Collesano: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati della Sicilia|marzo 2022}}
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
{{Divisione amministrativa
|nomeComune = Collesano
|panoramaNome = Collesano.jpg
|linkStemmaPanorama = Panorama (Collesano-Stemma) 27 10 2024 03.pngjpg
|siglaRegioneDidascalia = SIC
|Bandiera =
|siglaProvincia = PA
|Voce bandiera =
|latitudineGradi = 37
|Stemma = Collesano-Stemma.png
|latitudineMinuti = 55
|Voce stemma =
|latitudineSecondi = 0
|Stato = ITA
|longitudineGradi = 13
|Grado amministrativo = 3
|longitudineMinuti = 56
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|longitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 2 = Palermo
|altitudine = 468
|Amministratore locale = Tiziana Cascio
|superficie = 108
|Partito = [[lista civica|siAmo Collesano]]
|abitanti = 4.153
|Data elezione = 29-5-2023
|anno = Aprile 2010
|Data istituzione =
|densita = 39
|frazioniAltitudine =
|Sottodivisioni =
|comuniLimitrofi = [[Campofelice di Roccella]], [[Cerda]], [[Gratteri]], [[Isnello]], [[Lascari]], [[Scillato]], [[Termini Imerese]]
|Divisioni confinanti = [[Campofelice di Roccella]], [[Cerda]], [[Gratteri]], [[Isnello]], [[Lascari]], [[Scillato]], [[Termini Imerese]]
|cap = 90016
|Zona sismica = 2
|prefisso = [[0921]]
|Gradi giorno = 1379
|istat = 082032
|Nome abitanti = collesanesi
|fiscale = C871
|Patrono = [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] dei [[Miracolo|Miracoli]]
|zonaSismica = 2
|Festivo = 26 maggio
|nomeAbitanti = Collesanesi
|PIL =
|patrono = [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] dei [[Miracolo|Miracoli]]
|PIL procapite =
|festivo = 26 maggio
|Mappa = Map of comune of Collesano (metropolitan city of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|sito = http://www.comune.collesano.pa.it/
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Collesano nella città metropolitana di Palermo
}}
'''Collesano''' (''GulisanuUlisanu'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=220 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/220 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 4.254{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provinciacittà metropolitana di Palermo]] in [[Sicilia]].
 
È sede del Museo dedicato alla competizione automobilistica [[Targa Florio]], di cui costituiva uno dei passaggi principali. Fa parte del [[Parco delle Madonie]].
Fa parte del [[Parco delle Madonie]].
{{dx|[[File:Collesano.svg|thumb|Il comune di Collesano nella provincia di Palermo]]}}
== Geografia ==
Il centro abitato di Collesano sorge su un'area collinare posta ai piedi del rilievo [[carbonatico]] di "Poggio Grotta del Signore" (897 m s.l.m.), delimitato da due torrenti, il Mora a nord e il Zubbio ad ovest, entrambi confluenti a valle nel torrente [[Roccella (torrente)|Roccella]].
 
== Geografia fisica ==
Il territorio comunale, parte del quale ricade all'interno del [[Parco delle Madonie]], si colloca sul versante nord-occidentale del gruppo montuoso delle [[Madonie]] occidentali. I rilievi che circondano il paese e ne caratterizzano il paesaggio con le loro peculiarità, morfologica e vegetazionale, sono: Monte Castellano (1.656 m), monte Cucullo (1.311 m), Pizzo Giammarusa (1.064 m) e infine Monte d'Oro (808 m) che si erge isolato ad ovest del centro abitato.
Il centro abitato di Collesano sorge lungo il declive di un'ampia vallata posta ai piedi del rilievo [[carbonatico]] "Poggio Grotta del Signore" (897&nbsp;m [[s.l.m.]]), delimitata da due torrenti, il Mora a nord e lo Zubbio ad ovest, entrambi confluenti a valle nel [[Roccella (torrente)|torrente Roccella]].
 
Il territorio comunale, parte del quale ricade all'interno del [[Parco delle Madonie]], si colloca sul versante nord-occidentale del gruppo montuoso delle [[Madonie]] occidentali. I rilievi che circondano il paese e ne caratterizzano il paesaggio con le loro peculiarità, morfologica e vegetazionale, sono: Monte Castellaro (1.656&nbsp;m), monte Cucullo (1.311&nbsp;m), Pizzo Giammarusa (1.064&nbsp;m) e infine Monte d'Oro (808&nbsp;m) che si erge isolato ad ovest del centro abitato.
Diverse sono le fasce di vegetazione, dalle quote più basse a quelle più elevate, con varietà di essenze arboree e arbustive.
*Alle quote più basse troviamo il tipico paesaggio agrario di [[uliveto|uliveti]], [[vigneto|vigneti]] e [[agrumeto|agrumeti]] a cui si aggiungono i seminativi.
*Oltre i 600 metri s.l.m. è presente la [[macchia mediterranea]] che forma in alcuni casi anche il sottobosco dei [[quercia|querceti]], costituito a queste quote da roverelle e sughere.
*Dai 600 ai 1.000 metri il [[sughero|sughereto]] viene via via sostituito dai [[leccio|lecceti]], nel cui sottobosco troviamo specie di notevole interesse botanico quali [[felci]], [[rosa peonia|rose peonie]], [[orchidea|orchidee]], insieme a [[ciclamino|ciclamini]] ed [[anemone|anemoni]].
*Al di sopra di 1.000 metri la specie arborea predominante è il [[faggio]].
 
Diverse sono le fasce di vegetazione, dalle quote più basse a quelle più elevate, con varietà di essenze arboree e arbustive.
== Storia ==
* Alle quote più basse troviamo il tipico paesaggio agrario di [[Oliveto|oliveti]], [[Vigneto|vigneti]] e [[agrumeto|agrumeti]] a cui si aggiungono i seminativi.
Sorse alla sommità del Monte d'Oro, come centro [[Arabi|arabo]], citata dal geografo arabo [[Al Muqaddasi]] nel [[X secolo]] con il nome di ''Qal’at as-sirat'' (“rocca sulla retta via”).. Il sito aveva avuto una frequentazione anche in epoca protostorica, come provano le ceramiche rinvenute in alcune grotte, datate al [[VII secolo a.C.]]
* Oltre i 600 metri [[s.l.m.]] È presente la [[macchia mediterranea]] che forma in alcuni casi anche il sottobosco dei [[quercia|querceti]], costituito a queste quote da roverelle e sughere.
* Dai 600 ai 1.000 metri il [[sughero|sughereto]] viene via via sostituito dai [[leccio|lecceti]], nel cui sottobosco troviamo specie di notevole interesse botanico quali [[felci]], [[rosa peonia|rose peonie]], [[orchidea|orchidee]], insieme a [[ciclamino|ciclamini]] ed [[anemone|anemoni]].
*Dai 1000 ai 1400 sui versanti settentrionali crescono querceti mesofili o pascoli con esemplari isolati di acero e rovere, sui versanti meridionali, più caldi il leccio si spinge in quota a lambire la faggeta.
* Al di sopra di 1.400 metri la specie arborea predominante è il [[faggio]].
 
=== Clima ===
Dopo la conquista [[Normanni|normanna]], con il nome di Golisano (Collesano), divenne centro di un [[Feudalesimo|feudo]] esteso tra il torrente Roccella e l'interno delle Madonie, inizialmente concesso a Rainolfo, nipote del [[Ruggero I di Sicilia|gran conte Ruggero]]. Dopo una ribellione, il centro fortificato venne distrutto da [[Ruggero II di Sicilia]] e ricostruito nel sito attuale, dandolo in feudo ad Adelicia di Montecaveoso ([[1140]]).
{{ClimaAnnuale
| nome = Collesano<ref name="it.climate-data.org">https://it.climate-data.org/___location/114447/</ref>
| tempmax01 = 10.8
| tempmax02 = 11.3
| tempmax03 = 12.9
| tempmax04 = 15.5
| tempmax05 = 20.4
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}}
 
== Storia ==
La località è inoltre citata nel ''Libro di Ruggero'' del geografo [[Idrisi]], che lo descrive come un centro fortificato posto in altura, distrutto da Ruggero II. Il geografo scrive: "rocca sopra un colle scosceso ed elevato poggio, abbonda d'acque ed ha molte terre da seminare, alle quali sovrasta un alto e superbo monte; una volta sorgeavi un castello fortissimo e difendevolissimo [ne' cui dintorni poteano pascolare] pecore e buoi; ma il ridottato re Ruggiero ha fatto diroccare il castello e tramutar l'abitato nel sito dove è oggi".
Secondo Michele Amari, un primo insediamento urbano poterebbe corrispondere al sito citato dal geografo arabo [[Al Muqaddasi]] nel [[X secolo]] con il nome di ''Qal'at as-sirat'' ("rocca sulla retta via"). Nel sito è riscontrabile una frequentazione di epoca protostorica, come provano le ceramiche rinvenute in alcune grotte, datate al [[VII secolo a.C.]].
 
Dopo la conquista normanna, sotto il nome di Golisano, sorse l’attuale Collesano che divenne centro di un vasto [[Feudalesimo|feudo]] esteso tra il torrente Roccella e l'interno delle Madonie, inizialmente concesso a Rainolfo, nipote del [[Ruggero I di Sicilia|gran conte Ruggero]]. Per volere di [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II re di Sicilia]] il centro fortificato venne distrutto e ricostruito nel sito attuale, e dato in feudo ad [[Adelasia di Adernò|Adelicia di Adernò]], nipote del re (1140), ricordata nei documenti di età normanna anche come Adelicia de' Golisano.
Dal [[XIII secolo]] fu in possesso delle famiglie [[Famiglia Siracusa|Siracusa]]. Dopo il matrimonio di Bernardo Siracusa, signore di Collesano con Hilaria Ventimiglia, figlia del primo conte di [[Geraci]], Collesano venne incorporata nel territorio della contea e divenne centro del potere dei [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia]] sulle [[Madonie]].
 
La località è inoltre citata nel ''[[Libro di Ruggero]]'' del geografo arabo [[Idrisi]], che lo descrive come un centro fortificato posto in altura, distrutto da Ruggero II. Il geografo scrive: "rocca sopra un colle scosceso ed elevato poggio, abbonda d'acque ed ha molte terre da seminare, alle quali sovrasta un alto e superbo monte; una volta sorgeavi un castello fortissimo e difendevolissimo [ne' cui dintorni poteano pascolare] pecore e buoi; ma il ridottato re Ruggiero ha fatto diroccare il castello e tramutar l'abitato nel sito dove è oggi".
Appartenne nel tempo anche alle famiglie dei [[Cicala (famiglia)|Cicala]], dei [[Folch de Cardona|Cardona]], dei Centelles, degli Aragona, dei [[Moncada (famiglia)|Moncada]] e dei Ferrantina.
 
Dal [[XIII secolo]] fu in possesso della [[famiglia Siracusa]]. Dopo il matrimonio di Berardo Siracusa, signore di Collesano, con Hilaria Ventimiglia Maniaci, figlia del primo [[conte di Geraci]], Collesano venne incorporata nel territorio della contea e divenne centro del potere dei [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia]] sulle [[Madonie]].
Tra i feudatari di Collesano furono:
*Adelicia di Montecaveoso (1140)
*Paolo Cicala (1203-05)
*Andrea Cicala (ante 1245)
*Jean de Bullas (1270)
*Francesco Siracusa (1327)
*Berardo Siracusa (1334)
*Francesco I Ventimiglia (1337)
*Damiano I Palizzi (dopo 1337)
*Giovanni Aragona
*Giovanni Lombardo (1344)
*Pietro Siracusa (1346)
*Francesco II Ventimiglia
*Antonio Ventimiglia (1388)
 
Appartenne nel tempo anche alle famiglie dei Centelles, dei [[Folch de Cardona|Cardona]], degli Aragona, dei [[Moncada (famiglia)|Moncada]] e infine dei Ferrandina di Toledo, ultimi feudatari a detenere in centro prima dell'abolizione della feudalità in Sicilia (1812).
== Evoluzione demografica ==
{{Demografia/Collesano}}
 
Tra i feudatari di Collesano vi furono:
== Luoghi di interesse ==
* [[Adelicia di Adernò|Adelicia Hauteville]] (1140)
Collesano è divisa in quattro quartieri storici: Bavarino, San Francesco, San Pietro e Santa Caterina.
* [[Paolo Cicala]] (1203-05)
* Andrea Cicala (ante 1245)
* Jean de Bullas (1270)
* Francesco Siracusa (1327)
* Berardo Siracusa (1334)
* Francesco I Ventimiglia (1337)
* Damiano I Palizzi (dopo il 1338)
* Giovanni Aragona
* Pietro Siracusa (1346)
* Francesco II Ventimiglia Maniaci
* [[Ventimiglia (famiglia)#Antonio Ventimiglia, Conte di Collesano|Antonio Ventimiglia]] (1387)
 
=== Castello medievale Simboli===
Il gonfalone municipale è costituito da un drappo troncato di azzurro e di giallo.<ref>[https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1181528597336529&locale=hi_IN Immagine del gonfalone].</ref>
Il [[castello]], d'impianto [[Architettura normanna|normanno]], ha subito parecchie significative trasformazioni. In seguito al [[terremoto]] dell'[[11 gennaio]] [[1693]], divenne inagibile e fu abbandonato. Dei ruderi e delle pertinenze è previsto il recupero per uso pubblico. Intorno ad esso era sorto il primo quartiere di Collesano: Bavarino.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Palazzo municipale ===
=== Architetture militari ===
È stato [[convento]] [[ordine domenicano|domenicano]] fino al [[1869]]. Edificato, col concorso del comune, per iniziativa della contessa Susanna Gonzaga, intorno alla metà del [[XVI secolo|'500]], l'edificio si arricchì di una seconda elevazione nel [[1769]].
==== Castello medievale ====
Edificato probabilmente in età normanna o sveva (XII-XIII sec.) si trova oggi in stato di rudere. Presenta uno schema a pianta quadrangolare con un'ampia corte interna, inglobata entro quattro torri angolari e mura spesse fino a due metri. Di esse rimane soltanto la torre di nord-est, posta accanto all'attuale ingresso e parzialmente inglobata in strutture di età moderna. Appartenuto via via ai vari conti di Collesano, tra i quali i Cicala, i Ventimiglia, i Centelles, i Cardona, gli Aragona, i Moncada e i Ferrandina, tutti appartenenti a grandi famiglie feudali e aristocratiche di origine soprattutto spagnola, venne trasformato in palazzo residenziale nella seconda metà del '500. Fu distrutto in seguito al terremoto dell'11 gennaio 1693, e dopo essere stato ancora abitato nel ‘700, fu utilizzato come carcere cittadino fino al 1819, quando un altro terremoto rese la struttura del tutto inagibile e quindi abbandonata. A partire dalla seconda metà dell'800, sulle mura del castello vennero addossate alcune costruzioni di civile abitazione, che andarono trasformando progressivamente la struttura in caseggiato urbano. Intorno ad esso sorse il primo quartiere di Collesano: Bagherino.
 
==== Torre di guardia ====
=== Chiesa dell'Annunziata Nuova (o del Rosario) ===
Sorta in origine come struttura isolata, venne annessa al fianco sinistro della Chiesa Madre nel corso della sua costruzione (XVI sec.), diventandone il campanile fino agli inizi del XX secolo. Risale probabilmente alla seconda metà del XII secolo e presenta una pianta quadrata, sviluppandosi su tre elevazioni, di cui nella seconda si apre un'elegante bifora poggiante su una colonnina con un capitello a crochet.
In origine la chiesa fu affidata ai Domenicani dell'annesso convento, si presenta ad una navata. Custodisce tele del [[XVII secolo|'600]], un gruppo marmoreo cinquecentesco e un interessante sarcofago del [[1402]] con le spoglie di alcuni conti collesanesi, quali Antonio Ventimiglia, la moglie Elvira Moncada, la figlia Costanza e Pietro Cardona, il simulacro di San Vincenzo Ferreri, di Sant'Isidoro Agricola, di Santa Rita da Cascia, di Santa Lucia V.M., il gruppo statuario dell'Annunziata e infine il maestoso simulacro della santa titolare, Maria SS. del Rosario e San Domenico di Guzmàn.
 
=== Architetture civili ===
=== Chiesa Matrice (Basilica di San Pietro) ===
==== Palazzo municipale ====
[[File:Collesano church.jpg|thumb|right|200px|La navata centrale della chiesa matrice]]
È stato [[convento]] [[ordine domenicano|domenicano]] fino al [[1869]]. Edificato, col concorso del comune, per iniziativa della contessa Susanna Gonzaga intorno alla metà del [[XVI secolo|Cinquecento]], l'edificio si arricchì di una seconda elevazione nel [[1769]]. Nel 1882 venne ristrutturato su progetto dell'ingegnere Salemi Pace per essere adibito a Palazzo municipale e realizzata l'attuale facciata in stile neogotico.
Edificata tra la fine del [[XV secolo|'400]] e gli inizi del '500, è stata consacrata nel [[1548]]. D'impianto basilicale con la presenza di un'interessante scalinata d'accesso, è stata modificata in modo profondo nel prospetto all'inizio del [[XX secolo|'900]]. Conserva numerose tele e tavole del '500 e del '600, uno splendido ciclo di affreschi con storie dei Santi Pietro e Paolo dello [[Zoppo di Gangi]] (1624) e un Crocifisso sostenuto, nella navata centrale, da un apparato ligneo di rara suggestione (1555).La Basilica custodisce i simulacri di San Giuseppe, di San Giovanni Battista, di San Rocco Pellegrino, di San Giovanni Bosco e di Maria Immacolata e del Cristo Risorto. Di notevole rilievo ancora l'organo di Antonino La Valle (1627), il coro ligneo cinquecentesco e un grandioso tabernacolo della fine del Quattrocento attribuito al Gagini.
 
==== Palazzo Fatta-Del Bosco ====
=== Chiesa del Collegio (o di san Sebastiano e Fabiano) ===
Edificato nella prima metà del Settecento, si trova in via Francesco Crispi, in pieno centro storico. Presenta una facciata in stile barocco su due elevazioni, ingentilita da un portale, da finestre e dalle mensole dei balconi in pietra intagliata, questi ultimi con ringhiere in ferro battuto dalla caratteristica forma "a petto d'oca". Annessa al Palazzo si trova la cappella privata, originariamente Chiesa di S. Maria Maddalena e poi oratorio di S. Maria dello Stellario, successivamente inglobata nelle fabbriche del Palazzo.
Conserva un Cristo morto nell'urna, la statua del santo titolare e varie tele del '600 e del '700. (G. Testa). In una di esse, quella denominata della "Sacra Famiglia", è raffigurato l'abitato di Collesano alla fine del '600.
 
=== Architetture religiose ===
=== Chiesa di Santa Maria la Vecchia ===
* [[Basilica di San Pietro (Collesano)|Chiesa Madre Basilica di San Pietro]]
Localizzata nel piano del castello, risale al [[1140]]. Dedicata all'Assunta, è stata Matrice di Collesano fino al [[1543]]. È stata profondamente modificata nella struttura. Presenta un impianto a tre navate con un presbiterio decorato da un ciclo di stucchi e affreschi con storie della Vergine Assunta del pittore collesanese Giacomo Lo Varchi, vissuto nel '600. La chiesa custodisce, inoltre, una pregevole statua lignea policroma dell'Assunta, di ignoto intagliatore madonita della metà del '500, e una Madonna con Bambino di [[Antonello Gagini]].
* [[Chiesa dell'Annunziata Nuova]] (di San Domenico o del Rosario)
* [[Chiesa di San Giacomo (Collesano)|Chiesa di San Giacomo]]
* [[Chiesa di Santa Maria di Gesù (Collesano)|Chiesa di Santa Maria di Gesù]]
* Chiesa di Santa Maria Assunta
* [[Chiesa dei Santi Sebastiano e Fabiano (Collesano)|Chiesa dei Santi Sebastiano e Fabiano]] (o del Collegio)
* [[Chiesa di Santa Maria la Vecchia (Collesano)|Chiesa di Santa Maria la Vecchia]]
* Chiesa dell'Annunziata Vecchia (o dei Cappuccini)
* Abbazia di Santa Maria del Pedale<ref>Pagine 267, [[Francesco Maria Emanuele Gaetani]], marchese di Villabianca, "''Della Sicilia Nobile''" [https://books.google.it/books?hl=it&id=d4BWAAAAYAAJ], Volume unico, Palermo, Stamperia de' Santi Apostoli per Pietro Bentivenga, 1757.</ref>
 
=== ChiesaIl sito archeologico e ambientale di SanMonte Giacomod'Oro ===
==== L'insediamento medievale ====
Edificata alla fine del Quattrocento, dell'impianto originario conserva il bel portale gotico-catalano. Interessanti sono la statua lignea cinquecentesca di San Giacomo Apostolo, di San Francesco e di San Nicola di Bari e gli affreschi di Giuseppe Salerno (1614). In essa si riunivano i consulenti civici per fissare le mete dei prodotti locali (frumento, mosto, orzo e seta). La fontana "Due cannoli", addossata alla chiesa, fu collocata nel [[1877]], più in basso rispetto alla piazza.
Nel sito di Monte d’Oro la presenza umana è attestata fin dall'antichità classica, come dimostra il ritrovamento in sito di alcuni reperti (soprattutto [[ceramica|ceramici]]) riferibili ad epoca [[Grecia antica|greco]]-[[Roma antica|romana]], Nel [[XII secolo]], prima del 1140 l'abitato venne distrutto e l'abbandono per volere di re Ruggero II. Il centro rimase parzialmente abitato ancora nel corso del [[XII secolo]] e venne del tutto abbandonato nel secolo seguente. Nel [[1181]] veniva già definito ''villa vetus'' (città vecchia).
 
In età moderna ([[XVI secolo|XVI]]-[[XVIII secolo]]) l'antico abitato su Monte d'Oro venne identificato erroneamente dagli storici siciliani del tempo (Cluverio, Fazello) con le città di età classica di [[Paropo]] e di [[Alesa Arconidea|Alesa]].
=== Chiesa di Santa Maria di Gesù ===
Edificata nel [[1612]] per volere del Consiglio Civico e dei conti di Collesano, viene affidata ai Frati Minori Riformati che ne hanno cura. Di semplice impianto, ad una navata, con un bel chiostro nell'annesso ex-convento, conserva un artistico Crocifisso ligneo del [[1635]], opera documentata di Frate Umile da Petralia, varie tele del Seicento e la Madonna della Visitazione in marmo di Carlo aprile. La chiesa custodisce gli splendidi simulacri di San Francesco d'Assisi, San Pasquale Baylon, di Sant'Antonio da Padova. Il Convento è stato adibito, in seguito alla soppressione degli Ordini Religiosi, a vari usi, quali [[caserma]] e [[carcere]]. Nel 1887 fu costruito un nuovo [[Convento]]<br/> per l'impegno di P. Rosario Barbera. Dal 2004 è Rettore della Chiesa il rev.do fra' Romano B. Fina dell'Ordine dei Frati Minori.
 
Nel [[1972]] il sito è stato oggetto di una breve campagna di scavo archeologico condotta dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Sicilia occidentale durante la quale sono stati riportati alla luce una buona quantità di reperti, tra i quali un denaro databile ad età [[Dinastia sveva|sveva]] (XIII secolo), una [[fibula (spilla)|fibula]] in bronzo, una [[lucerna]], e una notevole quantità di [[ceramica]] grezza da mensa e da conserva. I reperti sono conservati presso il [[Museo archeologico regionale Antonio Salinas]] di [[Palermo]].
=== Il sito archeologico ambientale di Monte d'Oro ===
==== Insediamento medioevale ====
Sulla sommità del Monte d'Oro, in contrada Croce, a circa un km dall'odierno abitato, sono presenti le rovine dell'antico centro arabo-normanno di ''Qal’at as-sirat''. Sulla sommità nord di questo rilievo, in una piattaforma a quota 703 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]] scoscesa e inaccessibile, si estende per circa un chilometro in linea d’aria un antico abitato medievale, che è visibile ancora per la presenza di numerose rovine (abitazioni, mura di fortificazione, torri di vedetta e una struttura interpretabile come un castello).
 
==== L'ambiente naturale ====
In questo sito la presenza umana è attestata fin dall’antichità classica, come dimostra il ritrovamento in sito di alcuni reperti (soprattutto [[ceramica|ceramici]]) riferibili ad epoca [[Grecia antica|greco]]-[[Roma antica|romana]].
Dal punto di vista [[Geologia|geologico]] Monte d'Oro è costituito da rocce appartenenti alla "[[Formazione geologica|formazione]] Crisanti", costituita da un'alternanza di [[Marna (roccia)|marne]], [[Argillite|argilliti]] [[Selce|silicee]], [[Radiolarite|radiolariti]], [[Calcirudite|calciruditi]], [[Calcarenite|calcareniti]] e [[rocce sedimentarie clastiche#breccia|brecce]] [[calcare]]e risedimentate.
 
Strutturalmente il rilievo è caratterizzato da un pacco di [[Strato (geologia)|strati]] inclinati verso nord-est e da un sistema di [[Faglia|faglie]] che lo smembrano in blocchi mettendo in evidenza i corpi calcarei risedimentati della "formazione Crisanti" tra le rocce argillose del "[[flysch]] numidico".
Un insediamento umano stabile è datato soltanto in età medievale, sotto la dominazione [[Arabi|araba]] della [[Sicilia]]. Nel [[XII secolo]] ([[1130]]-[[1131]]) si ebbe la distruzione e l’abbandono della città. Il centro rimase parzialmente abitato ancora nel corso del [[XII secolo]] e venne del tutto abbandonata nel secolo seguente. Nel [[1181]] veniva già definita ''villa vetus'' ("città vecchia").
 
Il calcare mostra i tipici segni dei processi [[Carsismo|carsici]] epigei quali [[dolina carsica|doline]], solchi, karren e strutture ipogee quali grotte e cavità sotterranee.
In età moderna ([[XVI secolo|XVI]]-[[XVIII secolo]]) l’antico abitato sul Monte venne variamente identificato dagli storici siciliani dell’epoca con alcune città greco-romane ([[Paropo]], [[Alesa Arconidea|Alesa]]).
 
La [[Flora (botanica)|vegetazione]] che oggi resiste ai frequenti incendi è distinguibile in tre categorie: macchie e boschi molto degradati (''[[Quercetalia ilicis]]''); rupi di alta e media quota; coltivi abbandonati (praterie, garighe e arbusteti di media ed alta quota).
Nel [[1972]] il sito è stato oggetto di una brevissima campagna di scavi archeologici, condotta dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Sicilia occidentale: sono stati riportati alla luce una buona quantità di reperti, tra i quali un denaro databile ad età [[Dinastia sveva|sveva]] (XIII secolo), una [[fibula]] altomedievale, una [[lucerna]], e una notevole quantità di [[ceramica]] grezza da mensa e da conserva. I reperti furono trasferiti presso il [[Museo archeologico regionale Antonio Salinas]] di [[Palermo]].
 
La [[fauna]] presente, oltre ad annoverare la maggior parte dei vertebrati delle Madonie, si distingue per la presenza di uccelli quali la [[Buteo buteo|poiana]], il [[Falco tinnunculus|gheppio]], il [[Falco naumanni|grillaio]], la [[Alectoris graeca|coturnice siciliana]] ed il raro [[Neophron percnopterus|capovaccaio]].
==== Ambiente naturale ====
Dal punto di vista [[Geologia|geologico]] Monte d’Oro è costituito da rocce appartenenti alla "[[Formazione geologica|formazione]] Crisanti", costituita da un'alternanza di [[Marna (roccia)|marne]], [[Argillite|argilliti]] [[Selce|silicee]], [[Radiolarite|radiolariti]], [[Calcirudite|calciruditi]], [[Calcarenite|calcareniti]] e [[rocce sedimentarie clastiche#breccia|brecce]] [[calcare]]e risedimentate.
 
== Società ==
Strutturalmente il rilievo è caratterizzato da un pacco di [[Strato (geologia)|strati]] inclinati verso nord-est e da un sistema di [[Faglia|faglie]] che lo smembrano in blocchi mettendo in evidenza i corpi calcarei risedimentati della "formazione Crisanti" tra le rocce argillose del "[[flysch]] numidico".
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Collesano}}
 
=== Tradizioni e folclore ===
Il calcare mostra i tipici segni dei processi [[Carsismo|carsici]] epigei quali [[Dolina|doline]], solchi, karren e strutture ipogee quali grotte e cavità sotterranee.
==== Giovedì Santo ====
Il [[Giovedì santo]] di Collesano è caratterizzato dai "Sepolcri" allestiti in tutte le chiese e il significativo momento della lavanda dei piedi in chiesa madre durante la [[messa in Coena Domini]].
 
==== Venerdì santo ====
La [[Flora (botanica)|vegetazione]] che oggi resiste ai frequenti incendi è distinguibile in tre categorie: macchie e boschi molto degradati (''[[Quercetalia ilicis]]''); rupi di alta e media quota; coltivi abbandonati (praterie, garighe e arbusteti di media ed alta quota).
Il [[Venerdì santo]] rappresenta a Collesano, come un po' in tutto il territorio siciliano, un momento centrale all'interno della Settimana Santa. I riti previsti per quel giorno sono due: la ''[[Cercha (Collesano)|Cerca]]'' al mattino e la processione della ''Morti e Passioni'' a sera. La ''Cerca'' è oggi rappresentata da una Via Crucis per le vie del paese, cui prendono parte la Confraternita del Santissimo Crocifisso e alcuni figuranti. I confrati sono vestiti con i tradizionali abiti con "cappuccio", che non lascia riconoscerne l'identità. Disposti in fila indiana e recanti in mano i segni della passione sono seguiti nella processione dal quadro di figuranti, che comprende il Cristo carico della Croce e attorniato di angioletti, alcuni soldati romani, Maria, Giovanni e le pie donne. Segue la banda e il popolo. Durante il tragitto il Cristo "cade" per tre volte. Anticamente tale rito si svolgeva nella notte tra il giovedì e il Venerdì santo, e i confrati, con fiaccole accese, effettuavano la visita ai ''Sepolcri'' allestiti nelle varie chiese, "cercando" il Signore. Da lì il nome della manifestazione.
 
==== Processione "Morti e Passioni" ====
La [[fauna]] presente, oltre ad annoverare la maggior parte dei vertebrati delle Madonie, si distingue per la presenza di uccelli quali la [[Buteo buteo|poiana]], il [[Falco tinnunculus|gheppio]], il [[Falco naumanni|grillaio]], la [[Alectoris graeca|coturnice siciliana]] ed il raro [[Neophron percnopterus|capovaccaio]].
La sera del Venerdì santo ha luogo una seconda processione in cui partecipano tutte le confraternite. Vengono in essa recate le statue di ''[[San Giovanni evangelista]]'' e di ''[[Santa Maria Maddalena]]'', il ''Cristo Morto nell'Urna'', detto comunemente ''a Morti e Passioni'', e il simulacro della ''[[Madonna Addolorata]]''.
 
==== Festa patronale "Maria SS. dei Miracoli" ====
== Tradizioni e folklore ==
Festa di Maria ss. dei Miracoli patrona e avvocata del popolo collesanese. Si festeggia il 25- 26-27 di maggio di ogni anno con la suggestiva processione per le vie del paese giorno 26.
La tela, il cui tema è l'Annunciazione dell'arcangelo Gabriele, risale probabilmente alla metà del Quattrocento; nel 1643 Giovanni Giacomo Lo Varco ne rinnovò i colori, ma, superando il suo ruolo di restauratore, aggiunse nella parte alta la figura di Dio Padre. La tela fu ulteriormente ritoccata nel 1907 dal pittore Ciofalo. Tra i due personaggi raffigurati è posto un vaso contenente tre gigli che simboleggiano la triplice verginità di Maria (che non fu persa né prima, né durante né dopo il parto).
Dal 2009, per la prima volta, la processione è trasmessa ogni anno in streaming sul web su Madonieventilive grazie all'iniziativa di Peppe Nicchitta<ref>{{YouTube|id=h1_L4vM_uYY |titolo= Maria ss. dei Miracoli 26.05.2019}}</ref> e seguita in diretta da centinaia di collesanesi sparsi in tutto il mondo.
 
===Giovedì= SantoCorpus Domini ====
Festa del Corpus Domini. Processione per le vie del centro abitato con la partecipazione di tutte le confraternite e con l'allestimento degli altari devozionali ''l'artari'' per le vie del paese.
Il Giovedì Santo a Collesano è caratterizzato dai maestosi sepolcri allestiti in tutte le chiese e il suggestivo momento della lavanda dei piedi in chiesa.
 
==== VenerdìSant'Antonio Santoda Padova ====
[[Sant'Antonio da Padova]], detto il santo dei miracoli viene festeggiato il 13 giugno nella chiesa di Santa Maria di Gesù dei Frati Minori. La festa viene preceduta dalla tradizionale tredicina in onore del santo ed il 13 giugno, in serata, si svolge la solenne processione per le vie del paese con il simulacro e la reliquia del santo. È solito distribuire nei giorni della festa il pane benedetto, preparato dai devoti.
Il Venerdì Santo rappresenta a Collesano, come un po' in tutto il territorio siciliano,un momento centrale all'interno della Settimana Santa. I riti previsti per quel giorno sono due: la ''[[Cercha (Collesano)|Cerca]]'' al mattino e la processione della ''Morti e Passioni'' a sera. La ''[[Cercha (Collesano)|Cerca]]'' è oggi rappresentata da una Via Crucis per le vie del paese, cui prendono parte la Confraternita del Santissimo Crocifisso e alcuni figuranti. I confrati sono vestiti con i tradizionali abiti con "cappuccio", che non lascia riconoscerne l'identità. Disposti in fila indiana e recanti in mano i segni della passione sono seguiti nella processione dal quadro di figuranti, che comprende il Cristo carico della Croce e attorniato di angioletti, alcuni soldati romani, Maria, Giovanni e le pie donne. Segue la banda e il popolo. Durante il tragitto il Cristo "cade" per tre volte. Anticamente tale rito si svolgeva nella notte tra il giovedì e il Venerdì Santo, e i confrati, con fiaccole accese, effettuavano la visita ai ''Sepolcri'' allestiti nelle varie chiese, "cercando" il Signore. Da lì il nome della manifestazione.
 
==== SS. Crocifisso ====
===Processione "Morti e Passioni"===
Il SS. Crocifisso, compatrono della città di Collesano, si festeggia nella chiesa di Santa Maria di Gesù il 14 settembre con la solenne processione per le vie del centro abitato e i suoi festeggiamenti sono preceduti dal tradizionale settenario.
A sera ha luogo una seconda processione cui partecipano tutte le confraternite. Vengono in essa recate le statue di San Giovanni evangelista e di Santa Maria Maddalena, il Cristo Morto nell'Urna, detto comunemente ''a Morti e Passioni'', e il simulacro di Maria Addolorata.
Il ''Crocifisso'' di fra' Umile Pintorno da Petralia, è una scultura lignea, realizzata intorno al 1635 ed è ubicata nella cappella sinistra dell'unica navata della chiesa di S. Maria di Gesù.
 
==== FestaSanta PatronaleLucia "MariaVergine SS.Martire dei Miracoli"=== =
[[Santa Lucia]] si festeggia nell'antica chiesa di Santa Maria Assunta il 13 dicembre. La festa e la devozione verso santa Lucia hanno origini molto antiche. Nei giorni antecedenti la festa, al sorgere dell'alba si svolge la tredicina in preparazione alla festa, molto partecipata dal popolo collesanese. Nel giorno della festa è solito distribuire a tutti i devoti la "Cuccia", piatto tipico a base di grano e ''l'ucchialeddi'', biscotti a forma di occhi, che ricordano il martirio della santa siracusana.
Festa di Maria ss. dei Miracoli patrona e avvocata del popolo collesanese. Si festeggia il 25- 26- 27 di maggio di ogni anno con la suggestiva processione per le vie del paese.
La tela, il cui tema è l'Annunciazione dell'Arcangelo Gabriele, risale probabilmente alla metà del '400; nel 1643 Giovanni Giacomo Lo Varco ne rinnovò i colori, ma, superando il suo ruolo di restauratore, aggiunse nella parte alta la figura di Dio Padre. La tela fu ulteriormente ritoccata nel 1907 dal pittore Ciofalo. Tra i due personaggi raffigurati è posto un vaso contenente tre gigli che simboleggiano la triplice verginità di Maria (che non fu persa né prima, né durante né dopo il parto).
 
==== San Vincenzo Ferreri ====
===Corpus Domini===
[[San Vincenzo Ferreri]], "L'angelo dell'Apocalisse" si festeggia l'ultima domenica di luglio presso la chiesa di San Domenico e la sua festa è preceduta da un triduo. Questa festa ha origini antichissime, poiché in passato, gli agricoltori dopo la mietitura, rendevano grazie al Santo per aver ottenuto un abbondante raccolto. In questo periodo in paese sono presenti diverse manifestazioni.
Festa del Corpus Domini "Corpo del Signore". Processione per le vie del paese con la presenza di tutte le confraternite e con la costruzione degli altari "l'artara".
 
===Sant= 'AntonioA daCasazza Padova====
Rappresentazione teatrale itinerante della vita morte, passione e resurrezione di Gesù Cristo. Lo spettacolo, unico nel suo genere, è andato in scena a Collesano per la prima volta nel 1906, poi nel 1949, nel *[https://www.youtube.com/watch?v=w7e92GOu3TU 1975], nel 1980 e l'ultima volta nel *[https://www.youtube.com/watch?v=IRcoVKsdG90&t=9s 1985]. Queste ultime tre edizioni sono state dirette dal regista *[[Niccolò Accursio Di Leo]].
Festa di Sant'Antonio da Padova. Si festeggia il 13 giugno nella chiesa di Santa Maria di Gesù. Processione per le vie del paese con l'artistico simulacro.
 
==== SS.Confraternite Crocifisso====
* Confraternita di [[Maria Santissima del Rosario]] (anno 1574)
Solennità del SS. Crocifisso. Si festeggia il 14 settembre per l'esaltazione della Croce con la processione per le vie del paese.
* Confraternita del [[Santissimo Sacramento]] (XVII secolo)
* Confraternita del [[Santissimo Crocifisso]] (XVII secolo)
* Confraternita di Maria Santissima [[Immacolata Concezione|Immacolata]] (inizio del XVII secolo)
* Società Cattolica di [[San Giuseppe]] (fine del XIX secolo)
* Società di [[Sant'Antonio da Padova]] (metà del XX secolo)
* Società Cattolica di Maria Santissima dei Miracoli (anno 1947)
 
===Santa= LuciaEtimologia V.M.====
Il nome deriva dal toponimo genovese "Casazza" luogo dove si riunivano i [[flagellanti]] in preghiera ed iniziare i loro riti penitenziali. In Sicilia nel 1500 con il termine Casazza si chiamavano tutte le processioni della Settimana Maggiore o Settimana Santa. Più tardi con la nascita del teatro liturgico il termine Casazza venne adottato anche per questo genere di rappresentazione.
13 dicembre. Festeggiamenti nella chiesa di Santa Maria la vecchia con l'artistico simulacro di Santa Lucia.
 
==== SanScenografia Vincenzo Ferreri====
La Casazza di Collesano si caratterizza per la complessa scenografia costituita da ben 33 quadri mobili ciascuno dei quali racconta, attraverso figuranti in costume, un episodio della vita di Gesù Cristo. La Casazza di Collesano prende spunto dal dramma sacro di Filippo Orioles: Il riscatto di Adamo nella morte di Gesù Cristo. Questo dramma ha subito nel tempo molteplici rivisitazioni ed adattamenti e certamente ha ispirato la nascita del teatro liturgico a Collesano dove tale genere di rappresentazione ha profonde radici.
San Vincenzo Ferreri, che si festeggia l'ultima domenica del mese di luglio presso la chiesa del Rosario.
 
==== SportStoria ====
A differenza dell'altra Casazza, la ''Cercha'', che si svolge annualmente i Venerdì santo sin dal 1667,la rappresentazione sacra collesanese data la sua complessità, che richiede anche un impegno economico e il coinvolgimento di un gran numero di attori e comparse, si svolge con discontinua periodicità. Nel corso del secolo XX la Casazza è stata messa in scena 5 volte.
Sono presenti le squadre di [[Calcio (sport)|calcio]] della "SCD Collesano Calcio" (categoria Promozione) e della "ASD Golisano Calcio" (3ª categoria). Tra gli altri sport spicca in particolare la [[mountain bike]] con l'"ASD Madonie Bike" impegnata anche nel settore giovanile, con la prima scuola nata in Sicilia.
 
==Cultura==
== Personalità legate a Collesano ==
===Libri su Collesano===
*[[Macario abate]], abate e santo
* ''Collesano. La Basilica di S. Pietro'' di Rosario Termotto (1992)
* ''La ceramica di Collesano dal XVII secolo a oggi'' di T. Gambaro (2000)
* ''Il tesoro della Chiesa Madre di Collesano. Storia, arte, liturgia, fede'' di Marco Failla (2016)
* ''Collesano. Storia arte natura tradizioni'' di Marco Failla (2017)
* ''Collesano e la Targa Florio'' di Antonino Colombo (2020)
 
==Geografia antropica==
Collesano è divisa in quattro quartieri storici: Bagherino, San Francesco, San Pietro e Santa Caterina.
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
<!-- per inserire i dati amministrativi del Comune bisogna modificare i parametri di questa tabella -->
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template ComuniAmministrazione-->
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto ( )-->
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Giovanni Battista Meli <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 01.06.2010 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|partito=[[Noi l'alternativa per Collesano]]
|EmailComune= info@comune.collesano.pa.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
== Collegamenti esterni ==
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giuseppe Sapienza |Inizio = 30 giugno 1988 |Fine = 9 febbraio 1991 |Partito = [[Partito Socialista Italiano]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
*[http://www.livestream.com/collesanolive La prima WebTv di Collesano]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Antonino Colombo |Inizio = 9 febbraio 1991 |Fine = 23 gennaio 1992 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
*[http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/r253.pdf Per una storia della ceramica di Collesano]
{{ComuniAmminPrec |Nome = Stefano Dolce |Inizio = 7 giugno 1993 |Fine = 11 marzo 1996 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Ignazio Marinese |Inizio = 11 aprile 1996 |Fine = 3 luglio 1996 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rosario Rotondi |Inizio = 4 luglio 1996 |Fine = 17 aprile 2000 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rosario Rotondi |Inizio = 17 aprile 2000 |Fine = 17 maggio 2005 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Rosario Testaiuti |Inizio = 17 maggio 2005 |Fine = 23 settembre 2009 |Partito = [[centro-sinistra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Nicolò La Barbera |Inizio = 23 settembre 2009 |Fine = 1º giugno 2010 |Carica = [[Commissario straordinario|Comm. straordinario]] |Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Battista Meli |Inizio = 1º giugno 2010 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
===Gemellaggi===
*{{Gemellaggio|Italia|Oliveto Citra}}{{Cn}}
 
== Sport ==
È presente una squadra di [[Calcio (sport)|calcio]] della ASD Giovanile Collesano la cui squadra maggiore affronta il campionato di 3ª categoria, annesse alla squadra maggiore, ci sono anche squadre giovanili. Oltre al tennis, un altro sport diffuso è la [[mountain bike]] portata avanti dalla A.s.d. Madonie Bike, impegnata anche nel settore giovanile con la prima scuola realizzata in Sicilia.
[[File:CollesanoTarga Florio.jpg|thumb|L'arrivo della [[Targa Florio]] a Collesano nel 1965]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Contea di Collesano]]
* [[Provola delle Madonie]]
* [[Buccellato di Collesano]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Collesano}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = https://www.livestream.com/collesanolive | 2 = La prima WebTv di Collesano | accesso = 30 aprile 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140426234258/http://www.livestream.com/collesanolive | dataarchivio = 26 aprile 2014 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/r253.pdf|Per una storia della ceramica di Collesano}}
* {{cita web | 1 = http://www.collesano.org | 2 = Collesano.org - Sito di informazione, eventi, foto, video, news dal Comune di Collesano (PA) | accesso = 4 maggio 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20191023113115/http://www.collesano.org/ | dataarchivio = 23 ottobre 2019 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.comune.collesano.pa.it|Sito istituzionale del Comune di Collesano (PA)}}
 
{{Comuni del Parco delle Madonie}}
{{ProvinciaComuni della città metropolitana di Palermo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}
 
[[Categoria:ComuniCollesano| della provincia di Palermo]]
[[Categoria:Madonie]]
 
[[ca:Collesano]]
[[de:Collesano]]
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[[uk:Коллезано]]
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