Theodor Boveri: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Theodor Heinrich
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|GiornoMeseMorte = 15 ottobre
|AnnoMorte = 1915
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = biologo
|Nazionalità = tedesco
|Immagine = Theodor Boveri.jpg
}}
== Biografia ==
Theodor Boveri fu il secondo di quattro figli. Suo padre era medico con forti inclinazioni artistiche. Egli lasciò
I suoi primi studi furono classici ed avvennero tra il [[1868]] e il [[1875]] al [[Realgymnasium]] di [[Norimberga]]. Nel [[1881]] si iscrisse alla facoltà di lettere
==
La maggior parte della sua opera scientifica fu dedicata, come scrisse, allo studio di quei processi “per mezzo dei quali a partire da materiali della riproduzione forniti dai genitori sorge un nuovo individuo dotato di qualità definite” ovvero ai processi di [[ereditarietà]] e [[sviluppo (medicina)|sviluppo]]. Boveri approfondì le teorie di alcuni studiosi a lui contemporanei come [[Weismann]], [[Oskar Hertwing]],
Nel [[1888]] coniò il concetto di [[centrosoma]] e ne dimostrò la sua funzione nello
Nel
La domanda che si pose a quel punto fu se la totalità dell'[[informazione ereditaria]] fosse contenuta in ciascun singolo cromosoma o in esso fosse contenuto solo una porzione del [[materiale ereditario]].
Allora, tra il [[1901]] e il [[1905]] dopo vari esperimenti espose la tesi riguardante il significato differenziato dei cromosomi. Egli mostrò che le cellule sottoposte a diminuzione (assorbimento di cromosomi ad opera del [[citoplasma]]) davano origine alle [[cellule somatiche]], quelle che invece non erano sottoposte a tale processo davano origine alle [[Gamete|cellule germinali]].<ref>Roy Porter, Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, Tomo A-E, Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 128-129</ref>
Boveri fece molte ricerche in altri ambiti.
Ad esempio per quanto riguarda l'anatomia comparata studiò l'[[anfiosso]] che presentava delle somiglianze con i [[Vertebrata|vertebrati]]. Egli notò che le sue [[cavità genitali]] avrebbero potuto corrispondere ai [[tubuli renali]] dell'[[embrione]] di vertebrato.
Inoltre fece delle ricerche sul significato [[filogenetico]] dei [[fotorecettori]] e capì che il [[calice ottico]] dei vertebrati poteva in qualche modo derivare da questa struttura.
Infine concepì in termini cellulari il problema dei [[tumori]] ed elaborò una teoria in base alla quale le cellule tumorali possono divenire maligne a causa di un numero anormale di cromosomi.<ref>Roy Porter, Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, Tomo A-E, Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 129</ref>
==
* "Zur Frage der Entstehung maligner Tumorem", Jena 1914.
▲La maggior parte della sua opera scientifica fu dedicata, come scrisse, allo studio di quei processi “per mezzo dei quali a partire da materiali della riproduzione forniti dai genitori sorge un nuovo individuo dotato di qualità definite” ovvero ai processi di [[ereditarietà]] e [[sviluppo]].Boveri approfondì le teorie di alcuni studiosi a lui contemporanei come [[Weismann]],[[Oskar Hertwing]],[[van Beneden]], usando per le sue ricerche l’uovo dell’[[Ascalis Megalocephala]] che conteneva 2 o 4 [[cromosomi]] grandi. Tramite ciò notò che l’[[uovo]] si divide e fornisce metà del suo materiale nucleare a quelli che definì “due corpi polari”. In questo modo ogni cromosoma risulta diviso a metà e poi ricompletato con mezzo cromosoma di provenienza spermatica che si aggiunge alla [[fecondazione]].
* " Über die Befruchtung der Eier von Ascaris megalocephala"
▲Nel [[1888]] coniò il concetto di [[centrosoma]] e ne dimostrò la sua funzione nello [[sviluppo]] dell’uovo fecondato.
* "Die Blastomerenkerne von Ascaris megalocephala und die Theorie der Chromosomenindividualität"
▲Nel [[1900]] motivò con [[Walter Sutton]] la [[teoria cromosomica dell'ereditarietà]].In concluione dei questi studi egli capì che dal punto di vista morfologico i cromosomi sono “elementi organizzati autonomamente nella cellula” e passano da questa alle cellule figlie e da un individuo alla sua discendenza.
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{{Onorificenze
|immagine=Order.Maximilia.Art.Sciences.gif
* Fritz Baltzer: ''Theodor Boveri. Leben und Werk''. (Theodor Boveri. Vita e opere) Wissenschaftliche Buchgesellschaft Stuttgart 1962.▼
|nome_onorificenza=Medaglia dell'Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti
* Herbert A. Neumann: ''Vom Ascaris zum Tumor. Leben und Werk des Biologen Theodor Boveri (1862–1915)''. (Dall' ascaride al tumore. Vita e opere del biologo Theodor Boveri) Blackwell Berlin 1998.▼
|collegamento_onorificenza=Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti
|motivazione=
|data=1913
}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Roy Porter: Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, Tomo A-E, Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 128-129.
▲* Fritz Baltzer: ''Theodor Boveri. Leben und Werk''. (Theodor Boveri. Vita e opere) Wissenschaftliche Buchgesellschaft Stuttgart 1962.
▲* Herbert A. Neumann: ''Vom Ascaris zum Tumor. Leben und Werk des Biologen Theodor Boveri (1862–1915)''. (Dall'
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20090216014656/http://www.biozentrum2.uni-wuerzburg.de/infos/theodor_boveri_1862-1915/ Biographie] Istituto Theodor Boveri dell'Università di Würzburg
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* [http://www.biolib.de Tre lavori originali di Boveri su www.biolib.de (in tedesco)]:
** "Zellen-Studien" (1888). Hier auch die erste Erwähnung des Begriffs "Centrosoma" (Qui anche la prima menzione del concetto di "centrosoma")
** "Zellen-Studien, Heft 5. Ueber die Abhängigkeit der Kerngröße und Zellenzahl der Seeigel-Larven von der Chromosomenzahl der Ausgangszellen" (1905)
** "Zellen-Studien, Heft 6. Entwicklung dispermer Seeigel-Eier. Ein Beitrag zur Befruchtungslehre und zur Theorie des Kerns." (1907)
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