Theodor Boveri: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Theodor Boveri.jpg|thumb|Theodor Boveri]]
{{Bio
|Nome = Theodor Heinrich
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|GiornoMeseMorte = 15 ottobre
|AnnoMorte = 1915
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = biologo
|Nazionalità = tedesco
|Immagine = Theodor Boveri.jpg
}}
 
== Biografia ==
Theodor Boveri fu il secondo di quattro figli. Suo padre era medico con forti inclinazioni artistiche. Egli lasciò in ereditarietàeredità queste capacità al figlio che divenne un abile pianista e un buon pittore.
I suoi primi studi furono classici ed avvennero tra il [[1868]] e il [[1875]] al [[Realgymnasium]] di [[Norimberga]]. Nel [[1881]] si iscrisse alla facoltà di lettere all’universitàall'[[Università di [[Monaco]] ma l’abbandonòl'abbandonò solo dopo un semestre e passò alla facoltà di [[Scienze NaturaliBiologia]].<ref>Franco Marianame=ReferenceA Ricci, Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, Tomo A-E Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985</ref> Lì si laueròlaureò con una tesi in [[anatomia comparata]] dal titolo: "Contributo alla conoscenza sulle fibre nervose nei rettili".Rimase per qualche anno nella facoltà di [[Scienze Naturali]]Biologia, all' Università di [[Monaco]], lavorando come assistente nel dipartimento di [[Zoologia]] e [[Zoopatologia]].Theodor Boveri si sposò con la statunitense [[Marcella O'Grady]], che appartenne alla prima generazione di donne che negli [[Stati Uniti d'America]] ottenne l'accesso alle università. Sua figlia [[Margret Boveri]] ([[1900]]–[[1975]]) divenne una giornalista tedesca e suo fratello [[Walter Boveri]], era un noto industriale svizzero. Conseguì anche il PhD, Magna Cum Laude nel [[1885]], con una tesi di [[Zoologia]] sul confronto nei meccanismi di bilanciamento cromosomico tra [[insetti]] [[Olometaboli]] ( ''[[Bombyx mori ]]'') e [[Emimetaboli]] ( ''[[Locusta migratoria ]]''). Nel [[1912]] gli venne offerta la carica di direttore dell’Istitutodell'Istituto di Biologia [[Kaiser Wilhelm]] di [[Berlino]] ma fu costretto a rifiutarla per il suo stato di cattiva salute. Nel [[1914]], dopo aver compiuto il suo ultimo viaggio a [[Napoli]], una città che lo aveva colpito molto, trascorse l’ultimol'ultimo anno della sua vita in [[Germania]] turbato dallo scoppio della [[Primaprima Guerraguerra Mondialemondiale]] e soffrendo per i gravi collassi che lo colpirono.<ref name=ReferenceA>Roy FrancoPorter, Maria Ricci ,Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, Tomo A-E, Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 128</ref>
 
== FamigliaOpera scientifica ==
La maggior parte della sua opera scientifica fu dedicata, come scrisse, allo studio di quei processi “per mezzo dei quali a partire da materiali della riproduzione forniti dai genitori sorge un nuovo individuo dotato di qualità definite” ovvero ai processi di [[ereditarietà]] e [[sviluppo (medicina)|sviluppo]]. Boveri approfondì le teorie di alcuni studiosi a lui contemporanei come [[Weismann]], [[Oskar Hertwing]],[[ van Beneden]], usando per le sue ricerche l’uovol'uovo dell’dell'[[AscalisAscaris Megalocephalamegalocephala]] che conteneva 2 o 4 [[Cromosoma|cromosomi]] grandi. Tramite ciò notò che l’l'[[Uovo (biologia)|uovo]] si divide e fornisce metà del suo materiale nucleare a quelli che definì “due corpi polari”. In questo modo ogni cromosoma risulta diviso a metà e poi ricompletato con mezzo cromosoma di provenienza spermatica che si aggiunge alla [[fecondazione]].
Nel [[1888]] coniò il concetto di [[centrosoma]] e ne dimostrò la sua funzione nello [[sviluppo]] dell’uovodell'uovo fecondato.
Nel [[1900]] motivò con [[Walter Sutton]] la [[teoria cromosomica dell'ereditarietà]]. In concluioneconclusione dei questi studi egli capì che dal punto di vista morfologico i cromosomi sono “elementi organizzati autonomamente nella cellula”[[cellula]]” e passano da questa alle [[cellule figlie]] e da un [[individuo]] alla sua discendenza.
La domanda che si pose a quel punto fu se la totalità dell'[[informazione ereditaria]] fosse contenuta in ciascun singolo cromosoma o in esso fosse contenuto solo una porzione del [[materiale ereditario]].
Allora, tra il [[1901]] e il [[1905]] dopo vari esperimenti espose la tesi riguardante il significato differenziato dei cromosomi. Egli mostrò che le cellule sottoposte a diminuzione (assorbimento di cromosomi ad opera del [[citoplasma]]) davano origine alle [[cellule somatiche]], quelle che invece non erano sottoposte a tale processo davano origine alle [[Gamete|cellule germinali]].<ref>Roy Porter, Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, Tomo A-E, Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 128-129</ref>
 
Boveri fece molte ricerche in altri ambiti.
Theodor Boveri fu sposato con la statunitense [[Marcella Boveri|Marcella O'Grady]], che appartenne alla prima generazione di donne che negli [[Stati Uniti]] ottenne l'accesso alle università. Boveri conobbe Marcella O'Grady, che tra l'altro insegnò anche presso il famoso [[Vassar College]], nell'estate del [[1896]], mentre - per intermediazione del suo tutor [[Edmund Beecher Wilson]] - visitava [[Würzburg]], dove viveva e insegnava Theodor Boveri.
Ad esempio per quanto riguarda l'anatomia comparata studiò l'[[anfiosso]] che presentava delle somiglianze con i [[Vertebrata|vertebrati]]. Egli notò che le sue [[cavità genitali]] avrebbero potuto corrispondere ai [[tubuli renali]] dell'[[embrione]] di vertebrato.
La giornalista tedesca [[Margret Boveri]] ([[1900]]–[[1975]]) era la figlia di Theodor Boveri. Il fratello di lui, [[Walter Boveri]], era un noto industriale svizzero.
Inoltre fece delle ricerche sul significato [[filogenetico]] dei [[fotorecettori]] e capì che il [[calice ottico]] dei vertebrati poteva in qualche modo derivare da questa struttura.
Infine concepì in termini cellulari il problema dei [[tumori]] ed elaborò una teoria in base alla quale le cellule tumorali possono divenire maligne a causa di un numero anormale di cromosomi.<ref>Roy Porter, Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, Tomo A-E, Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 129</ref>
 
== StudiScritti principali ==
* "Zur Frage der Entstehung maligner Tumorem", Jena 1914.
La maggior parte della sua opera scientifica fu dedicata, come scrisse, allo studio di quei processi “per mezzo dei quali a partire da materiali della riproduzione forniti dai genitori sorge un nuovo individuo dotato di qualità definite” ovvero ai processi di [[ereditarietà]] e [[sviluppo]].Boveri approfondì le teorie di alcuni studiosi a lui contemporanei come [[Weismann]],[[Oskar Hertwing]],[[van Beneden]], usando per le sue ricerche l’uovo dell’[[Ascalis Megalocephala]] che conteneva 2 o 4 [[cromosomi]] grandi. Tramite ciò notò che l’[[uovo]] si divide e fornisce metà del suo materiale nucleare a quelli che definì “due corpi polari”. In questo modo ogni cromosoma risulta diviso a metà e poi ricompletato con mezzo cromosoma di provenienza spermatica che si aggiunge alla [[fecondazione]].
* " Über die Befruchtung der Eier von Ascaris megalocephala"
Nel [[1888]] coniò il concetto di [[centrosoma]] e ne dimostrò la sua funzione nello [[sviluppo]] dell’uovo fecondato.
* "Die Blastomerenkerne von Ascaris megalocephala und die Theorie der Chromosomenindividualität"
Nel [[1900]] motivò con [[Walter Sutton]] la [[teoria cromosomica dell'ereditarietà]].In concluione dei questi studi egli capì che dal punto di vista morfologico i cromosomi sono “elementi organizzati autonomamente nella cellula” e passano da questa alle cellule figlie e da un individuo alla sua discendenza.
 
== RiferimentiOnorificenze ==
{{Onorificenze
* {{NDB|2|493|494|Boveri, Theodor|Walter Rühm}}
|immagine=Order.Maximilia.Art.Sciences.gif
* Fritz Baltzer: ''Theodor Boveri. Leben und Werk''. (Theodor Boveri. Vita e opere) Wissenschaftliche Buchgesellschaft Stuttgart 1962.
|nome_onorificenza=Medaglia dell'Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti
* Herbert A. Neumann: ''Vom Ascaris zum Tumor. Leben und Werk des Biologen Theodor Boveri (1862–1915)''. (Dall' ascaride al tumore. Vita e opere del biologo Theodor Boveri) Blackwell Berlin 1998.
|collegamento_onorificenza=Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti
|motivazione=
|data=1913
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Roy Porter: Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, Tomo A-E, Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 128-129.
* Fritz Baltzer: ''Theodor Boveri. Leben und Werk''. (Theodor Boveri. Vita e opere) Wissenschaftliche Buchgesellschaft Stuttgart 1962.
* Herbert A. Neumann: ''Vom Ascaris zum Tumor. Leben und Werk des Biologen Theodor Boveri (1862–1915)''. (Dall' ascaride al tumore. Vita e opere del biologo Theodor Boveri) Blackwell Berlin 1998.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Theodor Boveri}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20090216014656/http://www.biozentrum2.uni-wuerzburg.de/infos/theodor_boveri_1862-1915/ Biographie] Istituto Theodor Boveri dell'Università di Würzburg
* [{{cita web|url=http://www.devbio.com/article.php?ch=7&id=75 |titolo=Developmental Biology Online - Theodor Boveri]|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050228170412/http://www.devbio.com/article.php?ch=7&id=75|dataarchivio=28 febbraio 2005}}
* [{{cita web | 1 = http://zygote.swarthmore.edu/fert6b.html | 2 = Baltzer on Boveri] | accesso = 7 maggio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20050204174508/http://zygote.swarthmore.edu/fert6b.html | dataarchivio = 4 febbraio 2005 | urlmorto = sì }}
* [http://www.biolib.de Tre lavori originali di Boveri su www.biolib.de (in tedesco)]:
** "Zellen-Studien" (1888). Hier auch die erste Erwähnung des Begriffs "Centrosoma" (Qui anche la prima menzione del concetto di "centrosoma") [{{Cita web|url=http://caliban.mpiz-koeln.mpg.de/~stueber/boveri/zellenstudien/high/IMG_2794.html]|titolo="Zellen-Studien" (1888)|lingua=de|accesso=20 febbraio 2021|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20161227134531/http://caliban.mpipz.mpg.de/boveri/zellenstudien/high/IMG_2794.html|dataarchivio=27 dicembre 2016 |urlmorto=sì}}
** "Zellen-Studien, Heft 5. Ueber die Abhängigkeit der Kerngröße und Zellenzahl der Seeigel-Larven von der Chromosomenzahl der Ausgangszellen" (1905)
** "Zellen-Studien, Heft 6. Entwicklung dispermer Seeigel-Eier. Ein Beitrag zur Befruchtungslehre und zur Theorie des Kerns." (1907)
* [{{cita web | 1 = http://www.dietzellab.de/goodies/history/ | 2 = Theodor Boveri: Die Blastomerenkerne von Ascaris megalocephala und die Theorie der Chromosomenindividualität. Archiv für Zellforschung 3, 181-268. (1909)] | accesso = 7 maggio 2009 | dataarchivio = 18 luglio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110718230623/http://www.dietzellab.de/goodies/history/ | urlmorto = sì }}
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