Jacques Laffite: differenze tra le versioni
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{{Sportivo
|Nome = Jacques Laffite
|Immagine = Jacques_Laffite_Rétromobile_2019.jpg
|Didascalia = Jacques Laffite nel 2019
|Sesso = M
|
|Altezza =
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|Disciplina = Automobilismo
|Specialità =
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|Record =
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|Squadra =
|TermineCarriera = [[1986]]
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|Incontri =
|RigaVuota = {{Sport_motoristici
|categoria = Formula 1
|data =
|anni=[[Campionato
|scuderie=
|mondiali =
|migliore =4
|disputati = 180 (176 partenze)
|vinti = 6
|podi = 32
|pole = 7
|puntiottenuti = 228
|giriveloci = 7<ref>In Occasione del [[Gran Premio del Giappone 1976]] fu annunciato che il giro più veloce era stato ottenuto da [[Masahiro Hasemi]] al 25 giro, ma si trattò di un errore di misurazione e, alcuni giorni dopo, gli organizzatori diffusero un comunicato che assegnava il giro più veloce a Jacques Laffite con un tempo di 1'19"97 al settantesimo giro. Questo comunicato fu ripreso dalla [[Japan Automobile Federation]] (JAF). La correzione non fu però conosciuta fuori dal Giappone per più di 30 anni ma ora è presente sul sito ufficiale della Formula 1.</ref><ref name="as-web.jp" /><ref name="jaf.or.jp" /><ref>{{Cita web|url=http://www.nikkansports.com/ns/sports/motor/japan_gp/history/japan-1976.html|titolo=
Archive: 1976 F1 World Championship in Japan|data=25 ottobre 1976 (original issued date)|accesso=17 dicembre 2010|lingua=ja|editore=[[Nikkan Sports|Nikkan Sports News]] }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.formula1.com/en/results.html/1976/races/373/japan/fastest-laps.html|titolo=
1976 Japanese Grand Prix|data=|accesso=3 luglio 2017|editore=Formula One Administration Ltd }}</ref>
|note =
}}
|Vittorie =
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Jacques-Henri Marie Sabin
|Cognome = Laffite
|Soprannome = Jacques
|Sesso = M
|LuogoNascita = Parigi
|GiornoMeseNascita = 21 novembre
|AnnoNascita = 1943
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Attività = ex pilota automobilistico
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità =
}}
Nel [[Campionato europeo di Formula 2 1975|1975]] si aggiudicò il [[Formula 2|Campionato europeo di Formula 2]].
Archiviata l'esperienza nella massima serie si è dedicato al [[rally]], e ha svolto il ruolo di commentatore della Formula 1, per la rete televisiva francese [[TF1]].
==Biografia==
Jacques-Henri Laffite è nato a Parigi, il 21 novembre 1943. Ha svolto gli studi al [[Cours Hattemer]], una scuola privata.<ref>{{cita web|url=http://www.hattemer.fr/fr/l-ecole/association-des-anciens-eleves/# |titolo=Quelques Anciens Celebres |editore=Hattemer |accesso=30 giugno 2015 |urlmorto=s |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150618133955/http://www.hattemer.fr/fr/l-ecole/association-des-anciens-eleves/ |lingua=fr}}</ref> Ha due figlie: Camille (sposatasi con [[Karim Laghouag]], cavaliere francese, oro olimpico ai [[Equitazione ai Giochi della XXXI Olimpiade|Giochi di Rio]]) e [[Margot Laffite|Margot]], giornalista sportiva per [[Canal+]], sposata e poi divorziata con l'attore francese [[Arnaud Tsamere]]. Jacques Laffite era cognato di un altro pilota francese celebre, [[Jean-Pierre Jabouille]].<ref>{{cita web|url=http://www.autonewsinfo.com/2018/11/21/jacques-laffite-souffle-75-bougies-ce-mercredi-21-novembre-2018-277395.html|titolo=JACQUES LAFFITE SOUFFLE … 75 BOUGIES, CE MERCREDI 21 NOVEMBRE 2018 !|autore=Gilles|sito=autonewsinfo.com|lingua=fr|data=21 novembre 2018|accesso=11 dicembre 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.autonewsinfo.com/2017/10/01/jean-pierre-jabouille-fete-ses-75-ans-237506.html|titolo=JEAN-PIERRE JABOUILLE FÊTE SES 75 ANS.|autore=Gilles|sito=autonewsinfo.com|data=1º ottobre 2017|accesso=11 dicembre 2019|lingua=fr}}</ref>
== Carriera ==
===Gli inizi===
Nel 1958 Laffite incontrò [[Jean-Pierre Jabouille]], che gli propose, nel 1966, di diventare suo meccanico, in occasione della ''Coupe Renault 8 Gordini''.<ref>{{Cita web|titolo=coupe r8g - Page : 4 - Histoires du sport automobile - FORUM Sport Auto|url=http://forum-auto.caradisiac.com/sport-auto/histoire-du-sport-auto/sujet378406-105.htm|sito=forum-auto.caradisiac.com|accesso=23 gennaio 2019|lingua=fr}}</ref>
Nel 1970 Laffite esordì in Formula France, passando l'anno successivo in Formula Renault.<ref name=carriera>{{cita web|url=https://www.driverdb.com/drivers/jacques-laffite/|accesso=26 marzo 2021|lingua=en|sito=driverdb.com|titolo=Jacques Laffite}}</ref> Già nel [[24 Ore di Le Mans 1972|1972]] partecipò, per la prima volta, alla [[24 Ore di Le Mans]], con una [[Ligier]], al fianco di [[Pierre Maublanc]]. Nell'anno vinse il titolo nella Formula Renault.
===Formula 3===
Nel 1973 iniziò a disputare gare valide per la [[Formula 3]]. Vinse subito il [[F3 francese|Campionato francese]], e fu quarto nel [[F3 britannica|B.R.S.C.C. MCD John Player British F3 Championship]], mentre disputò anche due gare del campionato [[F3 italiana|italiano]].<ref name=carriera/>
===Formula 2===
L'anno successivo, sempre sostenuto dalla BP Racing, che gli mise a disposizione una March-BMW, passò alla [[Campionato europeo di Formula 2 1974|Formula 2]], in cui fu subito competitivo, conquistando il GP del Festival di Salisburgo, ottenendo altri tre secondi posti e un terzo, chiudendo al quarto posto in classifica.
Nel [[Campionato europeo di Formula 2 1975|1975]] passò all'[[Oreca|Écurie Elf Ambrozium]], dove guidò una [[Martini (automobilismo)|Martini]]-BMW. La stagione fu trionfale per il francese, che colse cinque vittorie nelle prime sei gare (Gran Premio dell'Estoril, BARC 200, ADAC-Eiffelrennen, [[Gran Premio di Pau]] e Rhein-Pokalrennen), poi si limitò ad altri due arrivi a punti, che coincisero ancora con successi: Gran Premio del Mediterraneo e Gran Premio di Roma (in questa gara primo giunse [[Vittorio Brambilla]], che però non marcava punti per il campionato).<ref>{{cita web|url=http://www.the-fastlane.co.uk/formula2/F275_24.htm|lingua=en|sito=the-fastlane.co.uk|titolo=XXVII Gran Premio di Roma 1975|accesso=26 marzo 2021}}</ref> Sempre nel 1975 prese parte anche a una gara del [[Formula 2000 giapponese 1975|Campionato giapponese di Formula 2000]].
Col passaggio in pianta stabile in Formula 1 l'impegno di Laffite in Formula 2 fu poco frequente, nelle stagioni successive. Nel [[Campionato europeo di Formula 2 1976|1976]] con la ''Fred Opert Racing'', su [[Chevron Cars|Chevron]]-BMW ottenne due secondi posti (a Pau e a Nogaro), ma non poté marcare punti validi per il campionato. Nello stesso anno partecipò al ''Gran Premio Nihon'', ultima gara del [[Formula 2000 giapponese 1976|Campionato giapponese]], previsto due settimane dopo il [[Gran Premio del Giappone 1976|Gran Premio di Formula 1 del Giappone]]. Laffite vinse e colse anche il giro più veloce.<ref>{{cita web|url=http://www.the-fastlane.co.uk/formula2/F276_22.htm|lingua=en|accesso=26 marzo 2021|sito=the-fastlane.co.uk|titolo=III Nihon Grand Prix 1976}}</ref>
Nel 1977, sempre con la ''Fred Opert Racing'' corse tre gare, ma senza risultati rilevanti. L'anno successivo, con la ''Maublanc Racing Services'', su March-BMW, disputò ancora due gare.
===Formula 1===
====Iso-Marlboro/Williams (1974-1975)====
=====1974=====
Laffite venne iscritto, per la prima volta, a una gara di Formula 1, dalla scuderia britannica [[Token (automobilismo)|Token]], al [[Gran Premio di Francia 1974]]. L'iscrizione non venne però seguita dalla partecipazione all'evento.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1974/france.aspx|accesso=8 dicembre 2019|lingua=fr|titolo=9. France 1974|sito=statsf1.com}}</ref> L'esordio avvenne, in effetti, solo due gare dopo, nel [[Gran Premio di Germania 1974|Gran Premio di Germania]], quando trovò un ingaggio alla scuderia di [[Frank Williams]], la [[Frank Williams Racing Cars|Iso-Marlboro]], al posto di [[Tom Belsø]]. Qualificato al ventunesimo posto, si ritirò, al secondo giro, per un problema alle sospensioni.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1974/allemagne.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=11. Allemagne 1974|accesso=19 dicembre 2019}}</ref> Dalla prova seguente, il [[Gran Premio d'Austria 1974|Gran Premio d'Austria]], il team gli affiancò [[Arturo Merzario]]. La stagione si concluse senza risultati di rilievo. Il francese si qualificò a ogni gara, senza mai raggiungere la zona dei punti.
=====1975=====
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1975|1975]] rimase fedele a Frank Williams, che decise di dare, per la prima volta, il suo nome alla scuderia.
[[File:Jacques Laffite con Frank Williams al GP Argentina 1975.jpg|thumb|Jacques Laffite con [[Frank Williams]] nelle prove del [[Gran Premio d'Argentina 1975]]. Fu il gran premio d'esordio per Williams, come costruttore di vetture che portavano il suo nome.]]
Dopo le prime tre gare extraeuropee, con Laffite ancora lontano dalla zona dei punti, il francese saltò il [[Gran Premio di Spagna 1975|Gran Premio di Spagna]], in quanto impegnato in una prova del [[Campionato europeo di Formula 2 1975|Campionato di Formula 2]]. Venne sostituito dal britannico [[Tony Brise]].<ref>{{cita news|titolo=Due Ferrari e un italiano (Pianta) in più|data=24 aprile 1975|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=11}}</ref> Nella gara successiva, il [[Gran Premio di Monaco 1975|Gran Premio di Monaco]], arrivò la prima mancata qualificazione in una gara valida per il campionato mondiale, battuto per 16 centesimi da [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]].
Il francese saltò, nuovamente per concomitanti impegni in Formula 2, anche il [[Gran Premio di Svezia 1975|Gran Premio di Svezia]]; nella gara la [[Frank Williams Racing Cars|Williams]] si trovò anche senza l'altro pilota titolare, [[Arturo Merzario]], per contrasti col patron del team. Al loro posto vennero ingaggiati [[Damien Magee]] e [[Ian Scheckter]].<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1975/suede.aspx|accesso=11 febbraio 2021|lingua=fr|titolo=7. Suède 1975|sito=statsf1.com}}</ref> Nelle tre gare successive (Olanda, Francia e Gran Bretagna) chiuse con due arrivi fuori dai punti e un ritiro. Nelle tre gare si trovò tre partner diversi: prima Ian Scheckter, poi [[François Migault]], infine [[Ian Ashley]].
L'exploit stagionale fu nel [[Gran Premio di Germania 1975|Gran Premio di Germania]]. Il francese, partito quindicesimo, colse un inaspettato secondo posto, primo podio in una gara del mondiale (oltre che primi punti), per lui e per la scuderia di Williams. Laffite fu autore di una gara regolare, venne agevolato dai diversi incidenti e forature, che penalizzarono i piloti partiti davanti a lui in griglia, sul difficile tracciato del [[Nürburgring Nordschleife|Nürburgring]].<ref>{{cita news|titolo=Lauda sempre al comando, poi la foratura|data=4 agosto 1975|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=14|autore=Michele Fenu}}</ref>
L'epilogo della stagione fu negativo. Laffite si ritirò sia in Austria, che a Monza. Nell'ultima gara di stagione, il [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1975|Gran Premio degli USA]], fu prima protagonista di un incidente nelle prove, poi confuse un collirio con del liquido per la pulizia della visiera del casco. Ciò gli provocò un'irritazione oculare, che non gli permise di partecipare alla gara. La Williams decise di affidare la sua vettura a [[Lella Lombardi]], sua compagna di scuderia per la gara nordamericana, rimasta senza la sua vettura, ferma per problemi elettrici. All'italiana, però, non poté essere adattata la vettura, e fu così anche lei costretta al forfait.<ref>{{cita web|url=https://wtf1.com/post/10-of-the-strangest-reasons-why-drivers-have-retired-from-f1-races/|sito=wtf1.com|titolo=10 Of The Strangest Reasons Why Drivers Have Retired From F1 Races|lingua=en|urlmorto=sì}}</ref>
====Ligier (1976-1982)====
=====1976=====
[[File:Jacques Laffite Gp Italia 1976.jpg|miniatura|sinistra|Laffite al [[Gran Premio d'Italia 1976]]. A Monza il francese colse la sua prima ''pole position'' in una gara valida per il mondiale di Formula 1.]]
Nel {{F1|1976}} Laffite cambiò scuderia, passando alla [[Ligier]], scuderia francese all'esordio nel [[Campionato mondiale di Formula 1]]. Laffite aveva già disputato tre edizioni della [[24 Ore di Le Mans]], con la scuderia transalpina.
La vettura, a differenza delle monoposto utilizzate negli anni precedenti, non era dotata del tradizionale [[Ford Cosworth DFV]], ma del [[Matra]] ad architettura V12. La scuderia allineava una sola monoposto, e Laffite aveva dovuto battere la concorrenza dell'esperto [[Jean-Pierre Beltoise]], per il ruolo di pilota titolare.<ref>{{cita web|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1975/12/31/pagina-21/1016208/pdf.html#&mode=fullScreen|data=12 dicembre 1975|lingua=es|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|accesso=11 febbraio 2021|formato=pdf|p=26|autore=Xavier Ventura|titolo=Aun colea el enfrentamiento "McLaren" contra Fittipaldi-"Copersucar" mentras, en Francia, acaba de asisterse a una pugna Laffite-Beltoise}}</ref><ref>{{cita web|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1975/12/31/pagina-21/1016208/pdf.html#&mode=fullScreen|data=31 dicembre 1975|lingua=es|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|accesso=11 febbraio 2021|formato=pdf|p=21|titolo=En 1976 percibirá 172 miliones de pesetas}}</ref>
Dopo i primi gran premi, senza punti, (in Brasile Laffite fu anche vittima di un incidente in prova, mentre in Sudafrica conquistò la quarta fila in prova, ma fu penalizzato da un incidente in partenza) nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1976|Gran Premio di Long Beach]] colse il quarto posto, ottenendo i primi punti iridati per la [[Ligier]]. Partito dodicesimo, Laffite fu autore di una bella rimonta, dopo un incidente alla partenza.<ref>{{cita news|titolo=Regazzoni-Lauda, un trionfo|data=30 marzo 1976|pubblicazione=[[La Stampa]]|p=17}}</ref> In [[Gran Premio di Spagna 1976|Spagna]] il francese si trovò a lungo nella zona dei punti, prima che un problema al cambio lo fermasse ai box per un paio di giri.<ref>{{cita news|titolo=Hunt squalificato, Lauda e la Ferrari primi|data=3 maggio 1976|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=17|autore=Michele Fenu}}</ref> Nel gran premio seguente, in [[Gran Premio del Belgio 1976|Belgio]], dominato dalla [[Scuderia Ferrari]], Laffite conquistò il terzo posto, primo podio per la [[Ligier]], e primo podio per la [[Matra]] dal [[Gran Premio di Francia 1972]].<ref>{{cita news|titolo=Ancora Ferrari, ancora Lauda|data=17 maggio 1976|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=16|autore=Michele Fenu}}</ref>
Dopo un errore di guida che lo privò dei punti a [[Gran Premio di Monaco 1976|Monaco]],<ref>{{cita news|titolo=A vele spiegate verso il mondiale|data=1º giugno 1976|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Michele Fenu|p=15}}</ref> il transalpino tornò a chiudere nei primi sei nel [[Gran Premio di Svezia 1976|Gran Premio di Svezia]], ove fu quarto. Seguirono poi tre gran premi senza punti. Nel caotico [[Gran Premio di Gran Bretagna 1976|Gran Premio di Gran Bretagna]] fu squalificato, in quanto, nella seconda partenza, aveva ripreso la gara col muletto.<ref>{{cita news|titolo=Hunt poi Lauda a Brands Hatch|data=19 luglio 1976|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Gianni Rogliati|p=15}}</ref>
In [[Gran Premio d'Austria 1976|Austria]] Laffite ottenne il secondo podio della stagione, giungendo secondo, alle spalle di [[John Watson (pilota automobilistico)|John Watson]]. Il pilota della Ligier fu anche penalizzato, nella prima parte della gara, da un'escursione di pista.<ref>{{cita news|titolo=Watson "aiuta" Lauda contro Hunt|data=17 agosto 1976|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Michele Fenu|p=10}}</ref> Un altro importante risultato venne raggiunto nel [[Gran Premio d'Italia 1976|Gran Premio d'Italia]], ove Laffite ottenne la sua prima ''pole position'' della carriera. Fu anche la prima partenza al palo per la Ligier, mentre, per il motorista, la [[Matra]], si trattò della terza ''pole'', la prima dal [[Gran Premio di Francia 1972]], con [[Chris Amon]]. Il francese precedette di soli tre centesimi [[Jody Scheckter]] su [[Tyrrell]], e di 18 [[José Carlos Pace|Carlos Pace]] su [[Brabham]]. Laffite fece segnare 1'41"35, un tempo di quasi nove secondi più alto di quello fatto segnare dal ''poleman'' del 1975, Niki Lauda.<ref>{{cita news|titolo=Niki (quinto tempo) è il migliore della Ferrari|data=12 settembre 1976|pubblicazione=[[La Stampa]]|p=18|autore=Michele Fenu}}</ref> Passato al via da [[Jody Scheckter]], cedette diverse posizioni nella parte iniziale del gran premio, recuperando fino al terzo posto, al termine della gara, in cui anche attaccò Regazzoni e Peterson, giunti, rispettivamente, secondo e primo.<ref>{{cita news|titolo=La corsa più bella e imprevedibile|data=13 settembre 1976|p=11|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Giorgio Viglino}}</ref>
La stagione si chiuse con un ritiro in Canada, un altro nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1976|Gran Premio degli USA-Est]] (per lo scoppio di uno pneumatico mentre era in lotta per il terzo posto),<ref>{{cita news|titolo=Tra Scheckter e Hunt una gara a staffetta|data=11 ottobre 1976|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Michele Fenu|p=17}}</ref> mentre nel [[Gran Premio del Giappone 1976|Gran Premio del Giappone]] giunse settimo, cogliendo il suo primo giro veloce. Il giro più veloce venne inizialmente attribuito a [[Masahiro Hasemi]] sulla vettura giapponese [[Kojima Engineering|Kojima]]. La cosa fu controversa in quanto, nel giro nel quale, il nipponico avrebbe fatto il giro più rapido, era stato superato da tre vetture. Nei giorni successivi al gran premio gli organizzatori diffusero un comunicato che assegnava il giro più veloce a Laffite, con un tempo di 1'19"97 al 70º giro. Questo comunicato fu ripreso dalla [[Japan Automobile Federation]] (JAF). La correzione non fu però resa nota all'estero, per molti anni.<ref name="as-web.jp">{{Cita pubblicazione|autore=i-dea archives|titolo='76 F1イン・ジャパン (1976 F1 World Championship in Japan)|url=http://as-web.jp/race100sen/issue_info.php?no=18|serie=AUTO SPORT Archives 日本の名レース100選 (The 100 Best races in Japan)|volume=Vol. 001|data=1-14-06|anno=2006|mese=gennaio|editore=San-eishobo Publishing Co.,Ltd.|lingua=ja|isbn=978-4-7796-0007-4|p=77|accesso=30 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101213020236/http://as-web.jp/race100sen/issue_info.php?no=18|urlmorto=sì}}</ref><ref name="jaf.or.jp">{{Cita web|url=http://www.jaf.or.jp/CGI/msports/results/n-race/detail-result.cgi?race_id=2939|titolo=
Motorsport competition results: 1976 F1 World Championship in Japan|accesso=17 dicembre 2010|lingua=ja|editore=[[Japan Automobile Federation]] }}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.nikkansports.com/ns/sports/motor/japan_gp/history/japan-1976.html|titolo=
Archive: 1976 F1 World Championship in Japan|data=25 ottobre 1976|accesso=17 dicembre 2010|lingua=ja|editore=[[Nikkan Sports|Nikkan Sports News]] }}</ref> Laffite concluse la stagione con 20 punti, e l'ottavo posto nella classifica dei piloti.
=====1977=====
La stagione {{F1|1977}} vide il francese non conquistare punti, per le prime sette gare. Nel [[Gran Premio del Sudafrica 1977|Gran Premio del Sudafrica]], terza gara della stagione, Laffite fu protagonista, involontario, di un tragico episodio. Nel ventunesimo giro [[Renzo Zorzi (pilota automobilistico)|Renzo Zorzi]] fu costretto a parcheggiare la sua [[Shadow]] sulla linea del traguardo, davanti ai box, per problemi al [[serbatoio]] della benzina, che causarono un principio d'incendio. Il pilota italiano uscì dall'abitacolo attivando il sistema di estinzione della monoposto: in suo aiuto accorsero due commissari che, estintori alla mano attraversarono imprudentemente la pista, mentre la corsa continuava normalmente (non era stata esposta la [[bandiera gialla]]). Essendo il rettilineo del traguardo conformato a dosso, con conseguente limitata visibilità frontale per i piloti, gli accorrenti [[Hans-Joachim Stuck]], [[Tom Pryce]] e Laffite si accorsero all'ultimo momento della presenza in pista dei due inservienti: Stuck mancò di pochissimo l'impatto con il primo, mentre Pryce non poté evitare il secondo, uno studente sudafricano di appena 19 anni, Frederik Jansen van Vuuren, che venne sbalzato violentemente per aria e ricadde dilaniato, e morto, sul colpo, nella via di fuga.<ref>{{Cita web |url=http://www.historicracing.com/top100.cfm?driverID=1077 |titolo=Historic Racing > Tom Pryce |accesso=23 novembre 2006 |editore=HistoricRacing.com |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070305172128/http://www.historicracing.com/top100.cfm?driverID=1077 |urlmorto=sì }}</ref>
Nell'impatto Pryce fu colpito in testa dall'estintore del commissario, morendo sul colpo. La Shadow, danneggiata al musetto e al roll-bar, col pilota ormai solo passeggero, proseguì, incontrollabilmente, la sua corsa: diminuendo leggermente la velocità, sbandò sulla destra, uscì di pista e strisciò contro il guard-rail, mentre arrivava la [[Ligier]] di Laffite, che non aveva ancora capito la dinamica dell'incidente. In prossimità della curva "Crowthorne", infine, la [[Shadow]] rientrò in pista, dopo aver urtato contro l'uscita per veicoli d'emergenza, centrando in pieno la vettura di Laffite che stava curvando, trascinandola con sé contro le reti di protezione, dove terminò la sua corsa. Laffite non riportò conseguenze fisiche.<ref>{{cita news|titolo=Nel giorno di Lauda è morto Pryce|data=6 marzo 1977|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|p=18}}</ref>
Nel gran premio successivo, disputato a [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1977|Long Beach]], Laffite conquistò la terza fila, e fu a lungo, in gara, nella zona dei punti, prima che un problema elettrico lo costrigesse a chiudere la sua gara senza vedere la bandiera a scacchi.<ref>{{cita news|titolo=Lauda accusa Andretti|data=4 aprile 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Jan Pidgeon|p=17}}</ref> In [[Gran Premio di Spagna 1977|Spagna]] Laffite fece anche meglio in prova, cogliendo la prima fila, alle spalle di [[Mario Andretti]]. In gara, dopo aver fatto segnare quello che sarà il miglior giro del gran premio, al quinto giro, Laffite fu costretto ai box per un problema al fissaggio di una ruota. Ciò lo allontanò definitivamente dai punti.<ref>{{cita news|titolo=La lunga fuga di Mario Andretti sempre seguito da Reutemann|data=9 maggio 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=17|autore=Gianni Rogliatti}}</ref>
La stagione ebbe il suo apice con la vittoria del [[Gran Premio di Svezia 1977|Gran Premio di Svezia]]. Il transalpino partì ottavo, si trovò subito in zona punti, passando, verso metà gara, sia [[Patrick Depailler]] che [[James Hunt]], portandosi alle spalle del leader della gara, [[Mario Andretti]]. A tre giri dal termine l'italoamericano fu costretto a una sosta ai box, per un problema al pescaggio della benzina: ne approfittò Laffite che così ottenne la sua prima vittoria iridata, per lui, per la [[Ligier]], e per la [[Matra]], fornitrice del propulsore. Fu la prima vittoria per un pilota francese dal [[Gran Premio di Monaco 1972]], ottenuta da [[Jean-Pierre Beltoise]].<ref>{{cita news|titolo=La Ferrari si salva dal naufragio in Svezia|data=20 giugno 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Walter Rosboch|p=17}}</ref> Laffite fu il sessantesimo pilota diverso a vincere una gara valida quale prova del campionato mondiale,<ref>{{cita news|url=https://www.statsf1.com/fr/statistiques/pilote/victoire/chronologie.aspx|titolo=Statistiques Pilotes-Victoires-Chronologie|accesso=13 febbraio 2021|lingua=fr|sito=statsf1.com}}</ref> e il primo francese a vincere su una vettura francese.<ref>{{cita news|url=https://www.statsf1.com/fr/france/victoire.aspx|titolo=France-Victoires|lingua=fr|accesso=13 febbraio 2021|sito=statsf1.com}}</ref>
In [[Gran Premio di Francia 1977|Francia]], dopo un'altra buona prova in qualifica, in gara fu penalizzato dai danni subiti dalla sua vettura in un doppiaggio,<ref>{{cita news|titolo=Supersorpasso di Andretti fulmina Watson|data=4 luglio 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=15}}</ref> mentre chiuse sesto, perciò di nuovo nei punti, nel successivo [[Gran Premio di Gran Bretagna 1977|Gran Premio di Gran Bretagna]].
Dopo altre due gare senza punti, in [[Gran Premio d'Olanda 1977|Olanda]] Laffite si qualificò secondo, e condusse la gara nei primi venti giri, dopo aver passato Andretti, il ''poleman'', al via. Al ventesimo giro Laffite venne passato da Lauda, chiudendo comunque al secondo posto.<ref>{{cita news|titolo=Lauda perfetto per vincere ancora|data=29 agosto 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=15|autore=Michele Fenu}}</ref> Seguirono altre gare senza arrivi nei punti. Nel [[Gran Premio del Giappone 1977|Gran Premio del Giappone]], ultima gara della stagione, la [[Ligier]] iscrisse anche una seconda monoposto, per [[Jean-Pierre Jarier]]. Laffite, sfruttando diversi ritiri, e passando [[Carlos Reutemann]], al quarantottesimo giro, si ritrovò secondo, alle spalle del solo [[James Hunt]]. All'ultimo giro il francese, a causa della mancanza di benzina, si dovette ritirare, venendo classificato quinto.<ref>{{cita news|titolo=Villeneuve tampona Peterson a 230 l'ora|data=24 ottobre 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=19|autore=}}</ref>
Il francese terminò l'annata con 18 punti, e il decimo posto nella classifica riservata ai piloti.
=====1978=====
Anche le prime gare del {{F1|1978}} furono negative, con zero punti nei primi due appuntamenti. Il francese chiuse poi quinto nel [[Gran Premio del Sudafrica 1978|Gran Premio del Sudafrica]],<ref>{{cita news|titolo=Patrese sogna, Peterson vince|data=5 marzo 1978|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Ercole Colombo|p=19}}</ref> e nel seguente [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1978|Gran Premio degli USA-Ovest]].<ref>{{cita news|titolo=Ora è la Ferrari l'auto da battere|data=4 aprile 1978|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=15}}</ref> La vettura non risultava particolarmente efficace in qualifica, con Laffite sempre relegato a centro gruppo, anche se, dalla gara sudafricana, la scuderia introdusse un'evoluzione della vecchia [[Ligier JS7]], in attesa della monoposto nuova.<ref>{{cita news|url=https://www.statsf1.com/fr/ligier-js7-9.aspx|titolo=Ligier JS7/9|sito=statsf1.com|accesso=14 febbraio 2021|lingua=fr}}</ref>
[[File:Musée Matra 3.jpg|thumb|La [[Ligier JS9]] con cui Laffite affrontò la seconda parte della stagione del mondiale di Formula 1 1978.]]
Un altro arrivo nei punti vi fu nel [[Gran Premio del Belgio 1978|Gran Premio del Belgio]]. Laffite si trovò, negli ultimi giri, a lottare col [[Scuderia Ferrari|ferrarista]] [[Carlos Reutemann]] per il terzo posto ma, al momento dell'attacco, all'ultimo giro, Laffite toccò la vettura dell'argentino, non potendo così concludere la gara, anche se fu, comunque, classificato quinto.<ref>{{cita news|titolo=Andretti dall'inizio alla fine|data=22 maggio 1978|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Michele Fenu|p=17}}</ref> Nella gara successiva, il [[Gran Premio di Spagna 1978|Gran Premio di Spagna]] il francese ottenne il primo podio stagionale. Laffite, che utilizzava per la seconda volta la nuova [[Ligier JS9]], già impiegata a Monaco, partì decimo, e si trovò presto nella parte alta della classifica, sfruttando i problemi alle gomme delle Ferrari, il ritiro di Patrese, e un problema tecnico per Watson. Dopo che anche Hunt andò in crisi con gli pneumatici, Laffite scalò terzo, posizione con cui chiuse il gran premio.<ref>{{cita news|titolo=Hunt per sei giri, poi corsa finita|data=5 giugno 1978|autore=Michele Fenu|p=19|pubblicazione=[[Stampa Sera]]}}</ref>
Laffite chiuse poi per tre volte fuori dai punti (due settimi e un decimo posto), per poi, nel [[Gran Premio di Germania 1978|Gran Premio di Germania]] ottenere ancora un terzo posto. Con una vettura più veloce in prova (il francese colse il settimo tempo), Laffite si mantenne nella zona dei punti per tutta la gara. Sfruttando prima un guaio all'alimentazione per Jones, poi un problema al cambio per [[Ronnie Peterson]], andò a podio.<ref>{{cita news|titolo=Andretti, profumo di mondiale|data=31 luglio 1978|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=12}}</ref> In [[Gran Premio d'Austria 1978|Austria]], dopo il quinto tempo nelle qualifiche, chiuse ancora nei punti, quinto, in un gran premio che venne interrotto per pioggia, la cui classifica venne stilata per somma di tempi.<ref>{{cita news|titolo=Dal k.o. di Mario al secondo via|data=14 agosto 1978|autore=Cristiano Chiavegato|p=13|pubblicazione=[[Stampa Sera]]}}</ref>
Nel tragico [[Gran Premio d'Italia 1978|Gran Premio d'Italia]] Laffite non fu coinvolto nel grande incidente alla partenza, e colse il quarto posto.<ref>{{cita news|titolo=Quattro lunghe e drammatiche ore a Monza|data=11 settembre 1978|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Giorgio Viglino|p=10}}</ref> Le due gare nordamericane, che chiusero la stagione, furono senza ulteriori risultati di rilievo.
Laffite segnò un totale di 19 punti, risultando l'ottavo della classifica mondiale. Il francese fu il pilota che, in stagione, percorse più giri in gara (944 pari al 91,12% dei giri totali),<ref>{{cita news|url=https://www.statsf1.com/fr/1978/stats-tour-parcouru.aspx|titolo=Tours parcourus 1978|accesso=14 febbraio 2021|sito=statsf1.com|lingua=fr}}</ref> e più kilometri (4.391 pari al 92,72%).<ref>{{cita news|url=https://www.statsf1.com/fr/1978/stats-kms-parcouru.aspx|titolo=Km parcourus 1978|accesso=14 febbraio 2021|sito=statsf1.com|lingua=fr}}</ref>
=====1979=====
Il {{F1|1979}} vide due grosse novità in casa [[Ligier]]. La [[Matra]] abbandonò il mondiale e così la scuderia francese adottò, in sostituzione, il tradizionale [[Ford Cosworth DFV]]. Inoltre la casa francese decise di impiegare, stabilmente, una seconda vettura, oltre quella affidata a Laffite. Come compagno di scuderia venne scelto un altro pilota transalpino, [[Patrick Depailler]].<ref>{{cita news|titolo=Depailler lascia la Tyrrell per Ligier|data=10 settembre 1978|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|p=15}}</ref> La coppia di piloti veniva considerata ben assortita, con Laffite veloce e Depailler più capace dal punto di vista tecnico.<ref name=arg79>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1979/argentine.aspx|sito=statsf1.com|titolo=1. Argentine 1979|lingua=fr|accesso=30 agosto 2020}}</ref>
La stagione iniziò in maniera eccezionale. Laffite conquistò i primi due gran premi, [[Gran Premio d'Argentina 1979|Argentina]] e [[Gran Premio del Brasile 1979|Brasile]], conquistando anche ''pole position'' e giro veloce, come mai nessun pilota, prima di lui, era riuscito a fare nella storia del Campionato mondiale di Formula 1. L'ultimo pilota a ottenere due vittorie, nelle prime due gare, era stato [[Niki Lauda]], nel 1976. L'impresa di Laffite sarà eguagliata, nel {{F1|1998}}, da [[Mika Häkkinen]].
[[File:Jacques Laffite GP Argentina 1979.jpg|thumb|left|Laffite impegnato nel [[Gran Premio d'Argentina 1979|Gran Premio d'Argentina]]. Conquistò il suo primo ''hat trick'' nel campionato mondiale di Formula 1, con vittoria, ''pole position'' e giro veloce in gara.]]
In Argentina Laffite strappò al sabato il miglior tempo nelle qualificazioni proprio a Depailler. La gara fu caratterizzata da un incidente nelle fasi iniziali, che comportò la necessità di una seconda partenza. Qui Laffite perse diverse posizioni, che recuperò in pochissimi giri, tanto che già all'undicesimo passaggio si trovò al comando. Questa rappresentò la seconda vittoria per Laffite, e il suo primo ''hat trick'' (vittoria, ''pole position'' e giro veloce in gara).<ref name=arg79/> Andò anche meglio in Brasile. Qui il francese fu il più rapido delle qualifiche già al venerdì. Al sabato migliorò i suoi tempi, conquistando ancora la partenza al palo, per la seconda volta di fila, davanti al compagno di team Depailler.<ref>{{cita news|titolo=Ligier-Lotus-Ferrari, che samba nel G. P. del Brasile|data=4 febbraio 1979|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=19}}</ref> La [[Team Lotus|Lotus]] chiese la squalifica di Jacques Laffite, al termine delle prove, in quanto il francese aveva compiuto quattro giri in più di quelli consentiti dal regolamento.<ref>{{cita news|titolo="È una vendetta contro Chapman"|data=5 febbraio 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Ercole Colombo|p=17}}</ref> In gara il dominio dei due piloti Ligier fu completo, con Laffite che non solo conquistò vittoria e giro veloce, ancora davanti a Depailler, ma ottenne anche il suo unico ''Gran Chelem'', ossia aggiunse all{{'}}''hat trick'' anche il comando della gara per tutta la sua durata. Questa fu anche l'unica doppietta per la Ligier, nella sua permanenza nella massima formula.<ref>{{cita news|titolo=La Ligier domina, bis di Laffite in Brasile|data=5 febbraio 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=17}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/statistiques/pilote/divers/chelem-detail.aspx?idPilote=491|titolo=Statistiques Pilotes- Grand Chelem-Jacques Laffite|data= |accesso=16 febbraio 2021|sito=statsf1.com|lingua=fr}}</ref> Quelli ottenuti nelle prime due gare furono gli unici ''hat trick'' nella carriera iridata di Laffite.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/statistiques/pilote/divers/detail-jacques-laffite--hattrick.aspx|titolo=Statistiques Pilotes-Divers-Hat trick-LAFFITE Jacques|data= |accesso=17 febbraio 2021|sito=statsf1.com|lingua=fr}}</ref> Il francese era, ovviamente, anche al comando della classifica dei piloti, con 18 punti, 8 di vantaggio su [[Carlos Reutemann]].
Le tre gare seguenti furono senza punti. In [[Gran Premio del Sudafrica 1979|Sudafrica]], dove la [[Scuderia Ferrari]] introdusse quelle che sarà la vettura vincente, la [[Ferrari 312 T4|312 T4]], Laffite si ritirò, dopo essere partito male al secondo via, in una gara interrotta per pioggia dopo 2 giri.<ref>{{cita news|titolo=In Formula 1 si rivede una grande Ferrari|data=5 marzo 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=19}}</ref> A [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1979|Long Beach]], nel corso del giro di formazione, la vettura di Laffite accusò un guasto meccanico e si fermò in mezzo alla pista, provocando il rinvio della partenza. Costretto a partire dai box, abbandonò nel corso della gara. Al termine della gara venne superato, nella classifica piloti, da [[Gilles Villeneuve]].<ref>{{cita news|titolo=Doppietta Ferrari anche a Long Beach|data=9 aprile 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=19}}</ref> In [[Gran Premio di Spagna 1979|Spagna]] il francese fece segnare la terza ''pole position'' della stagione.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1979/04/29/pagina-32/1048732/pdf.html|titolo=Laffite y Depailler, nuevo "doblete" "Ligier"|data=29 aprile 1979|formato=pdf|p=32|accesso=21 settembre 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|autore=}}</ref> In gara, superato presto da Depailler, si ritirò dopo 15 giri, mentre era secondo.<ref>{{cita news|titolo=In Spagna ritorna a brillare la stella della Ligier|data=30 aprile 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=17}}</ref>
Anche nel successivo gran premio, quello del [[Gran Premio del Belgio 1979|Belgio]], Laffite ottenne ancora la ''pole position'', battendo Villeneuve che aveva colto il miglior rilievo cronometrico al venerdì, e venendo accompagnato, in prima fila, ancora dal compagno di scuderia Depailler.<ref>{{cita news|titolo=Ligier al vertice, Lauda litiga|data=13 maggio 1979|p=21|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> Proprio il compagno di scuderia prese il comando della gara, fino a quando, nel diciannovesimo giro, Laffite si riprese la vetta. Al giro 24 Laffite mancò una marcia, e dovette cedere il comando ad [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]. Ritornato in vetta dopo il ritiro di Jones e un'uscita pista di Depailler, fu passato da [[Jody Scheckter]] al cinquantatreesimo giro, dovendo chiudere secondo. Laffite si ritrovò nuovamente al comando della classifica del mondiale, appaiato proprio a Scheckter.<ref>{{cita news|titolo=In Belgio tocca a Scheckter vincere con la Ferrari|data=14 maggio 1979|p=17|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>
Seguirono poi un ritiro a [[Gran Premio di Monaco 1979|Monaco]] (gara comunque penalizzata da un contatto con [[Didier Pironi]]), un ottavo posto nel [[Gran Premio di Francia 1979|Gran Premio di Francia]] e un altro ritiro nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1979|Gran Premio di Gran Bretagna]]. Dalla gara francese cambiò il compagno di scuderia: [[Patrick Depailler]], a seguito di un infortunio col deltaplano, venne sostituito dall'esperto belga [[Jacky Ickx]].<ref>{{cita news|titolo=Depailler si frattura il femore in deltaplano|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=4 giugno 1979}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Per le Ferrari gli avversari rinnovati |data=29 giugno 1979|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>
Laffite rientrò di diritto in corsa per il mondiale inanellando tre terzi posti di fila. In [[Gran Premio di Germania 1979|Germania]] Laffite partì in terza fila e chiuse terzo, alle spalle delle due [[Williams F1|Williams]], che stava diventando la scuderia più competitiva della stagione.<ref>{{cita news|titolo=Ancora le Williams: 1° Jones, 2° Regazzoni|data=30 luglio 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=11}}</ref> In [[Gran Premio d'Austria 1979|Austria]] il francese effettuò il sorpasso decisivo (su Scheckter) per il podio solo all'ultimo giro, in quanto la sua vettura scontava problemi al motore.<ref>{{cita news|titolo=Le emozioni al via e nel finale|data=13 agosto 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=10}}</ref> Infine nel [[Gran Premio d'Olanda 1979|Gran Premio d'Olanda]] sfruttò diversi ritiri.<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/1979/pays-bas.aspx|titolo=12. Pays-Bas 1979 XXVI Grote Prijs van Nederland|data=|accesso=17 ottobre 2012|sito=statsf1.com|autore=|lingua=fr}}</ref>
Prima del [[Gran Premio d'Italia 1979|Gran Premio di Monza]] Laffite si trovò secondo nella classifica dei piloti, staccato di 8 punti da [[Jody Scheckter]]. Il regolamento del campionato prevedeva che valessero solo i migliori quattro risultati delle ultime 8 gare del calendario. Per tale ragione, matematicamente, solo [[Jody Scheckter]] (a 44 punti), Laffite (a 36) e [[Gilles Villeneuve]] (a 32) potevano ancora aggiudicarsi il titolo piloti. Il sudafricano della [[Scuderia Ferrari]] si sarebbe aggiudicato il titolo se avesse vinto e Laffite non fosse giunto secondo. Il ferrarista vinse la gara, mentre il francese si ritirò, dando così il titolo a Scheckter.<ref>{{cita news|titolo=Guasta prima del via la T4 del sudafricano|data=10 settembre 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=11|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>
Nelle ultime due gare stagionali, corse in [[Nordamerica]], Laffite non marcò punti, e chiuse quarto nel campionato, miglior pilota europeo della competizione. Il francese fu il pilota che, nell'anno, ottenne più ''pole position'' (4, come [[Jean-Pierre Jabouille]]),<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1979/stats-pole.aspx|titolo=Pole position 1979|accesso=18 febbraio 2021|sito=statsf1.com|autore=|lingua=fr}}</ref> quello con posizionamento medio migliore (3,00),<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1979/bilan.aspx|titolo=Le bilan 1979-Classement|accesso=18 febbraio 2021|sito=statsf1.com|autore=|lingua=fr}}</ref> e il secondo per posizione media in griglia (alle spalle del solo Depailler, che però aveva corso solo metà gare).<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1979/qualifications.aspx|titolo=Le bilan 1979-Qualifications|accesso=18 febbraio 2021|sito=statsf1.com|autore=|lingua=fr}}</ref>
=====1980=====
Per la stagione {{F1|1980}} la Ligier decise di affiancare a Laffite un altro pilota suo connazionale, [[Didier Pironi]], che proveniva dalla [[Tyrrell]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1979/10/18/pagina-26/1040268/pdf.html?search=pironi|titolo=Pironi, segundo piloto de "Ligier"|data=18 ottobre 1979|accesso=12 aprile 2013|formato=pdf|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=Xavier Ventura|lingua=es|p=26}}</ref> L'annata iniziò in modo sfortunato. Dopo aver conquistato la prima fila nel [[Gran Premio d'Argentina 1980|Gran Premio d'Argentina]], con un tempo battuto dal solo Jones, il francese passò, in gara, l'australiano, costretto ai box per un sacchetto di plastica finito in un radiatore. Laffite condusse fino al trentesimo giro, quando venne ripassato da Jones, prima di dover ritirare, pochi giri dopo, per un problema al motore.<ref>{{cita news|titolo=Niente da fare contro la Williams|data=14 gennaio 1980|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=17}}</ref> In [[Gran Premio del Brasile 1980|Brasile]] il francese subì un copione analogo: ritiro, per un problema elettrico, mentre era secondo.
Solo alla terza gara, il [[Gran Premio del Sudafrica 1980|Gran Premio del Sudafrica]], Laffite tornò a podio, secondo, alle spalle di [[René Arnoux]]. Per la prima volta, nella storia del mondiale, il podio fu monopolizzato da piloti di nazionalità francese: terzo si classificò, infatti, [[Didier Pironi]] (tutti e tre, tra l'altro, su vetture francesi).<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/1980/afrique-du-sud.aspx|titolo=3. Afrique du Sud 1980|data=|accesso=11 dicembre 2012|editore=statsf1.com|autore=|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Domina il turbo, male gli italiani|data=2 marzo 1980|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=22}}</ref>
[[File:Jacques Laffite Ligier JS11 15 2019 Silverstone Classic (48557917442).jpg|thumb|La [[Ligier JS11|Ligier JS11/15]] con cui Laffite disputò la stagione 1980.]]
L'annata proseguì con altre due gare senza punti. In [[Gran Premio del Belgio 1980|Belgio]], partito in secondo da fila, fu a lungo in lotta per il podio, prima che, un problema ai freni, lo costringesse ai box per diversi giri.<ref>{{cita news|titolo=Andretti mette Ko Giacomelli De Angelis-Patrese fuori pista|data=5 maggio 1980|p=17|autore=Ercole Colombo|pubblicazione=[[Stampa Sera]]}}</ref> Dalla gara di [[Gran Premio di Monaco 1980|Monaco]] in poi le prestazioni di Laffite si fecero più costanti, con diversi arrivi a podio e nei punti. Nella gara monegasca, caratterizzata da un grosso incidente alla partenza e dalla pioggia, il transalpino conquistò il secondo posto.<ref>{{cita news|titolo=Pironi getta via un successo certo|data=19 maggio 1980|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=15|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> Sul [[Circuito Paul Ricard]], sede del [[Gran Premio di Francia 1980|Gran Premio di Francia]], Laffite fece sua la ''pole position'', la sesta nel campionato mondiale.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1980/06/29/pagina-31/1404470/pdf.html|titolo=G.P. de Francia: Laffite mantuvo la "pole position"|data=29 giugno 1980|formato=pdf|accesso=22 gennaio 2013|p=31|autore=|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es}}</ref> In gara il pilota della Ligier condusse per 35 giri, prima di cedere la prima posizione a Jones e, poco dopo, anche la seconda posizione a Pironi.<ref>{{cita news|titolo=Alan Jones umilia la "grandeur" francese|data=30 giugno 1980|p=14|autore=Cristiano Chiavegato|pubblicazione=[[Stampa Sera]]}}</ref>
Nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1980|Gran Premio di Gran Bretagna]] la Ligier monopolizzò la prima fila, con Pironi davanti a Laffite. In gara, quest'ultimo, si trovò in testa, dopo che Pironi era stato fermato da una foratura. Anche la gara di Laffite finì presto quando, dopo pochi altri giri, si verificò la rottura del cerchione, che provocò l'esplosione dello pneumatico posteriore sinistro, con conseguente uscita di pista e ritiro.<ref>{{cita news|titolo=A Brands Hatch ancora Jones sulla Williams|data=14 luglio 1980|autore=Cristiano Chiavegato|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=10}}</ref> La fortuna girò nel successivo [[Gran Premio di Germania 1980|Gran Premio di Germania]] il francese colse la sua quarta vittoria in un gran premio valido per il mondiale di Formula 1; trovatosi secondo, alle spalle del solito [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], si ritrovò al comando, sfruttando, questa volta, un problema allo pneumatico dell'australiano. Laffite non festeggiò, al termine della gara, in rispetto del decesso di [[Patrick Depailler]], suo ex compagno di team, avvenuto il 1º agosto, sulla stessa pista.<ref>{{cita news|titolo=Il vincitore ha rifiutato lo champagne "Niente feste dove è morto Depailler"|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=11 agosto 1980|p=14|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> Dopo il quarto posto in [[Gran Premio d'Austria 1980|Austria]], Laffite conquistò il podio basso nel [[Gran Premio d'Olanda 1980|Gran Premio d'Olanda]], in una gara in cui il francese si era trovato anche al comando, nelle prime fasi.<ref>{{cita news|titolo=Piquet rimette in gioco il mondiale di Jones|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=1º settembre 1980|p=12|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> Dopo questo filotto di buoni risultati Laffite salì quarto nella classifica dei piloti, distante di 15 punti dal capoclassifica Jones, a tre gare dal termine.
La stagione si chiuse col deludente nono posto nel [[Gran Premio d'Italia 1980|Gran Premio d'Italia]], disputato a [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|Imola]], con l'ottavo posto, dovuto alla mancanza di benzina nel [[Gran Premio del Canada 1980|Canada]] (quando il pilota era quarto),<ref>{{cita news|titolo=Jones è primo e campione del mondo|data=29 settembre 1980|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=17|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> e col quinto posto nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1980|Gran Premio di Watkins Glen]].
Laffite chiuse al quarto posto del campionato piloti; per il secondo anno consecutivo risultò il miglior pilota europeo dell'anno.
=====1981=====
Nel {{F1|1981}} parte delle azioni della [[Ligier]] vennero cedute alla [[Talbot (azienda)|Talbot]],<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1980/06/25/pagina-24/1415625/pdf.html|titolo="Talbot" compra la escuderia "Ligier"|data=25 giugno 1980|accesso=22 gennaio 2013|p=24|autore=Xavier Ventura|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|formato=pdf|lingua=es}}</ref> che rifornì la scuderia di motori [[Matra]].<ref name=talbot2>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/01/15/pagina-31/1068121/pdf.html|titolo=Hubo acuerdo entra "Peugeot" y Ligier|data=15 gennaio 1981|accesso=7 marzo 2013|p=31|formato=pdf|autore=|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es}}</ref> [[Didier Pironi]] annunciò il suo passaggio in [[Scuderia Ferrari|Ferrari]],<ref>{{cita news|titolo=Ferrari: Pironi mi ha entusiasmato|data=16 settembre 1980|pubblicazione=[[La Stampa]]|p=25|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> venendo sostituito da [[Jean-Pierre Jabouille]], anche se per le prime gare della stagione la scuderia impiegò [[Jean-Pierre Jarier]], viste le non perfette condizioni fisiche di Jabouille.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1981/03/13/pagina-25/1066591/pdf.html|titolo=Los "Movimientos" de pilotos|data=13 marzo 1981|accesso=30 marzo 2013|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|p=25|autore=Xavier Ventura|lingua=es}}</ref>
A [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1981|Long Beach]] Laffite iniziò la stagione con un ritiro, dovuto a un contatto con [[Eddie Cheever]].<ref>{{cita news|titolo=Il solito Jones (ma che rabbia per Patrese)|data=16 marzo 1981|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=19|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> In [[Gran Premio del Brasile 1981|Brasile]], in una gara bagnata, il francese ottenne il sesto posto, e l'unico punto iridato nelle prime quattro gare della stagione.<ref>{{cita news|titolo=Alfa Romeo e Ferrari affondano nella pioggia di Rio|data=30 marzo 1981|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=17}}</ref>
La stagione iniziò a divenire più fruttuosa dal [[Gran Premio del Belgio 1981|Gran Premio del Belgio]]. Partito nono, fu autore di una bella rimonta che s'interruppe solo quando, al cinquantaquattresimo giro, la gara venne interrotta per l'arrivo della pioggia. Laffite fece suo il secondo posto, alle spalle di [[Carlos Reutemann]].<ref>{{cita news|titolo=Reutemann in fuga, Jones e Piquet fuori pista|data=18 maggio 1981|autore=Cristiano Chiavegato|p=17|pubblicazione=[[Stampa Sera]]}}</ref> A [[Gran Premio di Monaco 1981|Montecarlo]] Laffite sfruttò i tanti ritiri, per chiudere terzo,<ref>{{cita news|titolo=Crollano tutti, emergono Villeneuve e la Ferrari|data=1º giugno 1981|p=12|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> mentre nel successivo [[Gran Premio di Spagna 1981|Gran Premio di Spagna]] Laffite strappò, grazie ai tempi del sabato, la sua settima, e ultima, ''pole position'' nel campionato mondiale di Formula 1.<ref>{{cita news|titolo=In Spagna non è tempo di miracoli per la Ferrari|data=21 giugno 1981|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=21}}</ref> La partenza fu pessima, tanto che Laffite si trovò, al termine del primo giro, undicesimo. Il francese fu capace, sfruttando anche errori e ritiri degli avversari, a porsi alle spalle del battistrada [[Gilles Villeneuve]] al sessantaduesimo giro. Il canadese della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] riuscì a tenere alle sue spalle Laffite, e altri tre piloti accodatisi al francese, che ottenne, comunque, il terzo podio di fila.<ref>{{cita news|titolo=Questa volta il merito è del pilota|data=22 giugno 1981|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=12}}</ref>
Dal [[Gran Premio di Francia 1981|Gran Premio di Francia]], chiuso con un ritiro, la Ligier affiancò a Laffite [[Patrick Tambay]]. Seguirono, in seguito, altri tre podi. Terzo in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1981|Gran Bretagna]] (ottantasettesima gara per Laffite con La Ligier, nuovo record di fedeltà di un pilota a un singolo costruttore in gare valide per il campionato),<ref>{{cita news|titolo=Turbo ko, Watson trionfa a Silverstone|data=18 luglio 1981|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=18}}</ref> e in [[Gran Premio di Germania 1981|Germania]]<ref>{{cita news|titolo=Piquet vince una corsa a eliminazione|data=3 agosto 1981|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=12|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> (entrambe gare in cui il francese fu autore di belle rimonte dopo una partenza da centro gruppo), Laffite si aggiudicò il [[Gran Premio d'Austria 1981|Gran Premio d'Austria]], quinto suo successo nel campionato mondiale. Partito in quarta posizione, il francese si trovò alle spalle del duo della [[Renault F1|Renault]]. Il ritiro di [[Alain Prost]] e un sorpasso su [[René Arnoux]] lo portarono al comando della gara, che mantenne fino all'arrivo. Laffite fece suo anche il giro veloce della gara.<ref>{{cita news|titolo=Turbo in crisi, ne approfitta Laffite|data=17 agosto 1981|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=13|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>
[[File:Laffite en Reutemann tijdens de Grand Prix Formule 1 van Nederland 1981.jpg|thumb|left|Laffite precede [[Carlos Reutemann]], nel [[Gran Premio d'Olanda 1981]]. In stagione i due battagliarono fino all'ultima gara per il titolo, che però andò a [[Nelson Piquet]].]]
Grazie a questa serie di bei risultati Laffite scalò terzo nella classifica piloti, staccato di 11 punti da [[Carlos Reutemann]], leader della stessa, a quattro gare dal termine del campionato. Proprio un contatto con Reutemann, quando i due piloti erano in lotta per il quarto posto, lo costrinse al ritiro nel [[Gran Premio d'Olanda 1981|Gran Premio d'Olanda]],<ref>{{cita news|titolo=Domina Prost, Ferrari ferme al primo giro|data=31 agosto 1981|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=16}}</ref> mentre a [[Gran Premio d'Italia 1981|Monza]] fu una foratura lenta che lo fece ritirare dalla gara, nei primi giri, quando era in zona podio.<ref>{{cita news|titolo=Spettacolo a Monza anche senza Villeneuve|data=14 settembre 1981|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=16}}</ref>
Sotto la pioggia, nel [[Gran Premio del Canada 1981|Gran Premio del Canada]], Laffite vinse il suo sesto, e ultimo, gran premio iridato. Dopo la qualifica al decimo posto, sfruttando la buona tenuta delle gomme [[Michelin]], il francese recuperò diverse posizioni, fino a sorpassare Prost, al tredicesimo giro e posizionarsi alla testa del gran premio.<ref>{{cita news|titolo=Laffite a Montreal, nella pioggia e nel caos|data=28 settembre 2013|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=17}}</ref>
All'ultima gara dell'anno, il [[Gran Premio di Las Vegas 1981|Gran Premio di Las Vegas]], ancora tre piloti potevano aggiudicarsi il titolo mondiale. La classifica piloti era guidata dall'argentino [[Carlos Reutemann]] con 49 punti, seguito da [[Nelson Piquet]] a un punto, e da Jacques Laffite, a 43.
A livello di piazzamenti Reutemann aveva ottenuto 2 vittorie e tre secondi posti, Piquet aveva tre successi e un secondo posto, mentre Laffite si era imposto in due occasioni e aveva ottenuto due secondi posti. Il campionato prevedeva che potessero valere solo i migliori undici risultati, ma nessun dei tre piloti si trovava nella condizione di dover scartare qualche risultato. Laffite avrebbe vinto il mondiale se avesse vinto, con [[Carlos Reutemann]] al massimo quarto e [[Nelson Piquet]] al massimo terzo, oppure se fosse giunto secondo con Reutemann e Piquet fuori dalla zona dei punti.
Il francese partì dodicesimo ma, nei primi giri, conquistò subito diverse posizioni, salendo fino al secondo posto. La posizione non sarebbe stata sufficiente per vincere il titolo, in quanto Piquet si trovava in zona punti. Nella parte finale della gara la Ligier andò in crisi con le gomme, e il francese retrocesse addirittura fuori dalla zona dei punti, anche se poi terminò la gara al sesto posto.<ref>{{cita news|titolo=Nelson Piquet è il campione del mondo|data=18 ottobre 1981|pubblicazione=[[La Stampa]]|p=21|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>
Per la terza stagione di fila Laffite concluse al quarto posto della classifica dei piloti, ancora miglior pilota europeo del campionato.
=====1982=====
Il compagno di scuderia alla Ligier di Laffite, per il {{F1|1982}}, fu l'italoamericano [[Eddie Cheever]], il cui ingaggio venne annunciato al [[Gran Premio di Las Vegas 1981]]. L'annata fu molto meno positiva delle precedenti, tanto che, nelle prime sei gare, il francese non marcò punti iridati.
[[File:Jacques Laffite 1982 Pau.jpg|thumb|Jacques Laffite durante una dimostrazione, nel 1982, a Pau.]]
Le prime tre gare stagionali, tutte extraeuropee, dopo modesti risultati in prova, si chiusero tutte con un ritiro. Al [[Gran Premio di San Marino 1982|Gran Premio di San Marino]] la [[Ligier]] fu una delle scuderie, legate alla [[Formula One Constructors Association|FOCA]], che boicottarono la gara, e ciò non permise a Laffite di partecipare all'evento.<ref>{{cita news|titolo=Corsa per pochi intimi, assente anche Lauda|data=24 aprile 1982|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=21}}</ref>
Seguirono poi altri due ritiri, in Belgio e a Monaco (dove debuttò la nuova [[Ligier JS19]].<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/ligier-js19.aspx|accesso=2 marzo 2021|sito=statsf1.com|titolo=Ligier JS19|lingua=fr}}</ref> I primi punti vennero colti col sesto posto nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1982|Gran Premio degli USA-Est]] (gara nella quale venne comunque utilizzata la versione B della vecchia JS17). Il francese, verso fine gara, si trovò quarto, alle spalle del suo compagno di scuderia, Cheever. La classifica della gara, che venne interrotta dopo pochi giri per incidente, venne stilata per classifica dei tempi. Il francese si trovò sul podio virtuale, a pochi giri dal termine, terzo, alle spalle del suo compagno di scuderia, Cheever. A causa di un contatto con [[Didier Pironi]] la sua Ligier venne danneggiata, e ciò costò, negli ultimi giri, tre posizioni.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1982/etats-unis-est.aspx|lingua=fr|accesso=2 marzo 2021|sito=statsf1.com|titolo=7. Etats-Unis Est 1982}}</ref>
Nelle gare successive l'utilizzo della nuova JS19 fu più continuo, anche se nel [[Gran Premio d'Olanda 1982|Gran Premio d'Olanda]], dopo il suo impiego in prova, il francese optò per usare la vecchia JS17 in gara. I risultati però non mutarono, con ritiri in serie, e prestazioni in prova poco convincenti.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1982/07/04/pagina-29/1080891/pdf.html|titolo=G.P. de Holanda: Pironi (Ferrari), con autoridad|data=4 luglio 1982|accesso=17 febbraio 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|p=37|autore=|lingua=es}}</ref> Solo nel [[Gran Premio di Francia 1982|Gran Premio di Francia]] Laffite rivide di nuovo la bandiera a scacchi, anche se solo quattordicesimo, a 3 giri dal vincitore.
Una gara più positiva fu il [[Gran Premio di Germania 1982|Gran Premio di Germania]], ove il francese si trovò nella zona dei punti, fino a scalare al quarto posto. Al ventinovesimo giro però, il francese, nel doppiaggio di [[Nigel Mansell]], fece un errore, uscì di pista e venne ripassato da [[Michele Alboreto]] e [[Keke Rosberg]]. Nei giri seguenti Laffite perse altre posizioni e si allontanò definitivamente dalla zona dei punti, fino, poi, al ritiro.<ref>{{cita web|titolo=12. Allemagne 1982|data=|accesso=27 marzo 2014|sito=statsf1.com|lingua=fr|url=http://www.statsf1.com/fr/1982/allemagne.aspx}}</ref> L'unico ''exploit'' della stagione fu il terzo posto nel [[Gran Premio d'Austria 1982|Gran Premio d'Austria]]. Grazie a molti ritiri il francese chiuse sul podio, anche se staccato di un giro dai primi due.<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/1982/autriche.aspx|titolo=13. Autriche 1982|accesso=3 marzo 2014|lingua=fr|sito=statsf1.com}}</ref>
Le ultime tre gare della stagione registrarono tre altri abbandoni. Laffite segnò solo 5 punti iridati, concludendo al diciassettesimo posto della classifica dei piloti.
====Williams (1983-1984)====
=====1983=====
Dopo 7 stagioni alla [[Ligier]], con 108 gare corse, il francese tornò a correre con [[Frank Williams]], nella scuderia che portava il suo [[Williams F1|nome]]. Come compagno di team trovò il finlandese [[Keke Rosberg]], campione del mondo in carica.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1982/10/31/pagina-35/1089848/pdf.html|titolo=La F-1 siempre es noticia|data=31 ottobre 1982|accesso=30 giugno 2014|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|p=35|formato=pdf|lingua=es}}</ref>
Nella prima gara della stagione, Laffite partì nelle retrovie, ma chiuse col quarto posto, dopo una lunga rimonta. A seguito della squalifica comminata al compagno di scuderia, Rosberg (giunto secondo), si aprì anche la possibilità di scalare sul podio, ma i commissari decisero di non riassegnare le posizioni.<ref>{{cita news|titolo=Prime polemiche: Rosberg squalificato|data=14 marzo 1983|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=21}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,1027_01_1983_0111_0023_14348655/|titolo=Rosberg: sì alla squalifica|data=12 maggio 1983|accesso=15 dicembre 2014|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|p=23}}</ref> Nella gara successiva, il [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1983|Gran Premio di Long Beach]], il francese colse il quarto tempo in qualifica; in gara si trovò anche in testa, fino al quarantaquattresimo giro, quando, in crisi con le gomme, venne passato dal duo della [[McLaren]], in grande rimonta. Chiuse quarto.<ref>{{cita news|titolo=Dal volo di Tambay all'uno-due della McLaren|data=29 marzo 1983|autore=Cristiano Chiavegato|pubblicazione=[[La Stampa]]|p=25}}</ref> Anche nella terza gara del campionato, il [[Gran Premio di Francia 1983|Gran Premio di Francia]], Laffite giunse a punti, sesto, dopo essere partito nelle retrovie.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,1026_02_1983_0103_0019_19052116/|titolo=Prost vince la corsa dei turbo|data=18 aprile 1983|accesso=20 ottobre 2014|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=19|formato=pdf|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>
Nella gara di [[Gran Premio di Monaco 1983|Montecarlo]] il francese optò, al via, per gomme ''slick'', su una pista bagnata da una pioggia leggera, caduta poco prima del via. La scelta fu positiva, tanto che Laffite scalò fino al secondo posto. La posizione venne mantenuta fino al cinquantacinquesimo giro, quando il francese fu costretto al ritiro per un problema al cambio.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,1027_02_1983_0128_0019_19052778/|titolo=Rosberg vince prima di partire|data=16 maggio 1983|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|accesso=10 febbraio 2015|autore=Cristiano Chiavegato|p=19}}</ref> Laffite si consolò con altri due arrivi nei punti, consecutivi. Terminò al quinto posto il [[Gran Premio del Belgio 1983|Gran Premio del Belgio]],<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,1027_02_1983_0135_0019_19053067/|accesso=15 settembre 2015|editore=[[Stampa Sera]]|data=23 maggio 1983|p=19|titolo=De Cesaris illude, Prost vince|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> mentre fu sesto nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1983|Gran Premio di Detroit]]. Qui fu anche protagonista di un incidente nelle prove.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,1028_01_1983_0131_0021_22239496/anews,true/|data=4 giugno 1983|editore=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=21|accesso=13 gennaio 2015|titolo=Nella pioggia Rosberg naviga meglio di tutti|formato=pdf}}</ref>
La seconda parte dell'annata fu meno positiva. La Williams disponeva di un tradizionale motore [[Ford Cosworth DFV]], poco competitivo coi sempre più potenti e affidabili motori turbo. L'unico arrivo a punti, in questa fase, fu il sesto posto nel [[Gran Premio di Germania 1983|Gran Premio di Germania]].<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/1983/allemagne.aspx|accesso=7 febbraio 2017|titolo=10. Allemagne 1983|lingua=fr}}</ref> Dopo due ritiri, Laffite non riuscì a qualificarsi né a [[Gran Premio d'Italia 1983|Monza]], (prima mancata qualificazione dal [[Gran Premio di Monaco 1975]])<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,1031_01_1983_0215_0022_14710173/|data=11 settembre 1983|p=22|accesso=17 marzo 2017|pubblicazione=[[La Stampa]]|titolo=Patrese è super, ma il tifo è Ferrari|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> né a [[Gran Premio d'Europa 1983|Brands Hatch]], sede del [[Gran Premio d'Europa]]. Qui venne battuto anche dall'esordiente [[Jonathan Palmer]], iscritto sulla terza Williams.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,25/articleid,1031_01_1983_0227_0027_14739280/|titolo=La Ferrari all'assalto per il titolo|data=25 settembre 1983|accesso=31 marzo 2017|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=25}}</ref>
Nell'ultimo gran premio stagionale, la Williams fece esordire la [[Williams FW09|FW09]], a motore turbo [[Honda in Formula 1|Honda]]. La vettura si dimostrò presto competitiva, col francese quarto nei test effettuati nei giorni prima della gara.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,1032_01_1983_0241_0023_23396833/|data=12 ottobre 1983|p=23|accesso=5 maggio 2017|pubblicazione=[[La Stampa]]|titolo=Ferrari al vertice nelle prove libere}}</ref> La gara fu più sfortunata, chiusa dopo due giri, per un tamponamento con [[Eddie Cheever]].<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/1983/afrique-du-sud.aspx|accesso=2 maggio 2017|lingua=fr|titolo=15. Afrique du Sud 1983|sito=statsf1.com}}</ref>
Laffite iscrisse 11 punti validi in stagione, venendo classificato all'undicesimo posto della classifica piloti.
=====1984=====
Nel {{F1|1984}} la stagione fu molto più negativa, tanto che il francese colse solo due arrivi nei punti. L'annata si aprì con ben quattro ritiri consecutivi, nelle prime quattro gare. In [[Gran Premio del Sudafrica 1984|Sudafrica]], secondo appuntamento stagionale, Laffite si trovò al terzo posto quando, al sessantunesimo giro, perse lo pneumatico anteriore destro, dovendo così terminare la gara.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1984/afrique-du-sud.aspx|lingua=fr|sito=statf1.com|titolo=2. Afrique du Sud 1984|accesso=6 marzo 2020}}</ref> Solo nel [[Gran Premio di Francia 1984|Gran Premio di Francia]], quinto gran premio dell'anno, il transalpino vide la bandiera a scacchi, chiudendo ottavo. Tale risultato venne ottenuto anche nella gara successiva, il [[Gran Premio di Monaco 1984|Gran Premio di Monaco]].
Con la trasferta negli [[Stati Uniti d'America]] Laffite tornò nuovamente nei punti. Nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1984|Gran Premio di Detroit]], partito diciannovesimo, chiuse sesto. A seguito della squalifica della [[Tyrrell]] di [[Martin Brundle]], dopo le indagini effettuate dalla FISA, venne classificato quinto.<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/1984/etats-unis-est.aspx|accesso=4 marzo 2018|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=8. Etats-Unis Est 1984|dataarchivio=5 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180305142456/http://www.statsf1.com/fr/1984/etats-unis-est.aspx|urlmorto=sì}}</ref> Laffite fece anche meglio nella gara seguente, il [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1984|Gran Premio di Dallas]]. Qui il pilota partì addirittura venticinquesimo, ma riuscì, in un clima rovente, su un tracciato molto duro, a chiudere col quarto posto.<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/1984/etats-unis.aspx|lingua=fr|accesso=9 agosto 2018|titolo=9. Etats-Unis 1984|sito=statsf1.com}}</ref>
Fu l'ultimo arrivo nei punti stagionale. Le sette gare finali, corse tutte in [[Europa]], furono caratterizzate da sei ritiri. Nel [[Gran Premio d'Olanda 1984|Gran Premio d'Olanda]] Laffite fu capace di conquistare la quarta fila, unico risultato in qualifica, della stagione, nei primi dieci. In gara, un problema al motore, lo portò ancora all'abbandono, tra l'altro quando si trovava in zona punti.<ref>{{cita web|lingua=fr|accesso=25 dicembre 2018|sito=statsf1.com|titolo=13. Pays-Bas 1984|url=http://www.statsf1.com/fr/1984/pays-bas.aspx}}</ref> Solamente nell'ultimo gran premio, quello del [[Gran Premio del Portogallo|Portogallo]], riuscì a essere classificato, quattordicesimo, a tre giri dal vincitore.
Laffite sommò così solo 5 punti iridati, venendo classificato come quattordicesimo nella graduatoria dedicata ai piloti.
====Ligier (1985-1986)====
=====1985=====
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1985|1985]] il francese, ormai ultraquarantenne, tornò in Ligier. Qui trovò, come nuovo compagno di scuderia, il pilota italiano [[Andrea De Cesaris]].<ref>{{cita web|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1984/10/30/pagina-41/1126622/pdf.html#&mode=fullScreen|lingua=es|formato=pdf|accesso=11 marzo 2021|data=30 ottobre 1984|titolo=Laffite vuelve con "Ligier"|p=41}}</ref> In stagione la vettura venne dotato di un motore turbo, il [[Renault F1|Renault]] EF4B.
Laffite andò a punti già nella prima gara, il [[Gran Premio del Brasile 1985|Gran Premio del Brasile]], in cui fu sesto, nonostante un incidente con [[Riccardo Patrese]], che lo costrinse a una riparazione ai box.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1985/bresil.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=1. Brésil 1985|accesso=11 marzo 2021}}</ref> Un altro sesto posto venne colto alla quarta gara della stagione, il [[Gran Premio di Monaco 1985|Gran Premio di Monaco]], caratterizzato dalla pioggia.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1985/monaco.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=4. Monaco 1985|accesso=13 marzo 2021}}</ref> In [[Gran Premio del Canada 1985|Canada]] un altro buon settimo posto venne perso in quanto il pilota subì una penalizzazione di un minuto di partenza anticipata, che lo fece scalare ottavo.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1985/canada.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=5. Canada 1985|accesso=13 marzo 2021}}</ref>
[[File:Laffite Imola 1985.jpg|thumb|Laffite al volante della [[Ligier JS25]] nel [[Gran Premio di San Marino 1985|Gran Premio di San Marino]].]]
Il miglior periodo stagionale fu vissuto nei [[Gran Premio di Gran Bretagna 1985|Gran Premi di Gran Bretagna]] e [[Gran Premio di Germania 1985|Germania]]: il francese colse due terzi posti consecutivi. A Silverstone, partito sedicesimo, recuperò molte posizioni; dopo il ritiro di [[Ayrton Senna]] si ritrovò terzo. La gara venne interrotta, per errore, un giro prima del previsto, e ciò regalò il podio a Laffite che, subito dopo la linea d'arrivo, dovette fermare la sua [[Ligier]] per la mancanza di benzina.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1985/grande-bretagne.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=8. Grande-Bretagne 1985|accesso=13 marzo 2021}}</ref> Questo fu il primo arrivo podio per il pilota dal [[Gran Premio d'Austria 1982]], mentre la scuderia mancava un arrivo nei primi tre dal [[Gran Premio di Las Vegas 1982|Gran Premio di Las Vegas]] dello stesso anno.
In Germania la gara si aprì con un contatto col compagno di scuderia, De Cesaris, che costrinse l'italiano al ritiro. Il transalpino recuperò diverse posizioni, passò [[Nigel Mansell]], per il terzo posto, al cinquantasettesimo giro, venne ripassato, poco dopo, dal britannico, per poi sfruttare un problema alla sovralimentazione della [[Williams F1|Williams]] di Mansell, e tornare terzo, a tre giri dal termine.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1985/allemagne.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=9. Allemagne 1985|accesso=13 marzo 2021}}</ref>
La stagione proseguì senza che Laffite riuscisse marcare punti iridati, per diverse gare. In [[Gran Premio d'Austria 1985|Austria]], in lotta per un piazzamento nei primi sei, fu costretto al ritiro per una gomma mal fissata, dopo un pit stop.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1985/autriche.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=10. Autriche 1985|accesso=13 marzo 2021}}</ref> Dal [[Gran Premio d'Italia 1985|Gran Premio d'Italia]] cambiò il compagno di scuderia: il connazionale [[Philippe Streiff]] prese il posto di De Cesaris.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1985/italie.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=12. Italie 1985|accesso=13 marzo 2021}}</ref>
Nel [[Gran Premio d'Europa 1985|Gran Premio d'Europa]], disputato a [[Circuito di Brands Hatch|Brand Hatch]], Laffite partì decimo, miglior risultato in qualifica dell'anno, installandosi poi, in gara, in zona podio. Costretto a una sosta ai box, uscì dalla zona dei punti, ma iscrisse il giro veloce, il suo settimo, e ultimo, nel campionato mondiale di Formula 1. Il francese non otteneva questo risultato dal [[Gran Premio d'Austria 1981]]. Questo fu anche l'ultimo gpv per la Ligier. La gara terminò con un ritiro, per un problema al motore.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1985/europe.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=14. Europe 1985|accesso=13 marzo 2021}}</ref>
La scuderia decise di boicottare il [[Gran Premio del Sudafrica 1985|Gran Premio del Sudafrica]], sulla pressione del governo francese, che spinse anche l'altra casa transalpina, la [[Renault F1|Renault]], a non recarsi nel Paese nel quale vigeva ancora il regime dell'[[apartheid]].<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1985/afrique-du-sud.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=15. Afrique du Sud 1985|accesso=13 marzo 2021}}</ref>
L'annata si concluse con un exploit, il secondo posto nel [[Gran Premio d'Australia 1985|Gran Premio d'Australia]], il primo corso nella nazione, e valido quale prova del campionato mondiale. Il francese partì appena ventesimo, si fermò al settimo giro per un problema a uno pneumatico, ma recuperò posizioni su posizioni, soprattutto nella seconda parte di gara. Scalato secondo, al sessantaduesimo giro, nelle ultime tornate trovò, alle sue spalle, il compagno di scuderia, Streiff. Questi attaccò Laffite, al penultimo giro, coi due che vennero anche a contatto: ebbe la peggio Streiff che danneggiò la sua sospensione anteriore sinistra. I due riuscirono, comunque, a chiudere al secondo e terzo posto, alle spalle del solo [[Keke Rosberg]]. Fu il primo doppio podio per la [[Ligier]] dal [[Gran Premio di Francia 1980]]. Al termine della gara Streiff venne redarguito per la manovra, ma tra i due piloti vi fu subito un chiarimento, tanto che Laffite si complimentò per la gara del giovane ''coéquipier''.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1985/australie.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=16. Australie 1985|accesso=13 marzo 2021}}</ref>
Laffite chiuse il 1985 con 16 punti, che gli valsero il nono posto della classifica dei piloti.
=====1986=====
Nella stagione [[Campionato mondiale di Formula 1 1986|1986]] Laffite cambiò ancora compagno di scuderia: alla [[Ligier]], ancora dotata del motore turbo della [[Renault F1|Renault]], arrivò un ennesimo pilota francese, [[René Arnoux]].
La nuova vettura si presentò più brillante in qualifica, rispetto all'anno precedente, tanto che nella gara inaugurale, il [[Gran Premio del Brasile 1986|Gran Premio del Brasile]], le Ligier che ottennero quarto e quinto tempo, con Arnoux davanti a Laffite. In gara Laffite perse, nei primi giri, alcune posizioni, che recuperò quando i vari piloti effettuarono il cambio gomme. Il francese attese il trentesimo giro, rientrando in gara quinto. Grazie al ritiro di [[Alain Prost]], e al sorpasso su Arnoux, dovuto a una migliore gestione degli pneumatici, scalò terzo, posizione che conservò fino al termine.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1986/bresil.aspx|accesso=14 marzo 2021|lingua=fr|titolo=1. Brésil 1986|sito=stats.f1.com}}</ref> Dopo due ritiri, in Spagna e a Imola, il francese colse il sesto posto nel [[Gran Premio di Monaco 1986|Gran Premio di Monaco]]. Qualificatosi con un ottimo settimo tempo, fu costretto a partire dai box, in quanto, a causa del protrarsi di un intervento tecnico sulla sua Ligier, si schierò troppo tardivamente in griglia. La gara fu una lunga rimonta per il transalpino: già all'undicesimo giro si trovò tredicesimo, mentre al trentottesimo passaggio era già scalato ottavo. Al cinquantunesimo giro, sorpassando [[Nelson Piquet]] entrò nella zona dei punti, sesto, posizione che portò fino all'arrivo.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1986/monaco.aspx|accesso=17 marzo 2021|lingua=fr|titolo=4. Monaco 1986|sito=statsf1.com}}</ref>
La stagione proseguì con una certa costanza di risultati. In [[Gran Premio del Belgio 1986|Belgio]] Laffite finì quinto, pur partendo dalle retrovie, per un problema al cambio che ne aveva limitato la prestazione in prova. Sfruttando un incidente al via che produsse un po' di caos, si trovò subito nelle posizioni di testa, che riuscì a mantenere agevolmente.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1986/belgique.aspx|accesso=17 marzo 2021|lingua=fr|titolo=5. Belgique 1986|sito=statsf1.com}}</ref> Dopo il settimo posto in Canada, Laffite colse il secondo posto, miglior risultato stagionale, nel seguente [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1986|Gran Premio di Detroit]]. Ottenuto il sesto tempo nelle qualificazioni, passò Piquet e Mansell nei primi giri, ponendosi al terzo posto. Poco dopo una foratura costrinse ai box [[Ayrton Senna]], leader della gara: questo permise a Laffite di diventare secondo, alle spalle del compagno di scuderia, Arnoux. Al diciannovesimo giro Laffite passò a condurre, fino al trentunesimo giro, quando dovette cedere la vetta a Piquet. Questi furono gli ultimi 13 giri in testa a una gara del campionato mondiale di Formula 1 per il francese.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/jacques-laffite/en-tete.aspx|accesso=17 marzo 2021|lingua=fr|titolo=Jacques LAFFITE-Tour en tête/Km en tête|sito=statsf1.com}}</ref> Dopo il cambio degli pneumatici Laffite rientrò in gara sesto ma, grazie al ritiri di Piquet e Arnoux, e a un sorpasso su Prost, tornò secondo, cogliendo il trentaduesimo, e ultimo, podio della sua carriera iridata.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1986/etats-unis.aspx|accesso=17 marzo 2021|lingua=fr|titolo=7. Etats-Unis 1986|sito=statsf1.com}}</ref> In [[Gran Premio di Francia 1986|Francia]] iscrisse per l'ultima volta dei punti iridati, finendo sesto.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1986/france.aspx|accesso=17 marzo 2021|lingua=fr|titolo=8. France 1986|sito=statsf1.com}}</ref>
======Il record di presenze e l'incidente di Brands Hatch======
Nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1986|Gran Premio di Gran Bretagna]], previsto sul [[Circuito di Brands Hatch]], Laffite ottenne il record di gran premi validi quali prova del Campionato mondiale di Formula 1, disputati, con 176, battendo il precedente primato, detenuto da [[Graham Hill]].<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/statistiques/pilote/gp/chronologie-record.aspx|accesso=17 marzo 2021|lingua=fr|titolo=Statistiques Pilotes-Grands Prix-Chronologie du record|sito=statsf1.com}}</ref> In qualifica, al venerdì, Laffite centrò la [[McLaren]] di [[Keke Rosberg]], a causa del bloccaggio di una ruota, senza che ci fossero conseguenze fisiche per i piloti.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0993_01_1986_0162_0023_13680827/|formato=pdf|data=12 luglio 1986|accesso=18 marzo 2021|pubblicazione=[[La Stampa]]|titolo=Piquet torna il più veloce|p=23|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>
Alla partenza del gran premio Laffite ebbe un durissimo incidente: [[Thierry Boutsen]] perse il controllo della sua [[Arrows]], finendo contro le protezioni, e rimbalzando in pista. Ciò gettò lo scompiglio nel gruppo, con [[Stefan Johansson]] che, di fatto, accompagnò la vettura di Laffite, contro le barriere. La vettura rimase incastrata sotto il ''guard-rail'', tanto che i commissari impiegarono più di mezz'ora per liberare il pilota dalla monoposto, aiutati da [[Jonathan Palmer]], che fu il primo pilota a soccorrere Laffite. Il francese fu trasportato prima al centro medico del circuito, prima di essere trasferito in elicottero al ''Queen Mary Hospital'' di [[Sidcup]]. Qui vennero riscontrate gravi fratture alle gambe e al bacino, col pilota che venne ospitato in terapia intensiva. Venne sottoposto subito a un'operazione, da una équipe guidata dal professore Tony Percy, che durò un'ora e mezza, che ridusse le fratture.<ref name=15lug>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,0993_01_1986_0164_0025_13681980/|formato=pdf|data=15 luglio 1986|accesso=23 marzo 2021|pubblicazione=[[La Stampa]]|titolo=Laffite fuori pericolo|p=23|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> Intervenne sul pilota francese anche il medico inglese Nigel Cobb, che aveva già curato [[Johnny Cecotto]] e [[Barry Sheene]].<ref>{{Cita news|autore=Carlo Marincovich|titolo=Laffite, addio alla Formula 1|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|giorno=15|mese=07|anno=1986|p=20}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,16/articleid,0993_02_1986_0185_0016_19038187/|formato=pdf|data=14 luglio 1986|accesso=18 marzo 2021|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|titolo=Partenza caos, Laffite è grave|p=16|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> L'incidente ebbe una vasta eco in [[Francia]], con [[Laurent Fignon]], amico di Laffite e impegnato nel contemporaneo [[Tour de France 1986|Tour de France]], che inviò un caloroso augurio al pilota. Il 18 luglio Laffite venne trasferito in Francia, presso il centro medico de '' la Porte de Choisy'', ove venne preso in cura dal noto ortopedico Émile Letournel, che aveva curato [[Patrick Depailler]], dopo l'incidente in deltaplano, e [[Didier Pironi]].<ref name=15lug/><ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1986/grande-bretagne.aspx|accesso=18 marzo 2021|sito=statsf1.com|lingua=fr|titolo=9. Grande Bretagne 1986}}</ref> Il 30 luglio Laffite subì un'ennesima operazione, della durata di 14 ore.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1353_02_1986_0202_0025_19536162/|formato=pdf|data=30 luglio 1986|accesso=23 marzo 2021|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|titolo=Operato Laffite 14 ore sotto i ferri|p=1|autore=}}</ref> Alla fine di aprile 2018, nel corso di una trasmissione televisiva, Laffite ha annunciato di soffrire di tremolii alle mani, conseguenza probabile dell'incidente.<ref>{{cita web|titolo=Jacques Laffite est atteint du syndrome de Parkinson|url=https://www.lequipe.fr/Formule-1/Actualites/Jacques-laffite-est-atteint-du-syndrome-de-parkinson/897468|sito=lequipe.fr|accesso=23 gennaio 2019|lingua=fr}}</ref>
Questo incidente troncò la carriera nella massima formula, per il transalpino. All'epoca, oltre al primato assoluto di gran premi disputati, Laffite deteneva anche quello di gare disputate con lo stesso costruttore, la [[Ligier]], 132. Il primo record venne battuto da [[Riccardo Patrese]], nel [[Gran Premio del Brasile 1989]],<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/statistiques/pilote/gp/chronologie-record.aspx|accesso=18 marzo 2021|sito=statsf1.com|lingua=fr|titolo=Statistiques Pilotes-Grands Prix-Chronologie du record}}</ref> mentre il secondo record venne superato dal binomio [[David Coulthard]]-[[McLaren]], nel [[Gran Premio d'Australia 2004]].
Nel 1988 Laffite effettuò dei test per la [[Ligier]], diventandone tester ufficiale per il 1989. Dopo dei test con la [[Williams F1|Williams]] nel 1990, fu nuovamente pilota di prova ufficiale per la Ligier nel 1992. Anche nel 1996 Laffite ebbe l'occasione di testare una vettura di Formula 1 Ligier.<ref>{{cita web|url=http://www.gdecarli.it/Risultati/Piget/2006/1987-2006%20F1.pdf|accesso=18 gennaio 2021|lingua=en|formato=pdf|sito=gdecarli.it|titolo=20 years of F.1 drivers, 1987-2006}}</ref> Nell'ottobre 2008 testò una [[Renault R27]] sul [[Circuito Paul Ricard]].<ref>{{Cita news| titolo =Jacques Laffite tests Renault F1 car| sito =en.f1-live.com| url =http://en.f1-live.com/f1/en/headlines/news/detail/081013145651.shtml| data =13 ottobre 2008| accesso =13 ottobre 2008| lingua =en| dataarchivio =14 ottobre 2008| urlarchivio =https://web.archive.org/web/20081014153502/http://en.f1-live.com/f1/en/headlines/news/detail/081013145651.shtml| urlmorto =sì}}</ref>
===Le vetture turismo===
Nel 1987 Laffite prese parte ad alcune gare della prima edizione del [[Campionato del mondo turismo]], al volante di un'[[Alfa Romeo 75|Alfa Romeo 75 Turbo]] dell'Alfa Corse. Chiuse il campionato al diciassettesimo posto.
Tra il 1990 e il 1992 partecipò al [[Deutsche Tourenwagen Meisterschaft]]. La prima stagione corse con il ''Bigazzi M Team'', utilizzando una [[BMW M3]]. Chiuse col settimo posto nella classifica generale, cogliendo anche una vittoria in gara 1 al [[Nürburgring]]. Nel 1991 passò alla ''Snobeck'', ove gli venne messe a disposizione una [[Mercedes-Benz W201|Mercedes 190E]]. La stagione terminò con l'undicesimo posto nella classifica generale. L'ultima stagione partecipò al campionato con l{{'}}''MS Racing'', sempre al volante di una Mercedes 190E. Chiuse tredicesimo.
==Dopo il ritiro==
Dal 1997 al 2012, Jacques Laffite ha commentato, come esperto tecnico, i gran premi di Formula 1 trasmessi dal canale francese [[TF1]], dove sostituì Johnny Rives. Fino al 2002 collaborò con Pierre Van Vliet, che fu rimpiazzato, dal 2003, da Christophe Malbranque. Dal 2013 partecipa alla trasmissione ''Dimanche Méca'', in onda su [[Eurosport]].
Appassionato di golf, è azionista del Golf di [[Digione]]-[[Borgogna]]. Possiede una proprietà nel dipartimento della [[Creuse]].<ref>{{cita web|url=http://www.telestar.fr/2014/articles/jacques-laffite-la-maison-de-l-ex-pilote-de-formule-1-partiellement-detruite-interview-40345|sito=telestar.fr|lingua=fr|titolo=Jacques Laffite : la maison de l'ex-pilote de Formule 1 partiellement détruite}}</ref>
Nel 2018 ha rivelato di essere affetto dalla [[malattia di Parkinson]].<ref>{{cita web|url=http://www.autonewsinfo.com/2018/05/02/jacques-laffite-revele-quil-est-atteint-du-syndrome-de-la-maladie-de-parkinson-257789.html|sito=autonewsinfo.com|data=2 maggio 2018|lingua=fr|titolo=Jacques Laffite révèle qu'il est atteint du syndrome de la maladie de Parkinson}}</ref>
==Palmarès==
* [[F3 francese|Campionato francese di Formula 3 1973]]
* [[Campionato europeo di Formula 2 1975]]
==Risultati==
===Riepilogo della carriera===
{|class="wikitable" style="font-size: 90%; text-align:center"
!Stagione
!Serie
!Team
!Gare
!Vittorie
!Pole<br/>Position
!GPV
!Podi
!Punti
!Posizione
|-
!1970
|align=left|Formula France
|align=left|
|?
|?
|?
|?
|?
|10
|15°
|-
!1971
|align=left|Formula Renault
|align=left|
|?
|?
|?
|?
|?
|150
|5°
|-
!rowspan=3|1972
|align=left|[[24 Ore di Le Mans 1972|24 Ore di Le Mans]]
|align=left|[[Ligier|Automobiles Ligier]]
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|0
|0
|0
|0
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|-
|align=left|Formula Renault
|align=left|
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|?
|?
|?
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|-
|align=left|Challenge europeo di Formula Renault
|align=left|
|?
|?
|?
|?
|?
|39
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|-
!rowspan=6|1973
|align=left|[[24 Ore di Le Mans 1973|24 Ore di Le Mans]]
|align=left|[[Ligier|Automobiles Ligier]]
|1
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|0
|0
|0
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|-
|align=left|Campionato francese di Formula 3
|align=left|
|?
|?
|?
|?
|?
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|-
|align=left|BARC Forward Trust F3 Championship
|align=left|BP Racing
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|0
|0
|0
|0
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|-
|align=left|B.R.S.C.C. MCD John Player British F3 Championship
|align=left|BP France
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|2
|0
|?
|6
|112
|4°
|-
|align=left|Campionato italiano di Formula 3
|align=left|BP France
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|1
|0
|0
|1
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|-
|align=left|Challenge europeo di Formula Renault
|align=left|
|?
|?
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|?
|?
|10
|18°
|-
!rowspan=4|1974
|align=left|[[Campionato europeo di Formula 2 1974|Campionato europeo di Formula 2]]
|align=left|[[March Engineering|BP Racing France]]
|10
|1
|1
|1
|5
|31
|style="background:#FFDF9F"|'''3°'''
|-
|align=left|Gran Premio di Rouen-Les-Essarts di Formula 2
|align=left|[[March Engineering|BP Racing France]]
|1
|0
|0
|1
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|N/A
|6°
|-
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1974|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Frank Williams Racing Cars]]
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|-
|align=left|[[24 Ore di Le Mas 1974|24 Ore di Le Mans]]
|align=left|[[Ligier|Automobiles Ligier]]
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|0
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|8°
|-
!rowspan=5|1975
|align=left|[[Campionato europeo di Formula 2 1975|Campionato europeo di Formula 2]]
|align=left|[[Martini (automobilismo)|Automobiles Martini]]
|14
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|5
|4
|7
|60
|style="background:#FFFFBF"|'''1°'''
|-
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1975|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Frank Williams Racing Cars]]
|10
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|0
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|1
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|12°
|-
|align=left|[[Gran Premio di Svizzera 1975|Gran Premio di Svizzera]]
|align=left|[[Frank Williams Racing Cars|Williams Ambrozium H7 Racing]]
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|N/A
|10°
|-
|align=left|[[Campionato del mondo sportprototipi 1975|Campionato del mondo sportprototipi]]
|align=left|[[Willi Kauhsen Racing Team]]
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|3
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|-
|align=left|[[Formula 2000 giapponese 1975|Campionato giapponese di Formula 2000]]
|align=left|Victory Circle Club
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|-
!rowspan=5|1976
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1976|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Equipe Ligier|Ligier]] [[Gitanes]]
|16
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|1
|1
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|7th
|-
|align=left|[[Campionato del mondo sportprototipi 1975|Campionato del mondo sportprototipi]]
|align=left|[[Alpine-Renault|Équipe Renault Elf]]
|4
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|3
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|15
|NC
|-
|rowspan="2" style="text-align:left"|[[Campionato europeo di Formula 2 1976|Campionato europeo di Formula 2]]
|align=left|[[Fred Opert|Fred Opert Racing]]
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|0
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|rowspan=2|NC
|-
|align=left|[[Willi Kauhsen Racing Team]]
|1
|0
|0
|0
|0
|-
|align=left|[[Formula 2000 giapponese 1976|Campionato giapponese di Formula 2000]]
|align=left|Victory Circle Club
|1
|1
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|1
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|NC
|-
!rowspan=3|1977
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1977|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Equipe Ligier|Ligier]] [[Gitanes]]
|17
|1
|0
|1
|2
|18
|10°
|-
|align=left|[[Campionato europeo di Formula 2 1977|Campionato europeo di Formula 2]]
|align=left|[[Fred Opert|Fred Opert Racing]]
|3
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|0
|0
|0
|0
|NC
|-
|align=left|[[24 Ore di Le Mans 1977|24 Ore di Le Mans]]
|align=left|[[Renault Sport]]
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|N/A
|Rit
|-
!rowspan=3|1978
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1978|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Equipe Ligier|Ligier]] [[Gitanes]]
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|0
|0
|0
|2
|19
|8°
|-
|align=left|[[Campionato europeo di Formula 2 1978|Campionato europeo di Formula 2]]
|align=left|Maublanc Racing Services
|2
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|0
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|NC
|-
|align=left|[[24 Ore di Le Mans 1978|24 Ore di Le Mans]]
|align=left|Grand Touring Cars Inc.
|1
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|0
|0
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|N/A
|10°
|-
!rowspan=2|1979
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1979|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Equipe Ligier|Ligier]] [[Gitanes]]
|15
|2
|4
|2
|6
|36
|4°
|-
|align=left|[[Campionato Production Car]]
|align=left|[[BMW|BMW Motorsport]]
|4
|1
|1
|0
|2
|35
|7°
|-
!rowspan=2|1980
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1980|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Equipe Ligier]] [[Gitanes]]
|14
|1
|1
|1
|5
|34
|4°
|-
|align=left|[[Campionato Production Car]]
|align=left|[[BMW|BMW Motorsport]]
|6
|0
|1
|0
|1
|37
|9°
|-
!1981
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1981|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Equipe Ligier|Équipe]] [[Talbot]] [[Gitanes]]
|15
|2
|1
|1
|7
|44
|4°
|-
!1982
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1982|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Equipe Ligier|Équipe]] [[Talbot]] [[Gitanes]]
|15
|0
|0
|0
|1
|5
|17°
|-
!1983
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1983|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Techniques d'Avant Garde|TAG]] [[Williams F1|Williams Team]]
|13
|0
|0
|0
|0
|11
|11°
|-
!1984
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1984|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Williams F1|Williams Grand Prix Engineering]]
|16
|0
|0
|0
|0
|5
|14°
|-
!1985
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1985|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Equipe Ligier|Équipe]] [[Talbot]] [[Gitanes]]
|15
|0
|0
|1
|3
|16
|9°
|-
!1986
|align=left|[[Campionato mondiale di Formula 1 1986|Campionato mondiale di Formula 1]]
|align=left|[[Equipe Ligier]]
|9
|0
|0
|0
|2
|14
|8°
|-
!1987
|align=left|Campionato mondiale vetture turismo
|align=left|[[Alfa Corse]]
|6
|0
|0
|0
|0
|86
|17°
|-
!rowspan=2|1990
|align=left|[[Deutsche Tourenwagen Meisterschaft 1990|Deutsche Tourenwagen Meisterschaft]]
|align=left|Bigazzi M Team
|21
|1
|0
|3
|3
|107
|7°
|-
|align=left|[[24 Ore di Le Mans 1990|24 Ore di Le Mans]]
|align=left|[[Joest Racing|Joest]] [[Porsche]] Racing
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|0
|0
|0
|0
|N/A
|14°
|-
!1991
|align=left|[[Deutsche Tourenwagen Meisterschaft 1991|Deutsche Tourenwagen Meisterschaft]]
|align=left|Snobeck S.A.
|21
|0
|2
|1
|3
|81
|11°
|-
!1992
|align=left|[[Deutsche Tourenwagen Meisterschaft 1992|Deutsche Tourenwagen Meisterschaft]]
|align=left|MS Racing
|23
|0
|0
|1
|0
|43
|13°
|-
!1993
|align=left|[[24 Ore di Le Mans 1993|24 Ore di Le Mans]]
|align=left|Jacadi Racing
|1
|0
|0
|0
|0
|N/A
|Rit
|-
!1994
|align=left|[[24 Ore di Le Mans 1994|24 Ore di Le Mans]]
|align=left|[[Larbre Compétition]]
|1
|0
|0
|0
|0
|N/A
|Rit
|-
!1996
|align=left|[[24 Ore di Le Mans 1996|24 Ore di Le Mans]]
|align=left|Team Bigazzi SRL
|1
|0
|0
|0
|0
|N/A
|11°
|-
|}
===Risultati completi alla 24 Ore di Le Mans===
{| class="wikitable" style="text-align:center; font-size:90%"
|-
! Anno
! Scuderia
! Copiloti
!Vettura
! Classe
! Giri
! {{Abbr|Pos.|Posizione assoluta}}
! {{Abbr|Class<br/>Pos.|Posizione di classe}}
|-
! [[24 Ore di Le Mans 1972|1972]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} [[Ligier|Automobiles Ligier]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} Pierre Maublanc
|align="left"| [[Ligier]] JS2-[[Maserati]]
| S 3.0
| 195
| Rit
| Rit
|-
! [[24 Ore di Le Mans 1973|1973]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} [[Ligier|Automobiles Ligier]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} [[Guy Ligier]]
|align="left"| [[Ligier]] JS2-[[Maserati]]
| S 3.0
| 24
|style="background:#000000; color:white"| SQ
|style="background:#000000; color:white"| SQ
|-
! [[24 Ore di Le Mans 1974|1974]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} [[Ligier|Automobiles Ligier]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} Alain Serpaggi
|align="left"| [[Ligier]] JS2-[[Maserati]]
| S 3.0
| 310
| 8°
| 5°
|-
! [[24 Ore di Le Mans 1977|1977]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} [[Renault|Renault Sport]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} [[Patrick Depailler]]
|align="left"| [[Renault Alpine A442]]
| S +2.0
| 289
| Rit
| Rit
|-
! [[24 Ore di Le Mans 1978|1978]]
|align="left"| {{Bandiera|USA}} Grand Touring Cars Inc.
|align="left"| {{Bandiera|AUS}} [[Vern Schuppan]]<br/>{{Bandiera|USA}} [[Sam Posey]]
|align="left"| Mirage M9-[[Renault]]
| S +2.0
| 293
| 10°
| 5°
|-
! [[24 Ore di Le Mans 1990|1990]]
|align="left"| {{Bandiera|DEU}} [[Joest Racing|Joest]] [[Porsche]] Racing
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} [[Henri Pescarolo]]<br/>{{Bandiera|FRA}} Jean-Louis Ricci
|align="left"| [[Porsche 962|Porsche 962C]]
| C1
| 328
| 14°
| 14°
|-
! [[24 Ore di Le Mans 1993|1993]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} Jacadi Racing
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} Michel Maisonneuve<br/>{{Bandiera|FRA}} [[Christophe Dechavanne]]
|align="left"| [[Venturi Automobiles|Venturi]] 500LM-[[Renault]]
| GT
| 210
| Rit
| Rit
|-
! [[24 Ore di Le Mans 1994|1994]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} [[Larbre Compétition]]
|align="left"| {{Bandiera|FRA}} Jacques Alméras<br/>{{Bandiera|FRA}} Jean-Marie Alméras
|align="left"| [[Porsche 964|Porsche 911]] Carrera RSR
| GT2
| 94
| Rit
| Rit
|-
! [[24 Ore di Le Mans 1996|1996]]
|align="left"| {{Bandiera|ITA}} Team Bigazzi SRL
|align="left"| {{Bandiera|GBR}} [[Steve Soper]]<br/>{{Bandiera|BEL}} [[Marc Duez]]
|align="left"| [[McLaren F1 GTR]]-[[BMW]]
| GT1
| 318
| 11°
| 9°
|}
===Risultati completi nel Campionato europeo di Formula 2===
{| class="wikitable" style="font-size: 85%;"
|-
! Anno
! Scuderia
!
! Motore
! 1
Riga 103 ⟶ 926:
! 13
! 14
! {{Abbr|Pos.|Posizione nel campionato}}
! Punti
|-
! [[
! [[March Engineering|March 742]]
! [[BMW|BMW M12]]
|style="background:#EFCFFF;"| [[Circuito del Montjuïc|BAR]]<br />Rit
|style="background:#CFCFFF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br />10
|style="background:#DFDFDF;"| ''[[Gran Premio
|style="background:#FFFFBF;"| [[Salzburgring|SAL]]<br />1
|style="background:#DFDFDF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br />2
|style="background:#EFCFFF;"| '''[[Circuito del Mugello|MUG]]'''<br />Rit
|style="background:#FFDF9F;"| [[Karlskoga Motorstadion|KAR]]<br /><small>{{Abbr|3|Ricevette 6 punti, in quanto Ronnie Peterson, che giunse davanti, non era eleggibile per i punti}}</small>
|style="background:#CFCFFF;"| [[Autodromo di Pergusa|PER]]<br />7
|style="background:#CFCFFF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br />18
|style="background:#FFDF9F;"| [[Autodromo di Vallelunga|VAL]]<br />3
|
|
|
|
|style="background:#FFDF9F;"| '''3°'''
|style="background:#FFDF9F;"| '''31'''
|-
| [[Campionato europeo di Formula 2 1975|1975]]
! [[Martini (automobilismo)|Automobiles Martini]]
! Martini Mk 16
! [[BMW|BMW M12]]
|style="background:#FFFFBF;"| [[Circuito di Estoril|EST]]<br />1
|
|
|style="background:#FFFFBF;"| '''[[Eifelrennen|NÜR]]'''<br />1
|
|style="background:#FFFFBF;"| '''[[Hockenheimring|HOC]]'''<br />1
|style="background:#CFCFFF;"| [[Salzburgring|SAL]]<br />NC
|
|
|
|style="background:#EFCFFF;"| [[Circuito di Silverstone|SIL]]<br />Rit
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|style="background:#DFDFDF;"| ''[[Autodromo di Vallelunga|VAL]]''<br />2
|style="background:#FFFFBF;"| '''1°'''
|style="background:#FFFFBF;"| '''60'''
|-
! [[
! [[
! BMW
| [[Hockenheimring|HOC]]
| [[Circuito di Thruxton|THR]]
| [[Circuito di Vallelunga|VAL]]
| [[Salzburgring|SAL]]
|
| [[Hockenheimring|HOC]]
| [[Circuito di Rouen|ROU]]
| [[Autodromo del Mugello|MUG]]
| [[Autodromo di Pergusa|PER]]
| [[Circuito di Estoril|EST]]
|
|
|
|
!rowspan=2| NC
!rowspan=2| 0‡
|-
! [[
! [[March Engineering|March 762]]
! [[Brian Hart Ltd.|Hart]]
|
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|
|
|
|style="background:#EFCFFF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br />Rit
|
|
|-
! Fred Opert Racing
! [[
! [[Brian Hart Ltd.|Hart]]
| [[Circuito di Silverstone|SIL]]
| [[Circuito di Thruxton|THR]]
|style="background:#CFCFFF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br />7
| [[Eifelrennen|NÜR]]
| [[Autodromo di Vallelunga|VAL]]
|style="background:#CFCFFF;"| [[Gran Premio di Pau|PAU]]<br />10
| [[Autodromo del Mugello|MUG]]
| [[Circuito di Rouen|ROU]]
|style="background:#EFCFFF;"| [[Circuito di Nogaro|NOG]]<br />Rit
| [[Autodromo di Pergusa|PER]]
| [[Misano World Circuit Marco Simoncelli|MIS]]
| [[Circuito di Estoril|EST]]
| [[Circuito di Donington Park|DON]]
|
! NC
! 0
|-
| [[Campionato europeo di Formula 2 1978|1978]]
! Maublanc Racing Services
! [[March Engineering|March 782]]
! BMW
| [[Circuito di Thruxton|THR]]
| [[Hockenheimring|HOC]]
| [[Eifelrennen|NÜR]]
|style="background:#CFCFFF;"| [[Gran Premio di Pau|PAU]]<br />11
| [[Autodromo del Mugello|MUG]]
| [[Autodromo di Vallelunga|VAL]]
| [[Circuito di Rouen|ROU]]
| [[Circuito di Donington Park|DON]]
|style="background:#EFCFFF;"| [[Circuito di Nogaro|NOG]]<br />Rit
| [[Autodromo di Pergusa|PER]]
| [[Misano World Circuit Marco Simoncelli|MIS]]
| [[Hockenheimring|HOC]]
|
|
! NC
! 0
|}
([[:Template:Risultati F1|legenda]]) (il '''grassetto''' indica le pole position, il ''corsivo'' indica i giri veloci, ‡ che il pilota non era eleggibile per la classifica del campionato. )
==== Risultati completi in F1 ====
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1974|Scuderia=[[Frank Williams Racing Cars|Iso Marlboro]]|Vettura=[[Williams FW|FW]]|11R=Rit|12R=NC|13R=Rit|14R=15|15R=Rit|Punti=0}}
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1975|Scuderia=[[Frank Williams Racing Cars|Williams]]|Vettura=[[Williams FW|FW]] e [[Williams FW04|FW04]]
|1R=Rit|2R=11|3R=NC|5R=NQ|6R=Rit|8R=Rit|9R=11|10R=Rit|11R=2|12R=Rit|13R=Rit|14R=NP|Punti=6|Pos=13}}
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1976|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS5|JS5]]|1R=Rit|2R=Rit|3R=4|4R=12|5R=3|6R=12|7R=4|8R=14|9R=SQ|10R=Rit|11R=2|12R=Rit|13R='''3'''|14R=Rit|15R=Rit|16R=''7''|Punti=20|Pos=7}}
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1977|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS7|JS7]]|1R=NC|2R=Rit|3R=Rit|4R=9|5R=7|G5=GV|6R=7|7R=Rit|8R=1|9R=8|10R=6|11R=Rit|12R=Rit|13R=2|14R=8|15R=7|16R=Rit|17R=5|Punti=18|Pos=10}}
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1978|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS7|JS7]] e [[Ligier JS9|JS9]]|1R=16|2R=9|3R=5|4R=5|5R=Rit|6R=5|7R=3|8R=7|9R=7|10R=10|11R=3|12R=5|13R=8|14R=4|15R=11|16R=Rit|Punti=19|Pos=8}}
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1979|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS11|JS11]]|1R='''''1'''''|2R='''''1'''''|3R=Rit|4R=Rit|5R='''Rit'''|6R='''2'''|7R=Rit|8R=8|9R=Rit|10R=3|11R=3|12R=3|13R=Rit|14R=Rit|15R=Rit|Punti=36|Pos=4}}
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1980|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS11/15|JS11/15]]|1R=Rit|2R=Rit|3R=2|4R=Rit|5R=11|G5=GV|6R=2|7R='''3'''|8R=Rit|9R=1|10R=4|11R=3|12R=9|13R=8|14R=5|Punti=34|Pos=4}}
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1981|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS17|JS17]]
|1R=Rit|2R=6|3R=Rit|4R=Rit|5R=2|6R=3|7R='''2'''|8R=Rit|9R=3|10R=3|11R=''1''|12R=Rit|13R=Rit|14R=1|15R=6|Punti=44|Pos=4}}
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1982|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS17|JS17]] e [[Ligier JS19|JS19]]|1R=Rit|2R=Rit|3R=Rit|5R=9|6R=Rit|7R=6|8R=Rit|9R=Rit|10R=Rit|11R=14|12R=Rit|13R=3|14R=Rit|15R=Rit|16R=Rit|Punti=5|Pos=17}}
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1983|Scuderia=[[Williams F1|Williams]]|Vettura=[[Williams FW08|FW08C]]|1R=4|2R=4|3R=6|4R=7|5R=Rit|6R=6|7R=5|8R=Rit|9R=12|10R=6|11R=Rit|12R=Rit|13R=NQ|14R=NQ|15R=Rit|Punti=11|Pos=11}}
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{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1985|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS25|JS25]]|1R=6|2R=Rit|3R=Rit|4R=6|5R=8|6R=12|7R=Rit|8R=3|9R=3|10R=Rit|11R=Rit|12R=Rit|13R=11|14R=''Rit''|16R=2|Punti=16|Pos=9}}
{{RisF1|Ritiro=1986|Anno=1986|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS27|JS27B]]|1R=3|2R=Rit|3R=Rit|4R=6|5R=5|6R=7|7R=2|8R=6|9R=Rit|Punti=14|Pos=8|LEG=1}}
==== Risultati completi nelle gare di Formula 1 non valide come prove del campionato ====
{| class="wikitable" style="font-size: 85%;"
|-
! Anno
! Scuderia
! Telaio
! Motore
! 1
! 2
! 3
|-
| [[Campionato mondiale di Formula 1 1975|1975]]
|'''[[Frank Williams Racing Cars|Williams Ambrozium H7 Racing]]'''
|''' [[Williams FW04]]'''
|'''[[Ford Cosworth DFV]]'''
| [[Race of Champions 1975|RoC]]
|[[BRDC International Trophy 1975|BRDC]]
|style="background:#CFCFFF;"| [[Gran Premio di Svizzera 1975|SUI]] <br/>10
|-
|'''[[Ligier|Équipe Ligier]] [[Gitanes]]'''
|'''[[Ligier JS11]]'''
|''' [[Ford Cosworth DFV]] '''
|
|
|
|}
===Risultati completi nel Campionato mondiale Turismo===
{| class="wikitable" style="font-size: 85%;"
|-
! Anno
! Scuderia
! Telaio
! 1
! 2
! 3
! 4
! 5
! 6
! 7
! 8
! 9
! 10
! 11
! {{Abbr|Pos.|Posizione nel campionato}}
! Punti
|-
! 1987
! [[Alfa Corse]]
! [[Alfa Romeo 75]]
| [[Autodromo Nazionale Monza|MNZ]]
|style="background:#efcfff;"| [[Circuito permanente del Jarama|JAR]]<br/>Rit
|style="background:#dfffdf;"| [[Circuito di Digione|DIJ]]<br/><small>gen:9<br/>classe:5<br/></small>
|style="background:#dfffdf;"| [[Nürburgring|NUR]]<br/><small>gen:9<br/>classe:7<br/></small>
|style="background:#dfffdf;"| [[Circuito di Spa-Francorchamps|SPA]]<br/><small>gen:12<br/>classe:9<br/></small>
|style="background:#dfffdf;"| [[Circuito di Brno|BNO]]<br/><small>gen:10<br/>classe:8<br/></small>
|style="background:#dfffdf;"| [[Circuito di Silverstone|SIL]]<br/><small>gen:10<br/>classe:8<br/></small>
| [[Circuito di Silverstone|BAT]]
| [[Circuito di Bathurst|CAL]]
| [[Circuito di Calder Park|WEL]]
| [[Circuito del Fuji|FJI]]
! 17°
! 86
|}
([[:Template:Risultati F1|legenda]]) (il '''grassetto''' indica le pole position, il ''corsivo'' indica i giri veloci.)
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Ligier}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Formula 1}}
[[Categoria:Piloti di Formula 1 francesi]]
[[Categoria:Piloti di rally francesi]]
[[Categoria:Piloti della Williams]]
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