Strela-2: differenze tra le versioni
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|Sistema d'arma=missile
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<!-- Peso e dimensioni -->
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<!-- Prestazioni -->
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}}
Il missile [[Unione Sovietica|sovietico]] '''Strela-2''' (
== Origini ==
Lo sviluppo dell'arma
In Unione Sovietica vennero sviluppati due sistemi d'arma: lo Strela 1 e lo Strela 2. Il primo si rivelò però meno performante, perciò fu modificato e ingrandito per essere montato su veicoli, venendo poi rinominato l'SA-9 Gaskin. Il secondo invece, avendo soddisfatto i requisiti necessari, venne adottato dalla fanteria sovietica nel 1961. Sul campo l'arma si rivelò fragile e soggetta a malfunzionamenti quindi nel 1970 l'Urss ne commissionò una versione migliorata, denominata provvisoriamente Strela-2M, che rimpiazzò subito l'originale.
Negli anni a seguire il missile è stato impiegato in molte guerre e vista la sua efficacia è stato adottato da molte nazioni senza subire modifiche significative, rimanendo sostanzialmente invariato fino ad oggi.
== Tecnica ==
Entrato in servizio, pare, con 5 anni di ritardo, ma pur sempre nel 1968, lo Strela 2 o '''9M32''', SA-7A<ref>''SA'' è la semplice abbreviazione per "Surface-Air", [missile] terra-aria.</ref> per la NATO, era un semplice [[missile]], con autoguida ad infrarossi sistemata nel muso, dove una finestrella trasparente (sia alla luce visibile che IR) permetteva di scorgere l'obiettivo di tale 'occhio elettronico'. Esso era un sensore non raffreddato e pertanto bisognava puntarlo contro oggetti assai ben 'chiari' sullo sfondo, ovvero ben più caldi dell'ambiente circostante.
[[File:
I componenti dell'arma erano i seguenti: missile '''9K32''', sistema di lancio '''P54''' e batteria termica (da sistemare sulla cintura dell'operatore) '''9B17'''.
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Per il volo, il missile aveva 2 serie di alette: le 2 anteriori di manovra, assai piccole, e quelle posteriori di stabilizzazione, più grandi. Entrambe le serie erano ripiegabili.
La [[testata (armi)|testata]], da circa 2,5kg, era dotata di sola [[spoletta
Le manovre, poi, erano assai rozze e non consentivano di centrare spesso il bersaglio, passandogli a qualche metro di distanza. In tali casi, almeno una spoletta di prossimità avrebbe consentito almeno di danneggiare il bersaglio, invece di suddividere gli ingaggi tra un successo pieno e un totale fallimento.
L'operatore aveva un semplice (ma non facile) ruolo da svolgere: appena avvistato un aereo, identificarlo a vista con un mirino telescopico, rimuovere il tappo anteriore di protezione del sensore, accendere le batterie termiche, azionando il primo congegno di scatto, poi attendere, se il velivolo era confermato come nemico, di sentire il congegno acustico della cuffia che emetteva un suono (un valido sistema analogico per far 'sentire' che il sensore è agganciato, praticamente rimasto su tutti i missili IR), e si accendeva una luce che conferma l'aggancio.
A questo punto l'operatore tirava il [[grilletto]] a fondo, il missile partiva, dispiegava le ali prima interne (la prima serie
=== Servizio ===
Il missile Strela è diventato rapidamente un ordigno di incredibile diffusione, economico, leggero e relativamente affidabile.
I suoi punti deboli sono risultati vari, come quello di attaccare i caccia solo dal settore posteriore. Questo comporta alcuni problemi, per esempio, il fatto che nel frattempo l'aereo ha sorvolato la postazione di lancio, che potrebbe essere individuata e distrutta prima di lanciare il missile, perché quest'ultimo ha bisogno di tempo per acquisire l'obiettivo da attaccare, e ha pur sempre una gittata minima (500-1000 m) entro la quale non è pienamente controllabile.
Un altro problema è che questo tipo di arma, essendo spesso inefficace contro bersagli frontali, ha bisogno di attaccarli di coda, e quindi deve essere veloce per raggiungerli. Un missile come il Blowpipe non ha problemi (teoricamente) ad eseguire ingaggi frontali anche alla massima distanza, essendo radiocomandato, ma
Ma le prestazioni dell'arma, specie della prima serie non erano così valide. In effetti, la guida termica aveva fin dall'inizio anche dei vantaggi: se l'operatore di un Blowpipe perde l'aggancio, la testata di autoguida di un SA-7 è del tutto autonoma, quindi non basta che il bersaglio sparisca dietro una collina per essere intangibile, se il missile continua a stargli dietro. In realtà, il vero problema con entrambi i tipi è il tempo di allerta: spesso, di fatto, un operatore di fanteria non ha il tempo di avvistare un bersaglio, accendere le batterie, puntare l'arma, così la 'superiorità' di un sistema come il Blowpipe, tra l'alto assai impreciso, è puramente accademica.
Riassumendo, i problemi dell'SA-7A erano i seguenti:
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* Mancanza di un sistema IFF per l'identificazione automatica, via radio, di un velivolo
* prestazioni modeste, che limitavano l'efficacia a velocità massime del bersaglio di circa 250 m/s (920 km/h), ovvero praticamente coincidenti con le velocità di crociera dei jet da combattimento. Se questi ultimi accendevano il postbruciatore risultavano più visibili (anche ad occhio nudo) ma l'aumento di velocità li rendeva praticamente irraggiungibili dallo Strela
* sistema di guida poco sensibile in certi aspetti (con terreni caldi di contrasto) e in compenso, molto facile ad essere disturbato da ''flares'' e contromisure [[infrarossi|IR]] di vario tipo
* Manovrabilità moderata e scarsa precisione
* testata priva di spoletta di prossimità
* testata priva di sufficiente capacità distruttiva
Se questi erano i difetti, però, va detto che l'arma aveva anche pregi:
* Economicità tale da essere diffusa in gran numero in carico agli eserciti relativamente 'poveri' del blocco comunista
* Sensore IR che garantiva comunque una guida autonoma dopo il lancio e un addestramento conseguentemente facile
* rappresentava un sistema di impiego pratico, leggero ed economico com'era, per la fanteria
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Il missile Grail ha avuto, in sostanza, pareri contrastanti e risultati discussi. In azione, esso è stato usato con successi limitati, ma nondimeno, quello che conta di più è la minaccia, per qualunque aereo, che quest'arma dava e che 'consigliava' di volare molto alto o molto veloce, troppo per individuare e colpire le unità campali, specie se l'aereo era senza armi guidate. In combinazione con armi più pesanti per le quote medie ed alte, verso cui spingeva (o in alternativa, gli aerei erano costretti a volare davvero troppo bassi per combattere efficacemente), il Grail svolgeva la sua funzione di garantire la difesa aerea tattica e dava per la prima volta ad un singolo fante la capacità di combattere un aeroplano.
[[File:Soldier with Strieła WPT 4-1986.jpg|
I miglioramenti, inoltre, non tardarono ad arrivare: a partire dai primi anni '70 iniziò ad entrare in servizio l''''SA-7B''', o 9K32M (sistema completo, 9M32M o Strela 2M, designazione industriale
La probabilità di successo è
In termini operativi, l'SA-7 è stato usato in maniera massiccia in guerre dagli anni '70 in poi. I risultati, materialmente, non sono stati elevati in termini di PK, ma anche con pochi missili a segno, il lavoro di proteggere la fanteria dalle minacce aeree è stato svolto in larga misura.
In Medio Oriente, i missili di questo tipo, del modello SA-/A, erano noti già durante la [[Guerra d'Attrito]] del 1969-70, e gli israeliani presero l'iniziativa di allungare i tubi di scarico dei motori dei velivoli, come gli [[A-4 Skyhawk]], che erano abbastanza lenti da correre dei rischi, oltre che muniti di un solo motore. In tal modo i missili a segno spesso non distruggevano la macchina. Altre contromisure erano i ''flares'', bengala speciali di inganno.
Durante la [[Guerra dello Yom Kippur]] del 1973, le fanterie
Per capire come i missili SA-7 abbiano influito nella guerra aerea, un esempio è il [[Vietnam]], dove è poco noto che essi vennero usati
Secondo
Gli Sa-7 hanno avuto anche molta importanza a seconda di chi prendesse l'iniziativa. Se un missile portatile non può difendere dall'attacco, accuratamente pianificato (come fatto dai sudafricani) contro obiettivi fissi, cercare un avversario sfuggente, su cui gli aerei o elicotteri non possono piombare all'improvviso già con le bombe in fase di sgancio, è un'altra cosa. Questo è quello che è accaduto in altre situazioni, in cui sono state le truppe di terra, generalmente forze della guerriglia con equipaggiamenti leggeri, a muoversi e ad attaccare. In [[Afghanistan]], [[Marocco]], [[Ciad]], Angola erano infatti le forze aeree a doversi muovere cercando il nemico ed esponendosi, il più delle volte, ad essere avvistate per prime. I missili SA-7 non si sono dimostrati un'arma letale, ma si sono distinti per vari successi ottenuti.
Le contromisure, come quella di usare
Anche per agguati a bassa quota i missili SA-7 si sono dimostrati pericolosi, sia in attentati aerei contro mezzi civili, che contro apparecchi militari. Un [[Antonov An-22]] venne abbattuto in decollo, il
Anche nella [[guerra delle Falklands]] alcuni SA-7 sono stati portati nelle isole da parte argentina, forse forniti dai libici. Ma nessuno pare venne usato, perdendo un'occasione perché gli ''[[ Harrier GR7 ]]'' si sono dimostrati molto vulnerabili (nel 1991) a tali ordigni, avendo gli scarichi a mezza fusoliera.
In definitiva, il missile SA-7, nonostante le
=== SA-N 5 ===
Esiste una versione dell'SA-7 destinata al ruolo antiaereo navale, che è nota con il nome di SA-N 5 Grail, anch'essa con il missile basico, ma con installazione del tutto diversa. Essa è sostanzialmente e concettualmente un sistema simile al ''Sea Chaparral'', che aveva un lanciatore quadrinato con missili similari con gli AIM-9 aria-aria. Il ''Sea Chaparral'' era una versione semplificata del ''[[MIM-72 Chaparral]]'' originale terra-aria, per aumentare le capacità di difesa aerea delle navi non aggiornabili con armi maggiormente efficaci nel ruolo antiaereo.
Il sistema sovietico è simile, e si basa su
Tali attrezzature di fuoco sono state quindi sistemate in 2 esemplari su navi leggere o poco armate, dalle unità da sbarco ''Polnocny'' a quelle di tipo ausiliario o AGI. Le corvette classe Parchim, molto simili alle ''Grisha'', hanno 2 lanciatori quadrupli invece del lanciatore binato per gli SA-N 4, molto più pesante e potente.
I missili hanno in genere 2 ricariche complete, per cui 2 lanciatori hanno almeno 16 missili. I sistemi di lancio sono stati mantenuti anche per i sistemi missilistici successivi alla generazione dell'SA-7 ovvero le versioni navali dell'[[SA-16]] o 18. I tubi di lancio, ermeticamente chiusi, sono verosimilmente del tutto intercambiabili con quelli dei sistemi lanciabili a spalla terrestri, solo le rampe sono diverse. La torretta non è stabilizzata, ma nondimeno in generale svolge funzioni simili a quelle sia del ''Chaparral'' navalizzato, che di attrezzature come la SADRAL francese, con missili Mistral.
Inoltre, i cinesi ne hanno fatto una copia, l''''HN-5 Red Tessel''', i pakistani ne hanno ricavato le varie versioni dell''''Anza''', gli iraniani lo hanno a loro volta copiato etc., fino ad arrivare alle truppe di [[Jonas Malheiro Savimbi]], dell'UNITA in [[Angola]], che con i suoi motori a razzo
Infine, i tecnici ex-jugoslavi, precorrendo i francesi, sia pure con tecnologie molto meno sofisticate (il prezzo tipico del vantaggio storico) hanno realizzato una versione del sistema aria-aria per gli elicotteri Gazelle, armati con 4 ordigni nei loro tubi di lancio. Considerando quanto leggeri essi siano, la manovrabilità della macchina, vero punto cruciale per qualsiasi installazione di armi aria aria su elicotteri, non ne risulta inficiata (i Mistral pesano 2 volte tanto, ovvero 40kg in più per 4 armi). Pare che anche altri utenti abbiano applicato operativamente, o quantomeno sperimentato, i missili SA-7 su elicotteri, essenzialmente sovietici anch'essi (Mi-2,8,24).
Come curiosità, il missile è stato comparato all'unico altro pari classe dell'epoca, il [[FIM-43 Redeye|Redeye]] americano, ovviamente più costoso e con sensore raffreddato, ma in pratica, in certe situazioni di ingaggio, specie con climi freddi, il missile sovietico si è dimostrato dotato di un sensore migliore. Non una differenza tale, in ogni caso, da far dire che l'arma americana fosse nettamente superiore, nonostante la sofisticazione maggiore.
== Note ==
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