Il padrino (film): differenze tra le versioni
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{{Film
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|titolo alfabetico = padrino, Il
|immagine = Don Vito Corleone.jpg
|didascalia = [[Don Vito Corleone]] ([[Marlon Brando]]) riceve [[Amerigo Bonasera]] ([[Salvatore Corsitto]]) in una scena del film
|logo = The Godfather.png
|titolo originale = The Godfather
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]], [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua siciliana|siciliano]]
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = 1972
|durata = 175 min <small>(versione cinematografica)</small><br/>179 min <small>(versione restaurata)</small>
|genere = Gangster
|genere
|regista = [[Francis Ford Coppola]]
|soggetto = dal romanzo ''[[Il padrino (romanzo)|Il padrino]]'' di [[Mario Puzo]]
|sceneggiatore =
|produttore = [[Albert S. Ruddy]]
|casa produzione = [[Paramount Pictures]], Alfran Productions
|casa distribuzione italiana = [[Cinema International Corporation|CIC]]
|attori =
*
*
*
*[[Richard S. Castellano]]: Clemenza
*
*[[Sterling Hayden]]: Cap. McCluskey
*[[John Marley]]: Jack Woltz
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*[[Al Martino]]: Johnny Fontane
*
*[[Lenny Montana]]: Luca Brasi
*
*[[Salvatore Corsitto]]: Bonasera
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*[[Alex Rocco]]: Moe Greene
*
*[[Angelo Infanti]]: Fabrizio
*
*[[Franco Citti]]: Calò
*
|doppiatori italiani =
*
*[[Ferruccio Amendola]]: Michael
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*
*[[Rita Savagnone]]: Connie
*[[Michele Gammino]]: Carlo
*[[Riccardo Cucciolla]]: Fredo
*[[Guido Celano]]: Luca Brasi
*[[Gigi Reder]]: Paulie Gatto
*[[Luigi Vannucchi]]: Moe Greene
Ridoppiaggio (2007)
*[[Stefano De Sando]]: Don Vito Corleone
*[[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Michael
*[[Roberto Pedicini]]: Sonny
*[[Giorgio Lopez]]: Clemenza
*[[Angelo Maggi]]: Tom Hagen
*[[Luciano De Ambrosis]]: Cap. McCluskey
*[[Dario Penne]]: Jack Woltz
*[[Sergio Di Stefano]]: Barrese
*[[Saverio Indrio]]: Sollozzo
*[[Roberta Pellini]]: Kay Adams
*[[Elio Zamuto]]: Tessio
*[[Franca D'Amato]]: Connie
*[[Christian Iansante]]: Carlo
*[[Oliviero Dinelli]]: Fredo
*[[Teo Bellia]]: Johnny Fontane
*[[Mario Bombardieri]]: Luca Brasi
*[[Tony Sansone]]: Paulie Gatto
*[[Fabrizio Pucci]]: Moe Greene
|fotografo = [[Gordon Willis]]
|montatore = [[William Reynolds]], [[Peter Zinner]]
|effetti speciali = [[Sass Bedig]], [[Joe Lombardi]], [[A.D. Flowers]]
|musicista = [[Nino Rota]]
|scenografo = [[Dean Tavoularis]], [[Warren Clymer]], [[Philip Smith (arredatore)|Philip Smith]]
|costumista = [[Anna Hill Johnstone]]
|truccatore = [[Phil Rhodes]], [[Dick Smith]]
}}
'''''Il padrino''''' (''The Godfather'') è un [[film]] del [[1972]] co-scritto e diretto da [[Francis Ford Coppola
Prima pellicola della [[Il padrino (serie di film)|trilogia]] firmata dallo stesso regista e interpretata da [[Marlon Brando]] con [[Al Pacino]], [[James Caan]], [[Robert Duvall]], [[John Cazale]], [[Richard S. Castellano]], [[Talia Shire]] e [[Diane Keaton]]. La [[sceneggiatura]], scritta da Coppola e [[Mario Puzo]], è liberamente ispirata al [[Il padrino (romanzo)|romanzo omonimo]] scritto nel 1969 dallo stesso Puzo.<ref name="GG ns">{{Cita news|titolo=The 30th Annual Golden Globe Awards (1973)|pubblicazione=HFPA|editore=Hollywood Foreign Press Association|url=http://www.hfpa.org/browse/?param=/year/1972|accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140717144410/http://www.hfpa.org/browse/?param=%2Fyear%2F1972|dataarchivio=17 luglio 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Marlon|cognome=Brando|nome2=Al|cognome2=Pacino|nome3=Robert|cognome3=Duvall|data=12 novembre 1977|titolo=The Godfather: A Novel for Television|editore=American Zoetrope, Paramount Pictures|accesso=4 febbraio 2024|url=https://www.imdb.com/title/tt0809488/}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.cineblog.it/post/5540/la-classifica-aggiornata-dei-maggiori-incassi-di-tutti-i-tempi|titolo=I maggiori incassi di tutti i tempi}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.paramountchannel.it/film/il-padrino/pr27pw |titolo=Il padrino - Paramount Pictures |accesso=12 settembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160919114525/http://www.paramountchannel.it/film/il-padrino/pr27pw |dataarchivio=19 settembre 2016 |urlmorto=sì }}</ref><ref name="mymovies.it">{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/film/1972/ilpadrino/|titolo=Il padrino (1972)|autore=Mo-Net s r l Milano-Firenze|sito=mymovies.it|accesso=4 febbraio 2024}}</ref>
Venne premiato con tre [[Premio Oscar|premi Oscar]], su 10 nomination totali: [[Oscar al miglior film|miglior film]] a [[Albert S. Ruddy]]; [[Oscar al miglior attore|miglior attore]] a [[Marlon Brando]] (che in segno di protesta per le ingiustizie verso le minoranze, soprattutto i [[Nativi americani degli Stati Uniti d'America|nativi americani]], non si presentò alla cerimonia di consegna, facendo ritirare la statuetta dall'attrice di origine [[Apache]] [[Sacheen Littlefeather]]); [[Oscar alla miglior sceneggiatura non originale|miglior sceneggiatura non originale]] a Francis Ford Coppola e Mario Puzo.
Insieme al [[Il padrino - Parte II|suo seguito]] è annoverato fra i capolavori della [[storia del cinema]]. Nel 1998 l'[[American Film Institute]] l'ha inserito al terzo posto della classifica dei [[AFI's 100 Years... 100 Movies|migliori cento film statunitensi]] di tutti i tempi<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.afi.com/100years/movies.aspx|titolo=AFI's 100 Years... 100 Movies|editore=[[American Film Institute]]|accesso=12 ottobre 2014}}</ref> e dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al secondo.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.afi.com/100years/movies10.aspx|titolo=AFI's 100 Years... 100 Movies - 10th Anniversary Edition|editore=[[American Film Institute]]|accesso=12 ottobre 2014}}</ref> Lo stesso istituto l'ha inserito al primo nella categoria [[film di gangster|gangster]], mentre la rivista ''[[Empire (periodico)|Empire]]'' lo considera come il film più bello in assoluto, in cima a un elenco di cinquecento.<ref>{{Cita web|url=https://www.cineblog.it/post/empire-i-lettori-stilano-i-100-migliori-film-di-sempre-vince-il-padrino|titolo=Empire, i lettori stilano i 100 migliori film di sempre - vince Il Padrino|autore=federico40|sito=Cineblog|data=17 giugno 2017|lingua=it|accesso=4 febbraio 2024}}</ref>
Ebbe due seguiti: ''[[Il padrino - Parte II]]'' (1974), anch'esso presente nella classifica redatta da ''Empire'' e ''[[Il padrino - Parte III]]'' (1990).
== Trama ==
[[New York]], 1945. [[Don Vito Corleone|Vito Corleone]], un immigrato proveniente dalla [[Sicilia]], è il padrino della [[Personaggi de Il padrino|famiglia Corleone]]. È diventato, dopo anni dediti principalmente all'organizzazione del gioco d'azzardo illegale e a [[racket]] sindacali, il più potente tra i cinque capi-[[Cosa nostra statunitense|mafia]] italo-americani della città. La sua organizzazione gestisce un enorme giro di affari illegali e coinvolge l'iracondo primogenito [[Personaggi de Il padrino#Santino "Sonny" Corleone|Santino]], detto ''Sonny'', [[Personaggi de Il padrino#Federico "Fredo" Corleone|Fredo]], secondogenito ingenuo e poco intelligente, e il figliastro [[Tom Hagen]], brillante avvocato divenuto "consigliere", cioè braccio destro del capo. Il suo potere non si basa solo sulla violenza, ma anche e soprattutto sull'"amicizia". Don Vito elargisce "amicizia" a chi gli chiede favori e in cambio pretende devozione e riconoscenza assoluta: in questo modo ha creato, negli anni, una rete di conoscenze e protezioni nel mondo cosiddetto "legale".
Dopo il fastoso matrimonio "alla siciliana" della figlia [[Personaggi de Il padrino#Constanzia "Connie" Corleone|Connie]], Corleone riceve [[Personaggi de Il padrino#Virgil "Il Turco" Sollozzo|Virgil Sollozzo]], un pericoloso criminale dedito al [[traffico di droga]] chiamato "Il Turco", affiliato al [[Personaggi de Il padrino#Tattaglia|clan Tattaglia]], una delle [[Cinque famiglie|cinque famiglie newyorkesi]], che gli chiede protezione e l'appoggio finanziario di un milione di dollari per impiantare un [[Traffico di droga|traffico di stupefacenti]] di vasta portata. Il boss rifiuta il proprio appoggio al nascente affare della droga, nonostante il parere favorevole di Santino e di Tom. Scoppia così tra le famiglie una terribile e sanguinaria guerra fatta di reciproci attentati ai principali capi e rappresentanti.
Quando viene a sapere che il padre è in pericolo di vita a seguito di un attentato, [[Michael Corleone]], decorato della [[seconda guerra mondiale]] e unico dei quattro figli di don Vito a non essere stato ancora coinvolto negli affari criminali della famiglia, convince il fratello Santino, che ha preso momentaneamente il comando, a farlo incontrare a una cena con Sollozzo per ucciderlo, tendendogli un tranello durante l'incontro per trattare una tregua. Michael affronta così il trafficante di droga e il capitano di polizia corrotto che lo scorta, uccidendoli in un ristorante del [[The Bronx|Bronx]]. Per evitare di essere arrestato o ucciso, il giovane lascia quindi gli Stati Uniti e si rifugia in Sicilia. Qui incontra e si innamora di [[Personaggi de Il padrino#Apollonia Vitelli-Corleone|Apollonia]], giovane siciliana che sposa.
Nel frattempo, a New York, Santino cade in un'imboscata in cui rimane brutalmente assassinato. Appena ripresosi, don Vito riassume il comando e, colpito profondamente dalla morte del figlio, decide di porre fine alla faida convocando un incontro tra i capi delle principali famiglie mafiose per contrattare una tregua. Durante l'incontro i boss decidono di permettere lo spaccio di droga, con alcune regole che tutti dovranno rispettare, pena una nuova guerra. In cambio della pace e della garanzia dell'incolumità di Michael, don Vito accetta di porre le proprie protezioni giudiziarie al servizio del nascente affare.
Dopo essere scampato a un attentato in cui muore tragicamente la giovane sposa Apollonia, Michael rientra in America e prende il posto del fratello Sonny nella famiglia e in breve tempo il padre gli passa il comando, ritirandosi a vita privata e continuando a consigliare il figlio da dietro le quinte. Nello stesso periodo Michael sposa [[Personaggi de Il padrino#Katherine "Kay" Adams|Kay Adams]], sua vecchia fidanzata e compagna di college; da lei ha poi un primogenito, [[Personaggi de Il padrino#Anthony Vito Corleone|Anthony Vito]]. Alla morte del padre, avvenuta nel [[1955]], Michael riceve una proposta dai capi delle altre famiglie mafiose per stipulare un nuovo accordo di pace. Grazie ai vecchi consigli paterni, però, egli intuisce che i boss in realtà operano per esautorare la famiglia Corleone dal suo ruolo di primo piano e capisce che durante l'incontro lo uccideranno.
Con un'abile mossa Michael anticipa gli eventi, facendo uccidere a uno a uno i capifamiglia rivali e [[Personaggi de Il padrino#Morris "Moe" Greene|Moe Greene]] durante il battesimo del nipote, punendo con la morte anche chi lo aveva precedentemente tradito, ovvero il [[Famiglia (mafia)#Capodecina|caporegime]] [[Personaggi de Il padrino#Salvatore "Sal" Tessio|Tessio]] e il cognato [[Carlo Rizzi]], marito di Connie, il quale anni prima aveva tradito Santino facendolo cadere nell'imboscata dei Barrese (chiamati "Barzini" nella seconda versione in italiano del film). Per ordine di Michael, Carlo viene strangolato dal caporegime [[Personaggi de Il padrino#Peter "Fat Pete" Clemenza|Peter Clemenza]], [[Padrino e madrina|padrino di battesimo]] e precettore mafioso di Santino.
Usciti dalla guerra di mafia, una volta riacquistato il potere a New York, i Corleone completano i preparativi per trasferirsi in [[Nevada]], a [[Las Vegas]] e a [[Reno (Nevada)|Reno]], dove il gioco d'azzardo, tradizionale attività familiare, si sta espandendo in forma apparentemente legale. Informata da Connie, la quale, sconvolta, ha fatto irruzione nello studio accusando Michael della morte del marito, Kay chiede a Michael se quanto ha gridato la cognata è vero, ma Michael, mentendo, lo nega, non prima di averle "ordinato" di non fargli mai più domande sui suoi affari. La moglie tuttavia capisce la verità quando vede Michael che riceve nello studio del padre i deferenti omaggi dovuti al nuovo padrino.
==
{{vedi anche|Personaggi de Il padrino}}
* [[Marlon Brando]] è [[Don Vito Corleone]], il patriarca della famiglia, sposato con Carmela e padre di quattro figli: Santino, Fredo, Michael e Connie. Fu Brando stesso a creare l'aspetto del suo personaggio, decidendo per un viso con una mascella marcata. Il successo del film risollevò la carriera dell'attore, che in quel momento sembrava quasi al tramonto.
* [[Al Pacino]] è [[Michael Corleone]], terzo figlio di Don Vito e l'unico che non abbia preso parte agli affari illegali della famiglia. Succede al padre alla morte di quest'ultimo. Al Pacino ebbe, con questo ruolo, la notorietà internazionale che gli permise di entrare tra le star di [[Hollywood]].
* [[James Caan]] è [[Santino Corleone]], primogenito di Don Vito; inizialmente tutti credono che sarà lui a succedere al padre, ma dopo essere rimasto ucciso in un attentato, don Vito sceglierà Michael. Con questo film Caan ottenne la sua unica candidatura all'[[Premio Oscar|Oscar]].
* [[Richard S. Castellano]] è [[Peter Clemenza]], uno dei [[caporegime|capiregime]] della famiglia Corleone. Egli è un vecchio amico di Don Vito e [[Salvatore Tessio]].
* [[Robert Duvall]] è [[Tom Hagen]], figlio adottivo di Don Vito, consigliere e avvocato di famiglia. Alla fine Michael, su consiglio del padre, gli toglierà la carica di consigliere.
* [[Diane Keaton]] è [[Kay Adams]], fidanzata e poi moglie di Michael. Insieme avranno due figli: Anthony e Mary.
* [[John Cazale]] è [[Fredo Corleone]], secondo figlio di Don Vito; è il personaggio più goffo della famiglia. Si caccia spesso in guai grossi.
* [[Talia Shire]] è [[Connie Corleone]], quarta e unica figlia femmina di Don Vito. Si sposa con Carlo Rizzi, il quale spesso la maltratta.
* [[Abe Vigoda]] è [[Salvatore Tessio]], altro capo regime della famiglia insieme a Peter Clemenza.
* [[Al Lettieri]] è [[Virgil Sollozzo]], malavitoso [[narcotrafficante]] nemico dei Corleone; organizza l'attentato a Don Vito e viene ucciso da Michael in un ristorante insieme al capitano di polizia corrotto che lo scortava.
* [[Gianni Russo]] è [[Personaggi de Il padrino#Carlo Rizzi|Carlo Rizzi]], marito di Connie, che maltratta continuamente. Tradisce Santino facendolo uccidere.
* [[Lenny Montana]] è [[Personaggi de Il padrino#Luca Brasi|Luca Brasi]], sicario dei Corleone.
== Produzione ==
=== Sviluppo ===
[[File:Mario Puzo 1972 (cropped).jpg|thumb|[[Mario Puzo]], autore del romanzo da cui è tratto il film]]
Il romanzo di Mario Puzo ''[[Il padrino (romanzo)|Il padrino]]'' nel 1969 vendette oltre nove milioni di copie e venne inserito nella lista dei miglior [[best seller]] dal ''[[New York Times]]''.<ref name="CBS MP">{{Cita web|titolo="The Godfather" Turns 40 |sito=CBS News|editore=CBS Interactive Inc. |url=https://www.cbsnews.com/pictures/the-godfather-turns-40/3/ |data=15 marzo 2012 |accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140717004801/http://www.cbsnews.com/pictures/the-godfather-turns-40/3/ |dataarchivio=17 luglio 2014 |urlmorto=no}}</ref> La [[Paramount Pictures]] cominciò a interessarsi al romanzo nel 1967, quando il suo vicepresidente [[Peter Bart]], dopo aver letto le prime sessanta pagine dell'opera, lo sottopose agli occhi della compagnia.<ref name="Jones 2007 10">{{cita|Jones|p. 10|2007}}.</ref> Bart disse che il libro era «...molto più di una storia di mafia», e offrì a Puzo 12.500 dollari per finire il lavoro, e altri 80.000 se avesse accettato di farne un adattamento cinematografico.<ref name="Jones 2007 10"/><ref name="Lebo 2005 6">{{cita|Lebo|p. 6|2005}}.</ref> Nonostante il parere contrario del suo agente, Puzo, il quale all'epoca era sommerso dai debiti a causa della sua dipendenza dal [[gioco d'azzardo]], accettò l'offerta.<ref name="Jones 2007 10"/><ref name="Lebo 2005 6"/>
Nel 1969 la Paramount acquistò i diritti del romanzo per farne un [[Cinema di genere|film di genere]]. Tuttavia all'interno della casa di produzione c'erano molte resistenze; il motivo principale era lo scarso successo ottenuto da ''[[La fratellanza (film 1968)|La fratellanza]]'', uscito nel 1968, interpretato da [[Kirk Douglas]], [[Alex Cord]] e [[Irene Papas]], un film diretto da [[Martin Ritt]] con ambientazione molto simile al romanzo di Puzo.<ref>{{Cita web|autore=Michael L. Geczi and Martin Merzer |titolo=Hollywood business is blockbuster story |giornale=St. Petersburg Times |url=https://news.google.com/newspapers?nid=888&dat=19780410&id=f2xQAAAAIBAJ&sjid=GVoDAAAAIBAJ&pg=6609,2060270 |data=10 aprile 1978 |accesso=15 luglio 2014|p=11B}}</ref> La pellicola venne criticata principalmente per il fatto di aver in qualche modo «simpatizzato per i mafiosi», dato che il protagonista è un boss italoamericano, e alcuni critici sostennero che lo scarso successo del film fosse da imputare alla trama, ritenuta troppo inverosimile.<ref>{{Cita web|autore=Jack O'Brian |titolo=Not First Lady on TV |giornale=The Spartanburg Herald |url=https://news.google.com/newspapers?nid=1876&dat=19730125&id=T2wsAAAAIBAJ&sjid=-8wEAAAAIBAJ&pg=5923,3978133 |data=25 gennaio 1973 |accesso=15 luglio 2014|p=A4}}</ref> Fu l'ultimo film prodotto dalla Paramount che, in seguito al flop commerciale de ''La fratellanza'', entrò in una profonda crisi finanziaria, causata anche dai numerosi sforamenti di budget di alcune pellicole precedenti, per cui ci vollero ben due anni prima che tutto lo staff Paramount approvasse all'unanimità il progetto.<ref name="TDG">{{Cita web|autore=Hillel Italie |editore=Associated Press |titolo='Godfather' films have their own saga |giornale=The Daily Gazette |url=https://news.google.com/newspapers?nid=1957&dat=19901223&id=KSNHAAAAIBAJ&sjid=nukMAAAAIBAJ&pg=1076,6645763 |data=24 dicembre 1990 |accesso=15 luglio 2014|p=A7}}</ref>
Il 23 marzo 1970 [[Albert S. Ruddy]] venne scelto come [[produttore esecutivo]], principalmente per la sua grande esperienza in film rivelatisi molto fortunati al botteghino, come la saga di [[James Bond]].<ref name="VF">{{Cita web|titolo=The ''Godfather'' Wars |autore=[[Mark Seal]] |sito=[[Vanity Fair (rivista statunitense)|Vanity Fair]]|url=http://www.vanityfair.com/news/2009/03/godfather200903 |data=marzo 2009 |accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714155852/http://www.vanityfair.com/culture/features/2009/03/godfather200903.print |dataarchivio=14 luglio 2014|urlmorto=no}}</ref> Nelle intenzioni di Ruddy, il film al botteghino avrebbe dovuto rappresentare un risultato analogo a quello ottenuto da ''[[Gangster Story]]'', che nel 1967 fece tintinnare le casse della [[Warner Bros.]]<ref>{{Cita news|cognome=Kaufman |nome=Dave |data=9 agosto 1967 |url=http://www.variety.com/index.asp?layout=Variety100&reviewid=VE1117789435&content=jump&jump=review&category=1935&cs=1&p=0 |titolo=Bonnie and Clyde |rivista=[[Variety (periodico)|Variety]] }}</ref> [[Frank Sinatra]] fece pressioni sulla produzione. Cercò di far in modo che il personaggio di [[Johnny Fontane]] del romanzo di Puzo, ispirato alla sua figura, per via dei suoi presunti legami con [[Cosa nostra statunitense]], non venisse a lui ricondotto.
Prima dell'inizio delle riprese, [[Joseph Colombo]], boss della [[famiglia Colombo]] e presidente della [[Lega dei diritti civili degli italoamericani]], iniziò una campagna per boicottare la realizzazione della pellicola, accusata di denigrare gli italoamericani ritraendoli tutti come mafiosi. Infine il produttore Albert S. Ruddy s'incontrò con Colombo e i due giunsero a un accordo: la parola "mafia" non sarebbe comparsa nel copione e nemmeno pronunciata nel film. Comunque sia, la Lega fu coinvolta nella lavorazione del film, e molti veri mafiosi furono presenti sul set come attori o comparse: tra questi c’erano [[Gianni Russo]] (interprete di [[Carlo Rizzi]]), che fu mediatore tra Colombo e i dirigenti della Paramount, [[Alex Rocco]] ([[Moe Greene]] nel film) e [[Lenny Montana]], che era stato un campione di [[wrestling]] e poi, dalla metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]], divenne una guardia del corpo della famiglia Colombo, proprio come il personaggio da lui interpretato nella pellicola<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/padrino-e-presunto-accordo-mafia-1981293.html|titolo="Per Il padrino? Un accordo con la mafia": la verità dietro al film|sito=ilGiornale.it|data=11 ottobre 2021|lingua=it|accesso=11 febbraio 2023}}</ref><ref>[[Antonio Nicaso]], Rosario G. Scalia, ''Il mito di Cosa Nostra'', Milano, [[Solferino (casa editrice)|Solferino]], 2022.</ref>.
=== Regia ===
[[File:Francis Ford Coppola.jpg|thumb|left|[[Francis Ford Coppola]]]]
Il produttore [[Robert Evans]], presidente della Paramount, era convinto che ci volesse un regista italo-statunitense.<ref name="VF"/> [[Sergio Leone]] venne contattato per primo, ma rifiutò per dedicarsi a tempo pieno al suo ambizioso ''[[C'era una volta in America]]''.<ref name="SL-tcm">{{Cita web |autore=Roger Fristoe |titolo=Sergio Leone Profile |editore=[[Turner Classic Movies]] |url=http://www.tcm.com/this-month/article=191909%7c191910/Sergio-Leone-Profile.html |accesso=16 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140716203520/http://www.tcm.com/this-month/article/191909%7C191910/Sergio-Leone-Profile.html |dataarchivio=16 luglio 2014 |urlmorto=sì }}</ref> [[Peter Bogdanovich]] fu la seconda scelta del produttore, ma non si mostrò interessato.<ref>{{Cita web|autore=Clive James |titolo=Peter Bogdanovich |sito=[[The Guardian]]|editore=[[Guardian Media Group]] |url= https://www.theguardian.com/film/2004/nov/30/features |data=30 novembre 2004|accesso=16 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130827085909/http://www.theguardian.com/film/2004/nov/30/features |dataarchivio=27 agosto 2013|urlmorto=no}}</ref> Successivamente furono contattati [[Elia Kazan]], [[Arthur Penn]] e [[Costa Gavras]], ma rifiutarono.<ref>{{Cita web|titolo=Peter Bogdanovich - Hollywood survivor |sito=BBC News|editore=BBC |url= http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/hardtalk/4149215.stm |data=7 gennaio 2005|accesso=16 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100903164506/http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/hardtalk/4149215.stm |dataarchivio=3 settembre 2010|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|autore=Royce Webb|titolo=10 BQs: Peter Bogdanovich|sito=ESPN.com|editore=ESPN Internet Ventures|url=http://sports.espn.go.com/espn/page3/story?page=10bqs/bogdanovich|data=28 luglio 2008|accesso=16 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131110015717/http://sports.espn.go.com/espn/page3/story?page=10bqs%2Fbogdanovich|dataarchivio=10 novembre 2013|urlmorto=sì}}</ref> L'unico regista che si dimostrò disponibile fu [[Sam Peckinpah]], il quale venne però allontanato dai produttori, in quanto la sua idea era quella di trasformare la storia in una specie di [[western]] con ambientazioni gangster.<ref name="T-OV">{{Cita news|autore=[[Philip Horne]]|url=https://www.telegraph.co.uk/culture/film/starsandstories/6189162/The-Godfather-Nobody-enjoyed-one-day-of-it.html|titolo=The Godfather: 'Nobody enjoyed one day of it’|pubblicazione=The Daily Telegraph|data=22 settembre 2009|accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090924220152/http://www.telegraph.co.uk/culture/film/starsandstories/6189162/The-Godfather-Nobody-enjoyed-one-day-of-it.html|dataarchivio=24 settembre 2009|urlmorto=no}}</ref><ref name="CBS D">{{Cita web|titolo="The Godfather" Turns 40 |sito=CBS News|editore=CBS Interactive Inc. |url=https://www.cbsnews.com/pictures/the-godfather-turns-40/6/ |data=15 marzo 2012 |accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140717010438/http://www.cbsnews.com/pictures/the-godfather-turns-40/6/ |dataarchivio=17 luglio 2014 |urlmorto=no}}</ref>
Alla fine Evans puntò sull'italo-americano Francis Ford Coppola, nonostante le perplessità dei produttori perché era un regista semisconosciuto. La scelta di Coppola fu dettata anche da motivi economici, in quanto il ''cachet'' del regista di Detroit, appena trentaduenne, non era al livello di un regista affermato.<ref name="CBS D"/> Coppola inizialmente declinò l'offerta poiché all'epoca, con la sua [[American Zoetrope]] e la [[Warner Bros.]], stava lavorando al fantascientifico ''[[L'uomo che fuggì dal futuro]]'' per la regia di [[George Lucas]].<ref>{{Cita libro|cognome= Hearn |nome= Marcus |titolo= The Cinema of George Lucas |url= https://archive.org/details/cinemageorgeluca00hear |editore= Harry N. Abrams Inc. |anno= 2005 |città= New York City | isbn = 0-8109-4968-7 |p= [https://archive.org/details/cinemageorgeluca00hear/page/n135 46]}}</ref> Alla sua uscita però il film si rivelò un flop commerciale, facendo sì che Coppola ricontattasse la Paramount e accettasse l'offerta.<ref name="DVDcom">''The Godfather'' DVD commentary featuring Francis Ford Coppola, 2001</ref> Il 28 settembre 1970 Coppola venne ufficialmente annunciato come regista della pellicola.<ref>{{Cita web|autore=David L. Ulin |titolo=Author demystifies never-ending fascination with 'The Godfather' |giornale=The Sun |url=https://news.google.com/newspapers?nid=1914&dat=20071121&id=0i8pAAAAIBAJ&sjid=SmQFAAAAIBAJ&pg=4399,3094993 |data=21 novembre 2007 |accesso=15 luglio 2014}}</ref>
Tuttavia presto cominciarono i primi contrasti tra Coppola e i produttori: principalmente perché il regista si rifiutò di spostare la collocazione temporale del film (gli anni 1940 e 1950) all'epoca delle riprese (1972);<ref name="HC">{{Cita web|url=https://www.history.com/this-day-in-history/francis-ford-coppolas-the-godfather-opens|titolo=Francis Ford Coppola’s The Godfather opens|sito=History|editore=A&E Television Networks, LLC.|accesso=16 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140704190556/http://www.history.com/this-day-in-history/francis-ford-coppolas-the-godfather-opens|dataarchivio=4 luglio 2014|urlmorto=no}}</ref> inoltre Coppola volle trasferire l'ambientazione a New York, invece che nella città di [[Saint Louis]], molto più economica della Grande Mela, e questo lo fece scontrare col vice-presidente Jack Ballard.<ref name="T-OV"/> Tutto questo portò a uno sforamento del budget:<ref name="HC"/> all'inizio la cifra stanziata dalla Paramount per le riprese fu di 2,5 milioni di dollari,<ref name="HC"/> che salirono a 4 per le riprese a New York,<ref name="HC"/> per poi diventare quasi 7 milioni a causa del prolungamento della fase dei casting, di cui Coppola fu molte volte insoddisfatto.<ref name="LNS">{{cita web |editore=United Press International |titolo=Backstage Story of 'The Godfather' | url=https://news.google.com/newspapers?nid=2245&dat=19720314&id=mWgzAAAAIBAJ&sjid=JDIHAAAAIBAJ&pg=7274,5626165 | data=14 marzo 1972 | accesso=15 luglio 2014}}</ref> Anche durante la scena dell'omicidio Sollozzo vi furono dei contrasti: Coppola fece riprovare la scena numerose volte agli attori che la interpretavano, e questo ritardò ulteriormente la fine della riprese, ponendo il regista a un passo dal licenziamento.<ref name="VF"/> Inoltre fu sempre la Paramount a spingere Coppola a inserire più scene violente, nonostante il parere contrario del regista:<ref name="T-OV"/> ad esempio la scena in cui Connie distrugge i piatti dopo aver scoperto il tradimento di Carlo fu inserita per quello, mentre la scena della morte di Sonny è una chiara citazione della scena finale di ''[[Gangster Story]]''.<ref name="LNS"/>
=== Cast ===
Il casting del film si rivelò problematico, a causa dei pareri negativi della Paramount sulle scelte di Coppola. La Paramount considerò dapprima l'idea di affidare la parte di Vito Corleone a [[Ernest Borgnine]], [[Edward G. Robinson]], [[Orson Welles]], [[George C. Scott]] o [[Gian Maria Volonté]].<ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/spettacoli/cards/padrino-don-vito-corleone-doveva-farlo-gian-maria-volonte-sei-segreti-capolavoro/padrino-50-anni-libro-47-film_principale.shtml|titolo=«Il Padrino»: Don Vito Corleone? Doveva farlo Gian Maria Volonté: i sei segreti del capolavoro |autore=Alessandro Beretta|sito=Corriere.it|data=11 marzo 2019|accesso=19 settembre 2024}}</ref><ref name="CBS MC">{{Cita web|titolo="The Godfather" Turns 40 |sito=CBS News|editore=CBS Interactive Inc. |url=https://www.cbsnews.com/pictures/the-godfather-turns-40/9/ |data=15 marzo 2012 |accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140716173414/http://www.cbsnews.com/pictures/the-godfather-turns-40/9/ |dataarchivio=16 luglio 2014 |urlmorto=no}}</ref> Anche [[Burt Lancaster]] desiderava interpretare quel ruolo, ma non fu mai preso in considerazione.<ref name="LegndsAlmstOSCR">{{Cita web|url=http://www.oscars.org/features/04022012/godfather.html|titolo=What Could Have Been... 10 Movie Legends Who Almost Worked on The Godfather Trilogy|sito=Oscars|editore=Academy of Motion Picture Arts and Sciences |data=2 aprile 2012|accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130330190747/http://www.oscars.org/features/04022012/godfather.html|dataarchivio=30 marzo 2013|urlmorto=no}}</ref> Francis Ford Coppola era invece indeciso se dare la parte a [[Laurence Olivier]] o a Marlon Brando.<ref>{{Cita web|autore=World Features Syndicate |url=http://articles.chicagotribune.com/1991-05-13/features/9102120535_1_anthony-quinn-don-vito-corleone-raf-vallone|titolo=Marlon Brando played Don Vito Corleone in "The Godfather... |sito=Chicago Tribune|editore=Tribune Company |data=13 maggio 1991|accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140715161232/http://articles.chicagotribune.com/1991-05-13/features/9102120535_1_anthony-quinn-don-vito-corleone-raf-vallone|dataarchivio=15 luglio 2014|urlmorto=no}}</ref> Olivier era però all'epoca troppo vecchio e malato per recitare.
La scelta definitiva di Coppola cadde così su Marlon Brando, di cui il regista era un grande ammiratore, perché secondo lui era «l'unico che poteva interpretare il padrino».<ref name="AlphaGFath">{{Cita web|url=http://www.alphamagazine.ae/features/the-godfather-legacy-40-years-on-1.985092|titolo=The Godfather legacy: 40 years on|autore=Ben Andac|sito=Alpha Magazine|editore=Al Nisr Publishing LLC|data=1º marzo 2012|accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130709161525/http://www.alphamagazine.ae/features/the-godfather-legacy-40-years-on-1.985092|dataarchivio=9 luglio 2013|urlmorto=sì}}</ref> I produttori della Paramount, in primis il capo [[Robert Evans]], erano però totalmente contrari all'ingaggio dell'attore, visti i recenti insuccessi di Brando.<ref name="TDG"/> Tuttavia accettarono di cedere alle insistenze del regista solo a patto di alcune condizioni che Brando avrebbe dovuto rispettare nel suo contratto:<ref group=N>All'epoca Brando era noto per il suo voler accettare soltanto ruoli dedicate a film impegnati nel campo della [[discriminazione razziale]].</ref> l'attore avrebbe dovuto firmare un accordo in cui si impegnava a risarcire qualsiasi suo atteggiamento dannoso per la produzione;<ref name="AlphaGFath"/> Coppola si recò allora in California, nella residenza di Brando, per proporgli il ruolo.<ref name="LegndsAlmstOSCR"/> L'attore, che all'epoca aveva quarantasette anni e un aspetto ancora giovanile, al provino per la parte decise di voler dare al suo personaggio una faccia da [[bulldog]]. Recitò con del cotone in bocca per appesantire le guance e apparire più anziano.<ref group=N>Durante le riprese, il cotone fu sostituito da un particolare apparato costruito appositamente da un dentista, e oggi conservato in un museo dedicato al cinema di New York.</ref> Questo trucco convinse definitivamente il regista e i produttori.
[[File:Il padrino (1972) - Al Pacino, Simonetta Stefanelli.jpg|thumb|left|[[Al Pacino]] (a sinistra) e [[Simonetta Stefanelli]] (a destra) interpretano rispettivamente [[Michael Corleone]], figlio di don Vito e successore del padre, e [[Apollonia Vitelli-Corleone|Apollonia Vitelli]], giovane siciliana di cui Michael s'innamora.]]
Sin dall'inizio delle riprese, Coppola volle Robert Duvall nel ruolo di Tom Hagen.<ref name="TDG"/><ref name="AlphaGFath" /> Fu sempre Coppola a volere fortemente l'allora semisconosciuto Al Pacino nella parte di Michael Corleone. Il regista dovette vincere le forti resistenze della produzione, che riteneva Pacino troppo basso per la parte e aveva offerto il ruolo a [[Jack Nicholson]], [[Dustin Hoffman]], [[Robert Redford]] e [[Ryan O'Neal]].<ref name="TDG"/><ref name="VF"/> Il regista infatti sosteneva che questi ultimi non avessero una fisionomia del viso riconducibile ai siciliani e alla fine ebbe la meglio.<ref name="TDG"/><ref name="VF"/> Inizialmente persino [[James Caan]] fu sottoposto a un provino per il ruolo di Michael. La Paramount a causa dell'insistenza di Coppola arrivò quasi al punto di licenziarlo. A risolvere la situazione e tirare fuori dai guai Coppola ci pensò Marlon Brando, il quale minacciò di abbandonare il set se il regista fosse stato sostituito.<ref>{{Cita web |url=http://cultura.panorama.it/cinema/il-padrino-marlon-brando-40-anni |titolo=Il Padrino, dopo 40 anni è ancora un mito|sito=Panorama|accesso=11 settembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140911152600/http://cultura.panorama.it/cinema/il-padrino-marlon-brando-40-anni |dataarchivio=11 settembre 2014 |urlmorto=sì|autore=Alberto Rivaroli}}</ref> Tuttavia, anche dopo avergli assegnato la parte, i produttori continuarono a non guardare di buon occhio Pacino e a essere riluttanti su di lui, fino alle riprese della scena dell'omicidio di Sollozzo, quando riuscì definitivamente a rompere il ghiaccio con la produzione, che alla fine si convinse.<ref>{{cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2015/04/27/al-pacino-padrino-licenziato-sul-set_n_7150572.html |titolo= Al Pacino: rischiai di essere licenziato sul set del "Padrino"|sito=Huffpost|autore=SIlvia De Santis|data=27 aprile 2015}}</ref>
[[Robert De Niro]] fece un convincente provino per la parte di Sonny.<ref name="CBS MC"/> Tuttavia Coppola gli preferì James Caan, la cui candidatura era sostenuta apertamente da Brando. L'allora sconosciuto [[Sylvester Stallone]] venne sottoposto a un provino per il ruolo di Carlo Rizzi, così come [[Mia Farrow]] per quello di Kay Adams.<ref name="VF"/><ref name="CBS MC"/> [[Bruce Dern]], [[Paul Newman]] e [[Steve McQueen]] furono considerati per il ruolo di Tom Hagen, che invece andò a Robert Duvall.<ref name="TDG"/><ref name="VF"/><ref name="CBS MC"/> Per il ruolo di Connie Corleone, Francis Ford Coppola scritturò sua sorella Talia Shire. La parte di Apollonia venne originariamente offerta a [[Stefania Sandrelli]], la quale però non si mostrò interessata; per tale ragione il ruolo venne interpretato dalla giovane e semisconosciuta [[Simonetta Stefanelli]], all'epoca delle riprese non ancora diciassettenne.<ref name="VF"/><ref name="CBS MC"/> Nella trasmissione ''[[Citofonare Rai 2]]'', anche la cantante italiana [[Rosanna Fratello]] ha dichiarato di aver rifiutato la parte della cugina dei protagonisti a causa di impegni lavorativi.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsussidiario.net/news/rosanna-fratello-rifiutai-di-recitare-ne-il-padrino-non-potei-accettare-perche/2253865/|titolo=Rosanna Fratello: “Rifiutai di recitare ne Il Padrino”/ “Non potei accettare perché…”|sito=ilsussidiario.net|data=21 novembre 2021}}</ref> Per il ruolo del padre di Apollonia venne scelto [[Saro Urzì]], affermato come personaggio emblema di "sicilianità" già da precedenti pellicole e in particolare grazie al sodalizio con [[Pietro Germi]] come in ''[[Sedotta e abbandonata]]''.
Nella pellicola ci sono tre personaggi appartenenti alla famiglia di Francis Ford Coppola: Talia Shire, sorella del regista, nella parte di Connie; [[Carmine Coppola (compositore)|Carmine Coppola]], suo padre, al pianoforte nella scena d'intermezzo della pellicola; infine una neonata [[Sofia Coppola]] nella parte di Michael Francis Rizzi, il bambino battezzato durante lo sterminio dei capi delle cinque famiglie.
=== Riprese e ___location ===
[[File:NYC - New York County Supreme Courthouse.jpg|thumb|La scalinata del [[New York County Supreme Courthouse]] nel quale venne girata la scena dell'uccisione di [[Personaggi de Il padrino|Don Emilio Barrese]]]]
Prima dell'inizio delle riprese, il cast dovette sottoporsi a due settimane di prova, inclusa una cena in cui ogni attore avrebbe dovuto assumere le caratteristiche del proprio personaggio per tutta la sua durata.<ref name="GW F">{{Cita news|cognome=Feeney|nome=Mark|wkautore=Mark Feeney|titolo=A Study in Contrasts|pubblicazione=WUTC |editore=WUTC |data=2006 |url=http://www.publicbroadcasting.net/wutc/.artsmain/article/8/1083/1027096/Movies/A.Study.in.Contrasts/ |accesso=19 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140720200112/http://www.publicbroadcasting.net/wutc/.artsmain/article/8/1083/1027096/Movies/A.Study.in.Contrasts/ |dataarchivio=20 luglio 2014 |urlmorto=no}}</ref> Le riprese, inizialmente previste per maggio, cominciarono in anticipo il 29 marzo 1971, anche perché Brando poco prima aveva già firmato un contratto con [[Bernardo Bertolucci]] per ''[[Ultimo tango a Parigi]]'' e da settembre avrebbe dovuto essere in Europa;<ref>{{cita web|url=http://archivio.panorama.it/cultura/cinema/il-padrino-marlon-brando-40-anni|titolo=Il padrino compie 40 anni|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161009205158/http://archivio.panorama.it/cultura/cinema/il-padrino-marlon-brando-40-anni|dataarchivio=9 ottobre 2016}}</ref> le riprese durarono fino a inizio agosto, per un totale di 77 giorni di girato.<ref name="DVDcom"/><ref name="GW F"/> Si svolsero soprattutto a New York.<ref name="DVDcom"/> La prima scena girata fu quella in cui Michael e Kay tornano a New York dopo aver comprato i regali di Natale.<ref name="DVDcom"/> Avrebbe dovuta essere girata già il 23 marzo,<ref name="DVDcom"/> ma una raffica di neve costrinse il produttore [[Albert S. Ruddy]] a spostare l'inizio delle riprese di una settimana.<ref name="DVDcom"/><ref name="GW F"/> Le riprese principali a New York si conclusero il 2 luglio 1971;<ref name="DVDcom"/><ref name="GW F"/> successivamente Coppola chiese una pausa di tre settimane prima di andare all'estero per girare le scene in Sicilia.<ref name="DVDcom"/> Dopo la partenza del cast per la Sicilia, la Paramount rimandò la data d'uscita del film da dicembre 1971 alla primavera 1972.<ref name="DVDcom"/><ref name="GW F"/>
Marlon Brando amava molto fare scherzi sul set. Alcune "vittime" furono i due sventurati che in una scena del film, al ritorno a casa di don Vito Corleone dall'ospedale, lo portavano su una barella in camera sua. Brando fece mettere con lui sotto la coperta una serie di pesi, in modo che tutto (barella, Brando e pesi) arrivasse a pesare quasi 300 kg.<ref name="GW F"/> Durante le riprese della scena del matrimonio di Connie, [[Lenny Montana]], l'interprete di [[Luca Brasi]], si dimostrò molto teso ogni volta che doveva recitare il proprio ringraziamento al padrino in occasione dell'invito alle nozze. Montana era estremamente nervoso all'idea di recitare nella stessa scena con un mostro sacro quale Marlon Brando. Coppola allora scrisse appositamente la scena in cui Brasi prova e riprova il discorso accanto al tavolo di Michael e di Kay Adams.<ref name="DVDcom"/><ref name="GW F"/> Quando cominciò la scena, Brando, per stuzzicare il collega, entrò sul set con un cartellino con scritto: "Vai a fare in...".<ref name="DVDcom"/> Nella scena in cui Johnny Fontane, ottenuto il favore riguardante il film a cui vuole partecipare, esce dalla stanza dove si trova don Vito Corleone, quando apre la porta si può notare una donna che si ferma e subito si fa da parte. Coppola afferma che in effetti era capitata per caso nella ripresa.
[[File:Bar Vitelli, reso celebre da alcune scene del film Il Padrino.JPG|thumb|left|Il settecentesco Palazzo Trimarchi di [[Savoca]], in Sicilia, luogo in cui venne girata la scena del bar dove Michael Corleone parla con il signor Vitelli, padre di [[Apollonia Vitelli-Corleone|Apollonia]].]]
Il direttore della fotografia [[Gordon Willis]] inizialmente rifiutò di prendere parte alle riprese, perché la produzione era troppo "caotica" secondo lui.<ref name="LegndsAlmstOSCR"/> In seguito accettò grazie alle insistenze di Coppola, il quale insieme a Willis decise di eseguire riprese di "formato tableau", ovvero per far sembrare ogni scena come dipinta in un quadro. Willis usò giochi di ombre e bassi livelli di luce per tutto il film per mostrare gli sviluppi psicologici della pellicola.<ref name="LegndsAlmstOSCR"/> Willis e Coppola decisero di utilizzare molto di frequente svariati contrasti di luce e ombre, specie nelle scene iniziali. Ci fu invece un'inversione di tendenza per le scene girate in Sicilia, in cui vi è un aspetto più romantico e armonioso nelle inquadrature delle campagne, rispetto all'effetto delle scene ambientate a New York. Una delle scene più scioccanti del film è quella celebre della testa di cavallo mozzata nel letto, ottenuta da un mattatoio. Tuttavia non mancarono polemiche di gruppi di animalisti che criticarono fortemente la scena.<ref name="LegndsAlmstOSCR"/> La scena della morte di Sonny venne girata a Mitchel Field di [[Mineola (New York)|Mineola]], dove furono costruiti tre caselli insieme a un [[guard rail]].<ref name="LegndsAlmstOSCR"/> La macchina di Sonny era una [[Lincoln Continental]] del 1941, con fori praticati appositamente per assomigliare a proiettili. Per girare la scena ci vollero tre giorni di riprese e il costo fu di circa {{formatnum:100000}} dollari.<ref name="DVDcom"/><ref name="LegndsAlmstOSCR"/>
Molte scene vennero girate al Filmways Studio a [[East Harlem]].<ref name="DVDcom"/> Le scene rimanenti furono girate in California, oltre a quelle in Sicilia, fatta eccezione per le scene girate a Las Vegas di cui la produzione poteva permettersi il costo.<ref name="DVDcom"/><ref name="LegndsAlmstOSCR"/> Le scene ambientate a [[Corleone]] in verità furono girate tra le province di [[provincia di Messina|Messina]] e [[provincia di Catania|Catania]]: [[Forza d'Agrò]], [[Savoca]], [[Motta Camastra]] e [[Fiumefreddo di Sicilia|Fiumefreddo]].<ref>{{Cita web|url=https://catania.gds.it/foto/societa/2022/08/11/fiumefreddo-di-sicilia-magic-johnson-sul-set-de-il-padrino-al-castello-degli-schiavi-129eceff-3d44-4009-b20d-3055959f5d4b/|titolo=Fiumefreddo di Sicilia, Magic Johnson sul set de «Il padrino» al Castello degli Schiavi|sito=Giornale di Sicilia|lingua=it|accesso=12 agosto 2022}}</ref> I luoghi del film furono scelti dal pittore Gianni Pennisi di Floristella, il quale curò anche l'insegnamento della dizione ad alcuni attori non doppiati, come [[Maria Carta]]. Le riprese terminarono il 6 agosto 1971, mentre nel corso della [[post-produzione]] furono fatti enormi tagli alle scene per rendere la durata consona a un film dell'epoca (la durata originale era di circa 222 minuti).<ref name="DVDcom"/> Nel mese di settembre i produttori e Coppola decisero di rimuovere gran parte delle scene incentrate sul personaggio di Sonny, perché ritenute superflue per la trama originale del film. Ci furono poi numerosi dibattiti con Coppola e Ruddy per il mancato coinvolgimento, nella post-produzione, del personale e del cast principale, proseguite anche dopo l'uscita del film.<ref name="DVDcom"/> Il film fu mostrato in anteprima al personale Paramount e agli espositori nel mese di novembre.
== Colonna sonora ==
{{vedi anche|Il padrino (colonna sonora)}}
Per la colonna sonora del film Coppola ingaggiò [[Nino Rota]], il quale, per creare un'atmosfera italiana ed evocare la tragedia del film, riutilizzò alcune parti della colonna sonora da lui scritta per ''[[Fortunella (film)|Fortunella]]'' del 1958.<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Harlan|cognome=Lebo|titolo=The Godfather Legacy|url=https://books.google.it/books?id=MNi9qYe-ZUsC|accesso=5 dicembre 2022|data=1997|editore=Simon & Schuster|lingua=en|p=191|ISBN=978-0-684-83647-8}}</ref> Evans, dirigente della [[Paramount Pictures|Paramount]], riteneva che il risultato fosse troppo intellettuale, ma il regista riuscì a convincerlo ad utilizzare quanto prodotto da Rota.<ref>{{Cita libro|nome=Gene D.|cognome=Phillips|titolo=Godfather: The Intimate Francis Ford Coppola|url=https://books.google.it/books?id=6XBHAgAAQBAJ|accesso=5 dicembre 2022|data=2014-04-23|editore=University Press of Kentucky|lingua=en|p=107|ISBN=978-0-8131-4671-3}}</ref><ref name=":1">{{Cita libro|nome=James M.|cognome=Welsh|nome2=Gene D.|cognome2=Phillips|nome3=Rodney F.|cognome3=Hill|titolo=The Francis Ford Coppola Encyclopedia|url=https://books.google.it/books?id=3m5SrXs42YEC|accesso=5 dicembre 2022|data=27 agosto 2010|editore=Scarecrow Press|lingua=en|p=222|ISBN=978-0-8108-7651-4}}</ref> Il padre di Coppola, [[Carmine Coppola (compositore)|Carmine]], creò alcune musiche aggiuntive per il film,<ref>{{Cita libro|nome=Gene D.|cognome=Phillips|titolo=Godfather: The Intimate Francis Ford Coppola|url=https://books.google.it/books?id=6XBHAgAAQBAJ|accesso=5 dicembre 2022|data=2014-04-23|editore=University Press of Kentucky|lingua=en|p=355|ISBN=978-0-8131-4671-3}}</ref> in particolare la musica suonata dalla banda durante la scena iniziale del matrimonio.<ref name=":0" /><ref name=":1" />
Le musiche di scena includono "[[Cc'è la luna 'n menzu ô mari]]" e l'aria di Cherubino "Non so più cosa son" da ''[[Le nozze di Figaro]]''. Durante la scena del battesimo, parte della musica organistica in sottofondo è la ''[[Passacaglia e tema fugato in do minore]]'' di Johann Sebastian Bach.<ref name=":1" /> La colonna sonora del film è stata pubblicata nel 1972 in [[Disco in vinile|vinile]] dalla Paramount Records, in [[Compact disc|CD]] nel 1991 dalla [[Geffen Records]] e in [[Musica digitale|digitale]] dalla Geffen il 18 agosto 2005. L'album contiene oltre 31 minuti di musiche utilizzate nel film, la maggior parte delle quali composte da Rota, insieme a una canzone di Coppola e una di [[Johnny Farrow]] e [[Marty Symes]].<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|titolo=Nino Rota - The Godfather [Music from the Original Motion Picture Soundtrack] Album Reviews, Songs & More {{!}} AllMusic|lingua=en|accesso=5 dicembre 2022|url=https://www.allmusic.com/album/the-godfather-original-soundtrack-mw0000263301}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=The Godfather [Music from the Original Motion Picture Soundtrack] - Nino Rota {{!}} Credits {{!}} AllMusic|lingua=en|accesso=5 dicembre 2022|url=https://www.allmusic.com/album/the-godfather-original-soundtrack-mw0000263301/credits}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.filmtracks.com/titles/godfather.html|titolo=Filmtracks: The Godfather (Nino Rota)|data=|accesso=5 dicembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140720150807/http://www.filmtracks.com/titles/godfather.html|dataarchivio=20 luglio 2014|urlmorto=sì}}</ref> [[AllMusic]] ha dato all'album cinque voti su cinque, con il redattore Zach Curd che ha affermato che si tratta di una "colonna sonora oscura, incombente ed elegante".<ref name=":2" />
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=== Anteprima e le varie edizioni ===
La Paramount Pictures tenne la première mondiale il 15 marzo 1972 a New York; i profitti vennero donati ai The Boys Club di New York.<ref name="godfather-tcm">{{Cita web|url=http://www.tcm.com/tcmdb/title/443184/The-Godfather/notes.html|titolo=The Godfather (1972) – Notes|editore=[[Turner Classic Movies]]|accesso=16 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029203642/http://www.tcm.com/tcmdb/title/443184/The-Godfather/notes.html|dataarchivio=29 ottobre 2013|urlmorto=no}}</ref> Prima ancora della première, il film aveva già fatturato 15 milioni di dollari in oltre 400 teatri.<ref name="Mojo">{{Cita web|titolo=The Godfather (1972) |url=http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=godfather.htm |editore=[[Box Office Mojo]] |accesso=6 dicembre 2014 }}</ref><ref name="Numbers">{{Cita web|titolo=The Godfather - Box Office Data, DVD and Blu-ray Sales, Movie News, Cast and Crew Information |url=http://www.the-numbers.com/movie/Godfather-The#tab=summary |editore=[[The Numbers]] |accesso=6 dicembre 2014 }}</ref> Alla prima parteciparono lo scrittore Mario Puzo, il produttore Albert S. Ruddy, tutto il personale Paramount capeggiato dal presidente Robert Evans, e il regista Francis Ford Coppola.<ref name="Numbers"/> Vi presero parte anche molti membri del cast, da Al Pacino (insieme alla sua compagna dell'epoca [[Jill Clayburgh]]) a James Caan e Diane Keaton, oltre a diversi interpreti di ruoli minori come Gianni Russo e Al Lettieri;<ref name="Numbers"/> al contrario non parteciparono alla première Marlon Brando, che all'epoca si trovava in Europa impegnato per le riprese del film di Bernardo Bertolucci ''Ultimo tango a Parigi'', e Robert Duvall, a causa di forti rancori con il produttore Ruddy relativi al taglio delle scene del film.<ref name="godfather-tcm"/><ref name="Numbers"/> Alla conferenza stampa Coppola rivelò di aver avuto contrasti con la Paramount, relativi soprattutto ai costi, ma di essere certo che il film sarebbe stato apprezzato come meritava.<ref name="godfather-tcm"/>
Il giorno dopo, il film venne proiettato nelle sale newyorkesi.<ref name="AFI TG">{{Cita news|titolo=The Godfather|pubblicazione=AFI|editore=American Film Institute.|url=http://www.afi.com/members/catalog/DetailView.aspx?s=&Movie=54023|accesso=15 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140717165334/http://www.afi.com/members/catalog/DetailView.aspx?s=&Movie=54023|dataarchivio=17 luglio 2014|urlmorto=sì}}</ref> Il 22 marzo uscì nel resto degli Stati Uniti<ref name="AFI TG"/>; in Italia venne distribuito il 14 settembre 1972, mentre nel resto del mondo uscì fra giugno e novembre dello stesso anno.
''The Godfather Saga'' è il titolo della sequenza montata con i primi due film della saga, voluta nel 1977 da Coppola per finanziare il suo film ''[[Apocalypse Now]]''. Fu distribuita per la TV e il mercato [[VHS]], la durata è di 434 minuti.<ref name="godfather-tcm"/>
Nel 1992 solo per il mercato VHS (5 cassette) fu montata un'ulteriore versione cronologica, ''Godfather Trilogy 1901-1980'', comprendente anche la parte III, con scene inedite, per una durata complessiva di 583 minuti. Questa versione è inoltre la sola a contenere l'unica parte dove appare il personaggio di [[Genco Abbandando]], interpretato da [[Franco Corsaro]], durante la quale, ricoverato e in punto di morte, riceve la visita di don Vito e dei figli.
=== Date di uscita ===
L'elenco include il titolo localizzato:
{{Div col|2}}
*USA, ''The Godfather'', 15 marzo 1972
*Giappone, ''{{Nihongo|Godfather|ゴッドファーザー|Goddofāʾzā}}'', 15 giugno 1972
*Brasile, ''O Poderoso Chefão'', 7 luglio 1972
*Uruguay, ''O Poderoso Chefão'', 10 agosto 1972
*Regno Unito, ''The Godfather'', 18 agosto 1972
*Germania, ''Der Pate'', 24 agosto 1972
*Irlanda, ''The Godfather'', 25 agosto 1972
*Italia, ''Il padrino'', 14 settembre 1972
*Argentina, ''El padrino'', 20 settembre 1972
*Svezia, ''Gudfadern'', 27 settembre 1972
*Finlandia, ''Kummisetä'', 29 settembre 1972
*Grecia, ''ο Νονός'', 29 settembre 1972
*Messico, ''El padrino'', 4 ottobre 1972
*Norvegia, ''Gudfaren'', 16 ottobre 1972
*Francia, ''Le parrain'', 18 ottobre 1972
*Spagna, ''El padrino'', 20 ottobre 1972
*Portogallo, 24 ottobre 1972
*Belgio, 27 ottobre 1972
*Australia, 2 novembre 1972
*Danimarca, ''Godfather'', 26 dicembre 1972
*Olanda, ''De peetvader'', 18 gennaio 1973
*Hong Kong, 11 ottobre 1973
*Cecoslovacchia, ''Kmotr'', 1º gennaio 1975
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=== Doppiaggio italiano ===
* Il primo doppiaggio italiano del film, diretto da [[Ettore Giannini]] su dialoghi di [[Roberto De Leonardis]], fu eseguito presso gli studi della [[International Recording]] con le voci della [[Cooperativa Doppiatori Cinematografici|C.D]].
* Per la versione televisiva ''The Godfather: 1901-1959'' (trasmessa più volte sul canale satellitare [[Studio Universal]]), alcune voci nelle scene integrate sono differenti.
* Nel giugno 2008 fu distribuito un cofanetto DVD e Blu-ray della trilogia in cui ''Il padrino'' includeva sia il doppiaggio originale in 2.0, sia un nuovo doppiaggio in 5.1 voluto da Coppola in persona. Tale edizione che risale al 2007, sotto la direzione di [[Rodolfo Bianchi]], venne interamente ridoppiata dalla [[Dubbing Brothers|Dubbing Brothers Int. Italia]]. In questa nuova edizione è stato mantenuto il cognome originale di Don Emilio "Barzini" (al posto di Barrese).<ref>{{Dopp}}</ref>
==
=== Incassi ===
Nella settimana iniziale il film incassò circa 81,5 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]]<ref>{{cita news |pubblicazione=[[Variety (periodico)|Variety]] |data=3 gennaio 1973 |titolo='Godfather': & Rest of Pack |p=7 |cognome=Frederick |nome=Robert B. |url=https://archive.org/details/sim_variety_1973-01-03_269_8/page/7/mode/1up|accesso=12 gennaio 2024 |via=[[Internet Archive]]}}</ref> in [[Stati Uniti d'America|USA]], mentre in totale ne incassò oltre 135 milioni,<ref>{{Cita news|editore=Reuters |titolo=Godfather 1 all-time earner |data=9 gennaio 1975 |pubblicazione=[[The Gazette (Montreal)|The Gazette]] |città=Montreal |p=[https://news.google.com/newspapers?id=MBQyAAAAIBAJ&sjid=2qEFAAAAIBAJ&pg=4954,1823132 21]}}</ref> rimanendo sempre al 1º posto nella classifica degli incassi più alti. Fu una sorpresa per la casa di produzione, che non si aspettava un incasso così alto. Uscito in altre nazioni, continuò ad avere un notevole successo, spaccando in due la critica internazionale ed entrando nell'immaginario collettivo del pubblico. Arrivò a incassare un totale di {{formatnum:286234000}} $ in tutto il mondo.
In Italia la pellicola fu campione d'incassi della stagione, totalizzando circa 10 miliardi di lire che, rivalutati, corrispondono a {{formatnum:58202000}} [[euro]], e rimarrà il maggior incasso di sempre fino al 2010 con l'arrivo di ''[[Avatar (film 2009)|Avatar]]'' di [[James Cameron]]. Dal 1972 al 2007 ''Il padrino'' ha incassato in tutto il mondo {{formatnum:1144234000}} dollari.<ref>{{cita web|url=http://www.cineblog.it/post/5540/la-classifica-aggiornata-dei-maggiori-incassi-di-tutti-i-tempi|titolo=La classifica aggiornata dei maggiori incassi di tutti i tempi!|sito=Cineblog|data=7 maggio 2007}}</ref>
=== Critica ===
''Il padrino'' è da sempre annoverato fra le migliori pellicole mai realizzate, e il capolavoro di maggior risalto della cosiddetta [[Nuova Hollywood|New Hollywood]]. Ricevette da tutto il mondo critiche che lo lodavano in tutti i sensi, anche da critici esperti e storici come [[Roger Ebert]] e [[Stanley Kubrick]]. Il film si trova al secondo posto nella [[Internet Movie Database|Top 250]] dell'[[Internet Movie Database]], con un voto di 9,2 su 10, mentre su [[Rotten Tomatoes]] ha una valutazione positiva del 97%, e si trova al 7º posto della lista dei [[migliori 100 film della storia]].<ref>{{Cita web|sito=Rotten Tomatoes|editore=Flixster, Inc|titolo=Top 100 Movies Of All Time|url=https://www.rottentomatoes.com/top/bestofrt/|accesso=3 luglio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140719040542/http://www.rottentomatoes.com/top/bestofrt/|dataarchivio=19 luglio 2014|urlmorto=no}}</ref> Su [[Metacritic]] il film ha una valutazione di 100/100 e si trova invece al 1º posto nella Top 100.<ref>{{Cita web|titolo=Metacritic: Best Reviewed Movies|url=http://www.metacritic.com/browse/movies/score/metascore/all?sort=desc|sito=[[Metacritic]]|editore=CBS Interactive Inc|accesso=13 aprile 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140719040300/http://www.metacritic.com/browse/movies/score/metascore/all?sort=desc|dataarchivio=19 luglio 2014|urlmorto=no}}</ref> La pellicola ottenne dieci nomination ai [[Premi Oscar 1973]], aggiudicandosene tre: miglior film (Albert S. Ruddy), miglior attore protagonista (Marlon Brando), miglior sceneggiatura non originale (Mario Puzo e Francis Ford Coppola).
Marlon Brando rifiutò il suo [[Premio Oscar|Oscar]] e non si presentò alla cerimonia di premiazione, come atto di protesta verso i maltrattamenti ai [[Nativi americani degli Stati Uniti d'America|nativi americani]] da parte degli Stati Uniti e di [[Hollywood]]. Al suo posto inviò alla premiazione una nativa americana, [[Sacheen Littlefeather]], per leggere il suo discorso di protesta. Brando fu il secondo attore della [[storia del cinema]] a rifiutare tale premio. Al Pacino non si presentò alla cerimonia preferendo tenere un profilo basso ed evitare l'eccessiva visibilità dell'evento; nella sua autobiografia ''Sonny Boy'' smentisce di aver boicottato la premiazione: voci dell'epoca sostenevano che fosse in polemica con l'Academy perché il suo personaggio era comparso per più tempo nel film di quello di Brando e dovesse quindi essere lui a ottenere la candidatura come miglior attore e Brando quella per miglior attore non protagonista.
Nel 1990 è stato scelto per la conservazione nel [[National Film Registry]] della [[Biblioteca del Congresso]] degli Stati Uniti.<ref>{{cita web|url=https://www.loc.gov/film/registry_titles.php?sort=inducted|titolo=National Film Registry|editore=[[National Film Preservation Board]]|accesso=3 gennaio 2012|lingua=en}}</ref> Nel 1998 l'[[American Film Institute]] l'ha inserito al terzo posto della classifica dei [[AFI's 100 Years... 100 Movies|migliori cento film statunitensi]] di tutti i tempi, mentre in quella del 2007 è salito al secondo posto, dietro a ''[[Quarto potere]]'' di [[Orson Welles]] ma prima di ''[[Casablanca (film)|Casablanca]]''. Inoltre la celebre battuta «Gli farò un'offerta che non può rifiutare» pronunciata da don Vito Corleone (Marlon Brando) si trova al secondo posto nella classifica delle [[AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes|cento migliori battute]] di tutti i tempi; si trova poi al 1º posto nella classifica dei [[AFI's 10 Top 10|migliori film gangster]] di tutti i tempi.
== Riconoscimenti ==
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* [[Premi Oscar 1973|1973]] – [[Premio Oscar]]
** [[Oscar al miglior film|Miglior film]] ad Albert S. Ruddy
** [[Oscar al miglior attore|Miglior attore protagonista]] a Marlon Brando
** [[Oscar alla migliore sceneggiatura non originale|Migliore sceneggiatura non originale]] a Francis Ford Coppola e Mario Puzo
** Candidatura per la [[Oscar alla migliore regia|migliore regia]] a Francis Ford Coppola
** Candidatura per il [[Oscar al miglior attore non protagonista|miglior attore non protagonista]] a James Caan
** Candidatura per il [[Oscar al migliore attore non protagonista|miglior attore non protagonista]] a Robert Duvall
** Candidatura per il [[Oscar al miglior attore non protagonista|miglior attore non protagonista]] ad Al Pacino
** Candidatura per i [[Oscar ai migliori costumi|migliori costumi]] ad Anna Hill Johnstone
** Candidatura per il [[Oscar al miglior montaggio|miglior montaggio]] a William Reynolds e Peter Zinner
** Candidatura per il [[Oscar al miglior sonoro|miglior sonoro]] a Charles Grenzbach, Richard Portman e Christopher Newman
* [[Golden Globe 1973|1973]] – [[Golden Globe]]
** [[Golden Globe per il miglior film drammatico|Miglior film drammatico]] ad Albert S. Ruddy
** [[Golden Globe per il miglior regista|Migliore regia]] a Francis Ford Coppola
** [[Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico|Miglior attore in un film drammatico]] a Marlon Brando
** [[Golden Globe per la migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]] a Francis Ford Coppola e Mario Puzo
** [[Golden Globe per la migliore colonna sonora originale|Miglior colonna sonora originale]] a Nino Rota
** Candidato per il miglior attore in un film drammatico ad Al Pacino
** Candidato per il [[Golden Globe per il miglior attore non protagonista|miglior attore non protagonista]] a James Caan
*[[Premi BAFTA 1973|1973]] – [[British Academy Film Awards|Premio BAFTA]]
** [[BAFTA alla migliore colonna sonora|Miglior colonna sonora]] a Nino Rota
** Candidato per [[BAFTA al miglior attore protagonista|miglior attore protagonista]] a Marlon Brando
** Candidato per [[BAFTA al miglior attore non protagonista|miglior attore non protagonista]] a Robert Duvall
** Candidato per i [[BAFTA ai migliori costumi|migliori costumi]] ad Anna Hill Johnstone
** Candidato per il [[BAFTA al miglior attore debuttante|miglior attore debuttante]] ad Al Pacino
* [[National Board of Review Awards 1972|1972]] – [[National Board of Review Awards|National Board of Review Award]]
** [[National Board Review Top Ten Films|Migliori dieci film]]
** [[National Board of Review Award al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]] ad Al Pacino
* 1973 – Kansas City Film Critics Circle Award
** Migliore regia a Francis Ford Coppola
** Miglior attore protagonista a Marlon Brando
* [[David di Donatello 1973|1973]] – [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
** [[David di Donatello per il miglior film straniero|Miglior film straniero]]
** [[David speciale]] ad Al Pacino
* [[1972]] – [[New York Film Critics Circle Awards|New York Film Critics Circle Award]]
** [[New York Film Critics Circle Award al miglior attore non protagonista|Miglior attore non protagonista]] a Robert Duvall
** Candidato per il [[New York Film Critics Circle Award al miglior film|miglior film]]
** Candidato per la [[New York Film Critics Circle Award al miglior regista|migliore regia]] a Francis Ford Coppola
** Candidato per il [[New York Film Critics Circle Award al miglior attore protagonista|miglior attore protagonista]] a Marlon Brando
* 1973 – [[American Cinema Editors]]
** Candidato per il miglior montaggio a Peter Zinner
* 1973 – [[Directors Guild of America]]
** [[Directors Guild of America|Migliore regia]] a Francis Ford Coppola, Fred C. Caruso, Fred T. Gallo e Steven P. Skloot (assistenti registi)
* 1973 – [[Golden Screen]]
** Golden Screen Award
* 1973 – [[Grammy Award]]
** Miglior colonna sonora a Nino Rota
* 1973 – [[National Society of Film Critics Awards|National Society of Film Critics Award]]
** [[National Society of Film Critics Award per il miglior attore|Miglior attore]] ad Al Pacino
** Candidato per la [[National Society of Film Critics Award per il miglior regista|migliore regia]] a Francis Ford Coppola
** Candidato per il miglior attore a Marlon Brando
* 1973 – [[Writers Guild of America]]
** [[Writers Guild of America|Migliore sceneggiatura]] a Mario Puzo e Francis Ford Coppola
* 2002 – [[Las Vegas Film Critics Society|Las Vegas Film Critics Society Award]]
** Miglior DVD
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=== Classifiche ===
* 1990 — Selezionato per la conservazione nella [[National Film Registry]].<ref name="National Film Registry">{{Cita web|url= https://www.loc.gov/film/titles.html |titolo=Films Selected to The National Film Registry, 1989-2010 |accesso=12 marzo 2012|sito=National Film Preservation Board|editore=Library of Congress|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140407133410/http://www.loc.gov/film/titles.html|dataarchivio=7 aprile 2014|urlmorto= no}}</ref>
* 1998 — 1º posto nella classifica dei migliori film di tutti i tempi del ''[[Time Out (rivista)|Time Out]]''.<ref name="National Film Registry"/>
* 1998 — 3º posto nella classifica ''[[AFI's 100 Years... 100 Movies]]'' dell'[[American Film Institute]].<ref name="AFI - Top 100 migliori film">[http://www.afi.com/100years/movies10.aspx AFI - Top 100 migliori film]</ref>
* 1999 — 1º posto nella classifica dei migliori film di tutti i tempi dell ''[[Entertainment Weekly]]''.<ref name="ew">{{Cita libro|cognome=Burr |nome=Ty |wkautore=Ty Burr |titolo=The 100 Greatest Movies of All Time |anno=1999 |url=https://archive.org/details/100greatestmovie00burr |editore=Time-Life Books | isbn=1-883013-68-2 }}</ref><ref>{{Cita web|sito=[[AMC (rete televisiva)|AMC Filmsite.org]] |url=http://www.filmsite.org/ew100.html |titolo=Entertainment Weekly's 100 Greatest Movies of All Time |editore=American Movie Classics Company LLC |accesso=17 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140331185517/http://www.filmsite.org/ew100.html|dataarchivio=31 marzo 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|data=12 maggio 2009|url=http://www.hcpl.lib.tx.us/watch/entertainment-weeklys-100-greatest-movies-all-time|titolo=Entertainment Weekly's 100 Greatest Movies of All Time|sito=[[Harris County Public Library]]|editore=The Harris County Public Library|accesso=17 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120111142325/http://www.hcpl.lib.tx.us/watch/entertainment-weeklys-100-greatest-movies-all-time|dataarchivio=11 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref>
* 2002 — 4º posto nella classifica dei migliori film mai realizzati di ''[[Sight & Sound]]''.<ref name="s&s critics">{{Cita web|url=http://old.bfi.org.uk/sightandsound/topten/poll/critics.html|titolo=Sight & Sound Top Ten Poll 2002 – The Critics’ Top Ten Films|editore=[[British Film Institute]]|accesso=6 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140407100835/http://old.bfi.org.uk/sightandsound/topten/poll/critics.html|dataarchivio=7 aprile 2014|urlmorto=sì}}</ref>
* 2002 — 2º posto nella classifica dei migliori film di tutti i tempi di ''Film4''.<ref name="ch4">{{Cita web|url=http://www.filmsite.org/filmfour.html |titolo=Film Four's 100 Greatest Films of All Time |sito=[[AMC (rete televisiva)|AMC Filmsite.org]] |editore=American Movie Classics Company LLC |accesso=17 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140331175148/http://www.filmsite.org/filmfour.html |dataarchivio=31 marzo 2014|urlmorto= no }}</ref>
* 2005 — Citato come uno dei migliori 100 film prodotti negli ultimi 80 anni dal ''[[Time]]''.<ref name="Time100">{{Cita web|url=http://entertainment.time.com/2005/02/12/all-time-100-movies/slide/all/|titolo=All-TIME 100 Movies |sito=Time|editore=Time Inc |data=14 marzo 2012|accesso=2 gennaio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140717165334/http://entertainment.time.com/2005/02/12/all-time-100-movies/slide/all/|dataarchivio=17 luglio 2014|urlmorto=no}}</ref>
* 2006 — 2º posto nella lista delle 101 migliori sceneggiature del ''[[Writers Guild of America]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.wga.org/subpage_newsevents.aspx?id=1807 |titolo=101 Greatest Screenplays |sito=Writers Guild of America, West |editore=[[Writers Guild of America, West]] |accesso=18 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140328213749/http://wga.org/subpage_newsevents.aspx?id=1807 |dataarchivio=28 marzo 2014 |urlmorto=sì }}</ref>
* 2007 — 2º posto nella classifica ''[[AFI's 100 Years... 100 Movies]]'' dell'[[American Film Institute]].<ref name="AFI - Top 100 migliori film"/>
* 2008 — 1º posto nella lista dei 500 migliori film mai realizzati della rivista ''[[Empire (periodico)|Empire]]''.<ref name="emp">{{Cita web|url=http://www.empireonline.com/500/99.asp |titolo=''Empire's'' The 500 Greatest Movies of All Time |sito=[[Empire (periodico)|Empire]] magazine |accesso=17 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140708071008/http://www.empireonline.com/500/99.asp |dataarchivio=8 luglio 2014|urlmorto=no}}</ref>
* 2012 — 6º posto nella lista dei migliori film di tutti i tempi della ''Motion Pictures Editors Guild''.<ref>[https://web.archive.org/web/20150317101140/https://www.editorsguild.com/magazine.cfm?ArticleID=1102 The 75 Best Edited Films.] ''Editors Guild Magazine'' via [[Internet Archive]]. Volume 1, Issue 3. Published May 2012. Retrieved June 17, 2017.</ref>
* 2017 — 1º posto nella lista dei 100 migliori film mai realizzati della rivista ''[[Empire (periodico)|Empire]]''.<ref>[http://www.cineblog.it/post/753634/empire-i-lettori-stilano-i-100-migliori-film-di-sempre-vince-il-padrino Cineblog - Il padrino di nuovo migliori film di sempre]</ref>
== Altri media ==
* Nel 2006 è stato creato il [[Il padrino (videogioco)|gioco ufficiale]] per [[Elaboratore|PC]] e [[Console (videogiochi)|console]] multipiattaforma. In esso il protagonista è un affiliato ai Corleone, che compie la propria ascesa nella famiglia, partendo dal livello più basso fino a ricoprire il ruolo del padrino. Il tutto con, sullo sfondo, le vicende della pellicola.
*Il videogioco ''[[Conker's Bad Fur Day]]'' omaggia il film tramite il personaggio di don Weaso, una donnola boss della mafia del gioco.
*In ''[[Zootropolis]]'' (2016) il personaggio del toporagno Mr.Big è ispirato a Vito Corleone.
*Le vicende dietro la lavorazione del film sono raccontate nella serie TV ''[[The Offer]]'' (2022), distribuita sulla piattaforma [[Paramount+]].
== Sequel ==
{{vedi anche|Il padrino (serie di film)}}
Il regista Francis Ford Coppola diresse due seguiti per la prima pellicola, sempre tratti dall'opera di Mario Puzo: ''[[Il padrino - Parte II]]'' nel 1974 e ''[[Il padrino - Parte III]]'' nel 1990. Si era discusso anche della realizzazione di un quarto capitolo che, come per il secondo capitolo, doveva narrare contemporaneamente dell'ascesa di don Vito Corleone interpretato da [[Robert De Niro]] nell'America degli anni 1920 durante l'età del [[proibizionismo]] e dei conflitti del boss con [[Al Capone]], e il declino della famiglia Corleone guidata da un irrazionale, violento e tormentato Vincent ([[Andy García]]). A causa della morte di Mario Puzo, nel 1999, il regista decise di abbandonare il progetto.
== Note ==
;Annotazioni
<references group=N/>
;Fonti
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Il padrino}}
{{Film di Francis Ford Coppola}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|cinema}}
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film
[[Categoria:Film
[[Categoria:Premi Oscar al miglior film]]
[[Categoria:David di Donatello per il miglior film straniero]]
[[Categoria:Film diretti da Francis Ford Coppola]]
[[Categoria:Film ambientati a New York]]
[[Categoria:Film ambientati a Las Vegas]]
[[Categoria:Film ambientati a Los Angeles]]
[[Categoria:Film ambientati in Sicilia]]
[[Categoria:Film ambientati negli anni 1940]]
[[Categoria:Film ambientati negli anni 1950]]
[[Categoria:Film sul traffico di droga]]
[[Categoria:Film conservati nel National Film Registry]]
[[Categoria:Film Paramount Pictures]]
[[Categoria:Film girati in Sicilia]]
[[Categoria:Film con composizioni originali di Nino Rota]]
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