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[[Immagine:Fibreoptic.jpg|thumb|right|Fibre Ottiche]]
In [[telecomunicazioni]], con
Riferito solitamente alle telecomunicazioni, è visto tipicamente come una sfida di investimento tra le compagnie telefoniche,
==Sistemi di copertura==
I sistemi fisici per effettuare la copertura dell'ultimo miglio sono molteplici:
*Il [[doppino]] telefonico in rame.
*[[Fibra ottica|Cavi a trasmissione ottica]],
*[[Cavo coassiale]],
*[[Wireless]] (senza cavi).
Un primo provvedimento di [[liberalizzazione]] dell'ultimo miglio imponeva all'operatore dominante dapprima di aprire la propria rete al traffico degli altri operatori, poi l'obbligo di contrarre con i concorrenti
La successiva direttiva UE sull'[[Unbundling local loop|unbundling]]
▲==Liberalizzazione dell'ultimo miglio==
Il costo di alcuni sistemi di copertura, in modo particolare
▲Un primo provvedimento di [[liberalizzazione]] dell'ultimo miglio imponeva all'operatore dominante dapprima di aprire la propria rete al traffico degli altri operatori, poi l'obbligo di contrarre con i concorrenti che chiedevano di "affittare" capacità di rete per il traffico voce e [[Internet]]. La gestione della rete in questo modo resta in capo al proprietario, che potrebbe penalizzare il servizio offerto a clienti di società concorrenti, ad esempio con limitazioni della [[banda (informatica)|banda]] Internet, interruzioni o riduzioni della qualità vocale delle chiamate voce.
===In Italia===
▲La direttiva UE sull'[[Unbundling local loop|unbundling]] consente ai vari operatori di installare le proprie centrali telefoniche, accanto a quelle del proprietario della rete, nei centri di raccolta e smistamento del traffico telefonico e Internet. In questo modo, una rete concorrente può essere gestita direttamente dall'operatore proprietario.
In [[Italia]] la maggior parte della cablatura telefonica è stata realizzata in regime di [[servizio universale]] da una serie di aziende poi confluite in [[SIP - Società Italiana per l'Esercizio Telefonico|SIP]]. [[Telecom Italia]], nata dalla [[privatizzazione]] di SIP, ne ereditò la posizione monopolistica, oltre che la quasi totalità dell'infrastruttura telefonica in rame. Negli anni sono state ventilate varie ipotesi di scorporo della rete (creando una società separata, in maniera analoga allo scorporo di [[Terna (azienda)|Terna]] da [[Enel]] o di [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] dalle [[Ferrovie dello Stato Italiane]]) ma la convivenza fra i vari operatori si è realizzata principalmente attraverso l'affitto dell'ultimo miglio da parte degli altri operatori in regime di [[Unbundling local loop|ULL]] o attraverso i [[DSLAM]] dell'incumbent. Per connessioni (destinate principalmente all'utenza professionale) che non utilizzino il doppino telefonico l'ultimo miglio viene generalmente steso (e rimane pertanto di sua proprietà) dall'operatore che fornisce il servizio o dal cliente stesso.
▲Il costo di alcuni sistemi di copertura, in modo particolare del [[doppino]], rende alcune reti non replicabili perché nessun operatore ha la convenienza economica a costruire una rete con estensione geografica capillare. Nonostante la rimozione dei potenziali ostacoli alla concorrenza, in questi casi non cresce il numero di operatori che raggiungono il cliente con una loro rete proprietaria. Se gli operatori condividono la stessa rete, sono contenuti i differenziali di costo e qualità del servizio e dell'assistenza, fra i quali l'utente può scegliere.
==Voci correlate==
*[[Unbundling local loop]]
==Collegamenti esterni==
*[https://www.treccani.it/enciclopedia/ultimo-miglio_(Dizionario-di-Economia-e-Finanza)/]
{{portale|telecomunicazioni}}
[[Categoria:Teorie delle telecomunicazioni]]
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