Lex Pedia: differenze tra le versioni
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[[File:Vincenzo Camuccini - La morte di Cesare.jpg|thumb|upright=1.4|[[Vincenzo Camuccini]], ''La morte di Giulio Cesare'', [[1798]]]]
La '''''Lex Pedia''''' è un provvedimento legislativo adottato dal [[
== Storia ==
Nell'agosto del [[43 a.C.]], pochi giorni dopo l'elezione ai [[comizi centuriati]] dei nuovi [[Console (storia romana)|consoli]] [[Gaio Giulio Cesare Ottaviano]] e [[Quinto Pedio]], su proposta di quest'ultimo, il Senato di [[Roma]] approvò la ''' ''Lex Pedia de
La legge prevedeva di istruire un "processo per direttissima" (''quaestio extraordinaria'') nei confronti dei [[Cesaricidio|cesaricidi]] denunciati e, se riconosciuti colpevoli, veniva loro applicata la pena "''[[aquae et
Secondo lo storico [[Appiano di Alessandria|Appiano]], (''Storia Romana, Guerre civili, III, 392 - 393'') vennero subito presentate molte denunce, sia contro coloro che avevano partecipato all'assassinio di Cesare, sia contro coloro che erano ritenuti mandanti o complici.
Il dibattimento venne fissato in un unico giorno e nessuno dei denunciati si presentò per difendersi. Con una votazione quasi unanime dei giudici, tutti gli imputati vennero condannati in contumacia.
Il clima creato dalla Lex Pedia portò, all'affermarsi del [[triumvirato|secondo triumvirato]], alle [[proscrizione|proscrizioni]] delle quali Cicerone fu la vittima più illustre.
La lex Pedia sarebbe poi stata usata anche negli anni successivi come giustificazione di severi provvedimenti di violazione della ''lex maestatis'' come nella condanna di Cremuzio che aveva esaltato la figura di [[Bruto]]. <ref>[http://books.google.it/books?id=xR--oHvJUFMC&pg=PA246&lpg=PA246&dq=lex+pedia&source=bl&ots=grHYgfLwjQ&sig=I8TFtNUJzlLK3jYW0G13r23QXWk&hl=it&ei=bzMoTaHOAZWK4ga44c2ACg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CFEQ6AEwBw#v=onepage&q=lex%20pedia&f=false Luciano Canfora Storia della storiografia]</ref>▼
▲La lex Pedia sarebbe poi stata usata anche negli anni successivi come giustificazione di severi provvedimenti di violazione della ''lex
[[Velleio Patercolo]] così riferisce
Velleius Paterculus, II, 69 ( Shipley, London, 1924 ).
''At lege Pedia, quam consul Pedius collega Caesaris tulerat, omnibus, qui Caesarem patrem interfecerant, aqua ignique interdictum erat''<ref>[https://la.wikisource.org/wiki/Historiae_Romanae/II#LXIX Libro II, 69]</ref>
==Note==▼
<references/>▼
==Bibliografia==▼
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==Voci correlate==
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*[[Quinto Pedio]]
*[[Lex Iulia maiestatis]]
▲==Bibliografia==
▲*[http://books.google.it/books?id=KWLpABipSPsC&pg=PA184&lpg=PA184&dq=Lex+Pedia&source=bl&ots=sdrtWpjPZP&sig=Ll3VlLQy0pMhmHj22sQ88vl3SNc&hl=it&ei=YfafS8H9DJbGnAPwj9HkDA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CCUQ6AEwBw#v=onepage&q=Lex%20Pedia&f=false Santalucia ''Studi di diritto penale Romano'']
▲==Note==
▲<references/>
{{Portale|Antica Roma|diritto}}
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