Cobalamina: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer |medico}}
{{Composto chimico
{{S|farmaci}}
|nome_IUPAC = α-(5,6-dimetilbenzimidazolil)cobamidcianuro
{{Farmaco
|nomi_alternativi = Vitamina B12
|nome_IUPAC =
|immagine1_nome =Cobalamin.svg
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|immagine2_nome = Cyanocobalamin-3D-sticks.png
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|numero_CAS = 68-19-9
|prefisso_ATC = B03
|suffisso_ATC = BA01
|PubChemDrugBank = 00115
|formula = C<sub>63</sub>H<sub>88</sub>CoN<sub>14</sub>O<sub>14</sub>P
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|massa_molecolare = 1355.38
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|entalpia_standard_combustione =
|teratogenesi = Non dimostrata
|biodisponibilità =
|somministrazione = Orale
|protein_bound =
Endovenosa
|metabolismo =
|biodisponibilità = Prontamente assorbita nella metà distale dell'ileo
|emivita = ?
|legame_proteico = Molto elevato a specifiche transcobalamine del plasma
|escrezione = ?
Il legame della idrossicobalamina è leggermente superiore a quello della cianocobalamina
|metabolismo = Epatico
|emivita = Approssimativamente 6 giorni (400 giorni nel fegato)
|escrezione = Renale
|titolo_indicazioni_sicurezza = ---
|simbolo1=
|avvertenza=
|frasiH= ---
|consigliP= ---<ref>Sigma Aldrich; rev. del 03.12.2012, riferita alla cianocobalamina</ref>
}}
 
La '''cobalamina''' (o '''vitamina B<sub>12</sub>'''), venneo '''cobalamina''', è una sostanza di colore rosso, cristallina, [[Igroscopia|igroscopica]], [[Fotosensibilità|fotosensibile]] e altamente solubile in [[acqua]]. Venne isolata e caratterizzata a seguito di una serie di ricerche in merito all'[[anemia perniciosa]]. Nel [[1926]] si scoprì che nel [[fegato]] vi è un fattore capace di curare tale patologia ed esso venne isolato e [[cristallizzazione|cristallizzato]] nel [[1948]]. La struttura della vitamina B<sub>12</sub> venne chiarita nel [[19561955]] con la struttura cristallografica determinata dalla dottoressa ricercatrice [[Dorothy Crowfoot]], per la quale ricevette il [[Premio Nobel]] nel 1964.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Dorothy Crowfoot|cognome=Hodgkin|nome2=Jenny|cognome2=Pickworth|nome3=John H.|cognome3=Robertson|data=1955-08|titolo=Structure of Vitamin B12 : The Crystal Structure of the Hexacarboxylic Acid derived from B12 and the Molecular Structure of the Vitamin|rivista=Nature|volume=176|numero=4477|pp=325-328|lingua=en|accesso=2024-08-31|doi=10.1038/176325a0|url=https://www.nature.com/articles/176325a0}}</ref>
 
[[Immagine:Cobalamina.jpg|thumb|400px|Struttura della cobalamina]]
 
==Caratteristiche chimiche==
La vitamina B<sub>12</sub> è una sostanza di colore rosso, cristallina, igroscopica, fotosensibile ed altamente solubile in [[acqua]]; èÈ formata da un [[corrina|anello corrinico]] (composto da 4 anelli [[pirrolo|pirrolici]] e tre ponti [[metino|metinici]]) con al centro un atomo di [[cobalto]] [[Chelato|coordinato]] da quattro atomi di [[azoto]]. Il cobalto presenta, inoltre, due legami di coordinazione perpendicolari rispetto al piano dell'anello. Il primo di essi si stabilisce con una molecola di [[5,6 dimetilbenzimidazolo]] legata, a sua volta, ad un [[ribosio 3-fosfato]]. Il secondo legame si stabilisce con diversi gruppi funzionali (-R) i quali possono essere:
 
* cianidrico[[cianuro]] -CN (cianocobalamina)
* ossidrilico[[ossidrile|idrossilico]] -OH (idrossicobalamina)
* [[metile|metilico]] -CH3 (metilcobalamina)
* 5-deossiadenosile (5'-deossiadenosilcobalamina).
 
Le forme [[Metabolismo|metabolicamente]] attive sono la metil- e la 5'-deossiadenosilcobalamina. La cianocobalamina è un artefatto che si forma durante i processi di estrazione in quanto si utilizza la [[papaina]], proteasi che viene attivata dall'aggiunta di CN-. L'idrossicobalamina è la forma naturale con cui la vitamina viene di solito assunta.
 
Nello [[stomaco]], l'ambiente acido e la [[pepsina]] staccano la cobalamina dalle [[proteine]] a cui si trova associata, ed essa,per poi, si legalegarsi alla [[Cobalofilina|cobalofillina]], proteina(detta cheanche vienepolipeptide salivare R binder o aptocorrina), una glicoproteina secreta nella [[saliva]]. NelIn seguito, nel [[duodeno]], l'azione delle [[proteasi]] provenientiprodotte dal [[pancreas]] determina la degradazioneseparazione dellafra la cobalofillina e la cobalamina, aiutataciò favorito da un dall'ambiente [[Alcalinità|alcalino,]]. Infine la cobalamina si lega adal [[fattore intrinseco]], una [[glicoproteine|glicoproteina]] che viene rilasciata dalle [[cellule parietali]] dello stomaco:, ilcon la mediazione di un recettore [[fattoreCalcio intrinseco(elemento chimico)|Ca]]-dipendente e un [[pH]] di circa 6,5.
 
Il complesso vitamina-fattore intrinseco viene riconosciuto da uno specifico [[recettore (biochimica)|recettore]], (complesso [[megalina]]-[[cubilina]]) situato sugli [[enterociti]] dell'[[Ileo (intestino)|ileo]], cheil legaquale illi tuttolega e, tramite un processo di [[endocitosi]], ne permette il loro trasporto all'interno della cellula. La vescicola così formata raggiunge la parte opposta dell'enterocita e, fondendosi con la membrana basolaterale, libera il tutto all'esterno. Durante questo processo, la cobalamina si stacca dal fattore intrinseco (forse per azione delle vescicole [[lisosomaLisosoma|lisosomiali]]) ede una volta all'esterno viene legata da due proteine di trasporto che portano la vitamina ai tessuti: la [[transcobalamina I]] e la [[transcobalamina II]]. Il complesso che si forma con tali proteine viene riconosciuto da un recettore specifico che permette l'ingresso della vitamina nelle cellule, ancora una volta per endocitosi.
 
L'atomo di [[cobalto]] (un elemento altrimenti estremamente tossico per l'organismo) nell'idrossicobalamina si trova nello stato di [[ossidazione]] +3. Per formare la forma attiva, interviene una flavoproteina [[reduttasi]], utilizzante [[NADH]], che riduce il cobalto prima a +2 e poi a +1. Sotto questo stato di ossidazione il cobalto si può legare al C5 di una molecola di [[Adenosintrifosfato|ATP]], spiazzandone i tre gruppi fosfato, e dare origine alla 5-deossiadenosilcobalamina.
 
L'atomo di [[cobalto]] (un elemento altrimenti estremamente tossico per l'organismo) nell'idrossicobalamina si trova nello stato di [[ossidazione]] +3. Per ottenere la forma attiva, interviene una flavoproteina [[reduttasi]], utilizzante [[NADH]], che riduce il cobalto prima a +2 e poi a +1. Sotto questo stato di ossidazione il cobalto si può legare al C5 di una molecola di [[Adenosintrifosfato|ATP]], spiazzandone i tre gruppi fosfato, e dare origine alla [[5-deossiadenosilcobalamina]].
[[File:Propionate pathway.svg|400px|miniatura|Rappresentazione schematica della via metabolica del propionato. La metilmalonil-CoA mutasi richiede il coenzima adenosilcobalamina per convertire il L-metilmalonil-CoA in succinil-CoA. In caso contrario, si accumula acido metilmalonico, che può essere, tra l'altro, un marcatore di carenza di vitamina B<sub>12</sub>.|sinistra]]
Sotto forma di deossiadenosilcobalamina, la vitamina B<sub>12</sub> interviene in due processi:
 
* conversione di [[metilmalonilMetilmalonil-coenzima A|metilmalonil-CoA]] in [[succinilSuccinil-coenzima A|succinil-CoA]] tramite l'enzima [[metilmalonil-CoA mutasi]]
* sintesi dei [[2-desossiribonucleotidi]].
 
Sotto forma di metilcobalamina interviene in questa reazione:
 
* conversione di [[omocisteina]] in [[metionina]] tramite l'[[enzima]] [[omocisteina metiltrasferasi]] e l'ausilio del [[acidoAcido folico|metiltetraidrofolato]].
 
È interessante notare che questa reazione è una delle poche in cui vengono in contatto la vitamina B<sub>12</sub> e l'[[acido folico]]. Se tale reazione non avviene si blocca la trasformazione di metiltetraidrofolato in tetraidrofolato, con conseguente accumulo del primo composto. La diminuzione del tetraidrofolato e del suo derivato [[Acido folico|metilentetraidrofolato]] determina un blocco degli enzimi che necessitano di questi due composti. Ciò comporta una disfunzione delle vie metaboliche producenti [[purine]] e desossitimidina monofosfato.
Se tale reazione non avviene si blocca la trasformazione di metiltetraidrofolato in tetraidrofolato, con conseguente accumulo del primo composto. La diminuzione del tetraidrofolato e del suo derivato [[acido folico|metilentetraidrofolato]] determina un blocco degli enzimi che necessitano di questi due composti. Ciò comporta una disfunzione delle vie metaboliche producenti [[purine]] e desossitimidina monofosfato.
 
Poiché le reazioni interessate dalla 5-deossiadenosilcobalamina intervengono nel metabolismo degli acidi grassi si ritiene che un loro blocco possa interessare soprattutto le membrane neuronali e questo spiegherebbe il coinvolgimento neurologico molto frequente in caso di carenza di vitamina B<sub>12</sub><ref>{{cita web|url=http://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Vitamina+B12+%28Cobalamina%29&vo=Farmacologia|titolo=Vitamina B12 (Cobalamina) da Pharmamedix|accesso=21 dicembre 2014|dataarchivio=8 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140708175032/http://pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Vitamina+B12+%28Cobalamina%29&vo=Farmacologia|urlmorto=sì}}</ref>.
 
==Avvertenze==
''Diagnosi differenziale'': l'[[anemia megaloblastica]] indotta dalla carenza di vitamina B12 può essere causata anche da un deficit di [[acido folico]]. Occorre accertare la causa scatenante l'anemia megaloblastica per evitare il rischio di una progressione/irreversibilità dei sintomi neurologici associati alla carenza di vitamina B12, ma non di acido folico (la somministrazione di 0,1&nbsp;mg/die di acido folico induce remissione dei sintomi di [[anemia]] nei pazienti con deficit di vitamina B12 e, viceversa, 10 µg/die di vitamina B12 in pazienti con deficit di acido folico). In alcuni casi la supplementazione con dosi elevate di acido folico invece di migliorare i sintomi clinici dell'anemia ha causato un loro peggioramento<ref>Johnson M.A., Nutr. Rev., 2007, 65, 451</ref>: negli alimenti e negli integratori la dose di acido folico non dovrebbe eccedere la quantità di {{formatnum:1000}} µg/die<ref>Institute of Medicine, Food and Nutrition Board - Dietary Reference Intake, 1998, Washington DC, National Academy Press</ref>. Altre cause possibili di [[macrocitosi]] ([[globuli rossi]] più grandi del normale, che si ritrovano anche come elemento caratterizzante nell'anemia megaloblastica) comprendono [[alcolismo]], [[cirrosi epatica]], [[ipotiroidismo]], sindromi mielodisplastiche, [[anemia aplastica]], [[Iatrogenesi|iatrogena]] (farmaci citotossici antivirali e antineoplastici), gravidanza.
 
''Monitoraggio livelli di vitamina B12'': controllare i livelli sierici di vitamina B12 dopo un mese dall'inizio del trattamento e in caso di ogni variazione, quindi a intervalli di 3-6 mesi. Livelli di vitamina B12 inferiori a 200 pg/ml sono considerati indicativi di un deficit della vitamina. Anche i livelli elevati di [[omocisteina]] e di [[acido metilmalonico]] possono essere indicativi di [[ipovitaminosi]] da vitamina B12. L'omocisteina aumenta in caso di bassi livelli di vitamina B12 (>13 µmol/l), ma poiché risente anche di altri fattori (vitamina B6 e acido folico) è un marker poco specifico. L'acido metilmalonico è un marker più specifico perché la sua conversione ad acetilCoA dipende direttamente dalla vitamina B12: in caso di carenza della vitamina i livelli sierici di acido metilmalonico aumentano (>0,4 µmol/l)<ref>Klee G.G., Clin. Chem., 2000, 46, 1277</ref>. Tuttavia, se i livelli elevati di acido metilmalonico sono ancora accompagnati da livelli elevati di [[acido malonico]], ciò può anche indicare la malattia metabolica spesso trascurata<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=NIH Intramural Sequencing Center Group|nome2=Jennifer L|cognome2=Sloan|nome3=Jennifer J|cognome3=Johnston|data=2011-09|titolo=Exome sequencing identifies ACSF3 as a cause of combined malonic and methylmalonic aciduria|rivista=Nature Genetics|volume=43|numero=9|pp=883-886|lingua=en|doi=10.1038/ng.908|url=http://www.nature.com/articles/ng.908}}</ref> dell'[[aciduria combinata malonica e metilmalonica]] (CMAMMA)<ref>{{Cita libro|nome=Monique G. M.|cognome=de Sain-van der Velden|nome2=Maria|cognome2=van der Ham|nome3=Judith J.|cognome3=Jans|titolo=A New Approach for Fast Metabolic Diagnostics in CMAMMA|url=http://link.springer.com/10.1007/8904_2016_531|data=2016|editore=Springer Berlin Heidelberg|pp=15-22|volume=30|ISBN=978-3-662-53680-3|DOI=10.1007/8904_2016_531}}</ref>.
 
''Contraccettivi orali'': le pazienti che fanno uso di [[contraccettivi]] orali potrebbero manifestare un abbassamento dei livelli plasmatici di vitamina B12 (278 vs. 429&nbsp;pg/ml rispettivamente donne che usano o non usano contraccettivi orali)<ref>Lussana F. et al., Thromb. Res., 2003, 112 (1-2), 37</ref>. Nelle donne in buona salute comunque l'uso dei contraccettivi orali non rende necessaria la supplementazione di vitamina B12<ref>Mooij P.N. et al., Contraception 1991, 44 (3), 277</ref>.
 
''Malattia tiroidea autoimmune (AITD)'': i pazienti con [[tiroidite]] autoimmune presentano un rischio aumentato di sviluppare [[anemia perniciosa]] (anemia causata da ridotto assorbimento di vitamina B12) rispetto alla popolazione in generale. In uno studio clinico la prevalenza di anemia perniciosa, nei pazienti con bassi livelli di vitamina B12 (≤133 pmol/l) e alti livelli di [[gastrina]], è risultata pari al 31%<ref>Ness-Abramof R. et al., Am. J. Med. Sci., 2006, 332 (3), 119</ref>.
 
''Anomalie gastriche associate ad anemia perniciosa'': nei pazienti con anemia perniciosa si può verificare aumento dei livelli di gastrina (16,5% dei casi), riduzione del [[pepsinogeno I]] (22% dei casi), [[acloridia]] (29% dei casi) e presenza di [[anticorpi]] verso le cellule parietali gastriche (23% dei casi)<ref>Juncà J. et al., Eur. J. haematol., 2006, 77 (6), 518</ref>. I livelli di gastrina spesso sono elevati (>1.000 pg/ml) per mancato controllo da parte dell'acido cloridrico, la cui produzione nello stomaco risulta ridotta/assente per atrofia gastrica.
 
''Dieta vegana'': le persone che seguono [[diete vegane]] con abolizione completa di carne, pesce, uova e latte devono assumere integratori contenenti vitamina B12 o alimenti addizionati ([[cereali]] arricchiti con vitamina B12) per evitare di sviluppare una [[ipovitaminosi]]. I bambini allattati da donne che seguono una dieta [[vegana]] sono particolarmente a rischio di andare incontro a carenza di vitamina B12 entro pochi mesi dalla nascita con conseguenze severe sullo sviluppo fisico e neurologico<ref>Kaiser L., Allen L.H., J. Am. Diet. Assoc., 2008, 108, 553</ref><ref>Von Schenck U. et al., Arch. Dis. Childhood, 1997, 77, 137</ref><ref>{{YouTube|cuJXFrDo0HY|titolo=Il lato oscuro della dieta vegana|accesso=15 ottobre 2017}}</ref>.
 
''Integratori energetici'': la supplementazione con vitamina B12 non è risultata potenziare le performance fisiche in soggetti con adeguato apporto dietetico di vitamina<ref>Lukaski H.C., Nutrition, 2004, 20, 632</ref>.
 
==Fonti alimentari==
Gli alimenti animali contengono questa vitamina in adeguate quantità. In particolare, i cibi che ne contengono di più sono fegato, molluschi e alcuni tipi di pesce. Per questo motivo per chi sceglie una dieta completamente vegana è vivamente consigliabile il ricorso a integratori di vitamina B<sub>12</sub>, oppure assumere prodotti come il [[latte di soia]], burger e yogurt vegetali (in alcuni di questi prodotti viene scritto sulla confezione se contengono in addizione la B<sub>12</sub>).
 
In natura la sintesi della vitamina B<sub>12</sub> avviene solo per opera di [[microrganismi]] (alcuni [[archei]] e [[batteri]])<ref name="Raux 2000">{{en}}E. Raux, H. L. Schubert and M. J. Warren. [http://www.springerlink.com/content/vbfeb7865mqguf2t/fulltext.pdf ''Biosynthesis of cobalamin (vitamin B<sub>12</sub>): a bacterial conundrum'']. ''Cellular and Molecular Life Sciences'', Volume 57, Numbers 13-14 (2000): Pages 1880-1893; DOI: 10.1007/PL00000670.</ref><ref name="Darken 1953">{{en}}Marjorie A. Darken. [http://www.springerlink.com/content/k47368715v0n37mv/ ''Production of vitamin B<sub>12</sub> by microorganisms and its occurrence in plant tissues'']. ''The Botanical Review'', Volume 19, Number 2 (1953): Pages 99-130; DOI: 10.1007/BF02861845.</ref><ref name="Martens 2002">{{en}}J.-H. Martens, H. Barg, M.J. Warren, D. Jahn. [http://image.sciencenet.cn/olddata/kexue.com.cn/upload/blog/file/2008/11/20081113114637500878.pdf ''Microbial production of vitamin B<sub>12</sub>'']. ''Applied Microbiology and Biotechnology'', 2002; Volume 58: Pages 275–285; DOI: 10.1007/s00253-001-0902-7</ref>. I [[cianobatteri]] impropriamente detti ''alghe azzurre'' ([[spirulina]], klamath) producono invece analoghi inattivi (pseudo B<sub>12</sub>)<ref name="Algae and B12">{{en}}Stephen Walsh. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/alga_klamath_en.html ''Algae and B<sub>12</sub>''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120511223251/http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/alga_klamath_en.html |data=11 maggio 2012 }}. Published online: 7 June 2002. {{it}} [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/alga_klamath.html ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni.</ref>, mentre certe [[alghe]] acquisiscono vitamina B<sub>12</sub> dal rapporto simbiotico con batteri<ref name="Croft 2005">{{en}}Martin T. Croft, Andrew D. Lawrence, Evelyne Raux-Deery, Martin J. Warren & Alison G. Smith. [https://www.nature.com/nature/journal/v438/n7064/abs/nature04056.html ''Algae acquire vitamin B<sub>12</sub> through a symbiotic relationship with bacteria'']. ''Nature'', 3 November 2005; Volume 438: Pages 90-93; DOI: 10.1038/nature04056; Received 18 May 2005; Accepted 15 July 2005.</ref>.
La vitamina B<sub>12</sub> viene sintetizzata, in natura, solo da alcune specie di [[batteri]] ed in alcune [[alghe]].
Nell'[[intestino]] umano esistono batteri sintetizzanti cobalamina. Tali mabatteri sono situati in zone dove il [[fattore intrinseco]] non arriva, per cui l'assorbimento di quest'ultima è piuttostoirrisorio, scarsoseppur non nullo<ref>{{Cita web|url=http://www.veganhealth.org/b12/plant|titolo=B12 in Plant Foods|accesso=23 dicembre 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081103070214/http://www.veganhealth.org/b12/plant|dataarchivio=3 novembre 2008}}</ref>.
Le fonti di vitamina B<sub>12</sub> sono quelle soprattutto di origine animale, in particolare a livello del fegato. In genere gli alimenti di origine vegetale non contengono cobalamina, tranne nel caso dei semi di girasole, germogli (come quelli di alfalfa, detta anche erba medica) o altri alimenti che abbiano subito una contaminazione microbica (come il [[Tempeh]]). Le alghe sono spesso contaminate da microbi per cui la loro assunzione può essere fonte di cobalamina anche se è da tenere presente che la specie [[spirulina]], alga unicellulare molto comune, produce una forma di cobalamina non utilizzabile dall'uomo.
 
==Carenza==
{{vedi anche|Vitamina B12 nelle diete vegetariane|Carenza di vitamina B12}}
Stati di [[Carenza di vitamina B12|carenza di vitamina B<sub>12</sub>]] si verificano per lo più a seguito di processi patologici interessanti le cellule parietali dello stomaco o per resezione delle parti di quest'organo che secernono fattore intrinseco ([[cardias]] e [[fondo (stomaco)|fondo]]).
 
Il deficit di cobalamina può avvenire anche per via di patologie croniche a carico dell'intestino, come la [[malattia di Crohn]], e provoca la comparsa di anemia perniciosa, malattia caratterizzata da: [[anemia megaloblastica]] e disturbi del [[sistema nervoso]]. È sempre importante, in questi casi, valutare la [[Concentrazione (chimica)|concentrazione]] di cobalamina e acido folico in quanto anche la carenza di quest'ultimo provoca un quadro di anemia megaloblastica però senza interessamento nervoso. L'aggiunta di acido folico in una situazione di anemia perniciosa migliora il quadro anemico ma non ha nessun effetto sui disturbi del sistema nervoso che, anzi, continuano a peggiorare.
Stati di carenza di vitamina B<sub>12</sub> si verificano per lo più a seguito di processi patologici interessanti le cellule parietali dello stomaco o per resezione delle parti di quest'organo che secernono fattore intrinseco ([[cardias]] e [[fondo (stomaco)|fondo]]). A rischio di stati carenziali sono anche le diete vegane in cui non si utilizzano integratori specifici o cibi fortificati<ref name="ADA 2009">{{en}}[http://www.adajournal.org/article/S0002-8223(09)00700-7/fulltext ''Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets'']. ''Journal of the American Dietetic Association'', July 2009; Volume 109: Pages 1266-1282. {{it}} [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni.</ref>.
Poiché le riserve dell'organismo di vitamina B<sub>12</sub> sono ampie e circa l'80% di quella che viene escreta giornalmente con la [[bile]] viene riassorbita dal [[circolo enteroepatico]], ne consegue che passa molto tempo prima che compaiano le alterazioni dovute alla carenza di cobalamina.
 
È stato visto che l'assunzione di alte quantità di [[acido ascorbico|vitamina C]] (> 1 g) possono, col tempo, generare stati carenziali di cobalamina. Ciò avviene in quanto, in alte dosi, la vitamina C, in presenza di [[ferro]], si può comportare da ossidante e formare [[radicali liberi]] che danneggiano la cobalamina e il fattore intrinseco.
Il deficit di cobalamina provoca la comparsa di [[anemia perniciosa]], malattia caratterizzata da: [[anemia megaloblastica]] e disturbi del [[sistema nervoso]]. È sempre importante, in questi casi, valutare la [[concentrazione]] di cobalamina ed acido folico in quanto anche la carenza di quest'ultimo provoca un quadro di anemia megaloblastica senza, però, interessamento nervoso. L'aggiunta di acido folico in una situazione di anemia perniciosa migliora il quadro anemico ma non ha nessun effetto sui disturbi del sistema nervoso che, anzi, continuano a peggiorare.
 
È stato visto che l'assunzione di alte quantità di [[acido ascorbico|vitamina C]] (>1 g) possono, col tempo, generare stati carenziali di cobalamina. Ciò avviene in quanto, in alte dosi, la vitamina C, in presenza di [[ferro]], si può comportare da ossidante e formare [[radicali liberi]] che danneggiano la cobalamina ed il fattore intrinseco.
 
==Tossicità==
In caso di elevate dosi di vitamina B<sub>12</sub> (sotto forma di cianocobalamina) la quantità in eccesso viene eliminata con le urine, senza provocare effetti tossici da accumulo<ref name="IOM 1998">{{en}}Institute of Medicine. Food and Nutrition Board. [http://books.google.it/books?hl=it&lr=&id=NsJct9U5qAsC&oi=fnd&pg=PR1&dq=Dietary+Reference+Intakes:+Thiamin,+Riboflavin,+Niacin,+Vitamin+B6,+Folate,+Vitamin+B12,+Pantothenic+Acid,+Biotin,+and+Choline&ots=kMMUUJjO2z&sig=PLIDK7hjYc19nAwGsixEVQBBX98#v=onepage&q=Dietary%20Reference%20Intakes%3A%20Thiamin%2C%20Riboflavin%2C%20Niacin%2C%20Vitamin%20B6%2C%20Folate%2C%20Vitamin%20B12%2C%20Pantothenic%20Acid%2C%20Biotin%2C%20and%20Choline&f=false ''Dietary Reference Intakes: Thiamin, Riboflavin, Niacin, Vitamin B6, Folate, Vitamin B12, Pantothenic Acid, Biotin, and Choline'']. Washington, DC: National Academy Press, 1998. (cit. in: National Institutes of Health. [http://ods.od.nih.gov/factsheets/vitaminb12-HealthProfessional/ ''Dietary Supplement Fact Sheet: Vitamin B<sub>12</sub>''].)</ref><ref name="Liebson 2006">{{en}}Philip R. Liebson. [http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1520-037X.2006.04993.x/full ''Women's Health Initiative (WHI) Dietary Trial and Norwegian Vitamin Trial (NORVIT)'']. ''Preventive Cardiology'', Summer 2006; Volume 9, Issue 3: Pages 178–182. (cit. in: {{it}} {{cita web|autore=Innova et Bella|url=http://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Vitamina+B12+%28Cobalamina%29&vo=Tossicit%E0|titolo=Vitamina B<sub>12</sub> (Cobalamina). Tossicità|editore=Pharmamedix.com|accesso=29 aprile 2012|dataarchivio=21 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120321032558/http://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Vitamina%20B12%20%28Cobalamina%29&vo=Tossicit%E0|urlmorto=sì}})</ref>. Sebbene si ritenesse che l'assunzione di quantità maggiori di 200&nbsp;µg potesse presentare rischi di tossicità<ref name="LARN B12 SINU">{{cita web|autore=Società Italiana di Nutrizione Umana|url=http://www.sinu.it/larn/vit_idro.asp#B12|titolo=''LARN. Vitamine idrosolubili. Vitamina B12''|editore=SINU.it|accesso=29 aprile 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120112081402/http://www.sinu.it/larn/vit_idro.asp#B12|dataarchivio=12 gennaio 2012}}</ref>, nei trial clinici la somministrazione di 400&nbsp;µg per 40 mesi e di {{formatnum:1000}}&nbsp;µg per 5 anni non è stata associata a effetti avversi<ref name="Liebson 2006"/>.
 
Si ritiene che vi possa essere qualche rischio di tossicità a seguito dell'assunzione di quantità di cobalamina superiori ai 200 μg.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Aldo Mariani Costantini, Carlo Cannella, Giovanni Tomassi. ''Fondamenti di Nutrizione Umana''. Il Pensiero Scientifico Editore.
 
*Aldo Mariani Costantini, Carlo Cannella, Giovanni Tomassi. ''Fondamenti di Nutrizione Umana''. Il Pensiero Scientifico Editore.
 
==Voci correlate==
* [[TestCarenza di Schillingvitamina B12]]
* [[Cianocobalamina reduttasi]]
* [[Cobamamide]]
* [[Test di Schilling]]
* [[Vitamina B12 nelle diete vegetariane]]
 
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== Collegamenti esterni ==
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