Helichrysum hyblaeum: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
|nome= Perpetuini degli Iblei
|statocons=
|immagine=
|didascalia=''Helichrysum hyblaeum''
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|regno=[[Plantae]]
|dominio=[[Eukaryota]]
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|classe=[[Magnoliopsida]]
|sottoclasse=[[Asteridae]]
|ordine=[[Asterales]]
|famiglia=[[Asteraceae]]
|sottofamiglia=[[Asteroideae]]
|tribù=[[Gnaphalieae]]
|genere=[[Helichrysum]]
|
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
|FIL?=x
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade1=[[Angiosperme]]
|clade2=[[Mesangiosperme]]
|clade3=[[Eudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5=[[Superasteridi]]
|clade6=[[Asteridi]]
|clade7=[[Euasteridi]]
|clade8=[[Campanulidi]]
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
|sottofamigliaFIL=[[Asteroideae]]
|tribùFIL=[[Gnaphalieae]]
|sottotribùFIL=[[Gnaphaliinae]]
[[Hap clade]]
|genereFIL= [[Helichrysum]]
|specieFIL= ''' H. hyblaeum'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore= [[Salvatore Brullo|Brullo]]
|binome= Helichrysum hyblaeum
|bidata= 1995
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=
|nomicomuni=
|suddivisione=
}}
''''' Helichrysum hyblaeum''''' <small> [[Salvatore Brullo|Brullo]], 1995</small> è una specie di [[Plantae|pianta]] [[angiosperma]] [[dicotiledone]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Asteraceae]] (sottofamiglia [[Asteroideae]]).<ref name=APGIV>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=The Angiosperm Phylogeny Group|titolo= An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV|rivista= Botanical Journal of the Linnean Society |anno=2016 |volume= 181 |numero= 1 |pp= 1-20 |url=https://doi.org/10.1111/boj.12385}}</ref><ref name=KEW>{{cita web|url= https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:77181080-1|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso= 31 maggio 2023}}</ref>
==Etimologia==
Il nome del genere deriva da due parole [[Lingua greca antica|greche]] ''"helios"'' (= sole) e ''"chrysos"'' (= oro) e fa riferimento alla luminosità dei capolini.<ref name=efloras>{{cita web|url=http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=114875|titolo=eFloras - Flora of North America|accesso=24 maggio 2023}}</ref> L'[[epiteto specifico]] (''hyblaeum'') deriva dal nome dei monti (Monti Iblei) dove si trova l'areale principale di questa specie.
Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico [[Salvatore Brullo|Brullo]]<ref name=PIN/> nella pubblicazione ''" Colloques Phytosociologiques. Vaduz, Stuttgart"'' (Colloq. Phytosoc. 21: 630) del 1995.<ref>{{cita web|url= https://www.ipni.org/n/77181080-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso= 31 maggio 2023}}</ref>
==Descrizione==
[[File:Helichrysum hyblaeum 0043.jpg|upright=0.7|thumb|Il portamento]]
[[File:Helichrysum hyblaeum 0055.jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza]]
[[File:Helichrysum hyblaeum.png|upright=0.7|thumb|I fiori]]
'''Habitus'''. La specie di questa voce ha un [[habitus (botanica)|habitus]] di tipo [[erba]]ceo sub-[[Arbusto|arbustivo]]. La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Camefite|camefita suffruticosa]] (''Ch suffr''), sono piante perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 2 ed i 30 cm (le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose). I [[Caule|cauli]] di queste piante sono provvisti del [[floema]], ma non di canali resiniferi; mentre i [[sesquiterpeni]] [[lattoni]] sono normalmente assenti (piante senza [[lattice]]).<ref>{{cita|Pignatti 1982|vol.3 pag.1}}.</ref><ref name=STRA>{{cita|Strasburger 2007|pag. 860}}.</ref><ref name=JUDD>{{cita|Judd 2007|pag.517}}.</ref><ref name=FS>{{cita|Funk & Susanna 2009|p. 562}}.</ref><ref name=KJ>{{cita|Kadereit & Jeffrey 2007|p. 267}}.</ref><ref name=efloras/><ref name=PIN>{{cita|Pignatti 2018|vol.3 pag. 780}}.</ref>
'''Fusto'''. La parte aerea in genere è eretta e ascendente. La parte ipogea è provvista di una modesta [[Radice (botanica)|radice]] a fuso e numerose radichette da cui partono vari fusticini ramosi. Altezza media: meno di 50 cm.
'''Foglie'''. Le [[Foglia|foglie]], cauline, in genere sono disposte in modo alternato e sono [[Sessilità|sessili]]. La lamina delle foglie inferiori è intera e piana con forme lineari-spatolate e acute all'apice; i margini sono continui (a volte sono leggermente [[Glossario botanico#R|revoluti]]). La superficie superiore è verdastra e glabra. Dimensione delle foglie: 1,5 - 5 x 15 – 50 mm.
'''Infiorescenza'''. Le [[Glossario botanico#S|sinflorescenze]] sono composte da 20 - 40 capolini raccolti in formazioni corimbose lasse. Le [[Infiorescenza|infiorescenze]] vere e proprie sono formate da un [[Fiore delle Asteraceae|capolino]] terminale peduncolato di tipo [[Glossario botanico#D|discoide]] (con fiori [[Glossario botanico#O|omogami]]) o [[Glossario botanico#D|disciforme]] (con fiori [[Glossario botanico#E|eterogami]]). I capolini sono formati da un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]], con forme più o meno subcilindriche, composto da diverse [[Glossario botanico#B|brattee]], al cui interno un [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] fa da base ai fiori. Le brattee, colorate di giallo-dorato, a consistenza cartacea e lucide (a volte chitinose), sono disposte in modo più o meno embricato su più serie e sono libere o connate alla base (gli strati di [[Glossario botanico#S|stereoma]] sono divisi o indivisi); talora possono avere un margine [[Glossario botanico#I|ialino]]. Alla base l'involucro è un po' tomentoso. Il ricettacolo è nudo ossia senza pagliette (raramente ne è provvisto) a protezione della base dei fiori; la forma è piatta. Dimensione dell'involucro: 4 – 5 mm.
'''Fiori'''. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e pentameri ([[Glossario botanico#C|calice]] e [[corolla]] formati da 5 elementi). Sono inoltre [[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]], [[Glossario botanico#A|attinomorfi]] e si distinguono in:
:* fiori del disco esterni: sono femminili e filiformi o sub-radiati; oppure sono assenti;
:* fiori del disco centrali: sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]].
In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-[[Glossario botanico#Z|zigomorfi]] con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio.
* [[Formula fiorale]]:
::: */x '''K''' <math>\infty</math>, ['''C''' (5), '''A''' (5)], '''G''' 2 (infero), achenio<ref>{{cita libro|autore=Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007 |editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova |isbn=978-88-299-1824-9|p=520}}</ref>
* [[Calice (botanica)|Calice]]: i [[sepalo|sepali]] del [[Fiore delle angiosperme|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
* [[Corolla]]: la forma della [[corolla]] normalmente è tubolare con 5 lobi (raramente 4); i lobi hanno una forma deltata o più o meno [[Glossario botanico#L|lanceolata]]. I colori della corolla sono generalmente giallo. I fiori sono lunghi 5 mm.
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: l'[[androceo]] è formato da 5 [[Stame|stami]] sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono [[Glossario botanico#C|connati]] e formano un manicotto circondante lo [[Stilo (botanica)|stilo]]; le [[Glossario botanico#T|teche]] (produttrici del polline) sono prive di sperone, ma hanno la coda (una sola); le appendici apicali delle antere hanno delle piatte; il tessuto [[Androceo|endoteciale]] (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre [[Tessuto epiteliale|polarizzato]] (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il [[polline]] è di tipo echinato (con punte sporgenti) a forma sferica è formato inoltre da due strati di [[Glossario botanico#E|ectesine]], mentre lo strato basale è spesso e regolarmente perforato (tipo “gnafaloide”).<ref name=JUDD/>
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: l'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]]. Lo [[Stilo (botanica)|stilo]] (il recettore del polline) è intero o biforcato con due [[Stigma (botanica)|stigmi]] nella parte apicale. Gli stigmi hanno una forma troncata; possono essere ricoperti da minute papille o avere dei penicilli apicali. Le superfici stigmatiche sono separate.<ref name=JUDD/>
* [[Antesi]]: da maggio a giugno.
'''Frutti'''. I [[Frutto|frutti]] sono degli [[Achenio|acheni]] con [[Pappo (botanica)|pappo]]. Gli [[achenio|acheni]] sono piccoli a forma variabile da oblunga a obovoidale (o colonnare); la superficie è glabra oppure percorsa da peli lunghi o corti, clavati o doppi; il [[Glossario botanico#P|pericarpo]] può essere percorso longitudinalmente da alcuni fasci vascolari o creste. Il [[Pappo (botanica)|pappo]], prontamente caduco, in genere ridotto, è formato da una serie di diverse setole capillari (piumose o barbate; ma mai nella parte inferiore) connate o libere.
== Biologia ==
'''Impollinazione''': l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]] tramite farfalle diurne e notturne).<ref name=STRA/><ref name=JUDD/><br>
'''Riproduzione''': la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).<br>
'''Dispersione''': i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: [[Glossario botanico#Z|zoocoria]]. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del [[Glossario botanico#P|pappo]] il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
==Distribuzione e habitat==
'''[[Corologia|Geoelemento]]''': il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|''Endemico'']].
'''Distribuzione''': nelle zone di gariga e prateria mediterranea della Sicilia sudorientale (Monti Iblei, valle dell'Anapo).
'''Habitat''': l'[[habitat]] preferito per queste piante sono le praterie steppiche su calcare e marne.
'''Fitosociologia''': dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] montano, questa specie appartiene alla seguente comunità vegetale:<ref name=PIN/>
:: Formazione: delle comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche;
::: Classe: ''Lygeo-Stipetea''.
:: Questa comunità è relativa alle praterie termoxerofile situate su ripidi pendii o canyon tipici del tavolato ibleo. Le specie di questa comunità a volte si irradiano su pareti rocciose.
== Tassonomia ==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza di questa voce ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 [[specie]] distribuite su 1.535 [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref>, oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref> (una delle [[checklist]] più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)<ref>{{cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:319342-2|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso=18 aprile 2021}}</ref>. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia [[Asteroideae]] è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.<ref name=APGIV/><ref name=FS/><ref name=KJ/>
===Filogenesi===
Il genere della specie di questa voce è descritto nella tribù [[Gnaphalieae]] (una delle 21 tribù della sottofamiglia [[Asteroideae]]) e in particolare nella sottotribù [[Relhaniinae]]. Da un punto di vista [[Filogenesi|filogenetico]], la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle [[Asteraceae]]. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù [[Senecioneae]], [[Calenduleae]], [[Astereae]] e [[Anthemideae]].<ref>{{cita|Mandel et al. 2019}}.</ref><ref>{{cita|Zhang et al. 2021}}.</ref>
''[[Helichrysum]]'', comprendente oltre 500 specie (è il più grande genere della tribù [[Gnaphalieae]]), appartiene al clade [[Hap clade|Hap]], un gruppo informale della sottotribù [[Gnaphaliinae]] che occupa una posizione più o meno "basale" ed è "[[Cladistica|fratello]]" ai cladi [[Flag clade|Flag]] e [[Australasian clade|Australasian]]. Le specie di questo clade sono caratterizzate dalla divisione dello stereoma sulle brattee involucrali (hanno la base libera) e differiscono dalle "gnaphalie s.s." per i pochi e piccoli capolini, con forme cilindriche e con poche serie di brattee involucrali.<ref name=SMI>{{cita|Smissen et al 2020}}.</ref>
Tutte le specie del genere ''[[Helichrysum]]'' della flora spontanea italiana appartengono al clade dell'areale congiunto Mediterraneo-Asia e alla sez. ''Stoechadina'' (gruppo monofiletico). Si ipotizza che il genere, dall'Africa meridionale (probabile origine del gruppo) giunto nella regione mediterranea, si sia diversificato ed espanso ad est fino all'Asia occidentale e centrale e contemporaneamente abbia subito una riduzione del portamento legnoso.<ref>{{cita|Galbany-Casals ''et al'' 2009}}.</ref>
[[Sandro Pignatti]], nella pubblicazione ''"Flora d'Italia"'' (seconda edizione) ha diviso il genere (sempre in relazione alle specie presenti in Italia) in tre gruppi.<ref name=PIN/> La specie di questa voce appartiene al gruppo "A" caratterizzato da capolini lunghi quanto sono larghi, da piante gracili e da foglie molli (altra specie del gruppo è ''H. stoechas'')..
I caratteri distintivi per la specie '' Helichrysum hyblaeum'' sono:<ref name=PIN/>
:* le foglie (lunghe da 20 a 50 mm) sono glabrescenti e verdeggianti;
:* i capolini sono lunghi 3 - 5 mm.
== Note ==
<references />
==Bibliografia==
* {{cita libro| autore=Kadereit J.W. & Jeffrey C.|titolo=The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. |città=Berlin, Heidelberg |anno= 2007|cid=Kadereit & Jeffrey 2007}}
* {{cita libro| autore=V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer|titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae|editore=International Association for Plant Taxonomy (IAPT) |città=Vienna |anno= 2009|cid=Funk & Susanna 2009}}
* {{cita libro|autore=Judd S.W. et al|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007 |editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova |ISBN=978-88-299-1824-9|cid=Judd 2007 }}
* {{cita libro|autore=Strasburger E|wkautore=Eduard Strasburger |titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |ISBN=88-7287-344-4|cid=Strasburger 2007 }}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |ISBN=88-506-2449-2 |cid=Pignatti 1982 }}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia. Seconda edizione. |anno=2018 |editore=Edagricole |città=Bologna |cid=Pignatti 2018 }}
* {{cita libro|autore=F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi|titolo=An annotated checklist of the Italian Vascular Flora|anno=2005 |editore=Palombi Editore|città=Roma |ISBN=88-7621-458-5 |cid=Conti ''et al.'' 2005}}
* {{cita libro|autore= D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat |titolo=Flora Alpina. |anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna |cid=Aeschimann ''et al.'' 2004}}
* {{cita pubblicazione|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/tax.12235 |autore=Alfonso Susanna et al. |titolo=The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019 |rivista=Taxon |data=2020 |volume=69 |numero=4 |pp=807-814 |cid= Susanna et al. 2020}}
* {{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta.| 1960| Federico Motta Editore. | Milano |cid=Motta 1960 }}
* {{cita pubblicazione|url=https://www.pnas.org/cgi/doi/10.1073/pnas.1903871116|autore=Jennifer R. Mandel, Rebecca B. Dikow, Carolina M. Siniscalchi, Ramhari Thapa, Linda E. Watson and Vicki A. Funk |titolo=A fully resolved backbone phylogeny reveals numerous dispersals and explosive diversifications throughout the history of Asteraceae |rivista=PNAS |data=2019 |volume=116 |numero=28 |pp=14083-14088 |cid= Mandel et al. 2019}}
* {{cita pubblicazione|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jipb.13078 |autore=Caifei Zhang, Chien-Hsun Huang, Mian Liu, Yi Hu, Jose L. Panero, Federico Luebert, Tiangang Gao, Hong Ma |titolo=Phylotranscriptomic insights into Asteraceae diversity, polyploidy, and morphological innovation |rivista=JIPB |data=2021 |volume=63 |numero=7 |pp=1273-1293 |cid= Zhang et al. 2021}}
* {{cita pubblicazione|url=https://www.journals.uchicago.edu/doi/abs/10.1086/596332 |autore=Mercè Galbany‐Casals, Núria Garcia‐Jacas, Llorenç Sáez, Carles Benedí, and Alfonso Susanna |titolo= Phylogeny, Biogeography, and Character Evolution in Mediterranean, Asiatic, and Macaronesian Helichrysum (Asteraceae, Gnaphalieae) Inferred from Nuclear Phylogenetic Analyses|rivista= International Journal of Plant Sciences|data=2009 |volume=170 |numero=3 |pp= |cid= Galbany-Casals ''et al'' 2009}}
* {{cita pubblicazione|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/tax.12294 |autore=Rob D. Smissen, Randall J. Bayer, Nicola G. Bergh, Ilse Breitwieser, Susana E. Freire, Mercè Galbany-Casals, Alexander N. Schmidt-Lebuhn & Josephine M. Ward |titolo=A revised subtribal classification of Gnaphalieae (Asteraceae) |rivista=Taxon |data=2020 |volume=60 |numero=4 |pp=778-806 |cid= Smissen et al 2020}}
==Voci correlate==
* [[Generi di Asteraceae]]
* [[Flora endemica della Sicilia]]
* [[Specie di Helichrysum]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* [https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:77181080-1 '' Helichrysum hyblaeum''] Royal Botanic Gardens KEW - Database
{{portale|botanica}}
[[Categoria:
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