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{{montagna
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La '''Croda del Becco''' (''Seekofel'' in [[lingua tedesca|tedesco]]; ''Sass dla Porta'' o ''Cul de ra Badessa'' in [[lingua ladina|ladino]]) è un monte facente parte del [[gruppo della [[Croda Rossa d'Ampezzo]],<ref>Secondo la classificazione della [[SOIUSA]] è un [[gruppo alpino]] della [[sottosezione alpina]] [[Dolomiti di Sesto, di Braies e d'Ampezzo]].</ref> alltra il [[Parco naturale regionale delle Dolomiti d'internoAmpezzo|Parco Naturale delle Dolomiti di Ampezzo]] ([[Provincia di Belluno]]) e le [[Dolomiti di Braies]] ([[catena montuosa|catena]] delle [[Dolomiti]] orientali), a nord di [[Cortina d'Ampezzo]] e a sud-ovest di [[Braies]]. Rappresenta infatti, il punto più settentrionale del Comune di [[Cortina d'Ampezzo]].
 
== Descrizione ==
Image[[File:Pragser Wildsee und Seekofel 2.jpg|Il [[Lagolago di Braies]] con la Croda sullo sfondo.|left|thumb]]
La Croda del Becco, la cui vetta si erge per 2.810 [[metri sul livello del mare|m s.l.m.]], si trova a sud della località [[AltoProvincia Adigeautonoma di Bolzano|altoatesina]] di Braies (presso [[Dobbiaco]]) e a nord della [[Valle d'Ampezzo|Conca ampezzana]]. Da secoli, segna il confine tra i territori ampezzani e quelli tirolesipusteresi, e ancor oggi delimita il punto più settentrionale del comune di [[Cortina d'Ampezzo]].
Ha una conformazione piuttosto regolare, quasi arrotondata, senza particolari picchi o speroni. Ai piedi del suo versante settentrionale, è situato il [[lago di Braies]] (''Pragser Wildsee'' in tedesco).
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== Le denominazioni ==
I nomi attribuiti a questo monte nelle tre lingue italiana, ladina e tedesca, sono tutti "nomi parlanti"<ref>{{cita libro| nome=Massimo | cognome=Spampani | titolo=op. cit. | paginepp=pp. 119 e ss. }}</ref>:
* l'italianola denominazione italiana ''Croda del Becco'' deriva dal fatto che, lungo le pendici idi questo rilievo, prospera una nutrita comunità di [[Capra ibex|stambecchi]];
* illa tedescodenominazione tedesca ''Seekofel'' significa semplicemente "Picco sul lago" (il lago di Braies).
* le denominazioni ladine hanno, invece, due diverse origini:
:*# il nome ''Sass dla Porta'' avrebbe origini mitologiche; deriverebbe, infatti, dalla [[saga (letteratura)|saga]] del [[Regno dei Fanes]], un antico reame della [[mitologia]] [[Ladinia|ladina]] che sarebbe esistito nelle attuali vallate dolomitiche in tempi immemorabili. Ogni anno, in una notte di luna piena, i pochi superstiti del popolo dei Fanes, distrutto dall'avidità di un re usurpatore, esceescono dall'enorme buco naturale scavato nella roccia del monte e percorreeffettuano in barca il giro del lago di Braies, guidati dalla proprialoro regina e da Lujanta, mitica [[eroe|eroina]]<ref>L'intera saga del Regno dei Fanes, le ricerche e le interpretazioni di autorevoli studiosi italiani e tedeschi sono reperibili su [http://www.ilregnodeifanes.it/italiano/Analisi3.htm Il regno dei Fanes]</ref>.
:*# l'appellativo ''CulCu de ra BadessaBadesa'' trarrebbe le proprie origini, invece, da fatti storici. Il crinale della Croda del Becco segnò per parecchi secoli il confine tra i territori amministrati dalle [[Regole d'Ampezzo]] e quelli sottoposti alla giurisdizione del castello-badia di Sonnenburg, oggi detto [[Castel Badia]], nel comune di [[San Lorenzo di Sebato]], presso [[Brunico]]. Verso la metà del [[XV secolo]], tuttavia, la più celebre delle [[badessa|badesse]] di Sonnenburg, l'energica e bellicosa Verena von Stuben, tentò insistentemente di annettere la prosperosa conca ampezzana ai territori soggetti all'autorità del proprio convento. Dopo molti scontri, la badessa (che tra l'altro si era più volte ribellata all'autorità del potente [[diocesi di Bolzano-Bressanone|verscovovescovo di Bressanone]], il [[filosofo]] e [[cardinale]] [[Niccolò Cusano]]) dovette desistere. È così, dunque, che gli ampezzani presero a chiamare sdegnosamente questo monte, dalla forma piuttosto arrotondata e che segnava il confine meridionale dei possedimenti dell'odiata badessa, ''CulCu de ra BadessaBadesa''.
 
== Escursionismo ==
La Croda del Becco offre un magnifico itinerario escursionistico. Partendo dall'Hotel Lago di Braies (1.494 m s.l.m.), si costeggia la riva orientale del piccolo bacino lacustre fino a prendere la mulattiera (segnavia n. 1) che porta sino alla ''forcella Sora Forno'' (2.388 m) e al sottostante [[Rifugio Biella]] (in tedesco ''Seekofelhütte'', 2.327 m), gestito dal [[Club Alpino Italiano|CAI]] di [[Treviso]]. Alla forcella, è possibile prendere un sentiero di maggiore difficoltà che porta sino alla vetta della Croda. Dal rifugio, invece, si continua percorrendo il sentiero n. 23 che, costeggiando l'[[Alpe di Sennes]], valica la ''forcella Riodalato'' (2.331 m) e quindi scende fino alla carrabile n. 19, che ricollega al lago di Braies.<ref> Maggiori informazioni su [http://www.planetmountain.com/trekking/escursioni/itinerari/scheda.php?id_itinerario=207&lang=ita&id_tipologia=37 Plantemountain]</ref>
 
== Faunistica ==
Su questo rilievo è stata reintrodotta, nell'ultimo ventennio, una piccola comunità di ''[[Capracapra ibex]]'' (volgarmente chiamati "stambecchi"), il cui numero fluttua tra i 50 e i 100 esemplari.<ref>{{cita web|titolo=Parco naturale delle Dolomiti d'Ampezzo|url=http://www.dolomitiparco.com/pages/pag04.html|accesso=09-10-9 ottobre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120124005154/http://www.dolomitiparco.com/pages/pag04.html|dataarchivio=24 gennaio 2012}}</ref> Scomparsi nel [[XX secolo]] a causa dell'eccessiva [[caccia|attività venatoria]], gli stambecchi prosperano ora in quest'area e si sono diffusi anche alle altre vette ampezzane e dell'alto [[Cadore]], raggiungendo l'[[Antelao]], il [[CristalloMonte (monte)Cristallo|Cristallo]] e, il [[Lagazuoi]] e soprattutto le [[Marmarole]].
 
== Galleria fotograficaEscursionismo ==
{{Disclaimer|pericolo}}
La Croda del Becco offre un magnifico itinerario escursionistico. Partendo dall'Hotel Lago di Braies (1.494 &nbsp;m [[s.l.m.]]), si costeggia la riva orientale del piccolo bacino lacustre fino a prendere la mulattiera (segnavia n. 1) che porta sino alla ''forcella Sora Forno'' (''Ofenscharte'', 2.388 &nbsp;m) e al sottostante [[Rifugiorifugio Biella]] (in tedesco ''Seekofelhütte'', 2.327 &nbsp;m), gestito dal [[Club Alpino Italiano|CAI]] di [[Treviso]]. Alla forcella, è possibile prendere un sentiero di maggiore difficoltà che porta sino alla vetta della Croda. Dal rifugio, invece, si continua percorrendo il sentiero n. 23 che, costeggiando l'[[Alpe di Sennes]], valica la ''forcella Riodalato'' (anche nota come ''Forcela de Riciogogn'', a 2.331 &nbsp;m) e quindi scende fino allaal carrabilesentiero n. 19, che ricollega al lago di Braies. Nonostante questa sia una delle maggiori vie per accedere alla Croda del Becco, anche l'itinerario per il verso opposto è effettuabile.<ref> Maggiori informazioni su [http://www.planetmountain.com/trekking/escursioni/itinerari/scheda.php?id_itinerario=207&lang=ita&id_tipologia=37 Plantemountain]</ref>
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
ImmagineFile:DolomitenSeekofelhütte und Seekofel.jpg|LaIl [[rifugio Biella]] con la vetta della Croda del Becco.
ImageFile:SeekofelhütteLago unddi Seekofelbraies 7.jpgJPG|IlLago Rifugiodi BiellaBraies ghiacciato con la vetta della Croda delsullo Becco.sfondo
ImageFile:WildeFanes Sender- undDolomites Seekofel- South Tyrol 3.jpg|IlLa Wildevetta Sender e ladella Croda del Becco.
File:Croda del Becco - croce.JPG|La croce sulla vetta
Image:Seekofelhütte - 2327 m.n.m..jpg|Il Rifugio Biella d'inverno.
File:Rif biella vert.jpg|La Croda del Becco con ai suoi piedi il rifugio Biella
Image:Pragser Wildsee und Seekofel 2.jpg|Il [[Lago di Braies]] con la Croda sullo sfondo.
Image:Lago di braies 7.JPG|Lago di Braies ghiacciato con la Croda sullo sfondo.
Image:Fanes - Dolomites - South Tyrol 3.jpg|La vetta della Croda del Becco.
</gallery>
 
== Bibliografia ==
* AA. VV.: ''Grande atlante escursionistico delle Dolomiti'', Kompass - Fleischmann editore, Trento, 2004. ISBN 3-85491-607-8
* Dibona, Dino: ''Tutto quello che vorreste (e dovreste) sapere sulle Dolomiti'', Newton & Compton editore, 2005. ISBN 88-541-0484-1
* Spampani, Massimo: '' Alemagna. Storie, luoghi, personaggi lungo la via del nord da Venezia al Tirolo attraverso le Dolomiti'', Mursia, Milano, 2009. ISBN 978-88-425-4183-7
 
== Note ==
{{<references}} />
 
== Bibliografia ==
* AA. VV.:, ''Grande atlante escursionistico delle Dolomiti'', Trento, Kompass - Fleischmann editore, Trento, 2004. ISBN 3-85491-607-8.
* Dino Dibona, Dino: ''Tutto quello che vorreste (e dovreste) sapere sulle Dolomiti'', Newton & Compton editore, 2005. ISBN 88-541-0484-1.
* Massimo Spampani, Massimo: '' Alemagna. Storie, luoghi, personaggi lungo la via del nord da Venezia al Tirolo attraverso le Dolomiti'', MursiaMilano, MilanoMursia, 2009. ISBN 978-88-425-4183-7.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonspreposizione=Seekofelsulla}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{de}}cita [web|http://www.alpenverein.it/ |Alpenverein del Sud Tirolo]|lingua=de}}
* {{cita web|https://www.hiwio.com/it/Articolo/Escursione-sulla-Croda-Del-Becco-a-Braies-590|Descrizione e immagini escursione sulla Croda del Becco}}
 
{{Portale|Alto Adige|montagna|Veneto}}
 
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[[cs:Seekofel]]
[[de:Seekofel]]
[[en:Seekofel]]
 
[[Categoria:Montagne delle Dolomiti]]
[[Categoria:Montagne dell'Alto Adige]]
[[Categoria:Montagne della provincia di Belluno]]