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[[File:Robert Delaunay L'homme à la tulipe (Portrait de Jean Metzinger) 1906.jpg|thumb|[[Robert Delaunay]] ''L'uomo con il tulipano'' (Ritratto di Jean Metzinger) 1906]]
Partendo da suggestioni e stimoli diversi, ricercavano un nuovo modo espressivo fondato sull’autonomia del quadro: il rapporto con la realtà visibile non era più naturalistico, in quanto la natura era intesa come repertorio di segni al quale attingere per una loro libera trascrizione.▼
Con il termine '''fauves''' o '''fauvismo''' (in [[Lingua francese|francese]] "belve, selvaggi") si indica un movimento artistico d'[[Avanguardia (arte)|avanguardia]] di pittori, perlopiù [[Francia|francesi]], che nella prima parte del [[XX secolo|Novecento]] diedero vita a un'esperienza di breve durata temporale ma di grande importanza nell'evoluzione dell'[[arte]], perché ne proponevano l'innovazione.
L'origine del movimento è da ricercarsi all'interno della tradizione impressionista francese di fine del [[XIX secolo]], con spinte dotate di accenti romantici e nordici, come le proposizioni di [[Edvard Munch]].
== Storia ==
Il movimento ebbe la propria prima collettività grazie al [[Salon d'Automne]] di [[Parigi]] nel 1905. [[George Desvallières]], vicedirettore del Salon e pittore egli stesso, aveva conosciuto alcuni di questi artisti durante un comune periodo di studio nell'atelier di [[Gustave Moreau]] e decise di raggruppare alcune delle loro opere nella sala centrale del Salon in modo da amplificare l'effetto dirompente delle loro singolarità. Il primo ad utilizzare il termine ''fauves'' o comunque a diffonderlo e renderlo celebre, fu il critico d'arte [[Louis Vauxcelles]], che definì la sala come una ''"cage aux fauves"'' cioè una "gabbia delle belve", per la "selvaggia" violenza espressiva del [[colore]], steso in tonalità pure. Sembra infatti che Vauxcelles, entrando nell'ottava sala del Salon d'Automne di Parigi (1905) dove esponevano gli artisti, vedendo una statua tradizionale circondata da dipinti dai colori molto violenti e accesi, avesse esclamato: "Ecco Donatello fra le belve!".
[[File:Louis Vauxcelles by Jules Chéret (1836-1932).jpg|miniatura|258x258px|[[Louis Vauxcelles]], 1909 ([[Jules Chéret]])]]
Gli artisti presenti nella stanza centrale del Grand Palais erano [[Henri Matisse]] (che espose la ''[[Donna con cappello]]'', dipinta nel 1905), [[André Derain]], [[Maurice de Vlaminck]], [[Henri Manguin]] e [[Charles Camoin]]. Altri pittori da ricordare perché affini alla poetica Fauves sono [[Robert Delaunay]], [[Robert Antoine Pinchon]], [[Alexis Mérodack-Jeanneau]], [[Pierre-Albert Marquet]], [[Othon Friesz]], [[Kees van Dongen]], [[Raoul Dufy]], [[Henri Evenepoel]] e [[Georges Braque]]. [[Georges Rouault]] e il giovane [[Pablo Picasso]] rimasero al di fuori del movimento per un accento maggiormente ideologico.
I Fauves furono attivi solo fino al [[1910]]. Quell'anno la grande retrospettiva su [[Paul Cézanne|Cézanne]] fu causa delle nuove direzioni prese da alcuni di loro e della formidabile crescita del [[cubismo]], che contribuì a rompere la debole unità del movimento.
== Poetica ==
[[File:Othon Friesz, 1907, Paysage à La Ciotat, oil on canvas, 59.9 x 72.9 cm.jpg|thumb|[[Othon Friesz]], ''Paesaggio a La Ciotat'', 1907]]Il gruppo di artisti non fu mai un vero gruppo; non ci fu infatti mai un programma e neppure una vera comunità d'intenti. Discutevano molto di [[impressionismo]], spesso in termini negativi ma apprezzando la novità di una luce generata dall'accostamento di colori puri. I Fauves si differenziarono dall'[[espressionismo tedesco (pittura)|espressionismo tedesco]] per una minore angoscia esistenziale, un minore intento polemico e critico nei confronti della società e, allo stesso tempo, un maggiore interesse per il colore, usato in modo libero e in funzione anche emotiva, oltre che costruttiva, sulla scia di [[Vincent van Gogh|van Gogh]] e di [[Paul Gauguin|Gauguin]]; non a caso essi furono i primi ad interessarsi di arte africana.
[[File:Robert Antoine Pinchon, 1904, Triel sur Seine, le pont du chemin de fer, 46 x 55 cm.jpg|thumb|[[Robert Antoine Pinchon]], ''Triel sur Seine, il ponte ferroviario'', 1904]]
▲La loro arte si basava sulla semplificazione delle forme, sull'abolizione della prospettiva e del chiaroscuro, sull'uso di colori vivaci e innaturali e del colore puro, spesso spremuto direttamente dal tubetto sulla tela e con una netta e marcata linea di contorno. L'importante non era più, come nell'arte accademica, il significato dell'opera, ma la forma, il colore, l'immediatezza. Partendo da suggestioni e stimoli diversi, ricercavano un nuovo modo espressivo fondato
== Opere manifesto ==
* [[Henri Matisse]], ''[[Donna con cappello]]'' (''Femme au chapeau''), 1905. L'opera presentata da Matisse al Salon d'Automne fu tra quelle che provocarono maggiore clamore; l'immagine della moglie Amélie, abbigliata in modo borghese ma eccessivo, risulta dall'accostamento di tratti e macchie gialle, verdi, blu e viola. {{chiarire|I tratti ordinati di van Gogh sono accostati alle libere pennellate [[William Turner|turneriane]]|In che senso?!}}
* [[André Derain]], ''Donna in camicia'', 1906
* [[Henri Matisse]], ''[[Gioia di vivere (Matisse)|Gioia di vivere]]'', 1906.
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|nome=Giulio Carlo|cognome=Argan|wkautore=Giulio Carlo Argan|titolo=L'arte moderna 1770/1970|editore=Sansoni|città=Firenze|anno=1970|p=277-286}}
* {{Cita libro|nome=Gillo|cognome=Dorfles|wkautore=Gillo Dorfles|autore=|coautori=[[Angela Vettese]]|titolo=Storia dell'arte|editore=Atlas|città=Bergamo|anno=2008|ed=5|p=38-40|volume=4|isbn=978-88-268-1105-5}}
== Voci correlate ==
* [[Die Brücke]]
* [[Espressionismo]]
* [[Louis Vauxcelles]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
{{Astrattismo}}
{{Storia dell'arte occidentale}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Francia|pittura}}
[[Categoria:Gruppi e collettivi di artisti]]
[[Categoria:Pittori espressionisti]]
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