastro]]
* Conte di [[Noicattaro|Noja]]
* Conte di [[Serino]]
* Conte di [[Trivento]]
* [[Conte palatino]]
* [[Barone]] di [[Scontrone]]
* Barone di [[Villetta Barrea]]
* [[Signore (titolo nobiliare)|Signore]] di [[Accettura]]
* Signore di [[Gorgoglione]]
* Signore di [[Maida]]
* [[Patrizio (titolo)|Patrizio]] [[Regno di Napoli|Napolitano]]
|fondatore = Teodoro Caracciolo
|ultimosovrano =
|attualecapo =
|datafondazione = [[X secolo]]
|dataestinzione =
|datadeposizione =
|etnia = [[Italiani|italiana]]
|ramicadetti = * Caracciolo Rossi
* Caracciolo Pisquizi
* Caracciolo del Sole
* Giudice
* [[Carafa]]
* Di Napoli<ref name="Candida Gonzaga">{{Cita|Candida Gonzaga (1875)|vol. 6, pp. 121-123}}.</ref>
}}
[[File:Cronologia della famiglia Caracciola 1605 012.tif|thumb|upright|Stemma dell'intera famiglia tratto dalla ''Cronologia della famiglia Caracciola'' di [[Francesco De Pietri]], [[1605]]<ref name="pietri">Francesco De Pietri, ''Cronologia della famiglia Caracciola'', ms. Biblioteca Nazionale di Napoli, XVIII B.58, [[1605]].</ref>]]
La '''Casata dei Caracciolo''' è una famiglia [[Nobiltà|nobile]] [[italia]]na di origine [[Napoli|napoletana]], attestata sin dal [[X secolo]] e considerata tra le più antiche e influenti del [[Regno di Napoli]]. Ha dato origine a numerosi rami, come quelle dei ''Caracciolo del Sole'', ''Rossi'', ''Pisquizi'', ''di Brienza'', ''di Castagneto'' e ''di San Vito'', che ricoprirono per secoli incarichi civili, militari ed ecclesiastici, sia nel [[Regno di Napoli]] sia presso le corti europee, inclusi la [[Spagna]] e il [[Sacro Romano Impero]].
 
Tra i suoi membri si annoverano [[Francesco Caracciolo (ammiraglio)|Francesco Caracciolo]], ammiraglio e patriota della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]], [[Marino Caracciolo]], cardinale e governatore del [[Ducato di Milano]] per conto di [[Carlo V del Sacro Romano Impero|Carlo V]], e, in epoca contemporanea, [[Marella Agnelli|Marella Caracciolo di Castagneto]], mecenate e promotrice culturale, e [[Lucio Caracciolo]], editorialista e analista geopolitico<ref>{{Cita|Treccani.it}}</ref><ref name="galasso">Giuseppe Galasso, ''Nobiltà e popolo nella Napoli moderna'', Torino, Einaudi, 1972.</ref><ref name="candida">Berardo Candida Gonzaga, ''Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d’Italia'', Napoli, 1875.</ref>.
La sua origine risale al [[X secolo]], con il capostipite Teodoro Caracciolo (nei documenti ''Caraziolus'') di cui possediamo solo notizie di archivio riguardanti il luogo della sua sepoltura (la chiesa oggi nota come [[Santa Maria Assunta dei Caraccioli]] a Napoli) e che in una carta datata [[20 marzo]] [[976]], in cui sua figlia Teodonanda fa una donazione al [[Monastero di san Sergio e Bacco]], si parla di lui come già morto.
 
== Storia ==
La famiglia si divise in numerose linee, tra cui le cosiddette ''Linee antiche'' (Caracciolo Canella, Caracciolo Ugot, Caracciolo Viola, Caracciolo Ciccola), quindi nelle linee ''Del sole'', ''Bianchi'' ''Rosso'', ''[[Pisquizi]]'', e numerose sottolinee.
=== Origini ===
La famiglia Caracciolo è documentata a partire dal [[X secolo]] nell'ambito del [[Ducato di Napoli]], durante una fase di autonomia formale rispetto al potere centrale bizantino e prima dell'espansione normanna. L'origine del casato è stata successivamente oggetto di elaborazioni genealogiche leggendarie, che ne attribuiscono l'ascendenza all'imperatore [[Niceforo II Foca]], ma la fonte più antica attendibile è costituita da un atto datato 20 marzo [[976]], nel quale è attestata Teodonanda, figlia di Teodoro Caracciolo, autrice di una donazione al [[monastero dei Santi Sergio e Bacco]]<ref name="pietri" /><ref>G. Di Costanzo, ''Storia del Regno di Napoli'', Napoli, [[1823]], p. 119.</ref>.
 
Teodoro, menzionato nel documento con la forma latinizzata ''Theodorus Caracziolus'', è indicato come sepolto insieme alla moglie Urania nella [[Duomo di Napoli|cattedrale di Santa Maria Assunta]], elemento che suggerisce l'appartenenza della famiglia a un ceto aristocratico urbano già strutturato e integrato nelle gerarchie ecclesiastiche locali<ref name="del Balzo">Carlo de Lellis, ''Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli'', Napoli, Horatio Salviani, [[1663]], vol. I, pp. 201–210.</ref>.
La grande potenza della famiglia fa sì che gran parte delle tormentate vicende del [[regno di Napoli]] vedano protagonisti membri della famiglia, talvolta anche su fronti contrapposti.
 
Nel medesimo contesto, i Caracciolo risultano tra le famiglie patrizie incluse nel [[Seggio di Capuana]], uno dei [[Sedili di Napoli]] che costituivano il sistema di rappresentanza della nobiltà cittadina. Tali organismi esercitavano funzioni amministrative, fiscali e giudiziarie in collaborazione con le autorità ducali e successivamente con quelle regie<ref name="maione">Giuseppe Maione, ''Aristocrazia e potere nel Regno di Napoli. Le famiglie patrizie nei Sedili (X–XVIII secolo)'', Roma, ISIME, [[2008]].</ref>. Il riconoscimento di privilegi specifici da parte del duca [[Sergio VII di Napoli]], ultimo sovrano locale prima della conquista normanna, consolidò la posizione della famiglia all'interno della struttura politica e istituzionale della città<ref>F. Russo, ''Napoli bizantina'', Napoli, [[1955]], p. 42.</ref>.
Uno dei Caracciolo più famosi nella storia d'Italia fu l'ammiraglio [[Francesco Caracciolo]], ottimo marinaio e valoroso soldato, costretto dalle circostanze a recitare un ruolo ambiguo negli sconvolgimenti della [[repubblica partenopea]]; la sua impiccagione come ribelle, eseguita dall'ammiraglio [[Horatio Nelson|Nelson]] ebbe grande risonanza all'epoca, e ne fece una delle figure di maggior importanza nel prosieguo del [[Risorgimento]].
 
=== SuccessioniXII secolo ===
Nel [[XII secolo]], la casata si ramificò a partire dai discendenti di Landolfo Caracciolo. Due suoi figli furono alla base di altrettante linee dinastiche: Riccardo, capostipite dei cosiddetti ''Caracciolo Rossi'', e Filippo, da cui derivarono i ''Caracciolo Pisquizi'', da cui a loro volta si svilupparono i rami dei ''Caracciolo del Sole'' e ''di Pisciotta''. La nomenclatura rifletteva i colori araldici o i territori controllati, e queste differenziazioni erano già riconoscibili negli atti feudali e notarili dell'epoca<ref name="candida2">Berardo Candida Gonzaga, ''Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d’Italia'', Napoli, Stabilimento tipografico del Vaglio, 1875, vol. II, pp. 34–55.</ref>.
Questa sezione è riferita alla sola linea dei Principi di Cellammare
 
I membri della famiglia consolidarono la propria presenza nei territori interni del Regno, in particolare in [[Campania]], [[Lucania]] e [[Calabria]]. Non mancò il coinvolgimento negli ambienti ecclesiastici, con membri che entrarono nei capitoli delle cattedrali e in vari monasteri benedettini, integrandosi nella rete del potere spirituale e temporale.
*I Principi di Cellamare
**Nicolò Giudice Caracciolo(1651)
**Francesco Giudice Caracciolo (? - 1821)
**Giuseppe Giudice Caracciolo (1821 - 1853)
**Francesco Giudice Caracciolo (1853 - 1854)
**Giuseppe Giudice Caracciolo (1854 - 1905)
**Francesco Giudice Caracciolo (1905 - 1941)
**Stefano Giudice Caracciolo (1941 - 1965)
**Vittorio Giudice Caracciolo (1965 - 1968)
**Filippo Giudice Caracciolo (1968 - 1979)
**Ferrante Giudice Caracciolo (1979 - )
 
=== IXIII-XIV Caracciolo oggisecolo ===
Nel corso del [[Duecento]] e del [[Trecento]], la famiglia Caracciolo risulta integrata nelle strutture amministrative e feudali del Regno, durante la transizione dal dominio svevo alla monarchia angioina. L'inserimento nella corte degli [[Angioini]] è documentato attraverso l'attribuzione di castellanie, contee e incarichi di natura civile e militare, che contribuirono alla progressiva espansione della casata nei territori dell'[[Italia meridionale]]<ref name="maione" />.
{{E|Quali di questi hanno rilevanza enciclopedica?|storia di famiglia|agosto 2010}}
 
In questo periodo si consolidarono alcune linee interne al casato, individuate nelle fonti come ''Caracciolo Canella'', ''Caracciolo Ugot'', ''Caracciolo Viola'' e ''Caracciolo Ciccola''<ref name="candida" />. Tali rami sono attestati nei registri fiscali, giudiziari e feudali, e riflettono l'articolazione progressiva della famiglia all'interno del patriziato e dell'amministrazione locale.
Alcuni membri della famiglia Caracciolo che rappresentano oggi i vari rami sono:
 
Tra i membri documentati si distingue [[Riccardo Caracciolo]], appartenente al ramo dei ''Caracciolo Rossi'', che fu cavaliere dell'[[Ordine di Malta]] e, nel [[1383]], fu nominato Gran Maestro da [[Urbano VI]], durante il [[Grande Scisma d'Occidente]]. La sua nomina avvenne in opposizione al maestro insediato a [[Rodi]], riconosciuto dalla parte avignonese. Riccardo operò principalmente da [[Roma]] e fu coinvolto in attività diplomatiche legate al sostegno pontificio, mantenendo il titolo fino alla morte avvenuta nel [[1395]]<ref>H. J. A. Sire, ''The Knights of Malta'', Yale University Press, [[1994]], pp. 78–80.</ref>.
*don Agostino Caracciolo dei principi di Avellino, dei principi di Torchiarolo ecc. Patrizio Napoletano 5º Conte di Castelrosso,Deputato della Real Cappella del Tesoro Di San Gennaro, Presidente della Pia Unione della Famiglia Caracciolo.
 
* don Francesco Sergianni Luigi Caracciolo (1944), 17º Principe di Avellino e 10º Principe di Torchiarolo, 10º Principe del SRI, Principe di Pietracupa e di Ripa Francone, 17º Duca di Atripalda e 15º Marchese di Sanseverino, Marchese di Salcito, ecc., 15º Conte di Serino, ecc. Grande di Spagna. È considerato il Colonnello di Casa Caracciolo
=== XV secolo ===
* Alfonso Caracciolo (1925), 16º Principe di Forino
Durante il [[XV secolo]], la famiglia Caracciolo consolidò ulteriormente la propria posizione all'interno della nobiltà del [[Regno di Napoli]], in particolare durante il periodo della monarchia aragonese<ref name="galasso2">Giuseppe Galasso, ''Nobiltà e popolo nella Napoli moderna'', Torino, Einaudi, 1972, pp. 85–103.</ref>. Alcuni membri assunsero incarichi centrali nell'amministrazione del Regno e furono coinvolti nei principali eventi politici del tempo.
* Lorenzo Domenico Caracciolo (1968), 13º Duca di Vietri, 8º Duca di Casamassina e Patrizio Napoletano
 
* Francesco Saverio Caracciolo (1929), 4º Principe Caracciolo di Vietri
Tra le figure di rilievo è documentato [[Giovanni Tommaso Caracciolo]], appartenente al ramo ''del Sole'', che ricoprì la carica di [[Gran Siniscalco del Regno di Napoli]], una delle più alte funzioni dell'apparato amministrativo. Risulta coinvolto nella [[congiura dei baroni]] del [[1485]], un conflitto tra la corona e l'alta nobiltà feudale. Nonostante l'accusa di cospirazione contro [[Ferdinando I di Napoli]], riuscì a evitare la confisca dei beni e mantenne parte delle proprie prerogative, come emerge dalle fonti coeve<ref>A. Cutolo, ''Il Re di Napoli'', Milano, Mondadori, [[1970]], vol. II, p. 311.</ref>.
* Giuseppe Caracciolo (1941), 11º Principe di Torella e 11º Duca di Lavello, Marchese di Valle Siciliana e di Monacilione, Conte di Gambatesa, Grande di Spagna
 
* Tristano Caracciolo (1935), 10º Duca Caracciolo di Brienza, 10º Duca di Bernalda e 11º Duca di Siano, 6º Principe di Spinoso, Marchese di Guardia Lombarda, di Laterza e di Torella, Conte di Gioia, Barone di Polla e di San Pietro
=== XVI secolo ===
* Vincenzo Caracciolo Spinelli (1948), 12º Duca di Laurino e di Flumeri, 11º Marchese di Grumo, Marchese di San Marco dei Cavoti
Nel [[Cinquecento]], la famiglia Caracciolo risulta ampiamente inserita nelle strutture politico-amministrative del [[Vicereame di Napoli]], retto dalla [[Corona di Spagna]]. Diversi esponenti assunsero incarichi diplomatici, ecclesiastici e giudiziari in ambito sia locale sia imperiale, a testimonianza della progressiva proiezione sovraregionale della casata.
* Federico Caracciolo, 13º Duca di San Vito
 
* Antonio Caracciolo (1942), 14º principe di Napoli, 4º duca di Pompei, 18º marchese di Picerno, 23º conte di Capodimonte ecc.
Tra i membri più noti figura [[Marino Caracciolo]] (1468-1538), appartenente al ramo dei ''Caracciolo di Melfi''. Fu nominato nunzio apostolico da [[Leone X]] e svolse missioni diplomatiche presso la corte imperiale di [[Carlo V del Sacro Romano Impero]]. In seguito fu designato governatore del [[Ducato di Milano]], dove esercitò funzioni di rappresentanza e amministrazione per conto della monarchia asburgica. Creato cardinale nel [[1535]], concluse la carriera ecclesiastica e diplomatica a [[Roma]]<ref>G. Moroni, ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica'', vol. 10, Venezia, [[1841]], pp. 132–134.</ref>.
* Giovanni Francesco Caracciolo Carafa, 3º Principe Caracciolo - Carafa e 9º Duca di Traetto, 15º Marchese di [[Santeramo in Colle|Santeramo]], 12º Marchese di Cervinara e 11º Marchese di Mottola, Conte di Cero, Conte Caracciolo Stella, ecc.
 
* Landolfo Caracciolo (1959), 15º Principe di Scanno e 23º Duca di Barrea, 13º Marchese di Amorosi e 11º Marchese di Taviano, 24º Conte di Trivento, Conte di Melissano, ecc.
Durante lo stesso periodo, altri membri della famiglia ricoprirono cariche episcopali in sedi del Mezzogiorno italiano. Tra questi, [[Ascanio Caracciolo]] fu arcivescovo di [[Cosenza]] e attuatore delle direttive del [[Concilio di Trento]] a livello locale. La presenza di membri del casato nei capitoli cattedrali e nei centri monastici è attestata in numerose diocesi del Regno<ref name="candida" />.
* Vincenzo Caracciolo (1938), 10º Principe di Marano e 11º Principe di Torre dell'Isola, 13º Duca di Montesardo e 7º Duca di Resigliano e di Pomigliano, 13º Marchese di Barisciano, ecc.
 
* Ferrante Giudice Caracciolo (1933), 9º Principe di Cellamare e 19º Principe di Santobuono, 18º Duca di Castel di Sangro e 14º Duca di Sant'Elia, Duca di Gesso, 20º Marchese di Bucchianico e Marchese di Alfedena, 15º Conte di Picerno, Conte di Capracotta e di Schiavi, ecc.
L'espansione patrimoniale proseguì attraverso l'acquisizione e la conferma di titoli nobiliari, tra cui quelli di marchese, conte e barone, concessi o rinnovati dalla monarchia spagnola in favore di diversi rami della famiglia<ref name="galasso" />. I Caracciolo risultano attivi in [[Campania]], [[Basilicata]], [[Calabria]], [[Abruzzo]] e [[Molise]], dove gestivano numerosi feudi e giurisdizioni civili e criminali.
 
=== XVII secolo ===
Nel corso del [[XVII secolo]], la casata mantenne una posizione di rilievo all’interno dell'aristocrazia del [[Regno di Napoli]], sotto la dominazione della [[monarchia spagnola]]. La documentazione dell'epoca attesta la presenza di esponenti del casato in incarichi vicereali, amministrativi e diplomatici, in linea con l'orientamento filoasburgico di numerose famiglie nobili meridionali.
 
[[Francesco Caracciolo di Brienza]] ricoprì la carica di viceré in [[Sicilia]] e successivamente a [[Valencia]], in territorio spagnolo. Le fonti archivistiche lo segnalano impegnato nella gestione delle finanze locali in un contesto segnato da difficoltà fiscali e tensioni con la popolazione urbana e rurale<ref>Archivio di Stato di Napoli, fondo ''Viceré'', vol. 48, doc. 172.</ref>.
 
Un altro esponente di primo piano fu [[Nicola Caracciolo di San Vito]], al quale, per servizi resi in ambito civile e militare, fu conferito il titolo di [[principe del Sacro Romano Impero]] e l'ammissione all'[[Ordine del Toson d'oro]], una delle massime onorificenze della monarchia asburgica<ref name="candida" />. Tali riconoscimenti contribuirono al rafforzamento dei rapporti tra il ramo pugliese della famiglia e la corte imperiale di [[Vienna]].
 
La partecipazione della famiglia agli organi consultivi del governo vicereale, tra cui il [[Consiglio Collaterale]] e la [[Camera della Sommaria]], è attestata in modo continuativo nel corso del secolo, indicando un'integrazione strutturale della casata nei meccanismi decisionali del Regno<ref name="maione" />.
 
=== XVIII secolo ===
Nel [[XVIII secolo]], la famiglia Caracciolo continuò a ricoprire incarichi ecclesiastici e civili nel contesto del [[Regno di Napoli]], durante il passaggio dalla dominazione spagnola alla monarchia borbonica. La continuità nell'esercizio di funzioni pubbliche e religiose si riflette nella presenza di membri del casato in sedi vescovili e in organi amministrativi regionali.
 
Tra le figure più documentate figura [[Filippo Caracciolo]], vescovo di [[Aversa]] dal [[1702]] al [[1728]], che promosse riforme in ambito educativo, assistenziale e pastorale, in linea con le direttive del [[giuseppinismo]] e con le tendenze riformatrici in ambito ecclesiale dell'epoca<ref>F. Sacco, ''Memorie ecclesiastiche della diocesi di Aversa'', Napoli, [[1740]], p. 203.</ref>.
 
Il casato mantenne inoltre un ruolo significativo nella gestione dei propri feudi e dei patrimoni immobiliari. Alcuni rami, tra cui quello dei ''Caracciolo di Santobono'', ottennero o consolidarono titoli nobiliari, come quello di ''[[Duca di San Vito]]'', conferito da sovrani borbonici o riconfermato con diplomi di rinnovazione<ref name="del Balzo" />. Le alleanze matrimoniali con famiglie di pari rango, come i [[Capece Minutolo]] e i [[Gonzaga]], contribuirono alla conservazione dello status nobiliare e all'inserimento dei Caracciolo nelle reti dinastiche dell'aristocrazia meridionale.
 
=== XIX secolo ===
La partecipazione della famiglia ai processi politici e militari del [[XIX secolo]] è attestata da numerosi episodi documentati, tra cui emerge in particolare il coinvolgimento diretto di alcuni suoi membri nei principali eventi della storia del [[Regno di Napoli]] e della successiva fase unitaria.
 
[[Francesco Caracciolo (ammiraglio)|Francesco Caracciolo]] (1752-1799), ufficiale della [[marina borbonica]], aderì alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Napoletana]] assumendo il comando della flotta repubblicana. Catturato al termine del conflitto e sottoposto a un procedimento giudiziario irregolare, fu condannato a morte ed eseguito per impiccagione per ordine di [[Horatio Nelson]], in un contesto di restaurazione monarchica sostenuta dalla [[prima coalizione antifrancese]]<ref>H. Acton, ''The Bourbons of Naples'', London, Methuen, [[1956]], pp. 438–445.</ref>.
 
Negli anni successivi, diversi rami del casato continuarono a esercitare funzioni pubbliche e a partecipare alla vita politica del [[Regno delle Due Sicilie]]. Tra questi si distingue [[Giuseppe Caracciolo di Forino]] (1805-1881), il quale, già attivo nel quadro amministrativo borbonico, fu nominato [[senatore del Regno d'Italia]] con decreto reale nel [[1861]], all'indomani dell'[[Unità d'Italia]].<ref>[https://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/All/72F5DB62C964D35CC125646F0059D594 Scheda biografica di Giuseppe Caracciolo di Forino], ''Senato del Regno''</ref>.
 
La casata figura tra le casate iscritte al ''[[Libro d'oro della nobiltà italiana]]'' a partire dal [[1869]], in seguito al censimento nobiliare avviato dallo Stato italiano per il riconoscimento delle dignità preunitarie<ref name="galasso" />. La varietà di posizioni politiche assunte dai diversi rami in questa fase riflette le trasformazioni in atto nel tessuto aristocratico italiano tra [[Restaurazione]], [[Risorgimento]] e Stato unitario.
 
=== Epoca recente ===
L'impegno in ambito politico e istituzionale proseguì anche durante il [[XX secolo]], con esponenti della famiglia attivi nella fase della transizione democratica italiana. [[Filippo Caracciolo di Castagneto]] (1903-1965), appartenente al ramo di [[Castagneto Carducci|Castagneto]], fu esponente del [[Partito d'Azione]] e prese parte alla [[Resistenza italiana]]. Dopo la liberazione, ricoprì l'incarico di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo guidato da [[Alcide De Gasperi]] nel [[1945]], contribuendo alla riorganizzazione delle istituzioni statali nel contesto del dopoguerra<ref>R. Rossanda, ''Memorie'', Torino, Einaudi, [[2005]], pp. 112–115.</ref>. Un'altra figura di rilievo appartenente al ramo dei ''Caracciolo di Castagneto'' fu [[Marella Agnelli|Marella Caracciolo di Castagneto]] (1927-2019), nota per la sua attività nel campo delle arti e della cultura. Sposò [[Gianni Agnelli]], presidente della [[FIAT]], e fu mecenate, collezionista e promotrice di iniziative editoriali e artistiche. Il suo contributo all'estetica del secondo dopoguerra italiano, anche attraverso la fondazione [[Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli]], è stato oggetto di riconoscimenti nazionali e internazionali<ref>R. Bracco, ''Marella Agnelli. L’ultimo cigno'', Milano, Rizzoli, [[2004]].</ref>.
 
Attraverso il matrimonio tra un esponente della famiglia e [[Marguerite Caetani]], il casato si legò alla storica dinastia romana dei [[Caetani]]. Marguerite, di origine statunitense, fu promotrice di iniziative editoriali e culturali tra cui la rivista letteraria ''[[Botteghe Oscure]]'', attiva tra [[1948]] e [[1960]], e considerata tra le principali pubblicazioni letterarie europee del secondo dopoguerra.
 
In epoca recente, [[Lucio Caracciolo]] si è distinto come editorialista e analista geopolitica. Collabora con la rivista ''[[Limes (rivista)|Limes]]'' e con altre testate italiane, occupandosi di relazioni internazionali e studi strategici.
 
== Armoriale ==
<gallery perrow="4" caption="Varianti dello stemma">
File:Caracciolopisquizisannitico.png|Stemma della linea dei Caracciolo Pisquizi:<br />''D'oro al leone rampante d'azzurro, con la coda contro rivoltata, armato e lampassato di rosso.''
File:Caracciolodelsolesannitico.png|Stemma della linea dei Caracciolo del Sole:<br />''Di rosso al sole d'oro, caricato di un leone d'azzurro con la coda rivolta nel di dentro, lampassato e armato di rosso.''
File:DINAPOLICARACCIOLOSICILIASANNITICO.png|Stemma della linea dei Di Napoli:<br />''D'azzurro al leone d'oro, sormontato dal motto VIRO CONSTANTI di nero in fascia, con due stelle d'oro e un giglio dello stesso posti nel capo 2 e 1.''
File:Stemma della famiglia Caracciolo 2.svg|Stemma della linea dei Caracciolo Rossi: ''Bandato d'oro e di rosso al capo d'azzurro pieno. Bordura d'argento caricata del motto POR BIEN VER di lettere maiuscole di nero in alto e da un paio di occhiali al naturale in punta.''
</gallery>
 
== Ramificazioni ==
{{vedi anche|Tavole genealogiche della famiglia Caracciolo}}
 
== Principi di Avellino (1589-1932) ==
Il titolo di ''Principe di Avellino'' venne conferito a Marino I Caracciolo, duca di Atripalda, da [[Filippo II di Spagna]] nel [[1589]]. La dignità principesca fu detenuta in successione diretta da dieci generazioni, fino all'estinzione della linea nel [[1932]].
 
* Marino I Caracciolo (†1591), I principe di Avellino;
* Camillo Caracciolo (1563–1617), II principe di Avellino, figlio del precedente;
* Marino II Caracciolo (1587–1630), III principe di Avellino, figlio del precedente;
* [[Francesco Marino I Caracciolo]] (1631–1674), IV principe di Avellino, figlio del precedente;
* [[Marino III Caracciolo, V principe di Avellino|Marino III Caracciolo]] (1668–1720), V principe di Avellino, figlio del precedente;
* Francesco Marino II Caracciolo (1688–1727), VI principe di Avellino, figlio del precedente;
* Marino Francesco I Caracciolo (1714–1781), VII principe di Avellino, figlio del precedente;
* Giovanni Caracciolo (1741–1800), IX principe di Avellino, figlio del precedente;
* Francesco Marino IV Caracciolo (1804–1870), XI principe di Avellino, nipote del precedente;
* Marino IV Caracciolo (1838–1901), XII principe di Avellino, figlio del precedente;
* Francesco Caracciolo (1860–1932), XIII e ultimo principe di Avellino, figlio del precedente.
 
== Principi di Torchiarolo (1726-''attuale'') ==
Il titolo di ''Principe del Sacro Romano Impero con predicato di Torchiarolo'' venne concesso ad [[Ambrogio Caracciolo, I principe di Torchiarolo|Ambrogio Caracciolo]] nel [[1726]] da [[Carlo VI d'Asburgo]]. Il titolo è tuttora rivendicato dalla linea maschile del ramo di Torchiarolo.
 
* [[Ambrogio Caracciolo, I principe di Torchiarolo]] (1699–1746), I principe di Torchiarolo;
* Luigi Caracciolo (1734–1756), II principe di Torchiarolo, figlio del precedente;
* Ambrogio Caracciolo (1755–1818), III principe di Torchiarolo, figlio del precedente;
* Luigi Caracciolo (1782–1853), IV principe di Torchiarolo, figlio del precedente;
* Giovanni Caracciolo (1814–1886), V principe di Torchiarolo, figlio del precedente;
* Luigi Caracciolo (1852–1917), VI principe di Torchiarolo, figlio del precedente;
* Sergianni Caracciolo (1889–1939), VII principe di Torchiarolo, figlio del precedente;
* Francesco Caracciolo (1899–1940), VIII principe di Torchiarolo, figlio del precedente;
* Marcello Caracciolo (1903–1985), IX principe di Torchiarolo, fratello del precedente;
* Francesco Caracciolo (1944–1992), X principe di Torchiarolo, figlio del precedente;
* Sergianni Caracciolo (1949–2024), XI principe di Torchiarolo, fratello del precedente;
* Federico Caracciolo (n. 1979), XII principe di Torchiarolo, figlio dell'XI principe.
 
== Duchi di San Vito (1645-1845) ==
Il titolo di ''Duca di San Vito'' fu riconosciuto alla linea dei Caracciolo di Torrecuso nel corso del [[XVII secolo]], probabilmente a partire da Lucio Caracciolo, discendente del marchese Lelio. La linea è documentata per sette generazioni fino all'inizio del [[XIX secolo]].
 
* Lucio Caracciolo (1585–1656), I duca di San Vito;
* Lelio Caracciolo (1625–1685), II duca di San Vito, figlio del precedente;
* Lucio Caracciolo (1655–1742), III duca di San Vito, figlio del precedente;
* Niccolò Maria Caracciolo (1725–1802), IV duca di San Vito, figlio del precedente;
* Emanuele Maria Caracciolo (1765–1816), V duca di San Vito, figlio del precedente;
* Lelio Caracciolo (1767–1837), VI duca di San Vito, fratello del precedente;
* Nicola Caracciolo (1799–1845), VII e ultimo duca di San Vito, figlio del precedente.
 
== Duchi di Girifalco (1624-1812) ==
Il titolo di ''Duca di Girifalco'' fu istituito da [[Filippo IV di Spagna]] nel 1624 a favore di Virginia Ravaschieri Fieschi, baronessa di Girifalco; passò in seguito ai Caracciolo per successione matrimoniale, assicurando la casata nei secoli seguenti.
 
* Virginia Ravaschieri Fieschi (1624–1634), I duchessa di Girifalco;
* [[Fabrizio Caracciolo, duca di Girifalco|Fabrizio Caracciolo]] (1634–1683), II duca di Girifalco, figlio della precedente;
* Nicola Maria Caracciolo (1683–1736), III duca di Girifalco, figlio del precedente;
* Gennaro Maria Caracciolo (1736–1766), IV duca di Girifalco, figlio del precedente;
* Margherita Caracciolo (1766–1802), V duchessa di Girifalco, figlia del precedente;
* Anna Maria Piccolomini d'Aragona (1802–1812), VI e ultima duchessa di Girifalco, figlia della precedente.
 
== Duchi di Vietri e Casamassima (1857-''attuale'') ==
Il titolo di ''Duca di Vietri e Casamassima'' fu riconosciuto da [[Ferdinando II delle Due Sicilie]] a Domenico Caracciolo con decreto del 10 giugno 1857. Il ramo è tuttora attivo e include anche il titolo di ''Principe di Crucoli''.
 
* Domenico Caracciolo (1829–1917), VIII duca di Vietri e VII di Casamassima, figlio di Francesco Saverio;
* Ferdinando Caracciolo (1866–1927), IX duca di Vietri e VIII di Casamassima, figlio del precedente;
* Domenico Caracciolo (1898–1954), X duca di Vietri e V duca di Casamassima, figlio del precedente;
* Luigi Caracciolo (1900–1966), XI duca di Vietri e VI di Casamassima, fratello del precedente;
* Ferdinando Caracciolo (1929–1996), XII duca di Vietri e VII di Casamassima, figlio del precedente;
* Lorenzo Domenico Caracciolo (n. 1968), XIII duca di Vietri e VIII di Casamassima, figlio del precedente.
L'erede presuntivo al titolo ducale è Gennaro Caracciolo (n. 1971), fratello del detentore attuale.
 
== Duchi di Martina Franca (1507-1901) ==
Il titolo di ''Duca di Martina Franca'' fu istituito nel 1507 per Petracone Caracciolo, già conte di Buccino e Gran Cancelliere del Regno di Napoli. La dignità fu detenuta in linea maschile continua dai Caracciolo del ramo Pisquizi fino all'abolizione della feudalità nel Regno di Napoli nel 1806; successivamente il titolo continuò come predicato nominale in ambito familiare fino all'estinzione della casata.
 
* [[Petracone Caracciolo]] (†1522), I duca di Martina Franca e conte di Buccino;
* Giambattista Caracciolo (†1523), II duca di Martina Franca e II conte di Buccino, figlio del precedente;
* Petracone Caracciolo (†1576), III duca di Martina Franca e III conte di Buccino, figlio del precedente;
* Giambattista Caracciolo (1530–1583), IV duca di Martina Franca e IV conte di Buccino, figlio del precedente;
* Francesco Caracciolo (1613–1655), V duca di Martina Franca e V conte di Buccino, figlio del VI duca;
* [[Petracone V Caracciolo]] (circa 1640–1704), VIII duca di Martina Franca e VIII conte di Buccino, figlio del precedente;
* Francesco Maria Caracciolo (1674–1752), IX duca di Martina Franca e IX conte di Buccino, figlio del precedente;
* Petracone Caracciolo (1703–1771), X duca di Martina Franca e X conte di Buccino, figlio del precedente;
* Francesco Caracciolo (1734–1794), XI duca di Martina Franca e XI conte di Buccino, figlio del precedente;
* Petracone Caracciolo (1756–1796), XII duca di Martina Franca e XII conte di Buccino, figlio del precedente;
* Placido Caracciolo (1785–1815), XIII duca di Martina Franca, figlio del precedente, divenne titolare nominale dopo il 1806;
* Placido Caracciolo (1829–1891), XIV duca di Martina Franca (titolo onorifico), figlio del precedente;
* Nicola Caracciolo (1827–1901), XV e ultimo duca di Martina Franca, fratello del precedente.
 
== Principi di Forino (1609-1996) e Duchi di Belcastro (1645-1996) ==
Il titolo di ''Principe di Forino'' fu concesso a Don Ottavio Caracciolo nel [[1609]] e quello di ''Duca di Belcastro'' venne acquisito dal ramo cadetto dei Caracciolo per via ereditaria nel corso del [[XVII secolo]]. A partire dalla seconda metà del secolo, i due titoli furono detenuti contestualmente dagli stessi membri, costituendo una linea nobiliare tra le più longeve del Mezzogiorno. La titolarità effettiva dei feudi terminò con l'abolizione della feudalità nel [[1806]], ma i titoli furono mantenuti in forma onorifica fino al [[XX secolo]].
 
* Don Ottavio Caracciolo (†1614), I principe di Forino;
* Don Fabio Caracciolo (1575–1619), II principe di Forino, figlio del precedente;
* Don Ottavio Caracciolo (1606–1634), III principe di Forino, figlio del precedente;
* Don Fabio Caracciolo (1627–1637), IV principe di Forino, figlio del precedente;
* Don Francesco Caracciolo (1630–1688), V principe di Forino e II duca di Belcastro, fratello del precedente, ereditò il titolo ducale alla morte senza eredi diretti di [[Petracone V Caracciolo]], I duca di Belcastro;
* Don Ottavio Caracciolo (1651–1719), VI principe di Forino e III duca di Belcastro, figlio del precedente;
* Don Nicola Maria Caracciolo (1652–1722), VII principe di Forino e IV duca di Belcastro, fratello del precedente;
* Don Gennaro Caracciolo (1716–1777), VIII principe di Forino e V duca di Belcastro, figlio del precedente;
* Don Ottavio Caracciolo (1802–1855), IX principe di Forino e VI duca di Belcastro, pronipote del precedente;
* Don Agostino Caracciolo (1804–1860), X principe di Forino e VII duca di Belcastro, fratello del precedente;
* Don Gennaro Caracciolo (1832–1888), XI principe di Forino e VIII duca di Belcastro, figlio del precedente;
* Don Nicola Caracciolo (1867–1945), XII principe di Forino e IX duca di Belcastro, figlio del precedente;
* Don Gennaro Caracciolo (1890–1966), XIII principe di Forino e X duca di Belcastro, figlio del precedente;
* Don Francesco Caracciolo (1924–?), XIV principe di Forino e XI duca di Belcastro, figlio del precedente;
* Don Alfonso Caracciolo (1925–1996), XV principe di Forino e XII duca di Belcastro, fratello del precedente.
 
== Principi di Torella (1639-''attuale'') ==
Il titolo di ''Principe di Torella'' fu istituito nel 1639, dopo che Domizio Caracciolo acquistò il feudo di Torella nel 1550 e ricevette il titolo comitale da [[Filippo II di Spagna]] nel 1560. Il titolo principesco fu riconosciuto al ramo dei Caracciolo discendente dai principi di Avellino.
 
* Giuseppe Caracciolo (1613–1670), I principe di Torella, discendente diretto dei principi di Avellino;
* Marino Caracciolo (†1696), II principe di Torella, figlio del precedente;
* Giuseppe Caracciolo (1657–1712), III principe di Torella, figlio del precedente;
* Antonio Carmine Caracciolo (1692–1740), IV principe di Torella, figlio del precedente;
* Domenico Caracciolo (1696–1759), V principe di Torella, fratello del precedente;
* Giuseppe Caracciolo (1747–1808), VI principe di Torella, nipote del precedente;
* Giuseppe Caracciolo (1787–1857), VII principe di Torella, nipote del precedente;
* Nicola Maria Caracciolo (1807–1884), VIII principe di Torella, figlio del precedente;
* Giuseppe Caracciolo (1839–1910), IX principe di Torella, figlio del precedente;
* Nicola Caracciolo (1888–1974), X principe di Torella, figlio del precedente;
* Giuseppe Caracciolo (n. 1941), XI principe di Torella, figlio del precedente.
 
== Duchi di Soreto e Marchesi di Arena (1687-1849) ==
Il feudo di Soreto con il titolo ducale fu assegnato nel 1687 a Girolamo Caracciolo. Nel 1699 ottenne anche il titolo di ''Marchese di Arena''. La linea si estinse formalmente nel XIX secolo.
 
* Girolamo Caracciolo (1654–1733), I duca di Soreto e I marchese di Arena;
* Fabrizio Caracciolo (1696–1769), II duca di Soreto e II marchese di Arena, figlio del precedente;
* Tristano Caracciolo (1725–1790), III duca di Soreto e III marchese di Arena, figlio del precedente;
* Pasquale Caracciolo (1779–1849), IV duca di Soreto e IV marchese di Arena, figlio del precedente.
 
== Duchi di Airola (1609-1775) ==
Il titolo di ''Duca di Airola'' fu concesso all’inizio del XVII secolo a un ramo cadetto dei Caracciolo originario della zona di Benevento. La linea si estinse entro il XVIII secolo.
 
* Pietro Caracciolo († 1635), I duca di Airola;
* Carlo Caracciolo (1600–1680), II duca di Airola, figlio del precedente;
* Alessandro Caracciolo (1630–1705), III duca di Airola, figlio del precedente;
* Alfonso Caracciolo (1660–1740), IV duca di Airola, figlio del precedente;
* Francesco Caracciolo (1690–1775), V e ultimo duca di Airola, figlio del precedente.
 
== Membri principali ==
[[File:Ritratto in Armatura del Duca Sergianni Caracciolo.jpg|thumb|upright|[[Sergianni Caracciolo]], [[principe]] di [[Capua]], [[Connestabile|gran connestabile]] e [[Siniscalco|gran siniscalco]] del [[Regno di Napoli]], amante della regina [[Giovanna II di Napoli|Giovanna II d'Angiò-Durazzo]]]]
Tra i più noti membri della famiglia si annoverano<ref>{{Cita|Palizzolo Gravina (1875)|''passim''}}.</ref>:
* Antonio Caracciolo (1340-1389), [[ciambellano]], 2º [[conte]] di [[Gerace]] e [[barone]] di [[Anoia (Italia)|Anoia]], [[Grotteria]] e [[San Giorgio Morgeto|San Giorgio]], fondatore di [[Cinquefrondi]] intorno al 1370;
* [[Sergianni Caracciolo]] (1372-1432), [[condottiero]], [[Connestabile|gran connestabile]] e [[Siniscalco|gran siniscalco]] del [[Regno di Napoli]] e [[principe]] di [[Capua]], noto per essere stato l'amante della regina [[Giovanna II di Napoli|Giovanna II d'Angiò-Durazzo]];
* [[Galeazzo Caracciolo]], [[marchese]] di [[Vico del Gargano|Vico]], inviato dal re [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante d'Aragona]] alla riconquista dei feudi occupati dai [[Impero ottomano|Turchi]]. Il 10 agosto 1481, al comando della sua flotta, riconquistò [[Otranto]], liberandola dai soldati di [[Maometto II]];
* [[File:Grandearmecaracciolo.png|miniatura]][[Antonio Caracciolo (vescovo)|Antonio Caracciolo]] (1515-1570), [[vescovo]] originario di [[Melfi]] ed attivo in [[Francia]] presso la corte dei [[Dinastia Valois-Angoulême|Valois]], morto esule dopo una condanna per eresia;
* [[Niccolò Caracciolo]], vescovo di [[Catania]], presidente del [[Regno di Sicilia]] nel 1558;
* [[Ferrante Caracciolo, I duca di Airola|Ferrante Caracciolo]], [[duca]] di [[Airola]], noto per aver composto nel 1581 ''I commentarii delle gverre fatte co' Turchi da d. Giovanni d'Avstria dopo che venne in Italia'', ampio resoconto sulla [[battaglia di Lepanto]];
* [[Francesco Caracciolo (santo)|San Francesco Caracciolo]] (1563-1608), figlio di Ferrante, altro famoso esponente della casata;
* [[Fabrizio Caracciolo, duca di Girifalco|Fabrizio Caracciolo]] (1607-1683), duca di [[Girifalco]], comandante del [[Gran Quartiere di Pizzofalcone|presidio militare di Pizzofalcone]], reggente della [[Gran Corte della Vicaria]] e consigliere del [[Sacro regio consiglio|Sacro Regio Consiglio]];
* Carlo Di Napoli (1700-1758), figlio di Nicolò ed Elisabetta, entrambi di cognome Di Napoli, sposò Maria Vanni, da cui ebbe Elisabetta, morta in giovane età, e Rosalia. È noto per aver composto l'opera ''Concordia tra i diritti demaniali e baronali'', ampio trattato sui diritti feudali<ref>{{Cita|Fallico (1991)|in ''DBI''}}.</ref>;
* [[Domenico Caracciolo]], marchese di [[Villamaina]], [[viceré di Sicilia]] nel 1781;
* [[Francesco Caracciolo (ammiraglio)|Francesco Caracciolo]] (1752-1799), [[ammiraglio]] della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Partenopea]], costretto dalle circostanze a recitare un ruolo ambiguo negli sconvolgimenti del suo tempo; la sua impiccagione come ribelle, eseguita dall'ammiraglio [[Horatio Nelson]], ebbe grande risonanza all'epoca e ne fece una delle figure di maggior importanza nel prosieguo del [[Risorgimento]];
* [[Lucio Caracciolo (generale)|Lucio Caracciolo]] (1771-1836), [[generale]], appartenente al ramo dei duchi di [[San Vito Chietino|San Vito]] della linea dei Caracciolo Rossi;
* Giuseppe Caracciolo (1839-1920), 9º principe di [[Torella dei Lombardi|Torella]], [[Sindaci di Napoli|sindaco di Napoli]] dal 1889 al 1891;
* [[Carlo Caracciolo]] (1925-2008), [[Editoria|editore]] e fondatore del quotidiano ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'';
* [[Marella Agnelli|Marella Caracciolo]] (1927-2019), [[Collezionismo d'arte|collezionista d'arte]], nota per essere stata la moglie di [[Gianni Agnelli]].
 
== Alleanze matrimoniali ==
La casata Caracciolo contrasse matrimoni con le famiglie [[D'Aquino (famiglia)|d'Aquino]], [[Aragona (famiglia)|Aragona]], [[d'Avalos]], Berlinghieri, [[Borbone delle Due Sicilie]], [[Borbone di Parma]], [[Borbone di Spagna]], [[Borghese (famiglia)|Borghese]], [[Carafa]], [[Colonna (famiglia)|Colonna]], [[Ferrero-Fieschi]], [[Gonzaga]], [[Orsini]], [[Pignatelli (famiglia)|Pignatelli]] e [[Ruffo di Calabria|Ruffo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.collegio-araldico.it/libro-doro/|titolo=Il Libro d'oro della Nobiltà Italiana}}</ref>.
 
== Dimore ==
[[File:Palazzo Caracciolo Avellino.jpg|thumb|Palazzo Caracciolo di [[Avellino]], una delle dimore possedute dalla famiglia]]
Di seguito è riportato un elenco non completo delle dimore abitate dalla famiglia Caracciolo:
* Castello Caracciolo, [[Andrano]];
* Castello Caracciolo, [[Palagianello]];
* Castello di [[Cervinara]];
* Palazzo Caracciolo, [[Avellino]];
* Palazzo ducale, [[Atripalda]]
* [[Palazzo Caracciolo di Avellino]], [[Napoli]];
* [[Palazzo Caracciolo di Brienza]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di Brienza a Santa Lucia]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di Forino]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di Girifalco]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di Melissano]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di Oppido]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di Roccaromana]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di San Teodoro]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di San Vito]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di Sant'Eramo]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di Santobuono]], Napoli;
* [[Palazzo Caracciolo di Torella]], Napoli;
* [[Palazzo Cioffi|Palazzo Cioffi Caracciolo]], Napoli;
* Palazzo Ducale, [[Martina Franca]];
* Palazzo Ducale, [[Mottola]];
* [[Palazzo Giordano (Napoli)|Palazzo Giordano]], Napoli;
* Palazzo Marchesale, [[Santeramo in Colle]];
* [[Villa Caracciolo di Forino]], [[San Giorgio a Cremano]];
* [[Villa Roccaromana]], Napoli.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo=Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia|autore=Berardo Candida Gonzaga|wkautore=Berardo Candida Gonzaga|editore=Arnaldo Forni Editore|città=Bologna|anno=1875|volume=vol. 3 e 6|ISBN=no|cid=Candida Gonzaga (1875)}}
* {{DBI|nome=Carlo Di Napoli|nomeurl=carlo-di-napoli|autore=Grazia Fallico|anno=1991|volume=40|cid=Fallico (1991)}}
* {{Cita libro|titolo=Il blasone in Sicilia, ossia Raccolta araldica|autore=Vincenzo Palizzolo Gravina|wkautore=Vincenzo Palizzolo Gravina|url=https://archive.org/details/ilblasoneinsicil00pali/page/n3/mode/2up|editore=Visconti & Huber|città=Palermo|anno=1875|ISBN=no|cid=Palizzolo Gravina (1875)}}
 
== Voci correlate ==
* [[Cappella Caracciolo del Sole]]
*[[Chiesa di San Gennaro a Sedil Capuano]]
* [[Cappella Caracciolo (disambigua)di Vico]]
* [[Chiesa di San Giovanni a Carbonara]]
* [[Chiesa di San Gennaro a Sedil Capuano]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sui}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.famiglia-nobile.com/links.asp?CatId=460], [http://www.cittadicapua.it/personaggi/famiglie.htm] Pagine web sulla famiglia Caracciolo
* {{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Caracciolo-Rossi.htm|titolo=Caracciolo Rossi|cid=Nobili-napoletani.it1}}
*[http://www.culturaservizi.it/archivio_caracciolo/la_famiglia]
* {{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Caracciolo-Pisquizi.htm|titolo=Caracciolo Pisquizi|cid=Nobili-napoletani.it2}}
* {{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Caracciolo-Sole.htm|titolo=Caracciolo del Sole|cid=Nobili-napoletani.it3}}
* {{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Giudice-Caracciolo.htm|titolo=Caracciolo Giudice|cid=Nobili-napoletani.it4}}
* {{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Caracciolo-Martina.htm|titolo=Caracciolo di Martina|cid=Nobili-napoletani.it5}}
* {{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Caracciolo-Miranda.htm|titolo=Caracciolo di Miranda|cid=Nobili-napoletani.it6}}
* {{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Caracciolo-Oppido.htm|titolo=Caracciolo di Oppido|cid=Nobili-napoletani.it7}}
* {{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Caracciolo-Pettoranello.htm|titolo=Caracciolo di Pettoranello del Molise|cid=Nobili-napoletani.it8}}
* {{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Caracciolo-S-Eramo.htm|titolo=Caracciolo di Sant'Eramo|cid=Nobili-napoletani.it9}}
 
{{Portale|Storiastoria di famiglia}}
 
[[Categoria:Caracciolo| ]]