Biancaneve: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua
{{nota disambigua||Biancaneve e i sette nani (disambigua)|Biancaneve e i sette nani}}
{{Libro
|tipo =
|titolo = Biancaneve
|titoloorig = Schneewittchen
|titolialt =
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|immagine = Franz Jüttner Schneewittchen 2.jpg
|didascalia = Biancaneve scappa nel bosco, di [[Franz Jüttner]] (questa e le altre 4 illustrazioni nella pagina sono tratte da ''Schneewittchen'', edizioni Scholz Künstler-Bilderbücher, [[Magonza]] 1910).
|annoorig = 1812
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|annoita = 1883
|genere = [[fiaba]]
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|serie = [[Le fiabe del focolare]]
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'''''Biancaneve''''' ({{Tedesco|Schneewittchen}}), nota anche come '''''Biancaneve e i sette nani''''', o '''''Nevolina''''' in alcune traduzioni,<ref name=":5">{{Cita libro |traduttore=[[Fanny Vanzi Mussini]] |titolo=Cinquanta novelle per i bambini e per la casa |anno=1897 |editore=[[Hoepli (casa editrice)|Hoepli]] |città=Milano |autore=Fratelli Grimm |sbn=CUB0327192}}</ref> è una popolare [[fiaba]] europea. La versione attualmente conosciuta è quella scritta dai fratelli [[Jacob Grimm|Jacob]] e [[Wilhelm Grimm]] in una prima edizione nel 1812, pubblicata nella raccolta ''[[Le fiabe del focolare]]'' (''Kinder- und Hausmärchen''),<ref>{{Cita libro |autore=Jacob Grimm e Wilhelm Grimm |titolo=Fiabe del focolare |titolooriginale=Kinder- und Hausmärchen |anno=1812}}</ref> evidentemente ispirata a molti aspetti del folclore popolare, del quale i due fratelli erano profondi studiosi. La fiaba occupa il numero 53 nella raccolta, dove il suo titolo originale era ''Sneewittchen'',<ref>{{Cita web|lingua=de|url=https://de.wikisource.org/wiki/Schneewittchen|titolo=Schneewittchen – Wikisource|sito=de.wikisource.org|accesso=2025-08-27}}</ref> che rappresenta una traduzione parziale dal [[Lingue basso-tedesche|basso tedesco]], mentre l’ortografia attuale è ''Schneewittchen''.<ref>{{Cita web|url=https://www.projekt-gutenberg.org/grimm/maerchen/chap150.html|titolo=Kinder- und Hausmärchen|sito=www.projekt-gutenberg.org|accesso=2025-08-27}}</ref> La città di [[Lohr am Main|Lohr]], in [[Distretto della Bassa Franconia|Bassa Franconia]], sostiene che Biancaneve sia nata in loco. La storia è nota anche grazie al [[Cinema d'animazione|film d'animazione]] di [[Walt Disney]] del 1937 ''[[Biancaneve e i sette nani (film 1937)|Biancaneve e i sette nani]]'' (''Snow White and the Seven Dwarfs'').<ref name=":3"/><ref name=":4">{{Cita web|url=https://www.surlalunefairytales.com/s-z/snow-white-seven-dwarfs/snow-white-seven-dwarfs-history.html|titolo=Sur La Lune {{!}}{{!}} Snow White & the Seven Dwarfs History|sito=www.surlalunefairytales.com|accesso=10 gennaio 2024}}</ref>
Esiste un'altra fiaba dei fratelli Grimm in cui la protagonista si chiama Biancaneve: ''[[Biancaneve e Rosarossa]]''. Non esiste
Nel sistema di classificazione delle fiabe di [[Aarne-Thompson]], ''Biancaneve'' rappresenta il tipo 709. Nell'[[Fiabe del focolare|antologia fiabesca dei Grimm]], ''Biancaneve'' si trova al n. 5<!-- (1812)-->.
==
{{dx|[[File:Franz Jüttner Schneewittchen 3.jpg|miniatura|sinistra|245x245px|Biancaneve circondata dai sette nani, di Franz Jüttner.]]}}
La storia di ''Biancaneve'' a cui si fa generalmente riferimento è quella raccontata nella settima edizione delle fiabe dei [[fratelli Grimm]] del 1857. Tale versione racconta che in un pomeriggio d'inverno, una giovane regina, mentre sta ricamando accanto a una finestra dalla nera cornice di ebano, si punge un dito e, guardando la goccia di sangue caduta sulla tela di [[lino (fibra)|lino]], esprime il desiderio di avere una figlia con la pelle bianca come la [[neve]], le labbra rosse come il [[sangue]] e i capelli neri come l'[[ebano]]; dopo nove mesi nasce una bambina, che possiede proprio le caratteristiche fisiche desiderate dalla madre, alla quale dà il nome [[Biancaneve (personaggio)|Biancaneve]]. Poco dopo la nascita della bambina, la regina muore a seguito delle ferite riportate durante il [[Parto|travaglio]].
Il re, per assicurare una figura materna alla figlia, decide di risposarsi. La seconda moglie del re è una donna bella, ma tanto vanitosa e cattiva, che possiede uno [[Specchio Magico (Biancaneve)|specchio magico]] al quale domanda in continuazione chi è la più bella del reame, sentendosi continuamente rispondere che è lei. A un certo punto, lo specchio le dice che la ormai cresciuta Biancaneve è più bella di lei, allora la [[regina (Biancaneve)|regina]], infuriata e gelosa della bellezza di Biancaneve, incarica un [[cacciatore (Biancaneve)|cacciatore]] di portare la principessa nel bosco, ucciderla e portarle i suoi [[Polmone|polmoni]] ed il suo [[fegato]] come prova della conclusione del suo compito. Il cacciatore, però, non ha il coraggio di svolgere l'incarico, e dice alla fanciulla di fuggire nel bosco, e poi uccide un [[cinghiale]], ne preleva i polmoni ed il fegato e torna dalla crudele regina, spacciando gli organi dell'animale per quelli di Biancaneve.
[[File:Franz Jüttner Schneewittchen 1.jpg|miniatura|255x255px|La matrigna davanti allo specchio magico, di Franz Jüttner (1905 circa).]]
Biancaneve, dopo aver vagato per un po' nel bosco, arriva ad una piccola casa, nascosta tra gli alberi, che poco dopo scoprirà essere abitata da [[sette nani]], che tutti i giorni si recano a lavorare in una [[miniera]] dall'altra parte della foresta. La casa è vuota e Biancaneve, stanca e affamata, entra, si nutre con parte del cibo e del [[vino]] già preparato dai nani, mangiando da ogni piattino e bevendo da ogni bicchierino, e poi si addormenta nell'unico dei sette letti della propria misura. Una volta rientrati dal lavoro, dopo un primo attimo di sgomento per l'intrusione, i nani sono felici di ospitare la dolce Biancaneve, che in cambio li aiuta nelle faccende domestiche. La vita scorre tranquilla fino a quando la regina scopre dallo specchio magico che Biancaneve è ancora viva. La matrigna allora cerca per due volte di uccidere Biancaneve: la prima volta si traveste da merciaia, si reca alla casa dei nani e le stringe una cintura alla vita fino a toglierle il respiro, e la seconda volta si traveste da zingara, arriva alla casa dei nani e conficca tra i capelli di Biancaneve un pettine avvelenato. In entrambi i casi la giovane sviene e viene salvata dall'intervento dei nani, che riescono a farle riprendere i sensi, ammonendola ogni volta di non far entrare nessuno in casa in loro assenza.
A questo punto la regina si avvia per la terza volta verso la casa dei nani travestita da contadina e con l'obiettivo di far assaggiare a Biancaneve una [[mela (immaginario)|mela]] [[avvelenamento|avvelenata]] per metà: per convincerla ad accettare il frutto la regina, in veste di contadina, divide la mela in due parti e assaggia davanti a lei la metà non avvelenata. Biancaneve, al primo morso della parte avvelenata, cade in uno stato di morte apparente da cui nessuno degli sforzi compiuti dai nani riesce a svegliarla. I nani, allora, convinti che sia morta, la pongono in una bara di cristallo e la sistemano sulla cima di una collina in mezzo al bosco.
Per molto tempo Biancaneve resta vegliata dai nani, finché un giorno viene notata da un [[principe (Biancaneve)|principe]] che passa di lì a cavallo. Il giovane, colpito dalla bellezza della fanciulla, vorrebbe portarla nel suo castello per poterla ammirare e onorare per tutti i giorni della sua vita. Dopo molte insistenze, impietositi dai sentimenti del giovane, i nani acconsentono alla sua richiesta. A un certo punto uno dei servi del principe, arrivati per trasportare la bara al castello del principe, inciampa in una radice scoperta e fa cadere la bara giù per il fianco della collina. Durante la caduta, dalla bocca di Biancaneve esce il boccone di mela avvelenato, e così la ragazza si risveglia. Biancaneve s'innamora subito del principe e vengono organizzate le nozze, a cui viene invitata anche la regina cattiva, che non conosce il nome della sposa ma è stata avvertita dallo specchio magico che è più bella di lei e rimane impietrita riconoscendo la sua figliastra.
Nel frattempo erano state fatte arroventare sulle braci due scarpe di ferro, che la malvagia matrigna di Biancaneve viene costretta a indossare. A causa del dolore procuratole dalle calzature incandescenti, la regina cattiva è costretta a ballare finché non cade a terra morta.<ref>Nella versione dei fratelli Grimm: {{cita web |url=http://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/biancaneve |titolo=Biancaneve |accesso=7 agosto 2023}}</ref>
== Personaggi ==
=== Biancaneve ===
{{Vedi anche|Biancaneve (personaggio)}}
Biancaneve è il personaggio principale della storia e figliastra della Regina Cattiva. Viene descritta dallo Specchio Magico della Regina Cattiva come la più bella del regno. Sopravvive a diversi tentativi della regina gelosa di assassinarla. Dopo che Biancaneve viene risparmiata dal cacciatore inviato dalla matrigna per assassinarla, si rifugia nella casa dei sette nani. Infine, la Regina Cattiva si traveste da vecchia e inganna Biancaneve facendole mangiare una mela avvelenata, che la fa cadere in un sonno profondo. Biancaneve viene poi rianimata e sposa il principe.
=== Sette nani ===
{{Vedi anche|sette nani}}
I Sette Nani sono un gruppo di nani che permette a Biancaneve di vivere con loro.
=== La Regina Cattiva ===
{{Vedi anche|Regina (Biancaneve)}}
La Regina Cattiva invidia profondamente Biancaneve per il suo aspetto e la sua gelosia la porta a tentare di uccidere Biancaneve in diversi modi. La Regina Cattiva tenta prima di uccidere Biancaneve tramite un cacciatore che ha inviato per assassinarla. La Regina Cattiva decide quindi di uccidere Biancaneve travestendosi da vecchia per guadagnarsi la sua fiducia e poterla poi avvelenare. La Regina Cattiva inizialmente tenta per due volte di sbarazzarsi di Biancaneve: prima con una cintura, e poi con un pettine avvelenato. In questi due tentativi fallisce, e poi dà a Biancaneve una mela avvelenata. Il terzo tentativo della Regina Cattiva di uccidere Biancaneve ha successo: Biancaneve morde la mela avvelenata e muore.
=== Il cacciatore ===
{{Vedi anche|Cacciatore (Biancaneve)}}
La Regina Cattiva ordina a un cacciatore senza nome di portare Biancaneve nel bosco più profondo per ucciderla. Come prova che Biancaneve è morta, la Regina gli chiede di tornare con i suoi polmoni e il suo fegato. Il cacciatore porta Biancaneve nella foresta, ma la risparmia. Il cacciatore la lascia indietro viva, convinto che la ragazza sarebbe stata mangiata da qualche animale selvatico.
Altri adattamenti mostrano Biancaneve che evita il cacciatore o il cacciatore che non è in grado di uccidere Biancaneve, affermando che la Regina la vuole morta e che deve allontanarsi il più possibile dal regno.
Il cacciatore invece porta alla regina i polmoni e il fegato di un cinghiale, che vengono preparati dal cuoco e mangiati dalla regina.
=== Lo specchio magico ===
{{Vedi anche|Specchio Magico (Biancaneve)}}
Lo Specchio Magico è uno specchio onnisciente e apparentemente senziente che la Regina usa per confermare il suo status di "la più bella del reame".
=== Il Re ===
Il Re è il padre di Biancaneve e un personaggio secondario della storia.
=== La Regina ===
La Regina è la madre di Biancaneve e la moglie del Re che morì dandola alla luce.
=== Il Principe ===
{{Vedi anche|Principe (Biancaneve)}}
Dopo che Biancaneve è tornata in vita, il principe la sposa, mentre lui e i suoi servi la portano a seppellirla.
== Differenze fra le edizioni ==
I [[fratelli Grimm]] trascrissero la fiaba di Biancaneve così come era raccontata nella tradizione orale in Germania, anche se le influenze di [[Giambattista Basile|Basile]] sono notevoli. Dal manoscritto del 1810 alla prima edizione del 1812, e fino alla settima del 1857, i cambiamenti furono però consistenti. Quello principale riguarda la figura della madre: nelle fiabe dei Grimm, dove la madre si mostra invidiosa dei propri figli e manifesta degli istinti infanticidi, essa viene fatta morire e sostituita con una matrigna cattiva.<ref name="figurelibri2">{{cita web|url=http://www.lefiguredeilibri.com/2013/01/21/la-prima-versione-delle-fiabe-dei-grimm-a-cura-di-j-zipes-due-versioni-di-biancaneve-a-confronto/|titolo=La prima versione delle fiabe dei Grimm, a cura di J. Zipes: due versioni di Biancaneve a confronto|editore=Le figure dei libri|data=21 gennaio 2013|accesso=2 gennaio 2021}} Recensione e note informative da un'opera di [[Jack Zipes]].</ref><ref name="fiaba18122">{{Cita web|url=http://www.paroledautore.net/fiabe/classiche/grimm/biancaneve_prima-stesura-1812.htm|titolo=Biancaneve (Stesura del 1812)|accesso=2 gennaio 2021}}</ref> Altri elementi disturbanti che vengono edulcorati riguardano il desiderio [[Cannibalismo|cannibale]] di mangiare la bambina e il [[Necrofilia|desiderio necrofilo]] del principe.
=== Manoscritto del 1810 ===
[[File:Franz Jüttner Schneewittchen 4.jpg|miniatura|La regina inganna Biancaneve, di Franz Jüttner.]]
Nel manoscritto del 1810,<ref>{{Cita web|autore=Theodor Ruf|url=https://www.lohr.de/fileadmin/user_upload/Tourismus/Schneewittchen/Das_wahre_Schneewittchen_Dr_Ruf.pdf|titolo=Das wahre Schneewittchen. Die Genese des Märchentextes}}</ref><ref name=":6">{{Cita libro|autore=Heinz Rölleke|titolo=Die älteste Märchensammlung der Brüder Grimm. Synopse der handschriftlichen Urfassung von 1810 und der Erstdrucke von 1812|anno=1975|editore=Fondation Martin Bodmer|città=Cologny, Ginevra|pp=244-265}}</ref> ''Schneeweißchen auch: das Unglückskind'' ("Biancaneve, o: La bambina sfortunata"), la madre di Biancaneve, dopo essersi punta un dito, desidera un bambino bianco come la neve, con le guance rosse come il sangue e gli occhi neri come la cornice della finestra. Diversamente dall'ultima versione, Biancaneve non ha i capelli neri, bensì biondi, mentre i suoi occhi sono descritti come neri come l’ebano. La madre non muore e, interrogando lo specchio, non chiede chi sia la più bella del reame, ma chi sia la più bella d’Inghilterra. Inoltre, non viene specificata l’età di Biancaneve nel momento in cui supera in bellezza la regina. Non compare la figura del cacciatore: è la stessa regina che porta la figlia nel bosco approfittando dell’assenza del re, partito per la guerra. Giunte in carrozza, chiede alla bambina di scendere per raccogliere delle rose rosse, e poi riparte senza di lei.
Come nelle versioni successive, anche qui Biancaneve trova rifugio presso i sette nani e la regina tenta per tre volte di uccidere la figlia travestendosi da merciaia. Prima la stringe con un nastro e poi tenta di avvelenarla con un pettine, ma ogni volta la ragazza viene salvata dai nani. La terza volta le regala una mela avvelenata solo per metà; Biancaneve la morde e muore a causa del veleno (non perché il frutto le si sia incastrato in gola provocandole uno stato di morte apparente). Non è presente la scena in cui i nani lavano Biancaneve con acqua e vino per rianimarla.
Il ruolo salvifico spetta al padre: il re, tornando nel suo regno e attraversando il bosco dove vivono i sette nani, trova la bara e viene colto dal dolore per la morte dell'amata figlia. Poiché nel suo seguito vi sono medici esperti, essi chiedono di poter prendere con sé il corpo. In una stanza legano Biancaneve con delle corde ai quattro angoli, ed è così che la fanciulla ritorna in vita. Infine, Biancaneve viene data in sposa a un bel principe, e alle nozze vengono fatte arroventare sul fuoco un paio di scarpe, che la regina deve indossare e con cui è costretta a ballare fino a morire. Non viene tuttavia specificato che le scarpe siano di ferro. In una nota finale, Jacob Grimm aggiunge che secondo altre fonti, i nani fanno tornare in vita Biancaneve colpendola 32 volte con piccoli martelli magici.
=== Edizione del 1812 ===
[[File:Franz_Jüttner_Schneewittchen_6.jpg|miniatura|257x257px|La regina ha avvelenato Biancaneve, di Franz Jüttner.]]
Nella prima edizione del 1812,<ref name="fiaba18122" /> la madre di Biancaneve dopo essersi punta un dito sogna di avere una bambina bianca come la neve, nera come l'ebano, rossa come il sangue. Rimane quindi incinta e partorisce una bambina. Non è specificato a quale caratteristica fisica di Biancaneve corrisponda il colore rosso, i suoi occhi sono neri come l'ebano, mentre il colore dei suoi capelli non è chiaro. La mamma non muore, ma diventa gelosa di sua figlia quando Biancaneve compie sette anni, poiché lo specchio le rivela che è la più bella del reame. Così la regina chiede a un cacciatore di ucciderla e di portarle polmoni e fegato della bambina, per cucinarli con sale e pepe. Biancaneve si rifugia presso i sette nani.
La madre si presenta da Biancaneve camuffata da vecchia merciaia: prima tenta di soffocare la figlia stringendola con un nastro e poi le regala un pettine avvelenato. In entrambe le occasioni i tentativi sono sventati dai nani, che tagliano il nastro e sfilano il pettine dai capelli della bambina. Al secondo tentativo Biancaneve cade nel tranello: mangia la mela avvelenata e giace a terra come morta. Quando i nani la trovano, pensano che sia troppo bella per seppellirla, così la mettono in una bara di cristallo con inciso il nome della bambina in lettere d'argento, e la tengono in casa "per molto, molto, molto tempo". Il principe, passando di lì, si innamora perdutamente del cadavere e chiede ai nani di venderglielo. Al rifiuto di questi il principe chiede ai nani di regalarglielo:
{{citazione|La chiese allora in dono, ché non poteva più vivere senza averla sotto gli occhi, e disse che l’avrebbe innalzata e onorata come la cosa più cara al mondo. A quel punto i nanetti si impietosirono e gli consegnarono la bara. Il principe la fece trasportare nel suo castello e sistemare nei suoi appartamenti. Stava seduto lì, tutto il giorno a fissarla, senza riuscire a distogliere lo sguardo. E quando doveva uscire e non poteva guardarla era preso da umor nero, e senza la bara accanto non riusciva a mandar giù nemmeno un boccone.}}
I servitori del principe, stanchi di scarrozzare la bara avanti e indietro, un giorno la aprono e se la prendono con il cadavere, tenendolo per le spalle e scuotendolo. In questo modo Biancaneve sputa il pezzo di mela e ritorna in vita:
{{citazione|Allora accadde che i servi, che dovevano continuamente portare la bara avanti e indietro, cominciarono a irritarsi per la situazione, e, una volta, uno di loro scoperchiò la cassa, e, sollevando Biancaneve, dissero: “Guardate qui, ci tocca questa corvée tutto il giorno, per colpa di una ragazza morta”; e così dicendo, le diedero un colpo di mano sulla schiena, e così, in quel mentre, il terribile pezzo di mela che aveva morso, le fuoriuscì dalla gola, e Biancaneve tornò in vita.}}
Quando la madre è invitata alle nozze si reca da sua figlia per cercare ancora di ucciderla, ma la aspetta una terribile vendetta:
{{citazione|Erano state preparate per la madre delle scarpe di ferro incandescenti. Fu costretta a indossarle e danzare e danzare, fino ad avere i piedi orribilmente bruciati, e senza poter smettere fino a quando, ballando ballando, fu lei a cadere a terra morta.}}
=== Edizione del 1819 ===
[[File:Franz_Jüttner_Schneewittchen_7.jpg|miniatura|248x248px|Il principe trova Biancaneve risvegliata, di Franz Jüttner.]]
In questa versione<ref>{{Cita web|url=http://www.paroledautore.net/fiabe/classiche/grimm/biancaneve.htm|titolo=Biancaneve (Stesura del 1819)|accesso=2 gennaio 2021}}</ref> la regina desidera avere una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e nera come l'ebano. Rimane incinta e partorisce una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come l'ebano, che viene chiamata Biancaneve, ma la madre muore durante il parto. Il padre si risposa dopo un anno, con una donna bellissima e invidiosa. Quando Biancaneve compie sette anni, diventa gelosa della sua bellezza e chiede a un cacciatore di ucciderla e di portarle polmoni e fegato - non per mangiarli, ma a prova della sua morte. Il cacciatore uccide un cinghiale e consegna le interiora alla matrigna, che comunque le mangia, credendo che siano di Biancaneve.
Quando la matrigna scopre che Biancaneve è ancora viva, si traveste da venditrice ambulante e la convince a comprare un nastro per capelli, ma entrando in casa la soffoca legandole il nastro in vita e la lascia a terra come morta. Sono i nani che salvano Biancaneve, tagliando il nastro. La matrigna riprova vendendo un pettine avvelenato, di nuovo Biancaneve si lascia convincere a comprarlo e metterlo nei capelli, morendo di nuovo. I nani la salvano ancora, togliendo il pettine dai capelli. Al terzo tentativo, Biancaneve è ormai messa in guardia, ma la finta venditrice di frutta la convince a comprare una mela proponendole di fare a metà - la mela però ha due colori diversi e la matrigna tiene per sé la parte non avvelenata. Così Biancaneve muore per la terza volta. Al loro rientro i nani tentano invano di rianimarla lavandola con acqua e vino.
I nani la vegliano per tre giorni, poi la chiudono in una bara di vetro con inciso il suo nome a lettere d'oro, e portano la bara su una montagna. Passa un principe che se ne innamora e chiede la bara in dono ai nani. I suoi servitori la prendono per portarla al castello ma uno di loro inciampa e fa rovesciare la bara, così Biancaneve sputa il pezzo di mela e torna in vita. Il principe le chiede allora di sposarlo. La regina matrigna non ha pace finché non può presentarsi alle nozze della figliastra, ma recandosi al ballo è costretta a indossare un paio di scarpe roventi e a ballare senza fermarsi, finché cade in terra morta.
=== Edizione del 1857 ===
Nella settima e ultima versione,<ref>{{Cita web|url=http://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/biancaneve|titolo=Biancaneve. Una fiaba dei fratelli Grimm - Fiabe dei Grimm|accesso=2 gennaio 2021}}</ref> la madre di Biancaneve dopo essersi punta un dito sogna di avere un bambino (non una bambina) bianco come la neve, nero come l'ebano, rosso come il sangue. Rimane quindi incinta e partorisce una bambina, che chiama Biancaneve.<ref name="figurelibri2" />
== Origini ==
[[File:Makart_hans_schneewittchen_erhalt_den_giftkamm.jpg|miniatura|''Biancaneve riceve il pettine avvelenato'' (1872). Dipinto a olio di [[Hans Makart]].]]
Il tema della fiaba ''Biancaneve'' si caratterizza per la sua plasticità, derivante da una lunga tradizione multiculturale, sia orale sia scritta.<ref name=":03">{{Cita libro|autore=Ernst Böklen|titolo=Schneewittchenstudien: Erster Teil, Fünfundsiebzig Varianten im ergen Sinn|anno=1910|editore=J. C. Hinrichs.|città=Lipsia}}</ref> Quando i fratelli Grimm pubblicarono la prima edizione nel 1812, esistevano già diverse versioni tedesche della fiaba. La più antica pubblicata è ''Richilde'', più vicina al genere della leggenda che a quello fiabesco, inclusa da [[Johann Karl August Musäus]] nel primo volume di ''Volksmärchen'' del 1782. Si tratta di una novella satirica narrata dal punto di vista della matrigna Richilde.<ref>{{Cita web|url=http://www.zeno.org/Literatur/M/Mus%C3%A4us,+Johann+Karl+August/M%C3%A4rchen/Volksm%C3%A4rchen+der+Deutschen/Richilde|titolo=Richilde}}</ref> La seconda, anch'essa intitolata ''Schneewittchen'', fu pubblicata da Albert Ludwig Grimm nel 1809 in ''Des Knaben Wunderhorn''; è una versione drammatizzata in cui i nani risiedono su una montagna di cristallo.<ref>{{Cita web|url=http://www.zeno.org/Literatur/M/Grimm,+Albert+Ludewig/M%C3%A4rchen/Kinderm%C3%A4rchen/1.+Schneewittchen/1.+Akt|titolo=Kindermährchen|sito=Zeno.org}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Christine Shojaei Kawan|data=2005-2006|titolo=Innovation, Persistence and Self-Correction: The Case of Snow White|rivista=Estudos de Literatura Oral|volume=11-12|p=239|url=https://sapientia.ualg.pt/bitstream/10400.1/1671/1/11-12-Kawan.pdf}}</ref>
Tra le fonti della versione dei Grimm si ipotizzano i racconti di [[Marie Hassenpflug]],<ref>{{Cita web|url=https://sites.pitt.edu/~dash/grimm053.html|titolo=Grimm 053: Little Snow-White|sito=sites.pitt.edu|accesso=2025-08-19}}</ref> nonché influssi di Ferdinand Siebert e di Albert Ludwig Grimm (autore della variante del 1809).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Claudia|cognome=Schwabe|data=2023-01-26|titolo=The Grimms' "Snow White": Tracing the Legendary Fate of Hessian Countess Margaretha von Waldeck|rivista=Contemporary Legend|accesso=2025-08-19|url=https://www.academia.edu/95749958/The_Grimms_Snow_White_Tracing_the_Legendary_Fate_of_Hessian_Countess_Margaretha_von_Waldeck}}</ref> L’incipit con le gocce di sangue della madre richiama il motivo presente nella fiaba ''[[Il ginepro]]'', trascritta dal pittore [[Philipp Otto Runge]]. I Grimm raccolsero almeno otto varianti della fiaba, da loro considerata tra le più diffuse in [[Assia]], notando che persino in questa regione, in cui prevale soprattutto l’alto tedesco, si è conservato il nome basso tedesco ''Sneewitchen'', talvolta alterato in ''Schliwitchen''. Da queste storie ricavarono e combinarono diversi elementi, abbreviandoli in parte per giungere alla versione definitiva.<ref name=":6" /><ref name=":13">{{Cita web|url=https://surlalunefairytales.com/s-z/snow-white-seven-dwarfs/snow-white-seven-dwarfs-annotations.html#THIRTY1|titolo=Sur La Lune {{!}}{{!}} Snow White & the Seven Dwarfs Annotations|sito=surlalunefairytales.com|accesso=2025-08-19}}</ref>
Nelle note di comparazione della fiaba, i Grimm menzionano alcune delle varianti inedite. In una, la regina si punge sbucciando una mela durante una corsa in slitta con il re. In un’altra, vi sono un conte e una contessa; qui è il padre a desiderare una figlia bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come i corvi, dopo essere passato accanto a tre cumuli di neve, tre fosse di sangue e tre corvi neri. Poco dopo incontrano una giovane con quei tratti, che viene accolta dal conte ma odiata dalla contessa, la quale pensa solo a come liberarsene. Con il pretesto di recuperare un guanto caduto la lascia sola nel bosco, dove la fanciulla trova rifugio presso i nani. In una terza storia, l'unica variazione è che la regina conduce Biancaneve nella foresta e la invita a cogliere un mazzo di rose; nel frattempo riparte abbandonandola.<ref name=":13" />
In una quarta, dopo la morte di Biancaneve, i nani decidono di bruciarla, avvolgendola in un lenzuolo e appendendola sopra una catasta di legna. Poco prima che venga acceso il fuoco giunge il principe, che la fa calare e la porta con sé: il movimento della carrozza fa uscire dalla sua gola il pezzo di mela avvelenata e la riporta in vita. In una quinta storia, un re rimasto vedovo ha una figlia chiamata Biancaneve e prende in moglie una donna che gli dà tre figlie. La matrigna, invidiosa della bellezza della figliastra, la conduce presso una grotta abitata da sette nani che uccidono ogni fanciulla che vi entri. Ma i nani, colpiti dalla sua bellezza, la risparmiano a condizione che si occupi della loro casa. Biancaneve possiede un cane di nome “Specchio”, rimasto al castello a piangerla. Il cane da sotto una panca è interrogato dalla regina su chi sia la più bella d'Inghilterra, e lui risponde che Biancaneve è più bella della matrigna e delle sue tre figlie. La regina si reca da Biancaneve dicendole che un cavaliere le ha rapito le figlie e che, rimasta sola, vorrebbe vivere con lei e vestirla graziosamente. La ragazza, impietosita, la lascia entrare, ma la regina tenta di ucciderla prima con un corpetto avvelenato e poi con un nastro per capelli, anch’esso avvelenato. In entrambe le occasioni Biancaneve viene salvata dai nani, ma nonostante i loro avvertimenti, ogni volta si lascia nuovamente commuovere dalle parole della matrigna. Infine, questa riesce nel suo intento facendole mangiare una mela avvelenata. I nani le costruiscono una bara d’argento e la pongono su un albero davanti alla caverna. Un principe, passando di lì, chiede loro di consegnargli la bara e, portatala a casa, fa adagiare Biancaneve su un letto e la veste come se fosse viva, amandola oltre misura. Un servo incaricato di sorvegliarla, stanco del suo compito, un giorno le dà un colpo sulla schiena: dalla bocca le esce il pezzo di mela e Biancaneve torna in vita.<ref name=":13" />
Una versione viennese racconta invece di tre sorelle, tra cui Biancaneve è la più giovane e la più bella. Le sorelle invidiose la mandano via con un pezzo di pane e un orcio d’acqua. La fanciulla arriva alla montagna di vetro, dove trova rifugio presso i nani. Quando le sorelle interrogano lo specchio, ottengono in risposta che la più bella vive con i nani. Anche qui l’invidia conduce al tentativo di avvelenarla.<ref name=":13" />
Secondo la studiosa Christine Shojaei Kawan, la fiaba si articola in due sezioni principali, ciascuna conclusa da un cambiamento di luogo e di condizione di vita della protagonista. Talvolta manca la prima parte, relativa al concepimento miracoloso, oppure si aggiunge un terzo segmento, incentrato sulle persecuzioni della puerpera o sull’accusa di aver dato alla luce animali. Il tema dominante resta comunque la straordinaria bellezza di Biancaneve. La diffusione del racconto è attestata in tutta Europa, incluse le aree [[Lingue celtiche insulari|celtiche insulari]], ma anche in Africa, nel mondo arabo, nel Caucaso e in Turchia; sporadicamente compare presso gli Jakuti e i Mongoli. Pur non convincendo pienamente, le ipotesi di derivazione dall’antichità attestano l’ampia circolazione di singoli motivi, rintracciabili anche nel ''[[Cimbelino]]'' di [[William Shakespeare|Shakespeare]] o nella fiaba ''[[La schiavottella]]'' di [[Giambattista Basile]]. Il motivo della veglia funebre presso l’amata è attestato inoltre nelle leggende di [[Harald I di Norvegia|re Harald Bellachioma]], in quelle su Carlo Magno e la moglie [[Fastrada]], nonché nel [[Lai (poesia)|lai]] ''[[Eliduc]]'' di Maria di Francia.<ref>{{Cita libro|autore-capitolo=Christine Shojaei Kawan|titolo=Enzyklopädie des Märchens|editore=De Gruyter|città=Berlino-New York|pp=129-140|volume=vol. 12|capitolo=Schneewittchen|ISBN=978-3-11-019936-9}}</ref>
== Varianti ==
[[File:Makart_hans_das_schlafende_schneewittchen.jpg|miniatura|La fuga della regina, nel dipinto ''Biancaneve addormentata'' (1872) di [[Hans Makart]].]]
Le principali ricerche dedicate alle varianti tradizionali di ''Biancaneve'' sono quelle di Ernst Böklen, con il volume ''Schneewittchen-Studien'' (1910), che ripropone cinquanta versioni della fiaba,<ref name=":03" /> e gli studi di Steven Swann Jones.<ref>{{Cita libro|autore-capitolo=Steven Swann Jones|titolo=Fabula|url=https://www.proquest.com/docview/1298976576?pq-origsite=gscholar&fromopenview=true&sourcetype=Scholarly%20Journals|anno=1983|editore=De Gruyter|volume=volume 24|capitolo=The Structure of "Snow White"}}</ref>
Tradizioni orali sono documentabili sin dall'antichità in quasi tutti i popoli europei. I “sette nani” derivano dalla variante assiana; in altre versioni compaiono invece sette briganti, draghi o giganti. La fiaba è particolarmente diffusa in Italia, dove le gocce di sangue cadono su marmo o su formaggio.<ref>{{Cita libro|autore=Lutz Röhrich|titolo=Und weil sie nicht gestorben sind…. Anthropologie, Kulturgeschichte und Deutung von Märchen..|anno=2002|editore=Böhlau Köln|ISBN=978-3412112011}}</ref>
Il motivo dell’infanticidio ordinato con la richiesta di presentare come prova gli organi del bambino, compare anche nella fiaba ''[[Sole, Luna e Talia]]'': il cuoco uccide un animale invece dei due gemelli della rivale, come richiestogli dalla regina gelosa; motivo ripreso anche da [[Charles Perrault]] per ''[[La bella addormentata nel bosco]]''.
Dal punto di vista poetico e tematico, alcune varianti risultano particolarmente significative: il racconto greco ''[[Myrsina]]'' nella raccolta di [[Georgios A. Megas]],<ref>{{Cita libro|curatore=Georgios A. Megas|traduttore=Helen Colaclides|altri=prefazione di Richard M. Dorson.|titolo=Folktales of Greece|anno=1970|editore=University of Chicago Press|città=Chicago}}</ref> l’italiana ''[[Bella Venezia]]'' edita da [[Italo Calvino]],<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Michele Luongo|url=https://www.viacialdini.it/cultura/la-bella-venezia|titolo=La Bella Venezia|sito=ViaCialdini|data=2015-06-26|accesso=2025-08-19}}</ref> la scozzese ''Gold-Tree and Silver-Tree'' narrata da [[Joseph Jacobs]], l’armena ''Nourie Hadig'' raccolta da Susie Hoogasian-Villa e le russe ''[[Storia della principessa morta e dei sette cavalieri]]'' di [[Aleksandr Sergeevič Puškin|Puškin]]<ref>{{Cita web|url=http://www.surlalunefairytales.com/sevendwarfs/other.html|titolo=Tales Similar to Snow White and the Seven Dwarfs|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191028224208/http://www.surlalunefairytales.com/sevendwarfs/other.html}}</ref> e ''Lo specchio magico'' nella collezione di [[Aleksandr Nikolaevič Afanas'ev|Afanas’ev]].<ref>{{Cita web|url=http://hobbitaniya.ru/afanasyev/afanasyev124.php|titolo=Сказка Волшебное зеркальце - Русская народная сказка в обработке Афанасьева Александра Николаевича скачать бесплатно или читать онлайн {{!}} Хранители сказок|sito=hobbitaniya.ru|accesso=2025-08-19}}</ref> Anche il poema malese ''[[Syair Bidasari]]'' è stato spesso paragonato per le sue tematiche a ''Biancaneve'' e ''La bella addormentata''.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Vladimir|cognome=Braginsky|data=2007|titolo=Review of Bidasari: Jewel of Malay Muslim Culture|rivista=South East Asia Research|volume=15|numero=2|pp=301–311|accesso=2025-08-19|url=https://www.jstor.org/stable/23750847}}</ref> Inoltre, nel 1845 [[Ludwig Bechstein]] pubblicò una variante simile alla versione dei Grimm nel suo ''Deutsches Märchenbuch'', dal titolo ''Schneeweißchen'', con la principale differenza che Biancaneve perdona la regina, che resta impunita.<ref>{{Cita web|url=https://www.gutenberg.org/files/63465/63465-h/63465-h.htm|titolo=The Project Gutenberg eBook Märchenbuch, by Ludwig Bechstein|sito=www.gutenberg.org|accesso=2025-08-19}}</ref>
Una commistione di motivi di ''Biancaneve'', ''[[I sette corvi]]'' e ''[[I cigni selvatici]]'' di [[Hans Christian Andersen|Andersen]] si riscontra nel racconto norvegese ''Le dodici anatre selvatiche'' di [[Peter Christen Asbjørnsen|Asbjørnsen]] e [[Jørgen Moe|Moe]].<ref>{{Cita web|url=https://surlalunefairytales.com/book.php?id=31&tale=977|titolo=SurLaLune {{!}}{{!}} Popular Tales from the Norse|sito=surlalunefairytales.com|accesso=2025-08-19}}</ref> Temi analoghi compaiono anche nel ''[[Lo cunto de li cunti|Pentamerone]]'' di Basile (''La schiavottella'', ''Il corvo'', ''I tre cedri'') e nelle ''Volksmärchen aus Pommern und Rügen'' di Ulrich Jahn.<ref>{{Cita web|url=http://www.zeno.org/Literatur/M/Jahn,+Ulrich/M%C3%A4rchen+und+Sagen/Volksm%C3%A4rchen+aus+Pommern+und+R%C3%BCgen|titolo=Volksmärchen aus Pommern und Rügen}}</ref>
== Possibili fonti di ispirazione nella realtà ==
[[File:Schneewittchen-Otto-Kubel.jpg|miniatura|Illustrazione di [[Otto Kubel]].]]
Come per altre fiabe, ad esempio ''[[Barbablù]]'', la storia di Biancaneve potrebbe essere ispirata a fatti realmente accaduti; diversi ricercatori hanno cercato di mettersi sulle tracce della "vera" Biancaneve, la cui storia, tramandata oralmente e arricchita di elementi fiabeschi dalla fantasia popolare, sarebbe poi giunta ai fratelli Grimm.<ref name="SchneewittchenZurFab">{{Cita libro |titolo=Schneewittchen – Zur Fabulologie des Spessarts |cognome=Bartels |nome=Karlheinz |editore=Geschichts- und Museumsverein Lohr a. Main |città=Lohr a. Main |edizione=2 |anno=2012 |isbn=978-3-934128-40-8}}</ref>
Nel 1986, ad esempio, il ricercatore [[Karl-Heinz Barthels]]<ref name="SchneewittchenZurFab"/><ref>{{Cita notizia |url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/febbraio/15/Biancaneve_nani_Una_volta_erano_co_0_0202158942.shtml |titolo=Biancaneve e i nani? Una volta c'erano davvero |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=15 febbraio 2002 |accesso=2 gennaio 2021}}</ref><ref name="Adnkronos">{{Cita notizia |url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2002/02/15/Cultura/BIANCANEVE-FAVOLA-ISPIRATA-DA-PRINCIPESSA-DEL-SETTECENTO_140500.php |titolo=Biancaneve, favola ispirata da principessa del Settecento - Studioso tedesco: visse in Bavaria e ispirò i Grimm |editore=[[Adnkronos]].com |data=15 febbraio 2002 |accesso=2 gennaio 2021}}</ref> rese pubblica la sua tesi secondo la quale Biancaneve sarebbe stata in realtà Maria Sophia Margaretha Catharina von Erthal, nata a [[Lohr am Main|Lohr]] nel 1725 e figlia di un importante magistrato e rappresentante del Principe Elettore tedesco.<ref name="SchneewittchenZurFab"/><ref>{{Cita notizia |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/02/15/in-germania-il-paese-di-biancaneve.html |titolo=È in Germania il paese di Biancaneve |pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |data=15 febbraio 2002 |accesso=2 gennaio 2021}}</ref><ref>{{Cita libro |titolo=Das ‘Lohrer Schneewittchen’ – Zur Fabulologie eines Märchens. Ein Beitrag zu: Christian Grandl/ Kevin J.McKenna, (eds.) Bis dat, qui cito dat. Gegengabe in Paremiology, Folklore, Language, and Literature. Honoring Wolfgang Mieder on His Seventieth Birthday |autore=Wolfgang Vorwerk |editore=[[Peter Lang (casa editrice)|Peter Lang]] |città=Frankfurt am Main, Bern, Bruxelles, New York, Oxford, Warszawa, Wien |anno=2015 |isbn=978-3-631-64872-8 |pagine=491-503}}</ref> La nobile aveva perso la madre in età giovanile e suo padre si era risposato con Claudia Elisabeth von Reichenstein, che aveva usato la sua nuova posizione sociale per favorire i suoi figli di primo letto, a scapito della von Erthal. Questa sarebbe stata addirittura costretta a lasciare il palazzo per vivere nei boschi lì attorno; nella zona, peraltro, erano presenti molte [[Miniera|miniere]], nelle quali, data la ristrettezza dei cunicoli, lavoravano persone di statura molto bassa o addirittura bambini: da questo elemento sarebbero derivati i sette nani. La ragazza morì di [[vaiolo]] pochi anni dopo; probabilmente l'avversione dei suoi concittadini per la matrigna inasprì la figura di quest'ultima a vantaggio di Maria Sophia, dipinta come una martire; la sua storia venne tramandata oralmente in forme simili a quella poi raccolta dai Grimm, che attualmente conosciamo. Il castello dei von [[Erthal]] è tuttora un'attrazione turistica, e ai visitatori viene mostrato il cosiddetto "specchio parlante", che il padre di Maria Sophia avrebbe regalato alla matrigna: si tratta di un giocattolo acustico in voga nel [[XVIII secolo|‘700]],<ref name="SchneewittchenZurFab" /><ref name="Adnkronos" /> in grado di registrare e riprodurre le frasi pronunciate da chi si specchiava. Esso sarebbe alla base dello “[[Specchio Magico (Biancaneve)|Specchio Magico]]” della matrigna.
Un'altra teoria,<ref>{{Cita notizia |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/04/19/biancaneve-abitava-qui.html |titolo=Biancaneve abitava qui |autore=Andrea Tarquini |pubblicazione=La Repubblica |data=19 aprile 1994 |accesso=2 gennaio 2021}}</ref> pubblicata dallo storico Eckhard Sander nel 1994, vedrebbe invece la Biancaneve originale in [[Margherita di Waldeck|Margaretha von Waldeck]], nata a [[Bruxelles]] nel 1533: la ragazza sarebbe stata l'amore giovanile di [[Filippo II di Spagna]], ma fu tolta di mezzo a ventuno anni dalla polizia segreta del re, che vedeva nella loro unione un possibile impedimento ai matrimoni combinati delle case regnanti. Margaretha fu uccisa con del veleno. Anche in questo caso sembrano esserci numerose corrispondenze tra fiaba e realtà: a parte la vicenda della donna (anche lei orfana di madre in giovane età e affidata a una matrigna), suo padre, il conte [[Filippo IV di Waldeck]], gestiva nella zona di Bruxelles diverse miniere, dando vita alla figura dei nani come nella teoria di Barthels. A questi elementi si aggiungerebbe anche la figura dello Stregone dei Meli, una sorta di "Uomo Nero" del folklore locale, la cui presenza viene utilizzata per suggestionare i bambini e spingerli a non rubare dai frutteti altrui: lo Stregone sarebbe infatti in grado di avvelenare le mele per causare nei bambini-ladruncoli lancinanti dolori di gola e di stomaco. La sovrapposizione delle credenze locali con la storia di Margaretha avrebbe dato vita alla storia di Biancaneve.
Secondo un'altra tesi, sostenuta dal professore trevigiano [[Giuliano Palmieri]],<ref>{{Cita libro |autore=Giuliano |autore2=Marco Palmieri |titolo=I Regni Perduti dei Monti Pallidi |editore=Cierre Edizione |città=Verona |anno=1996 |sbn=VIA0079087}}</ref> la fiaba di Biancaneve potrebbe essere originaria delle dolomiti della [[Provincia di Belluno]], e provenire dalle valli del [[Cordevole]].<br />
L'ipotesi di una derivazione italiana della fiaba di Biancaneve avanzata dal professor Palmieri ha suscitato clamore anche presso la stampa estera, al punto che il giornale ''[[The Independent|Independent]]'' vi dedicò un articolo.<ref>{{Cita notizia |url=https://www.independent.co.uk/news/world/europe/this-europe-italy-claims-snow-white-and-her-seven-dwarfs-178731.html |titolo=This Europe: Italy claims Snow White - and her seven dwarfs |autore=Jessie Grimond |pubblicazione=The Independent |data=mercoledì 29 gennaio 2014 |accesso=2 gennaio 2021}}</ref> Giambattista Basile scrisse e raccontò le sue fiabe ben prima di [[Charles Perrault]] e dei [[Fratelli Grimm]], quindi è evidente l'ispirazione italiana se si comparano e confrontano alcuni aspetti comuni a tante fiabe degli scrittori a lui successivi e posteri.<ref>{{Cita web |url=https://www.notesedizioni.it/autori/giambattista-basile/ |titolo=Giambattista Basile |accesso=7 agosto 2023}}</ref> La diffusione fu facilitata perché lo stesso Basile era feudatario e frequentava persone della [[Regno di Napoli|corte regia napoletana]], che poi viaggiando tra le varie corti o per legami di parentela, portavano le sue fiabe oltre le Alpi (a tal proposito si veda la famiglia «Corvi di [[Sulmona]]» strettamente imparentata con i «Tabassi», questi imparentati con la [[Casato di Hohenzollern|Casata degli «Hohenzollern»]]).<ref>{{Cita web |url=https://www.giovannitabassi.it/?page_id=563 |titolo=Stemmi delle famiglie nobili con cui i Tabassi contrassero matrimoni |accesso=7 agosto 2023}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.giovannitabassi.it/?page_id=382 |titolo=Famiglia Tabassi, dalle origini ai giorni nostri - Le discendenze e i feudi |accesso=7 agosto 2023}}</ref> La tesi di Giuliano Palmieri si potrebbe riconnettere a questi fatti, perché le fiabe di [[Giambattista Basile]] si erano diffuse anche in ambiente veneto durante il periodo in cui lo scrittore rendeva servizio come soldato mercenario per la [[Repubblica di Venezia]] e poi all'estero. Il capolavoro ''[[Lo cunto de li cunti]]'', pubblicato postumo in [[Letteratura barocca|epoca barocca]], contiene fiabe ispirate da personaggi italiani realmente esistiti, come il caso de{{'}} ''Lo cuorvo'' ("Il corvo"). Questa fiaba racconta di un Re, titolo nobiliare usato per facilitare la comprensione ai bambini e far comprendere che si tratta di uno che comanda, che un giorno vede un corvo morto nella neve, e il contrasto del sangue rosso sul bianco lo colpisce tanto da non desiderare altro che una sposa dalla pelle bianca e le guance rosse.<ref>{{Cita web |url=https://fiabe.fandom.com/it/wiki/Il_corvo_(Basile) |titolo=Il corvo (di Giambattista Basile) |citazione=Milluccio è il re di Frattombrosa e l'unica cosa di cui si preoccupa è la caccia. Un giorno vede un corvo morto nella neve, e il contrasto del sangue rosso sul bianco lo colpisce tanto da non desiderare altro che una sposa dalla pelle bianca e le guance rosse. Suo fratello Iennarello si offre di cercarla e va a Venezia.}}</ref> Queste è una delle prime ispirazioni per Biancaneve, che verrà poi ripresa anche nelle favole successive dei Grimm. Il personaggio di Biancaneve sembra essere ispirato alla Marchesa Giovanna [[Famiglia Zazzara|Zazzera]] (a volte scritto Zazzara), di famiglia di origine [[venezia]]na<ref name=":02">{{Cita libro |autore=Lattanzio Bianco |titolo=Discorso del dottor Lattanzio Bianco Napol. academico destillatore detto l'Acuto. Intorno al Teatro della [[Nobiltà italiana|nobiltà d'Italia]], del dott. Flaminio De Rossi, oue particolarmente dell'origini, e nobiltà di Napoli, di Roma, e di Vinezia si ragiona |anno=1607 |pagina=128 |citazione=Così la fam. Zazzera di Venezia detta de Zorzi primeriamente, de cui nel 1311. della grazia comune e della sua unione al 901. Marino Zorzi di questa casa fù Doge eletto, & il 49. dell'ordine.}}</ref><ref name=":1">{{Cita libro |autore=Francesco Zazzera |titolo=Della nobilta dell'Italia parte prima. Del signor D. Francesco Zazzera napoletano |anno=1615 |pagina=15 |citazione=… la Famiglia della Zazzera esser germoglio della Casa de Zorzi, oggi detta de Georgi, nobilissima famiglia Veneziana…}}</ref><ref name=":2">{{Cita web |url=https://www.gentedituscia.it/zazzara-famiglia/ |titolo=Zazzara – Famiglia |accesso=7 agosto 2023}}</ref>, luogo dove si usava tingersi il viso di bianco e le guance di rosso e dove la famiglia usava un'[[Arma (araldica)|arma]] o stemma «d’argento, alla fascia di rosso» (cioè una fascia rossa su fondo bianco). Lo stemma era ispirato da una situazione di guerra, dove Pietro Zorzi (talvolta Ser Pippo Zorzi<ref>{{Cita libro |titolo=Della Nobilità dell'Italia |volume=1 |autore=Francesco Zazzera |anno=1615 |pagina=15 |citazione=ma Ser Pippo Zorzi, ch'era Capisano dell'armata al coquiflo di Curzola, prese Curzola}}</ref><ref name=":12">{{Cita libro |autore=Francesco Zazzera d'Aragona |titolo=Della nobilta dell'Italia parte prima. Del signor D. Francesco Zazzera napoletano |anno=1615 |pagina=15 |citazione=… la Famiglia della Zazzera esser germoglio della Casa de Zorzi, oggi detta de Georgi, nobilissima famiglia Veneziana…}}</ref>), che era capostipite della famiglia Zazzera, durante la conquista di [[Curzola (isola)|Curzola]], espose uno straccio di lino bianco macchiato del suo sangue,<ref name=":02"/><ref name=":1"/><ref name=":2"/><ref name=":12"/><ref>{{Cita libro|titolo=Libro dei nobili veneti, messo in luce |autore=J.T. Leader (Di Nobili veneti) |anno=1866 |pagina=93 |citazione=Portavano prima per arma una scacchiera azzurra et oro, finchè Pietro Zorzi nel conquisto di Curzola, avendo perduta la sua insegna, levò un drappo bianco con una tressa rossa di sangue in mezzo; quale pianto per stendardo sopra le …}}</ref><ref>{{Cita libro |titolo=Curiosità veneziane ovvero origini delle denominazioni stradali di Venezia |autore=Giuseppe Tassini |anno=1882 |pagine=684-685 |citazione=Ma, dopochè nel 1250 Pietro Zorzi, reduce dall'aver resa tributaria alla Repubblica l'isola di Rodi, si volse a sottomettere Curzola, e, per incoraggiare le milizie, espose sopra un'asta un lino bianco, tinto del suo sangue …}}</ref><ref>{{Cita libro |lingua=la |titolo=Rerum Italicarum scriptores ab anno aerae christianae quingentesimo ad millesimumquingentesimum, quorum potissima pars nunc primum in lucem prodit ex Ambrosianae, Estensis, aliarumque insignium bibliothecarum codicibus. Ludov 22 |volume=1 |anno=1733 |pagina=429 |citazione=Zorzi da Pavia. Un Ser Pietro Zorzi al conDuce Domino Petro Gradenigo. quisto di Curzola levò un lenzuolo con una tressa di sangue. Così portano la loro Marchese d'Este, d'Ancona, e di Arma. E un Marsilio Zorzi nel 1250.}}</ref> come se fosse un vessillo: si trattava di uno stemma bianco con una fascia rossa, così come era desiderio (del Re nella favola ''Il Corvo'' di Basile) avere una moglie dalle guance rosse e la pelle bianca come la neve che gli ricordasse il sangue del corvo morto nella neve bianca. La marchesa Giovanna Zazzera si sarebbe poi sposata più volte con esponenti della famiglia Corvi di Sulmona, ispirando così a Giambattista Basile la favola ''Il corvo'' e l'idea del matrimonio con quel Re che diventerà in tante fiabe poi identificato con il [[Principe Azzurro]].<ref>{{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Corvi.htm |titolo=Nobili Napoletani - Famiglia Corvi |citazione=Annibale Corvi (n. 1570 † 1638), figlio di Vincenzo feudatario di Fontecchio, di S. Pio e Roccascaligna, impalmò nel 1597 la nobildonna napoletana Giovanna Zazzara, figlia del marchese Giovanni Vincenzo e della nobildonna Isabella Strina. La predetta Giovanna Zazzara, rimasta vedova, sposò nel 1606 Annibale II Corvi, sindaco di Sulmona che acquisì il titolo di marchese di Zazzara.}}</ref> Infatti, la famiglia Corvi è ricordata anche da una leggenda che narra di una venerazione e amore per i corvi, che sono appunto neri come il colore corvino dei capelli di Biancaneve al quale fa riferimento il cognome Zazzera.<ref name=":0">{{Cita web |url=https://francofrancescozazzara.files.wordpress.com/2013/10/casata-zazzara.pdf |titolo=Casata Zazzara |citazione=Dopo una veloce e sintetica ricostruzione della nascita di Venezia dalle ceneri di Aquileia, della sua autorevolezza nel prevalere fra le Repubbliche marinare d’Italia e della sua protezione da parte dell’apostolo San Marco, il gesuita famoso anche per essere stato fra i più importanti testimoni nella santificazione di Filippo Neri, fa risalire il suo (ed il mio) cognome alla lunga crescita dei capelli fin sulle spalle (de la Zazzera) del 49º Doge Marino Zorzi, ritiratosi in eremitaggio nell’anno 1311 |mese=03 |anno=2013 |accesso=19 novembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.cognomix.it/origine-cognome/zazzara.php |titolo=Origine del cognome Zazzara |accesso=7 agosto 2023}}</ref> Successivamente, l'idea di Biancaneve presa da Giambattista Basile è stata sovrapposta e modificata con racconti e situazioni locali, assumendo molteplici varianti.<ref>{{Cita libro |autore=Giambattista Basile |curatore=Imma Colonna |curatore2=Caterina Costantino |titolo=Le fiabe |città=Napoli |editore=Medusa |anno=2003 |ISBN=978-88-87655-04-9 |url=https://lnx.medusaeditrice.com/product/giambattista-basile-le-fiabe/ |accesso=7 agosto 2023}}</ref><ref>{{Treccani|giambattista-basile_(Dizionario-Biografico)|Basile, Giambattista|autore=[[Alberto Asor-Rosa]]|volume=7|anno=1970|accesso=7 agosto 2023}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://rivistanatura.com/le-fiabe-piu-belle-tutti-tempi-nate-basilicata/ |titolo=Da Basile ai fratelli Grimm. Le fiabe più belle di tutti i tempi sono nate in Basilicata |citazione=“Lo Cunto de li Cunti” è una raccolta di 50 fiabe, scritte in dialetto meridionale, ispirate dai racconti di antiche storie che l’autore, in viaggio tra la Lucania e la Campania, amava ascoltare. Le rievocazioni di antiche leggende, fatterelli, storie di paese, episodi magici accesero la fantasia del Conte che riuscì a trasformare le narrazioni in favole meravigliose.|accesso=19 novembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://world.dolcegabbana.com/it/discover/i-padri-italiani-delle-favole-straparola-e-basile/ |titolo=Straparola e Basile - Le raccolte di fiabe italiane |sito=[[Dolce & Gabbana]] |citazione=L’opera di Basile, ingiustamente dimenticata per molto tempo, fu riscoperta dai fratelli Grimm, che la fecero tradurre in tedesco; fu pubblicata per la prima volta integralmente, con la prefazione di Jacob Grimm, nel 1846, e poi in inglese nel 1848. Nel 1925, i volumi tornarono a far parte della letteratura italiana con una straordinaria traduzione del filosofo [[Benedetto Croce]] che li apprezzò ed elogiò.<br />
Ma quali fiabe si possono trovare nell’opera magna di Basile? Antiche versioni di favole senza tempo con principesse come ''[[Raperonzolo]]'', ''Biancaneve'', ''[[La bella addormentata]]'' e ''[[Cenerentola]]''. |accesso=19 novembre 2022}}</ref> Biancaneve sarebbe stata ispirata da questa visione di questo corvo nero (come i capelli nero corvino di Biancaneve), nella neve bianca (come la pelle che doveva avere la moglie del Re di Basile, e come era bianco il drappo di Pietro Zorzi), con le guance rosse (che ricordavano il sangue del corvo, così come del drappo di Pietro Zorzi). Naturalmente non è da dimenticare che il luogo di Sulmona non è casuale, se si pensa alla ''[[Chione (figlia di Borea)|Chione]]'' di [[Publio Ovidio Nasone]].
Lo studioso Graham Anderson paragona la fiaba alla leggenda romana di Chione, o "Neve", registrata nelle [[Le metamorfosi (Ovidio)|''Metamorfosi'' di Ovidio]]. Quindi ancora una volta le origini sono fissate in Italia, sempre nella città natale di [[Publio Ovidio Nasone]], che avrebbe quindi ispirato poi [[Giambattista Basile]] insieme al matrimonio della Marchesa Giovanna Zazzera con la famiglia Corvi, per dare vita al personaggio.<ref>Ovidius, ''Metamorphosĕon'', liber XI, vers 289.</ref><ref>{{Cita libro |cognome=Anderson |nome=Graham |url=https://books.google.com/books?id=B2DAAlUrbBIC&q=Fairytale+in+the+ancient+world+rhodopis&pg=PA27 |titolo=Fairytale in the ancient world |editore=[[Routledge]] |città=London-New York |anno=2000 |pagina=127 |isbn=978-0-415-23702-4 |sbn=UMC0096318 |accesso=4 maggio 2017 |via=Google Books}}</ref>
Tuttavia queste teorie sono spesso state confutate e considerate poco plausibli da diversi [[Storico|storici]] e [[Folclorista|folcloristi]].<ref>{{cita news |url=https://nypost.com/2012/03/25/snow-white-becomes-a-girl-power-icon/|titolo=Snow White becomes a girl-power icon |cognome=Stewart |nome=Sara |pubblicazione=[[New York Post]] |data=25 marzo 2012 |lingua=en |accesso=9 luglio 2022}}</ref><ref>{{cita news |autore=Christine Shojaei Kawan |url=https://sapientia.ualg.pt/bitstream/10400.1/1671/1/11-12-Kawan.pdf |titolo=Innovation, persistence and self-correction: the case of Snow White |pubblicazione=Estudos de Literatura Oral |lingua=en |data=giugno 2005 |pagine=237-252}}</ref>
== Edizioni italiane ==
In Italia la fiaba è apparsa per la prima volta nel 1883, in un volumetto illustrato della serie ''Biblioteca dell'Infanzia'' di [[Antonio Vallardi Editore]], che includeva anche altre fiabe inedite dei Grimm.<ref>{{Cita libro|titolo=Bibliografia italiana : giornale dell'Associazione Tipografico-libraria Italiana|url=https://archive.org/details/bibliografiaita02pubbgoog/page/n554/mode/2up|anno=1883|editore=Associazione tipografico-libraria italiana|p=848}}</ref> Nel 1897 venne pubblicata all'interno della raccolta ''Cinquanta novelle'' con il titolo ''Nevolina'', nella traduzione di [[Fanny Vanzi Mussini]].<ref name=":5" /> È stata anche tradotta nei primi anni 1930 da [[Antonio Gramsci]] con il titolo ''Nevina'', ma pubblicata solo nel 1980 nel volume ''Favole di libertà''.<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Gramsci|curatore=Elsa Fubini e Mimma Paulesu|altri=introduzione di Carlo Muscetta|titolo=Favole di libertà|anno=1980|editore=Vallecchi|SBN=IEI0010859}}</ref> Nella versione presente nella collana ''[[Tutte le fiabe]]'', il finale è diverso: la malvagia matrigna, giunta al castello per il matrimonio, rimane stupita: riavutasi dalla sorpresa, la regina tenta di fuggire, ma i presenti chiedono al re di punirla; in questo modo la donna, vestita di cenci e dimenticata, vive a lungo in un carcere oscuro, dove solo Biancaneve si reca spesso a darle conforto, poiché i buoni non conoscono l'odio.<ref>Da: {{cita libro|titolo=“[[Tutte le fiabe]]” - Enciclopedia della fantasia|anno=1962|editore=[[Fratelli Fabbri Editore|f.lli Fabbri]]|città=Milano|volume=1|sbn=URB0936212}}</ref>
== Adattamenti ==
=== Musica ===
* ''Schneewittchen'' (1851) canzone di [[Theodor Storm]],<ref>{{Cita web|url=https://www.ltit.it/scheda/opera/schneewittchen-theodor-storm-1851__7011|titolo=Letteratura tradotta in italia - LTit|sito=www.ltit.it|accesso=2025-08-20}}</ref> musicata da Rudolf Ewald Zingel nel 1908<ref>{{Cita web|url=https://portal.dnb.de/opac.htm?method=simpleSearch&cqlMode=true&query=nid=117004367|titolo=DNB, Katalog der Deutschen Nationalbibliothek|sito=portal.dnb.de|accesso=2025-08-20}}</ref> e successivamente da Armin Knab.<ref>{{Cita libro|nome=Armin|cognome=Knab|nome2=Theodor|cognome2=Storm|nome3=Hermann|cognome3=Claudius|titolo=Schneewittchen, V (X), orch - Schneewittchen|url=https://opac.rism.info/rism/Record/rism1001009961|accesso=2025-08-20}}</ref>
* ''Schneewittchen'' (1874) composizione musicale per coro femminile di [[Carl Reinecke]].<ref>{{Cita web|url=https://imslp.org/wiki/Schneewittchen,_Op.133_(Reinecke,_Carl)|titolo=Schneewittchen, Op.133 (Reinecke, Carl) - IMSLP|sito=imslp.org|accesso=2025-08-20}}</ref>
* ''[[Biancaneve nella jungla]]'' è un album, di genere [[Opera rock|opera pop-rock]], cantata dal coro degli [[Omelet]], prodotto e certificato rispettivamente da [[Miki Del Prete]] e [[Adriano Celentano]].
=== Opera lirica ===
* ''Biancaneve o il perfido candore'', opera da camera (1993), [[libretto]] e musica di [[Fabrizio De Rossi Re]].<ref>{{Cita web|url=https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/musicheria.net/attachments/article-a/90/Estrattoelenco_2.pdf|titolo=Biancaneve, ovvero il perfido candore|accesso=7 agosto 2023|pagina=5}}</ref>
* ''Schneewittchen'' (1998) opera da camera dal dramma di [[Robert Walser]] su musiche di [[Heinz Holliger]].
* ''Blanche-Neige'' (2011) opera per famiglie di Marius Felix Lange.<ref>{{Cita web|url=https://www.olyrix.com/oeuvres/1079/blanche-neige/personnages|titolo=Blanche-Neige de Marius Felix Lange - Personnages - Ôlyrix|sito=www.olyrix.com|accesso=2025-08-20}}</ref>
=== Balletto ===
* ''Biancaneve'' (1940) [[balletto]] su musiche di [[Riccardo Zandonai]].
* ''Blancanieves'' (2005) balletto su musiche di Emilio Aragón.<ref>{{Cita web|lingua=es|autore=Agencias|url=https://cincodias.elpais.com/cincodias/2005/08/25/sentidos/1124936838_850215.html|titolo=Tamara Rojo bailará 'Blancanieves', de Emilio Aragón|sito=Cinco Días|data=2005-08-25|accesso=2025-08-20}}</ref>
* ''[[Blanche Neige]]'' (2008) balletto di [[Angelin Preljocaj]].
=== Teatro ===
* ''Schneewittchen'' (1888), opera teatrale con musiche di [[Engelbert Humperdinck]] e libretto di Adelheid Wette.
* ''Snow White and the Seven Dwarfs'' (1912) di [[Jessie Braham]].
* ''Snövit'' (1950) di [[Astrid Lindgren]].
* ''Snow White and the Seven Dwarfs'' (1969) di [[Frank Churchill]], Larry Morey, [[Jay Blackton]] e Joe Cook. Adattamento musical del film Disney del 1937.
=== Cinema ===
[[File:Snow White (1916).webm|thumb|''Snow White'' (1916)]]
[[File:Snow_White_1916.jpg|miniatura|Locandina cinematografica di ''Snow White'' (1916)]]
[[File:SNOW WHITE DISNEY.jpg|thumb|upright=1.2|Biancaneve nella versione Disney.]]
[[File:The Seven Dwarfs Disney.jpg|miniatura|I sette nani nella versione Disney.]]
* ''[[Snow White (film 1902)|Snow White]]'' (1902), [[Cinema muto|film muto]] perduto prodotto da [[Siegmund Lubin]], primo adattamento cinematografico della fiaba.
* ''[[Snow White (film 1916 Dawley)|Snow White]]'' (1916), film muto diretto da [[James Searle Dawley]] tratto dall'opera di Braham.
* ''[[Snow White (film 1916 Weston)|Snow White]]'' (1916), film muto diretto da [[Charles Weston]].
* ''[[Snow White (film 1917)|Snow White]]'' (1917), [[cortometraggio]] muto con [[Elsie Albert]].
* ''[[Snow-White]]'', della [[Cartone animato|serie animata]] ''[[Betty Boop]]'' (1933) diretto da [[Fleischer Studios|Dave Fleischer]] e [[Roland Crandall]].
* ''[[Biancaneve e i sette nani (film 1937)|Biancaneve e i sette nani]]'' (''Snow White and the Seven Dwarfs'') (1937), [[Cinema d'animazione|film d'animazione]] prodotto da [[Walt Disney Productions]], generalmente considerato il più celebre adattamento della fiaba.<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.blackpoolgrand.co.uk/history-of-snow-white|titolo=History of Snow White|sito=Blackpool Grand Theatre|data=18 luglio 2020|lingua=en|accesso=10 gennaio 2024}}</ref><ref name=":4" /> È il primo lungometraggio d'[[animazione tradizionale]] e il primo [[Classici Disney|Classico Disney]].
* ''Schneewittchen und die sieben Zwerge'' (1939), film tedesco di [[Heinz Wolff]].
* ''[[Nero-Fumo e i sette nani neri|Coal Black and de Sebben Dwarfs]]'' (1943) di [[Robert Clampett|Bob Clampett]]. È una [[parodia]] della fiaba (con riferimento alla versione Disney), ritirata dal mercato con l'accusa di [[razzismo]].
* ''[[Biancaneve (film 1951)|Biancaneve]]'' (''Skazka o mortvoy tsarevne i o semi bogatyryakh'') (1951), mediometraggio sovietico della [[Sojuzmul'tfil'm]], tratto da una variante russa della fiaba scritta da [[Aleksandr Sergeevič Puškin]].
* ''[[I sette nani alla riscossa]]'' (1951), film italiano diretto da [[Paolo William Tamburella]] con [[Ave Ninchi]] e [[Rossana Podestà]].
* ''[[Lumikki ja 7 jätkää]]'' (1953), commedia musicale finlandese di [[Ville Salminen]], liberamente basata sulla fiaba.
* ''[[Schneewittchen und die 7 Zwerge]]'' (1955), film tedesco diretto da [[Erich Kobler]].
* ''Snow White and the Seven Fellows'' (1955), film di [[Hong Kong]].
* ''[[Biancaneve e i tre compari]]'' (''Snow White and the Three Stooges'') (1961), film statunitense diretto da [[Walter Lang]].
* ''Schneewittchen'' (1961), film della Germania dell'Est diretto da [[Gottfried Kolditz]] e prodotto dalla [[Deutsche Film AG|DEFA]].
* ''[[Divagazioni erotiche]]'' (''Grimms Märchen von lüsternen Pärchen'') (1969), [[film erotico]]-[[parodia|parodistico]] tedesco del [[regista]] [[Rolf Thiele]], con [[Gaby Fuchs]].
* ''[[La meravigliosa favola di Biancaneve]]'' (''Pamuk Prenses ve 7 cüceler'') (1970), film turco di [[Ertem Göreç]] con [[Zeynep Degirmencioglu]] e [[Suna Selen]].
* ''[[La principessa sul pisello (film 1973)|La principessa sul pisello]]'' (1976), film italiano diretto da [[Piero Regnoli]].
* ''[[Il signor Rossi cerca la felicità|Il Signor Rossi cerca la felicità]]'' (1976) di [[Bruno Bozzetto]], [[parodia]] animata di una parte della [[fiaba]] (anche qui il riferimento è la versione Disney).
* ''[[Biancaneve & Co.]]'' (1982), film [[Parodia|parodistico]]-[[Commedia sexy all'italiana|erotico]] di [[Mario Bianchi (regista cinematografico)|Mario Bianchi]] con [[Michela Miti]].
* ''[[Biancaneve (film 1987)|Biancaneve]]'' (''Snow White'') (1987), film di [[Michael Berz]] con [[Diana Rigg]], [[Billy Barty]], [[Nicola Stapleton]] e [[Sarah Patterson]].
* ''[[Biancaneve - E vissero felici e contenti]]'' (''Happily Ever After: Snow White’s Greatest Adventure'') (1989), [[Cinema d'animazione|film d'animazione]] di [[John Howley]] prodotto dalla [[Filmation]], è un seguito della fiaba dei fratelli Grimm.
* ''Biancaneve'' (''Snow White'') (1990), cortometraggio d'animazione [[direct-to-video]] dell'[[Golden Films|American Film Investment Corporation]].
* ''[[The Magic Riddle]]'' (''Fantasia Magica'') (1992) film d'animazione di Yoram Gross, parzialmente ispirato alla fiaba.
* ''Biancaneve'' (''Snow White'') (1994), film d'animazione direct-to-video della [[Golden Films]].
* ''Snow White and the Magic Mirror'' (1994), mediometraggio d'animazione direct-to-video.
* ''Biancaneve'' (''Snow White'') (1995) film d'animazione direct-to-video diretto da Toshiyuki Hiruma.
* ''[[Biancaneve e i sette nani (film 1995)|Biancaneve e i sette nani]]'' (1995), film [[pornografia|pornografico]] italiano diretto da [[Franco Lo Cascio]], con [[Julia Larot]] e [[Sean Michaels]].
* ''[[Biancaneve nella foresta nera]]'' (''Snow White: A Tale of Terror'') (1997), film statunitense di [[Michael Cohn]] con [[Sigourney Weaver]], [[Sam Neill]], [[Taryn Davis]] e [[Monica Keena]].
* ''[[Biancaneve... dieci anni dopo]]'' (1999), film [[pornografia|pornografico]] italiano diretto da [[Franco Lo Cascio]] (aka [[Franco Lo Cascio|Luca Damiano]]), con [[Kelly Trump]] e [[Nikki Andersson]].
* ''[[Branca de Neve]]'' (2000), film portoghese diretto da [[João César Monteiro]].
* ''[[7 Zwerge - Männer Allein im Wald]]'' (2004), film tedesco diretto da [[Sven Unterwaldt jr.]], con [[Nina Hagen]].
* ''[[7 Zwerge - Der Wald ist nicht Genug]]'' (2006), film tedesco diretto da Sven Unterwaldt jr., con [[Nina Hagen]].
* ''[[Blanche-Neige, la suite]]'' (2007) commedia animata per adulti franco-belgo-britannica diretta da [[Picha]].
* ''[[Shrek terzo]]'' (''Shrek the Third'') (2007), film d'animazione della serie cinematografica ''[[Shrek (franchise)|Shrek]]'', in cui compare Biancaneve.
* ''[[Sydney White - Biancaneve al college]]'' (2007), film diretto da [[Joe Nussbaum]], che rilegge la [[fiaba]] in chiave moderna e adolescenziale.
* ''[[Biancaneve e gli 007 nani]]'' (''Happily N'Ever After 2'') (2009), film d'animazione di [[Steven E. Gordon]] e [[Boyd Kirkland]]. Nel doppiaggio italiano, le voci dei personaggi principali sono state affidate ad [[Antonella Clerici]], [[Jerry Calà]], [[Laura Boccanera]], [[Fabrizio Pucci]] e [[Davide Lepore]].
* ''[[Grimm's Snow White]]'' (2012), film prodotto da [[The Asylum]] diretto da [[Rachel Lee Goldenberg]] con [[Jane March]] ed [[Eliza Bennett]].
* ''[[Biancaneve (film 2012)|Biancaneve]]'' (''Mirror Mirror'') (2012), regia di [[Tarsem Singh]] con [[Lily Collins]] e [[Julia Roberts]].
* ''[[Biancaneve e il cacciatore]]'' (''Snow White and the Huntsman'') (2012), regia di [[Rupert Sanders]] con [[Kristen Stewart]] e [[Charlize Theron]].
* ''[[Blancanieves]]'' (2012), film muto spagnolo diretto da [[Pablo Berger]].
* ''[[Snow White: A Deadly Summer]]'' (2012), film horror di [[David DeCoteau]].
* ''[[I 7 nani]]'' (''Der 7bte Zwerg'') (2014), film d'animazione tedesco in cui appaiono diversi personaggi della fiaba.
* ''[[Il cacciatore e la regina di ghiaccio]]'' (''The Huntsman: Winter's War'') (2016) sequel di ''Biancaneve e il cacciatore'', diretto da [[Cedric Nicolas-Troyan]].
* ''[[C'era una volta il Principe Azzurro]]'' (''Charming'') (2018), film d'animazione di [[Ross Venokur]] in cui compare Biancaneve.
* ''[[Bianca come la neve]]'' (''Blanche comme neige'') (2019) di [[Anne Fontaine]].
* ''[[Scarpette rosse e i sette nani]]'' (''Red Shoes and the Seven Dwarfs'') (2019), regia di [[Sung-ho Hong]].
* ''[[The Death of Snow White]]'' (2025), regia di [[Jason Brooks]], film horror basato sulla favola dei [[Fratelli Grimm]] con [[Sanae Loutsis]] e [[Chelsea Edmundson]] nei ruoli di Biancaneve e della Regina Cattiva.
* ''[[Biancaneve (film 2025)|Biancaneve]]'' (''Snow White'') (2025), regia di [[Marc Webb]] con [[Rachel Zegler]] e [[Gal Gadot]]. Remake del classico Disney del 1937.
=== Televisione ===
* ''Schneewittchen'' (1959), film per la TV tedesco diretto da [[Fritz Genschow]].
* ''[[Buon Natale Biancaneve]]'' (''A Snow White Christmas'') (1980), speciale natalizio della [[Filmation]] diretto da [[Kay Wright]] e incentrato sull'omonima figlia di Biancaneve.
* ''Biancaneve e i Sette Nani'' (1984), episodio della serie televisiva statunitense ''[[Nel regno delle fiabe]]'' (''Shelley Duvall’s Faerie Tale Theatre''), diretto da [[Peter Medak]] con [[Vanessa Redgrave]] ed [[Elizabeth McGovern]].
* ''[[C'era una volta Biancaneve]]'' (''Sněhurka a sedm trpasliku'') (1992), film per la TV [[Cecoslovacchia|cecoslovacco]] di [[Ludvík Ráža]] con [[Natalie Minko]], [[Alessandro Gassmann]] e [[Gudrun Landgrebe]].
* ''[[La leggenda di Biancaneve]]'' (''Shirayuki Hime no densetsu'') (1994) è una serie d'animazione [[Italia|italo]]-[[giappone]]se di 52 episodi prodotta da [[Tatsunoko]] e [[Mondo TV]].
* ''Snow White'' (1996), episodio della serie animata ''[[Happily Ever After: Fairy Tales for Every Child]]'' della [[HBO]] Animation, con le voci originali di [[Buffy Sainte-Marie]], [[Graham Greene (attore)|Graham Greene]] e [[Robert Guillaume]].
* ''Biancaneve e i sette nani'' (1997), speciale della serie animata britannica ''[[Lupi, streghe e giganti]]'' (''Wolves, Witches and Giants'') (1995-99).
* ''[[La vera storia di Biancaneve]]'' (''Snow White: The Fairest of Them All'') (2001), film per la TV statunitense della [[regista]] [[Caroline Thompson]] con [[Kristin Kreuk]] e [[Miranda Richardson]].
* Biancaneve, il Principe Azzurro, la Matrigna e molti altri personaggi della fiaba, sono tra i protagonisti della serie TV ''[[C'era una volta (serie televisiva)|C'era una volta]]'' (''Once Upon a Time'') (2011-2018). I primi tre sono interpretati rispettivamente da [[Ginnifer Goodwin]], [[Josh Dallas]] e [[Lana Parrilla]].
* ''[[Ever After High]]'' (2013-2017) serie animata basata sull'omonima linea di bambole, in cui le protagoniste Raven Queen e Apple White sono rispettivamente le figlie della Regina Cattiva e di Biancaneve. Inoltre le madri delle protagoniste appaiono nello speciale ''[[Ever After High|Ever After High - Dragon Games]]''.
* ''[[Lo strano Natale di Bianca Snow]]'' (''A Snow White Christmas'') (2018) film televisivo di [[Kristin Fairweather]].
=== Video musicali ===
* Il [[cortometraggio]] ''[[Tristana (singolo)|Tristana]]'' (1987) della [[Cantautore|cantautrice]] [[francia|francese]] [[Mylène Farmer]] mostra la storia di Biancaneve, interpretata dalla stessa [[artista]], ambientata nel periodo della [[Rivoluzione russa]]. Tuttavia nel [[videoclip]] la [[protagonista]] non si salverà, al contrario della versione originale.
* Il video della canzone ''[[Sonne]]'' dei [[Rammstein]] mostra in modo parodistico i membri della band come dei nani che lavorano in una miniera per procurare oro a Biancaneve (dipendente da sniffare quest'ultimo) spinti dall'attrazione sessuale nei suoi confronti.
* il video della canzone ''[[Va Va Voom]]'' del 2012 vede ''[[Nicki Minaj]]'' in una parodia della fiaba.
=== Diapositive stereoscopiche ===
* Una versione della [[fiaba]] di Biancaneve è stata realizzata nel
===
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Il 12 dicembre 1937 esordisce, sui [[quotidiano|quotidiani]] [[Stati Uniti d'America|statunitensi]], la riduzione a fumetti del [[film]] ''[[Biancaneve e i sette nani (film 1937)|Biancaneve e i sette nani]]'': i testi erano di [[Merrill De Maris]], uno degli autori che lavorò sul film, e i disegni di [[Hank Porter]]. Si tratta di tavole domenicali a colori facenti parte della serie ''[[Sinfonie allegre (fumetto)|Sinfonie allegre]]''. L'adattamento a fumetti introduce il nome proprio della regina (''Grimhilde'', in Italia ''Grimilde''), che nel lungometraggio animato viene chiamata semplicemente "the evil queen" ("la regina cattiva"), e presenta delle scene aggiuntive rispetto al lungometraggio, in particolare la prigionia e la successiva fuga del principe dai sotterranei della regina. Si trattava di scene presenti nella sceneggiatura originaria ma tagliate dal lungometraggio per abbreviarne la durata. La storia si conclude con la tavola domenicale del 24 aprile 1938, venendo sostituita dalla settimana successiva dall'adattamento di un cortometraggio dei tre porcellini (''Jimmy porcellino inventore'').
Negli anni successivi furono prodotte, sia negli Stati Uniti sia in Italia, nuove storie a fumetti con i personaggi del lungometraggio animato. La prima di queste storie fu ''Biancaneve e il mago Basilisco'' (1939), seguito del film in cui viene introdotto il mago Basilico, inquietante cattivo che rapisce Glauco, il figlio di Biancaneve, per farne il suo erede, ma finirà ucciso dai Sette Nani. La seconda fu ''I Sette Nani cattivi contro i Sette Nani buoni'' (1939-1940), in cui furono introdotti i sette nani cattivi, i quali rapiscono Cucciolo chiedendo come riscatto la miniera dei Nani Buoni. Entrambe queste storie erano di produzione italiana, furono sceneggiate da [[Federico Pedrocchi]] e disegnate da [[Nino Pagot]], e furono pubblicate a puntate sul settimanale ''[[Paperino e altre avventure]]'' dal numero 72 dell'11 maggio 1939 al numero 121 del 18 aprile 1940.
Per rivedere [[Sette Nani|uno dei nani]], Cucciolo, ci vorrà il
Da allora in poi vengono prodotte, quasi ininterrottamente fino agli [[Anni 1990|anni novanta]], storie sui personaggi del [[Biancaneve e i sette nani (film 1937)|film]], spesso abbinandole alle feste di fine anno, come da [[tradizione]] consolidata sin dalla prima storia di Martina e Scarpa. Tra gli altri [[disegnatore|disegnatori]] che hanno lavorato su questa saga, non si possono non citare
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* Nel 1972 [[Renzo Barbieri]] e [[Giuseppe Pederiali|Rubino Ventura]], crearono un [[Biancaneve (fumetto)|fumetto italiano]] ispirato alla favola omonima dei [[fratelli Grimm]] e, in parte, al celebre [[Biancaneve e i sette nani (film 1937)|Classico Disney]]. L'opera, pubblicata dalla [[Segi]]- [[Edifumetto]], fu una rivisitazione in chiave erotica del personaggio di Biancaneve, (una rivoluzione radicale del personaggio e delle sue prerogative insite nelle fiabe per bambini) nonostante lo stupore e lo scandalo che provocò nella società dell'epoca (sequestri, processi, intimidazioni, ma anche una grande attenzione sui media nazionali e una vasta eco nel mondo culturale) ebbe un grande successo di critica e di vendite, ( un fenomeno editoriale che ebbe anche varie traduzioni sia in Europa e Sudamerica) ancora oggi è una serie molto ricercata e collezionata dagli appassionati del fumetto erotico, si snodò nell'arco di 94 numeri, suddivisi in 4 [[serie a fumetti|serie]]. Il [[disegnatore]] delle prime ventisei storie fu il noto Artista veneziano [[Leone Frollo]], sceneggiatura di [[Giuseppe Pederiali]] (Rubino Ventura) mentre le copertine furono realizzate dal maestro [[Alessandro Biffignandi]] il personaggio ebbe molti epigoni ( [[Cenerentola]], [[Pinocchio]], [[Alice]], la [[Fata Turchina]], fiabe proibite,ecc..) dando vita ad un genere, le sexy favole, fenomeno editoriale tutto italiano.<ref> Biancaneve, numero 1 i nani viziosi, Edifumetto,1972</ref><ref> Eros in fabula,(l'irripetibile stagione delle fiabe erotiche a fumetti) [[Davide Barzi]].
Cut-up publisching, 2024. </ref>
* Una versione più [[crudeltà|crudele]] della fiaba è stata realizzata da [[Alberto Breccia]] e [[Carlos Trillo]] nella [[serie a fumetti]] ''[[Chi ha paura delle fiabe?]]''.
* È unica la versione di questa fiaba realizzata dalla [[Mangaka|manga-ka]] [[Kaori Yuki]] e pubblicata nel [[manga]] ''[[Ludwig (manga)|Ludwig Kakumei]]'' (in [[Lingua italiana|italiano]] letteralmente "La rivoluzione di Ludwig"; tradotto come ''Ludwig''). Biancaneve è qui una [[principessa]] bellissima ma altrettanto crudele, e i nani muoiono uno dopo l'altro al posto della ragazza, uccisi dai vari assassini comandati dalla sua matrigna, la regina cattiva. La parte relativa all'[[avvelenamento]] causato dalla [[mela]] coincide, e anche il risveglio dovuto al boccone avvelenato che accidentalmente le esce dalla bocca. Arrivata a palazzo, però, questa Biancaneve diventa l'amante del re per averne dei vantaggi, pur promettendo di sposare il [[principe]]. Come nella versione dei [[fratelli Grimm]], Biancaneve si vendica della sua matrigna, la Regina cattiva, facendole calzare delle scarpe di ferro arroventate, ma quando il principe si rende completamente conto della [[crudeltà]] di questa fanciulla, decide di troncare i rapporti; in una stanza semibuia, le spiega di aver capito che tipo di persona sia lei veramente, e che le sue azioni non resteranno impunite. Biancaneve, che nascondeva sotto il vestito una [[pistola]], spara al principe, ma viene colpita dal suo stesso [[proiettile]]. Biancaneve muore, e il principe afferma che solo in quel momento lei è veramente la più bella.
== Note ==
<references
== Voci correlate ==
* [[Catottromanzia]]
* [[
* [[Metamorfosi (Ovidio)|Chione]] di [[Ovidio]]
* [[Syair Bidasari]], poema malese
* [[Pentamerone|La giovane schiava]] di [[Giambattista Basile]]
* [[Storia della principessa morta e dei sette cavalieri|La principessa e i 7 cavalieri]] di [[Aleksandr Puskin]]
* [[Fiabe italiane|"La Bella Venezia", o "Giricoccola"]] di [[Italo Calvino]]
* [[Myrsina]] di [[Georgios A. Megas]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |url=http://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/biancaneve |titolo=La fiaba di Biancaneve |accesso=25 agosto 2023}}
* {{cita web |url=http://www.airesis.net/ArsRegia/ars%20regia%201/sermonti_biancaneve.htm |titolo="Biancaneve e i sette nani": una fiaba d'argento |accesso=25 agosto 2023}}
* {{cita web |url=http://digilander.libero.it/lucianogatto/Storie/Tematiche/Biancaneve/primapag.htm |titolo=“Biancaneve e i sette nani” nel fumetto |editore=dal sito ufficiale di [http://digilander.libero.it/lucianogatto/ Luciano Gatto] |accesso=25 agosto 2023}}
* {{Cita web |url=https://www-2.cs.cmu.edu/~spok/grimmtmp/042.txt |titolo=Versione in inglese |formato=txt}}
* {{cita web |url=http://www.paroledautore.net/fiabe/classiche/grimm/biancaneve.htm |titolo=Versione finale del 1819}}
* {{cita web |url=http://www.paroledautore.net/fiabe/classiche/grimm/biancaneve_prima-stesura-1812.htm |titolo=Prima stesura del 1812}}
* {{cita web |url=http://www.cinemedioevo.net/Film/Cronologie/filmografia_biancaneve.htm |titolo=Filmografia su Biancaneve|accesso=25 agosto 2023}}
* {{cita web |url=http://www.niwanoyuki.it/index2.php |titolo=Niwa No Yuki - Sito sulle opere di Kaori Yuki|accesso=25 agosto 2023}}
* {{cita web |url=http://www.pinu.it/principessa_sette.htm |titolo=La principessa e i sette cavalieri |autore=Aleksandr Puskin |accesso=6 febbraio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111014094248/http://www.pinu.it/principessa_sette.htm}}
* {{Treccani|biancaneve||accesso=25 agosto 2023}}
* {{Treccani|biancaneve_(Enciclopedia-dei-ragazzi)||autore=Francesca Borusso|anno=2005|accesso=25 agosto 2023}}
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