Fiat B.R.20: differenze tra le versioni
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{{aeromobile
|Aeromobile = aereo_militare
|Nome = Fiat B.R.20 ''Cicogna''
|Immagine = BR.20M 242 Squadriglia Colori.jpg
|Didascalia = Un Fiat B.R.20M del [[43º Stormo]] BT a terra presso l'[[aeroporto di Cameri]]
|Tipo = [[Bombardiere|bombardiere medio]]
|Equipaggio = 5
|Progettista = [[Celestino Rosatelli]]
|Costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Avio (azienda)|Fiat Aviazione]]
|Data_ordine =
|
|Data_entrata_in_servizio = autunno 1936
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regia Aeronautica]]
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari = 600 circa<br />(tutte le versioni)
|Costo_unitario = [[lira italiana|£]]. 1 521 000 (1938)
|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti =
|Tavole_prospettiche = Fiat B.R.20 3-view.svg
|Lunghezza = 16,10 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 21,56 m
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza = 4,30 m
|Superficie_alare = 74,0 [[metro quadrato|m²]]
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
|Peso_a_vuoto = 6 400 [[chilogrammo|kg]]
|Peso_carico = 9 900 kg
|Peso_max_al_decollo =
|Passeggeri =
|Capacità =
|Capacità_combustibile =
|Motore = 2 [[Motore radiale|radiali]] [[Fiat A.80|Fiat A.80 RC.41]]
|Potenza = 1 000 [[Cavallo vapore|CV]] (735,5 [[Watt|kW]] ciascuno
|Spinta =
|Velocità_max = FIAT BR.20: 430 [[chilometro orario|km/h]] a 4 000 m
FIAT BR.20M: 410 [[chilometro orario|km/h]] a 4 250 m
|VNE =
|Velocità_crociera =
|Velocità_salita = a 4 000 m in 14 [[minuto|min]]
|V_stallo = 120 km/h
|Decollo = 350 m
|Atterraggio = 380 m
|Autonomia = 3 000 [[chilometro|km]] (nella versione originaria)
|Raggio_azione =
|Tangenza = 9 000 m
<!-- Armamento -->|Mitragliatrici = 1 [[Breda-SAFAT]] [[12,7 × 81 mm SR|12,7 mm]] (torretta dorsale M1)<br />1 Breda-SAFAT [[.303 British|7,7 mm]] (postazione ventrale)<br />1 Breda-SAFAT 7,7 mm (postazione anteriore)
|Cannoni =
|Bombe = fino a 1 600 kg
|Missili =
|Piloni =
|Impieghi_sperimentali =
|Record =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = i dati sono estratti da ''Dimensione Cielo 4: Bombardieri''<ref name="Brotzu p.75">{{Cita|Brotzu, Caso e Cosolo 1972|p. 75|Brotzu}}.</ref>
Integrati da Ali d'Italia n.23 e n.25.
}}
Il '''Fiat B.R.20 "Cicogna"''' era un [[bombardiere medio]] bimotore ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] sviluppato dall'azienda [[Regno d'Italia|italiana]] [[Fiat Aviazione]] negli [[anni 1930|anni trenta]], introdotto nel [[1936]] e rimasto in servizio fino alla fine della [[seconda guerra mondiale]].
Al momento della sua introduzione fu l'unico bombardiere italiano interamente in metallo<ref name="Bignozzi, p. 10">Bignozzi, p. 10.</ref> ed uno dei più moderni velivoli al mondo nella sua categoria.<ref name="Gunston 1994, p. 221">Gunston 1994, p. 221.</ref>
Ebbe il battesimo del fuoco nel 1937, con le insegne dell'[[Aviazione Legionaria]], nella [[guerra civile spagnola]], durante la quale costituì la spina dorsale delle operazioni di bombardamento dei Nazionalisti insieme al tedesco [[Heinkel He 111]].<ref name="Ethell 1995, p. 66">Ethell 1995, p. 66.</ref> Fu in seguito impiegato con successo dall'aviazione dell'esercito [[giappone]]se, durante la [[seconda guerra sino-giapponese]].<ref name="Ethell 1995, p. 67">Ethell 1995, p. 67.</ref>
Quando l'Italia entrò in guerra, nel giugno [[1940]], i B.R.20 erano i bombardieri medi tipo della [[Regia Aeronautica]], {{Senza fonte|ma iniziavano già a mostrare il peso degli anni.}} Dal [[1942]] furono impiegati soprattutto per perlustrazioni marittime e per l'addestramento degli equipaggi dei bombardieri.<ref name="Ethell 1995, p. 67" /> Ne vennero prodotti più di 500 entro la fine della guerra.<ref name="Matricardi p. 256.">Matricardi 2006, p. 257.</ref>
== Storia del progetto ==
[[File:Fiat_Br.20.jpg|thumb|Un Fiat B.R.20 in livrea prebellica.]]
[[File:Fiat B.R.20 boombardiere.jpg|thumb|Visto di fronte a terra]]Progettato dall'ingegner [[Celestino Rosatelli]], padre dei caccia biplani Fiat, dal [[Fiat C.R.1]] al [[Fiat C.R.42|C.R.42]], era un [[monoplano]] ad [[ala (aeronautica)|ala]] bassa con struttura metallica e rivestimento misto ([[duralluminio]] e tela). Presentava una stiva bombe in cui gli ordigni erano ospitati orizzontalmente, a differenza dei bombardieri italiani degli anni trenta in cui le bombe erano agganciate verticalmente, soluzione che pregiudicava la precisione di lancio.
Queste caratteristiche fanno in genere considerare il B.R.20, che compì il primo volo nel febbraio del 1936, come primo bombardiere moderno della [[Regia Aeronautica]], anche perché l'[[Savoia-Marchetti S.M.79|S.M.79 ''Sparviero'']], che aveva compiuto il primo volo l'anno prima, era stato progettato come aereo passeggeri/da competizione. Comunque il B.R.20 aveva le gambe anteriori del [[Carrello d'atterraggio|carrello]], retrattili nelle gondole dei motori, ma lasciavano gli pneumatici parzialmente scoperti, e ruotino di coda fisso; proprio come l'S.M.79.
Oltre alla stiva bombe, altra soluzione che lo differenziava dalla produzione di velivoli medio/pesanti italiani degli [[Anni 1930|anni trenta]], in gran parte trimotori, era l'adozione della formula bimotore, la più diffusa all'estero per i velivoli di questa classe, che consentiva una più agevole sistemazione dei sistemi di puntamento.
Tuttavia, pur essendo un buon apparecchio, simile per prestazioni al tedesco [[Dornier Do 17]], il B.R.20 fu sempre penalizzato dai motori, i [[Fiat A.80]] RC.41. Pur sviluppando 1.000 CV, diedero sempre problemi. Nell'impiego fu quindi messo in ombra da due trimotori: il [[CANT Z.1007|CANT Z.1007bis ''Alcione'']], che nonostante la sua struttura lignea si rivelò il miglior bombardiere della Regia Aeronautica prodotto in grande serie, e l'S.M.79 ''Sparviero''. Nell'ambito sportivo, d'altronde, il Savoia-Marchetti aveva già sconfitto il B.R.20 una volta, alla [[corsa aerea Istres-Damasco-Parigi]] del [[1937]]. All'arrivo i due ''Cicogna'' furono 5º e 6º posto.
Come in gran parte dei velivoli militari italiani, l'armamento difensivo dei B.R.20 era insufficiente, complesso e inaffidabile nelle torrette:
* Torretta dorsale semi-retrattile Breda M1, con una [[mitragliatrice]] [[Breda-SAFAT]] da [[12,7 × 81 mm SR|12,7 mm]]. La torretta M1, che aveva sostituito la Breda DR con due [[Breda-SAFAT]] da [[.303 British|7,7 mm]] montata nel prototipo e nei primi 20 esemplari di serie<ref>{{Cita libro|titolo=Paolo Waldis, Ferdinando Pedriali, Fiat BR.20 1a parte, p.11}}</ref><ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=M.M. Gaetani|titolo=Le torrette aeronautiche italiane della seconda guerra mondiale|rivista=Storia Militare|numero=N.221}}</ref>, era caratterizzata da funzionamento a volte difettoso.
* Postazione ventrale retrattile "a mandibola", con una mitragliatrice da 7,7 mm. L'apertura a comando idraulico era di difficile impiego.
* Torretta anteriore Breda H, ad azionamento manuale, con mitragliatrice da 7,7 mm. Sostituita a partire dalla versione B.R.20M da una più semplice torretta brandeggiabile Fiat R.<ref name=":0" /><ref>{{Cita pubblicazione|autore=M.M. Gaetani|titolo=Le torrette aeronautiche italiane della seconda guerra mondiale.,|rivista=Storia Militare|numero=N.222}}</ref>
La prima versione di serie (designazione B.R.20) rimase in produzione fino alla fine del [[1939]] e ne vennero costruiti 233 esemplari.
== Impiego operativo ==
=== Regia Aeronautica ===
Quando, alla fine del [[1936]], il [[13º Stormo Bombardamento Terrestre]] (basato a [[Lonate Pozzolo]]) fu equipaggiato con i "Cicogna" era probabilmente l'unità di bombardieri più moderna al mondo.<ref name="Gunston 1994, p. 221"/>
Il battesimo del fuoco avvenne a partire dall'estate [[1937]] durante la [[guerra civile spagnola]]. I B.R.20 dell'[[Aviazione Legionaria]] vennero utilizzati con successo in azioni di bombardamento diurne e notturne.
All'entrata in [[seconda guerra mondiale|guerra]] dell'Italia, nei reparti di bombardamento della [[Regia Aeronautica]] erano disponibili 219 esemplari, di cui solo 132 di pronto impiego<ref name="nota_10giugno">linea di volo della Regia Aeronautica al 10 giugno [[1940]], considerando i soli velivoli in Italia. Altra fonte indica 172 B.R.20 disponibili, di cui 125 in pronto impiego.
.</ref>, e dall'inizio dell'anno avevano iniziato ad arrivare alle squadriglie la nuova versione, designata B.R.20M.Inizialmente vennero impiegati nella campagna contro la [[Francia]].
=== Corpo Aereo Italiano ===
Il 10 settembre 1940, venne costituito il ''[[Corpo Aereo Italiano]]'', composto dal 13° e dal [[43º Stormo]], equipaggiati con 80 B.R.20M nuovi di zecca, affinché prendessero parte alla [[Battaglia d'Inghilterra]] come supporto alla [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]].<ref name="De Marchi 1976, p. 6">De Marchi 1976, p. 6.</ref> Durante il viaggio di trasferimento in Belgio, a causa del ridotto addestramento alla navigazione in assenza di visibilità, alla mancanza di strumentazione adeguata e a causa delle pessime condizioni incontrate, cinque aerei precipitano e altri 17 sono costretti ad atterrare in altri aeroporti lungo la rotta.<ref name="De Marchi 1976, p. 7">De Marchi 1976, p. 7.</ref> La prima missione ebbe luogo il 24 ottobre, quando il 13° e il 43° decollarono per bombardare [[Harwich]], con otto aerei ciascuno. Un aereo precipitò in decollo per guasti ai motori mentre altri due si persero durante la rotta di rientro finché gli equipaggi furono costretti a lanciarsi con i paracadute una volta esaurito il carburante. Il 29 ottobre, 15 aerei del 43° ''Stormo'' bombardavano [[Ramsgate]], in missione diurna, senza perdite.<ref name="De Marchi 1976, p. 7"/> Durante una famosa battaglia, l'11 novembre, una formazione di 10 B.R.20 del 43° ''Stormo'', scortata da [[Fiat C.R.42]] ma non dai [[Fiat G.50]] che mancarono all'appuntamento, diretta a bombardare [[Harwich]], venne intercettata dagli [[Hawker Hurricane|Hurricanes]] della [[Royal Air Force|RAF]]. Tre bombardieri vennero abbattuti e altri tre vennero danneggiati.<ref name="De Marchi 1976, p. 7"/>
I B.R.20 continuarono le loro missioni di bombardamento su [[Ipswich]] e Harwich, nelle notti del 5, 17, 20, 29 novembre, tre volte in dicembre e due all'inizio di gennaio, senza subire alcuna perdita. Il 10 gennaio, il 43° ''Stormo'' rientrava in Italia, seguito entro la fine del mese, dai Fiat del 13°.
Nelle 12 giornate di impiego offensivo, i B.R.20 volarono per 315 ore, sganciando 54.320 kg di bombe. Venti velivoli venivano perduti, ma solo tre per il fuoco nemico. Quindici membri d'equipaggio restavano uccisi.<ref name="De Marchi 1976, p. 7"/>
=== Altri fronti ===
I B.R.20 vennero successivamente impiegati in tutti i teatri di guerra del [[mar Mediterraneo|Mediterraneo]]. Con il passare del tempo, i B.R.20 venivano via via assegnati a missioni di ricognizione a lungo raggio. In particolare nel settore dei [[Penisola balcanica|Balcani]] contro le formazioni partigiane.
All'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] solo 81 B.R.20 erano ancora in servizio di prima linea. Successivamente vennero impiegati solo come addestratori per gli equipaggi destinati ai bombardieri e trasporto, ed alla fine della guerra erano ormai pochi i velivoli ancora in condizioni di volo.
==== Altri operatori ====
* [[Giappone]]: 82<ref>{{Cita libro|titolo=Paolo Waldis, Ferdinando Pedriali, Fiat BR.20 1a parte, p.41}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Andrea Curami|titolo=Un bombardiere per la R.A.|rivista=Aerofan|numero=N1./1982}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Angelo Emiliani|titolo=I Fiat BR.20 del sol levante|rivista=Storia Militare|numero=N.217}}</ref> esemplari. Alla fine del [[1937]], il [[Giappone]] era impegnato nella [[seconda guerra sino-giapponese|guerra]] contro la [[Cina]] e necessitava di munire la potente [[Armata del Kwantung]], dislocata nell'Impero fantoccio del [[Manciukuò|Manchukuo]], di bombardieri efficaci a contrastare i caccia [[Polikarpov]] forniti dall'[[Unione Sovietica|URSS]] alla Repubblica cinese. Alla luce dei positivi risultati ottenuti in [[Guerra civile spagnola|Spagna]] dai Fiat B.R.20, il governo giapponese ordinò ai neo alleati italiani 72 velivoli (ai quali ne seguirono altri l'anno successivo) oltre a motori [[Fiat A.80]] di scorta, ricambi vari e munizionamento per un valore complessivo di oltre 230.000.000 di lire (corrispondenti a circa 200.000.000 di euro del 2012), originando la più importante esportazione aeronautica mai effettuata dall'Italia.
[[File:Fiat BR.20 Modell Museo del Aire DSCN4044 (2).jpg|thumb|Modello di BR.20 al [[Museo del Aire]] (Madrid).]]
I primi velivoli giunsero a [[Dalian|Dairen]] nel gennaio 1938, sbarcati e rimontati a [[Changchun|Kungchuling]] ove esisteva il principale aeroporto da bombardamento del Manchukuo. Al Giappone urgeva anche una missione militare che addestrasse i piloti nipponici all'uso dei bombardieri e a capo di essa venne nominato il colonnello del GAri [[Enrico Bonessa]]. Questi aerei, designati come '''Bombardiere pesante dell'esercito tipo 1''' (nome in codice alleato '''Ruth'''<ref name="acn">{{Cita web|autore=Randy Wilson|url=http://rwebs.net/avhistory/acdesig/japanese.htm|titolo=Japanese Aircraft Designations 1939-1945|accesso=2 marzo 2010|lingua=en|editore=http://rwebs.net/avhistory|sito=Randy Wilson's Aviation History Page|data=10 marzo 2009}}</ref>), vennero impiegati durante la [[Seconda guerra sino-giapponese]] dal [[Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu]], l'aviazione dell'[[Dai-Nippon Teikoku Rikugun|esercito imperiale giapponese]] e durante la guerra non dichiarata con l'[[Unione Sovietica|URSS]]. Con basi sulla costa cinese effettuavano azioni di bombardamento sulle città dell'entroterra ancora in mano cinese. Furono via via rimpiazzati dai [[Mitsubishi Ki-21]] diventati operativi dall'autunno [[1938]] ma che solo alla fine del [[1939]] raggiunsero un numero significativo di apparecchi.
* [[Spagna franchista|Spagna]]: I 9 B.R.20 impiegati dalla [[Aviazione Legionaria]] sopravvissuti al conflitto, vennero rilevati nel [[1939]] dall'aeronautica spagnola.
* [[Venezuela]]: 1 esemplare.
* [[Stato Indipendente di Croazia|Croazia]]: Nel gennaio [[1944]] le due squadriglie di bombardamento della [[Zrakoplovstvo Nezavisne Države Hrvatske|Kroatische Luftwaffen Legion]]<ref name="nota_croazia">Lo [[Stato Indipendente di Croazia|Stato indipendente di Croazia]] aveva una propria aeronautica militare, Zrakoplovstvo NDH, che operava nella madrepatria. I piloti volontari che combattevano sul fronte russo erano inquadrati nella Luftwaffe all'interno della ''Croat Luwftwaffen Legion''. I loro aerei avevano i contrassegni della Luftwaffe con l'aggiunta del simbolo degli ''[[Ustascia]]'', scudo a scacchi bianco-rossi sormontato da una U, in fusoliera.
.</ref>, formazione mista croato-tedesca inquadrata nella Luftwaffe, ricevettero 3 B.R.20 (assieme a 3 [[CANT Z.1007]]bis) per utilizzarli come addestratori degli equipaggi al bombardamento.
== Varianti ==
{{aeromobile
|Aeromobile = aereo_militare
|
|Immagine =
|Didascalia = <!-- Descrizione -->
|Tipo = [[Bombardiere|bombardiere medio]]
|Equipaggio = 5
|Data_ordine =
|Data_accettazione =
|Data_primo_volo = estate-autunno [[1941]] prototipo MM.456
|Data_entrata_in_servizio =
|Costruttore = [[FIAT|Fiat]]
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Utilizzatore_principale =
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari = 15
|
|Altezza = 4 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 21,80 [[metro|m]]
|Superficie_alare = 74,5 [[metro quadrato|m²]]
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
|Peso_a_vuoto = 8.000 [[Chilogrammo|kg]]
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo = 12.000[[Chilogrammo|kg]]
<!-- Propulsione -->|Motore = 2 [[Motore radiale|radiali]] [[Fiat A.82]] RC.42
|Spinta =
|Potenza = 1.250 [[Cavallo vapore|CV]]
<!-- Prestazioni -->|Velocità_max = 438 [[Chilometro orario|km/h]]
|Autonomia = 3.000 km
|Tangenza = 9.200 [[metro|m]]
|Mitragliatrici = 1 mitragliatrice 12,7 mm (torretta dorsale Breda tipo V)<br />1 mitragliatrice 12,7 mm (postazione ventrale)<br />1 mitragliatrice 7,7 mm (postazione anteriore)<br />1 mitragliatrice 7,7 mm (ciascuna delle due postazioni laterali)
|Cannoni =
|Bombe = Max. 1.640 kg
|Missili =
|Altro = <!--Impieghi sperimentali
e di ricerca -->
|Impieghi_sperimentali = <!-- Record e primati -->
|Record =
|Note =
|Ref = Caratteristiche velivoli italiani, Stato Maggiore R. Aeronautica, V reparto
}}
* '''B.R.20A''': due varianti civili, realizzate nel [[1937]], per partecipare alla [[corsa aerea Istres-Damasco-Parigi]]. Privi di equipaggiamento militare,
* '''B.R.20L ''
* '''B.R.20M''': variante del B.R.20 originale, messa in produzione
* '''B.R.20C''': prototipo con cannoncino da 37
* '''B.R.20bis''': evoluzione del progetto del B.R.20. 15 esemplari costruiti tra il marzo ed il luglio [[1943]]. Era caratterizzato da un nuovo muso completamente vetrato, nuovi impennaggi di coda “a punta”, ruotino di coda retrattile, armamento difensivo migliorato e nuovi motori [[Fiat A.82]] RC.42.
== Utilizzatori ==
;{{HRV 1941-1945}}
* [[Zrakoplovstvo Nezavisne Države Hrvatske]]
;{{JPN}}
* [[Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu]]
;{{ITA 1861-1946}}
* [[Regia Aeronautica]]
**[[13º Stormo]] Bombardamento Terrestre
**[[41º Stormo]] Bombardamento Terrestre
** [[Corpo Aereo Italiano]]
;{{Bandiera|ESP 1939-1945}} [[Spagna franchista]]
* [[Aviación Nacional]]
;{{ESP}}
* [[Ejército del Aire]]
;{{VEN 1930-2006}}
* [[Aviación Militar Venezolana|Fuerza Aérea Venezolana]]
== Esemplari attualmente esistenti ==
[[File:Relitto del BR20, da sopra.jpg|thumb|left|Relitto del B.R.20 del tenente [[Simone Catalano]] che giace sul fondale di fronte a Santo Stefano al Mare]]
Attualmente non si conosce alcun B.R.20 esposto in strutture museali, tuttavia è noto un esemplare raggiungibile solamente con un'immersione.
Il relitto è relativo al B.R.20 comandato dal tenente [[Simone Catalano]], abbattuto il 13 giugno [[1940]], da un [[Dewoitine D.520]] francese al ritorno di un'azione sulla Francia, ed è situato in mare davanti alla costa [[Liguria|ligure]] all'altezza del comune [[Santo Stefano al Mare]] ([[Provincia di Imperia|IM]]).
Sembra sia l'unico esemplare di B.R.20 ancora rimasto in tutto il mondo e giace alla profondità di 48 metri. La rarità del soggetto unita alla presenza della fauna marina la rendono oggetto di curiosità per i cultori dell'esplorazione subacquea.<ref name="sub">Bombardiere BR 20 in ''COLORI DEL BLU Immersioni nel 6° Continente''.</ref>
Pur deteriorato dal tempo e dall'azione corrosiva del mare, la struttura appare ancora perfettamente integra e sono inoltre presenti i motori, le eliche e la mitragliatrice di coda. Quasi inesistente invece la copertura della fusoliera, in alluminio e tela, in avanzato stato di deterioramento.<ref name="sub"/>
[[File:Fiat B.R.20M Operazione Cicogna.jpg|thumb|right|Immagine dall'alto Fiat B.R.20M di Agrigento]]
Un altro relitto di B.R.20M è presente lungo la costa agrigentina in località San Leone per il quale è pronto un progetto di recupero restauro ed esposizione ideato e sviluppato da un soggetto privato (sig. Angelo Rizzo) sotto la supervisione dell'[[Aeronautica militare|Aeronautica Militare]]. Alcune parti del velivolo sono state recuperate dai Palombari del [[Comando subacquei e incursori "Teseo Tesei"|COMSUBIN]] della [[Marina militare|Marina Militare]] durante le operazioni di bonifica da ordigni. I reperti, recuperati e poi restaurati dal privato, si trovano oggi esposti al Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943 presso il [[Centro fieristico le Ciminiere]] di [[Catania]].
==
<references />
== Bibliografia ==
* Bignozzi, Giorgio. ''Aerei d'Italia (dal 1923 al 1972)''. Edizioni "E.C.A. 2000", Milano.
*{{cita libro|cognome=Brotzu|nome=Emilio|coautori=Michele Caso; Gherardo Cosolo|titolo=Dimensione Cielo 4: Bombardieri|editore=Edizioni Bizzarri|città=Roma|anno=1972|capitolo=Fiat BR.20|pp=75-88|isbn=no|cid=Brotzu}}
* De Marchi, Italo. ''FIAT BR.20 cicogna''. Modena, Editore S.T.E.M. Mucchi, 1976.
* Emiliani, Angelo. ''I Fiat BR.20 del Sol Levante'', in Storia Militare, n. 217, ottobre 2011, pp. 4–14.
* {{en}} Ethell, L. Jeffrey. ''Aircraft of World War II''. Glasgow, HarperCollins Publishers, 1995. ISBN 0-00-470849-0.
* Gentilli, Roberto. ''La missione aeronautica italiana in Giappone'', in JP4, n. 4, 1986.
*{{Cita libro| autore=Guglielmetti, Luca - Rebora, Andrea | titolo=La Regia Aeronautica nella Battaglia d'Inghilterra| editore=Aeronautica Militare - Ufficio Storico | città=Roma | anno=2014 | isbn=978-88-98234-08-0}}
* Gunston, Bill. ''Aerei della Seconda Guerra Mondiale''. Milano, Alberto Peruzzo Editore, 1984.
* Matricardi, Paolo. ''Aerei Militari: Bombardieri e da Trasporto 2'', Milano, Electa Mondadori, 2006.
* Meier, Andrew. ''The lost spy - An American in Stalin's secret service'', capitolo 8. 2010.
* Stato Maggiore R. Aeronautica, V Reparto, ''Caratteristiche velivoli italiani'', s.d.
* Waldis, Paolo - Pedriali, Ferdinando, ''FIAT BR.20, 1ª parte, Ali d'Italia n.23'', La Bancarella Aeronautica, 2006
* Waldis, Paolo, ''FIAT BR.20, 2ª parte, Ali d'Italia n.25'', La Bancarella Aeronautica, 2007
*
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20060321213151/http://www.preservedaxisaircraft.com/Italy/fiat.htm www.preservedaxisaircraft.com] Sezioni dedicata ai velivoli Fiat della seconda guerra mondiale e ai loro relitti ancora esistenti
* [https://archive.is/20121209035625/http://www.finn.it/regia/html/guerra_civile_spagnola.htm http://www.finn.it/regia/index.htm] L'Aviazione Legionaria, raccolta fotografica
* [http://www.finn.it/regia/html/seconda_guerra_mondiale04.htm http://www.finn.it/regia/index.htm] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060511003730/http://www.finn.it/regia/html/seconda_guerra_mondiale04.htm |data=11 maggio 2006 }} Velivoli italiani della seconda guerra mondiale (tra cui B.R.20), raccolta fotografica
* {{cita web |url=http://www.aerei-italiani.net/SchedeT/aereobr20.html |titolo=www.aerei-italiani.net Fiat B.R.20 |accesso=1º marzo 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110617022450/http://www.aerei-italiani.net/SchedeT/aereobr20.html |urlmorto=sì }}
* {{cita web|autore=|url=http://www.coloridelblu.com/bombardierebr20.htm|titolo=Bombardiere BR 20|accesso=9 settembre 2009|editore=http://www.coloridelblu.com|sito=COLORI DEL BLU Immersioni nel 6° Continente|data=18 gennaio 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090101062653/http://www.coloridelblu.com/bombardierebr20.htm}}
* {{cita web|autore=|url=http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=470|titolo=Fiat BR.20 Cicogna (Stork)|accesso=22 giugno 2010|lingua=en|editore=http://www.militaryfactory.com|sito=Military Factory|data=20 gennaio 2009}}
* {{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/italy/fiat_br-20.php|titolo=Fiat BR.20 Cicogna|accesso=22 giugno 2010|lingua=en|editore=http://www.aviastar.org/index2.html|sito=Virtual Aircraft Museum}}
* {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/bww2/br20.html|titolo=Fiat BR.20|accesso=22 giugno 2010|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|sito=Уголок неба|data=}}
* [http://www.aeronautica.difesa.it/mezzi/mstorici/Pagine/FIAT-BR-20.aspx aeronautica.difesa.it]
{{Fiat aerei}}
{{Designazioni aeronautiche dell'esercito imperiale giapponese}}
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[[Categoria:Aerei militari della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945]]
[[Categoria:Aerei militari Fiat|B.R.20]]
[[Categoria:Aerei militari della guerra civile spagnola]]
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