Valli arpitane piemontesi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m evasione
Etichetta: Rollback
 
(72 versioni intermedie di 32 utenti non mostrate)
Riga 1:
[[File:Arpitan francoprovencal map.jpg|thumb|upright=2|Area di diffusione del francoprovenzale a cavallo tra Francia, Svizzera e Italia. Le valli piemontesi sono visibili a destra in basso, a Sud della Valle d'Aosta. Ancora più a destra, l'isola linguistica della [[minoranza francoprovenzale in Puglia]].]]
[[Immagine:Arpitan_francoprovencal_map.jpg|thumb|right|450px|Localizzazione delle valli arpitane]]
 
Le '''valliValli arpitane''' (o '''valli francoprovenzali''') '''piemontesi''' (''Valâdes arpitanes'' in [[linguaLingua francoprovenzale|francoprovenzale]], '''Valâdes arpitanesValade arpitan-e''') delin [[PiemonteLingua piemontese|piemontese]]) sono una serie di [[Valle|vallate]] [[Alpi|alpinealpi]]ne poste in territorio [[Italia|italianoitalia]]no, nelle quali è parlataparlato, accanto all'[[Lingua italiana|italiano]] e al [[Lingua piemontese|piemontese]], lail [[linguaLingua francoprovenzale|francoprovenzale]]. EsseIl sonoloro compreseterritorio è interamente situato nella provincia di [[provinciacittà metropolitana di Torino|Torino]].
 
L'rpitano, o francoprovenzale, è oggi conosciuto dal 36,7 % della popolazione delle valli. Tutti i valligiani conoscono comunque l'italiano e il 70,7% di essi utilizza anche il piemontese. (Rapporto IRES n.113, 2007)
Il francoprovenzale è oggi conosciuto dal 36,7 % della popolazione delle valli. Tutti i valligiani conoscono comunque l'italiano e il 70,7% di essi utilizza anche il piemontese.<ref>Rapporto IRES Piemonte n. 113 ([[2007]]).</ref>
 
Le otto valli arpitane da nord a sud sono:
* [[Val Soana]] (''Vâl Soana'')
* [[Valle dell'Orco]] (''Vâl d'Orcoëd Locan-a'')
* [[Valli di Lanzo]] (''Vâlades at Lans''):
:[[Val Grande di Lanzo|Val Grande]] (''Vâl Grande'')
:[[Val d'Ala]] (''Vâl d'Ala'')
:[[Valle di Viù]] (''Vâl diëd Viù'')
* [[Val Cenischia]] (''Vâl Cenischia'')
* [[Val Susa]] (''Vâl Susa''), bassa valle
* [[Val Sangone]] (''Vâl Sangon''), alta valle
 
 
== Linguistica ==
L'[[arpitano]] parlato nelle valli del [[Piemonte]], in [[provincia di Torino]], è del sottogruppo piemontese, moltoe similepresenta alalcune similitudini con il [[dialetto valdostano]] delle vallate limitrofe, in particolare con il patois dell'alta [[Val di Cogne]], i cui abitanti provengono storicamente proprio dalle vallate arpitane piemontesi.
 
== GeografiaRealtà linguistica ==
Le valli arpitane del [[Piemonte]], così come risultate dalla legge 482/99, formano un territorio che dal punto di vista statistico occupa un'area di circa 1.589,06 &nbsp;km² (cone conta una popolazione residente di 65.995 unità),. La sua dall'[[orografia]] complessaè chemolto complessa, si stende sul versante orientale delle [[Alpi]], ed è formato da numerose valli parallele intervallate da catene montuose che si sviluppano con andamento E-O. Se la comunicazione diretta tra le singole valli è difficoltosa, le stesse sono facilmente accessibili dalla [[Pianura Padana]], ilper cuiquesta inizio segna ancheragione il confine[[lingua dell'areapiemontese|piemontese]] arpitanofona.costituisce Leuna vallateforte arpitanepresenza hannolinguistica peròe mantenutonell'ultimo neisecolo secoliè strettigiunto legamifino conalla lacresta [[Vallealpina, d'Aosta]]non esolo laper [[Francia]]ragioni centraleturistiche, ossiama conanche ilper vastomotivi territoriodi arpitanorimescolamento dellae [[Francia]]declino delle comunità di centralemontagna.
 
Dei comuni tutelati in quanto arpitani, pochi mantengono ancora un numero di parlanti, pur esiguo, e quasi sempre il franco-provenzale è in un rapporto di dilalia con il piemontese (o con la sua variante arcaica canavesana, nelle [[Valle dell'Orco|Valli Orco]] e [[Valle Soana|Soana]]). Alcuni comuni inclusi nella lista in realtà non possono dimostrare una storica presenza arpitana impiantata nel loro territorio, neppure attraverso la toponomastica e i relitti lessicali.
Di questi comuni però bisogna espungere [[Pont Canavese]], [[Corio]], [[Lanzo Torinese]], [[Monastero di Lanzo]], che secondo la ricerca pubblicata in E. Allasino, C. Ferrier, S. Scamuzzi, T. Telmon (il maggiore esperto di francoprovenzale in Italia), ''Le lingue del Piemonte. Quaderni di ricerca 113'', pubblicato da Regione Piemonte e IRES, 2007, benché si siano dichiarati francoprovenzali per ottenere i benefici della legge 482/99 (vd. p. 28 dello studio citato), in realtà sono di parlata [[lingua piemontese|piemontese]], come per altro mostrano tutti gli studi scientifici e gli atlanti linguistici. Inoltre ci sono forti dubbi su [[Carema]] e [[Castagnole Piemonte]].
Tra questi comuni si annoverano [[Pont Canavese]], [[Corio]], [[Lanzo Torinese]], [[Monastero di Lanzo]], che secondo la ricerca pubblicata in E. Allasino, C. Ferrier, S. Scamuzzi, T. Telmon (il maggiore esperto di francoprovenzale in Italia), ''Le lingue del Piemonte. Quaderni di ricerca 113'', pubblicato da Regione Piemonte e IRES, 2007, benché si siano dichiarati francoprovenzali per ottenere i benefici della legge 482/99 (vd. p.&nbsp;28 dello studio citato), in realtà sono di parlata [[lingua piemontese|piemontese]], come per altro mostrano tutti gli studi scientifici e gli atlanti linguistici. Corio e Lanzo sono registrati già nel ''Saggio sui dialetti gallo-italici'' di Bernardino Biondelli del 1853. Del primo si parla come di un dialetto «affatto piemontese» (oggi definito marcatamente [[dialetto canavesano|canavesano]]), del secondo come di un parlare «affatto simile a quello della capitale», ovvero torinese<ref>https://archive.org/stream/saggiosuidialet01biongoog#page/n536/mode/2up Saggio sui dialetti gallo-italici, p. 482</ref>. Sebbene Biondelli sia stato superato da molte ricerche successive, è stato ripetutamente confermato su questi punti (Corio ad esempio è il punto 144 dell'AIS, l'Atlante linguistico italo-svizzero), dimostrando che già a metà Ottocento non v'era nulla di arpitano nei dialetti di queste località. Inoltre con la presenza di Lanzo, Corio e Pont Canavese, si avrebbero 12.000 abitanti in più da considerarsi francoprovenzali, seppure imporopriamente, per la divisione dei benifici anche economici previsti dalla 482/99 e dalla legislazione regionale. Anche nel riferirsi a [[Carema]] e [[Castagnole Piemonte]] come "arpitani" si attua una vistosa falsificazione della realtà linguistica locale, resa possibile solo attraverso lo strumento legislativo della 482/99, che da molti linguisti<ref>[[Fiorenzo Toso|F. Toso]], [[Tullio Telmon|T. Telmon]], [[Werner Forner|W. Forner]]</ref> è criticata per la contraddizione del suo stesso principio di proteggere solo le parlate alloglotte, laddove le parlate di ceppo gallo-italico sono considerate "autoctone" e quindi ''non bisognose'' di riconoscimento e tutela.
 
Va inoltre detto che molti comuni della bassa [[Val di Susa]], come [[Villar Focchiardo]], [[Caprie]], [[Sant'Antonino di Susa]], [[Vaie]] e [[Chiusa di San Michele]], sebbene presentino tratti savoiardi nei cognomi e nella toponomastica locale, fin dal Settecento hanno ricevuto nei loro patois locali una fortissima influenza dalla capitale, e la lingua piemontese si è inserita in tutta la Valle di Susa prima in un regime di [[diglossia]], poi rapidamente in un regime di [[dilalia]], ed infine ha soppiantato i patois, che sono superstiti per lo più nelle borgate [[Coazze|coazzine]] e a [[Venaus]] e che vengono tuttora ricordati da anziani delle borgate di versante intorno a [[Susa (Italia)|Susa]], in un regime di dilalia con il piemontese dovuto anche alla decimazione delle comunità di montagna che mantenevano viva la lingua. Alcuni relitti savoiardi si ritrovano nel piemontese valsusino, come per esempio elementi lessicali che presentano l'antica palatizzazione "cin, civra, ciòsa" al posto del piemontese "can, crava, còsa" (cane, capra, cosa) e l'articolo "o" al posto dell'articolo "ël". In tutti gli altri aspetti il piemontese valsusino è concorde con il torinese.
== Comuni arpitani del Piemonte (46) ==
 
== Comuni arpitani del Piemonte ==
{|{{prettytable}}
{|class="wikitable"
|-----
! Nome in [[lingua francoprovenzale|arpitano]]
! Nome in [[lingua italiana|italiano]]
|-----
| ''Ala'' || [[Ala di Stura]]
|-----
| ''La Alpete'' || [[Alpette]]
|-----
| ''Bârmes'' || [[Balme]]
|-----
| ''BurgùnCentuèiri'' || [[Borgone SusaCantoira]]
|-----
| ''BërsoelSéres'' || [[BruzoloCeres (Italia)|Ceres]]
|-----
| ''BusoulinSérisoles'' || [[BussolenoCeresole Reale]]
|-----
| ''CentuèiriTchialambèrt'' || [[CantoiraChialamberto]]
|-----
| ''KarémaCouvase'' || [[CaremaCoazze]]<ref>Caso dubbio</ref>
|-----
| ''Frasinei'' || [[Frassinetto]]
| xx || [[Castagnole Piemonte]]<ref>Caso dubbio</ref>
|-----
| ''SéresGravere'' || [[Ceres (Italia)|CeresGravere]]
|-----
| ''CérisolesGruskavà'' || [[Ceresole RealeGroscavallo]]
|-----
| ''TchialambèrtL'Éngri'' || [[ChialambertoIngria (Italia)|Ingria]]
|-----
| ''TsanuchLeimia'' || [[ChianoccoLemie]]
|-----
| ''CuasölLukënna'' || [[Coassolo TorineseLocana]]
|-----
| ''CouvaseMàtie'' || [[CoazzeMattie]]
|-----
| ''KundòveMeana'' || [[CondoveMeana di Susa]]
|-----
| ''KoeriMisinì'' || [[CorioMezzenile]]<ref>Caso dubbio</ref>
|-----
| ''FrasineiMumpantìa'' || [[FrassinettoMompantero]]
|-----
| ''SenFrere GermanCenisio'' || [[GermagnanoMoncenisio]]
|-----
| ''DjavënNuachi'' || [[GiavenoNoasca]]
|-----
| ''GravereNonalésa'' || [[GravereNovalesa]]
|-----
| ''GruskavàPisinài'' || [[GroscavalloPessinetto]]
|-----
| ''L'ÉngriRonc'' || [[IngriaRonco (Italia)|IngriaCanavese]]
|-----
| ''LansSen Gœri'' || [[LanzoSan TorineseGiorio di Susa]]<ref>Caso dubbio</ref>
|-----
| ''LeimiaSparon'' || [[LemieSparone]]
|-----
| ''LukënnaTràves'' || [[LocanaTraves (Italia)|Traves]]
|-----
| ''MàtieUsei'' || [[MattieUsseglio]]
|-----
| ''MeanaVâlprà'' || [[Meana diValprato SusaSoana]]
|-----
| ''MisinìVeno'' || [[MezzenileVenaus]]
|-----
| ''MoutierVjy'' || [[Monastero di LanzoViù]]<ref>Caso dubbio</ref>
|}
=== Casi arpitani smentiti dagli specialisti ===
{|class="wikitable"
|-----
| ''Quarêma'' || [[Carema]]<ref name=dubbio>Caso dubbio</ref>
| ''Frere Cenisio'' || [[Moncenisio]]
|-----
| xx || [[Castagnole Piemonte]]<ref name=dubbio />
| ''Novaska'' || [[Noasca]]
|-----
| ''NonalésaKoeri'' || [[NovalesaCorio]]<ref name=dubbio />
|-----
| ''PisinàiLans'' || [[PessinettoLanzo Torinese]]<ref name=dubbio />
|-----
| ''PuntMoutier'' || [[PontMonastero Canavesedi Lanzo]]<ref>Caso name=dubbio< /ref>
|-----
| ''RoncPont'' || [[RoncoPont Canavese]]<ref name=dubbio />
|}
=== Casi di presenza arpitana locale estinta ===
{|class="wikitable"
|-----
| ''RubianaBurgùn'' || [[RubianaBorgone Susa]]
|-----
| ''Sen DidéBërsoel'' || [[San DideroBruzolo]]
|-----
| ''SparunBusoulin'' || [[SparoneBussoleno]]
|-----
| ''SusaChàvrie'' || [[Susa (Italia)|SusaCaprie]]
|-----
| ''TràvesTsanuch'' || [[Traves (Italia)|TravesChianocco]]
|-----
| ''UseiKiusa'' || [[UsseglioChiusa di San Michele]]
|-----
| ''VoudjiňCuasöl'' || [[ValgioieCoassolo Torinese]]
|-----
| ''VâlprâtKundòve'' || [[Valprato SoanaCondove]]
|-----
| ''VenàusSen German'' || [[VenausGermagnano]]
|-----
| ''VjyDjavën'' || [[ViùGiaveno]]
|-----
| ''Rubiana'' || [[Rubiana]]
|-----
| ''Sen Didé'' || [[San Didero]]
|-----
| ''Santantunin'' || [[Sant'Antonino di Susa]]
|-----
| ''Susa'' || [[Susa (Italia)|Susa]]
|-----
| ''Vàjes'' || [[Vaie]]
|-----
| ''Voudjiň'' || [[Valgioie]]
|-----
| ''Vilar Fuciard'' || [[Villar Focchiardo]]
|}
 
== Esempi del patois di Viù ==
==Voci correlate ==
'''J'Almän e 'l tomme''' (I tedeschi e le forme di formaggio)
 
In bòt a j'avet ëd giòn ch'o stason liau a l'Arp che orà o j'ì dl'Agnòiri. In gioòrn o j'än viù j'Almän ch'o passavo liau a la Brusà. "Ohmmi, pòri no, liau a j'ä j'Almän ch'o vegno! Comme j'en da fare? Orà o vegno 'nsai e o no prònno vià totte 'l tomme!" o li fai l'òm a soa fumela. E chiòlla: "Sagrinte gnòn, i t'ël salvi mòi". A j'ä ruvà 'nsai slichì e chiòlla a j'ere lai ch'a goernave. It sà bin che 'n bòt ël fumele 'd brajòtte o n'än portavvo gnòn, o portavvo 'l viòste giù longi ch'o j'alavo finna sotta li piò. Anleura a s'ä butaji lai a finì 'd far soa tomma. Tot ant ij momän a tire sù 'l viòste per paròj, dòpo a ciape na naci do cù e a s'ä ficiäji giù lai 'nsumma dla tomma. E j'Almän ichì, pò capì, o fän: "Ma còsa ch'a fà lì, bruta vejassa?". E chiòlla: "I màiso min formac". "Oh, porcaccionna d'ina porcaccionna ch'a l'è". O j'än lassià totte son tomme, o l'än pì gnòn tociòje. Anleura a li dì a son òm: "I n'ai sgheirà unna, ma j'ai salvà totte 'ls àute!"
 
''Narrata da Giuseppe Felice Durando''
 
'''Sli ch'o snavo la sal an Ciampseur''' (quelli che seminavano il sale a Ciampseur)
 
In bòt carcun o j'avon dit ch'a ventave snà la sal, paròj o j'avon pì gnòn d'alà a citala da già ch'a costave sì cara, e n'an viné issì. Anleura, su 'n Ciampseur, o s'än butà lai par snà la sal. Mäch ch'o j'än dit che, per snà la sal, calo ch'o lo snave a vintave gnòn ch'o pistasse lo ciamp. E com fare a gnòn pistà lo ciamp?
Anleura o j'än fàit na barela e o lo portavo 'n tra cat sla barela ichì.
O j'än snà e dòpo a j'ä sajù su tot sl'erba ichì dli tavän. E li tavän toiti lai 'nsumma a 'l fieu a ciucìa l'amel.
E 'l giòn o li dison a calo ch'o j'avet snà la sal: "Goerna che slichì o ciùccio vià totta la sal! La sal a vin gnòn!"
"Come j'en da fare?"
"Òh, a vente goernà 'd fulminali vià li tavän ichì!"
Anleura o s'än butà lai, calo ch'o j'avet snà e lo pare, lai ch'o goernavo con lo fusij li tavän ch'o j'alasso gnòn a mingìa 'l fieu ichì ch'o j'avon la sal.
E in tavän o li vòl-ti pa ichì sla front a o fii?!
E chiòo o li fai mäch: "Pari!!"
E l'àutro: "Tòmp!". Ina tronà.
Per boneur ch'o l'ä sbalià.
E lo pare o disé: "Se la bòta a j'alave bin, n'an piavo doì!!".
E la sal a j'ä anco' da vinì orà!
 
''Narrata da Giuseppe Felice Durando''
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* ''Minoranze Linguistiche in Italia'', [[Fiorenzo Toso]], ed. [[Il Mulino]], 2008, pag. 116-122
 
== Voci correlate ==
* [[Minoranza francoprovenzale in Puglia]]
* [[Celle San Vito]] e [[Faeto]]
Riga 130 ⟶ 183:
* [[Lingue parlate in Italia]]
* [[Lingue galloromanze]]
* [[IsolaValli linguisticaoccitane]]
* [[Valli Occitane]]
 
== Collegamenti esterni ==
==Fonte==
* {{cita web |1=http://www.francoprovenzale.it/ |2=Sito dell’Effepi, associazione della minoranza arpitana del Piemonte |urlmorto=sì |accesso=2 febbraio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150113044543/http://www.francoprovenzale.it/ |dataarchivio=13 gennaio 2015 }}
''Minoranze Linguistiche in Italia, [[Fiorenzo Toso]], ed. [[Il Mulino]], [[2008]], pagg.116-122''
* {{cita web|http://www.arpitania.eu|Arpitania.eu}}
 
* {{cita web|http://www.vallesoana.it|Sito della Valle Soana}}
==Collegamenti esterni==
* {{cita web | 1 = http://www.vallidilanzo.to.it/ | 2 = Sito delle Valli di Lanzo | accesso = 2 febbraio 2009 | dataarchivio = 8 marzo 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200308184043/http://www.vallidilanzo.to.it/ | urlmorto = sì }}
* [http://www.francoprovenzale.it/ Sito dell’Effepi, associazione della minoranza arpitana del Piemonte]
* [http://www.arpitania.eu Arpitania.eu]
* [http://www.vallesoana.it Sito della Valle Soana]
* [http://www.vallidilanzo.to.it/ Sito delle Valli di Lanzo]
 
== Note ==
{{references}}
 
{{Dialetti d'Italia}}
{{portale|Piemonte}}
{{portale|linguistica|Piemonte}}
{{Dialetti}}
[[Categoria:Valli della provincia di Torino|Arpitane]]
[[Categoria:Isole linguistiche d'Italia]]
 
[[Categoria:Valli della città metropolitana di Torino]]
[[an:Vals arpitanas de Piemont]]
[[Categoria:Minoranza linguistica francoprovenzale d'Italia|Arpitane]]
[[ca:Valls arpitanes del Piemont]]
[[Categoria:Minoranze linguistiche del Piemonte|Arpitane]]
[[fr:Vallées arpitanes du Piémont]]
[[frp:Valâdes arpetanes du Piemont]]