Lingua coreana: differenze tra le versioni

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{{F|lingue|gennaio 2023}}
{{Avvisounicode}}
{{lingua
{{lingua|nome=Coreano|nomenativo=<small>Hangeul 조선어 - Hangukmal 한국말 - Chosŏnmal 조선말</small>
|colore = #DDD
|nome = Coreano
|stati=[[Corea del Nord]], [[Corea del Sud]] ed altri 18 paesi
|nomenativo = {{coreano|조선말|mr=Chosŏnmal}} / {{coreano|한국말|Hangungmal}}
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|classifica=17
|persone = 81,7 milioni (Ethnologue, 2022)
|tipologia={{SOV}} [[Lingua agglutinante|agglutinante]]
|classifica = 15 (2021)
|scrittura=[[Hangul]] (dal [[XV secolo]])
|scrittura = [[Hanja]] (raro)<br />[[Hangŭl|Hangŭl/Chosŏngŭl]] (dal [[XV secolo]])
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|tipologia = {{SOV}} [[Lingua agglutinante|agglutinante]]
|fam2=[[Lingua isolata]] o [[Lingue altaiche|altaica]]
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|fam3='''''Coreano'''''
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|nazione={{PRK}}<br />{{KOR}}
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|agenzia=[[Istituto nazionale per la lingua coreana]] (국립 국어원)
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|estratto=모든 인간은 태어날 때부터 자유로우며 그 존엄과 권리에 있어 동등하다. 인간은 천부적으로 이성과 양심을 부여받았으며 서로 형제애의 정신으로 행동하여야 한다.
|fam6 = [[Coreano moderno|Primo coreano moderno]]
|traslitterazione=Modeun Ingan-eun Tae-eonal ttaebuteo Jayuroumyeo Geu Jon-eomgwa Gwonrie Iss-eo Dongdeunghada. Ingan-eun Cheonbujeog-euro Iseong-gwa Yangsim-eul Bu-yeobad-ass-eumyeo Seoro Hyungje-ae-ui Jeongsin-euro Haengdongha-yeo-yahanda.
|fam7 = [[Coreano moderno|Tardo coreano moderno]]
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[[File:Map of Korean language.png|500px|thumb|right|Diffusione del coreano nel mondo]]
|agenzia = [[Istituto nazionale per la lingua coreana]]
|iso1 = ko
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|mappa = Map of Korean language.png
|didascalia = Diffusione del coreano nel mondo: in rosso, dove è lingua madre; in arancione, dove è usato come lingua ufficiale; in verde le minoranze coreane.
|estratto = {{lang|ko|모든 인간은 태어날 때부터 자유로우며 그 존엄과 권리에 있어 동등하다. 인간은 천부적으로 이성과 양심을 부여받았으며 서로 형제애의 정신으로 행동하여야 한다.}}
|traslitterazione = [[Sistema McCune-Reischauer|McCune-Reischauer]]<br/>Modŭn ingan-ŭn t'aeŏnal ttaebut'ŏ chayuroumyŏ gŭ chon-ŏmgwa kwollie issŏ tongdŭnkhata. Inganŭn ch'ŏnbujŏgŭro isŏnggwa yangsimŭl puyŏbadassŭmyŏ sŏro hyungjeaeŭi chŏngsinŭro haengdonghayŏyahanda.
 
[[latinizzazione riveduta della lingua coreana|Latinizzazione riveduta]]:<br/>Modeun in-gan-eun tae-eonal ttaebuteo ja-yuro-umyeo geu jon-eomgwa gwolli-e iss-eo gongdeunghada. In-gan-eun cheonbujeog-euro iseonggwa yangsim-eul bu-yeobad-ass-eumyeo seoro hyeongje-ae-ui jeongsin-euro haengdongha-yeo-ya handa.
La '''lingua coreana''' è parlata da circa 78 milioni di persone nella [[penisola coreana]]. I nomi locali sono: Chosŏnŏ ([[Hangŭl]] 조선어, [[Hanja]] 朝鮮語) o Chosŏnmal 조선말 (朝鮮말) in [[Corea del Nord]] anche Hangugŏ 한국어 (韓國語) o Hangugmal 한국말 (韓國말) in [[Corea del Sud]]. I diversi nomi derivano dalle diverse denominazioni della Corea del Nord o della Corea del Sud per il loro paese.
|codice = ko
}}
 
Il '''coreano''' è una lingua parlata nella [[penisola coreana]]. I nomi locali sono ''Chosŏnŏ'' ({{Coreano|조선어|||朝鮮語}}) o ''Chosŏnmal'' ({{Coreano|조선말|||朝鮮말}}) in [[Corea del Nord]], e ''Hangug-eo'' ({{Coreano|한국어|hanja=韓國語}}) o ''Hangungmal'' ({{Coreano|한국말|||韓國말}}) in [[Corea del Sud]]. I diversi nomi derivano dalle diverse denominazioni assegnate dalla Corea del Nord e dalla Corea del Sud al loro Paese.
== Minoranze coreane in altri paesi ==
 
Nel territorio della [[repubblica popolare cinese]] è presente una minoranza coreana (Chosŏnjok 조선족 (朝鮮族)). In [[Cina]] il coreano ha lo status di lingua ufficiale minoritaria riconosciuta. Nelle repubbliche dell'[[Asia centrale]] già facenti parte dell'[[Unione Sovietica]] vive una minoranza coreana denominata Koryŏin 고려인 (高麗人) o Koryŏsaramdŭl 고려사람들 (高麗사람들).
Altre minoranze di rilievo al di fuori delle due entità statali coreane si trovano in [[Giappone]] e negli [[Stati Uniti d'America|USA]]. Anche in [[Germania]] sono presenti gruppi rilevanti di coreani. In [[Argentina]] vivono 35.000 coreani, ma la comunità coreano-latinoamericana più rilevante è quella presente in [[Brasile]].
 
== Scrittura ==
 
Al 2022, è parlata da 81,7 milioni di parlanti totali.<ref>{{Cita web|url=https://www.ethnologue.com/guides/ethnologue200|titolo=What are the top 200 most spoken languages?|sito=Ethnologue|lingua=en|accesso=2022-05-27}}</ref>
La lingua coreana utilizza a partire dal [[XV secolo]] una propria [[scrittura]], l'[[Hangŭl]] (letteralmente "scrittura del popolo Han"). Buona parte della lingua coreana utilizza prestiti di origine cinese, e infatti il metodo di [[scrittura cinese]] è utilizzato anche in Corea, anche se sta cadendo vertiginosamente in disuso. In Corea del Nord si utilizza esclusivamente l'[[Hangŭl]].
La creazione dell'alfabeto coreano risale al 1443, quando il re Sejong (r.1418-1450) della dinastia Yi/Chosŏn (1392-1910), insieme ad un gruppo di letterati confuciani del Chiphyonjon (lett. "Istituto per la raccolta della virtù", organo poi smantellato dal successivo re Sejo) ideò un sistema di scrittura che aderisse al meglio alla lingua della penisola. Venne così ideato lo ''Hunmin chong'um''(cin.訓民正音,lett. "giusti suoni per educare il popolo", avrebbe preso il nome di ''Han'gul'' solamente di recente), il quale avrebbe subito un periodo di "rodaggio" della durata di tre anni, nei quali ne sarebbe stata saggiata la funzionalità, nonché studiata la recezione da parte del popolo. Non è un caso, né tantomeno un'esaltazione intrisa di nazionalismo, il considerare l'alfabeto coreano come una delle invenzioni più geniali della storia delle lingue nel mondo. L'han'gul è stato infatti preceduto da studi approfonditi, non solo sul coreano antico bensì anche su lingue limitrofe al territorio coreano o comunque aventi con esso contatti più o meno stretti, come il mongolo, il cinese e si pensa anche il sanscrito. A riguardo le teorie sono molteplici e focalizzate, per la maggior parte, sul perché della forma delle singole lettere dell'alfabeto.
Le fonti e più nello specifico, i commentari seguiti alla creazione, riportano come ognuno dei componenti di questa singolare scrittura, rappresentano in modo più o meno analogico gli organi coinvolti nel processo di fonazione, es. la ㄹ([l;ɾ]) descriverebbe la forma assunta dalla lingua nella pronunzia di un fono liquido/semi-vibrante; la ㅁ [m], altro non è che una bocca stilizzata ([m] è appunto un fono bilabiale), etc. etc. Le consonante geminate poi, rappresentando un suono tensificato, sarebbero rappresentato da una stessa consonante duplicata ovvero scritta due volte, es. ㅉ [ʤ'] (vs. ㅈ [ʤ]) o ㄲ[k'](vs.ㄱ[k]), etc.. Quelle aspirate, infine, sono generalmente rappresentate con l'aggiunta di un tratto alle consonanti "piane", quasi a simboleggiare l'aggiunta di materiale fonico (ㅈ->ㅊ;ㄷ->ㅌ;ㄱ->ㅋ).
Non stupisce però la somiglianza tra alcune lettere dell' ''han'gul'' e componenti di altri sistemi di scrittura. Non è un segreto infatti che il re Sejong, abbia personalmente o delegandolo il compito a terzi, fatto la spola tra la penisola coreano e l'impero mongolo, per studiarne la lingua e di conseguenza, il sistema di scrittura. Allo stesso modo, somiglianze evidente sono riscontrabili tra queste lettere e gli ideogrammi cinesi utilizzati nei sistemi di trascrizione, antecedenti alla creazione dell' ''han'gul'' come tra ㄹ e 乙 (non a caso, quest'ultimo aveva la funzione di segnalare il compl. oggetto 을/를 nello Hyang'chal). Altri studiosi avanzano l'ipotesi di un'"influenza" da parte della scrittura sanscrita ma, in ogni caso, rimarrebbe in secondo piano rispetto a quelle sopra citate.
L'han'gul non fu però il primo sistema di scrittura utilizzato dai coreani.
 
== Classificazione linguistica ==
La classificazione della lingua coreana è un tema discusso:<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Nam-Kil|cognome=Kim|anno=1992|titolo=International Encyclopedia of Linguistics|volume=2|pp=282-86|citazione=Scholars have tried to establish genetic relationships between Korean and other languages and major language families, but with little success.}}</ref> taluni sostengono l'appartenenza del coreano al gruppo delle [[lingue nipponiche]], altri che sia legata alle [[lingue altaiche]], ma anche che si possa trattare di una lingua isolata.
 
Il coreano condivide notevoli tratti in comune con il [[Lingua giapponese|giapponese]] dal punto di vista strutturale e grammaticale (anche se non sussistono praticamente somiglianze lessicali).<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Samuel E.|cognome=Martin|data=1966-04|titolo=Lexical Evidence Relating Korean to Japanese|rivista=Language|volume=42|numero=2|p=185|lingua=en|accesso=2023-04-23|doi=10.2307/411687|url=https://www.jstor.org/stable/411687?origin=crossref}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Roy Andrew|cognome=Miller|titolo=Japanese and the other Altaic languages.|url=https://www.worldcat.org/oclc/447120|accesso=2023-04-23|data=1971|editore=University of Chicago Press|lingua=en|OCLC=447120|ISBN=0-226-52719-0}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Roy Andrew|cognome=Miller|titolo=Languages and history: Japanese, Korean, and Altaic|url=https://www.worldcat.org/oclc/64659256|accesso=2023-04-23|data=1996|editore=White Orchid Press|lingua=en|OCLC=64659256|ISBN=974-8299-69-4}}</ref> L'appartenenza alle lingue nipponiche è dibattuta, ma rifiutata dalla maggior parte dei linguisti.<ref>{{Cita|Sohn (1999)|p. 29}}.</ref><ref>{{Cita libro|nome=Alexander|cognome=Vovin|titolo=Origins of the Japanese Language|url=https://oxfordre.com/linguistics/view/10.1093/acrefore/9780199384655.001.0001/acrefore-9780199384655-e-277|accesso=2023-04-25|data=2017-09-26|editore=Oxford University Press|lingua=en|cid=Vovin|ISBN=978-0-19-938465-5|DOI=10.1093/acrefore/9780199384655.013.277}}</ref>
La classificazione della lingua coreana è un tema discusso. Una buona parte dei ricercatori sostiene l'appartenenza del coreano al gruppo delle [[lingue altaiche]], ma anche l'idea che si possa trattare di una lingua isolata.
 
La tesi del coreanista tedesco [[Andre Eckardt]], secondo la quale la lingua coreana sarebbe imparentata con le [[lingue indoeuropee]], che ha avuto diversi tentativi di dimostrazione con la somiglianza a prima vista di 500 vocaboli, non è più accettata dalla maggior parte degli studiosi.<ref>{{Cita web|url=https://interlanguage.it/?p=874|titolo=Korean (KO)|data=2014-09-05|lingua=en|accesso=2023-05-05|urlmorto=sì}}</ref>
A lungo sostenuta nella storia è una possibile parentela con il [[Lingua giapponese|giapponese]], con cui il coreano condivide notevoli tratti in comune dal punto di vista strutturale e grammaticale (anche se non sussistono praticamente somiglianze lessicali). In parte questa parentela linguistica viene negata in base alle difficili relazioni storiche che sono esistite tra le due nazioni, non da ultimo l'[[imperialismo giapponese]].
 
Anche una parentela con il cinese è presente. Infatti, l'espansione culturale dell'epoca Han ha esercitato un'enorme influenza nelle aree circostanti. Quasi metà del lessico coreano moderno (come i cognomi) sono dei prestiti dalla lingua cinese, sebbene rappresentino solo circa un decimo del vocabolario di base.<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|p. 136}}.</ref>
La tesi approntata dal coreanista tedesco [[Andre Eckardt]], secondo la quale la lingua coreana sarebbe addirittura imparentata con le [[lingue indoeuropee]], che ha avuto diversi tentavi di dimostrazione con la somiglianza a prima vista impressionante di 500 vocaboli, non viene oggi più considerata accettabile dalla maggior parte degli studiosi.
 
Anche se la teoria che il coreano possa essere inserito nel gruppo delle [[lingue altaiche]] ha progressivamente perduto sostenitori,<ref>{{Cita|Whitman e Cho|pp. 20-21}}.</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome2=Mauricio|cognome2=Mixco|anno=2007|titolo=A Glossary of Historical Linguistics|url=https://archive.org/details/glossaryofhistor0000camp|editore=University of Utah Press|pp=[https://archive.org/details/glossaryofhistor0000camp/page/n14 7], 90–91|citazione=Most specialists... no longer believe that the... Altaic groups... are related […] Korean is often said to belong with the Altaic hypothesis, often also with Japanese, though this is not widely supported.|nome1=Lyle|cognome1=Campbell|capitolo=Korean, A language isolate}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=David|cognome=Dalby|anno=1999–2000|titolo=The Register of the World's Languages and Speech Communities|editore=Linguasphere Press}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=András|cognome=Róna-Tas|anno=1998|titolo=The Turkic Languages|editore=Routledge|pp=67-80|citazione=[Ramstedt's comparisons of Korean and Altaic] have been heavily criticised in more recent studies, though the idea of a genetic relationship has not been totally abandoned.|capitolo=The Reconstruction of Proto-Turkic and the Genetic Question}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Claus|cognome=Schönig|anno=2003|titolo=The Mongolic Languages|editore=Routledge|pp=403-19|citazione=The 'Altaic' languages do not seem to share a common basic vocabulary of the type normally present in cases of genetic relationship.|capitolo=Turko-Mongolic Relations}}</ref> i seguenti sono i tratti comuni portati a sostegno di questa teoria:
Anche una parentela con il cinese è da escludersi, visto che il coreano non ha alcun tratto in comune con le lingue del gruppo [[lingue sinotibetane|sino-tibetano]]. Le parole sino-coreane scritte con i [[caratteri cinesi]] sono infatti prestiti entrati nell'uso in seguito agli stretti rapporti culturali esistenti con la Cina, senza che tra le due lingue possano esistere relazioni di parentela. I seguenti tratti comuni portano a pensare che il coreano sia da inserirsi nel gruppo delle [[lingue altaiche]]:
 
# [[Armoniaarmonia vocalica]] nella formazione delle parole
# Restrizionerestrizione del sistema consonantico ad inizio parola
# [[Lingua agglutinante|Agglutinazioneagglutinazione]]
# mancanza di alternanza vocale - consonante
# mancanza di [[Pronome|pronomi]] e, di [[Pronome relativo|pronomi relativi]] e di [[Congiunzionecongiunzione (grammaticalinguistica)|congiunzioni]]
# Presenzapresenza di forme verbali composte
 
== Storia ==
Lo sviluppo del coreano si suddivide tradizionalmente in quattro fasi:<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2000)|pp. 273-274}}.</ref><ref>{{Cita|Whitman e Cho|pp. 9-10}}.</ref>
 
* coreano antico ({{Coreano|고대 한국어|lr=Godae han-gug-eo|hanja=古代韓國語}}, fino al 918): il primo stadio documentato della lingua, durato fino alla caduta del [[Silla unificato]], sebbene taluni vi includano anche alcune iscrizioni precedenti risalenti al [[Silla (Corea)|Silla]] durante il periodo dei [[Tre regni di Corea|Tre regni]]. Gli studiosi non concordano se le lingue scarsamente documentate del [[Goguryeo]], del [[Baekje]] e della [[confederazione di Gaya]] fossero dialetti del coreano antico o lingue indipendenti.<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2000)|p. 276}}.</ref>
Il coreano è oggi una lingua unitaria, che non presenta (eccetto i vari dialetti) varietà regionali. Nell'antichità non esisteva quest'unitarietà del coreano. Si suppone che le lingue da cui il coreano si sarebbe sviluppato si suddividevano all'inizio della nostra era in nel gruppo delle lingue Puyŏ 부여 (夫艅) nel nord e delle lingue Han 한 (韓) nel sud. Fonti cinesi del III secolo confermano questa divisione.
* coreano medio ({{Coreano|중세 한국어|lr=Jungse han-gug-eo|hanja=中世韓國語}}, 918-1600): spesso suddiviso in primo coreano medio (fino al 1392, quando regnava la dinastia di [[Goryeo]]) e tardo coreano medio (dal 1392 al 1600 circa, durante il regno di [[Joseon]]). Nel 1446 venne introdotto l'alfabeto [[Hangŭl|hangeul]].
* primo coreano moderno ({{Coreano|근세 한국어|lr=Geunse han-gug-eo|hanja=近世韓國語}}, [[XVII secolo|XVII]]-[[XIX secolo]])
* coreano moderno ({{Coreano|근현대 한국어|lr=Geunhyeondae han-gug-eo|hanja=近現代韓國語}}, dal [[XX secolo]])
 
Nam Pung-hyun sostiene che la distinzione tra coreano antico e coreano medio vada spostata più avanti, al periodo delle [[invasioni mongole della Corea]] (1231-1270). Divide pertanto il periodo del coreano antico in primo (Tre regni), medio (Silla unificato) e tardo (primo Goryeo).<ref>{{Cita|Nam (2012)|p. 41}}.</ref><ref>{{Cita|Whitman|p. 421}}.</ref>
=== Forme arcaiche: lingue delle tribù [[Buyeo|Puyŏ]] ===
 
=== Coreano antico ===
Dal gruppo '''[[Buyeo|Puyŏ]]''' si è sviluppata la lingua dell'Impero di [[Koguryŏ]] (anche: Goguryeo; 고구려 (高句麗)); [[I secolo]] d.C. fino al [[668]] d.C.). La lingua di Koguryŏ è l'unica documentata delle lingue del gruppo Puyŏ. Dall'analisi del lessico presente si desume che si tratta di una lingua vicina al gruppo [[tunguso]] dalle caratteristiche tipicamente altaiche. La lingua di Koguryŏ presenta sorprendenti somiglianze con il coreano medio da un lato e con il giapponese arcaico dall'altro. Così per esempio avremo in Koguryŏ ''*tan, *tuan'' e in giapponese arcaico ''tani'' (valle); in Koguryŏ ''*usaxam'' e in giapponese antico ''usagi'' (coniglio). In base a queste ed altre coincidenze (come nei numeri) si sostiene in parte l'ipotesi di parentela tra il coreano e il giapponese tramite il Koguryŏ come lingua ponte. Contemporaneamente il Koguryŏ può essere considerata la dimostrazione dell´appartenenza del coreano alle lingue altaiche.
La semantica del coreano antico appare in una stele in [[Cinese classico|lingua cinese classica]] ritrovata in Corea e datata 441 o 501.<ref>{{Cita|Choe|pp. 41-42}}.</ref> La sua sintassi e i suoi morfemi sono documentati per la prima volta nei testi del [[Silla (Corea)|Silla]] dal medio al tardo [[VI secolo]],<ref name=":0">{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|p. 55}}.</ref><ref>{{Cita|Yi|pp. 183-191}}.</ref> ma il loro uso divenne più esteso dopo l'[[Silla unificato|unificazione della penisola]].<ref>{{Cita web|url=https://encykorea.aks.ac.kr/|titolo=이두(吏讀)|autore=Nam Pung-hyun|data=1995|lingua=ko|accesso=2023-04-26}}</ref> Infatti, quando il regno di Silla sottomise nel 668 gli altri regni coreani e raggiunse l'egemonia sulla regione, si iniziò a parlare una lingua comune che costituì il coreano antico,<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|pp. 47-48}}.</ref> il quale rappresenta il primo stadio documentato di coreano.<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|p. 4}}.</ref> Il coreano medio e, di conseguenza, il coreano moderno, sono discendenti diretti del coreano antico parlato nel Silla.<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|pp. 77-79}}.</ref><ref>{{Cita|Sohn (2015)|p. 440}}.</ref> Sono sopravvissuti pochi dati sulle lingue del [[Baekje]] e del [[Goguryeo]], ma la maggior parte dei linguisti concorda che fossero imparentate con quella del loro conquistatore.<ref>{{Cita|Whitman|p. 423}}.</ref><ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|p. 48}}.</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Alexander Vovin|titolo=Koguryǒ and Paekche: Different Languages or Dialects of Old Korean? The Evidence from Texts and Neighbors|rivista=Journal of Inner and East Asian Studies|volume=2|numero=2|pp=108-140|lingua=en|url=http://www.historyfoundation.or.kr/Data/DataGarden/Journal%2802-2%29%282%29.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090226195328/http://www.historyfoundation.or.kr/Data/DataGarden/Journal%2802-2%29%282%29.pdf}}</ref>[[File:삼국유사.jpg|miniatura|Il ''Samguk yusa''.]]La lingua scritta di Silla sopravvive quasi esclusivamente nei componimenti ''[[hyangga]]'' riportati nel ''[[Samguk yusa]]'' del monaco [[Il-yeon]] (1285).<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|pp. 50-51}}.</ref><ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|pp. 57-58}}.</ref> La fonologia non può essere stabilita con assoluta certezza<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|p. 63}}.</ref> e il suo studio si basa prevalentemente sul rintracciare gli elementi fonologici del coreano medio.<ref>{{Cita|Nam (2012)|pp. 55-57}}.</ref> Le somiglianze tra il sino-coreano del XV secolo e il [[Lingua cinese media|cinese medio]] suggeriscono che il coreano antico avesse una qualche forma di [[Tratto prosodico|soprasegmentali]] coerenti con quelle del cinese medio, e forse un sistema [[Tono (linguistica)|tonale]] simile a quello del coreano medio.<ref>{{Cita|Whitman (2015)|pp. 432-433}}.</ref> Altri linguisti sostengono invece che in origine la [[prosodia]] fosse più semplice di quella del coreano medio, e che i toni siano stati adottati in un secondo momento sotto l'influenza cinese.<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|pp. 168-169}}.</ref> La scrittura prendeva in prestito i [[caratteri cinesi]] che meglio si adattavano alla semantica o fonetica coreana,<ref>{{cita|Handel (2019)|p. 62}}.</ref> e li riordinava secondo la sintassi coreana.<ref name=":0" />
 
La fine del coreano antico è tradizionalmente associata al cambiamento dell'assetto politico della regione avvenuto nel [[X secolo]], quando la penisola, che si era nuovamente divisa nei [[Tre regni posteriori di Corea|Tre regni posteriori]], venne riunificata sotto la dinastia [[Goryeo]].<ref>{{cita|Nam (2003)|p. 2}}.</ref> Nel 2003, il linguista sudcoreano Nam Pung-hyun ha sostenuto che il periodo del coreano antico dovrebbe essere esteso fino alla metà del [[XIII secolo]],<ref>{{cita|Nam (2012)|p. 51}}.</ref> in virtù delle somiglianze grammaticali tra i testi del periodo Silla e le [[Glossa|glosse]] pre-XIII secolo, che contrastano con le strutture delle glosse successive al XIII secolo e del coreano medio del XV secolo.<ref>{{cita|Nam (2003)|pp. 18-19}}.</ref>
=== Forme arcaiche: Lingue delle tribù Han ===
 
Dalle lingue delle tribù Han si è sviluppata la lingua di [[Paekje]] (anche: Baekje; 백제 (百濟));, crollato nel [[660]] d. C). I frammenti rimasti oggi della lingua di [[Paekje]] dimostrano che questa è molto vicina al coreano medio e alla lingua del regno di Silla (anche: Silla; 신라 (新羅)) sia nel [[lessico]] che nella [[morfologia (linguistica)|morfologia]].
 
=== Unificazione sotto il regno di Silla: il coreano antico ===
 
Quando il [[regno di Shilla]] (anche: Silla; 신라 (新羅)) sottomise nel [[VII secolo]] gli altri regni coreani e raggiunse l'egemonia su tutta la nazione, non solo cancellò le altre lingue precedenti, ma unificò per la prima volta anche politicamente le tribù coreane. Questo processo che non viene considerato a sufficienza nell'evoluzione della lingua coreana può essere paragonato da un punto di vista storico all'egemonia del [[Lingua latina|latino]], una lingua parlata in origine da un popolo di pastori nei dintorni della futura città di [[Roma]], che si impose su tutto il territorio [[italia]]no dopo che Roma conquistò queste terre. In sostanza si può parlare di una lingua coreana comune solo a partire dal periodo del [[regno di Silla]].
Ed è proprio la lingua di Silla del periodo dei tre regni ed in seguito, quella di Silla Unificato (668-934 d.C.), a costituire il coreano antico, fase perlatro che la cronologia lingustica fa terminare con l'avvento della dinastia Choson.
Sulla lingua di Silla, numerose sono stare le inferenze, in particolare alla luce di alcune fonti che riporterebbero questa lingua dissimile da quella parlata a Paekche e Koguryo. Si pensi inoltre che quest'ultime sono popolazioni, almeno secondo i rispettivi miti di fondazione, entrambi derivanti da un ramo dei Puyo settentrionali e che quindi avrebbero a monte una matrice linguistica comune. Una domanda è però spesso sollevata quando altre fonti notano come il regno di Silla non abbia incontrato nessuna difficoltà linguistica nel processo di unione dei tre regni, o meglio, una disparità viene notata in maniera più evidente nei riguardi della lingua di Koguryo ma non in quella dello stato di Paekche. Una risposta può essere trovata nel fatto che la popolazione di Paekche parlasse in realtà una lingua diversa da quella dell'elitè al potere, avendo quindi alla base, un'origine, quella del popolo, comune a Silla (entrambi altri non erano che un'evoluzione dei tre stati Han nel meridione coreano) mentre ai vertici dello Stato, una matrice tutta settentrionale, secondo il mito di fondazione appunto, derivante dal ramo dei Puyo.
La lingua di Silla ci permane se non grazie quasi esclusivamente ai componimenti Hyang-ga riportati nel Samguk yusa del monaco Ir'yon (1285). Il trapezio vocalico del cor. antico è composto di 7 vocali: un'anteriore la [i], tre centrali ([ɨ], [ə] ed [æ]) e tre posteriori ([u], [ɔ] e [a]-posteriore centrale-). Da ricordare che il coreano antico non aveva ancora sviluppato la serie delle consonanti geminate/tensificate (es. ㅆ,ㄸ,etc.), mentre erano già presenti le aspirate. Esisteva una distinzione fonologica tra gli allofoni del coreano moderno [l] e [ɾ] e molto probabilmente le consonanti finali di sillaba erano "rilasciate", a differenza del coreano contemporaneo. Per quanto riguarda la morfologia, il coreano antico, già presentava una forma di armonia vocalica, nonché alcuni marcatori come /i/ per il soggetto (/ka/ sarà introdotto solo nel XVI secolo) e congiunzioni come -/ko/ e -/myɔ/ "e"/"e poi".
La scrittura era e resterà fino al 1443/1446 di tipo ideografico.
 
=== Coreano medio ===
[[File:HMJE 1-1.svg|sinistra|miniatura|Parte dello ''Hunminjeongeum'', il documento che spiega il funzionamento dell'alfabeto coreano.]]
Lo sviluppo del coreano medio iniziò circa nel [[X secolo]]. Fino all'introduzione dell'[[Hangŭl|alfabeto coreano]] (''hangeul'') nel [[XV secolo]], i documenti linguistici sono solo frammentari e redatti nell'allora comune scrittura [[Cinese classico|cinese classica]], in particolare usando i sistemi arcaici ''[[Idu (sistema di scrittura)|idu]]'' e ''[[hyangchal]]''.<ref name=":1">{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|p. 100}}.</ref><ref>{{Cita|Sohn (2012)|p. 73}}.</ref> I testi successivi all'implementazione dell'alfabeto descrivono invece la fonologia e la morfologia con dovizia di dettagli,<ref>{{Cita|Sohn (2012)|pp. 76-77}}.</ref> mentre non sono altrettanto informativi sulla sintassi coreana, poiché tendono a usare uno stile ampolloso influenzato dal cinese classico.<ref name=":1" />
 
Le lettere dell'alfabeto ''hangeul'' corrispondono strettamente ai fonemi del tardo coreano medio.<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|p. 11}}.</ref> Il triangolo vocalico era rigido e divideva le vocali in tre gruppi: ''yang'' ("luminoso"), che comprendeva ''a'', ''o'' e ''wo''; ''yin'' ("buio"), in cui erano incluse ''e'', ''u'' e ''wu''; neutrale, per la sola ''i''.<ref>{{Cita|Sohn (2012)|p. 81}}.</ref><ref name=":2">{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|pp. 161-162}}.</ref> Il loro preciso valore fonetico è argomento di controversia,<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|p. 156}}.</ref> così come la dimensione fonetica alla base dell'armonia vocalica: taluni suggeriscono che fosse basata sull'altezza delle vocali,<ref name=":2" /> mentre altri la attribuiscono allo [[Avanzamento o retrazione della radice della lingua|stato avanzato o retratto della radice della lingua]].<ref>{{Cita|Sohn (2015)|p. 457, n. 4}}.</ref>
Lo sviluppo del coreano medio iniziò circa nel [[X secolo]]. Fino all'introduzione di una scrittura coreana nel [[XV secolo]], l'[[Hangŭl]], i documenti linguistici sono solo frammentari e contenuti nell´allora comune scrittura cinese. Verso la fine del [[XVI secolo]], all'epoca dell´invasione di [[Toyotomi Hideyoshi]], si possono notare tuttavia cambiamenti fonologici e morfologici, che erano stati raggiunti nel [[XVII secolo]] all´epoca dell'[[Impero di Chosŏn]]. La nuova lingua coreana si differenzia sostanzialmente dal Coreano medio e rappresenta sostanzialmente la lingua parlata ancora oggi in Corea.
 
I primi testi in ''hangeul'' distinguono tre contorni intonativi su ciascuna sillaba: basso (non contrassegnato), alto (contrassegnato da un punto) e ascendente (contrassegnato da due punti).<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|p. 163}}.</ref> Il tono ascendente potrebbe aver avuto una durata più lunga, e si ritiene che sia derivato dalla contrazione di una coppia di sillabe con tono basso e alto.<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|pp. 163-165}}.</ref> I testi in tardo coreano medio non mostrano chiare distinzioni dopo il primo tono alto o ascendente all'interno di una parola, suggerendo che la lingua avesse un accento tonale piuttosto che un effettivo sistema di toni.<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2011)|pp. 167-168}}.</ref>
=== Coreano moderno ===
 
=== Primo coreano moderno e coreano moderno ===
Nella storia recente ci sono state evoluzioni differenti divise da una politica linguistica, causate dalla divisione del paese conseguente all [[guerra di Corea]]. Nella [[Corea del Sud]] la lingua standard si basa nella pronuncia e nell'[[ortografia]] sul dialetto della capitale [[Seoul]], nella [[Corea del Nord]] la lingua standard è il dialetto di [[Pyongyang]]. Le differenze esistenti tra i dialetti coreani sono tuttavia marginali, tanto che il coreano viene capito bene da tutti i coreani (eccezion fatta per i dialetti parlati sull'isola di [[Jeju]]). La lunga divisione della Corea ha tuttavia portato ad uno sviluppo diverso tra Nord e Sud. Nel lessico della Corea del Sud sono entrati numerosi prestiti dall'inglese americano, come ad esempio 뉴스 (''News'') notiziario. In Corea del Nord invece si tenta di esprimere concetti nuovi tramite la derivazione di parole nuove che siano "coreane pure". Rifugiati della Corea del Nord apprendono a fatica nella fase iniziale molte parole inglesi a loro sconosciute.
La [[Divisione della Corea|divisione del paese]] avvenuta nel 1948 ha causato evoluzioni linguistiche diverse.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Choe|cognome=Sang-Hun|url=https://www.nytimes.com/2006/08/30/world/asia/30iht-dialect.2644361.html|titolo=Koreas: Divided by a common language|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=2006-08-30|accesso=2023-05-05}}</ref> Nella [[Corea del Sud]] la lingua standard si basa nella pronuncia e nell'[[ortografia]] sul dialetto della capitale [[Seul]], nella [[Corea del Nord]] la lingua standard è il dialetto di [[Pyongyang]].<ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2000)}}.</ref> Nel lessico della Corea del Sud sono entrati numerosi prestiti dall'[[inglese americano]], mentre la Corea del Nord ha adottato vocaboli [[Lingua russa|russi]] e tenta di esprimere concetti nuovi tramite la derivazione di neologismi che siano "coreani puri",<ref>{{Cita libro|autore=Magnus Bärtås|autore2=Fredrik Ekman|titolo=Hirviöidenkin on kuoltava: Ryhmämatka Pohjois-Koreaan|anno=2014|editore=Tammi|città=Helsinki|lingua=fi|pp=64-65|ISBN=978-951-31-7727-0}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.latimes.com/world/asia/la-fg-koreas-hockey-language-2018-story.html|titolo=Koreas' unified women's hockey team has exposed a key difference between South and North — their language|autore=Matt Stiles|data=2018-02-02|lingua=en|accesso=2023-05-05}}</ref> pertanto i rifugiati del Nord apprendono a fatica nella fase iniziale molte parole inglesi a loro sconosciute.<ref>{{Cita web|url=http://www.pri.org/stories/2015-05-19/korean-today-virtually-two-languages-and-thats-problem-north-korean-defectors|titolo=Korean is virtually two languages, and that's a big problem for North Korean defectors|autore=Jason Strother|data=19 maggio 2015|lingua=en}}</ref> La Corea del Nord criminalizza l'uso della lingua del Sud,<ref>{{Cita web|url=https://www.dailynk.com/english/daily-nk-obtains-full-text-pyongyang-cultural-language-protection-act/|titolo=Daily NK obtains the full text of the Pyongyang Cultural Language Protection Act {{!}} Daily NK|autore=Mun Dong Hui|data=2023-03-23|lingua=en|accesso=2023-06-10}}</ref> e i media sudcoreani dipingono spesso la lingua del Nord come aliena e disagevole.<ref>{{Cita web|url=https://www.nocutnews.co.kr/news/5202763|titolo="북한말, 낯설고 과격하기만 하다고요? 그건 착각입니다"|data=2019-08-24|lingua=ko|accesso=2023-06-10}}</ref>
 
Le differenze esistenti tra i dialetti coreani sono invece marginali, tanto che vengono capiti da tutti i coreani (eccezion fatta per il dialetto parlato sull'[[isola di Jeju]], talvolta considerato dai linguisti un idioma a sé).<ref>{{Cita libro|nome=Juha|cognome=Janhunen|titolo=Manchuria: an ethnic history|url=https://www.worldcat.org/oclc/35288764|accesso=2023-05-05|data=1996|editore=Finno-Ugrian Society|lingua=en|OCLC=35288764|ISBN=951-9403-84-1}}</ref><ref>{{Cita|Ramsey e Lee (2000)|p. 313}}.</ref>
== Suoni ==
{{IPA notice}}
 
=== ConsonantiFonologia ===
 
=== Vocali ===
[[File:Korean consonants.svg|thumb|right|Le consonanti coreane]]
{{Doppia immagine|centro|Korean short vowel chart.svg|4=Korean long vowel chart.svg|6=Vocali corte.|7=Vocali lunghe.}}
{| class="wikitable"
!''Hangeul''
! colspan="2" |
![[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]
![[Consonante bilabiale|Bilabiale]]
![[Latinizzazione riveduta della lingua coreana|RR]]
![[Consonante alveolare|Alveolare]]
![[Sistema McCune-Reischauer|MR]]
![[Consonante postalveolare|Post-<br />alveolare]]
!Descrizione
![[Consonante velare|Velare]]
|- align="center"
![[Consonante glottidale|Glottidale]]
|-
|/a/
! colspan=2|[[Consonante nasale|Nasale]]
|a
| {{lang|ko|[[wikt:ㅁ|ㅁ]]}} {{IPA|/m/}}
|a
| {{lang|ko|[[wikt:ㄴ|ㄴ]]}} {{IPA|/n/}}
|A di '''a'''ereo.
|
|- align="center"
| {{lang|ko|[[wikt:ㅇ|ㅇ]]}} {{IPA|/ŋ/}} (finale di sillaba)
|
|/ja/
|-
|ya
! rowspan=3|[[Consonante occlusiva|Occlusiva]] <br /> and<br />[[Consonante affricata|Affricata]]
|ya
!<small>semplice</small>
|IA di p'''ia'''tto.
| {{lang|ko|[[wikt:ㅂ|ㅂ]]}} {{IPA|/p/}}
|- align="center"
| {{lang|ko|[[wikt:ㄷ|ㄷ]]}} {{IPA|/t/}}
|ㅓ
| {{lang|ko|[[wikt:ㅈ|ㅈ]]}} {{IPA|/t͡ɕ/}}
|/ʌ/
| {{lang|ko|[[wikt:ㄱ|ㄱ]]}} {{IPA|/k/}}
| eo
|-ŏ
|O di '''o'''rso, con le labbra non arrotondate (o "distese" o "rilassate") e aperta (cioè con la bocca più spalancata, con il dorso della lingua molto più distante dal palato rispetto alla tipica /o/).
! <small>tesa</small>
Siccome la vocale è messa in piedi come la ㅏ, si può riprodurre il suono in maniera rudimentale pronunciando la "o" tenendo la bocca spalancata come la "a". Tuttavia la /a/ è vocale centrale, mentre il suono che si cerca di riprodurre è posteriore.
| {{lang|ko|[[wikt:ㅃ|ㅃ]]}} {{IPA|/p͈/}}
|- align="center"
| {{lang|ko|[[wikt:ㄸ|ㄸ]]}} {{IPA|/t͈/}}
|ㅕ
| {{lang|ko|[[wikt:ㅉ|ㅉ]]}} {{IPA|/t͡ɕ͈/}}
|/jʌ/
| {{lang|ko|[[wikt:ㄲ|ㄲ]]}} {{IPA|/k͈/}}
| yeo
|-
|IO di f'''io'''re, con le labbra non arrotondate, aperta.
! <small>aspirata</small>
|- align="center"
| {{lang|ko|[[wikt:ㅍ|ㅍ]]}} {{IPA|/pʰ/}}
|ㅗ
| {{lang|ko|[[wikt:ㅌ|ㅌ]]}} {{IPA|/tʰ/}}
|/o/
| {{lang|ko|[[wikt:ㅊ|ㅊ]]}} {{IPA|/t͡ɕʰ/}}
|o
| {{lang|ko|[[wikt:ㅋ|ㅋ]]}} {{IPA|/kʰ/}}
| o
|O di '''o'''rso chiusa (e quindi con il dorso della lingua vicino al palato) e "procheila", cioè con le labbra arrotondate.
|-
|- align="center"
! rowspan=2|[[Consonante fricativa|Fricativa]]
|ㅛ
! <small>plain</small>
|/jo/
|
|yo
| {{lang|ko|[[wikt:ㅅ|ㅅ]]}} {{IPA|/s/}}
| yo
|IO di f'''io'''re, chiusa e con le labbra arrotondate.
|
|- align="center"
| {{lang|ko|[[wikt:ㅎ|ㅎ]]}} {{IPA|/h/}}
|-
|/u/
! <small>tense</small>
| u
|u
| {{lang|ko|[[wikt:ㅆ|ㅆ]]}} {{IPA|/s͈/}}
|U di '''U'''ngheria chiusa, con le labbra arrotondate.
|
La lettera è ribaltata rispetto alla /o/ perché il suono /u/ è più chiuso: per pronunciare la /u/, in generale il dorso della lingua si deve avvicinare di più al palato.
|
|- align="center"
|
|-
|/ju/
! colspan=2|[[Consonante liquida|Liquida]]
| yu
|yu
| {{lang|ko|[[wikt:ㄹ|ㄹ]]}} {{IPA|/l/}}
|IU di p'''iù''' chiusa, con le labbra arrotondate.
|
|- align="center"
|
|ㅔ
|/e/ (da /ʌi̯/)
|e
|E di '''e'''state, chiusa.
|- align="center"
|ㅖ
|/je/
|ye
|ye
|IE di aten'''ie'''se, chiusa.
|- align="center"
|ㅐ
|/ɛ/ (da ai̯/)
|ae
|ae
|E di t'''e'''ngo, aperta (cioè con la bocca più spalancata, con la punta della lingua molto più distante dal palato rispetto a /e/).
|- align="center"
|ㅒ
|/jɛ/
|yae
|yae
|IE di f'''ie'''no, aperta.
|- align="center"
|ㅣ
|/i/
|i
|i
|I di '''i'''nno, con la punta della lingua molto vicina al palato perché è una vocale chiusa.
|- align="center"
|ㅡ
|/ɯ/
|eu
|U di '''U'''ngheria, con le labbra che stavolta sono non arrotondate e il dorso della lingua estremamente vicino alla zona tondeggiante e rigida del palato. Nel pronunciare il suono, le due arcate dentarie di solito sono tenute vicine.
|- align="center"
|ㅢ
|/ɯi̯/
|ui
|ŭi
|UI di q'''ui'''nto, sempre con labbra distese, lingua vicinissima al palato e, di solito, una leggera accentazione sulla "i". Quest'ultima in IPA ha un trattino in basso per disambiguare che fa parte di un dittongo o trittongo. /ɰ/ invece è la versione semivocalica di /ɯ/, esattamente come /w/- per /u/ e /j/- per /i/.
|- align="center"
|ㅘ
|/wa/
|wa
|wa
|UA di g'''ua'''rdare.
|- align="center"
|ㅝ
|/wʌ/
|wo
|wo
|UO di '''uo'''mo, con la "o" non arrotondata e aperta.
|- align="center"
|ㅞ
|/we/
|we
|we
|UE di q'''ue'''llo, con la "e" chiusa.
|- align="center"
|ㅙ
|/wɛ/
|wae
|wae
|UE di g'''ue'''rra, con la "e" aperta.
|- align="center"
|ㅟ
|/wi/ ''oppure'' /y/ (da /ui̯/)
|wi
|wi
|UI di g'''ui'''dare. Pochi parlanti la pronunciano /y/, cioè "I" di '''i'''nno con le labbra arrotondate.
|- align="center"
|ㅚ
|/we/ ''oppure'' /ø/ (da oi̯)
|we
|oe
|UE di q'''ue'''llo, con la "e" chiusa. Pochi parlanti la pronunciano /ø/, cioè "E" di estate con le labbra arrotondate.
|}
 
==== Allungamento vocalico ====
Il simbolo dell'[[Alfabeto fonetico internazionale]] (IPA) <{{IPA|◌͈}}> (un punto interrogativo diritto sottolineato doppio, mostrato qui con un placeholder circle) si usa per denotare le consonanti tensificate {{IPA|/p͈/, /t͈/, /k͈/, /t͡ɕ͈/, /s͈/}}. Il suo uso ufficiale nelle estensioni dell'alfabeto fonetico internazionale è per l'articolazione "forte", ma si usa nella letteratura per la voce cavernosa o cupa. Le consonanti coreani anche elementi di voce rigida, ma non si sa ancora quanto questo sia tipico delle consonanti cavernose. Esse sono prodotte con una [[glottide]] parzialmente ristretta e con una pressione aggiuntiva subglottidale in aggiunta alle pareti tese del tratto vocale, all'abbassamento laringeo, o ad altre espansioni della laringe.
In coreano esiste un allungamento vocalico, tale per cui in alcune sillabe (sia in isolamento che dentro alcuni vocaboli) si pronunciano con la vocale leggermente lunga invece che breve. Questo fenomeno è presente sia in vocaboli sino-coreani che coreani nativi, ma non è presente nei prestiti in Konglish. L'allungamento vocalico si sarebbe formato dai rimasugli del sistema tonale del coreano medio, caduto grossomodo quando il tardo coreano medio stava volgendo al termine e stava lasciando lo spazio al primo coreano moderno. Viene segnalato nei dizionari con due punti dopo la sillaba in hangeul avente la vocale lunga o con un tratto orizzontale sopra la sillaba scritta in hangeul. L'allungamento vocalico può aiutare a riconoscere una sillaba rispetto a un'altra omofona. Per esempio, 일 se pronunciata breve significa sia "sole/giorno" che "uno", ma se pronunciata facoltativamente lunga 일''':''' significa "lavoro".
 
Gli allungamenti sono presenti in ogni tipo di sillaba (sia chiusa che aperta, cioè senza e con consonanti a fine sillaba). Tuttavia, le consonanti (perlomeno negli hanja più diffusi) non devono essere degli stop senza rilascio udibile di suono (-p, -t, -k), ma possono essere le nasali -m, -n, -ng. Il fatto che due sinogrammi abbiano in comune la chiave di lettura o abbiano una certa intonazione in cinese moderno non vuol dire che condividano l'allungamento vocalico.
=== Vocali ===
 
L'allungamento vocalico, se usato, segue le seguenti regole:
{| style="clear: both"
| valign="middle" | [[File:Korean short vowel chart.png|I fonemi vocalici brevi del coreano]]
| valign="middle" | [[File:Korean long vowel chart.png|I fonemi vocalici lunghi del coreano]]
| valign="bottom" | [[File:Korean vowels.svg|thumb|Le vocali fondamentali del coreano]]
|}
 
* cade a fine vocabolo;
{| class="IPA wikitable"
* cade prima di un qualunque suffisso (verbale, aggettivale, avverbiale e sillabe sino-coreane usate come suffisso) se la radice ha due o più sillabe. Se è solo una, resta;
!Monottonghi
* non si possono avere due allungamenti vocalici di fila: se la parola ha, per esempio, tre sillabe e le prime due hanno l'allungamento, nella seconda cade;
|{{IPA|/i/}} {{lang|ko|ㅣ}}, {{IPA|/e/}} {{lang|ko|ㅔ}}, {{IPA|/ɛ/}} {{lang|ko|ㅐ}}, {{IPA|/a/}} {{lang|ko|ㅏ}}, {{IPA|/o/}} {{lang|ko|ㅗ}}, {{IPA|/u/}} {{lang|ko|ㅜ}}, {{IPA|/ʌ/}} {{lang|ko|ㅓ}}, {{IPA|/ɯ/}} {{lang|ko|ㅡ}}, {{IPA|/ø/}} {{lang|ko|ㅚ}}
* se una sillaba sino-coreana in isolamento avente l'allungamento vocalico si può usare come affisso (prefisso o suffisso), essa perde l'allungamento vocalico.
|-
* se una sillaba avente allungamento si raddoppia, solo la prima lo conserva.
!Vocali precedute da intermediari,<br />or Dittonghi
|{{IPA|/je/}} {{lang|ko|ㅖ}}, {{IPA|/jɛ/}} {{lang|ko|ㅒ}}, {{IPA|/ja/}} {{lang|ko|ㅑ}}, {{IPA|/wi/}} {{lang|ko|ㅟ}}, {{IPA|/we/}} {{lang|ko|ㅞ}}, {{IPA|/wɛ/}} {{lang|ko|ㅙ}}, {{IPA|/wa/}} {{lang|ko|ㅘ}}, {{IPA|/ɰi/}} {{lang|ko|ㅢ}}, {{IPA|/jo/}} {{lang|ko|ㅛ}}, {{IPA|/ju/}} {{lang|ko|ㅠ}}, {{IPA|/jʌ/}} {{lang|ko|ㅕ}}, {{IPA|/wʌ/}} {{lang|ko|ㅝ}}
|}
 
In due hanja diffusi, 점 (點) e 사 (社), ha un comportamento a tratti irregolare: in dei casi in cui può apparire, non appare nel [[dialetto di Gyeongsang]].
=== Allofoni ===
{{IPA|/s/}} diventa un'[[Consonante alveolo-palatale|alveolo-palatale]] {{IPA|[ɕ]}} davanti a {{IPA|[j]}} o {{IPA|[i]}} per la maggior parte dei parlanti (sebbene vi siano alcune differenze tra nella lingua tra Corea del Nord e Corea del Sud). Questo accade con la fricativa tensificata e anche con tutte le affricate. Alla fine di una sillaba, /s/ cambia in /t/ (esempio: ''beoseot'' (버섯) "fungo").
 
=== Consonanti ===
{{IPA|/h/}} può diventare una [[Consonante bilabiale|bilabiale]] {{IPA|[ɸ]}} davanti ad {{IPA|[o]}} o {{IPA|[u]}}, una [[Consonante palatale|palatale]] {{IPA|[ç]}} davanti a {{IPA|[j]}} o {{IPA|[i]}}, a [[Consonante velare|velare]] {{IPA|[x]}} davanti a {{IPA|[ɯ]}}, una {{IPA|[ɦ]}} sonora tra suoni sonori, e una {{IPA|[h]}} altrove.
{| class="wikitable"
!''Hangeul''
![[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]
![[Latinizzazione riveduta della lingua coreana|RR]] (iniziale; finale di parola)
!Descrizione
|- align="center"
|ㄱ
| -/ɡ/- ''e'' /k/-;
-/k̚/
|g; -k
|G di '''g'''ancio. Se completamente a inizio parola, è C di '''c'''ane / K di '''k'''oala, ma la romanizzazione non varia. Quando è a fine sillaba, indifferentemente dal fatto che questa sillaba sia dentro la parola o anche alla fine, e contemporaneamente è seguita da un'altra consonante (diversa da ㅇ) o da nulla diventa una "consonante senza rilascio di suono". In questo caso, si effettua solo il primo movimento della lingua. Facendo un esempio con "pagare", il dorso della lingua si poggia sulla zona velare senza poi scollarsi. Il suono "a" di "p''<u>a</u>''gare" viene bruscamente interrotto dalla lingua, che ostruisce il passaggio del suono all'interno della bocca.
|- align="center"
|ㄲ
|/k͈/;
-/k̚/
|kk; -k
|CC di ta'''cc'''a / KK di tre'''kk'''ing / CCH di pa'''cch'''etto. La versione doppia/geminata/tensificata di una consonante si scrive raddoppiando il segno accanto al primo e comprimendoli. Tutte le doppie sono sempre sorde.
Questa è una delle sole due lettere doppie che può apparire a fine sillaba, divenendo "-k" (quindi una consonante senza rilascio).
|- align="center"
|ㅋ
|/kʰ/-;
-/k̚/
|k
|C di '''c'''ane / K di '''k'''oala ma con aspirazione sorda (cioè alla lettera si accompagna uno sbuffo d'aria che la distingue dalla ㄱ).
 
A fine sillaba, come ogni consonante aspirata in tale posizione, diventa una consonante senza rilascio di suono e il punto di stop è sempre in zona velare.
{{IPA|/p, t, t͡ɕ, k/}} diventano {{IPA|[b, d, d͡ʑ, ɡ]}} sonore tra suoni sonori.
|- align="center"
|ㄴ
|/n/
|n
|N di '''n'''ave. Per i suoni nasali e laterali non esiste una grafia doppia/con aspirazione a sé: si scrive infatti la N o M o L o NG seguita poi da una H e non una lettera singola.
In Nordcorea, i prestiti cinesi che iniziano per "N-" conservano questo suono sia in grafia sia in scrittura. Di conseguenza, nella produzione scritta sudcoreana o nei vocabolari sudcoreani, la grafia sarà diversa.
 
Nella parlata molto rapida, il gruppo NB a livello fonetico può assimilarsi in /mb/, mentre NG si pronuncia come "ng" di fa'''ng'''o.
{{IPA|/l/}} diventa {{IPA|[ɾ]}} con ''flap'' alveolare tra vocali, e {{IPA|[l]}} o {{IPA|[ɭ]}} alla fine di una sillaba o accanto ad un'altra {{IPA|/l/}}. Notare che una finale di sillaba scritta "ㄹ", quando è seguita da una vocale o da una semivocale (''i.e.'', quando il carattere successivo inizia per "ㅇ"), migra alla sillaba successiva e diventa così {{IPA|[ɾ]}}.
|- align="center"
|ㄹ
|/l/ ''e'' -/ɾ/-
|l; -r-
|L di '''l'''eva. Se intervocalica, diventa una R di a'''r'''are monovibrante e si romanizza "-r". Se questa consonante è doppia, si pronuncia /ll/, non è una "r" polivibrante.
 
I prestiti sino-coreani che iniziavano per "ㄹ-" in Sudcorea sono stati adattati ortograficamente e foneticamente come "N-" (tranne se il prestito, cambiata la grafia, inizierebbe per "Ni-" o "Ny-": in tal caso, in ortografia, è stata eliminata la consonante iniziale). L'ortografia di tali parole in Nordcorea torna ad essere "ㄹ-", pronunciata /ɾ/. Un esempio è "lavoro" - nord: '''''r'''odong'' (로동), sud: '''''n'''odong'' (노동).
Tradizionalmente, {{IPA|/l/}} non era permesso all'inizio di una parola. Scompariva davanti a {{IPA|[j]}}, e altrimenti diventava {{IPA|/n/}}. Tuttavia, l'afflusso di prestiti linguistici occidentali cambiò questa tendenza, e ora la {{IPA|/l/}} iniziale di parola (per lo più da prestiti linguistici inglesi) è pronunciata come una libera variazione o di {{IPA|[ɾ]}} o di {{IPA|[l]}}. La proibizione tradizionale della {{IPA|/l/}} iniziale di parola divenne una regola morfologica chiamata "legge iniziale" (두음법칙) in Corea del Sud, che è propria del vocabolario sino-coreano. Tali parole conservano la loro {{IPA|/l/}} iniziale di parola in Corea del Nord.
|- align="center"
|ㄷ
| -/d/- ''e'' /t/-;
-/t̚/
|d; -t
|D di '''d'''ado. Se completamente a inizio parola, è T di '''t'''ana, ma la romanizzazione non varia. Se a fine sillaba, diventa una consonante senza rilascio di suono e il punto di stop è in zona dentale.
|- align="center"
|ㄸ
|/t͈/
|tt
|TT di a'''tt'''o.
Se la parola a inizio frase inizia per TT, a livello fonetico il cluster si pronuncia scempio.
|- align="center"
|ㅌ
| -/dʱ/- ''e'' /tʰ/-;
-/t̚/
|t
|T di '''t'''ana, con aspirazione sorda.
|- align="center"
|ㅁ
|/m/
|m
|M di '''m'''ano.
Nella parlata molto rapida, il cluster NM a livello fonetico può sentirsi "mm" di ca'''mm'''inare.
|- align="center"
|ㅂ
| -/b/- ''e'' /p/-;
-/p̚/
|b; -p
|B di '''b'''urro. Se completamente a inizio parola, è P di '''p'''alla, ma la romanizzazione non varia.
A fine sillaba diventa "-p" con punto di stop in zona bilabiale. Questo è l'ultimo dei tre stop presenti in coreano. Bisogna distinguere bene, nella parlata curata, tra stop velare, dentale e bilabiale.
 
Nella parlata molto rapida, il gruppo NB a livello fonetico può assimilarsi in /mb/.
Tutte le [[Consonante costrittiva|costrittive]] (occlusive, affricate, fricative) sono {{IPA|[p̚, t̚, k̚]}} senza rilascio alla fine di una parola.
|- align="center"
|ㅃ
|/p͈/
|pp
|PP di za'''pp'''are.
Vale l'assimilazione anche nel caso NPP.
 
Se la parola a inizio frase inizia con PP, si pronuncia scempio.
Le consonanti occlusive {{IPA|/p, t, k/}} divengono occlusive nasali {{IPA|[m, n, ŋ]}} davanti ad occlusive nasali.
|- align="center"
|ㅍ
| -/bʱ/- e /pʰ/-;
-/p̚/
|p
|P di '''p'''ane, con aspirazione sorda. A fine sillaba è "-p" con punto di stop in zona bilabiale.
Vale l'assimilazione anche nel caso NP.
|- align="center"
|ㅈ
| -/d͡ʑ/- ''oppure'' -/d͡z/-;
/t͡ɕ/-
 
''oppure''
L'ortografia [[hangul]] non riflette queste regole di pronuncia assimilatoria, ma mantine piuttosto la [[Morfologia (linguistica)|morfologia]] sottostante, in parte tradizionale. Dato questo, è talora difficile dire quali fonemi siano effettivamente presenti in una certa parola.
 
/t͡s/-;
Una differenza tra gli standard di pronuncia della Corea del nOrd e del Sud è il trattamento di {{IPA|[r]}} iniziale e di {{IPA|[n]}} iniziale. Ad esempio,
* "lavoro" - nord: '''''r'''odong'' (로동), sud: '''''n'''odong'' (노동)
* "storia" - nord: '''''ry'''ŏksa'' (력사), sud: '''''y'''eoksa'' (역사)
* "femminile" - nord: '''''ny'''ŏja'' (녀자), sud: '''''y'''eoja'' (여자)
 
-/t̚/
=== Morfofonemica ===
|j; -t
I morfemi grammaticali possono cambiare forma a seconda dei suoni precedenti. Esempi includono ''-eun/-neun'' (-은/-는) and ''-i/-ga'' (-이/-가). A volte invece dei suoni possono essere inseriti. Esempi includono ''-eul/-reul'' (-을/-를), ''-euro/-ro'' (-으로/-로), ''-eseo/-seo'' (-에서/-서), ''-ideunji/-deunji'' (-이든지/-든지) e ''-iya/-ya'' (-이야/-야). Tuttavia, ''-euro/-ro'' è alquanto irregolare, dal momento che si comporterà diversamene dopo una consonante rieul.
|G di '''g'''elato fortemente palatalizzata, cioè con la punta della lingua spinta più in avanti. In altre parole, è come pronunciare il suono sopracitato con la lingua in posizione di "gn" di gnomo. Se completamente a inizio parola, è C di '''c'''ena, palatalizzata o meno, ma la romanizzazione non varia.
In Nordcorea, si pronuncia come Z di '''z'''anzara (/d͡z/ e /t͡s/), sorda o sonora. In altre parole, non viene fortemente palatalizzata.
 
A fine parola diventa "-t" con stop in zona dentale: nonostante la posizione della lingua (con la prima variante di pronuncia) non sia quella di /t/, lo stop avviene con la lingua in questa posizione.
{| class="wikitable" style="text-align:center"
|+ Particelle coreane
! Dopo una consonante !! Dopo un rieul !! Dopo una vocale
|-
| colspan="3" | ''-ui'' (-의)
|-
| colspan="2" | ''-eun'' (-은) || ''-neun'' (-는)
|-
| colspan="2" |''-i'' (-이) || ''-ga'' (-가)
|-
| colspan="2" | ''-eul'' (-을) || ''-reul'' (-를)
|-
| colspan="2" | ''-gwa'' (-과) || ''-wa'' (-와)
|-
| ''-euro'' (-으로) || colspan="2" | ''-ro'' (-로)
|}
 
Le sillabe "DI" e "DY(+la vocale del dittongo)" scritte come...ㄷ이 e simili (con una risillabazione in mezzo, ''vedi avanti'') si pronunciano /d͡ʑi/ e /d͡ʑj.../ per un fenomeno di palatalizzazione. Nella pronuncia sudcoreana, la N nel cluster NJ può sentirsi assimilata in una "gn" di '''gn'''omo.
Anche alcuni verbi possono cambiare forma morfofemicamente.
|- align="center"
|ㅉ
|/t͈͡ɕ͈/ ''oppure'' /t͈͡s͈/
|jj
|CC di a'''cc'''iaio. In Nordcorea è ZZ di ra'''zz'''o, sorda (/t͈͡s͈/).
 
Se la parola a inizio frase inizia con JJ, si pronuncia scempio.
== Grammatica ==
 
Nella pronuncia sudcoreana, vale l'assimilazione anche nel caso NJJ.
Come già detto sopra, il coreano è una [[lingua agglutinante]]. Altre peculiarità del coreano sono le rigide regole della [[morfologia (linguistica)|morfologia]] verbale e dei [[Suffisso onorifico|suffissi onorifici]]. Sia il verbo che il sostantivo può essere marcato morfologicamente all'interno di una frase a seconda degli [[Atto linguistico|atti linguistici]] utilizzati e dal valore topologico. Per i verbi questo si concretizza essenzialmente con [[Prefisso|prefissi]], [[Suffisso|suffissi]] e [[Infisso|infissi]], nei sostantivi con [[posposizioni]].
|- align="center"
|ㅊ
| -/d͡ʑʱ/- ''oppure'' -/d͡zʱ/-;
/t͡ɕ-/-
 
''oppure''
=== Verbi ===
 
/t͡sʰ/-;
I verbi coreani si dividono in due gruppi principali: verbi d'azione, che descrivono attività in corso di svolgimento ( 먹다 ''meogda'' mangiare, 감사하다 ''gamsa hada'' ringraziare) e verbi di qualità, che caratterizzano proprietà o condizioni e quindi anche la funzione dell'[[aggettivo]] che in italiano spesso segue (싸다 ''ssada'' essere economico, 까맣다 ''ggamada'' essere nero). Una posizione particolare è assunta dal verbo "이다 ''ida''", che corrisponde al verbo essere in italiano e che funge quindi da copula.
 
-/t̚/
Il verbo coreano si compone nella sua forma all'infinito di una radice e dell'affisso "다" ''-da''. Dalla radice si costruisce la forma composta (detta anche radice estesa), la base per ulteriori forme verbali soggette ad espansione, come la forma del passato.
|ch; -t
|C di '''c'''ielo, palatalizzata e con aspirazione sorda. In Nordcorea, è Z di '''z'''anzara con aspirazione. A fine sillaba è "-t" con stop dentale. Nella pronuncia sudcoreana, vale l'assimilazione anche nel caso NCH
Le sillabe "THI" e "THY(+la vocale del dittongo)" scritte come ㅌ이 (ex. 같이) si pronunciano /t͡ɕʰi/ e /t͡ɕʰj.../ per lo stesso fenomeno.
|- align="center"
|ㅅ
|/s/- ''e'' -/z/-;
/ɕ/i/j- ''e'' -/ʑ/i/j-;
 
-/t̚/
'''Esempio''' per il verbo 먹다 ''meogda'' (mangiare):
|s; -t
|S di '''s'''ole. Davanti alla vocale "i" o ad un qualunque dittongo che inizia per semivocale /j/, è una SC di '''sc'''iare fortemente palatalizzata, per lo stesso fenomeno. La romanizzazione è comunque sempre e solo una, anche quando la consonante può sentirsi sonora in mezzo alla parola. Ma in Nordcorea la "S" non è colpita da palatizzazione in questo contesto.
A fine sillaba, nonostante "s" sia un suono sibilante senza alcun contatto tra organi, diventa "-t" con stop dentale.
|- align="center"
|ㅆ
|/s͈/;
/ɕ͈/i/j;
 
-/t̚/
{| {{prettytable}}
|ss; -t
|먹 ''meog''
|SS di a'''ss'''o, sempre sorda e abbastanza enfatica. Davanti a "i" o dittonghi che iniziano per /j/, è SC di '''sc'''iare. La romanizzazione non varia e anche la versione doppia è palatalizzata: la punta della lingua va tenuta in una posizione simile a "gn" di gnomo nel pronunciare il suono. In Nordcorea invece la "SS" non è colpita dalla palatalizzazione davanti a /j/.
|Radice verbale
A fine sillaba diventa "-t" con stop dentale.
|-
|먹다 ''meogda''
|Forma dell'infinito composta da radice + 다 ''-da''
|-
|먹어 ''meogeo''
|Forma verbale composta da radice + 어 ''eo''
|-
|먹었다 ''meogeossda''
|Forma del passato sviluppata dalla forma verbale composta + forma del passato ㅆ ''ss'' + desinenza dell´infinito 다 ''-da'': "aver mangiato"
|}
 
Se è contenuta all'inizio della prima parola della frase, si può pronunciare tensificata.
=== Sistema dei morfemi onorifici ===
|- align="center"
|ㅇ
| - - -; -/ŋ/
| - - - ; -ng
(''se succeduta da vocale'', "ng'''-'''")
|Se la sillaba coreana inizia con una vocale, sta ad indicare l'assenza di consonante: non ha quindi alcun valore fonetico e non si trascrive.
Se si trova a fine sillaba, indica la NG dell'inglese "ki'''ng'''". Quando è ad inizio sillaba, se la sillaba precedente finisce in consonante, questa si sposta al posto di ㅇ, quindi la parola si risillaba e la cadenza resta regolare.
 
Per distinguere suono unico "NG" dalla sequenza "N'G" (due suoni di fila), in romanizzazione si usa un trattino dopo le due lettere nel primo caso (quindi ㅇ NG-). A livello fonetico, indica che la prima in pronuncia finisce in /ŋ/ e l'altra parte direttamente con la vocale.
Il sistema coreano dei gradi di cortesia (onorativo) è piuttosto complesso. Il verbo coreano descrive attraverso forme diverse il contesto sociale della comunicazione. Per questo le forme di cortesia assumono una posizione determinante in base al rapporto tra il parlante e l'ascoltatore (p.e. onorativo I e onorativo II) oppure con il soggetto della frase (p.e. infisso onorativo ''-si-''). Diversamente dal "lei" [[Lingua italiana|italiano]], nella scelta della forma di cortesia non ha in principio molta importanza il rapporto di conoscenza tra interlocutori. Infatti anche il più anziano di due fratelli può pretendere l´uso di forme di cortesia. Parallelamente ai cambiamenti nella struttura sociale si sta arrivando al livellamento e alla svalorizzazione delle forme di cortesia.
|- align="center"
|ㅎ
|/h/ ''oppure'' /ɦ/;
/x/ ''oppure'' /ɣ/;
 
/ç/ ''oppure'' /ʝ/
Una divisione dei registri del parlato non è regolata in maniera uniforme nella letteratura. Le diverse forme di cortesia possono essere in parte utilizzate di pari passo. I due registri del parlato importanti che si incontrano più di frequente nel parlato quotidiano sono l'onorifico I e l'onorifico II e corrispondono entrambi all'italiano "lei". In coreano, per esempio, devono essere sempre anteposti.
|h
 
|H dell'inglese "'''h'''ave". È una fricativa glottidale se seguita da /a, ʌ, ɛ, e/, tuttavia se seguita da /ɯ/ il dorso della lingua è più vicino alla zona velare, quindi l'aspirazione viene plasmata e modellata dalla lingua come /x/; il suono è cioè simile ad una "c" di cane ma senza contatto tra organi. Se poi la vocale che segue è /i/ o /j/, la punta della lingua sarà automaticamente attratta verso gli alveoli, senza toccarli. Quindi il suono si modella come /ç/. Se invece la vocale che segue è /o, u, w/ le labbra, arrotondate, s'avvicinano senza toccarsi, si ha dunque /ɸʷ/. La "w" scritta come apice sta ad indicare che le labbra si protendono in avanti. Se in mezzo a suoni sonori, è normale sentire la "h" sonora: invece di /h, x, ç, ɸʷ/, si può sentire /ɦ, ɣ, ʝ, β/. Quando due coppie di suoni sono interscambiabili, il fenomeno tale per cui non c'è distinzione nel significato si dice "allofonia".
 
==== Onorifico I ====
 
Questa forma viene costruita tramite la forma verbale composta e il suffisso 요 ''-yo'' . In origine era usata soltanto nel dialetto di Seoul principalmente da parlanti di sesso femminile, ma è ora estesa a tutta la Corea e ad entrambi i sessi. Viene utilizzata nella maggior parte dei casi (ma non esclusivamente) nei confronti di estranei di rango uguale o inferiore, ma non tra adulti in rapporto di amicizia.
 
==== Onorifico II ====
 
Questa forma viene costruita tramite la radice verbale e il suffisso ㅂ니다 / 습니다 ''-bnida'' / ''-seubnida'' (o ㅂ니까 / 습니까 ''-bnikka'' / ''-seubnikka'' nelle frasi interrogative). Viene tuttavia utilizzata nella maggior parte dei casi (ma non esclusivamente) nei confronti di anziani, di persone di rango sociale verosimilmente più alto o in occasioni formali, in particolar modo quando a più persone viene rivolta la parola. Anche gli annunciatori della televisione utilizzano questo livello linguistico.
 
==== Infisso onorifico ''-si-'' ====
 
La maggior parte dei verbi possono essere dotati dell´infisso onorifico 시 ''-si-'' in aggiunta alla forma onorifica. Per l´uso questo infisso può per esempio comparire quando due interlocutori chiacchierano ad un registro linguistico inferiore, ma discutono di una persona di rango sociale maggiore non presente. Allo stesso modo si può costruire una forma particolarmente cortese.
 
==== Registro di cortesia nelle forme verbali composte ====
 
L'uso di forme interlocutorie nelle forme verbali composte è sostanzialmente possibile e corrisponde dal punto di vista della cortesia ad un registro appena inferiore all´italiano "tu". Nei confronti di bambini piccoli, amici molto stretti e alcuni membri della famiglia è la norma, mentre non viene quasi mai impiegato nei confronti della maggior parte degli adulti, a meno che il parlante non intenda scatenare una lite.
 
==== Forme di saluto ====
 
In Corea, per '''esempio''' la comune forma di saluto deve essere anteposto alle diverse forme onorifiche.
 
{| {{prettytable}}
| 안녕 ''annyeong''
|accettabile solo tra donne e amici stretti
|-
|안녕 하세요 ''annyeong haseyo''
|Onorifico I + infisso onorifico: comune formula di saluto di cortesia normale. "Che lei possa avere pace!"
|-
|안녕 하십니까? ''annyeong hasimnikka?''
|Onorifico II + Infisso onorifico: forma di saluto più cortese. "Lei ha pace, caro signore/cara signora?"
|}
 
==== Luogo e modo di articolazione dei foni ====
=== Sostantivi ===
{| class="wikitable"
 
! colspan="2" |
I sostantivi coreani non hanno sostanzialmente né genere né numero né caso.
![[Consonante bilabiale|Bilabiale]]
Tuttavia a seconda della necessità si può aggiungere una marca grammaticale corrispondente come posposizione. La tabella seguente mostra una lista delle possibili posposizioni. (Non pretende di essere in alcun modo completa).
![[Consonante alveolare|Alveolare]]
(m. K. o o. K. = con o senza consonante nella pronuncia)
![[Consonante postalveolare|Post-<br />alveolare]]
 
![[Consonante velare|Velare]]
{| {{prettytable}}
![[Consonante glottidale|Glottidale]]
|m. K.
|o. K.
|Utilizzo
|-
! colspan="2" |[[Consonante nasale|Nasale]]
|이 ''-i''
| {{lang|ko|ㅁ}} {{IPA|/m/}}
|가 ''-ga''
| {{lang|ko|ㄴ}} {{IPA|/n/}}
|Nominativo
|
| {{lang|ko|ㅇ}} {{IPA|/ŋ/}} (finale di sillaba)
|
|-
! rowspan="3" |[[Consonante occlusiva|Occlusiva]]<br />e<br />[[Consonante affricata|Affricata]]
|은 ''-eun''
!semplice
|는 ''-neun''
| {{lang|ko|ㅂ}} {{IPA|/p/}}
|Nominativo (Tema della frase)
| {{lang|ko|ㄷ}} {{IPA|/t/}}
| {{lang|ko|ㅈ}} {{IPA|/t͡ɕ/}}
| {{lang|ko|ㄱ}} {{IPA|/k/}}
|
|-
! tesa
|께서
| {{lang|ko|ㅃ}} {{IPA|/p͈/}}
|께서
| {{lang|ko|ㄸ}} {{IPA|/t͈/}}
|Nominativo (Onorifico)
| {{lang|ko|ㅉ}} {{IPA|/t͡ɕ͈/}}
| {{lang|ko|ㄲ}} {{IPA|/k͈/}}
|
|-
! aspirata
|의
| {{lang|ko|ㅍ}} {{IPA|/pʰ/}}
|의
| {{lang|ko|ㅌ}} {{IPA|/tʰ/}}
|Genitivo
| {{lang|ko|ㅊ}} {{IPA|/t͡ɕʰ/}}
| {{lang|ko|ㅋ}} {{IPA|/kʰ/}}
|
|-
! rowspan="2" |[[Consonante fricativa|Fricativa]]
|에게
! semplice
|에게
|
|Dativo (solo per persone)
| {{lang|ko|ㅅ}} {{IPA|/s/}}
|
|
| {{lang|ko|ㅎ}} {{IPA|/h/}}
|-
! tesa
|한테
|
|한테
| {{lang|ko|ㅆ}} {{IPA|/s͈/}}
|Dativo (anche per animali)
|
|
|
|-
! colspan="2" |[[Consonante liquida|Liquida]]
|께
|
| {{lang|ko|ㄹ}} {{IPA|/l/}}
|Dativo (Onorifico)
|-
|
|
|Accusativo
|-
|에
|에
|Espansione locale (in concomitanza con i verbi di movimento)
|-
|에
|에
|Stato in luogo
|-
|에
|에
|Tempo determinato
|-
|에서
|에서
|Stato in luogo (con attività e verbi di qualità)
|-
|에서
|에서
|da (Provenienza in concomitanza cdon verbi di movimento)
|-
|부터
|부터
|da (con tempo determinato)
|-
|까지
|까지
|fino (con espansioni locali e temporali)
|-
|과
|와
|Numerale
|-
|과
|와
|insieme a qlc. (spesso in concomitanza con 함께)
|-
|으로
|로
|Direzione
|-
|으로
|로
|Mezzo
|-
|들
|들
|Plurale
|-
|도
|도
|anche
|}
 
Il simbolo dell'[[Alfabeto fonetico internazionale]] (IPA) <{{IPA|◌͈}}> si può anche usare per denotare le consonanti doppie {{IPA|/p͈/, /t͈/, /k͈/, /t͡ɕ͈/, /s͈/}}. Il suo uso ufficiale nelle estensioni dell'alfabeto fonetico internazionale è per l'articolazione "forte", ma si usa nella letteratura per la voce cavernosa o cupa. Le consonanti coreani hanno anche elementi di voce rigida, ma non si sa ancora quanto questo sia tipico delle consonanti cavernose. Esse sono prodotte con una [[glottide]] parzialmente ristretta e con una pressione aggiuntiva subglottidale in aggiunta alle pareti tese del tratto vocale, all'abbassamento laringeo, o ad altre espansioni della laringe.<ref>{{Cita libro|autore=Shin Jiyoung|autore2=Kiaer Jieun|autore3=Cha Jaeeun|titolo=The Sounds of Korean|anno=2012|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge|lingua=en|ISBN=9781107672680}}</ref>
Il genere viene a seconda delle necessità determinato da un prefisso:
 
==== Sandhi consonantico ====
{| {{prettytable}}
* Risillabazione: se una sillaba finisce per consonante e in quella successiva c'è la consonante senza valore fonetico ㅇ, la consonante nella lettura si trasferisce al posto della consonante muta. In caso di doppia ㅇ, poiché la seconda è senza valore fonetico, la lettura di tutto il cluster sarà sempre /ŋ/ singola. Questa combinazione, per evitare confusione, si romanizza come "ng'''-'''" (con il trattino dopo il segno).
|남-
* Le consonanti non nasali (M, N, -NG) e non laterali (L/-R-) esclusa la -H vengono tramutate in consonanti senza rilascio di suono quando appaiono a fine sillaba e sono seguite da un'altra consonante (tranne ㅇ, in cui ci si limita a risillabare) o d'''<nowiki/>'''a nulla. In base alla posizione della lingua, esistono tre tipi di stop non allofoni. Essi sono lo stop in zona velare k̚, dentale t̚ (idem con le sibilanti e con "-J") e bilabiale p̚. Dall'esistenza di questi stop senza rilascio, deriva gran parte di tutte le regole di sandhi: questo stop interagisce con la seconda consonante, condizionandola o facendosi in parte condizionare.
|maschile
* Le consonanti ㄷ/ㅌ, ㅅ/ㅆ e ㅎ di fronte alla vocale "i" o ai dittonghi che iniziano per semivocale "y" vengono palatalizzate. Quando c'è una sequenza di due occlusive dentali avviene solo in caso di risillabazione e non in casi come 디, 띠, 티 (esempio: 같이). Questo mutamento avviene a prescindere che siano in versione aspirata o raddoppiata. Tutte le consonanti aspirate seguite da "I" e "Y" (K, P, CH=T) hanno l'aspirazione colpita da palatalizzazione davanti a quei due suoni e la "S" singola e doppia in Corea del Nord non sono colpite.
|-
* Il raddoppio perfetto avviene quando una consonante a fine sillaba diversa da -H è seguita, in seconda sillaba, da sé stessa. Avviene un raddoppio/geminazione/tensificazione senza che la lingua cambi la posizione nella bocca, come nelle parole e'''cc'''o, a'''tt'''o, a'''cci'''aio, ta'''pp'''o, so'''mm'''a, na'''nn'''a, pa'''ll'''a (il suono /rr/ in coreano non esiste). La doppia "ss" ottenibile senza cluster "preconfezionato" ㅆ non esiste perché la prima delle due si riduce ad uno stop dentale. Con l'eccezione delle nasali e laterali, tutti i raddoppi sono sordi; ad esempio, non esiste /bb/ di "a'''bb'''aiare". Si romanizzano con un trattino in mezzo alle due consonanti (ex. "...k'''-'''k...", "p-p", "t-t", ecc.) per non confonderli con i raddoppi preconfezionati nell'alfabeto ("kk", "pp", "tt", come indicato nella traslitterazione in tabella). I raddoppi perfetti derivati dal sandhi sono una ricostruzione artificiale e la grafia in hangeul e romanizzazione non va confusa. La combinazione [-H H-] non esiste. In pronuncia anche 앚다, 앗다 e 았다 sono raddoppi perfetti dal punto di vista fonetico perché i tre stop sono tutti in zona dentale e si legano con la /t/ successiva. I raddoppi preconfezionati ㄲ e ㅆ possono apparire a fine sillaba e, senza ㅇ nella sillaba successiva, danno luogo a raddoppi e mutazioni.
|여-
* Quando c'è uno stop a fine sillaba e all'inizio della seconda sillaba c'è la medesima lettera ma raddoppiata, si può pensare come singola: la lettura della tensificazione non cambia. Un altro caso è poi dato da -KK, l'unica lettera doppia occlusiva possibile a fine sillaba: se compare in situazioni di raddoppio perfetto, la lettura del cluster si può pensare in modo semplificato.
|femminile
* Il raddoppio "misto" avviene se una consonante non nasale, non laterale e diversa da -H è seguita da un'altra della stessa categoria ma non completamente identica. La prima diventa uno stop, mentre la seconda si ritarda come esecuzione a causa dello stop, quindi si tensifica. Quindi avviene il raddoppio, ma con la lingua che cambia posizione dopo lo stop. Lo stop non si può sentire se al secondo membro c'è S- o SS-: l'inizio del suono sibilante, che comunque si raddoppia, annulla il silenzio dello stop. Il cluster [-S(S) S(S)-] è a prescindere misto.
|-
* La sonorizzazione dello stop avviene se uno stop è seguito da una consonante nasale o laterale. Il luogo di articolazione non muta, quindi p̚ diventa /m/, tutte le t̚ diventano /n/, k̚ diventa /ŋ/.
|수-
* L'aspirazione avviene se una consonante a fine sillaba è seguita da una H- all'inizio della seconda. Tutti gli stop si trasformano in consonanti aspirate. Se la H- è dopo un suono nasale (-M, -N), nella parlata veloce, colloquiale e meno curata si tende a togliere l'aspirazione. Il gruppo [-L H-] viene nella quasi totalità dei casi semplificato in /ɾ/.
|maschile (con animali)
* L'aspirazione posticipata avviene se la prima sillaba finisce in -H e la seconda inizia per una qualunque consonante non nasale e non laterale. La -H pertanto si sublima per diventare tutt'uno con la consonante successiva. In questa regola sono presenti due eccezioni con due cluster: [-H N-] 앟나 che si tensifica in /nn/ e si romanizza "nn" e [-H S-] singola 앟사 che si tensifica in /ss/ e si romanizza "hs". Tutte le altre combinazioni possibili non esistono, incluso [-H aspirata-] e [-H KK-].
* L'assimilazione del cluster [-L N-] rende la pronuncia /ll/, che è la terza geminazione ottenuta da un cluster irregolare.
* In cluster con suono nasale (-NG, -M, -N) seguito da L-, avviene la mutazione di L- in una /n/ (in Nordcorea invece diventa /ɾ/). Ciò avviene sia in cluster già scritti con lettere nasali che con cluster di questo genere ma ottenuti "artificialmente" con la sonorizzazione dello stop: se, dopo lo stop (sonorizzato) c'è [L-] avviene quindi una doppia trasformazione, un doppio sandhi. La romanizzazione segnala il sandhi, quindi L- si trasforma in N-. Dalle coppie [-T L-], [-TH L-] e [-S(S) N-] scaturiscono le ultime geminazioni irregolari, /nn/ ([-TT L-] non esiste perché -KK, romanizzato in "k", è l'unico raddoppio di tipo occlusivo possibile a fine sillaba). Due eccezioni sono il nome della dinastia coreana "Silla", che si pronuncia in questo modo nonostante sia scritta come 신라, e il nome del protagonista maschile del poema per [[pansori]] ''Chunhyangga'', che si chiama e pronuncia Yi Mongryong (이몽룡) a prescindere.
 
==== Cluster doppi a fine sillaba ====
Nel caso in cui si presentino, ci sono 11 micro-cluster doppi a fine sillaba. Oltre la metà hanno il suono /l/ come primo membro: ㄳ ㅄ ㄵ ㄶ ㄺ ㄽ ㄾ ㅀ ㄼ ㄿ ㄻ . In base a cosa segue, ci sono due possibilità di pronuncia:
* Se sono seguiti da ㅇ allora seguono la regola della risillabazione. Quindi 앖아 si può pensare come 압사 perché si pronuncia come tale.
* Se non sono seguiti da nulla, ㄻ si pronuncia /-m/, la ㅎ al secondo membro cade (quindi ㅀ si pronuncia /-l/ e ㄶ si pronuncia /-n/), anche la ㅅ al secondo membro cade (ㄳ è uno stop in zona velare, ㅄ è uno stop in zona bilabiale e ㄽ è una semplice /l/ come anche ㄿ /l/) e ㄵ si pronuncia /-n/. L'ultimo, ㄾ, si pronuncia /l/.
* Se sono seguiti da una consonante, il secondo membro del micro-cluster è colpito dal sandhi col primo membro della prossima. A sua volta il suono consonantico che si ottiene si può immaginare virtualmente come l'inizio della seconda sillaba. In quanto consonante, è colpito dal sandhi con quello che era il primo membro del micro-cluster. Quindi 않다 si può pensare come 안타 perché si legge come tale. Se il micro-cluster è tra quelli che subiscono la riduzione completa nella regola sopra, tutto il micro-cluster già in partenza si pensa come uno stop che è colpito dal sandhi con l'inizio della seconda sillaba. Se seguiti da nasale, gli stop si sonorizzano; se seguiti da aspirazione, si aspirano; ecc.
Per semplificare, la pronuncia del micro-cluster a fine sillaba se seguito da una consonante diversa da ㅇ o da nulla si elenca in tabella:
{| class="wikitable"
! colspan="4" |Microcluster che iniziano per occlusiva o /n/-
! colspan="7" |Microcluster che iniziano per /l/-
|-
!ㄳ
|암-
!ㅄ
|femminile (con animali)
!ㄵ
!ㄶ
!ㄺ
!ㄽ
!ㄾ
!ㅀ
!ㄼ
!ㄿ
!ㄻ
|- align="center"
| -k̚
| -p̚
| -n
| -n
| -k̚
| -l
| -l
| -l
| -p̚
| -p̚
| -m
|}
 
=== Adattamento della fonologia straniera ===
I sostantivi possono anche essere omessi purché il [[tema e rema|tema]] e il [[rema]] dell'enunciato possano dedotti dal contesto. Una tipica frase coreana può così presentarsi anche completamente senza sostantivi.
Dall'alfabeto coreano sono esclusi suoni come ad esempio /f/ sordo e /v/ sonoro, ragion per cui nel traslitterare nomi stranieri e prestiti si ripiega su altre lettere dal suono simile e si effettuano degli adattamenti. Per la precisione:
* la /f/ viene sostituita dalla ㅍ aspirata (esempio: 코피 caffè);
* la /v/ viene sostituita dalla ㅂ (esempio: 발렌티나 Valentina);
* la /l/ intervocalica viene preservata con un raddoppio ㄹㄹ (altrimenti nella lettura diventerebbe /ɾ/ monovibrante sonora);
* la /r/ polivibrante geminata intervocalica (ex RR di ca'''rr'''o) viene sostituita con una semplice /ɾ/ monovibrante (Esempio: 폭스 테리어 Fox Terrier);
* la "r" inglese senza contatto tra punta della lingua e il palato (/ɹ/ retroflessa sonora) non viene traslitterata se si utilizza come punto di partenza la pronuncia britannica standard (Received Pronunciation/Oxbridge English/Queen English), in cui di fatto tende a non sentirsi in molti contesti (esempio: 서버 server).
* la /ʃ/ (SC di '''sc'''iare sorda e non palatalizzata) viene creata con la vocale successiva avente il trattino in più (e quindi il suono /j/ in sé) pure se l'effetto finale è molto palatalizzato (esempio: 샴페인 champagne);
* il suono /ɲ/ (GN di '''gn'''omo) viene sostituito con ㄴ (esempio: 샴페인 champagne);
* la /k/ sorda a inizio parola o dentro la parola viene preservata con la ㅋ aspirata (altrimenti, all'interno della frase, si sentiranno solo /g/ sonore. Esempio: 코피 caffè);
* la /p/ sorda a inizio parola o al suo interno viene preservata sostituendola con la ㅍ aspirata (altrimenti sarebbe diventata /b/ sonora. Esempio: 페넬로페 Penelope e 코피 caffè);
* la /t͡ʃ/ sorda viene preservata con la traslitterazione ㅊ aspirata, pure se molto palatalizzata (altrimenti c'è il rischio che si pronunci /d͡ʑ/ sonora. Esempio: 찰스 Charles);
* la /t/ sorda viene preservata con la traslitterazione ㅌ aspirata (altrimenti in contesto sonoro rischia di sonorizzarsi in /d/. Esempio: 발렌티나 Valentina);
* la /t͡s/ e /d͡z/ può essere resa con il medesimo suono appena esposto in versione aspirata o meno, pure se è fortemente palatalizzato (e quindi in Sudcorea non suoni esattamente come una /t͡s/ e /d͡z/. Esempio: 잠비아 Zambia, 산타 크루즈 Santa Cruz);
* il cluster "rl" si traslittera "를 ㄹ" (ex. Berlusconi 베를루스코니);
* la /z/ (Z di '''z'''ero sonora e senza contatto tra punta della lingua e alveoli), tipica ad esempio di alcune lingue mediorientali, si sostituisce con ㅈ sonora (Esempio: 바자르 Bāzār). Gli eventuali allungamenti vocalici presenti nella parola originale non vengono considerati;
* gli eventuali suoni aspirati presenti nella lingua di partenza possono non essere presi in considerazione. Per esempio, "Ghāndi" ha la /d/ sonora con un'aspirazione sonora: il suo nome in sanscrito (गांधी) si pronuncia /ɡaːnd̪ʱi:/ ma in coreano si traslittera 간디.
* molti suoni mediorientali vengono semplificati perché ad esempio i nomi di città sono trasposti attraverso lo spelling semplificato, per esempio quello inglese. Sei di questi suoni sono la /q/, la /tˤ/, la /ðˤ/, la /ħ/, lo stacco glottale /ʔ/ e la 'Ayin /ʕ/, presenti in arabo. Il primo è una C di '''c'''ane sorda ma pronunciata non con il dorso della lingua sul palato, ma con la radice della lingua a contatto con il palato morbido/velo palatino. Il secondo è una T di '''t'''avolo sorda e in più faringalizzata: nel pronunciarla, bisogna avvicinare la radice della lingua alla parete della faringe, come se ci si stesse soffocando con la lingua. Il terzo è una D di '''th'''at, sonora e interdentale (cioè con la punta posizionata in mezzo alle due arcate dentarie senza che le tocchi) e in più faringalizzata. Il quarto è una aspirazione sorda /h/ faringalizzata e molto gutturale. Il quinto, detto anche "colpo di glottide", è molto simile ad un lieve colpetto di tosse. La 'Ayn infine è la versione sonora di /ħ/. Ebbene, i nomi "Qatar", "Abū Dhabī", "muhammad", "Corano" e "Oman" in pronuncia araba sono /qatˤar/, /ʔabu: ðˤabi:/, /muħɑmmad/, /qurʔɑ:n/ e /ʕuma:n/ ma si traslitterano 카타르, 아부 다비, 무함마드,꾸란 e 오만, perdendo le faringalizzazioni, gli allungamenti vocalici e il suono interdentale in più diventa occlusivo;
* la /θ/ sorda inglese (T di '''th'''ink interdentale) si può semplificare in /s/ (Esempio: 싱크 탱크 think tank);
* la /ʒ/ francese (G di '''g'''iorno sonora e senza contatto tra lingua e palato) si sostituisce con ㅈ sonora, un suono simile pure se c'è il contatto tra organi (Esempio: 시라노 데 베르제 락 Cyrano de Bergerac);
* la /ʁ/ francese (R di ca'''rr'''o sonora e pronunciata con la radice della lingua vicino all'ugola, fatta vibrare) viene sostituita con la /ɾ/ monovibrante sonora (rivedi esempio precedente);
* la /ʎ/ palatale (GL di a'''gl'''io) si sostituisce con la semivocale /j/ (Esempio: 바스티유 Bastiglia/Bastille);
* se ci sono cluster consonantici troppo ardui, si spezzettano ricorrendo alla vocale ㅡ (esempio: 카를로 Carlo);
* se c'è un cluster vocalico che in prima posizione coinvolge la semivocale /j/, se la divisione in sillabe permette la fusione allora si usano le vocali aventi un trattino in più (Esempio: 마야 Maya). Se invece non la permette, la /j/ e la seconda vocale si separano (esempio: 마리아 Maria);
* se c'è un cluster consonantico con la /ɾ/ in prima posizione, si usa la ㄹ fatta precedere da una ㅡ nella sillaba precedente, in modo non farla suonare /l/ (esempio: 마르코 Marco);
* se una parola straniera finisce con una consonante, per riempire il buco dato dall'assenza di vocale talvolta si usa la vocale ㅡ (esempio: 핀란드 Finlandia). In quest'ultimo esempio non avviene il sandhi consonantico tra nasali per preservare la pronuncia originale. Lo stesso fenomeno tale per cui salta il sandhi è avvenuto anche in "Valentina". Si tenga poi a mente l'esempio "Santa Cruz", che presenta in fondo la vocale ㅡ, e "Bāzār";
* il suono /x/ sordo viene traslitterato con 흐 (esempio: 바흐 Bach) e la vocale /y/ arrotondata con ㅟ (Esempio: 브뤼셀 Brüxelles);
* si tendono a preferire le vocali chiuse alle controparti aperte nel traslitterare: ㅗ/ㅛ e ㅔ/ㅖ chiuse sono più usate di ㅓ/ㅕ e ㅐ/ㅒ aperte.
 
== LessicoVocabolario ==
 
=== Prestiti linguistici ===
Oltre alle parole "puramente coreane" una buona parte di lessico coreano (dal 40 fino al 60%) consta di prestiti stranieri che sono stati presi nel corso della storia dal cinese. Ragioni per questo numero eccezionalmente alto di parole sino-coreane sono i frequenti contatti che la Corea ha curato nel corso di tutta la sua storia nei confronti della sua "grande sorella" cinese, così come la filosofia del [[confucianesimo]], elevata in Corea al rango di religione di stato. In tempi più recenti sono stati presi prestiti dall'[[Lingua inglese|inglese]] particolarmente in Corea del Sud e adattati alla fonologia coreana (per esempio 컴퓨터 ''Kŏmpyuteo'' per "computer").
Oltre alle parole "puramente coreane" una buona parte di lessico coreano (dal 40 fino al 60%) consta di prestiti stranieri che sono stati presi nel corso della storia dal cinese. Ragioni per questo numero eccezionalmente alto di parole sino-coreane sono i frequenti contatti che la Corea ha curato nel corso di tutta la sua storia nei confronti della sua "grande sorella" cinese, così come la filosofia del [[confucianesimo]], elevata in Corea al rango di religione di Stato. In epoca moderna sono stati presi prestiti dall'[[Lingua inglese|inglese]] particolarmente in Corea del Sud e adattati alla fonologia coreana. Scomparsi quasi del tutto sono invece i prestiti dal [[Lingua giapponese|giapponese]] risalenti al tempo dell'[[Corea sotto il dominio giapponese|occupazione]] della Corea. Rari, ma presenti, sono prestiti dal tedesco.
 
== Scrittura ==
Scomparsi quasi del tutto sono invece i prestiti dal [[Lingua giapponese|giapponese]]. Invece del giapponese 벤토 ''bento'', ancora utilizzato ai primi del [[XX secolo]] all'epoca del colonialismo giapponese, il cibo mangiato al giorno d'oggi in lattina si chiama con una parola puramente coreana: 도시락 ''dosirak''.
=== ''Hangeul'' ===
La ragione della scomparsa di prestiti giapponesi è il ricordo doloroso del tempo dell´[[occupazione giapponese]] della Corea che queste parole richiamano alla mente.
{{Vedi anche|Hangeul}}
La lingua coreana utilizza a partire dal [[XV secolo]] una propria [[scrittura]], l'[[Hangŭl|Hangeul]] (lett. ''"scrittura del popolo coreano''" o, nel significato arcaico, "''il grande alfabeto''"). La sua creazione risale al 1443, quando il re [[Sejong il Grande]] (r. 1418-1450) della dinastia Joseon (1392-1910), insieme ad un gruppo di letterati confuciani del [[Jiphyeonjeon]] (lett. "Istituto per la raccolta della virtù", organo poi smantellato dal successivo re Sejo) ideò un sistema di scrittura che aderisse al meglio alla lingua della penisola. Venne così ideato lo ''Hunmin jeong-eum'' (in hanja, 訓民正音,''lett.'' "giusti suoni (per) educare il popolo", che avrebbe preso il nome di ''Hangeul'' nel 1912). Avrebbe poi subito un periodo di "rodaggio" della durata di tre anni, nei quali ne sarebbe stata saggiata la funzionalità, nonché studiata la recezione da parte del popolo.
 
L'hangeul non fu il primo sistema di scrittura dei coreani poiché precedentemente erano stati usati gli ideogrammi cinesi, gli [[hanja]]. In passato, i burocrati e l'élite nobiliare si distinguevano come status e livello di cultura proprio per la conoscenza della scrittura. Sebbene gli hanja fossero in parte scomodi per scrivere il coreano, quando il re Sejong presentò l'hangeul ci furono delle resistenze da parte dei nobili e dei confuciani perché l'esistenza di un alfabeto dal semplice funzionamento e dalle forme snelle avrebbe potuto allargare la soglia di alfabetizzazione e sveltire le tempistiche di apprendimento della scrittura: l'élite avrebbe quindi perso parte della sua importanza. Per questo motivo l'alfabeto ebbe una circolazione molto più limitata di quella che Sejong aveva in mente. L'élite continuò a preferire gli hanja mentre l'hangeul era utilizzato dalle donne e dai semianalfabeti che non conoscevano gli hanja. In taluni testi antichi gli hanja sono affiancati dall'hangeul scritto in dimensione più piccola per indicare la pronuncia. Questo tipo di utilizzo è analogo al [[furigana]] giapponese, che affianca l'[[hiragana]] ai [[kanji]].
Rari, ma presenti, sono prestiti dal tedesco. Con 호프 ''hopeu'' (adattamento secondo la fonologia coreana della parola [[lingua tedesca|tedesca]] "Hof" =corte, cortile), si usa caratterizzare in Corea una bettola in cui si servono bevande e in particolar modo birra, secondo lo stile occidentale. 아르바이트 ''areubaiteu'' (da "Arbeit", lavoro) significa, come anche il giapponese ''arubaito'', lavoro interinale, saltuario, mentre con 닥스훈트 ''dakseuhunteu'' (da "Dachshund") si deifnisce il bassotto.
 
A partire dalla seconda metà del Novecento la situazione si è rovesciata: l'hangeul è noto a tutti gli alfabetizzati, gli hanja sono poco usati e la grafia che mescola l'alfabeto ai sinogrammi è perlopiù sparita. Alcuni coreani usano gli hanja anche per trascrivere il loro nome in ideogrammi.
== Voci correlate ==
 
* [[Hangul]]
=== ''Hanja'' ===
{{Vedi anche|Hanja}}
La maggior parte degli hanja sono prestiti cinesi, ma i coreani hanno inventato alcuni caratteri autoctoni per descrivere oggetti o entità appartenenti prettamente alla loro cultura. Gli hanja autoctoni si chiamano "gukja", cioè "caratteri nazionali".
 
Mentre in Corea del Nord gli studenti entrano in contatto con 3000 hanja durante l'istruzione obbligatoria, in Corea del Sud entrano in contatto con 1800 hanja basilari suddivisi tra scuola media e scuola superiore, in base a una lista ufficiale del 1972 aggiornata in modo marginale nel 2000.
 
=== Punteggiatura ===
La punteggiatura è un'importazione occidentale, e in passato non esisteva: ad esempio, i punti fermi si capivano dalle lettura di intere porzioni di frase e i punti di domanda erano impliciti in presenza delle particelle interrogative. Il coreano utilizza il cerchio 。 in luogo del punto fermo, tuttavia nei quotidiani e siti web coreani spesso si trova anche il punto '''.''' . Quando c'è un elenco o una lista di oggetti, in tutte queste lingue non si usa la virgola tipica ma 、che è la "virgola a goccia". In alternativa alla virgola a goccia, si può usare il punto mediano '''·''' . Per citare titoli di libri e opere, in Sudcorea si usano le virgolette " " oppure 『 』, cioè una specie di doppia parentesi quadra vuota all'interno. In Nordcorea invece si usano le virgolette a forma di doppio spuntone dette "guillemet", cioè 《》. La [[tilde]] tra due numeri o orari (〜) sta ad indicare un intervallo numerico o temporale. Se a fine parola e dopo una vocale, la allunga per dare alla parola un tono di esclamazione e/o un effetto comico. Esistono gli hanja per rappresentare i numeri, ma si utilizzano le cifre arabe moderne. In cinese invece si usano sia gli hanja che le cifre arabe ma, per evitare falsificazioni (ex. 一 '''→''' 十), in ambito economico si utilizza la versione tradizionale e più arcaica dei sinogrammi.
 
== Grammatica coreana ==
{{vedi anche|Grammatica coreana}}
Il coreano è una [[lingua agglutinante]]. Altre peculiarità sono le rigide regole della [[morfologia (linguistica)|morfologia]] verbale e dei suffissi onorifici. Sia il verbo che il sostantivo possono essere marcati morfologicamente all'interno di una frase a seconda degli [[Teoria degli atti linguistici|atti linguistici]] utilizzati e dal valore topologico. Per i verbi questo si concretizza essenzialmente con [[Prefisso (linguistica)|prefissi]], [[Suffisso|suffissi]] e [[Infisso (linguistica)|infissi]], nei sostantivi con [[posposizione|posposizioni]].
 
== Minoranze coreane in altri paesi ==
Nel territorio della [[Cina|Repubblica popolare cinese]] è presente una minoranza coreana chiamata [[Chaoxianzu]]. Inoltre, il coreano ha lo status di lingua ufficiale minoritaria riconosciuta ed è co-ufficiale nella [[prefettura autonoma coreana di Yanbian]].<br />Nelle repubbliche dell'[[Asia centrale]] già facenti parte dell'[[Unione Sovietica]] vive una minoranza coreana denominata Koryeoin ({{Coreano|고려인|||高麗人}}) o Goryeosaramdeul ({{Coreano|고려사람들|||高麗사람들}}). Altre minoranze di rilievo al di fuori delle due entità statali coreane si trovano in [[Giappone]] e negli [[Stati Uniti d'America|USA]]. Anche in [[Germania]] sono presenti gruppi rilevanti di coreani. In [[Argentina]] vivono {{formatnum:35000}} coreani, ma la comunità coreano-iberoamericana più rilevante è quella presente in [[Brasile]].
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|autore=Choe Yeon-shik|data=dicembre 2016|titolo=The Abnormal Chinese Expressions of Shilla Dynasty|rivista=Wooden Documents and Inscriptions Studies|editore=The Korea Society for The Study of Wooden Documents|volume=17|pp=39-59|lingua=ko|url=https://www.dbpia.co.kr/journal/articleDetail?nodeId=NODE07097585|cid=Choe}}
* B. Lewin; T. Kim (1974). Einführung in die koreanische Sprache. Heilbronn
* {{Cita libro|nome=Zev J.|cognome=Handel|titolo=Sinography: the borrowing and adaptation of the Chinese script|url=https://www.worldcat.org/oclc/1066186000|accesso=2023-04-28|data=2019|lingua=en|cid=Handel (2019)|OCLC=1066186000|ISBN=978-90-04-38632-7}}
* Lee, Ki-Moon (1977). Geschichte der koreanischen Sprache. Wiesbaden
* {{Cita libro|nome=Chong-dae|cognome=Kim|nome2=Bruno|cognome2=Lewin|titolo=Einführung in die koreanische Sprache|url=https://www.worldcat.org/oclc/75761102|accesso=2023-04-21|edizione=4. Aufl|data=1997|lingua=de|OCLC=75761102|ISBN=978-3-87548-153-2}}
* {{Cita libro|nome=Ki-moon|cognome=Lee|titolo=Geschichte der koreanischen Sprache|url=https://www.worldcat.org/oclc/5342148|accesso=2023-04-21|data=1977|editore=Reichert|lingua=de|p=326|OCLC=5342148|ISBN=3-88226-003-3}}
* {{Cita pubblicazione|nome=Pung-hyun|cognome=Nam|titolo=The Periodization of Old Korean|rivista=Kugyŏl Studies|editore=Society of Kugyŏl|volume=11|pp=1-22|lingua=ko|cid=Nam (2003)|anno=2003}}
* {{Cita libro|nome=Pung-hyun|cognome=Nam|curatore=Nicolas Tranter|titolo=The languages of Japan and Korea|url=https://www.worldcat.org/oclc/801405427|accesso=2023-04-25|data=2012|editore=Routledge|lingua=en|capitolo=Old Korean|cid=Nam (2012)|OCLC=801405427|ISBN=978-0-203-12474-1}}
* {{Cita libro|nome=S. Robert|cognome=Ramsey|nome2=Iksop|cognome2=Lee|titolo=The Korean language|url=https://www.worldcat.org/oclc/50790987|accesso=2023-04-25|data=2000|editore=State University of New York Press|lingua=en|cid=Ramsey e Lee (2000)|OCLC=50790987|ISBN=0-585-42650-3}}
* {{Cita libro|nome=S. Robert|cognome=Ramsey|nome2=Ki-moon|cognome2=Lee|titolo=A History of the Korean Language|anno=2011|editore=Cambridge University Press|lingua=en|cid=Ramsey e Lee (2011)|ISBN=9781139494489}}
* {{Cita libro|nome=Ho-min|cognome=Sohn|titolo=The Korean language|url=https://www.worldcat.org/oclc/40200082|accesso=2023-04-25|data=1999|editore=Cambridge University Press|lingua=en|cid=Sohn (1999)|OCLC=40200082|ISBN=0-521-36123-0}}
* {{Cita libro|nome=Ho-min|cognome=Sohn|curatore=Nicolas Tranter|titolo=The languages of Japan and Korea|url=https://www.worldcat.org/oclc/801405427|accesso=2023-04-28|data=2012|editore=Routledge|lingua=en|pp=73-122|capitolo=Middle Korean|cid=Sohn (2012)|OCLC=801405427|ISBN=978-0-203-12474-1}}
* {{Cita libro|nome=Ho-min|cognome=Sohn|curatore=Lucien Brown|curatore2=Jaehoon Yeon|titolo=The handbook of Korean linguistics|url=https://www.worldcat.org/oclc/912318551|accesso=2023-04-26|data=2015|lingua=en|pp=439-459|capitolo=Chapter 25: Middle Korean|cid=Sohn (2015)|OCLC=912318551|ISBN=978-1-118-37093-3}}
* {{Cita libro|nome=John|cognome=Whitman|curatore=Lucien Brown|curatore2=Jaehoon Yeon|titolo=The handbook of Korean linguistics|url=https://www.worldcat.org/oclc/902141658|accesso=2023-04-25|edizione=1|data=2015|lingua=en|capitolo=Old Korean|cid=Whitman|OCLC=902141658|ISBN=978-1-118-37093-3}}
* {{Cita libro|nome=John|cognome=Whitman|nome2=Sungdai|cognome2=Cho|titolo=Korean: a linguistic introduction|url=https://www.worldcat.org/oclc/1130060768|accesso=2023-04-23|data=2020|lingua=en|cid=Whitman e Cho|OCLC=1130060768|ISBN=978-1-139-04884-2}}
* {{Cita libro|nome=Sŭng-jae|cognome=Yi|titolo=Mokka e kirok toen kodae Han'gugŏ = The old Korean language inscribed on wooden tablets|url=https://www.worldcat.org/oclc/1023816185|accesso=2023-04-26|edizione=1-p'an|data=2017|lingua=ko|cid=Yi|OCLC=1023816185|ISBN=978-89-337-0736-4}}
== Voci correlate ==
*[[Armonia vocalica]]
*[[Classificatori della lingua coreana]]
*[[Dialetti coreani]]
*[[Lingua dei segni coreana]]
*Romanizzazione del coreano
**[[Latinizzazione riveduta della lingua coreana]]
**[[Sistema McCune-Reischauer]]
*[[Test of Proficiency in Korean]] (TOPIK)
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Korean language}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=https://www.korean.go.kr/front_eng/down/down_02V.do?etc_seq=71&pageIndex=1|titolo=한국어 학습용 어휘 목록(엑셀 파일)|lingua=ko}} Pagina per scaricare il file excel delle 5966 parole più diffuse in coreano
* {{lingue|it|ko}} [http://www.free-dictionary-translation.com/korean-italian/index.html Korean - Italian] - Free Dictionary Translation
* {{Cita web|url=https://hanja.dict.naver.com/#/main|titolo=Dizionario hanja|lingua=ko}}
* {{it}} [http://www.corea.it/lingua.htm www.corea.it La lingua parlata e scritta]
* {{Cita web|url=https://krdict.korean.go.kr/m/eng/help?nation=eng|titolo=Dizionario coreano-inglese|lingua=en}}
* {{en}} http://www.learnlangs.com/RWP/Korean - Imparare la scrittura coreana
* {{en}}cita [web|http://rkiwww.kbscorea.co.kr/learn_korean/lessonsit/e_indexlingua.htm|La Materialelingua didattico in ingleseparlata e altre lingue]scritta}}
* {{en}} http://www.teenkorean.com/ – Hervorragender kostenloser Koreanischkurs, kostenlose Registrierung erforderlich
* {{en}} http://www.langintro.com/kintro/index.htm – Sehr guter Koreanischkurs, steht unter einer [[Creative Commons|CC]]-Lizenz
* {{de}} http://www.schrock.net/tim/hangul/ - Guter Koreanischkurs in Deutsch
 
{{famiglieFamiglie linguistiche}}
 
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