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L<nowiki>'</nowiki>'''incendio del Narodni dom''' (''Casa del popolo'' o ''Casa nazionale'' in [[lingua slovena|sloveno]]) del 13 luglio 1920 distrusse la sede delle organizzazioni [[Slovenia|slovene]] di [[Trieste]]. Nell'edificio trovavano sede un teatro, una cassa di risparmio, un caffè e l'hotel Balkan, nome col quale era anche noto all'epoca il palazzo. Le vicende che portarono al rogo vanno inquadrate all'interno della pluridecennale lotta per il predominio sull'[[Mare Adriatico|Adriatico]] orientale fra popolazioni [[Slavi|slave]] (prevalentemente [[Croati|croate]] e [[Sloveni|slovene]]) e [[Italiani|italiane]], iniziata ancora nell'ambito dell'[[Impero austro-ungarico]]. Lo scoppio della [[prima guerra mondiale]], l'entrata in guerra dell'Italia, il disfacimento dell'Impero, le trattative di pace e le successive fortissime frizioni fra l'Italia e il [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]] furono gli eventi più recenti, precedenti e contemporanei al rogo del Narodni dom. La vicenda è anche considerata la prima grande azione di piazza del nascente [[squadrismo]] [[fascismo|fascista]], nell'ambito di quello che successivamente venne definito ''fascismo di confine''<ref>{{cita|Kacin Wohinz 2010}}</ref>.
{{Bio
|Nome = Martino
|Cognome = Rota
|PostCognome = (nelle fonti il nome viene anche scritto come ''Martin'' o - in [[lingua latina|latino]] - ''Martinus'', mentre il cognome si trova anche nelle forme ''Rot'', ''de Rota'' o ''Rotta''; in [[lingua croata|croato]] più di recente anche ''Martin Rota Kolunić'' o ''Martin Kolunić Rota'')
|Sesso = M
|LuogoNascita = Sebenico
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1520 circa
|LuogoMorte = Padova
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1583
|Attività = incisore
|AttivitàAltre = pittore
|Epoca = 1500
|Nazionalità = dalmata
|FineIncipit = è stato un artista [[Dalmazia|dalmata]], principalmente noto per la sua attività di [[incisione|incisore]]
|Immagine =
|Didascalia =
}}
 
==Inquadramento storico==
==Vita==
{{vedi anche|Stato da Mar|Istria|Dalmazia|Incidenti di Spalato}}
Le notizie sui primi anni della vita di Martino Rota sono pressoché inesistenti: si sa solo che nacque a [[Sebenico]] in [[Dalmazia]], all'incirca nel 1520.
Alla caduta della [[Repubblica di Venezia]], l'[[Impero austriaco]] - dopo un breve intervallo francese (1806-1814) - aveva inglobato tutti i possedimenti della ''Serenissima'': il [[Dogado]] (costituito dalla città di [[Venezia]] e dalle zone ad essa più vicine), lo [[Domini di Terraferma|Stato da Tera]] (territori dell'entroterra padano-veneto) e lo [[Stato da Mar]] (i domini marittimi). Le zone dell'[[Istria]] e della [[Dalmazia]] presentavano una peculiarità: a differenza degli altri possedimenti dello Stato da Mar avevano mantenuto nei secoli fra la propria popolazione una componente autoctona [[lingue romanze orientali|neoromanza]], che nel tempo aveva adottato in maggioranza il [[dialetto veneziano|veneziano]] come propria lingua, a fianco o in sostituzione del [[lingua dalmatica|dalmatico]], dell'[[lingua istriota|istrioto]] o dell'[[istrorumeno]]. A fianco di queste popolazioni, a partire dal VII secolo l'Istria e la Dalmazia avevano conosciuto l'immigrazione di popolazioni di ceppo slavo, che nei secoli s'identificarono via via come [[Croazia|croati]], [[Slovenia|sloveni]] e [[Serbia|serbi]].
 
La coesistenza di queste popolazioni sulla costa orientale dell'Adriatico non aveva mai causato delle particolari frizioni: da un lato Venezia non era interessata ad alcuna politica di dominio o di assimilazione su base etnica, dall'altra le varie pulsioni di carattere nazionale iniziarono a presentarsi solo a cavallo della metà del XIX secolo.
Nel 1540 lo si trova a [[Roma]], ove lavora assieme a [[Cornelius Cort]] (del quale fu forse aiutante), producendo una serie di opere sullo stile di [[Marcantonio Raimondi]]. he engraved after the latter the series of Christ and the Twelve Apostles (B. 16). He made no original engravings but transcribed on copper, by etching or with the burin, the works of Luca Penni, Raphael and Michelangelo. His most famous work is a very reduced copy of the Last Judgement (B. 28-1) by Michelangelo. Lasciata la città, si stabilì per un breve periodo a [[Firenze]], ed infine - dal 1558 - a [[Venezia]], ove creò una serie di incisioni tratte dalle opere di [[Tiziano]], oltre a svariate [[mappa|mappe]] e vedute di Venezia e di altre città.
 
All'inizio del breve dominio francese, sia in Istria che in Dalmazia si posero le basi per il futuro sistema scolastico pubblico: il veneziano Vincenzo Dandolo, provveditore generale per la Dalmazia, alla fine del 1806 nel suo rapporto annuale a Napoleone consigliò la soppressione degli insegnamenti in lingua ''illirica'' nei seminari di Zara, Spalato e Priko, nei dintorni di Almissa, a favore dell'insegnamento in lingua italiana. D'altro canto, non solo l'italiano era già utilizzato nelle scuole seminariali di tutta la costa istriana e nei seminari dalmati, ma sia il croato che lo sloveno non avevano ancora codificato il proprio sistema grammaticale e la propria scrittura, e quindi parve naturale favorire una lingua come quella italiana, di grande tradizione e ritenuta consona alle classi dominanti. A lungo termine, ciò favorì l'italianizzazione anche di masse di studenti slavi, abituati a ritenere l'italiano come propria lingua d'élite.
[http://www.iconos.it/index.php?id=1335] [http://books.google.it/books?id=6bsAAAAAYAAJ&pg=RA1-PA58&lpg=RA1-PA58&dq=martino+rota&source=bl&ots=Zy63wfaB7m&sig=UkynpE72EGhXO8hJ_lvVwjh6b8E&hl=it&ei=9vehTNvNC5CeOLmLiNAD&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=12&sqi=2&ved=0CEcQ6AEwCw#v=onepage&q=martino%20rota&f=false] [http://www.answers.com/topic/martino-rota-2] [http://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/autori/6549/] [http://books.google.it/books?id=Fi8TAAAAQAAJ&pg=PA303&lpg=PA303&dq=%22martino+rota%22&source=bl&ots=HRebBSFFI4&sig=ge1JGHeOh5Qyzgo4nEcA3_SZELk&hl=it&ei=WP2hTO3eNsLHswaJrc2KBQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7&ved=0CDgQ6AEwBjgK#v=onepage&q=%22martino%20rota%22&f=false] [http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:Gn06vTVZpMwJ:epa.oszk.hu/01400/01462/00017/pdf/307-332.pdf+%22martino+rota%22&cd=20&hl=it&ct=clnk&gl=it] [http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:C-BszO3PXWwJ:hrcak.srce.hr/file/14743+%22martin+kolunic%22&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEEShpo1eP-q2swnz_6IZCLr9mQv85mt8cSt74EatxLxsCT-pEXmopXNF4YUrlV4XaUitn8pRkZDYhXNGIYTfXIfySMZtAbrl7HtSly7CntSIFdWZzL14x0da7X2LTcMagEYsUKmoJ&sig=AHIEtbQb0bT4-BNcc6_iqtJmurMuPZ9bcw] [http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:6HSzN83_42IJ:citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download%3Fdoi%3D10.1.1.120.6204%26rep%3Drep1%26type%3Dpdf+%22martin+kolunic%22&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESitanlcl2iiCW1imyTlXMb4e0uNdI8lJY_42t8vfAVGYh1QLTgOfpbSTNtPl5YEYJohDUYfpgbgGeAu6dtKzJz9BcstMWpFV2NQLtrysFv1wyltkkzoYqdi_U1WP83MqHTHehwq&sig=AHIEtbR0IpWCYWRzed1YdtsfXrxN_KU11g] [http://icaci.org/documents/national_reports/1999-2003/Croatia.pdf] [http://www.archive.org/stream/p1povjesthrvatao06klaiuoft/p1povjesthrvatao06klaiuoft_djvu.txt] [http://books.google.it/books?id=MfdGLMBM8lYC&pg=PA102&dq=%22martin+kolunic%22&hl=it&ei=ggOiTICgD8vLswa-58CKBQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CDsQ6AEwAw#v=onepage&q=%22martin%20kolunic%22&f=false]
 
Lo scoppio delle rivolte che coinvolsero gran parte del territorio europeo fra il 1848 e il 1849 catalizzò le scelte delle popolazioni locali: sloveni, croati e italiani iniziarono ad autodefinirsi anche nazionalmente.
==[[Dalmati_italiani#Il_problema_dell.27identificazione_nazionale|Identificazione nazionale]]==
Alla fine del XIX secolo, il nome di Martino Rota è stato croatizzato in ''Martin Kolunić''<ref>[[Predrag Matvejević]], ''The Other Venice: Secrets of the City'', Reaktion Books/University of Chicago Press, Chicago 2007, p. 102.</ref>, semplicemente traducendo il cognome "rota" (ruota) nel corrispettivo croato ''kolo'' trasformato poi nel patronimico ''Kolunić''. Questa traduzione del cognome viene generalmente aggiunta al cognome ''Rota'' che risulta invece dai documenti coevi dell'artista, in modo da ottenere un singolare cognome bilingue: ''Rota Kolunić''. Attualmente Martino Rota è considerato dai geografi croati come uno dei capostipiti della moderna cartografia croata<ref>Si veda uno dei primi croatizzatori di Rota, e cioè Vjekoslav Klaić, ''Povjest Hrvata'', vol. XV, Naklada St. Kugli, Zagreb 1899, p. 88.</ref>.
 
== Note ==
 
<{{references/>|2}}
==Note==
<references/>
 
==Opere complete consultabili in Internet==
* [http://books.google.it/books?id=PokCAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=roberto+visiani&as_brr=3] ''Della origine ed anzianità dell'Orto botanico di Padova'', Venezia 1839
* [http://books.google.it/books?id=qX4CAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=roberto+visiani&as_brr=3] ''Illustrazione delle piante nuove o rare dell'Orto botanico di Padova'', Padova 1840
* [http://books.google.it/books?id=nIkCAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=roberto+visiani&as_brr=3] ''L'Orto botanico di Padova nell'anno MDCCCXLII'', Padova 1842
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|Milica|Kacin Wohinz|Alle origini del fascismo di confine: gli Sloveni della Venezia Giulia sotto l'occupazione italiana 1918-1921|2010|Sklad Dorče Sardoč|Gorizia|ISBN=978-88-903422-8-8|cid= Kacin Wohinz 2010}}
* T.Covacev, ''Roberto de Visiani, botanico ed umanista'', in ''La Rivista Dalmatica'', IV, 1989
* F.Semi, ''Roberto de Visiani'' in F.Semi-V.Tacconi (cur.), ''Istria e Dalmazia, Uomini e Tempi. Dalmazia'', Del Bianco, Udine 1992
 
==Voci correlate==
* [[Dalmazia]]
* [[Sebenico]]
 
{{Portale|biografie|Venezia Giulia e Dalmazia}}
 
[[Categoria:Dalmazia]]
[[Categoria:Dalmati]]
[[Categoria:Storia della Dalmazia]]
[[Categoria:Storia d'Italia]]
 
* [https://www.legal-tools.org/doc/ab46a4/pdf/]
[[de:Roberto de Visiani]]
* [https://www.openstarts.units.it/bitstream/10077/21244/1/QS_2_2016.pdf Dimenticare il Balkan]
[[es:Roberto de Visiani]]
[[fr:Roberto de Visiani]]
[[hr:Roberto de Visiani]]