Alba (comune italiano): differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
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|Didascalia =
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|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Cuneo
|Amministratore locale = Alberto Gatto
|Partito = [[centro-sinistra]]
|Data elezione = 10-06-2024
|Data rielezione =
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Madonna di Como, [[Scaparone|Biglini-Scaparone]], [[Mussotto d'Alba|Mussotto]], Gallo, San Rocco Cherasca, San Rocco Seno d'Elvio, Santa Rosalia<ref>
{{cita testo|url=https://www.comuniecitta.it/risorse/statuti/alba.pdf|autore=Comune di Alba |titolo=Statuto}}</ref>
|Divisioni confinanti = [[Barbaresco (Italia)|Barbaresco]], [[Benevello]], [[Borgomale]], [[Castiglione Falletto]], [[Corneliano d'Alba]], [[Diano d'Alba]], [[Grinzane Cavour]], [[Guarene]], [[La Morra]], [[Monticello d'Alba]], [[Piobesi d'Alba]], [[Roddi]], [[Rodello]], [[Serralunga d'Alba]], [[Treiso]], [[Trezzo Tinella]]
|
|Gradi giorno = 2528
|Nome abitanti = albesi
|Patrono = [[san Lorenzo]]
|Festivo = 10 agosto
|
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Alba (province of Cuneo, region Piedmont, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione di Alba nella provincia di Cuneo
}}
'''Alba''' (''Alba'' anche in [[lingua piemontese|piemontese]], ''Ârba'' in [[Dialetto langarolo|dialetto]] [[Langhe|langarolo]]<ref>{{Cita libro|titolo=Dizionario di toponomastica : storia e significato dei nomi geografici italiani|autore=Giuliano Gasca Queirazza |etal= sì|url= https://opac.inbiblio.it/ricerca/dettaglio/dizionario-di-toponomastica-storia-e-significato-dei-nomi-geografici-italiani/26293|editore=Garzanti|città=Milano|ISBN=88-11-30500-4|anno=1996|accesso=8 luglio 2024|urlarchivio=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/n5/mode/1up |urlmorto=no|postscript=nessuno}}</ref><ref>{{cita libro | cognome= Pellegrini | nome= Giovan Battista | wkautore = Giovan Battista Pellegrini | titolo= Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia | editore= Hoepli | città= Milano | anno= 1990}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> in [[provincia di Cuneo]] in [[Piemonte]]. È famosa principalmente per la [[Fiera del Tartufo|Fiera del Tartufo Bianco]], la [[Ferrero (azienda)|Ferrero]], la [[Miroglio]] e per essere il principale centro delle [[Langhe]], colline celebri per i loro vini.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{dx|[[File:Panorama su Alba.jpg|thumb|left|Alba in lontananza vista da [[Rodello]]]]}}
Situata a circa {{M|50|u=km}} a sud-est di [[Torino]] e altrettanti a nord-est di [[Cuneo]], Alba sorge, per gran parte, sulla riva destra del [[fiume]] [[Tanaro|Tànaro]], su una vasta [[conca (geologia)|conca]] pianeggiante, a circa {{M|170|ul=m slm}}, circondata dalle [[collina|colline]], ricche di [[vigneto|vigneti]], delle [[Langhe]] e del [[Roero (territorio)|Roero]].
Ha un clima tipicamente padano, con una siccità estiva un po' più pronunciata rispetto alle terre a nord del [[Po]].
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Alba}}
La storia di Alba iniziò moltissimi anni fa, nel periodo del [[Neolitico]], quando era abitata da una popolazione stanziale. Passò poi sotto la dominazione [[Civiltà romana|romana]], dando alla luce anche l'imperatore [[Pertinace|Publio Elvio Pertinace]], ma alla caduta dell'[[Impero romano d'Occidente|Impero romano]] il comune divenne debole e fu ripetutamente saccheggiato. Dopo il periodo romano furono edificate le mura [[Medioevo|medievali]]. Nel corso del XII secolo divenne [[comune]] e aderì alla [[Lega Lombarda]], per poi allearsi con [[Carlo I d'Angiò]]. Durante il [[XVI secolo]], invece, Alba fu teatro di violenti scontri tra [[Francia|francesi]] e [[Spagna|spagnoli]], che causarono molte vittime. In seguito alle guerre, e alla conquista del comune di [[Carlo Emanuele I di Savoia]], giunse la [[Peste del 1630|peste]], che portò un notevole calo demografico. Il [[XVIII secolo|Settecento]] fu invece un secolo di fioritura, in particolare dai punti di vista [[letteratura|letterario]] e [[arte|artistico]]. Al termine del secolo la città conobbe la [[Rivoluzione francese]], che causò distruzione. La città venne ricostruita nell'[[XIX secolo|Ottocento]] da [[Carlo Felice di Savoia]], che insieme all'architetto Giorgio Busca fece costruire diversi edifici. Nel [[XX secolo|Novecento]] Alba fu costretta ad aderire al [[fascismo]]: nella città furono imprigionati 26 ebrei, che poi fuggirono. Durante la [[seconda guerra mondiale]] fu la prima [[Repubbliche partigiane|repubblica partigiana]] in [[Italia]], ottenendo per questo una [[medaglia d'oro al valor militare]].
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone della Città di Alba sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 settembre 2003.<ref>{{cita web|url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2003/citta/Alba.html |titolo= Alba (Cuneo) D.P.R. 12.09.2003 concessione di stemma e gonfalone |accesso= 15 agosto 2022}}</ref>
{{citazione|D'argento, alla croce di rosso, accantonata dalle lettere maiuscole romane A, L, B, A, di nero. Lo scudo è sormontato dalla corona comitale; sotto lo scudo due fronde di alloro e di quercia, di verde, fruttate d'oro, decussate in punta, legate dal nastro tricolorato dai colori nazionali.}}
Il gonfalone è un drappo di rosso.
=== Onorificenze ===
Alba è tra le [[Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], per la sua attività nella lotta [[partigiano|partigiana]] durante la [[seconda guerra mondiale]], insignita delle [[Medaglia d'oro al valor militare|Medaglie d'oro al valor militare]] il 12 ottobre [[1949]]<ref name="Quirinale"/>, in commutazione della Medaglia d'argento conferita dal Capo Provvisorio dello Stato con decreto del 1° agosto 1947 [https://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/view_doc.php?img=e-1950%20vol_1/e-1950%20vol_1_00000408.JPG]
La città marcò il suo contrasto con il [[fascismo]] fondando la [[Repubblica partigiana di Alba]], esistita per 23 giorni nel [[1944]].
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = Centro delle Langhe ha vissuto l'epopea della lotta partigiana contro l'oppressore nazifascista simboleggiando l'eroismo ed il martirio di tutta la Regione. Rettasi a libertà per un mese, era poi attaccata da preponderanti forze e, con unanime decisione di popolo, preferiva alla resa offerta dal nemico il combattimento a fianco dei suoi figli militanti nelle forze partigiane. Cosciente del sacrificio, fiera nella resistenza durante lunghi mesi di lotta, superbamente confermava il retaggio delle centenarie tradizioni di valore guerriero. Alba, 8 settembre [[1943]] - 25 aprile [[1945]]
|data = 12 ottobre 1949<ref name="Quirinale">{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/18345|titolo=Città di Alba, Medaglia d'oro al valor militare}}</ref>
}}
=== Città creativa UNESCO ===
Il 31 ottobre [[2017]] Alba è stata riconosciuta dall'[[UNESCO]] come [[Città creativa]] per la [[gastronomia]].<ref>{{cita web|url=http://www.targatocn.it/2017/10/31/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/alba-e-citta-creativa-unesco-per-la-gastronomia.html|titolo=È ufficiale: Alba è “Città Creativa UNESCO per la Gastronomia”}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture civili ===
==== Palazzo del Comune ====
{{dx|[[File:I-CN-Alba05.JPG|thumb|Il palazzo comunale]]}}
Il [[Palazzo Comunale (Alba)|Palazzo Comunale]] sorge in piazza Risorgimento, fulcro storico della città; è costruito su preesistenti edifici romani.{{Senza fonte}} All'interno, sulle pareti dello scalone principale, alcuni [[affresco|affreschi]], provenienti dalla chiesa di [[Domenico di Guzmán|San Domenico]], tra cui spiccano una ''Pietà'', risalente a fine '300, e un{{'}}''Adorazione dei Magi''. Nel salone del consiglio vi sono dipinti importanti: una tavola raffigurante la ''Vergine con il Bambino'', di [[Macrino d'Alba]], risalente al [[1501]]; una [[Pala d'altare|pala]] con ''Madonna e Bambino tra san Giuseppe e sant'Anna,'' il ''Concerto'', attribuito a [[Mattia Preti]].
==== Palazzo degli uffici giudiziari ====
Situato nel grande piazzale Medford, vicino al Palazzo delle Mostre e dei Congressi, è in pietra di [[Langhe|Langa]], opera degli architetti [[Roberto Gabetti|Gabetti]] e [[Aimaro Isola|Isola]].
==== Via Cavour ====
È una delle principali arterie del centro storico cittadino; conserva un impianto tipicamente medievale. A sinistra, sulla piccola piazza [[Francesco d'Assisi|San Francesco]], l'ex Palazzo del Tribunale, sede dell'Istituto Magistrale, nel luogo su cui venne eretta la chiesa di San Francesco. Lungo via Cavour vi sono la Casaforte Riva e la Loggia dei Mercanti, che consta di tre grandi archi esterni, poggianti poco al di sotto del piano stradale, e di altre arcate minori, che si intravedono nello scantinato.
====
Da sempre via principale di Alba; chiamata, dagli albesi, anche "Via Maestra"; incomincia da piazza Risorgimento e attraversa tutto il centro storico. È espressione di stili architettonici diversi, dal medioevale al [[art Nouveau|Liberty]]. Al nº 11 si trova Casa Fontana, caratterizzata da un [[fregio]] [[Rinascimento|rinascimentale]] in [[formella|formelle]] di [[cotto]], che si articola tra il primo e il secondo piano della facciata: si possono osservare suonatori, dame e cavalieri, che danzano tra ghirlande di fiori. Degni di nota anche il Palazzo Serralunga e il Palazzo dei Conti Belli, al nº 18.
==== Le Torri ====
Alba era nota come "città delle cento torri"<ref>{{Cita web|url=https://www.radiocorriere.tv/piemonte/alba_cn.html|titolo=Cento torri|accesso=16 maggio 2018}}</ref>, tutte costruite nel [[XIV secolo|XIV]] e [[XV secolo]]; ne rimangono poche (le meglio conservate sono quelle tra piazza Risorgimento e via Cavour); fra quelle rimaste, molte sono state abbassate al livello dei tetti o incorporate negli edifici.
* In via Calissano si trova una di queste torri, ora abbassata quasi al livello dei tetti adiacenti: Torre di Casa Chiarlone, con una base che appoggia a livello stradale, adornata con una porta lignea risalente al XVIII secolo.
* Nonostante l'aspetto imponente, [[Palazzo Marro]], che si affaccia su piazza San Giovanni, viene considerata una delle cento torri.
==== Caffè Calissano ====
{{dx|[[File:Alba-chiesa san giovanni battista.jpg|thumb|La chiesa di San Giovanni Battista]]}}
Il Caffè Calissano è uno storico locale collocato nei portici di piazza del Duomo.<ref name=CS>{{cita libro|titolo=Caffè storici in Piemonte|autore=Autori vari|editore=Centro di documentazione Torino in Europa|anno=2003|p=118}}</ref> Fondato nella seconda metà dell'Ottocento da Luigi Calissano, proprietario di una distilleria, ebbe clienti come [[Cesare Pavese]], [[Beppe Fenoglio]], [[Pinot Gallizio]] e i campioni di pallapugno, lo sport cittadino.<ref name=CS/> Nel 1986, l'architetto Maurizio Saracco restaurò il Caffè e fece accorpare le aree di un locale adiacente, ove si può ammirare un affresco seicentesco.<ref name=CS/>
===
==== Chiesa di San Giovanni Battista ====
In questa chiesa sono conservate diverse opere d'arte, tra cui una ''Madonna con il Bambino,'' risalente al [[1377]], di [[Barnaba da Modena]], un{{'}}''Adorazione,'' di [[Macrino d'Alba]], del [[1508]]; una tavola, proveniente dalla bottega del Macrino, raffigurante la ''Vergine con il Bambino tra sant'Agostino e santa Lucia''.{{Senza fonte}}
==== Duomo ====
{{vedi anche|Duomo di Alba}}
[[File:Alba-chiesa san domenico.jpg|thumb|La chiesa di San Domenico]]
====
Sulla piazzetta vicina a via Calissano vi è la chiesa di San Domenico, del '200 o '300<ref>{{cita testo|url=http://langhe.net/sight/alba-la-chiesa-di-san-domenico/|titolo=Chiesa di San Domenico - What to See in the Langhe}}</ref>, i cui restauri sono stati ripresi verso la fine degli anni '70, grazie all'interessamento della "Famija Albèisa", che l'ha riportata agli antichi splendori. La chiesa, sebbene sia ancora consacrata e vi venga, sporadicamente, celebrata messa, è spesso sede di mostre e concerti.
==== Chiesa di Santa Caterina ====
Adiacente alla chiesa di San Domenico; la sua edificazione, in stile barocco, è del '700; la facciata è divisa, nella parte superiore, in tre sezioni, con [[lesena|lesene]], [[arco (architettura)|archi]], [[fregio|fregi]] e simboli vari. Il portale è in [[arenaria]] con [[architrave]] e [[voluta|volute]].
[[File:Santuario della Moretta Alba.JPG|thumb|Santuario Nostra Signora della Moretta.]]
==== Chiesa di Santa Maria Maddalena ====
È in via Vittorio Emanuele, quasi di fronte a quella dei Santi Cosma e Damiano. Fu, per buona parte del '700, utile al monastero delle domenicane; fu meta di pellegrinaggi di fedeli, che vi si recavano per visitare le spoglie della beata [[Margherita di Savoia (1390-1464)|Margherita di Savoia]]. Il portale ha 18 pannelli scolpiti in [[Juglans|noce]]; nel [[presbiterio]] si trova l'altare maggiore, con cornice ovale, all'interno della quale vi è il dipinto della ''Maddalena''; infine il coro con la volta affrescata con scorci di prospettive architettoniche [[barocco|barocche]].
==== Chiesa dei Santi Cosma e Damiano ====
[[File:Chiesa SS Cosma e Damiano.JPG|thumb|Chiesa dei Santi Cosma e Damiano]]
È in via Vittorio Emanuele, vicina a quella di Santa Maria Maddalena. Fu edificata su resti di mura romane; di origine molto antica, viene per la prima volta menzionata in documenti del '200. Nel [[1760]] venne completamente ricostruita, dalle fondamenta, in stile barocco, su progetto di [[Carlo Emanuele Rangone]] di [[Montelupo Albese|Montelupo]]. {{Senza fonte|Durante gli scavi venne alla luce, alla profondità di circa tre metri un pavimento a [[mosaico]] bianco e nero, un medaglione in bronzo con l'effigie dell'imperatore [[Marco Aurelio]].}}
==== Chiese del XX secolo ====
* Tempio di San Paolo, sull'omonima piazza, edificato nel [[1925]], su progetto dell'architetto [[Giuseppe Gallo (architetto)|Giuseppe Gallo]]; arricchito, negli anni successivi, da un portale in [[bronzo]] fuso, opera dello scultore [[Narciso Cassino]].
* Chiesa di Cristo Re, costruita nel [[1956]], per opera dell'architetto [[Dellapiana]], a pianta rettangolare, con unica [[navata]] e due corridoi laterali.
*Santuario di Nostra Signora della Moretta<ref>{{Cita web|url=https://www.piemontesacro.it/santuari_cuneo/santuario_nostra_signora_della_moretta_alba.htm|titolo=Santuario Nostra Signora della Moretta (Alba)|autore=Stefano Bonelli|accesso=16 maggio 2018}}</ref>, costruito nel [[1905]], grazie ai [[oblati di San Giuseppe|padri giuseppini]] di [[Asti]], su un sito in cui, in precedenza, era stato edificato un piccolo pilone votivo.
===
* Chiesa di San Giuseppe, in via Vernazza
* Ospedale di San Lazzaro, costruito per la cura dei lebbrosi e dei malati infettivi.
==== Ospedaletto Infantile Caleria Vacquer-Paderi ====
Nel 1895 Luigi Vaquer-Paderi istituisce, nell'ambito dell'Ospedale San Lazzaro di Alba, l'Ospedaletto Infantile Caleria Vacquer-Paderi, ove curare, dalle malattie infettive, bambini di ogni nazione, in memoria della moglie, figlia dei nobili Adolfo de Roberti, Consigliere di Stato dell'Imperatore di Russia, e Olga Noinskji di San Pietroburgo. La donazione Vaquer-Paderi e de Roberti-Noinskji, oltre all'ospedaletto infantile, comprendeva alcuni gabinetti scientifici dell'Ospedale civile; risultò innovativa, per l'epoca, e riguardò la città di Alba in quanto il Vaquer-Paderi, della Brigata Granatieri di Sardegna,<ref>Notizie storiche, genealogiche e biografiche sulla famiglia Vaquer di Villasor / per L. V Roma - Tip. Voghera, 1899 Testo Monografico.</ref> mentre comandava la piazza militare di Alba, perse la giovanissima moglie, cui dedicò anche una scuola infantile in Villanovafranca (CA); insieme a lei fu seppellito nelle tombe speciali del cimitero di Alba. Nell'Archivio storico dell'Ospedale Civile San Lazzaro di Alba, oltre a molto materiale sulla donazione, esistono i resoconti dei bambini ammalati, ricoverati presso l'Ospedaletto negli anni dal 1910 al '15.<ref name="osp">Ospedale Civico San Lazzaro – Alba, Archivio storico (1414‐1980) Inventari.</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Durante gli anni '60 e '70 ([[Miracolo economico italiano|Boom economico]]) la popolazione cittadina è raddoppiata (da {{formatnum:16000}} a {{formatnum:32000}}), mentre in 150 anni (dal 1861 al 2011) è triplicata. {{Demografia/Alba (CN)}}
===
Al 31 dicembre [[2017]] i cittadini stranieri residenti ad Alba sono {{formatnum:3801}}. Le comunità più numerose sono:<ref>Dati superiori alle 20 unità.</ref>
{{div col}}
# [[Romania]], {{formatnum:1571}}
# [[Marocco]], 466
# [[Albania]], 374
# [[Repubblica di Macedonia]], 291
# [[Bulgaria]], 147
# [[Tunisia]], 111
# [[Cina]], 106
# [[Moldavia]], 58
# [[Senegal]], 58
# [[Bangladesh]], 49
# [[Brasile]], 48
# [[Nigeria]], 44
# [[Bosnia ed Erzegovina]], 42
# [[Ucraina]], 31
# [[Filippine]], 29
# [[Polonia]], 29
# [[Russia]], 27
# [[Repubblica Dominicana]], 20
{{div col end}}
===
{{Senza fonte|Nel [[2009]] Alba si è classificata al 1º posto per qualità della vita tra i comuni italiani con una popolazione superiore ai {{formatnum:10000}} abitanti.}}
== Cultura ==
===
[[File:Scuola Enologica Alba 2010 1.jpg|thumb|La [[Scuola enologica di Alba]] vista dall'edificio universitario.]]
Ad Alba hanno sede 44 scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, statali, paritarie e non paritarie.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/piemonte/85-alba/37-scuole/|titolo=Scuole di Alba|sito=Tuttitalia.it}}</ref> La città è altresì sede del corso di laurea triennale in Viticoltura ed Enologia dell'[[Università degli Studi di Torino]].
=== Scuola Enologica di Alba ===
{{vedi anche|Scuola enologica di Alba}}
Ad Alba si trova una delle 11 [[Scuola enologica di Alba|Scuole Enologiche]] italiane, fondata nel [[1881]]: l'Istituto Tecnico Agrario "Umberto I". Nel complesso della Scuola enologica vi è la sede del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia<ref>{{cita web|url=http://www.viticolturaenologia.unito.it/|titolo=Viticoltura ed Enologia|urlmorto=sì}}</ref> dell'[[Università degli Studi di Torino]]; i laboratori chimici, enologici e microbiologici sia dell'Istituto sia universitari.
Nelle vecchie scuole elementari della frazione Biglini si tiene un corso di laurea in Scienze infermieristiche dell'[[Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro|Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro"]].
In città esiste un centro di formazione professionale, "Apro formazione professionale", fondato nel 1958, da mons. [[Giovanni Battista Gianolio]].
=== Liceo classico Giuseppe Govone ===
Vi ha sede uno dei licei storici italiani, il [[liceo classico]] "[[Giuseppe Govone]]" istituito con deliberazione del 15 febbraio [[1882]] dal consiglio comunale di Alba. Fu frequentato dallo scrittore [[Beppe Fenoglio]], dal progettista Fiat [[Dante Giacosa]] e dal chirurgo [[Achille Mario Dogliotti]]; vi insegnarono personalità della cultura come [[Pietro Chiodi]], [[Leonardo Cocito]], il critico letterario [[Giuseppe Petronio]]. Il liceo "Govone" è inoltre 1 dei 5 licei internazionali italiani e rilascia il doppio diploma italiano e francese.<ref>{{Cita web |url=http://www.classicogovone.it/webdoc.php?id=130 |titolo=Internazionale Esabac - Liceo Classico Statale "G.Govone" - Alba (CN)<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=27 marzo 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131025045519/http://www.classicogovone.it/webdoc.php?id=130 |urlmorto=sì }}</ref>
=== Accademia di Belle Arti ===
In piazza San Paolo ha sede, da ottobre 2019, la [https://www.novaliaarte.com/ Libera Accademia d'Arte Novalia] (precedentemente sita a [[Savigliano]]), che propone un percorso di formazione triennale nelle arti visive, con particolare attenzione alla pittura e all'illustrazione.
=== Biblioteche ===
* Biblioteca civica Giovanni Ferrero, fondata nel 1960
* Biblioteca diocesana, fondata nel 1656<ref>{{Cita web|url=http://anagrafe.iccu.sbn.it/opencms/opencms/ricerche/dettaglio.html?monocampo=®ione=PIEMONTE&provincia=&comune=Alba&codice_isil=&ricerca_tipo=home&monocampo:tipo=AND&start=0|titolo=Sito ufficiale Anagrafe delle Biblioteche Italiane (ABI) - Risultati ricerca|accesso=6 luglio 2016}}</ref>
=== Musei ===
{{vedi anche|Museo civico archeologico e di scienze naturali Federico Eusebio}}
=== Museo civico archeologico e di scienze naturali "Federico Eusebio" ===
Il Museo Federico Eusebio<ref>{{Cita web|url=http://www.mrsntorino.it/cms/sistema-naturalistico-museale/museo-civico-archeologico-e-di-scienze-naturali-federico-eusebio|titolo=Museo Civico Archeologico e di Scienze Naturali "Federico Eusebio" - Museo Regionale di Scienze Naturali|accesso=6 aprile 2017}}</ref> è il più importante museo cittadino. Include due sezioni, dedicate all'esposizione del patrimonio archeologico del territorio e alla documentazione della sua storia naturale.<ref name="FE">{{cita libro|titolo=Civico Museo Archeologico e di Scienze Naturali Federico Eusebio di Alba|autore=Autori vari|editore=Regione Piemonte|anno=2006|id=2 volumi}}</ref>
Creato su iniziativa di [[Federico Eusebio]] — nato ad Alba, da una famiglia originaria di [[Magliano Alfieri]], nel 1897<ref name="FE2">{{cita web|url=http://www.comune.alba.cn.it/index.php?option=com_content&view=article&id=58:museo&catid=37:museo&Itemid=97|sito=Comune di Alba |titolo=Museo Federico Eusebio|accesso=9 settembre 2014}}</ref> — e istituito nel municipio della città di Alba. Il primo ritrovamento importante a trovare accoglienza, in quel che poi divenne il museo, fu un monumento sepolcrale, dedicato a Didio Vicario, che si aggiunse a un gruppo di oggetti di notevole valore archeologico. Negli anni successivi si aggiunsero due collezioni private — la Raccolta Fontana e la Collezione Sotteri — e la serie di reperti preistorici, donati dal Traverso. Nel 1947 venne inaugurata una nuova sede, in un locale del Liceo Ginnasio. Nel 1976 si trasferirono i reperti nella sede definitiva, situata nell'ala ottocentesca di un ex convento del cortile della Maddalena. Sempre nel '76 — anno in cui il museo incominciò a funzionare con criteri moderni — venne aperta al pubblico una sezione dedicata alla storia naturale.<ref name="FE" /><ref name="FE2" />
Fra gli oltre mille ritrovamenti archeologici, custoditi nel museo, vi sono una grande tomba dell'Età del rame, ritrovata in corso Europa (III millennio a.C.); un [[cippo sepolcrale|cippo]] funerario marmoreo, di epoca romana; oltre un migliaio oggetti di uso quotidiano, risalenti all'Età Neolitica ([[Lucerna (lampada)|lucerne]], [[Balsamario|balsamari]], vasellame, monete, eccetera).<ref name="FE" />
La sezione di scienze naturali del museo è suddivisa in piccole sotto-sezioni, dedicate alla documentazione di geologia, zoologia, botanica. Una sezione antropologica (raramente aperta al pubblico),<ref>{{cita web|url=http://ambientecultura.it/museo-eusebio-alba/|sito=Ambiente e cultura |titolo=Museo Federico Eusebio|accesso=9 settembre 2014}}</ref> include reperti umani, ritrovati negli scavi archeologici avvenuti nel territorio.<ref name="FE" />
=== Media ===
==== Stampa ====
* ''[[Gazzetta d'Alba]]''<ref>Fonte: {{cita web|url=http://www.stpauls.it/gazzetta|titolo=Gazzetta d'Alba|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220411124246/http://www.stpauls.it/gazzetta/ }}</ref>
* ''Il Corriere di Alba, Bra, Langhe e Roero''.
==== Radio ====
* Radio Alba
=== Teatro Sociale "G. Busca" ===
Fu inaugurato nel novembre [[1855]], su progetto dell'architetto Giorgio Busca. Il Teatro, allora chiamato “Perucca” — attivo con spettacoli di prosa, concerti, opere liriche — fu poi dichiarato “pericoloso” e chiuso definitivamente nel [[1933]]. Solo verso la fine degli anni '60 la struttura viene riconosciuta come “edificio di valore storico” e si ripensa a un suo utilizzo. Nel [[1997]] sono terminati i lavori di restauro, cosicché il Teatro viene re-inaugurato il 1º ottobre, con un concerto del cantautore astigiano [[Paolo Conte]]. I lavori aggiungono alla sala storica, strutturata a "ferro di cavallo", una nuova sala, con struttura "a ventaglio", dalla capienza di 618 posti. Le due sale si affacciano sullo stesso palcoscenico, in modo che il Teatro G. Busca, in occasione di eventi speciali, può contare sull'apertura di entrambe le sale, portando così la sua capienza totale a 916 posti.
=== Cucina ===
Numerosi sono i piatti in cui compare il [[tuber magnatum|tartufo bianco]] di Alba: per esempio i ''tajarin'' (le [[tagliatelle]] piemontesi) e la [[fonduta]].
Il [[carpaccio (gastronomia)|carpaccio]] di carne cruda detto [[carne cruda all'albese|carne all'albese]].
Tra le altre ricette si possono ricordare il [[brasato al barolo]], il [[vitello tonnato]] e il ''rôstôn''.
Tra i dolci troviamo le [[pesche ripiene]], la [[torta di nocciole]] delle Langhe, le [[paste di meliga]], il '[[bunèt]]'.
I ''disné dra Langa'', i pranzi importanti; i ''disné 'd Carvé'', o pranzi di [[Carnevale]], la ''dra leva'' o dei [[coscrizione|coscritti]], ''dra spusa'' o della sposa, ''dr'uva'' o della [[vendemmia]], ''d'er massé er cr-crin'' o dell'uccisione del [[sus scrofa domesticus|maiale]], ''d'j servitò'' o dei servitori, e infine ''d'er particolar'' o del proprietario agricolo, sono la certezza di una tradizione [[cucina (attività)|culinaria]].
=== Eventi ===
[[File:AlbaPiazzadelDuomoFesteFiorite2007.jpg|thumb|
* [[File:Fiera del tartufo.webp|miniatura|[[Giacomo Morra]]]][[File:Giacomo Morra banchetti Hotel Savona.webp|miniatura|[[Giacomo Morra]]]][[Fiera del Tartufo|Fiera del Tartufo Bianco]]; si svolge, ogni anno, in ottobre; è organizzata dall'Ente Fiera di Alba. Nata come manifestazione collaterale alla Festa della Vendemmia grazie all'intuito di [[Giacomo Morra]], nel [[1928]] la Fiera del Tartufo d'Alba ha assunto, nel tempo, la fisionomia di grande evento, di portata nazionale. Ogni anno gli organizzatori della Fiera donano il migliore esemplare di tartufo a un personaggio famoso, invitato sul posto. Tra gli ospiti della Fiera [[Joe DiMaggio]], [[Alfred Hitchcock]], [[Marilyn Monroe]], [[Fārūq I d'Egitto]], [[Ugo Tognazzi]], [[Alain Delon]], [[Gérard Depardieu]], [[Gianfranco Fini]]. Nel [[2007]] la manifestazione ha ottenuto il titolo di Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba. Collateralmente alla Fiera si svolgono, in vari punti della città, numerosi eventi culturali e spettacolari.<ref>{{Cita news|nome=Federica Maria|cognome=Giallombardo|url=http://www.artribune.com/turismo/2017/09/fiera-internazionale-tartufo-bianco-dalba-natura-arte/|titolo=Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba|pubblicazione=Artribune|data=22 settembre 2017|accesso=23 ottobre 2017}}</ref>
* Feste Fiorite; dal [[2005]] si svolgono, ogni anno, nell'ultimo fine settimana di maggio, nella piazza del Duomo di Alba. Oltre al Mercatino Aleramico, che propone prodotti enogastronomici del territorio, si tengono concerti, spettacoli di danza e di teatro.
* Alba Music Festival, Italy&USA, Alba Music Festival; dal 2004 si svolge, in 2 settimane, tra maggio e giugno e in 3 settimane tra fine luglio e inizio agosto. Oltre 50 concerti con solisti, orchestre, recital, musicisti, seminari, work-shop e altro.<ref>{{Cita web|url=http://langhe.net/etags/alba-music-festival/|titolo=Il programma dell'Alba Music Festival 2017 |sito= Langhe.net|accesso=23 ottobre 2017}}</ref>
* Il Palio degli [[Equus asinus|Asini]] e Giostra delle Cento Torri, la prima domenica di ottobre.
*La fiera d'ottobre è una rassegna di tutto quello che Alba offre.
*la manifestazione primaverile "Vinum".
*International Jazz Day - Alba, dal 2013, il 30 aprile con la direzione artistica del musicista albese [[Filippo Cosentino]] viene allestito un programma di concerti per i festeggiamenti della giornata mondiale del jazz<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettadalba.it/2024/04/international-jazz-day-ad-alba-martedi-30-aprile-ce-andy-bluvertigo/|titolo=International jazz day ad Alba, martedì 30 aprile c’è Andy Bluvertigo}}</ref>.
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File:Palio di Alba (1).jpg|Palio di Alba, il crociato
File:Palio di Alba (2).jpg|Palio di Alba, l'artigiano
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* Ad Alba si tengono mostre ed esposizioni, al Palazzo Mostre e Congressi [[Giacomo Morra]]
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File:FavoleTartufiAlba2009 041b.jpg|Palazzo Mostre e Congressi di Alba, "Le Favole del Tartufo", 2009, mostra a cura di G. Berti e R. Molinari, allestimento dell'ArtStudioLetizia.
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== Geografia antropica ==
{{...|centri abitati d'Italia}}
== Economia ==
=== Agricoltura ===
Notevole rilevanza ha il settore vitivinicolo: nella zona di Alba si contano ben 290 aziende che coltivano una superficie di 700 ettari di terreno producendo, in media ogni anno, {{M|61200|u=hl}} di vino.<ref>{{cita web|url=http://www.vinostore.it/cittadelvino/cittaalba.php|titolo=VinoStore.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161011215527/http://www.vinostore.it/cittadelvino/cittaalba.php }}</ref>
I vini albesi si dividono in:
* [[Denominazione di origine controllata|DOC]]: [[Barbera d'Alba|Barbera d’Alba]], [[Dolcetto d'Alba|Dolcetto d’Alba]], [[Nebbiolo d'Alba|Nebbiolo d’Alba]]
* [[Denominazione di origine controllata e garantita|DOCG]]: [[Barbaresco (vino)|Barbaresco]], [[Moscato d'Asti|Moscato d’Asti]]
Alba è inoltre famosa in tutto il mondo per i suoi [[Tuber (genere)#Il bianco tartufo piemontese di Asti e Alba|tartufi]] bianchi e vi si svolge l'annuale Fiera del Tartufo.
===
Tra le principali industrie del territorio albese vi sono:
*[[Ferrero (azienda)|Ferrero]], una delle più importanti aziende dolciarie al mondo;
*[[Miroglio]], leader nel settore tessile e proprietaria di diversi marchi d’abbigliamento;
*[[Mondo (azienda)|Mondo,]] specializzata in pavimentazioni sportive, civili e in giocattoli.
Ad Alba ha inoltre sede la banca di credito cooperativo più grande d'Italia per numero di soci<ref>{{Cita web |url=https://www.bancadalba.it/banca-dalba-raggiunge-quota-50-000-soci/ |titolo=Banca d’Alba raggiunge quota 50.000 Soci |accesso=20 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210514224627/https://www.bancadalba.it/banca-dalba-raggiunge-quota-50-000-soci/ |urlmorto=sì }}</ref> — la [[Banca di Credito Cooperativo di Alba|Banca d'Alba]] — e la catena di distribuzione alimentare internazionale [[Eataly]]. Vi è stata inoltre fondata la [[UniEuro]], catena di negozi specializzati in prodotti di informatica, telefonia ed elettrodomestici.
===
Importante è la lavorazione locale del ferro battuto, finalizzata soprattutto alla produzione di cancelli e porte.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=8}}</ref>
===
Ad Alba si trova la sede di [[Egea (energia)|Egea]], azienda [[Società multiservizi|multiservizi]] del territorio.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade, autostrade ===
Alba è attraversata dalla [[strada statale 231 di Santa Vittoria]] e dalla [[strada statale 29 del Colle di Cadibona]] per Cortemilia-Savona e Torino. Numerose strade provinciali collegano la città con i tanti paesi dell'area urbana.
Dagli [[Anni 1970|anni settanta]] è in funzione la tangenziale che si collega alla SS 231 e alla provinciale 3bis per [[Barolo (Italia)|Barolo]]. Tale tangenziale si è connessa nel 2005 con l'[[Autostrada A33 (Italia)|autostrada A33 Asti-Cuneo]] in direzione Asti (crocevia dell’[[Autostrada A21 (Italia)|autostrada A21 Torino-Piacenza-Brescia]]). Dal 2023 è stato aggiunto un secondo collegamento verso l’ospedale di [[Verduno]]. Infine dal 2025 sarà aperto il totale tratto, autostradale sino a [[Cuneo]] attraverso l’interconnessione con l'[[Autostrada A6 (Italia)|Autostrada A6 Torino-Savona]] permettendo il veloce raggiungimento di [[Cherasco]], [[Bra]] e [[Marene]].
=== Ferrovie ===
La città è servita dal [[Servizio ferroviario metropolitano di Torino]] linea 4 sulla [[Ferrovia Alessandria-Cavallermaggiore]]. Nel territorio comunale ci sono due stazioni: una [[Stazione di Alba|nel capoluogo]] e l'altra nella frazione [[Stazione di Mussotto|Mussotto]].
=== Mobilità urbana ===
Ad Alba sono operative 7 linee urbane di autobus, operati da Granda Bus, e numerosi collegamenti extraurbani, operati da [[GTT (azienda)|GTT]] e [[Bus Company]].
In passato fu in esercizio una [[Filovia Alba-Barolo|linea filoviaria per Barolo]].
== Amministrazione ==
[[File:Alba (Italia)-Gonfalone.png|thumb|Gonfalone civico]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|3 ottobre [[1977]]|7 maggio [[1990]]|[[Tomaso Zanoletti]]|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|7 maggio [[1990]]|23 aprile [[1995]]|Enzo Demaria|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|23 aprile [[1995]]|28 giugno [[1999]]|Enzo Demaria|[[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]] (centro-sinistra)|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|28 giugno [[1999]]|14 giugno [[2004]]|Giuseppe Rossetto|[[Polo per le Libertà]] (centro-destra)|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=781962&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=ALBA|titolo=Elezioni del 13 giugno 1999}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno [[2004]]|22 giugno [[2009]]|Giuseppe Rossetto|[[Casa delle Libertà]] (centro-destra)|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=935349&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=ALBA|titolo=Elezioni del 13 giugno 2004}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|22 giugno [[2009]]|26 maggio [[2014]]|Maurizio Marello|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] (centro-sinistra)|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=http://amministratori.interno.it/amministratori/ServletVisualxCom4?campo1=1065135&campo2=CUNEO&campo3=14/06/2014&campo4=ALBA|titolo=Elezioni del 7 giugno 2009}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|26 maggio [[2014]]|27 maggio [[2019]]|Maurizio Marello|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] (centro-sinistra)|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=25/05/2014&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=01&levsut1=1&lev2=27&levsut2=2&levsut3=3&ne1=01&ne2=27&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=270030&lev3=0030|titolo=Elezioni del 25 maggio 2014}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|27 maggio [[2019]]|11 giugno [[2024]]|Carlo Bo|[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] (centro-destra)|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{Cita web|url = https://www.lastampa.it/2019/05/27/cuneo/carlo-bo-in-vantaggio-su-olindo-cervella-ad-alba-wCtkwV7AGWFZ8kLLy3ZTbO/pagina.html|titolo=Elezioni del 26 maggio 2019}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|11 giugno [[2024]]|"in carica"|Alberto Gatto|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] (centro-sinistra)|6=<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/cuneo/2024/06/11/news/alba_torna_al_centrosinistra_il_nuovo_sindaco_e_alberto_gatto-14381041/|titolo=Alba torna al centrosinistra: il nuovo sindaco è Alberto Gatto|autore=Roberto Fiori|sito=[[La Stampa]]|data=11 giugno 2024|accesso=8 luglio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240615031141/https://www.lastampa.it/cuneo/2024/06/11/news/alba_torna_al_centrosinistra_il_nuovo_sindaco_e_alberto_gatto-14381041/|urlmorto=no}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
===Linea temporale===
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}}
Alba è gemellata con:<ref>{{cita web|url=http://www.comune.alba.cn.it/citta-gemelle|titolo=Comune di Alba|accesso=20 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170302091427/http://www.comune.alba.cn.it/citta-gemelle|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|USA|Medford (Oregon){{!}}Medford|}}, dal 16 maggio [[1960]]
* {{Gemellaggio|Slovacchia|Banská Bystrica|}}, dal [[1969]]
* {{Gemellaggio|DEU|Böblingen|}}, dal [[1984]]
* {{Gemellaggio|FRA|Beausoleil|}}, dal [[1995]]
* {{Gemellaggio|Belgio|Arlon|}}, dal 1º marzo [[2004]]
* {{Gemellaggio|ESP|Sant Cugat del Vallès|}}, dal 7 febbraio [[2007]]
== Sport ==
=== Ciclismo ===
Alba è stata, per
=== Calcio ===
La principale squadra di calcio della città è l'[[Albese Calcio]] che milita in [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]], mentre altre squadre di calcio della città sono l’Area Calcio Alba Roero, in [[Prima Categoria]], l'Accademia Calcio Alba e il Lions United Alba, entrambe in [[Terza Categoria]].
Altra importante squadra di Alba era l'A.S.D. Femminile Alba: nel 2011 ha vinto le Olimpiadi delle Città Gemelle, nel 2013 ha la promozione proprio posto in serie B; la società si è sciolta nel luglio 2015. Nello stesso anno è stata fondata l'A.S.D Futura Langhe di Alba.
La città ospitò, nell'inverno 1942 (a causa dei [[Storia di Torino#Lo scoppio della seconda guerra mondiale|bombardamenti sulla città di Torino]], durante la [[seconda guerra mondiale]]), la [[Juventus Football Club|Juventus-Cisitalia]]. La squadra usò come centro d'allenamento la villa Sorano, di proprietà della famiglia vinicola Bonardi, fino alla primavera 1943, durante la fase finale del [[Serie A 1942-1943|43º campionato nazionale]].<ref>{{cita libro|autore=Corrado Olocco|titolo=[...] Quando la Juve si allenava al Coppino|editore=Edizioni Albesi|anno=2010}}</ref>
===
La squadra di [[pallapugno]] di Alba è tra le migliori d'Italia. Detiene il [[Primato (sport)|primato]] di campionati italiani vinti, che sono 18, dei quali 5 consecutivi tra il 1947 e il 1951. Lo [[sferisterio Alessandro Mermet]] è la struttura dove si disputano le partite di questo sport.
==Galleria d'immagini==
<gallery mode="packed" heights="150">
File:Interno della Cattedrale di Alba.jpg|Interno del Duomo.
File:Cattedrale di San Lorenzo.jpg|La Cattedrale di San Lorenzo.
File:Via Cavour di notte.jpg|Via Cavour di notte.
File:Municipio di Alba (CN).jpg|Il Municipio.
File:AlbaCN0001.jpg|Il Duomo.
File:Alba -Il duomo-.jpg|Facciata del Duomo.
File:AlbaCN0002.jpg|Via Vittorio Emanuele.
File:Duomo di Alba Feste Fiorite 2008.jpg|Alba, Piazza del Duomo, Feste Fiorite 2008.
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=== Galleria
<gallery mode="packed" heights="150">
File:Saluti da Alba - Collezione di Tony Frisina - Alessandria.jpg|Saluti da Alba - 1900 circa. </gallery>
== Note ==
<references
== Bibliografia ==
* [[Giuseppe Mazzatinti]], ''Note per la storia della città di Alba'', Tipografia e libreria Sansoldi, Alba 1887.
* A. Buccolo - E. Necade - V. Riolfo, ''Alba. Un secolo'', L'Artistica Editrice, Savigliano 1985.
* Lucia Gangale, ''La vita della città. Tredici racconti albesi'', L'Artistica Editrice, Savigliano, 2009
* F. Luino, L. Turconi, C. Petrea, G. Nigrelli (2012): ''Uncorrected land-use planning highlighted by flooding: the Alba case study (Piedmont, Italy)''. Nat. Hazards Earth Syst. Sci., 12, 2329-2346, doi:10.5194/nhess-12-2329-2012.
* M. Venturino Gambari, ''Studi per una storia d'Alba. Navigatori e contadini. Alba e la valle del Tanaro nella preistoria'', Famija Albeisa, Alba 1995.
* E. Villata, ''Macrino d'Alba'', catalogo della mostra alla Fondazione Ferrero, Editrice Artistica Piemontese, Savigliano 2000.
* G. Romano, ''Macrino d'Alba, protagonista del Rinascimento piemontese'', Editrice Artistica Piemontese, Savigliano 2001.
* Cleto Schiavilla, ''Lo sconosciuto Napoleone. Un insorgente dimenticato. Dalle Langhe alla Terra d'Otranto'', prefazione di Mauro Della Ferrera, Araba Fenice, Boves, 2014, ISBN 978-88-6617-236-9.
* G. Parusso, ''Alba. Il Novecento. Appunti per una cronaca'', Araba Fenice, Boves 2005.
* Beppe Fenoglio, ''[[I ventitré giorni della città di Alba]]'', Einaudi, Torino 1952.
* Giordano Berti e Raoul Molinari, ''Tobi e il tesoro del tartufo d'Alba'', illustrazioni di Adriana Galoppi, Araba Editrice, Boves 2009.
* Giordano Berti e Raoul Molinari, ''Il Re del Tartufo'', Araba Editrice, Boves 2011.
*
== Voci correlate ==
* [[Alluvione del Tanaro del 1994
* [[Circondario di Alba]]
* [[Fiera del Tartufo]]
* [[Langhe]]
* [[Provincia di Cuneo]]
* [[Repubblica di Alba]]
* [[Repubblica partigiana di Alba
* [[
* [[16368 Città di Alba]], [[asteroide]] dedicato ad Alba
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Città romane della Regio IX Liguria}}
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[[Categoria:Città romane del Piemonte]]
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