Congregazione della missione: differenze tra le versioni

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[[File:CMPaul.gif|230pxpng|right|thumb|Il sigillo della Congregazione della Missionemissione, di forma ovale, reca l'immagine di Gesù in atto di predicare circondata dal motto "Evangelizare pauperibus misit me"]]
La '''Congregazione della Missionemissione''' (in [[lingua latina|latino]] ''Congregatio Missionis'') è una società clericale [[società di vita apostolica|di vita apostolica]] [[di diritto pontificio]]: i membri della compagnia, detti comunemente '''Lazzaristilazzaristi''' o '''signori della missione''' o '''Pretipreti della Missionemissione''' o '''Vincenzianivincenziani''', pospongono al loro nome la [[Sigle degli istituti di perfezione cattolici|sigla]] '''C.M.'''<ref name="ap">''Ann. Pont. 20102023'', p. 14821441.</ref>
 
La congregazione venne fondata nel [[1625]] a [[Parigi]] da san [[Vincenzo de' Paoli]] per la predicazione delle missioni tra la gente di campagna; nel [[1632]] la compagnia prese sede nell'antico priorato di [[Prigione di Saint-Lazare|Saint-Lazare]] (donde il nome di "lazzaristi") e il 12 gennaio [[1633]] fu approvata da [[papa Urbano VIII]].<ref name="intro">L. Mezzadri, in G. Schwaiger, ''op. cit.'', pp. 279-281.</ref>
== Cenni storici ==
 
All'apostolato tra la popolazione rurale, nel corso dei secoli la congregazione ha aggiunto la predicazione dei ritiri, la direzione dei seminari, le missioni estere, l'istruzione della gioventù, la direzione delle [[Figlie della carità di San Vincenzo de' Paoli|figlie della carità]].<ref name="intro"/>
 
== Storia ==
=== Le origini ===
[[File:Saint Vincent de Paul.jpg|thumb|Vincenzo de' Paoli, fondatore della Congregazione: incisione tratta da un ritratto di Ss. François]]
La congregazione venne fondata da [[Vincenzo de' Paoli]] ([[1581]]-[[1660]]). Di origine contadina, sacerdote dal [[1600]],<ref>L. Chierotti, BSS, vol. XII (1969), col. 1156.</ref> nel [[1613]] divenne precettore dei figli di [[Filippo Emanuele di Gondi]], marchese di [[Belle Île|Belle-Île]] e governatore generale delle galere:<ref>A. Bugnini, in M. Escobar (cur.), ''op. cit.'', vol. II (1953), p. 958.</ref> nel gennaio del [[1617]], confessando a [[Gannes]] un contadino moribondo, si rese conto della miseria morale e materiale della popolazione rurale e, d'intesa con la marchesa Françoise Marguerite de Silly, decise di consacrarsi interamente ai poveri. Il [[25 gennaio]] [[1617]], festa della conversione di [[Paolo di Tarso|san Paolo]], presso la chiesa di [[Folleville (Somme)|Folleville]] iniziò la predicazione della sua prima missione al popolo e il [[17 aprile]] [[1625]] istituì una compagnia, detta dei Pretipreti della Missionemissione, per l'apostolato rurale.<ref name="dip">L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), col. 1543.</ref>
 
Nel [[1625]] la fraternità si stabilì nel ''collège des Bons Enfants'' di [[Parigi]], concesso dal vescovo [[Jean-François de Gondi|Giovanni Francesco di Gondi]] a istanza della marchesa de Silly,<ref>A. Bugnini, in M. Escobar (cur.), ''op. cit.'', vol. II (1953), p. 959.</ref> da cui i sacerdoti partivano per predicare, tra la gente di campagna, [[missioni popolari]] che potevano durare tra i venti e i sessanta giorni; nel [[1632]] la casa madre della compagnia venne trasferita nell'antico priorato di [[Prigione di Saint-Lazare|Saint-Lazare]], un antico convento e lazzaretto per gli appestati, per cui i membri della società presero a essere chiamati anche Lazzaristilazzaristi. La compagnia venne approvata dall'arcivescovo di [[arcidiocesi di Parigi|Parigi]] il [[24 aprile]] [[1626]] e da [[papa Urbano VIII]] con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''Salvatoris Nostri'' del [[12 gennaio]] [[1633]]; le prime regole, elaborate dal fondatore, vennero pubblicate il [[17 maggio]] [[1658]].<ref name="dip"/>
 
Vincenzo de' Paoli non intese creare un ordine, soprattutto per evitare che le attività del coro distogliessero i membri dall'apostolato attivo:<ref name="dip2">L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), col. 1544.</ref> non volle, quindi, che i sodali si vincolassero alla compagnia mediante [[Voto (religione)|voti]] pubblici, ma che pronunciassero solo voti privati di povertà, obbedienza e castità, più un quarto di dedicarsi all'apostolato tra i poveri e i contadini (voti approvati da [[papa Alessandro VII]] il [[22 ottobre]] [[1655]] e confermati da [[Pio XII]] nel [[1953]]).<ref name="dip3">L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), col. 1545.</ref>
 
La società ebbe rapida diffusione e alla morte del fondatore ([[1660]]) i Lazzaristi erano già presenti in [[Francia]], [[Italia]], [[Irlanda]], [[Tunisia]], [[Algeria]], [[Madagascar]], [[Scozia]] ([[Ebridi]] e [[Isole Orcadi|Orcadi]] comprese) e in [[Polonia]].<ref>L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), coll. 1543-1544.</ref>
 
=== Lo sviluppo della congregazione ===
La congregazione ebbe un rapido sviluppo sotto i primi due successori di Vincenzo, [[René Alméras]] (che definì meglio le regole dei lazzaristi) ed [[Edmond Jolly]], che nel [[1697]] inviò i primi missionari in [[Cina]], i padri [[Lodovico Appiani]] e [[Johannes Müllener]]: quando nel [[1773]] [[papa Clemente XIV]] soppresse la [[Compagnia di Gesù]], i preti della Missionemissione sostituirono i gesuiti nelle missioni nell'estremo Oriente.<ref name="dip4">L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), col. 1546.</ref>
 
I lazzaristi si legarono strettamente alla casa reale francese che affidò loro la cappella palatina, la cura delle parrocchie di [[Versailles]], [[Fontainebleau]], [[Saint-Claude]] (residenze reali), la direzione del collegio di Saint-Cyr (riservato all'aristocrazia) e del seminario per la marina di Rochefort, l'assistenza agli ospiti dell'[[Hôtel des Invalides]] e ai forzati. Tanto erano associati dalla popolazione all'autorità monarchica che il [[13 luglio]] [[1789]], alla vigilia della [[presa della Bastiglia]], venne saccheggiata la loro sede di Saint-Lazare.<ref name="gw">L. Mezzadri, in G. Schwaiger, ''op. cit.'', p. 280.</ref>
 
[[Jean-Félix-Joseph Cayla de la Garde]], superiore generale dal [[1788]] e deputato all'assemblea nazionale, votò contro la costituzione civile del clero e ciò procurò a lui l'esilio e alla congregazione il dissolvimento: almeno 31 lazzaristi vennero giustiziati durante la [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]].<ref name="dip4"/>
 
Il [[27 maggio]] [[1804]] [[Napoleone Bonaparte]] ristabilì la congregazione per le missioni in Cina e in Oriente ma nel [[1809]] la compagnia venne uovamentenuovamente dissolta; mediante decreto regio del [[3 febbraio]] [[1816]] la congregazione venne definitivamente ricostituita e i lazzaristi poterono riaprire case in Francia.<ref>L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), col. 1547.</ref>
 
Le sorti dei lazzaristi si risollevarono definitivamente sotto il generalato di [[Jean-Baptiste Étienne]], durante il quale raddoppiarono il numero dei membri e delle case della congregazione:<ref name="gw"/> anche le missioni estere lazzariste ebbero una nuova fioritura, soprattutto in [[Louisiana]] e in [[Persia]].<ref>L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), col. 1548.</ref>
 
== Spiritualità ==
Il fondatore, [[beatificazione|beatificato]] da [[papa Benedetto XIII]] nel [[1729]], è statovenne [[canonizzazione|proclamato santo]] da [[papa Clemente XII]] il [[16 giugno]] [[1737]].<ref>L. Chierotti, BSS, vol. XII (1969), col. 1166.</ref>
 
La spiritualità dei Lazzaristilazzaristi porta il segno dell'impronta contemplativa di [[Pierre de Bérulle]] e [[Francesco di Sales]], amici del fondatore, e del dinamismo di [[Ignazio di Loyola]]: per Vincenzo de' Paoli i suisuoi preti avrebbero dovuto essere "[[Ordine Certosinocertosino|Certosinicertosini]] in casa, apostoli fuori".<ref>L. Chierotti, DIP, vol. II (1975), coll. 1545-1546.</ref> Il motto della società è "''Evangelizare pauperibus misit me''".<ref>"...mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio..." ([[Vangelo secondo Luca|Lc]]. {{PassoCita passo biblico|Lc|4,18}}).</ref>
 
== Attività e diffusione ==
Fondata con lo scopo di evangelizzare la gente di campagna, la congregazione aggiunse alla predicazione delle [[missioni popolari]], la predicazione di ritiri ed esercizi spirituali, l'insegnamento e la direzione di seminari, le missioni ''ad gentes'', la direzione delle [[Figliefiglie della Caritàcarità di San Vincenzo de' Paoli|Figlie]] e delle Damedame di Caritàcarità e l'assistenza a schiavi e forzati.<ref name="dip2"/>
 
L'[[Abito religioso|abito]] originario dei preti della Missionemissione fu molto simile a quello del clero secolare: veste talare nera chiusa in fondo e con 14 bottoni, colletto in tela bianca rivoltato all'esterno, fascia nera ai lombi e zucchetto.<ref>L. Mezzadri, in ''La sostanza dell'effimero...'' (op.cit.), p. 527.</ref>
 
La congregazione è diffusa nei cinque continenti: è presente in [[Africa]] (dov'è organizzata in 4 province e 2 viceprovince), nelle [[Americhe]] (19 province e 1 viceprovincia), in [[Asia]] (6 province), in [[Europa]] (18 province, 1 viceprovincia e 1 regione) e in [[Oceania]] (1 provincia).<ref>{{cita web|url=http://www.famvin.org/wiki/Provinces_of_the_Congregation_of_the_Mission|titolo=Provinces of the Congregation of the Mission|accesso=15 gennaio 2011}}</ref>
 
La Congregazione è retta da un superiore generale eletto con mandato esennaledi sei anni dall'assemblea generale (o capitolo) che è composta dai superiori provinciali (o visitatori) e da deputati eletti dai membri delle province; nel governo della congregazione il superiore generale è coadiuvato da un vicario generale, quattro assistenti, un segretario, un economo generale e un procuratore;<ref name="dip3"/> la sede [[moderatore supremo|generalizia]], dal [[1963]], è in via dei Capasso a [[Roma]].<ref name="ap"/>
 
Al [[31 dicembre]] [[20082021]] la Congregazionecongregazione contava 521476 case e 3.903099 membri, tradi cui 32.068781 sacerdoti.<ref name="ap"/>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* ''Annuario Pontificiopontificio per l'anno 20102023'', Libreria Editriceeditrice Vaticanavaticana, [[Città del Vaticano]] [[2010]]2023. ISBN 978-88-209266-83550797-9.
* Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), ''Bibliotheca Sanctorum'' (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma [[1961]]-[[1969]].
* Mario Escobar (cur.), ''Ordini e congregazioni religiose'', 2 voll., [[Società Editrice Internazionale|SEI]], [[Torino]] [[1951]]-[[1953]].
* Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), ''Dizionario degli Istitutiistituti di Perfezioneperfezione'' (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, [[Milano]] [[1974]]-[[2003]].
* Giancarlo Rocca (cur.), ''La sostanza dell'effimero. Gli abiti degli ordini religiosi in Occidente'', Edizioni paoline, [[Roma]] [[2000]].
* Georg Schwaiger, ''La vita religiosa dalle origini ai nostri giorni'', San Paolo, [[Milano]] [[1997]]. ISBN 978-88-215-3345-X9788821533457.
 
== VociAltri correlateprogetti ==
{{interprogetto|wikt=lazzarista}}
* [[Lista di membri della Congregazione della Missione|Alcuni membri della Congregazione della Missione]].
 
== Collegamenti esterni ==
* [http{{cita web|https://www.cmglobalcongregatiomissionis.org/ |Il sito web ufficiale della curia generalizia della Congregazione della Missione]missione}}
* [{{cita web|http://www.famvin.org/ |Il sito web ufficiale della Famigliafamiglia vincenziana]}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Società di vita apostolica maschili|Congregazione della Missione]]
 
[[bcl:Congregacion de la Mision]]
[[ca:Congregació de la Missió]]
[[cs:Lazaristé]]
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[[en:Congregation of the Mission]]
[[es:Congregación de la Misión]]
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[[pt:Congregação da Missão]]
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