Probabilismo: differenze tra le versioni
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Col termine '''probabilismo''' si definisce una concezione [[filosofia|filosofica]] che ammette l'influenza del [[caso (filosofia)|caso]] nei [[fenomeno|fenomeni]] [[materia (filosofia)|materiali]]. Il probabilismo assume storicamente tre diverse caratteristiche:
{{S|filosofia}}▼
# "[[gnoseologia|gnoseologico]]", risalente al [[II secolo a.C.]];
# "[[etica|etico]]" (o "morale) nel [[XVII secolo|'600]];
# "[[ontico]]" (o " fisico" ) nel [[XXI secolo|'900]].
Quest'ultimo si precisa poi in due ambiti specifici della fisica:
:3a) quello della materia elementare subatomica di cui si occupa la [[meccanica quantistica]];
:3b) quello della materia macromolecolare in termini di [[complessità]].
==Probabilismo gnoseologico==
La più antica forma concettuale di probabilismo gnoseologico è quella presente nello [[scetticismo filosofico|scetticismo]] della
La dottrina probabilistica di Carneade poggia su tre assunti:
# rispetto all'oggetto la rappresentazione mentale "è" vera o falsa, rispetto al soggetto conoscente essa "appare" vera o falsa.
# Il numero e la complessità delle connessioni di una rappresentazione costituiscono il criterio di misura della sua attendibilità in quanto "persuasiva e non-contraddittoria".
# Si ha rafforzamento della "persuasività - noncontraddittoria" allorché il risultato cognitivo è stato ottenuto in modo analitico-metodico, ovvero attraverso un
In termini diacronici di raggiungimento della "probabilità" cognitiva, Carneade ritiene che quando si deve decidere in tempi brevi ci si può accontentare di una probabilità di tipo 1), ma che se si dispone di tempo si deve cercare di realizzare al meglio un'indagine del tipo 3). Il vertice della certezza probabilistica secondo Carneade si estrinseca perciò in un'analisi che raggiunge tre risultati principali: 1) essere persuasiva; 2) non venire contraddetta da altri; 3) essere "esauriente" rispetto ad ogni possibile ulteriore analisi.<ref>Sesto Empirico, ''Adversus Mathematicos'', (VI, 162 e seguenti)</ref>
==Probabilismo etico==
{{torna a|Dilemma morale}}
Con tale termine si designa anche la dottrina -cui facevano frequentemente appello i [[Gesuiti]] nel [[secolo XVII|sec. XVII]]- secondo cui, nei casi in cui l'applicazione di una regola morale sia dubbia, per non peccare basterebbe attenersi ad una opinione probabile, intentendosi per opinione probabile quella sostenuta da qualche teologo.▼
{{Vedi anche|Casuistica}}
▲Con tale termine si designa anche la dottrina - cui facevano frequentemente appello i [[Gesuiti]] nel [[secolo XVII|sec. XVII]] - secondo cui, nei casi in cui l'applicazione di una regola morale sia dubbia, per non peccare basterebbe attenersi ad una opinione probabile,
All'inizio del XVII secolo alcuni teologi dell'ordine dei [[Gesuiti]], come A. Escobar y Mendoza ed E. Bauny proponevano una morale di tipo individuale e istintivo, tale che, in caso di dubbio morale, si affidi alla [[coscienza (filosofia)|coscienza]] e non alla
Anche [[David Hume]] può esser fatto rientrare in questa categoria, poiché, infirmato il concetto di [[causa (filosofia)|causa]], egli negava l'esistenza di criteri generali di [[verità]], ma ammetteva un criterio sufficiente a dirigere la condotta morale. La sua azione polemica era diretta contro il [[determinismo causalistico]], tipico del [[meccanicismo]] materialistico.
Il padre domenicano [[Bartolomé De Medina]] nel 1577 si fece promotore di una "teoria morale della probabilità". In essa si sosteneva che nelle scelte morali, quando un caso è dubbio, non resta che affidarsi a un ''probabilismo'' secondo il quale, valutati i pro e i contro, si deve seguire tra le varie ipotesi di giustezza etica, quella che, "probabilisticamente", appare la migliore.
==Probabilismo ontico==
Attualmente per probabilismo si intende ciò che concerne la sfera del "fisico", ovvero della ''materia'' nel suo ''essere'' soggetto alle leggi della fisica, quando è non-deterministico. Nella [[filosofia contemporanea]] il ''probabilismo ontico'' è l'indirizzo gnoseologico-scientifico per il quale il carattere di probabilità viene riconosciuto ad un certo numero di settori del conoscere, soggetti a indeterminismo. Sistemi indeterministici sono in primo luogo tutti quelli biologici, ma anche molti tipi di sistemi fisici lo sono, sia di tipo semplice che complesso.
Tali sistemi vanno soggetti ad approcci conoscitivi che devono abbandonare l'idea delle possibilità di "definire" i loro caratteri dinamici, ma solo di accertarne l'evoluzione "probabile". Ciò avviene perché le variabili in gioco o sono instabili o sono in numero così elevato da rendere
===Sistemi semplici elementari===
Il primo a intravedere il carattere probabilistico della realtà fisica del molto piccolo era stato [[Ludwig Boltzmann]] (1844-1906), il quale aveva già capito che il mondo dell'elementarità fisica non poteva rientrare nelle leggi della fisica del macroscopico, soggetto alla [[meccanica classica]].<ref>N.Zanghì, ''I fondamenti concettuali
</ref>
{{
In riferimento ai sistemi fisici semplici il ''probabilismo'' concerne specialmente gli oggetti del mondo subatomico, le [[Particelle elementari]], indagati dalla [[Meccanica quantistica]] ed alcuni aspetti fenomenici nella [[cosmogonia]] del [[Modello Standard]].
Il probabilismo del mondo quantistico, già sostenuto implicitamente da [[Niels Bohr]] sin dal 1920, si rafforzava nel 1927 allorché [[Werner Heisenberg]] con il [[Principio di indeterminazione]]
Nel 1953 [[Louis de Broglie]], che era un determinista con forti accenti religiosi, tentava di rimescolare le carte proponendo per il ''probabilismo'' l'espressione sostitutiva di "determinismo debole-imperfetto".
[[Max Born]] già nel 1927 in
Nel 1967 [[Richard Feynman]] in ''The Character of Physical Law'' (1964 Messenger Lectures; 1967
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Poche pagine più avanti Feynman precisava che il probabilismo non è solo
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[[Murray Gell-Mann]], lo scopritore dei quark nel 1964 (Premio Nobel 1969), in ''The Quark and the Jaguar'' sul fondamentale probabilismo della materia elementare dichiara:
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Il probabilismo è totale nella regione delle particelle elementari (o sub-nucleare) e Gell-Mann, considerando i successivi dimezzamenti della radioattività del più comune isotopo del plutonio (il Pu 239), parlando di “totalità di direzioni di uscita dal nucleo ugualmente probabili”, precisa ancora in termini probabilistici:
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===Sistemi macroscopici complessi===
Per quanto riguarda i sistemi fisici [[complessità|complessi]], come quelli studiati da [[Ilja Prigogine]] (Premio Nobel 1977), si tratta di situazioni fisiche che possono evolvere in stati di [[non-equilibrio]] da lui chiamati [[Strutture dissipative]], tali da determinare delle
Prigogine può perciò esser considerato il maggior esponente del probabilismo della complessità, avendo speso la maggior parte della sua vita ad occuparsi dei sistemi complessi e indirettamente del probabilismo ontico. Infatti, in situazioni di disequilibrio, allorché le possibilità evolutive entrano in un processo di successive biforcazioni, queste sono tutte governate unicamente da probabilità del tipo
Prigogine scrive (con Isabelle Stengers) in ''La Nouvelle Alliance'' (1979):
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Prigogine in ''Les Lois du Cas'' si sofferma ancora sulla miscela probabilistica caso/necessità, notando:
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In ''La fine des certitudes'' (
▲{{quote| Comunque le considerazioni statistiche della meccanica quantistica si applicano solo a livello macroscopico. Ecco uno dei punti interessanti dello studio sui punti di biforcazione che ho appena menzionato. Questi dimostrano che persino a livello macroscopico la nostra predizione del futuro mescola insieme determinismo e probabilità. Nel punto della biforcazione la predizione ha carattere probabilistico, mentre tra punti di biforcazione possiamo parlare di leggi deterministiche. }} <ref>I.Prigogine, Le leggi del caos, Roma-Bari, Laterza 2006, p.23</ref>
{{
▲In ''La fine des certitudes'' (èd.Odile Jacob, Paris 1996) Prigogine precisa ancora meglio il suo probabilismo:
Dal momento che
▲{{quote| La nozione di probabilità, introdotta empiricamente da Boltzmann, fu un atto di coraggio estremamente fecondo. A più di un secolo di distanza cominciamo a capire in che modo essa emerga attraverso l’instabilità: questa distrugge il livello individuale e quello statistico, e di conseguenza le probabilità vengono ad assumere un significato intrinseco, irriducibile a un’interpretazione in termini di ignoranza o di approssimazione}} <ref>I.Prigogine, La fine delle certezze, il tempo, il caos e le leggi della natura, Torino, Bollati-Boringhieri 2003, pp. 34-35</ref>
{{
▲Dal momento che l’[[entropia]] è uno degli aspetti più rilevanti della complessità, e indirettamente del probabilismo, il fisico Lee Smolin così ne parla in ''The Life of the Cosmos'' (Oxford University Press 1997):
▲{{quote| È a causa di questo semplice fatto che ci sono molte più configurazioni di atomi in disordine di quante ce ne siano di organizzate in modo interessante. Una collezione di atomi, ciascuno dei quali si muove in modo casuale, assumerà uno stato disordinato con molta più probabilità di una configurazione organizzata, per il semplice motivo che di stati disordinati ce n’è un sacco di più. È per questo che lo stato disordinato è lo stato di equilibrio, perché una volta che tale stato venga raggiunto, è molto improbabile che il sistema possa per conto suo ritornare ad una configurazione più ordinata. L’essenza della legge di crescita dell’entropia è tutta qui }} <ref>L.Smolin, La vita del cosmo, Torino, Einaudi 1998, pp. 191-192</ref>
== Note ==
==Voci correlate==
*[[Probabilità]]
*[[Indeterminismo]]
*[[Gnoseologia]]
*[[Meccanica quantistica]]
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==Collegamenti esterni==
*{{
*{{en}} [[Edwin Thompson Jaynes]]. ''Probability Theory: The Logic of Science''. Preprint: Washington University, (1996). — [http://omega.albany.edu:8008/JaynesBook.html HTML index with links to PostScript files] and [http://bayes.wustl.edu/etj/prob/book.pdf PDF] (first three chapters)
* {{
* {{
* {{fr}} [http://www.jehps.net/ Journal sur l'histoire des probabilités et des statistiques] et site associé (articles, bibliographie, biographies)
* {{
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Concetti e principi filosofici]]
[[fr:Probabilisme gnoséologique]]
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