Nicola Cabibbo: differenze tra le versioni

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|Attività = fisico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = {{sp}}, noto per l'introduzione nella [[fisica delle particelle]] dell'[[angolo di Cabibbo]]
|Immagine = Nicola Cabibbo.jpg
|Didascalia = Nicola Cabibbo nel 2006
}}
I suoi studi sull'[[interazione debole]], nati per spiegare il comportamento delle [[quark strange|particelle strane]], hanno permesso, grazie all'ampliamento dell'idea originaria da lui proposta nel 1963, di formulare l'ipotesi dell'esistenza di almeno tre famiglie di [[Quark (particella)|quark]]. Questa ipotesi fu utilizzata per spiegare, grazie all'introduzione della [[Matrice CKM]], la violazione della [[simmetria CP]].
 
I suoi studi sull'[[interazione debole]], nati per spiegare il comportamento delle [[quark strange|particelle strane]], hanno permesso, grazie all'ampliamento dell'idea originaria da lui proposta nel 1963, di formulare l'ipotesi dell'esistenza di almeno tre famiglie di [[Quark (particella)|quark]]. Questa ipotesi è stata utilizzata per spiegare, grazie all'introduzione della [[Matrice CKM]], la violazione della [[simmetria CP]].
Al momento della morte era professore ordinario di [[fisica delle particelle elementari]] all'[[Università la Sapienza di Roma]], città in cui viveva e conduceva le sue ricerche che erano focalizzate sullo studio della [[QCD su reticolo]] e sulla progettazione di [[array]] di computer, nell'ambito del progetto [[APEnext]], in grado di eseguire i calcoli richiesti dalla teoria.
 
NellaAl suamomento della morte era professore ordinario di [[fisica delle particelle elementari]] all'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università la Sapienza di Roma]], città in cui viveva e conduceva le sue ricerche, focalizzate sullo studio della [[QCD su reticolo]] e sulla progettazione di [[array]] di computer nell'ambito del progetto [[APEnext]]. Nella qualità di presidente della [[Pontificia Accademiaaccademia delle Scienzescienze]], l'istituzione che ha compito di consigliare il pontefice cattolico su tutte le tematiche scientifiche, è intervenuto in diverse occasioni nei dibattiti etici e in quelli sul rapporto fra fede e scienza.
 
== Biografia ==
Figlio di un avvocato e di una casalinga, visse l'infanzia durante la [[seconda guerra mondiale]]. Durante gli anni dell'istruzione scolastica, che era garantita anche nella Roma occupata, venne colpito dall'[[astronomia]] e si interessò sua come costruire apparecchiature [[Radio (elettronica)|radio]]. Proprio grazie a causa di queste passioni, che gli fecero nascere il desiderio di scoprire l'ignoto, e della lettura di un libro di testo liceale, intitolato "Cos’’Cos'è la matematica"matematica’’, fu indotto agli studi scientifici.<ref name="ferminews">{{en}}{{cita pubblicazione
| cognome = Perricone
| nome = Mike
| data = 15/10/ ottobre 1999
| titolo = Cabibbo takes His Place in the World
| rivista = Fermi News
| numero = 20
| volume = 22
| paginep = 4
| lignualingua = en
| url = http://www.fnal.gov/pub/ferminews/ferminews99-10-15/p4.html
| accesso = 08-10-8 ottobre 2008
| cid = Ferminews
| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081005211820/http://www.fnal.gov/pub/ferminews/ferminews99-10-15/p4.html
}}</ref> Durante gli anni successivi alla fine del conflitto mondiale sviluppa una passione per la [[letteratura americana]] e frequenta regolarmente la biblioteca dell'[[ambasciata]] degli [[Stati Uniti d'America]] per prendere libri a prestito. Questa sua passione era condivisa dalla moglie, docente di letteratura americana contemporanea all'Università di Roma. Altra sua grande passione era il mare e la barca a vela.<ref name="ferminews" />
| dataarchivio = 5 ottobre 2008
 
| urlmorto = no
Cabibbo si laurea in [[fisica]] nel 1958<ref name="civr">{{cita web|url=http://www.civr.it/cabibbo.htm|titolo=Curriculum Vitae di Nicola Cabibbo|accesso=07-10-2008}}</ref> con una tesi sul decadimento dei [[muone|muoni]] e le interazioni deboli<ref name="ferminews" /> e diviene subito ricercatore dell'[[INFN|Istituto Nazionale di Fisica Nucleare]] prima presso la sezione di Roma e poi dal 1960 al 1962 ai [[laboratori nazionali di Frascati]].<ref name="civr" /> Durante la sua permanenza ai laboratori nazionali, nel periodo in cui si studiavano gli [[anello di accumulazione|anelli di accumulazione]] di [[elettrone|elettroni]] e [[positrone|positroni]],<ref>{{cita web|url=http://www.brera.unimi.it/sisfa/atti/2002/002-BERNARDINI%20DEFINITIVO.pdf|titolo=La nascita degli anelli di accumulazione per elettroni e positroni|accesso=07-10-2008|autore=Carlo Bernardini}}</ref> ebbe modo di scrivere un articolo, pubblicato nel 1961, che i colleghi erano soliti definire come la "Bibbia" poiché conteneva i calcoli teorici di tutte le [[sezione d'urto|sezioni d'urto]] dei processi di [[fisica delle particelle]] allora ipotizzabili.<ref>{{en}}{{cita pubblicazione
}}</ref> Durante gli anni successivi alla fine del conflitto mondiale sviluppa una passione per la [[letteratura americana]] e frequenta regolarmente la biblioteca dell'[[ambasciata]] degli [[Stati Uniti d'America]] per prendere libri in prestito. Questa sua passione era condivisa dalla moglie, docente di letteratura americana contemporanea all'Università di Roma. Altre sue grandi passioni erano il mare e la barca a vela.<ref name="ferminews" />
[[File:Cabibbo Kobayashi 2.jpg|thumb|left|upright=0.8|Nicola Cabibbo e [[Makoto Kobayashi (fisico)|Makoto Kobayashi]] al CKM Workshop 2006 tenutosi a [[Nagoya]], in [[Giappone]]]]
Cabibbo si laurea in [[fisica]] nel 1958<ref name="civr">{{cita web|url=http://www.civr.it/cabibbo.htm|titolo=Curriculum Vitae di Nicola Cabibbo|accesso=7 ottobre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081011013143/http://www.civr.it/cabibbo.htm|dataarchivio=11 ottobre 2008}}</ref> con una tesi sul decadimento dei [[muone|muoni]] e le interazioni deboli<ref name="ferminews" /> e diviene subito ricercatore dell'[[INFN|Istituto Nazionale di Fisica Nucleare]] prima presso la sezione di Roma e poi dal 1960 al 1962 ai [[laboratori nazionali di Frascati]].<ref name="civr" /> Durante la sua permanenza ai laboratori nazionali, nel periodo in cui si studiavano gli [[anello di accumulazione|anelli di accumulazione]] di [[elettrone|elettroni]] e [[positrone|positroni]],<ref>{{cita web|url=http://www.brera.unimi.it/sisfa/atti/2002/002-BERNARDINI%20DEFINITIVO.pdf|titolo=La nascita degli anelli di accumulazione per elettroni e positroni|accesso=7 ottobre 2008|autore=Carlo Bernardini|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111114111021/http://www.brera.unimi.it/sisfa/atti/2002/002-BERNARDINI%20DEFINITIVO.pdf|dataarchivio=14 novembre 2011|urlmorto=no}}</ref> ebbe modo di scrivere un articolo, pubblicato nel 1961, che i colleghi erano soliti definire come la "Bibbia" poiché conteneva i calcoli teorici di tutte le [[sezione d'urto|sezioni d'urto]] dei processi di [[fisica delle particelle]] allora ipotizzabili.<ref>{{en}}{{cita pubblicazione
| cognome = Cabibbo
| nome = Nicola
| linkautorecoautori = Nicola[[Raoul CabibboGatto]]
| coautori = Raoul Gatto
| anno = 1961
| titolo = Electron-Positron Colliding Beam Experiments
| rivista = Physical Review
| volume = 124
| paginepp = 1577 - 1595
| doi = 10.1103/PhysRev.124.1577
| url = httphttps://link.aps.org/abstract/PR/v124/p1577
| accesso =7 ottobre 07-10-2008
}}
</ref>
Continua la sua attività di ricerca, a partire dal [[1962]], come ricercatore al [[CERN]] di [[Ginevra]] prima come ''fellow'' e poi, dopo un anno trascorso nel [[1963]] al [[Lawrence Berkeley National Laboratory]] di [[Berkeley (California)|Berkeley]] in [[California]], come ''senior scientist''.<ref name="civr" /> Proprio in questo periodo pubblica l'articolo che lo renderà famoso nella comunità scientifica. Nel 1963 infatti invia al [[Physical Review Letters]] lo scritto dove propone l'introduzione dell'[[angolo di Cabibbo]] per spiegare i cambiamenti di sapore dei quark durante le interazioni deboli. Questo articolo, che nel 2006 è stato valutato come la pubblicazione più citata di tutti i tempi,<ref>{{cita web
 
[[File:Cabibbo Kobayashi 2.jpg|thumb|left|180px|Nicola Cabibbo e Makoto Kobayashi al CKM Workshop 2006 tenutosi a Nagoya in Giappone]]
 
Continua la sua attività di ricerca, a partire dal [[1962]], come ricercatore al [[CERN]] di [[Ginevra]] prima come ''fellow'' e poi, dopo un anno trascorso nel [[1963]] al [[Lawrence Radiation Laboratory]] di [[Berkeley]] in [[California]], come ''senior scientist''.<ref name="civr" /> Proprio in questo periodo pubblica l'articolo che lo renderà famoso nella comunità scientifica. Nel 1963 infatti invia al [[Physical Review Letters]] lo scritto dove propone l'introduzione dell'[[angolo di Cabibbo]] per spiegare i cambiamenti di sapore dei quark durante le interazioni deboli. Questo articolo, che nel 2006 è stato valutato come la pubblicazione più citata di tutti i tempi,<ref>{{cita web
| cognome = Bassoli
| nome = Romeo
| data = 01-06-1º giugno 2006
| titolo = Accidenti che fisico
| rivista = L'Espresso
| url = http://espresso.repubblica.it/dettaglio//1300507/
| accesso = 08-10-8 ottobre 2008
| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081011132637/http://espresso.repubblica.it/dettaglio/1300507/
| dataarchivio = 11 ottobre 2008
| urlmorto = no
}}</ref> fu ispirata, secondo lo stesso fisico, dai suoi studi precedenti sulle interazioni dei [[fotone|fotoni]] di alta energia con i [[cristallo|cristalli]]. Egli infatti ha affermato in un'intervista che:
 
{{quoteCitazione|lingua=en|Credo che nella mia mente ci sia stata una sorta di interferenza fra il mio lavoro su fotoni e cristalli, che riguardava la polarizzazione, e il mio lavoro sul decadimento degli [[Iperone (fisica)|iperoni]]. Fu una sorta di processo di fertilizzazione reciproco.|{{cita|Nicola Cabbibo||Ferminews}} |I guess there was in my mind a sort of mental interference between my work on photons and crystals, which had to do with polarization, and my work on hyperon decays [mixing]. It was a kind of cross fertilization.}}
 
Nel 1965, dopo un periodo alla [[Harvard University]] come professore a contratto, viene chiamato dall'[[Università degli Studi dell'Aquila|Università dell'Aquila]] come professore di [[fisica teorica]].<ref name="civr" /> L'anno successivo lascia l'incarico a all'[[L'Aquila|Aquila]] per trasferirsi alla [[Università ladegli Studi di Roma "La Sapienza"|Sapienza]] di [[Roma]] dove rimane, sempre come professore di fisica teorica, fino al [[1982]] anno in cui si sposta all'[[Università degli Studi di Roma Tor Vergata|Università di Roma Tor Vergata]].<ref name="civr" /> A Tor Vergata tiene ancora l'insegnamento di fisica teorica fino al [[1993]] quando torna alla Sapienza come [[professore ordinario]] di [[fisica delle particelle elementari]].<ref name="civr" />
 
Oltre agli incarichi di docenza universitaria continuano i suoi periodi di studio e insegnamento all'estero: è componente dell'[[Institute for Advanced Study]] di [[Princeton]] (dal 1970 al 1973), e ''[[Visiting Professor|visiting professor]]'' alle università di [[Università Pierre e Marie Curie|Parigi VI]] (1977-1978), [[Università di New York|New York]] (1980-1981), [[Syracuse University|Syracuse]] (1986-1992) e nuovamente al CERN (2003-2004).<ref name="civr" /> Proprio questo suo continuo spostarsi per il mondo lo hanno portato a definirsi un cittadino del mondo e ad essere tanto presente in [[Italia]] quanto all'estero durante i periodi della sua vita che lo videro spesso viaggiare fra le due sponde dell'[[oceano atlantico]] per via dei suoi numerosi incarichi. I suoi frequenti spostamenti tuttavia non gli hanno fatto cancellare l'amore per la città ove nacque e in particolare per il suo quartiere: egli ha vissuto fino alla morte a poche centinaia di metri dalla sua casa natale.<ref name="ferminews" />
 
Il suo impegno tuttavia non è stato solo accademico: dal [[1985]] al [[1993]] è stato presidente dell'[[INFN]]<ref>Durante la sua presidenza ebbe modo di sottoscrivere una lettera appello in cui, insieme ad altri scienziati, manifestava l'opinione che per l'Italia fosse irrinunciabile l'utilizzo della fissione nucleare come fonte energetica. Informazione riportata in {{cita web|url=http://www.galileo2001.it/identita/comunicati/08_08_25_lettera_aperta.php|titolo=L'energia nucleare non è né un enigma né una chimera|accesso=08-8 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081010190300/http://www.galileo2001.it/identita/comunicati/08_08_25_lettera_aperta.php|dataarchivio=10- ottobre 2008|urlmorto=no}}</ref>, e dal [[1993]] al [[1998]] è stato presidente dell'[[ENEA]]. È stato socio nazionale dell'[[Accademia Nazionale dei Lincei]] per la classe delle scienze fisiche,<ref>{{cita web|url=http://www.lincei.it/modules.php?name=Soci&file=scheda&func=Soci_scheda&Id=278|titolo=Scheda personale sul sito dell'Accademia Nazionale dei Lincei|accesso=07-7 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081010214014/http://www.lincei.it/modules.php?name=Soci&file=scheda&func=Soci_scheda&Id=278|dataarchivio=10- ottobre 2008|urlmorto=sì}}</ref> ed era uno dei soli 4 scienziati italiani viventi a essere membro della [[Accademia nazionale delle scienze (Stati Uniti d'America)|National Academy of Sciences]] degli [[Stati Uniti d'America]].<ref>{{cita web|url=http://www.bur.it/2003/new_927f.htm|titolo=Il fisico Giorgio Parisi entra nell'Accademia delle Scienze Americana|accesso=07-7 ottobre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081010165036/http://www.bur.it/2003/new_927f.htm|dataarchivio=10- ottobre 2008}}</ref> Infine, dal [[9 giugno]] [[1986]] è stato membro e dal [[1993]] presidente della [[Pontificia Accademia delle Scienze]].<ref name="civr" /><ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdscien/own/documents/cabibbo.html|titolo=Scheda personale sul sito della Pontificia Accademia|accesso=08-10-8 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080924150708/http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdscien/own/documents/cabibbo.html|dataarchivio=24 settembre 2008|urlmorto=no}}</ref> In questa veste è intervenuto spesso su problemi [[etica|etici]], [[epistemologia|epistemologici]] sui quotidiani italiani e ha tenuto la prolusione per il giubileo degli scienziati durante [[giubileo del 2000|l'ultimoil terzultimo anno giubilare]].
 
Nicola Cabibbo, che da lungo tempo soffriva di una malattia [[tumore|tumorale]], è morto la sera del 16 agosto 2010 all'[[Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli|Ospedale Fatebenefratelli]] di Roma dove era stato appena ricoverato per crisi respiratoria.
 
Il suo importante ruolo nella fisica italiana è stato ricordato dal suo ex allievo, e per lungo tempo collaboratore, [[Giorgio Parisi]], durante il discorso di ringraziamento per il conferimento del [[premio Nobel per la fisica]] 2021. Lo stesso Parisi, nella propria autobiografia, ha rivelato come sia stato vissuto, dalla gran parte del mondo scientifico, come uno scandalo e un'ingiustizia il mancato conferimento del premio Nobel del 2008 a Cabibbo.<ref>{{Cita|Parisi|p. 132}}.</ref>
== Risultati scientifici ==
 
== Risultati scientifici ==
Nicola Cabibbo ha ottenuto importanti risultati scientifici nel campo della [[fisica delle particelle]], studiando l'[[interazione debole]], formulandone nel [[1963]] la teoria valida per i processi in cui c'è cambiamento di [[Carica di stranezza|stranezza]], introducendo il cosiddetto angolo di Cabibbo.<ref name="bioimss">{{Cita web|url=http://www.imss.fi.it/milleanni/cronologia/biografie/cabibbo%20.html|titolo=Biografia di Nicola Cabibbo dall'Istituto e Museo di Storia della Scienza|accesso=08-10-2008}}</ref> Nel [[1973]] [[Makoto Kobayashi]] e [[Toshihide Maskawa]] (entrambi premiati con il [[Premio Nobel per la fisica]] nel [[2008]]<ref>Il fatto che lo stesso Cabibbo non sia stato insignito del premio Nobel è stato considerato, in particolare dai fisici italiani, come un mancato riconoscimento del ruolo di Cabibbo nello sviluppo della teoria ([http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_07/nobel_fisica_italiani_traditi_d9993120-946d-11dd-a0d8-00144f02aabc.shtml Amarezza dei fisici italiani per la non assegnazione del Nobel a Cabibbo], ''Il Corriere della Sera'', 7 ottobre 2008.)</ref>) hanno proposto, introducendo [[Matrice CKM|la matrice CKM]], una generalizzazione multidimensionale del modello dell'angolo di Cabibbo, dalla quale è stato possibile prevedere l'esistenza di sei differenti [[sapore (fisica)|sapori]] per i [[Quark (particella)|quark]].
Nicola Cabibbo ha ottenuto importanti risultati scientifici nel campo della [[fisica delle particelle]], studiando l'[[interazione debole]], formulandone nel [[1963]] la teoria valida per i processi in cui c'è cambiamento di [[stranezza]], introducendo il cosiddetto [[angolo di Cabibbo]].<ref name="bioimss">{{Cita web|url=http://www.imss.fi.it/milleanni/cronologia/biografie/cabibbo%20.html|titolo=Biografia di Nicola Cabibbo dall'Istituto e Museo di Storia della Scienza|accesso=8 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927230810/http://www.imss.fi.it/milleanni/cronologia/biografie/cabibbo%20.html|dataarchivio=27 settembre 2007|urlmorto=no}}</ref> Nel [[1973]] [[Makoto Kobayashi (fisico)|Makoto Kobayashi]] e [[Toshihide Maskawa]] (entrambi premiati con il [[Premio Nobel per la fisica]] nel [[2008]]<ref>Il fatto che lo stesso Cabibbo non sia stato insignito del premio Nobel è stato considerato, in particolare dai fisici italiani, come un mancato riconoscimento del ruolo di Cabibbo nello sviluppo della teoria ([http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_07/nobel_fisica_italiani_traditi_d9993120-946d-11dd-a0d8-00144f02aabc.shtml Amarezza dei fisici italiani per la non assegnazione del Nobel a Cabibbo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081212033513/http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_07/nobel_fisica_italiani_traditi_d9993120-946d-11dd-a0d8-00144f02aabc.shtml |data=12 dicembre 2008 }}, ''Il Corriere della Sera'', 7 ottobre 2008.)</ref><ref name=ymytm>{{Cita web |autore= 闫同民 |anno= 2013 |titolo= 与2008年诺贝尔物理奖失之交臂的物理学家 |pubblicazione= 物理双月刊 |volume= 35 |pp= 354-357 |url= http://psroc.phys.ntu.edu.tw/bimonth/download.php?d=1&cpid=198&did=22 |accesso= 4 ottobre 2013 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131004213905/http://psroc.phys.ntu.edu.tw/bimonth/download.php?d=1&cpid=198&did=22 |dataarchivio= 4 ottobre 2013 |urlmorto= no }}</ref>) hanno proposto, introducendo [[Matrice CKM|la matrice CKM]], una generalizzazione multidimensionale del modello dell'angolo di Cabibbo, dalla quale è stato possibile prevedere l'esistenza di sei differenti [[sapore (fisica)|sapori]] per i [[Quark (particella)|quark]].
 
=== L'angolo di Cabibbo e le particelle elementari ===
{{vedi anche|Angolo di Cabibbo}}
 
[[File:QuarkProton structurequark protonstructure.svg|thumb|right|Composizione di un protone. Si notano i tre quark, detti di [[quark di valenza|valenza]], di tre colori diversi (R, V e B) in modo che la [[carica di colore]] complessiva sia nulla e di due sapori diversi: (U e D)]]
 
La [[forza debole]] fu ipotizzata inizialmente per spiegare il [[decadimento beta]] dei [[neutrone|neutroni]], e il decadimento di [[muone|muoni]] in [[elettroni]] e [[neutrino|neutrini]]. Tuttavia dopo la scoperta delle particelle strane le fu attribuita anche la responsabilità per le interazioni fra [[nucleoni]] e [[quark strange|particelle strane]]. In ciascuno di questoquesti tre fenomeni, tuttavia, la forza sembrava comportarsi in modo diverso, finché le ricerche di [[Murray Gell-Mann]] non contribuirono a chiarire alcuni aspetti del comportamento della forza.<ref>{{cita news|url=http://www.ugis.it/a111107-cabibbo.html|titolo=Cabibbo: nei laboratori di Frascati si prepara l'apparato SuperB|pubblicazione=La Stampa|autore=Barbara Gallavotti|data=26 settembre 2007|acessoaccesso=08-10-8 ottobre 2008|cid=intcabibbo|urlmorto=sì}}</ref> Cabibbo ebbe il merito di spiegare il comportamento della forza debole nell'ultimo di questi processi riuscendo quindi a dimostrare che la forza debole è sempre la stessa in ogni situazione. Egli ipotizzò, utilizzando una formulazione squisitamente [[meccanica quantistica|quantistica]], necessaria per via del tipo di oggetti studiati, che la forza debole e la [[forza nucleare forte]] agissero su [[autostato|autostati]] diversi. Oggi sappiamo che quest'ultima forza in natura è responsabile del [[confinamento dei quark]], ovvero del fenomeno che fa sì che i due quark che costituiscono i [[mesone|mesoni]] e i tre che costituiscono gli [[adrone|adroni]] non possano essere isolati singolarmente.
 
In meccanica quantistica ciascuna forza è rappresentata da un oggetto matematico chiamato [[operatore (matematica)|operatore]] che ne descrive l'azione sul sistema fisico, a sua volta rappresentato da una funzione complessa. In alcuni casi particolari l'azione degli operatori lascia immutate le funzioni che descrivono lo stato del sistema, si dice in questo caso che la funzione è un'autofunzione (o autostato) dell'operatore (o della forza). Dire pertanto che la forza forte e la forza debole agiscono su autostati differenti significa in pratica che, ad esempio, mentre la forza forte agisce su un [[quark up]], la forza debole vede lo stesso quark come sovrapposizione di più particelle, su ciascuna delle quali agisce in modo diverso. Tuttavia se gli oggetti fisici descritti da un autostato di un qualsiasi operatore sono sempre gli stessi deve esistere sempre, affinché la teoria sia sensata, una relazione, descritta ancora una volta da un operatore, che ha la proprietà di essere [[operatore unitario|unitario]], fra gli autostati del primo operatore e quelli di un altro.
 
All'epoca degli studi di Cabibbo erano note particelle che oggi sappiamo essere composte da tre soli sapori di quark: up, [[quark down|down]], e strange. Mentre la gran parte delle particelle si comportava in maniera coerente con il formalismo sviluppato fino a quel tempo, cioè quelle particelle che oggi sappiamo essere costituita solo da quark up e down, il comportamento di altre particelle come il [[kaone]] o mesone K era, tuttavia, anomalo in rapporto alle leggi fino a quel momento note. L'esistenza di queste particelle, dette appunto particelle strane, era nota dalla fine degli [[anni 1940|anni quaranta]] e oggi sappiamo che sono costituite anche da uno o più quark strange (S) e possiedono perciò una proprietà fisica chiamata [[stranezza]].
 
[[File:Cabibbo vertex cos.svg|thumb|left|Esempio di uso dell'angolo di Cabibbo in un'interazione debole descritta usando un [[diagramma di Feynman]].]]
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Lo scienziato ipotizzò che la forza debole agisse in maniera diversa su ciascuna particella, solo in funzione della sua carica di stranezza, e introdusse una costante nota come angolo di Cabibbo <math>\theta_c</math>. Il valore del [[seno (matematica)|seno]] e del [[coseno]] di quest'angolo elevati al quadrato erano da utilizzare per stabilire la probabilità che una particella strana si trasformasse in una particella non strana interagendo con un'altra particella per mezzo della forza debole. Con un linguaggio più moderno potremmo dire che le due quantità trigonometriche determinano la probabilità che a seguito dell'emissione di un [[bosone W]] un quark strange si trasformi in un quark up (o viceversa, a seconda della carica portata dal bosone W). Il processo di interazione così identificato viene chiamato [[corrente debole carica]].
 
Si trova sperimentalmente che l'angolo di Cabibbo vale <math>\theta_c = 13,1^\circ</math>.<ref>{{cita libro|nome=David|cognome=Griffiths|titolo=Introduction to elementary particles|idurl=https://archive.org/details/introductiontoel0000grif_o7r4|isbn=ISBN 0-471-60386-4|editore=John Wiley & Sons|anno=1987|pagine=317-318}}</ref> Questo significa che
 
<math>
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e quindi che le interazioni a cui è associato il seno dell'angolo sono molto più improbabili di quelle a cui è associato il coseno. Nel caso preso ad esempio in precedenza questo significa che un quark down ha molte più probabilità di emettere un bosone W e diventare un quark up di quante non ne abbia, nel corso dello stesso processo, di divenire un quark s.
 
Sfruttando anche la spiegazione proposta da Cabibbo, Gell-Mann ipotizzò l'esistenza dei [[Quark (particella)|quark]], particelle subatomiche che costituiscono [[mesone|mesoni]] e [[adrone|adroni]] e previde che essi potessero presentarsi in 3 differenti colori (e tre anticolori) e in differenti sapori. Il modello a quark fu immediatamente sfruttato per proporre l'esistenza di un quarto quark (il [[quark charm]]) da [[Sheldon Lee Glashow]], [[Luciano Maiani]] e [[John Iliopoulos]] nel cosiddetto meccanismo GIM.
 
Infine il modello inizialmente proposto da Cabibbo fu ampliato da [[Makoto Kobayashi (fisico)|Makoto Kobayashi]] e [[Toshihide Maskawa]] che ipotizzarono l'esistenza di una terza generazione, o famiglia, di quark (i [[quark top]] e [[quark bottom|bottom]]) e calcolarono la [[matrice CKM]] che utilizza nove numeri per calcolare quanta probabilità abbia ciascun quark di diventare un qualsiasi altro quark durante un processo di interazione debole.
 
{{quoteCitazione|Semplificando molto potremmo dire che essa [la forza debole] si comporta come un fiume che in uno dei tre casi scorre in tutta la sua potenza, mentre negli altri due si dirama in due bracci di cui uno più esiguo e l'altro più abbondante.|{{Cita|Nicola Cabibbo in||intcabibbo}}}}
 
Negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]] del secolo scorso si interessò ancora di fisica delle particelle, seguendo l'evoluzione del [[modello standard]] e facendo proposte nell'ambito della [[teoria delle stringhe]].
 
=== Le ricerche successive ===
[[File:Us-nasa-columbia.jpg|thumb|right|200pxupright=0.9|Array di supercomputer come questi utilizzati dalla NASA sono alla base del [[APE100|progetto APE]]]]
Ultimamente si interessò ai problemi della [[QCD su reticolo]] e, in quest'ambito, collaborò con il progetto [[APE100]], che utilizzavarealizzò una famiglia di 3 [[supercomputer]] per permettere di svolgere simulazioni e calcoli di [[fisica teorica]], e di cui diresse la realizzazione.<ref name="bioimss" /> In particolare, questo array di computer era stato pensato per permettere di svolgere facilmente i conti in fisica delle particelle, e più nello specifico per la [[cromodinamica quantistica]]. Questa teoria, infatti, differisce da tutte ledalle altre quelle comunemente usate nell'ambito del [[modello standard]] perché manocol acrescere mano che ldell'energia delle interazioni aumenta più la teoria diventa non approssimabile in maniera lineare o [[Teoria perturbativa|perturbativa]] - come si dice in gergo -, esattamente ilal contrario di quanto succede nell'[[elettrodinamica quantistica]].

Per studiare, quindi, il comportamento di sistemi di quark legati, cioè di adroni (come ad esempio i protoni) o mesoni, è necessario ricorrere a una serie complessa di calcoli non perturbativi. Si devono, cioè, analizzare i [[diagramma di Feynman]] fino ada ordini molto elevati, ovvero si devono considerare sottoprocessi via via sempre più complessi, con più costituenti, e con più interazioni interne. Questo è il motivo per cui calcolare a mano o a mente i risultati della cromodinamica quantistica (QDCQCD) è un compito proibitivo. Per farlo si utilizzano computer che simulano lo spazio definendo un reticolo di punti tri dimensionaletridimensionale e calcolano il valore delle funzioni necessarie ai conti di QCD in ognunociascuno didei questipunti del reticolo durante l'evoluzione del sistema. I risultati delle simulazioni vengono poi confrontati con i dati sperimentali in modo da ricavare informazioni sull'effettiva rispondenza dei modelli alla realtà fisica. Gli array APE hanno permesso di contribuire a questo processo. Nicola Cabibbo continuaha continuato a collaborare con gli esperimenti APE che sono giunti al quarto rinnovamento, nel 2005, con [[APEnext]]<ref>{{cita pubblicazione
| cognome = Catanzaro
| nome = Michele
| anno = 2005
| titolo = ApeNext
| rivista = Asimmetrie
| volume = 1
|pp pagine = 13-14
| url = http://www.auger.org/news/press/asimmetrie_1_2005.pdf
| accesso = 08-10-8 ottobre 2008
|urlmorto = sì
}}</ref>
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080703173140/http://www.auger.org/news/press/asimmetrie_1_2005.pdf
}}</ref>.
 
== Fede e Scienza ==
In qualità di presidente della Pontificia Accademia delle scienze, Nicola Cabibbo, ha più volte avuto l'occasione di esprimere le sue opinioni sul rapporto fra fede e scienza. In particolare fra i temi trattati vi sono quelli del rapporto fra sapere scientifico e testo biblico e del corretto rapporto fra scienza e persona umana. Infatti, anche a seguito del confronto in corso, specie negli [[Stati Uniti d'America]], fra [[teoria dell'[[evoluzione]] e i sostenitori di una lettura piùinterpretazione rigorosaletterale del testo biblico, etra cui, in particolare, i seguaci del [[creazionismo]], è intervenuto a più riprese per sottolineare la posizione della [[Chiesa cattolica]] in merito. Inoltre duranteDurante l'allocuzione da lui pronunciata in occasione dell'[[Giubileo del 2000|anno giubilare del 2000]] ha avuto modo di sottolinearesottolineato la necessità di porsi problemi etici davanti alle possibilità aperte dalla [[manipolazione genetica]] e dal fatto che le scoperte scientifiche e tecnologiche, e le loro ricadute in termini di benessere economico, sono sempre concentrate nei paesi più ricchi del pianeta.<ref>{{cita web|titolo=Adress of Prof. Nicola Cabibbo to the Holy Father John Paul II|url=http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdscien/documents/rc_pa_acdscien_doc_20000525_cabibbo-jubilscien-2000_en.html|lingua=en|data=25 maggio 2005|accesso=088 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080327073531/http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdscien/documents/rc_pa_acdscien_doc_20000525_cabibbo-10jubilscien-2000_en.html|dataarchivio=27 marzo 2008|urlmorto=no}}</ref>
 
Durante la sua permanenza all'accademia, e sotto il pontificato di [[papa Giovanni Paolo II]], sono ricordate sia la [[processo a Galileo Galilei|definitiva riabilitazione]] di [[Galileo Galilei]], sia la sostanziale ammissione che la teoria dell'evoluzione non è in contrasto con la [[dottrina cattolica]].
 
=== Evoluzione e creazione ===
{{Citazione|Oggi tra gli scienziati cattolici è chiarissimo che si può benissimo credere nell'evoluzionismo e nella Creazione (non nel creazionismo). Dire il contrario è come sostenere che la Terra è piatta o il Sole si muove perché così diceva la Bibbia.|{{cita|Nicola Cabibbo in Romeo Bassoli||messaggerodarwin}}}}
 
[[File:Editorial_cartoon_depicting_Charles_Darwin_as_an_ape_(1871).jpg|thumb|left|upright=0.9|Nonostante i forti contrasti passati, la teoria dell'evoluzione non è più giudicata in contrasto con la fede.]]
{{quote|Oggi tra gli scienziati cattolici è chiarissimo che si può benissimo credere nell'evoluzionismo e nella Creazione (non nel creazionismo). Dire il contrario è come sostenere che la Terra è piatta o il Sole si muove perché così diceva la Bibbia.|{{cita|Nicola Cabibbo in Romeo Bassoli||messaggerodarwin}}}}
Nicola Cabibbo è intervenuto più volte, con interviste a giornali italiani ed esteri, nel complesso dibattito sulla teoria dell'evoluzione e la sua compatibilità con la creazione divina. La frase riportata sopra, che riassume il suo pensiero in proposito, fu pronunciata in occasione di una manifestazione organizzata da un'associazione di studenti di destra, Alleanza Studentesca, contro l'insegnamento della teoria di [[Charles Darwin]] nelle scuole e la sua presenza nei libri di testo<ref>{{cita pubblicazione|nome=Romeo|cognome=Bassoli|titolo=Darwin, bersaglio della Destra|rivista=Il Messaggero|url=http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/030118c.htm|data=18 gennaio 2003|accesso=8 ottobre 2008|cid=messaggerodarwin|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070324092106/http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/030118c.htm|dataarchivio=24 marzo 2007}}</ref>.
 
Tuttavia per capire meglio il suo pensiero è utile fare riferimento al dibattito, più recente, scaturito a seguito della pubblicazione di uno scritto di [[Christoph Schönborn]], cardinale e arcivescovo cattolico di [[Vienna]], a proposito del [[neodarwinismo]] sul [[New York Times]].<ref>{{en}}{{cita pubblicazione|nome=Christoph|cognome=Schönborn|titolo=Finding Design in Nature|rivista=New York Times|url=https://www.nytimes.com/2005/07/07/opinion/07schonborn.html|data=7 luglio 2005|accesso=8 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090416211442/http://www.nytimes.com/2005/07/07/opinion/07schonborn.html|dataarchivio=16 aprile 2009|urlmorto=no}} - Testo completo della lettera.</ref> Intervistato dal ''National Catholic Reporter'', una rivista di informazione statunitense, in proposito ebbe modo di spiegare più precisamente la differenza fra teoria dell'evoluzione e [[evoluzione|evoluzionismo]] specificando, fra l'altro, che mentre la prima è pienamente accettabile, il secondo, che secondo lo scienziato è più da assimilarsi a una scelta filosofica, diventa inaccettabile nel momento in cui afferma che non è necessario Dio.<ref name="ncr">{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=John L. Allen Jr|titolo=Interview with Professor Nicola Cabibbo|rivista=National Catholic Reporter|url=http://ncronline.org/mainpage/specialdocuments/cabibbo.htm|data=21 luglio 2005|accesso=8 ottobre 2008|cid=ncr|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081010151453/http://ncronline.org/mainpage/specialdocuments/cabibbo.htm|dataarchivio=10 ottobre 2008|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Darwin ape.jpg|thumb|left|200px|Nonostante i forti contrasti passati, la teoria dell'evoluzione non è più giudicata in contrasto con la fede.]]
Nicola Cabibbo è intervenuto più volte, con interviste a giornali italiani ed esteri, nel complesso dibattito sulla teoria dell'evoluzione e la sua compatibilità con la creazione divina. La frase riportata sopra, che riassume il suo pensiero in proposito, fu pronunciata in occasione di una manifestazione organizzata da un'associazione di studenti di destra, Alleanza Studentesca, contro l'insegnamento della teoria di [[Charles Darwin]] nelle scuole e la sua presenza nei libri di testo<ref>{{cita pubblicazione|nome=Romeo|cognome=Bassoli|titolo=Darwin, bersaglio della Destra|rivista=Il Messaggero|url=http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/030118c.htm|data=[[18 gennaio]] [[2003]]|accesso=08-10-2008|cid=messaggerodarwin}}</ref>.
 
{{Citazione|La teoria dell'evoluzione può essere fastidiosa per i cristiani perché sembra entrare in conflitto con l'idea della creazione divina. Questa paura è, tuttavia, infondata. Ciò che entra in contrasto con la creazione divina è la possibile estensione della teoria dell'evoluzione in una direzione materialistica, il cosiddetto evoluzionismo. Ciò che l'evoluzionismo sembra dire, e sto pensando ad autori come [[Dawkins]], è che non c'è necessità di Dio. Ma questa estensione della teoria di Darwin non è parte di ciò che è stato scoperto dalla scienza.|{{cita|Nicola Cabibbo||ncr}}|The theory of evolution can be disturbing to Christians because it seems to clash with the idea of divine creation. This fear is, however, unfounded. What clashes with divine creation is a possible extension of the theory of evolution in a materialistic direction, the so-called "evolutionism." What evolutionism seems to say, and here I'm thinking about authors such as Dawkins, is that there's no need for God. But this extension of Darwin's theory is not part of what has been discovered by science.|lingua=en}}
Tuttavia per capire meglio il suo pensiero è utile fare riferimento al dibattito, più recente, scaturito a seguito della pubblicazione di uno scritto di [[Christoph Schönborn]], cardinale e arcivescovo cattolico di [[Vienna]], a proposito del [[neodarwinismo]] sul [[New York Times]].<ref>{{en}}{{cita pubblicazione|nome=Christoph|cognome=Schönborn|titolo=Finding Design in Nature|rivista=New York Times|url=http://www.nytimes.com/2005/07/07/opinion/07schonborn.html|data=[[7 luglio]] [[2005]]|accesso=08-10-2008}} - Testo completo della lettera.</ref> Intervistato dal ''National Catholic Reporter'', una rivista di informazione statunitense, in proposito ebbe modo di spiegare più precisamente la differenza fra teoria dell'evoluzione e [[evoluzionismo]] specificando, fra l'altro, che mentre la prima è pienamente accettabile, il secondo, che secondo lo scienziato è più da assimilarsi a una scelta filosofica, diventa inaccettabile nel momento in cui afferma che non è necessario Dio.<ref name="ncr">{{en}} {{cita pubblicazione|nome=John L.|cognome=Allen|postcognome=Jr|titolo=Interview with Professor Nicola Cabibbo|rivista=National Catholic Reporter|url=http://ncronline.org/mainpage/specialdocuments/cabibbo.htm|data=[[21 luglio]] [[2005]]|accesso=08-10-2008|cid=ncr}}</ref>
 
Il professore romano richiamò durante l'intervista un passaggio dell'intervento di Giovanni Paolo II sull'evoluzione rivolto alla seduta plenaria dell'Accademia Pontificia delle Scienze nel 1996,<ref>{{cita conferenza |autore=Giovanni Paolo II |titolo=Intervento del Santo Padre Giovanni Paolo II sull'evoluzione |conferenza=Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze |data=22 ottobre 1996 |città=Roma |url=http://www.unigre.it/cssf/it/Documenti/evoluzione.htm |accesso=8 ottobre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081011095915/http://www.unigre.it/cssf/it/Documenti/evoluzione.htm |dataarchivio=11 ottobre 2008 }}</ref> in particolare ponendo in risalto l'esposizione della storia dell'accettazione della teoria da parte della comunità scientifica lì contenuta,<ref name="ncr" /> e sottolineando come il fatto che l'evoluzione contenga elementi casuali non significa che Dio non possa esserne la causa. Tuttavia, sempre secondo l'accademico pontificio, questo non deve indurre in errore e portare a ritenere, almeno da un punto di vista strettamente scientifico, che è possibile vedere l'azione di un disegno divino semplicemente dall'osservazione del mondo o che l'esistenza di Dio sia necessaria per spiegare l'universo.<ref name="ncr" />
{{quote|La teoria dell'evoluzione può essere fastidiosa per i cristiani perché sembra entrare in conflitto con l'idea della creazione divina. Questa paura è, tuttavia, infondata. Ciò che entra in contrasto con la creazione divina è la possibile estensione della teoria dell'evoluzione in una direzione materialistica, il cosiddetto evoluzionismo. Ciò che l'evoluzionismo sembra dire, e sto pensando ad autori come [[Dawkins]], è che non c'è necessità di Dio. Ma questa estensione della teoria di Darwin non è parte di ciò che è stato scoperto dalla scienza|{{cita|Nicola Cabibbo in||ncr}}|The theory of evolution can be disturbing to Christians because it seems to clash with the idea of divine creation. This fear is, however, unfounded. What clashes with divine creation is a possible extension of the theory of evolution in a materialistic direction, the so-called "evolutionism." What evolutionism seems to say, and here I'm thinking about authors such as Dawkins, is that there's no need for God. But this extension of Darwin's theory is not part of what has been discovered by science.|lingua=en}}
 
== Onorificenze e premi ==
Il professore romano richiamò durante l'intervista un passaggio dell'intervento di Giovanni Paolo II sull'evoluzione rivolto alla seduta plenaria dell'Accademia Pontificia delle Scienze nel 1996,<ref>{{cita conferenza|autore= Giovanni Paolo II|titolo=Intervento del Santo Padre Giovanni Paolo II sull'evoluzione | conferenza= Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze |data= 22 ottobre 1996 |città= Roma |url=http://www.unigre.it/cssf/it/Documenti/evoluzione.htm |accesso=08-10-2008}}</ref> in particolare ponendo in risalto l'esposizione della storia dell'accettazione della teoria da parte della comunità scientifica lì contenuta.<ref name="ncr" /> e sottolineando come il fatto che l'evoluzione contenga elementi casuali non significa che Dio non possa esserne la causa. Tuttavia, sempre secondo l'accedemico pontificio, questo non deve indurre in errore e portare a ritenere, almeno da un punto di vista strettamente scientifico, che è possibile vedere l'azione di un disegno divino semplicemente dall'osservazione del mondo o che l'esistenza di Dio sia necessaria per spiegare l'universo.<ref name="ncr" />
{{Onorificenze
 
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
== Premi e onorificenze ==
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
 
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica Italiana
* 1979 - Premio Nazionale del [[Presidente della Repubblica italiana]] per la classe di scienze fisiche dell'accademia dei Lincei<ref>{{cita web|url=http://www.lincei.it/premi/assegnati_nazionali.php|titolo=Premi nazionali del Presidente della Repubblica finora conferiti|accesso=08-10-2008}}</ref>
|motivazione =
* 1989 - Premio Sakurai della [[American Physical Society]] per "i suoi elevati contributi nel chiarire la struttura delle [[corrente debole|correnti deboli]] adroniche" <ref>{{cita web|url=http://www.aps.org/programs/honors/prizes/prizerecipient.cfm?name=Nicola%20Cabibbo&year=1989|titolo=1989 J. J. Sakurai Prize for Theoretical Particle Physics Recipient|accesso=08-10-2008|lingua=en}}</ref>
|luogo=[[Roma]], 2 giugno [[1993]]<ref>{{Cita web |url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=10615 |titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato. |accesso=10 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111119074617/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=10615 |dataarchivio=19 novembre 2011 |urlmorto=no }}</ref>
* 1991 - Premio della [[Società europea di fisica]] per la "teoria delle interazioni deboli che ha portato al concetto di mescolamento dei [[Quark (particella)|quark]]" <ref>{{cita web|url=http://eps-hepp.web.cern.ch/eps-hepp/hepp-prize-awards.php|titolo=The High Energy and Particle Physics Prizes|lingua=en|accesso=08-10-2008}}</ref>
}}
* 2002 - [[Medaglia Matteucci]] dell'[[Accademia Nazionale delle Scienze (Italia)|Accademia nazionale dei XL]]<ref>{{en}} [http://www.accademiaxl.it/finalita_prscientifici_med_matteucci_eng.php "Matteucci" Medal] </ref>.
{{Onorificenze
* 2003 - Premio Enrico Fermi della [[Società italiana di fisica]] "per la sua teoria del miscelamento dei quark down e strange nei decadimenti deboli, in cui svolge un ruolo fondamentale il noto parametro detto «angolo di Cabibbo»"<ref>{{Cita web|url=http://www.sif.it/SIF/it/portal/attivita/premio_fermi|titolo=Premio Enrico Fermi|accesso=08-10-2008}}</ref>
* 2010 - Premio Dirac <ref>{{en}}[http://prizes.ictp.it/Dirac/dirac-medallists-2010 "Dirac" Medal] </ref>
 
a cui si aggiunge due volte il Premio della cultura della Presidenza del Consiglio dei ministri (1989 e 1999).<ref name="civr" /> È stato, inoltre, insignito di due onorificenze dal [[Presidente della Repubblica italiana]]:
* {{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della scienza e cultura
|collegamento_onorificenza=Medaglie,_decorazioni_ed_ordini_cavallereschi_italiani#Medaglie_pubbliche_di_benemerenzaBenemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], [[1998]].<ref>{{Cita web |url=http://www.quirinale.it/onorificenzeelementi/DettaglioDecoratoDettaglioOnorificenze.aspaspx?idprogressivo=10772&iddecoratodecorato=10352 |titolo=MedagliaSito d'oroweb aidel benemeritiQuirinale: delladettaglio scienzadecorato. e|accesso=10 culturanovembre Nicola2010 Cabibbo|accessourlarchivio=08-10-2008https://web.archive.org/web/20110923214014/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=10352 |dataarchivio=23 settembre 2011 |urlmorto=no }}</ref>
}}
 
* [[1973]] - Premio Francesco Somaini.<ref>{{en}} [http://www.centrovolta.org/documenti/PremioSomaini.pdf “Francesco Somaini” Prize in Physics List of Awardees since 1952] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141110130237/http://www.centrovolta.org/documenti/PremioSomaini.pdf |data=10 novembre 2014 }}</ref>
* {{Onorificenze
* [[1979]] - Premio Nazionale del [[Presidente della Repubblica Italiana]] per la classe di scienze fisiche dell'accademia dei Lincei.<ref>{{cita web|url=http://www.lincei.it/premi/assegnati_nazionali.php|titolo=Premi nazionali del Presidente della Repubblica finora conferiti|accesso=8 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110527163133/http://www.lincei.it/premi/assegnati_nazionali.php|dataarchivio=27 maggio 2011|urlmorto=sì}}</ref>
|immagine=Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
* [[1989]] - [[Premio Sakurai]] della [[American Physical Society]] per "i suoi elevati contributi nel chiarire la struttura delle [[corrente debole|correnti deboli]] adroniche".<ref>{{cita web|url=https://www.aps.org/programs/honors/prizes/prizerecipient.cfm?name=Nicola%20Cabibbo&year=1989|titolo=1989 J. J. Sakurai Prize for Theoretical Particle Physics Recipient|accesso=8 ottobre 2008|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081010235306/http://www.aps.org/programs/honors/prizes/prizerecipient.cfm?name=Nicola%20Cabibbo&year=1989|dataarchivio=10 ottobre 2008|urlmorto=no}}</ref>
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce, Ordine al merito della Repubblica Italiana
* [[1991]] - Premio della [[Società europea di fisica]] per la "teoria delle interazioni deboli che ha portato al concetto di mescolamento dei [[Quark (particella)|quark]]".<ref>{{cita web|url=http://eps-hepp.web.cern.ch/eps-hepp/hepp-prize-awards.php|titolo=The High Energy and Particle Physics Prizes|lingua=en|accesso=8 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080526132255/http://eps-hepp.web.cern.ch/eps-hepp/hepp-prize-awards.php|dataarchivio=26 maggio 2008|urlmorto=no}}</ref>
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana#Cavaliere_di_gran_croce
* [[1993]] - Medaglia d'oro dell'[[Ordine della Minerva]] dell'[[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"]].<ref>{{cita web|url=https://www.unich.it/ateneo/l-uda/ordine-della-minerva/elenco-dei-conferimenti|titolo=Conferimenti dell'Ordine della Minerva|accesso=10 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190224004954/https://www.unich.it/ateneo/l-uda/ordine-della-minerva/elenco-dei-conferimenti|dataarchivio=24 febbraio 2019|urlmorto=no}}</ref>
|motivazione=
* [[2002]] - [[Medaglia Matteucci]] dell'[[Accademia Nazionale delle Scienze (Italia)|Accademia nazionale dei XL]].<ref>{{en}} [http://www.accademiaxl.it/finalita_prscientifici_med_matteucci_eng.php "Matteucci" Medal] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080401080739/http://www.accademiaxl.it/finalita_prscientifici_med_matteucci_eng.php |data=1º aprile 2008 }}</ref>
|luogo=[[Roma]], [[2 giugno]] [[1993]].<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=11035&iddecorato=10615|titolo=Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana Prof. Nicola Cabibbo|accesso=08-10-2008}}</ref>
* [[2003]] - [[Premio Enrico Fermi (Società italiana di fisica)|Premio Enrico Fermi]] della [[Società italiana di fisica]] « [...] per la sua teoria del miscelamento dei ''quark down e strange'' nei decadimenti deboli, in cui svolge un ruolo fondamentale il noto parametro detto «[[angolo di Cabibbo]]».<ref>{{Cita web|url=http://www.sif.it/SIF/it/portal/attivita/premio_fermi|titolo=Premio Enrico Fermi|accesso=8 ottobre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090904145533/http://www.sif.it/SIF/it/portal/attivita/premio_fermi|dataarchivio=4 settembre 2009}}</ref>
}}
* [[2010]] - [[Premio Dirac]].<ref>{{en}}[http://prizes.ictp.it/Dirac/dirac-medallists-2010 "Dirac" Medal] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120227055636/http://prizes.ictp.it/Dirac/dirac-medallists-2010 |data=27 febbraio 2012 }}</ref>
* Nel [[2011]] gli fu assegnata, con riconoscimento postumo, la ''Benjamin Franklin Medal.''<ref>{{en}} [http://www.fi.edu/franklinawards/11/bf_physics.html 2011 Franklin Institute Awards Benjamin Franklin Medal in Physics Nicola Cabibbo, Ph.D.] {{webarchive|url=https://archive.is/20120729231102/http://www.fi.edu/franklinawards/11/bf_physics.html |data=29 luglio 2012 }}</ref>
*Premio della cultura della Presidenza del Consiglio dei ministri (nel 1989 e nel 1999).<ref name="civr" />
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{citaCita pubblicazione
| cognome = Cabibbo
| nome = Nicola
Riga 181 ⟶ 187:
| rivista = Physical Review Letters
| volume = 10
| paginepp = 531-533
| lingua = en
| doi = 10.1103/PhysRevLett.10.531
| url = httphttps://prola.aps.org/abstract/PRL/v10/i12/p531_1
| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100830130049/http://prl.aps.org/abstract/PRL/v10/i12/p531_1
| accesso = 07-10-2008
| accesso = 30 maggio 2024
| urlmorto = sì
}}
 
* {{cita libro| [[Giorgio Parisi]] | capitolo=In memoria. Nicola Cabibbo, il Maestro | titolo=Gradini che non finiscono mai: vita quotidiana di un premio Nobel | anno=2022 | editore=[[La nave di Teseo]] | città=Milano | pp=131-132 | ISBN=978-88-346-1164-7|OCLC=1368260803 |cid =Parisi}}
 
== Voci correlate ==
Riga 194 ⟶ 205:
* [[Pontificia accademia delle scienze]]
* [[APE100]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://chimera.roma1.infn.it/NICOLA/ Homepage] di Nicola Cabibbo sul sito della sezione INFN di Roma, url consultato il 08-10-2008
* [http://www.disf.org/ScienziatiCredenti/Cabibbo.asp Nicola Cabibbo] biografia di Nicola Cabibbo, url consultato il 10-02-2011
* {{en}}[http://adsabs.harvard.edu/cgi-bin/nph-abs_connect?return_req=no_params&&author=Cabibbo,+N&db_key=PHY Elenco degli articoli scientifici] scritti da Nicola Cabibbo come primo autore, o in collaborazione, url consultato il 08-10-2008
* [https://web.archive.org/web/20070321202508/http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/cabibbo.htm Rassegna stampa di articoli su o scritti da Cabibbo] su argomenti filosofici, sito non aggiornato di recente, url consultato il 08-10-2008
* {{cita web|http://www.disf.org/ScienziatiCredenti/Cabibbo.asp|Marco Crescenzi, ''Nicola Cabibbo'', in ''DISF. Documentazione interdisciplinare di scienza e fede''}}
{{portale|biografie|fisica}}
*Fondo Nicola Cabibbo, conservato presso il Dipartimento di Fisica della Sapienza, si può interrogare [https://archivisapienzasmfn.archiui.com/fr/oggetti/10-nicola-cabibbo qui] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20211206124827/https://archivisapienzasmfn.archiui.com/fr/oggetti/10-nicola-cabibbo |date=6 dicembre 2021 }}.
 
{{Box successione
[[Categoria:Personalità legate all'Università La Sapienza]]
|tipologia=incarico accademico
[[Categoria:Accademia dei Lincei]]
|carica=[[Pontificia accademia delle scienze|Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze]]
|periodo=6 aprile [[1993]] - 18 giugno [[2010]]
|precedente=[[Giovanni Battista Marini Bettolo Marconi]]
|successivo=[[Werner Arber]]
|immagine=Emblem Holy See.svg
}}
{{Istituto nazionale di fisica nucleare}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|fisica}}
 
[[Categoria:Accademici dei Lincei]]
[[cs:Nicola Cabibbo]]
[[Categoria:Benemeriti della cultura e dell'arte]]
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[[de:Nicola Cabibbo]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi dell'Aquila]]
[[en:Nicola Cabibbo]]
[[Categoria:Professori dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"]]
[[es:Nicola Cabibbo]]
[[Categoria:Personalità del CERN]]
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[[Categoria:Insigniti dell'Ordine della Minerva]]
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[[Categoria:Membri dell'Accademia delle Scienze di Torino]]
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[[Categoria:Membri della Pontificia accademia delle scienze]]
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