Roncole Verdi: differenze tra le versioni

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{{nd|la frazione di [[Montù Beccaria]] in [[provincia di Pavia]]|Roncole (Montù Beccaria)|Roncole}}
{{Frazione
{{Divisione amministrativa
|nomeFrazione = Roncole Verdi
|immagineNome = GiuseppeRoncole Verdi casa natale.jpg
|Nome ufficiale =
|didascalia = La casa natale di Giuseppe Verdi
|siglaRegionePanorama = EMR
|Didascalia =
|siglaProvincia = PR
|Stemma =
|nomeDelComune = Busseto
|Stato = ITA
|linkStemma = Busseto-Stemma.png
|Grado amministrativo = 4
|latitudineGradi = 44
|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|latitudineMinuti = 57
|Divisione amm grado 2 = Parma
|latitudineSecondi = 08
|Divisione amm grado 3 = Busseto
|longitudineGradi = 10
|Superficie =
|longitudineMinuti = 04
|Note superficie =
|longitudineSecondi = 19
|altitudineAbitanti = 382
|Note abitanti = [[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]]
|Aggiornamento abitanti = 2010
|anno =
|Codice catastale =
|cap = 43010
|Nome abitanti =
|prefisso = 0524
|nomeAbitantiPatrono =
|patronoFestivo =
|festivo =
}}
{{quote|Sono stato, sono e sarò sempre un paesano delle Roncole|Giuseppe Verdi}}
'''Roncole Verdi''' ('''Roncal''' in [[dialetto parmigiano]]) è una piccola [[frazione comunale|frazione]] situata a pochi chilometri di distanza dalla città di [[Busseto]], in [[provincia di Parma]]. La località deve la sua notorietà all'essere il luogo natale del compositore [[Giuseppe Verdi]]. Nel suo camposanto è sepolto un altro grande della ''Bassa parmense'', lo scrittore [[Giovannino Guareschi]], l'autore delle figure letterario-cinematografiche di [[Don Camillo]] e [[Peppone]], cui è dedicata una mostra antologica permanente nella sede del centro studi che porta il suo nome.
 
{{Citazione|Sono stato, sono e sarò sempre un paesano delle Roncole<ref name="Casa natale di Giuseppe Verdi">{{cita web|url=http://www.bussetolive.com/page.asp?IDCategoria=3544&IDSezione=24160&ID=453689|titolo=Casa natale di Giuseppe Verdi|accesso=3 marzo 2016}}</ref>|[[Giuseppe Verdi]]}}
Lungo la strada provinciale che dalla frazione porta al vicino abitato di [[Soragna]] è visitabile la casa natale di Verdi mentre, poco distante si trova la chiesa dedicata a [[San Michele Arcangelo]] all'interno della quale è conservato l'[[organo (musica)|organo]] su cui, ancora giovinetto, ''Péppin'' ebbe modo di suonare le sue prime [[nota|note]] sotto la guida di don Pietro Baistrocchi, il sacerdote che fu il suo primo insegnante di [[musica]].
'''Roncole Verdi''' (''Roncal'' in [[dialetto parmigiano]]), già '''Le Roncole''', è una piccola [[frazione comunale|frazione]] del comune di [[Busseto]], in [[provincia di Parma]].
 
La località deve la sua notorietà all'essere il luogo natale del compositore [[Giuseppe Verdi]]<ref name="Casa natale di Giuseppe Verdi"/>.
[[Immagine:GiuseppeVerdi.jpg|left|120px|thumb|Giuseppe Verdi]]
Verdi nacque - secondo i biografi - in quella che era una sorta di casa-osteria, così come è raffigurata in un noto dipinto ottocentesco di Achille Formis oggi custodito al Museo teatrale alla Scala di [[Milano]]. <br/>
Per la verità vi è più di un dubbio che Verdi sia nato realmente in quella casa, dichiarata monumento nazionale ed ora adibita a museo, mentre è certa comunque la nascita del compositore nella frazione bussetana che oggi porta anche il suo nome.
 
Roncole Verdi dista 3,97&nbsp;km da Busseto.<ref>{{cita web|url=http://italia.indettaglio.it/ita/emiliaromagna/parma_busseto_roncoleverdi.html|sito=italia.indettaglio.it|titolo=La Frazione di Roncole Verdi|accesso=10 gennaio 2017}}</ref>
Sul frontale della casa una lapide risalente al [[1872]] ricorda come i marchesi Pallavicino, antichi proprietari dell'edificio, avessero disposto che lo stabile rimanesse allo stato originale. <br/>
Alla morte di Verdi, nel [[1901]], i poveri di Roncole beneficiati dall'amato concittadino fecero porre una lapide sulla facciata per onorarne la memoria.
Soltanto una dozzina di anni dopo, nel [[1913]], in concomitanza con il primo centenario della nascita, nel giardino antistante la casa venne posto il busto bronzeo del compositore, opera dello scultore Cantù.
 
== Origini del nome ==
Nel [[1976]] sono state girate numerose scene del [[film]] [[Novecento (film)|Novecento]] di [[Bernardo Bertolucci]].
La località, detta "Le Roncole" fino al 1963, fu in seguito rinominata "Roncole Verdi" in onore di Giuseppe Verdi, in ottemperanza a un [[decreto del presidente della Repubblica]].<ref name="Casa natale di Giuseppe Verdi"/><ref>{{Cita web|url=https://www.normattiva.it/eli/id/1963/06/27/063U0852/ORIGINAL|titolo=DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 maggio 1963, n. 852|sito=Normattiva|accesso=7 giugno 2025}}</ref>
 
== Storia ==
Nel gennaio [[2001]] nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della morte di Verdi il Comune di Busseto ha portato a compimento una ristrutturazione del percorso didattico-museale della casa natale del compositore, dotandolo di pannelli esplicativi e moderni strumenti audiovisivi ed informatici.
Il territorio di Roncole Verdi risultava probabilmente abitato già nell'[[età del bronzo]] dai [[Terramaricoli]], che lasciarono varie tracce nelle zone di Casaroldo di Samboseto, [[Castione Marchesi]] e Montà di Roncole.<ref name="Novecento anni di vita">{{cita web|url=http://www.immac.it/wp-content/uploads/2013/05/Roncole_Gervasoni.pdf|titolo=Novecento anni di vita|accesso=4 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160307120351/http://www.immac.it/wp-content/uploads/2013/05/Roncole_Gervasoni.pdf|dataarchivio=7 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
Si ha tuttavia certezza che la località fosse abitata soltanto a partire dall'[[epoca romana]], per una serie di motivazioni: innanzitutto il nome Roncole deriverebbe dal latino "runcare", che significava "sarchiare", "dissodare"; in secondo luogo sono numerosi i reperti archeologici risalenti a tal periodo rinvenuti nella zona, soprattutto nei pressi della [[Corte delle Piacentine]]; infine, la suddivisione agricola del territorio ricalca il tipico schema quadrangolare della [[centuriazione romana]].<ref name="Novecento anni di vita"/>
== Casa natale di Verdi ==
{{Museo
|NomeMuseo= Casa Natale di Giuseppe Verdi
|Indirizzo= Via Verdi 1 - 43011 - [[Roncole Verdi]] - [[Busseto]] (PR) - [[Emilia-Romagna]]
|Tipologia=
|Immagine=
|Didascalia= <!-- testo da usare eventualmente come didascalia dell'immagine -->
|Larghezza= 300px
|Orari= dal 1 marzo al 31 ottobre: da martedì a domenica<br>
ore 9.30 - 12.30 (ultimo ingresso h.12)<br>
ore 14.30 - 18.30 (ultimo ingresso h.18)<br>
dal 1 novembre al 28 febbraio: sabato e domenica su prenotazione per gruppi di almeno 10 persone<br>
ore 9.30 - 12.30 (ultimo ingresso h.12)<br>
ore 14.00 - 16.30 (ultimo ingresso h.16)<br>
Giorni di chiusura: 25 dicembre e 1 gennaio<br>
|Biglietti= Ingresso singolo: € 4,00
Ingresso scuole: € 2,00 per persona
Ingresso comitive: € 3,00 per persona
|Telefono= 0524/97450<br>
per prenotazioni 0524/92487<br>
|Sito=
|Mezzi= <!-- Come arrivarci con mezzi pubblici -->
 
La zona continuò ad essere sede di insediamenti umani anche nelle epoche successive, sia nel periodo [[bizantino]] che in quello [[Longobardi|longobardo]]. La prima [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Busseto)|chiesa di San Michele Arcangelo]] fu innalzata nel 1004, a testimonianza della stabilità insediativa raggiunta nel [[medioevo]].<ref name="Novecento anni di vita"/>
 
Con la nascita dello [[Stato Pallavicino]], la storia di Roncole dipese dalla vicina [[Busseto]], di cui condivise le sorti in qualità di sua frazione.<ref name="Novecento anni di vita"/>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
L'abitazione natale di [[Giuseppe Verdi|Verdi]] si presenta - nella descrizione che ne ha fatto Giuseppe Barigazzi nel suo libro ''Verdi - La vita &middot; Le opere'', edito dalla Periodici San Paolo - come ''una casa povera, bassa e lunga, un po' sghemba'', attorniata tutt'intorno da una manciata di piccoli edifici. e in cui ''è palpabile il senso di grama vita di quei tempi, l'impronta della fatica, della povertà dignitosa''.<br/>
=== Chiesa di San Michele Arcangelo ===
A piano terra vi era l'osteria-drogheria di Carlo Verdi e Luigia Uttini, casalinga e allo stesso tempo filatrice, genitori del futuro compositore, con le finestre ''barrate'' per ''alleggerire'' la cosiddetta ''tassa sull'aria'', una delle mille gabelle che complicavano la vita, specie quella dei più poveri, in inizio [[XIX secolo|Ottocento]].<br/>
{{Vedi anche|Chiesa di San Michele Arcangelo (Busseto)}}
Nei locali destinati oggi ad abitazione dei custodi della casa-museo si trovava la cucina della vecchia osteria. Poco distante - ''protetti da un portone che sembra macerato da secoli di pioggia'', nelle parole di Barigazzi - sono situati i locali che servivano da ricovero per il [[calesse]], il cavallo, i maiali, le galline, il fieno, il forno, ''e la fornacella per il bucato''.
[[File:Chiesa di San Michele Arcangelo (Roncole Verdi, Busseto) - facciata 2019-06-19.jpg|thumb|left|Facciata della chiesa di San Michele Arcangelo]]
[[File:Roncole - kostel, kde se Verdi učil hrát na varhany - Itálie - panoramio.jpg|thumb|Canonica e zona absidale della chiesa di San Michele Arcangelo]]
Edificata in origine nel 1004, la chiesa fu completamente ricostruita in forme [[architettura barocca|barocche]] tra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVII secolo]]; al suo interno sono presenti numerose tracce degli affreschi risalenti agli inizi del XVI secolo, riaffiorate durante i restauri novecenteschi; l'edificio ospita inoltre alcuni dipinti ad olio, tra cui la grande tela raffigurante il ''Calvario'' dello scenografo [[Girolamo Magnani]], che viene esposta ogni anno il [[venerdì santo]]; nella chiesa, ove [[Giuseppe Verdi]] ricevette il battesimo, è infine conservato l'[[Organo (strumento musicale)|organo]] settecentesco su cui studiò il Maestro da bambino.<ref>{{cita web|url=http://www.roncoleverdi.it/Chiesa_parrocchiale.html|titolo=La chiesa parrocchiale|accesso=1º marzo 2016|dataarchivio=21 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130921145718/http://www.roncoleverdi.it/Chiesa_parrocchiale.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== La lapide commemorativa ====
Al primo piano, allo sbocco della scala, in una stanzetta chiusa dal tetto a spiovente, vi era il solaio; poco distante, la stanza dal soffitto basso e con travi a vista in cui Giuseppe Verdi venne alla luce il [[10 ottobre]] [[1813]], giorno di domenica e festa del patrono locale, San Donnino. L'atto di nascita sarà registrato a Busseto, comune di riferimento.
Alla base dell'antica torre campanaria una targa ricorda un tumultuoso episodio accaduto quando Giuseppe Verdi aveva pochi mesi di vita. Nella primavera del 1814, in seguito alla disfatta [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]], le ''orde sanguinarie di Russia e d'Austria'', in alleanza con [[Gioacchino Murat]], compirono razzie nelle campagne intorno alle Roncole. Luigia Uttini, accortasi del pericolo, trovò scampo rifugiandosi col figlio in braccio nel campanile, poco distante dalla loro casa-osteria; come riporta la targa, la donna ''scampava il suo piccolo Beppino'' conservando ''all'arte un arcangelo sublime'', ''all'auspicata redenzione d'Italia un bardo potente'' e a Roncole ''una fulgida gloria sicura''.<ref>{{cita web|url=http://www.bussetolive.com/page.asp?IDCategoria=3544&IDSezione=24162&ID=475788|titolo=Chiesa di S. Michele Arcangelo|accesso=2 marzo 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160308122054/http://www.bussetolive.com/page.asp?IDCategoria=3544&IDSezione=24162&ID=475788|dataarchivio=8 marzo 2016}}</ref>
 
=== Casa natale di Giuseppe Verdi ===
A quel tempo, Roncole (allora Roncole di Busseto o, più semplicemente, ''Le Roncole'') faceva parte del territorio di occupazione francese, fuori cioè dal territorio del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, ovvero il Dipartimento del [[Taro]] (dal nome del fiume che scendendo dall'[[Appennini|Appennino]] confluisce nel [[Po]]) poi annesso al [[Regno d'Italia]].<br/>
{{Vedi anche|Casa natale di Giuseppe Verdi}}
Carlo Verdi percorreva in calesse il breve tragitto che separava Roncole da Busseto, lungo una strada piatta e polverosa, tra campi di grano e distese di erba, per rifornirsi da Antonio Barezzi, grossista droghiere, mecenate e buon dilettante di [[musica]] (ma anche presidente della Filarmonica bussetana nonché padre della futura prima moglie di Verdi). <br/>
[[File:Rodný dům Giuseppe Verdiho v Roncole - Itálie - panoramio.jpg|thumb|[[Casa natale di Giuseppe Verdi]]]]
E sarà proprio questa amicizia a rivelarsi decisiva quando, ormai adolescente, Verdi sarà inviato a Busseto a studiare ancora presso religiosi. Sarà infatti Barezzi a metterlo in contatto con Ferdinando Provesi, direttore della scuola municipale di musica e organista della Collegiata, considerato colui che per primo ebbe consapevolezza dell'innato talento del grande compositore. <br/>
[[File:ID 034007633 Casa Natale G.Verdi - busto.jpg|thumb|left|Il busto di Giuseppe Verdi davanti alla casa natale]]
Lo stesso Barezzi - divenuto nel frattempo suocero di Verdi, che aveva sposato la figlia Margherita - risulterà decisivo nel trasferimento a [[Milano]] del suo pupillo e genero verso l'inizio di quella che sarebbe stata una sfolgorante carriera.
Nel 1781 la famiglia di Giuseppe Verdi prese in affitto la casa-osteria in cui il 10 ottobre 1813 sarebbe nato il Maestro, che vi avrebbe trascorso i suoi primi anni di vita. Il modesto edificio, mai modificato da allora, fu trasformato in [[casa museo]] e restaurato nel 2001 e soprattutto fra il 2013 e il 2014, con l'aggiunta di strumenti [[multimediali]] che consentono, attraverso suoni ed ombre, di ricreare l'atmosfera di quando Giuseppe Verdi era bambino; all'interno, oltre l'ingresso, sono presenti la vecchia cucina, l'osteria, la cantina e l'antica posteria per i cavalli; al primo piano si trovano invece le semplici stanze da letto. Nel piccolo giardino antistante alla casa è collocato dal 1913 un busto raffigurante ''Giuseppe Verdi'', scolpito da Giuseppe Cantù in occasione del centenario della nascita del Maestro.<ref name="Casa natale di Giuseppe Verdi" />
 
=== Tomba di Giovannino Guareschi ===
== Una targa ==
All'interno del cimitero, situato accanto alla [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Busseto)|chiesa di San Michele Arcangelo]], si trova la tomba di [[Giovannino Guareschi]], decorata con una scultura in bronzo raffigurante il volto dello scrittore, realizzata dall'artista [[Luigi Froni]].<ref>{{cita web|url=http://www.ana.it/page/quel-mitico-indimenticabile-giovannino1902|titolo=Quel mitico, indimenticabile Giovannino|accesso=27 novembre 2016}}</ref> Nel 2008, in occasione del centenario della sua nascita, vi si svolse la cerimonia commemorativa "Cento 500 per i 100 anni di Guareschi", che riunì una delegazione di appassionati di [[Fiat Nuova 500|Fiat 500 d'epoca]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzettadiparma.it/news/cultura/672/Cento-Cinquecento-per-Guareschi.html|titolo=Cento Cinquecento per Guareschi|accesso=27 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161127152721/http://www.gazzettadiparma.it/news/cultura/672/Cento-Cinquecento-per-Guareschi.html|dataarchivio=27 novembre 2016|urlmorto=sì}}</ref>
A Roncole una targa ricorda un tumultuoso episodio accaduto quando Verdi non aveva neppure due anni. Nel [[1814]], infatti, le ''orde sanguinarie di Russia e d'Austria'', in alleanza con [[Gioacchino Murat]], compiono razzìe nelle campagne intorno Roncole. Luigia Verdi si accorge che il nemico è ormai alle porte del paese, acchiappa il suo piccolo e trova rifugio nel campanile della parrocchiale di San Michele, poco distante dalla casa-osteria. La targa-ricordo ricorda oggi come Luigia Verdi ''scampava il suo piccolo Beppino'' conservando ''all'arte un arcangelo sublime'', ''all'auspicata redenzione d'Italia un bardo potente'' e a Roncole ''una fulgida gloria sicura''.
 
=== Corte delle Piacentine ===
== Parrocchiale di San Michele Arcangelo ==
{{vedi anche|Corte delle Piacentine}}
La sua origine viene fatta risalire al periodo dell'[[alto medioevo]] anche se l'aspetto attuale viene datato tra il [[XVI secolo]] e il [[XVII secolo]]. <br/>
[[File:Corte-delle-piacentine-aerea.jpg|thumb|[[Corte delle Piacentine]]]]
L'interno, a tre navate, contiene numerosi affreschi votivi o simulanti pale d'altare, recuperati in tempi recenti e opera di pittori emiliani del [[XV secolo]] e [[XVI secolo]]. Da ricordare:
A pochi chilometri dal centro abitato sorge una grande [[corte rurale]], costruita in stile [[architettura neoclassica|neoclassico]] tra il 1820 e il 1832 per volere del principe Giovanni Vidoni de Soresina, su progetto dell'architetto [[Luigi Voghera]]; la struttura, sviluppata attorno a un ampio cortile rettangolare lastricato in mattoni, è contraddistinta dal porticato che corre lungo le ali laterali e dall'elegante corpo residenziale centrale su due livelli; la corte agricola fu utilizzata quale set di alcune scene dei [[film]] ''[[Novecento (film)|Novecento]]'', del 1976, e ''[[La luna (film 1979)|La luna]]'', del 1979, entrambi diretti da [[Bernardo Bertolucci]].<ref>{{cita web|url=http://www.filmtv.it/post/23623/dizionario-del-turismo-cinematografico-corte-delle-piacentin/#rfr:none|titolo=Dizionario del Turismo Cinematografico: Corte delle Piacentine|accesso=3 marzo 2016}}</ref><ref>{{cita|Zambelli|pp. 44-45}}.</ref>
*San [[Pellegrino Laziosi]]
 
*Adorazione dei Magi
== Cultura ==
*[[San Giovanni Battista]].
=== Musei ===
==== Mostra Antologica Permanente "Tutto il mondo di Guareschi" ====
In questa chiesa Giuseppe Verdi venne battezzato e apprese i primi rudimenti musicali sotto la guida del prevosto Pietro Baistrocchi, esercitandosi su un organo - ancora visibile - costruito nel [[1797]] da Ferdinando Bossi e restaurato in tempi diversi nell'anno [[1900]] e nel [[1964]].
[[File:Giovannino Guareschi.jpg|thumb|[[Giovannino Guareschi]]]]
Nel 1952 lo scrittore [[Giovannino Guareschi]] acquistò un lotto di terreno ai margini del paese, ove edificò la propria abitazione tuttora abitata da discendenti.<ref>{{cita web|url=http://www.giovanninoguareschi.com/01-incompiuta.pdf|titolo=Giovannino Guareschi raccontato dai figli|accesso=3 marzo 2016}}</ref>Giovannino Guareschi inoltre nel 1957 aprì, di fianco alla Casa Natale di Giuseppe Verdi, un Caffè per offrire un punto di ristoro ai già numerosi ammiratori di Giuseppe Verdi in visita alla sua casa. Di fianco, nel 1964 aprì un ristorante che progettò e lui stesso, e che fu gestito dal figlio Alberto ininterrottamente fino al 1995, quando i figli di Guareschi assieme ad amici ed appassionati costituirono il "Club dei Ventitré", associazione culturale nata allo scopo di fare informazione ufficiale e documentale su Giovannino Guareschi e la sua opera. L'associazione culturale è tuttora attiva e contattabile tutti i giorni. Si tratta della sola associazione in grado di fare informazione ufficiale su Giovannino Guareschi grazie alla collaborazione con la famiglia Guareschi e l'Archivio privato di proprietà di Alberto Guareschi. I locali del Ristorante Guareschi furono così riutilizzati dal Club dei Ventitré ed Archivio Guareschi: nell'ex sala da pranzo al piano terra si trova la Mostra "Giovannino nostro babbo", unica mostra permanente ed antologica dedicata allo scrittore. Grazie ai pannelli preparati dai figli Alberto e Carlotta e ai numerosi materiali provati che li corredano, la narrazione si snoda permettendo di conoscere la vita di Giovannino Guareschi e il legame con la sua opera letteraria vasta e variegata. Al piano terra si trovano pure un Bookshop dedicato a Giovannino Guareschi e la Sala Mediateca "Franco Tedeschi" dove è proiettato un filmato introduttivo alla visita, si accolgono i gruppi e si organizzano letture e Caffè Letterari. Al primo piano si trovano la sede del Club dei Ventitré, la sua biblioteca, emeroteca ed archivio, l'archivio IMI già curato da Carlotta Guareschi, la Biblioteca privata Guareschi e il Centro Studi "Carlotta Guareschi" attrezzato con pc per l'utenza. I locali già adibiti a cucina e dispensa del Ristorante sono ora occupati dall'Archivio privato Guareschi, composto da 200.000 documenti, cui si accede contattando Alberto Guareschi presso il Club dei Ventitré.<ref>{{cita web|url=http://www.alleroncole.it/percorso-giovannino-guareschi/|titolo=Percorso Giovannino Guareschi|accesso=25 febbraio 2018|dataarchivio=25 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180225205758/http://www.alleroncole.it/percorso-giovannino-guareschi/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.museiparma.it/site/?page_id=374|titolo=Casa archivio Giovannino Guareschi|accesso=25 febbraio 2018}}</ref>
 
=== Eventi ===
==== Verdianeum Festival ====
Fra il 1978 e il 1986 ebbe luogo davanti alla casa natale di Giuseppe Verdi il ''Verdianeum Festival'', manifestazione [[opera lirica|lirica]] a cadenza annuale curata dal maestro [[Silvano Frontalini]] e, per alcuni tempi, dal [[baritono]] [[Aldo Protti]]; gli spettacoli richiamarono molti appassionati della lirica, provenienti anche dall'estero.<ref>{{cita web|url=http://www.nuovoverdianeum.it/solisti/cv-direttore-silvano-frontalini|titolo=CURRICULUM di Silvano Frontalini|accesso=3 marzo 2016|dataarchivio=8 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160308034156/http://www.nuovoverdianeum.it/solisti/cv-direttore-silvano-frontalini|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Roncole Festival ====
Dal 2015 si tiene davanti alla casa natale di Giuseppe Verdi il ''Roncole Festival'', manifestazione lirica simile alla precedente, durante la quale vengono eseguiti numerosi duetti, arie, romanze e cori tratti dalle opere del Maestro.<ref>{{cita web|url=http://www.bussetolive.com/page.asp?IDCategoria=3548&IDSezione=29797&ID=528772|titolo=Primo Roncole Festival|accesso=3 marzo 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160308132006/http://www.bussetolive.com/page.asp?IDCategoria=3548&IDSezione=29797&ID=528772|dataarchivio=8 marzo 2016}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=[[Giuseppe Barigazzi (a cura di) - '']]|titolo=Verdi - La vita &middot;· Le opere'', edizioni |città=Milano|anno=1996|editore=Periodici San Paolo}}
* {{cita pubblicazione|autore=Cinzia Zambelli|titolo=Alla Corte degli Angeli - agriturismo e non solo|rivista=Agricoltura|editore=Regione Emilia-Romagna|città=Bologna|numero=12|anno=2016|mese=dicembre|pp=43-45|url=http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/archivio-agricoltura/2016/dicembre-2016/agricoltura-dicembre-2016-numero-intero/at_download/file/Agri12-2016Web.pdf|accesso=17 ottobre 2017|cid=Zambelli|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171017203114/http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/archivio-agricoltura/2016/dicembre-2016/agricoltura-dicembre-2016-numero-intero/at_download/file/Agri12-2016Web.pdf|dataarchivio=17 ottobre 2017|urlmorto=sì}}
 
== CollegamentiAltri esterniprogetti ==
{{interprogetto}}
*[http://www.bassaparmense.it/paesi/Roncole%20Verdi.htm Approfondimento]
*[http://www.organisti.it/organo_bossi_roncole.htm L'organo Bossi di S.Michele Arcangelo]
*[http://www.roncoleverdi.it Sito dettagliato su Roncole Verdi]
 
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Busseto]]
* {{cita web | 1 = http://www.roncoleverdi.it/ | 2 = Sito dettagliato su Roncole Verdi | accesso = 25 febbraio 2008 | dataarchivio = 18 maggio 2021 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20210518051700/http://www.roncoleverdi.it/ | urlmorto = sì }}
[[Categoria:Frazioni della provincia di Parma]]
* {{cita web | 1 = http://www.nuovoverdianeum.it/ | 2 = Sito ufficiale del Roncole Festival | accesso = 3 marzo 2016 | dataarchivio = 8 marzo 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160308034032/http://www.nuovoverdianeum.it/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.giovanninoguareschi.com/|Sito ufficiale di Giovannino Guareschi}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Emilia}}
 
[[Categoria:Frazioni di Busseto]]
[[de:Le Roncole]]
[[Categoria:Festival musicali in Emilia-Romagna]]
[[en:Le Roncole]]
[[frCategoria:RoncoleGiuseppe Verdi]]
[[Categoria:Festival di musica classica in Italia]]
[[nl:Le Roncole]]
[[no:Roncole]]
[[pt:Roncole Verdi]]
[[vec:Roncole Verdi]]