Olivetti MC-24: differenze tra le versioni

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{{Prodotto di disegno industriale
[[Immagine:Tetractys-24.jpg|thumb|Olivetti MC24 Tetractys]]
|nome= MC-24
La sigla '''MC-24''' indica una serie di macchine da calcolo elettriche, automatiche, con stampa integrata e registro di memoria dinamica, prodotte dalla [[Olivetti]], a partire dal [[1956]]. La meccanica fu progettata da [[Natale Capellaro]], mentre la carozzeria è dovuta a [[Marcello Nizzoli]].
|immagine=Olivetti-mc24-marcello-nizzoli.jpg
|didascalia= il modello "Multisumma-24"
|anno di progettazione= 1956
|progettista= [[Marcello Nizzoli]] (struttura esterna) e [[Natale Capellaro]] (meccanica)
|compasso d'oro=
|idea= creare una nuova concezione di utilizzo dei calcolatori
|concetti= ergonomia, interazione, praticità, abbattimento dei costi, innovazione tecnologica
|movimento artistico=
|tipo di oggetto= famiglia di calcolatori elettrici automatici con stampa integrata
|azienda produttrice= [[Olivetti]]
|inizio produzione= [[1956]]
|fine produzione= [[1971]] circa (modello Divisumma)
|materiali= ghisa (basamento), lamiere in ferro dolce e acciaio (meccanismi)
|tecnica di lavorazione= fresatura del basamento, [[Tempra|tempratura]] delle parti sollecitate. Montaggio a viti
|note=
}}
 
La sigla '''MC-24''' indica una serie di [[Macchina da calcolo|macchine da calcolo]] elettriche, automatiche, con stampa integrata e registro di memoria dinamica, prodotte dall'azienda [[italia]]na [[Olivetti]], a partire dal [[1956]]. La meccanica fu progettata da [[Natale Capellaro]], mentre la carrozzeria si deve a [[Marcello Nizzoli]]. Il modello più famoso e venduto (ne furono prodotte oltre un milione di unità<!-- Confronta paragrafo su "Caratteristiche" -->), la '''Divisumma 24''', oltre che una rivoluzione nel settore dei calcolatori automatici, è diventata anche un'icona del [[design industriale]] [[design italiano|italiano]]<ref>{{cita web|url=http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/percorsi/scheda-dossier?p_p_id=56_INSTANCE_0Coy&articleId=32318&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&viewMode=normal&ambito=dossier&groupId=18701|titolo=Olivetti: l'industria come comunità|accesso=24 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141008064133/http://www.imprese.san.beniculturali.it/web/imprese/percorsi/scheda-dossier?p_p_id=56_INSTANCE_0Coy&articleId=32318&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&viewMode=normal&ambito=dossier&groupId=18701|dataarchivio=8 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>. Fa parte della collezione permanente del [[Triennale Design Museum]] di [[Milano]]<ref>{{cita web|url=http://www.triennaledesignmuseum.it/collezioni/oggettis/details/173/page:1/sort:Miecollezioni2.ogg_nome_it/direction:/asc?p=2|titolo=collezione permanente del design italiano, Triennale Design Museum - Milano|accesso=24 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>, oltre che essere conservata in molti musei dedicati al design e alla scienza e tecnica e alle macchine da scrivere. La Divisumma 24 fa anche parte della collezione permanente del [[MoMA]] di [[New York]]<ref>{{cita web|url=http://www.moma.org/collection/object.php?object_id=3751|titolo=collezione permanente del MoMA di NY: Divisumma 24|accesso=24 settembre 2012}}</ref>
La serie comprendeva 3 modelli base: la ''Multisumma-24'' (somma sottrazione e moltiplicazione), la ''Divisumma-24'' (anche divisione) e la Tetractys, dotata di un doppio totalzzatore ed una serie di funzionalità aggiuntive, rappresentava a livello mondiale lo [[stato dell'arte]] del calcolo meccanico di quegli anni. Vennero poi realizzati diversi modelli speciali, ad esempio le varianti CR con carrello più ampio per esigenze contabili.
Tra queste c'è anche una "Elettrosumma 24 CR" priva di moltiplicazione automatica.
L'aspetto più innovativo di queste macchine è il fatto che i due modelli superiori furono le prime calcolatrici ad avere una modalità di utilizzo quasi completamente analoga a quella delle calcolatrici attuali: possibilità di eseguire le quattro operazioni, un'unica tastiera numerica ridotta (10 tasti) per impostare tutti i termini dell'operazione e stampa dei risultati.
 
==Modelli==
Da un punto di vista costruttivo, si trattava di macchine estremamente complesse, ma di realizzazione economica grazie, appunto, alla genialità costruttiva di Capellaro. La Divisumma, grazie al buon rapporto prezzo-prestazioni fu il modello maggiormente venduto, il suo prezzo era di poco inferiore ad una [[Fiat 500]]. Nel libro di Silmo si riporta che l'Olivetti rivendeva queste macchine a 10 volte il costo di produzione, pur restando molto concorrenziale. Non si conosce il numero esatto di macchine prodotte. Sicuramente, nel 1967, venne prodotto il milionesimo esemplare. Silmo stima che la produzione complessiva si sia aggirata sul milione e mezzo. Un record assoluto per macchine di questo tipo. Quindi le MC-24 costituirono un elemento fondamentale per la prosperità dell'Olivetti. [[Pier Giorgio Perotto|Perrotto]] la definirà ''gallina dalle uova d'oro''. Però, paradossalmente, furono proprio questi elevatissimi utili economici a rallentare l'azienda di Ivrea nell'intraprendere la conversione tecnologica dalla meccanica verso l'elettronica.
[[File:Olivetti,_tetractis,_calcolatore_elettrico_con_scrivente,_1956_(1966).jpg|thumb|Olivetti MC24 Tetractys]]
La serie comprendeva 3cinque modelli base: lal'Elettrosumma ''Multisumma22-24'' (sommaaddizionatrice, sottrazioneevoluzione, epiù moltiplicazionerapida nel calcolo delle Elettrosumma 21), la Multisumma 24 (moltiplicatrice), la ''Divisumma- 24'' (calcolatrice completa, capace anche di divisione) e la [[Olivetti Tetractys|Tetractys]] che, dotata di un doppio totalzzatoretotalizzatore ede di una serie di funzionalità aggiuntive, rappresentava a livello mondiale lo [[stato dell'arte]] del calcolo meccanico scrivente di quegli anni. Vennero poi realizzati diversi modelli speciali, ad esempio le varianti CR, condotate carrellodi piùcarrello ampiotabulatore per esigenze contabili.
 
La produzione di questa classe di macchine, ubicata negli stabilimenti I.C.O in viaVia Guglielmo Jervis, ada [[Ivrea]], continuò fino agli [[anni '701970|anni settanta]]. Le versioni speciali, dotate di carrello tabulatore (MC24-CR), furono prodotte inizialmente negli stabilimenti O.M.O., situati in localitàa [[San Bernardo d'Ivrea]], sue unasuccessivamente traslocata negli stabilimenti di Via Jervis. La [[catena di montaggio]] era a [[cottimo]] individuale, con volumi medi di produzione di 50 unità al giorno.
 
L'aspetto più innovativo di queste macchine è il fatto che i due modelli superiori furono le prime calcolatrici ad avere una modalità di utilizzo quasi completamente analoga a quella delle calcolatrici da ufficio attuali: possibilità di eseguire le quattro operazioni, un'unica tastiera numerica ridotta (10cioè a dieci tasti) per impostare tutti i termini dell'operazione e stampa dei risultati.
 
==Caratteristiche==
Da un punto di vista costruttivo, si trattava di macchine estremamente complesse, ma di realizzazione economica. Grazie alla genialità costruttiva di Capellaro, la maggior parte degli innumerevoli cinematismi erano ricavati da semplice lamiera in ferro dolce e acciaio; questi ultimi, soprattutto costituiti da [[leva (fisica)|leve]], erano quelli movimentati dalle camme in materiale sinterizzato. In queste, la zona sottoposta a strisciamento sulla camma, era [[tempra|temprata]]. La Divisumma, grazie al buon rapporto prezzo-prestazioni, fu il modello maggiormente venduto: il suo prezzo (325.000 [[Lira italiana|lire]]) era paragonabile, seppur inferiore, a quello di una [[Fiat Nuova 500]] (465.000 lire). Nel libro di Silmo si riporta che l'Olivetti rivendeva queste macchine a 10 volte il costo di produzione, pur restando molto concorrenziale. Non si conosce il numero esatto di esemplari prodotti. Nel 1967, fu prodotto il milionesimo esemplare. Silmo stima che la produzione complessiva si sia aggirata sul milione e mezzo,<ref>Silmo rileva che in un museo di Ivrea è conservato il milionesimo esemplare, realizzato dopo circa 10 anni dall'inizio della produzione. Si può quindi presumere che nei 5 anni seguenti ne siano state costruite al più un altro mezzo milione. Si resta quindi ben lontani dai 6 milioni di esemplari stimati da alcune fonti, dato che forse è riferibile alla produzione totale di calcolatrici Olivetti.</ref> un record assoluto per macchine di questo tipo. Pertanto, le MC-24 costituirono un elemento fondamentale per la prosperità dell'Olivetti. [[Pier Giorgio Perotto]] la definirà la ''gallina dalle uova d'oro''. Il modello Divisumma 24 venne prodotto per circa 15 anni.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2010/02/olivetti-prodotti-storici_1956.shtml|titolo=prodotti storici olivetti: 1956 Divisumma 24|accesso=24 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141009201958/http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2010/02/olivetti-prodotti-storici_1956.shtml|dataarchivio=9 ottobre 2014|urlmorto=no}}</ref>
 
== Aspetti tecnici ==
[[ImmagineFile:CalculatorOlivetti divisumma24Divisumma hg24 2.jpg|thumb|left|L'interno di una Divisumma 24]]
Fu progettata per addizionare, sottrarre, moltiplicare e dividere velocementein modo veloce e in sequenza; i numeri impostati dalla tastiera, la velocità di (250 cicli al minuto) inaccreditati, sequenzasi riferiscono alla rotazione completa di 360 gradi dell'[[albero (meccanica)|albero]] principale. In questo modo, può essere effettuata una grande varietà di calcoli possono essere effettuati, rapidamente e in modo automatico. Ogni fase di un calcolo e ogni singolo risultato è stampato su un rotolo di carta per mezzo di un nastro inchiostrato in banda blu e rossa su un rotolo di carta.
 
La necessaria rigididàrigidità strutturale è affidata ada un basamento in [[ghisa]] ottenuto per fusione, lavorato a fresa, sul quale sono avvitate 4 flange in lamiera, che fungono da supporto oltre all'[[albero (meccanica)|albero]] principale, ma anche agli innumerevoli alberini aventi funzioni secondarie,. laIl [[numero di serie]] (matricola) della macchina veniva incisa manualmente a [[pantografo (grafica)|pantografo]] sul lato inferiore del basamento. Il moto è affidato ada un motore elettrico di 70 [[watt]] il cui pignone a [[vite senza fine]] aziona ununa corona ingranaggiodentata in [[tela bachelizzata]] dotatodotata di [[frizione (meccanica)|frizione]], calettatocalettata sull'albero principale (diametro di 10 mm), lungo quanto tutta la larghezza della macchina, supportato da 4 boccole in bronzo; su questo sono fissate, tramite una coppiacoppie di viti temperate poste a 90 gradi, una ''mordente'' e una ''perforante'', postesono a 90 gradi,fissate le varie [[camma|camme]] a profilo multiplo in materiale [[sinterizzazione|sinterizzato]], azionanti a loro volta gli innumerevoli leveraggi,. gliGli unici [[cuscinetto (meccanica)|cuscinetti]] sono la coppia di supporto dell'albero motore. La lubrificazione a vita è affidata a 4 tipologietipi di lubrificanti, ognuno ottimizzato per il genere di attrito generato nel punto specifico: olio denso, grasso a bassa viscosità, grasso infusibile e grasso al [[bisolfuro di molibdeno]] [[Molykote]]. Per il movimento del carrello delle CR, viene sfruttato il lato opposto dell'albero motore, sul quale è ricavato un secondo pignone azionante una ruota dentata frizionata, coassiale col tamburo tabulatore. La programmazione delle distanze di tabulazione del carrello viene fatta inserendo opportuni fermi metallici nelle asole ricavate sull'intera circonferenza del tamburo. Una lieve differenza meccanica nelle macchine destinate ai paesi con tensione di rete a 115 volt e frequenza di 60 Hz è costituita dal [[passo (meccanica)|passo]] più stretto delle viti senza fine dei pignoni e delle corone dentate, la carrozzeria è in materiale plastico nella MC-24, in alluminio pressofuso nella MC-24 CR.
[[Immagine:Calculator divisumma24 hg.jpg|thumb|L'interno di una Divisumma 24]]
Fu progettata per addizionare, sottrarre, moltiplicare e dividere velocemente (250 cicli al minuto) in sequenza. In questo modo, una grande varietà di calcoli possono essere effettuati rapidamente in modo automatico. Ogni fase di un calcolo e ogni risultato è stampato per mezzo di un nastro inchiostrato in banda blu e rossa su un rotolo di carta.
 
La necessaria rigididà strutturale è affidata ad un basamento in [[ghisa]] ottenuto per fusione, lavorato a fresa, sul quale sono avvitate 4 flange in lamiera, che fungono da supporto oltre all'[[albero (meccanica)|albero]] principale, anche agli innumerevoli alberini aventi funzioni secondarie, la matricola della macchina veniva incisa a pantografo sul lato inferiore del basamento. Il moto è affidato ad un motore elettrico di 70 [[watt]] il cui pignone a [[vite senza fine]] aziona un ingranaggio in [[tela bachelizzata]] dotato di frizione, calettato sull'albero principale (diametro di 10 mm), lungo quanto tutta la larghezza della macchina, supportato da 4 boccole in bronzo; su questo sono fissate tramite una coppia di viti temperate, una ''mordente'' e una ''perforante'' poste a 90 gradi, le varie [[camma|camme]] a profilo multiplo in materiale [[sinterizzazione|sinterizzato]] azionanti a loro volta gli innumerevoli leveraggi, gli unici [[cuscinetto (meccanica)|cuscinetti]] sono la coppia di supporto dell'albero motore. La lubrificazione a vita è affidata a 4 tipologie di lubrificanti, ognuno ottimizzato per il genere di attrito generato nel punto specifico: olio denso, grasso a bassa viscosità, grasso infusibile e grasso al [[bisolfuro di molibdeno]] [[Molykote]].
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{Cita libro|autore=|wkautore =|curatore = Piero Adolfo Salvetti|altri =|titolo =Le macchine sapienti di Natale Capellaro|url =|annooriginale =|anno = 2002|editore =Associazione Archivo Storico Olivetti|città = Ivrea|lingua =|p=|pp=|ISBN=|curatore2 = Eugenio Pacchioli}}
 
*{{Cita libro
* Salvetti, Adolfo e Pacchioli, Eugenio (ed.). ''Le macchine sapienti di Natale Capellaro.'' - Associazione Archivo Storico Olivetti, Ivrea 2002.
*|titolo Silmo, Giuseppe:= ''M.D.C. Macchine da calcolo meccaniche, Olivetti e non solo; Natale Capellaro - Il genio della meccanica.'' ed. Tecnologicamente Storie. Ivrea, 2008
|autore = Giuseppe Silmo
 
|wkautore =
== Collegamenti esterni ==
|curatore =
 
|altri =
* {{fr}} [http://ananke.blog.lemonde.fr/2005/08/28/2005_08_ranimer_une_bel/ Ranimer une belle mécanique, la Divisumma 24] Come restaurare una Divisumma 24
|url =
* {{fr}} [http://ananke.blog.lemonde.fr/2007/01/05/ranimer-une-belle-mecanique-la-tetractys-24-cr/ Ranimer une belle mécanique, la Tetractys 24-CR] Come restaurare una Tetractys
|editore = Tecnologicamente Storie
|città = Ivrea
|anno = 2008
}}
*{{Cita libro|autore=Carlo Torchio|titolo=Il calcolo meccanico Olivetti|anno=2010|editore=Il Campano|città=Pisa|p=|pp=|ISBN=978-88-6528021-8
|curatore=Museo degli Strumenti per il Calcolo di Pisa}}
* {{Cita testo|titolo=Olivetti Divisumma 24|tipo=opuscolo pubblicitario|data=1957|editore=Olivetti|url=https://archive.org/details/olivettidivisumma24}}
* {{Cita testo|titolo=Olivetti Tetractys|tipo=opuscolo pubblicitario|data=|editore=Olivetti|url=https://archive.org/details/olivettitetractys}}
 
== Voci correlate ==
*[[Olivetti Tetractys]]
 
*[[Calcolatrice]]
*[[Calcolo meccanico]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [https://www.youtube.com/watch?v=9hvqa9i1Zs0 funzionamento Divisumma 24] (video)
* {{fr}} [https://web.archive.org/web/20100720150451/http://ananke.blog.lemonde.fr/2005/08/28/2005_08_ranimer_une_bel/ Ranimer une belle mécanique, la Divisumma 24] Come restaurare una Divisumma 24.
* {{fr}} [https://web.archive.org/web/20100520134720/http://ananke.blog.lemonde.fr/2007/01/05/ranimer-une-belle-mecanique-la-tetractys-24-cr/ Ranimer une belle mécanique, la Tetractys 24-CR] Come restaurare una Tetractys-CR.
 
{{Triennale Design Museum}}
{{Portale|Design|ingegneria|matematica}}
 
[[Categoria:CalcoloCalcolatori meccanico]],della [[Categoria:Strumenti di calcoloOlivetti]]
[[Categoria:Prodotti della collezione permanente del Triennale Design Museum]]
[[Categoria:Prodotti della collezione permanente del MoMa di New York]]
[[Categoria:Prodotti di disegno industriale Made in Italy]]
[[Categoria:Opere di Marcello Nizzoli]]