Ceftriaxone: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer |medico}}
{{Composto chimico
{{Farmaco
| nome_IUPAC =
| immagineimmagine1_nome = Ceftriaxone structure.png
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| immagine2_nome = Ceftriaxone ball-and-stick.png
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| numero_CAS = 73384-59-5
| prefisso_ATC = J01
| suffisso_ATC = DD01
| massa_molecolare = 554.,58 g/mol
| PubChem = 5479530
| DrugBank = APRD00395
| formula = C<sub>18</sub>H<sub>18</sub>N<sub>8</sub>O<sub>7</sub>S<sub>3</sub>
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| categoria = Antibiotico fam. Cefalosporine di III generazione
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| somministrazione = Intravenosa - intramuscolare
|titolo_indicazioni_sicurezza = ---
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|avvertenza=pericolo
|frasiH={{FrasiH|315|317|319|334|335}}
|consigliP={{ConsigliP|261|280|305+351+338|342+311}}<ref>Sigma Aldrich; rev. del 17.09.2012, riferita al sale bisodico emieptaidrato</ref>
 
}}
 
Il ''' ceftriaxone''' è un principio attivo [[antibiotico]] appartenente al gruppo delle [[cefalosporine]] di terza generazione, di indicazione specifica in caso di profilassi chirurgica e di alcune [[infezione|infezioni]] batteriche gravi in presenza di batteri sensibili, infezioni batteriche in pazienti neutropenici e/o defedati o immunocompromessi, profilassi chirurgica.
 
==Indicazioni==
Viene utilizzato come terapia contro numerose infezioni batteriche del sistema nervoso centrale, compresa la [[meningite]], la [[sepsi]], le infezioni complicate del rene e delle vie urinarie, la peritonite, le infezioni della cute e dei tessuti molli e le infezioni ossee e articolari. Costituisce, allo stato attuale, la terapia raccomandata dal CDC di Atlanta (USA) contro la [[gonorrea]].
Viene utilizzato come terapia contro la [[setticemia]], la [[polmonite]] e la [[meningite]].
 
==Avvertenze==
''Soluzioni iniettabili contenenti calcio:'' lo [[ione calcio]] determina la precipitazione del ceftriaxone. Non impiegare soluzioni contenenti [[calcio (elemento chimico)|calcio]] ([[soluzione di Ringer]] o di [[Soluzione di Hartmann|Hartmann]]) per ricostituire la soluzione di ceftriaxone o per diluire la soluzione già ricostituita. Evitare la contemporanea somministrazione di ceftriaxone e soluzioni iniettabili per via endovenosa contenenti calcio nei pazienti di età inferiore a 28 giorni e nei neonati prematuri; in pazienti di età superiore a 28 giorni, la somministrazione può avvenire in modo sequenziale previo accurato lavaggio o sostituzione delle linee di infusione<ref>FDA Safety Information, Aprile 2009 in www.fda.gov</ref>.
 
''Anemia emolitica:'' in seguito a trattamento con ceftriaxone, sono stati riportati casi di [[anemia emolitica]], alcuni dei quali fatali, sia in pazienti adulti sia in pazienti di età pediatrica. L'esposizione alle [[cefalosporine]] sembra determinare una fase di sensibilizzazione e in seguito la formazione di [[anticorpi]], che durante la successiva esposizione al farmaco causano [[emolisi]]<ref>Arndt P.A. et al., Transfusion, 1999, 39, 1239</ref><ref>Kapur G. et al., Pediatr Blood Cancer., 2008, 50, 139</ref>. Se si verifica anemia emolitica durante la terapia con ceftriaxone sospendere l'assunzione del farmaco ed effettuare opportune analisi per accertarne la causa.
 
''Coagulopatie:'' in alcuni pazienti in trattamento con ceftriaxone sono stati riportati prolungamento del tempo di [[protrombina]] e [[ipoprotrombinemia]]<ref>Agnelli G. et al., Antimicrob. Agents Chemo., 1986, 29, 1108</ref>; somministrare ceftriaxone con cautela in pazienti che presentano bassi livelli di [[vitamina K]] o alterazioni nel processo di sintesi.
 
''Neurotossicità:'' l'assunzione di cefalosporine può determinare l'insorgenza di [[neurotossicità|tossicità a livello neurologico]], che si presenta con differenti sintomi clinici che comprendono convulsioni, stato epilettico non convulsivo, [[mioclono]], alterazioni dello stato mentale, [[encefalopatia|encefalopatie]], fino al [[coma]]. Il rischio di sviluppare [[neurotossicità]] in seguito all'impiego di cefalosporine risulta aumentato nei casi di pregresse patologie neurologiche, nei pazienti anziani e nei pazienti con insufficienza renale<ref>Grill M.F., Maganti R., Ann. Pharmacother., 2008, 42(12), 1843</ref>.
 
''Ecografie biliari:'' in seguito a esame ecografico della [[cistifellea]] di alcuni pazienti in trattamento con ceftriaxone ad alte dosi è stata riscontrata la presenza di ombre simili a [[calcoli biliari]]. Tali reperti sembrano essere causati dalla precipitazione di un complesso ceftriaxone-calcio; in genere sono [[sintomo|asintomatici]] e reversibili con la sospensione della terapia. In caso di comparsa di sintomi clinici, valutare la sospensione del trattamento con ceftriaxone e istituire una terapia idonea<ref>Schaad U.B. et al., Lancet, 1988, 2, 1411</ref><ref>Heim-Duthoy K.L. et al., [[Antimicrobial Agents and Chemotherapy]], 1990, 34, 1146</ref>.
 
''Pancreatite:'' in seguito a trattamento con ceftriaxone sono stati riportati alcuni casi di [[pancreatite acuta]] insorta in pazienti adulti e un episodio in un paziente di età pediatrica<ref>Zimmermann A.E. et al., Ann. Pharmacother., 1993, 27, 36</ref><ref>Famularo G. et al., Ann. Ital. Med. Int., 1999, 14, 202</ref><ref>Ruggiero S. et al., J. Chemother., 2010, 22, 63</ref>. In caso di insorgenza di [[pancreatite acuta]]
 
''Nefrolitiasi:'' in letteratura sono descritti casi di [[litiasi renale]] verificatisi in pazienti di età pediatrica; in tali pazienti il trattamento con ceftriaxone ad alte dosi può causare a livello renale la precipitazione di un complesso costituito dal calcio e dal farmaco stesso<ref>Cochat P. et al., Nephrol. Dial. Transplant., 1990, 5, 974</ref><ref>Dulac Y. et al., Presse Med., 1995, 24, 916</ref><ref>De Moor R.A. et al., Eur. J. Pediatr., 1999, 158, 975</ref>.
 
''Prima infanzia:'' la somministrazione di ceftriaxone a nati prematuri o neonati fino a 28 giorni di vita affetti da [[iperbilirubinemia]] è controindicata; il ceftriaxone può interferire con la [[bilirubina]] per i siti di legame all'[[albumina]] [[plasma (biologia)|plasmatica]] e causare [[encefalopatia]] da bilirubina. La somministrazione di ceftriaxone per via endovenosa risulta controindicata per i pazienti nati prematuri o neonati che richiedono o che potrebbero richiedere trattamenti per via endovenosa con soluzioni contenenti calcio. Sono stati riportati alcuni casi di eventi avversi fatali associati a ritrovamento in sede autoptica di depositi cristallini nei polmoni e nei reni in pazienti neonati trattati con ceftriaxone per via endovenosa in concomitanza a soluzioni contenenti calcio<ref>FDA Labeling Revision, Maggio 2007 in www.fda.gov</ref><ref>AIFA, Nota informativa su Ceftriaxone, Giugno 2007 in www.agenziafarmaco.gov.it</ref>.
 
''Gravidanza:'' sono disponibili dati limitati relativi all'impiego del ceftriaxone durante la [[gravidanza]]; il farmaco non sembra causare effetti tossici nel neonato<ref>Cavenee M.R. et al., Obstet. Gynecol., 1993, 81(1), 33</ref><ref>Sanchez-Ramos L. et al., Am. J. Obstet. Gynecol., 1995, 172, 129</ref>. La FDA ha inserito il ceftriaxone in classe B per l'impiego in gravidanza. La classe B comprende i farmaci i cui studi riproduttivi sugli animali non hanno mostrato un rischio per il feto e per i quali non esistono studi controllati sull'uomo oppure i farmaci i cui studi sugli animali hanno mostrato un effetto dannoso (oltre a un decremento della fertilità) che non è stato confermato con studi controllati in donne nel I trimestre (e non c'è evidenza di danno nelle fasi avanzate della gravidanza).
 
''Allattamento:'' il ceftriaxone viene escreto nel latte materno; sono disponibili dati limitati relativi alla sicurezza e alla tossicità del farmaco quando impiegato durante l'allattamento. La concentrazione di ceftriaxone rilevata nel latte materno è risultata pari al 3-4% di quella presente nel siero materno e non sembra causare effetti avversi nei neonati<ref>Kafetzis D.A. et al., [[Antimicrobial Agents and Chemotherapy]], 1983, 23(6), 870</ref>.
 
==Dosaggi==
* 1 &nbsp;g al giorno tramite [[iniezione (medicina)|iniezione]] intramuscolo salvo diversa prescrizione medica (endovenosa) <ref>[http://www.informazionisuifarmaci.it/database/fcr/sids.nsf/pagine/BC4873C48A8875B8C1256D4B004E1D2A?OpenDocument Ceftriaxone] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060511004138/http://www.informazionisuifarmaci.it/database/fcr/sids.nsf/pagine/BC4873C48A8875B8C1256D4B004E1D2A?OpenDocument |data=11 maggio 2006 }}</ref>
* 2-4 &nbsp;g per infezioni gravi
 
==Effetti indesiderati==
Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano [[colite]], [[nausea]] e [[diarrea]].
 
==Note==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= British national formulary| nome= | coautori=| titolo= Guida all’uso dei farmaci 4 edizione | editore= agenzia italiana del farmaco | città= Lavis | anno= 2007 | id= }}
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Medicinali essenziali secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità]]
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