Giovanni Castriota Granai: differenze tra le versioni

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{{Vescovo
|nome = Giovanni Castriota Granai
|chiesa = cattolica
|immagine =
|stemma = Template-Bishop.svg
|motto =
|ruoliricoperti = [[Vescovo]] di [[Diocesi di Mazara del Vallo|Mazara del Vallo]] <small>(1486-1503)</small>
|nato = [[1468]] circa
|ordinato =
|nomvescovo = 15 marzo [[1486]] da [[papa Innocenzo VIII]]
|consacrato =
|deceduto = 2 agosto [[1514]] a [[Mesagne]]
}}
{{Bio
|Nome = Giovanni
|Cognome = Castriota Granai (anche Branai (Granai) Castriota)
|PostCognome = Granai
|ForzaOrdinamento = Giovanni
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = ca.[[1468]] 1467circa
|LuogoMorte = Mesagne
|GiornoMeseMorte = 2 agosto
|AnnoMorte = 15161514
|Epoca = 1400
|Epoca2 = 1500
|Attività = condottiero
|Attività2 = vescovo cattolico
|Nazionalità = albanese
|FineIncipitPostNazionalità = , figlio primogenito di [[Branai]] o Brana (Vrana; italianizzato Bernardo; Wranan Castriota1505) e Maria Zardari. e nipote di [[SkanderbegVrana Konti]], eroestretto collaboratore, consulente e uno dei migliori comandanti di [[Scanderbeg|Giorgio Castriota]], nazionaledetto albaneseScanderbeg
}}
 
La parziale omonimia con la [[Castriota (famiglia)|famiglia Castriota]] ha spesso fuorviato gli storici; in realtà non si parlò mai di una parentela tra le due famiglie. In ogni caso, è evidente che i [[Branai Castriota]] giocarono, consapevolmente o inconsapevolmente, sull'equivoco in un ambiente sociale in cui l'antichità e le glorie della stirpe erano molto importanti ai fini dell'affermazione sociale di una famiglia; essi furono accettati come discendenti, o parenti, di Giorgio Castriota, detto [[Scanderbeg]], eroe prestigioso che nella memoria collettiva era impropriamente considerato un sovrano, salendo per ciò più di un gradino della scala sociale.<ref>{{cita libro |autore=Paolo Petta |titolo=Despoti d'Epiro e principi di macedonia |anno=2000 |editore=Argo |città=Lecce |p=61 |ISBN=978-88-8234-028-5}}</ref>
== Bernardo Granai==
La famiglia Castriota Granai venne in Italia al seguito della famiglia Castriota Skanderbeg. Nel [[1480]], partecipò alla liberazione di [[Otranto]], al fianco di [[Giulio Antonio Acquaviva]]. Bernardo ai primi di agosto 1481 viene inviato a Valona per trattare la liberazione degli ostaggi. Dopo la congiura dei baroni, schieratosi con gli Aragonesi, ricevette da Alfonso II la contea di Copertino confiscata a Pirro del Balzo. Visse a corte presso la regina Giovanna diventandone suo fido amministratore.
 
==Giovanni GranaiBiografia ==
La famiglia Branai Castriota venne in Italia al seguito di [[Andronica Arianiti-Muzaka|Andronica]], vedova di Scanderbeg nel [[1468]].
Giovanni Castriota Granai fu allevato a corte come un principe e ricevette una fine educazione umanistica (lettere latine e greche) oltre che in lingue straniere. Per la prestanza fisica divenne presto un valoroso condottiero.Grande protagonista della guerra franco-ispanica servì lealmente la corona d'Aragona nei più rilevanti fatti d'arme in Puglia e nel Salento. Combattè contro [[Carlo VIII]] e scortò in Spagna la regina nel settembre 1499. Dopo l'esilio in Francia del re Federico organizzò la riconquista del Salento difendendo [[Gallipoli]], unica città rimasta fedele agli Aragonesi. Succedette al padre nel 1508 come conte di [[Copertino]] e marchese di [[Galatone]] aggiungendo alla contea di Copertino le terre di [[Leverano]] e [[Veglie]]. Dopo il matrimonio nel 1513 con Giovanna Gaetani di Traetto visse a[[Mesagne]] ove morì il 2 agosto 1516. A lui succedette l'unica figlia Maria nata nel 1513 sotto la tutela della regina e dello zio Alfonso mentre la moglie Giovanna Gaetani si risposò con [[Bernardino Acquaviva]], duca di[[Nardò]].
 
Giovanni, allevato alla corte di Napoli, ricevette una fine educazione umanistica (lettere latine e greche) oltre che in lingue straniere e, nonostante fosse il primogenito, venne indirizzato verso la carriera ecclesiastica. Nel 1486, all'età di 18 anni, per volere della regina [[Giovanna di Trastámara (1455-1517)|Giovanna III]], Signora di [[Mazara del Vallo]] in [[Sicilia]], divenne vescovo di [[Diocesi di Mazara del Vallo|Mazara del Vallo]]. Durante il regno di [[Ferrante I di Napoli]] (1495-1496) fu anche [[cappellano]] maggiore della [[Cappella Palatina (Napoli)|cappella reale]], incarico che comprendeva anche competenze di natura giurisdizionale. Ma, nella sua diocesi, il giovane Giorgio non vi si fece mai vedere e ottenne di poter delegare ad altri l'esercizio delle funzioni episcopali fino a che egli stesso non avesse posseduto i requisiti canonici. Alla diocesi rinunciò solo nel [[1503]], quando da anni era chiaro che non era tagliato per la carriera ecclesiastica.<ref name=":67">Paolo Petta, p. 67</ref>
==Ferrante Granai==
 
Giovanni, che con i suoi genitori, Branai e Maria Zardari, i suoi fratelli, Alfonso e Ferdinando, e le sue sorelle, Isabella, Giovanna e Camilla, viveva a Napoli fu coinvolto nella crisi della [[Corona d'Aragona|dinastia aragonese]] ([[Congiura dei baroni#Il secondo scontro (1485-1486)|seconda congiura dei baroni]] dal 1485 al 1486).<ref name=":67" /> Per la prestanza fisica divenne presto un valoroso condottiero. Il 7 settembre 1499 Giovanna III, scortata da Giovanni, lasciò Napoli e si recò in Spagna presso il fratello [[Ferdinando II d'Aragona|Ferdinando]].<ref>{{cita web|url=http://www.castriotascanderbeg.it/biografie/7-biografia-andronica-arianiti-commeno |titolo=Biografia Andronica Arianiti Commeno |accesso=15 settembre 2019}}</ref> La figlia Giovanna IV, nel marzo 1500 si trovava ancora a Napoli come si deduce da una lettera, scritta da Giovanna III alla figlia, datata 26 marzo 1500.<ref>{{cita libro |autore=[[Marin Sanudo il Giovane|Marino Sanuto]] |titolo=I Diarii, Tomo III |url=https://www.archive.org/stream/bub_gb_u60FAAAAQAAJ#page/n349/mode/2up/ |editore=Marco Visentini |città=Venezia |anno=1880 |p=301}}</ref> L'ambasciatore Thomas Bradley<ref>{{cita libro |autore=James Gairdner |titolo=Historia Regis Henrici Septimi, a Bernardo Andrea Tholosate Conscripta: Necnon Alia Quaedam ad Eundem Regem Spectantia |url=https://archive.org/details/historiaregishen00gair/page/222 |anno=1858 |editore=Longman, Brown, Green, Longmans, and Roberts |città=London |p=223 |lingua=en}}</ref> che visitò le due regine nella loro residenza di Reyalls ([[Valencia]]) il 23 giugno 1505 osservò e segnalò il privilegio che era riservata a Branai e alla sua famiglia (moglie, due maschi e tre femmine) che assisteva all'udienza.<ref name=":223">James Gairdner, p. 223</ref> La notizia sembra rispondere alla verità, perché nel marzo 1502 il maggiore dei maschi, Giovanni, si trovava a [[Palermo]].<ref name=":69">Paolo Petta, p. 69</ref> Nel Regno di Napoli era già in corso la [[Guerra d'Italia del 1499-1504|guerra fra spagnoli e francesi]] e Giovanni raggiunse il Gran Capitano [[Gonzalo Fernández de Córdoba]].<ref name=":69" /> Giovanni servì lealmente la [[corona d'Aragona]] nei più rilevanti fatti d'arme in Puglia e nel Salento. Dopo l'esilio in Francia del re [[Federico I di Napoli|Federico]], organizzò la riconquista del Salento difendendo [[Gallipoli]], unica città rimasta fedele agli Aragonesi.
Fu il miglior guerriero della famiglia ed operò lontano dal Salento. Nel 1524 e 1525 fu capitano genrerale della cavalleria leggera al comando dell'avanguardia dell'esercito imperiale. Morì nella battaglia di [[Pavia]] forse per mano di [[Francesco I]].
 
[[File:Chiesa di San Sebastiano e San Rocco Galatone.jpg|miniatura|Chiesa di San Sebastiano e San Rocco]]
==Alfonso Granai ==
Nel 1505 compare come "luogotenente generale delle serenissime regine Johanna mater et filia".<ref>Paolo Petta, p. 70</ref> Dopo la morte del padre nel 1508 divenne 2º duca di Copertino, 2º barone di Galatone e in seguito creato primo [[duca di Ferrandina]].<ref name=":67" /> La contea di Copertino comprendeva anche le terre di [[Leverano]] e [[Veglie]]. A Galatone fece costruire per i [[domenicani]] un convento e la [[Chiesa di San Sebastiano e San Rocco (Galatone)|chiesa di San Sebastiano e San Rocco]] e promosse a Copertino l'insediamento dei [[Ordine dei frati minori|francescani]], ordine particolarmente attivo nella lotta contro il rito bizantino, nel convento di Santa Maria di Casole.<ref name=":67" />
 
Dopo il matrimonio nel [[1513]] con Giovanna Gaetani di Traetto visse a [[Mesagne]] ove morì il 2 agosto [[1514]]. Venne seppellito nel Santuario della Misericordia.<ref>{{cita web|url=http://www.radicionline.com/santuariomisericordia.htm|titolo=Santuario della Misericordia|accesso=15 settembre 2019}}</ref> Gli succedette l'unica figlia Maria, nata nel [[1513]], sotto la tutela della regina e dello zio Alfonso, mentre la moglie Giovanna Gaetani si risposò con [[Acquaviva (famiglia)#Giovanni Bernardino|Giovan Bernardino Acquaviva]], duca di [[Nardò]].
Dopo la scomparsa dei fratelli Giovanni e Ferrante cercò di riunire nel suo casato tutti i feudi della famiglia Castriota Granai attraverso matrimoni tra i suoi figli ed i nipoti.Fece sposare il figlio Antonio con la nipote Maria, erede di Giovanni, e l'altro figlio Giovanni con la nipote Giovanna, erede di Ferrante. Per le altre figlie combinò matrimoni con le più importanti famiglie napoletane.
 
=== I fratelli Alfonso e Ferrante ===
==GENEALOGIA==
Fu* Ferrante: fu il miglior guerriero della famiglia ed operò lontano dal Salento. Nel 1524 e 1525 fu capitano genreralegenerale della cavalleria leggera al comando dell'avanguardia dell'esercito imperiale. Morì nella [[Battaglia di Pavia (1525)|battaglia di [[Pavia]] forseil per24 manofebbraio didel [[Francesco I]]1525.
Dopo* Alfonso: dopo la scomparsa dei fratelli Giovanni e Ferrante cercò di riunire nel suo casato tutti i feudi della famiglia Castriota Granai attraverso matrimoni tra i suoi figli ed i nipoti. Fece sposare il figlio Antonio con la nipote Maria, erede di Giovanni, e l'altro figlio Giovanni con la nipote Giovanna, erede di Ferrante. Per le altre figlie combinò matrimoni con le più importanti famiglie napoletane. Il suo talento politico gli fece raggiungere nel [[1532]] la nomina a consigliere regio, affiancando il viceré [[Pietro di Toledo]].
 
=== La discendenza ===
Bernardo Granai (Wranan) Castriota + 1508
|→ Giovanni (* 1468 a Mesagne, † 2 agosto 1514 a Mesagne), Vescovo di Mazara del Vallo dal 1486 al 1503; 2º Conte di Copertino e 2º Barone di Galatone da agosto 1508<ref>al feudo apparteneva oltre Copertino anche [[Veglie]] e [[Leverano]]</ref>; 2º Duca di Ferrandina dal 1508<ref name=":88">{{cita libro|lingua=en|autore=Noel Malcolm|titolo=Agents of Empire: Knights, Corsairs, Jesuits and Spies in the Sixteenth Century Mediterranean world|url=https://books.google.it/books?id=9rCYCgAAQBAJ&lpg=PP1&hl=it&pg=PA88&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|anno=2015|editore=University Press|città=Oxford|p=88|ISBN=978-0-19-026278-5}}</ref>; vicario della regina in Puglia e Basilicata (1467-1516) ∞ 5 luglio 1513 Giovanna [[Gaetani#Gaetani dell'Aquila d'Aragona, principi di Piedimonte e Gioia, duchi di Laurenzana, conti di Fondi, Traetto, Alife e Morcone|Gaetani dell’Aquila d’Aragona]] († dopo 1541) , figlia di Onorato, 1º Duca di Traetto e di Lucrezia [[Aragona (famiglia)|d’Aragona]] ∞ N.N.<ref name="malta">{{cita web|lingua=en|url=https://www.maltagenealogy.com/castriota|titolo=Castriota|accesso=29 marzo 2019}}</ref>
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|--> Giovanni vicario della regina in Puglia e Basilicata;
| |→ Pirro (* 1498; † 1561), figlio naturale<ref name="malta2">{{cita web|lingua=en|url=https://www.maltagenealogy.com/castriota|titolo=Castriota|accesso=29 marzo 2019}}</ref>, barone di Parabita e governatore di Terra d'Otranto
conte di Copertino e marchese di Galatone (1467-1516)
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| |→ Maria (* 1514; † estate 1544)<ref name="malta2" />, II duchessa di Ferrandina, II contessa di Copertino, II baronessa di Galatone ∞ Antonio (* 1522; † 1549), conte di Copertino, cugino di 1º grado, figlio di Alfonso; la coppia non ebbe figli
|--> Maria sposa il figlio di Alfonso ,Antonio conte di Copertino
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|--> Pirro (figlio naturale nato nel 1498)barone di Parabita e governatore di Terra d'Otranto
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|--> Alfonso governatore in Capitanata e in Calabria
| |--> Antonio sposa la figlia di Giovanni, Maria
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|--> Antonio sposa la figlia di Giovanni, Maria
| |--> Giovanni sposa la figlia di Ferrante, Giovanna
| |
|--> Giovanni sposa la figlia di Ferrante, Giovanna
| |→ Isabella sposa Acquaviva
| |--> Isabella sposa Acquaviva
| |→ Camilla sposa Caracciolo
| |--> Camilla sposa Caracciolo
| |→ Giovanna sposa Capece
|--> Giovanna sposa Capece
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|--> Ferrante governatore dell'Abruzzo |
|
|--> Giovanna sposa il figlio di Alfonso Branai Castriota, Giovanni
|
|--> Ippolita sposa Becci
 
Da una nobildonna della famiglia Mele, Giovanni ebbe il figlio naturale Pirro: nato a Galatone nel 1498, rimasto orfano, fu aiutato dallo zio Alfonso che lo preferì al figlio Antonio. Allievo del [[Antonio De Ferrariis|Galateo]] per le lettere latine e greche, abile condottiero ed unico maschio a perpetuare la stirpe dei Castriota Granai. Divenne barone di [[Parabita]] e governatore di Terra d'Otranto.
==BIBLIOGRAFIA==
 
Tra il 1522 ed il 1535 nella [[Chiesa di San Sebastiano e San Rocco (Galatone)|chiesa di San Sebastiano e San Rocco a Galatone]], voluta dal padre Giovanni, il galatonese Pirro assieme alla sorellastra Maria e allo zio Alfonso dedicano al loro amato genitore il meraviglioso bassorilievo col corteo trionfale per celebrare le sue vittorie sui francesi. Un solenne ingresso in città di Giovanni Castriota Granai ispirato ai Trionfi di Cesare di [[Andrea Mantegna]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Zacchino Vittorio, Primordio Luigi ''Galatone da Malacarne a oggi (1407-2007)'' ISBN 88-902071-9-1 Edit Santoro Galatina (Lecce) 2006.
 
== Voci correlate ==
*[[Branai Castriota]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|autore=[[David M. Cheney]]|https://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bcastrin.html|Giovanni Castriota Branai}}
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Diocesi di Mazara del Vallo|Vescovo di Mazara del Vallo]]
|immagine = BishopCoA PioM.svg
|periodo = 15 marzo [[1486]] - [[1503]]
|precedente = [[Giovanni Montaperto-Chiaromonte]]
|successivo = [[Giovanni Villamarino]]
}}
{{Vescovi di Mazara del Vallo}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Cattolicesimo|guerra}}
 
[[Categoria:Branai Castriota]]
[[Categoria:Vescovi di Mazara del Vallo]]