Semiramide: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{Bio
|Nome = Semiramide
|PreData = in [[Lingua siriaca|siriaco]]: ܫܲܡܝܼܪܵܡ, ''Šammīrām''; {{lang-el|Σεμίραμις|Semíramis}}; {{armeno|Շամիրամ|Šamiram}}; {{arabo|سميراميس|Semíramis}}
|Cognome =
|Sesso = F
|LuogoNascitaAnnoMorte = ?
|Epoca = -800
|GiornoMeseNascita =
|Attività = regina
|AnnoNascita =
|Nazionalità = assira
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Categorie = no
|FineIncipit = è in partestata una figura leggendaria, anche se da molti è stata accostata alla regina [[Assiria|assiro-babilonese Sammuramat (o Shammuramat)]], moglie deldell'altrettanto leggendario re assiro Shamshiadad V (che governò dall'[[811Nino a.C.(re)|811Nino]], fondatore all'[[808 a.C.eponimo]]) e reggente per il figliodi [[Addu-Nirari IIINinive]]
|Immagine = SemiramisPierre_Bellet_-Regina_Semiramida.pngjpg
|Didascalia = Semiramide in unaun illustrazionedipinto italiana deldi [[XVIIIPierre secoloBellet]]
}}
[[Immagine:Guercino Semiramide Babilonia 1.jpg|thumbminiatura|rightdestra|''Semiramide riceve la notizia della rivolta di Babilonia'', affrescodipinto del [[Guercino]], conservato presso il [[Boston]], Museum of Fine Arts. (Boston)|Museo delle belle arti]] di [[Boston]]]]
[[Immagine:Semiramide Pantagruele Doré.jpg|thumbminiatura|rightdestra|''Semiramide, spidocchiatrice di straccioni'', illustrazione di [[Gustave Doré]] del [[1854]].]]
 
Tale figura mitica viene ricollegata alla regina assira [[Shammuramat]], moglie del re assiro [[Shamshi-Adad V]] (che governò dall'823 all'811 a.C.) e reggente per il figlio [[Addu-Nirari III]]<ref>{{Cita libro |titolo=Quarto contributo alla storia degli studi classici e del mondo antico |curatore=[[Arnaldo Momigliano]] |anno=1969 |editore=[[Edizioni di Storia e Letteratura|Ed. di Storia e Letteratura]] |città=Roma |pagine=183-193}}</ref>.
== Biografia ==
Sulla biografia della regina Semiramide ci sono rimaste notizie contrastanti o incomplete, dovute al fatto che la sua figura è o è diventata leggendaria, e consta di molti varianti.
 
== Biografia secondo gli autori greci e romani ==
Di lei si disse che era sfrenata e lussuriosa nonché incestuosa (per i rapporti che avrebbe avuto con il proprio figlio). Ne parlano [[Giustino]] (martire cristiano del [[II secolo]]), [[Agostino di Ippona]] e il suo discepolo [[Paolo Orosio]] (dal quale attinse poi anche [[Dante Alighieri]]){{cn|}}. Le tradizioni sono diverse: per alcuni fece legittimare l'incesto col proprio figlio, per altri fu scacciata e uccisa dal figlio per sottrarle il potere, per altri ancora finì suicida.
Compare nelle narrazioni di diversi autori greci (ad esempio nei ''“Persiká”'' - {{lang|grc|Περσικά}} - di [[Ctesia di Cnido]]) come moglie del leggendario (in quanto assente dalle liste dei [[sovrani di Assiria]] compilate dal raffronto tra resoconti storici e ritrovamenti archeologici) re Nino, che si sarebbe invaghito di lei quand'era ancora sposa del generale Onne; il re avrebbe chiesto al generale di lasciarla e Onne si sarebbe suicidato. In seguito Semiramide sarebbe succeduta a Nino, morto in battaglia, assumendo la reggenza per il figlio Nynias.
 
Secondo diverse varianti, Semiramide si sarebbe invece impadronita del potere con uno stratagemma e avrebbe fatto incarcerare e poi uccidere il marito, allontanando il figlio Nynias dalla corte e facendosi passare per lui; per mascherare la sua femminilità avrebbe adottato un abito che copriva braccia e gambe, imponendolo a tutti i sudditi. Secondo un altro racconto non avrebbe cacciato il figlio ma si sarebbe innamorata di lui, instaurando un rapporto [[incesto|incestuoso]]. Sarebbe poi stata uccisa in seguito a un complotto ordito dal figlio, ma secondo un'altra variante sarebbe riuscita a sventare il complotto e avrebbe perdonato il figlio, per poi suicidarsi<ref name=treccani>{{Treccani|semiramide||accesso=1º ottobre 2013}}</ref><ref>{{Cita libro |autore=Autorî vari |titolo=L'Oriente antico. Dai Sumeri alla Bibbia |editore=Dedalo |città=Bari |anno=1992}}</ref><ref>{{Cita libro |autore=Anna Maria G. Capomacchia |titolo=Semiramis. Una femminilità ribaltata |editore=L'Erma |città=Roma |anno=1986}}</ref>.
Si diceva fosse figlia della dea [[Derceto]] e del siriano [[Caistro]], sposa di Onne, poi del re [[Nino (Assiri)|Nino]] (Adad Nirari o Adad Ninari).
 
Per [[Erodoto]] ([[Vsi secolosarebbe a.C.]])trattato edi iluna sacerdotegrande babilonesesovrana. BerosoFiglia della dea ([[III secolo a.C.Atargatis|Derceto]]) sono {{cn|forse i più attendibili e obiettivi}}, e ne parlano come grande sovrana che durante il suo regno conquistò la [[Media (regione storica)|Media]], l'[[Egitto]] e l'[[Etiopia]], insiemee arealizzò grandi opere di pace come l'edificazione delle mura e dei [[giardini pensili di [[Babilonia]], una delle [[sette meraviglie del mondo]] antico. Viene ripresa da autori più tardi, come [[Diodoro Siculo]], che non le attribuisce i giardini pensili ma la costruzione di diversi palazzi e della [[galleria dell'Eufrate]], così come della città di [[Ecbatana]], e un regno lungo 42 anni. [[Ammiano Marcellino]] ha attribuito a Semiramide l'invenzione degli [[eunuco|eunuchi]] di corte<ref>''[[Storie (Ammiano Marcellino)|Storie]]'', Libro XIV, cap. 6.</ref>.
 
== Semiramide negli autori cristiani e nell'arte ==
{{cn|Babilonia per i suoi liberi costumi in parte ancora matriarcali faceva parecchio scandalo alla Chiesa Cattolica}}, S. Giovanni non a caso nell'''[[Apocalisse]]'' definisce Babilonia "La Grande Meretrice". Per questo Semiramide già nel Medioevo divenne un esempio di licenziosità e crudeltà soprattutto per gli scritti di Orosio (V secolo) da cui prende spunto Dante per infilare la regina nel suo [[Inferno (Dante)|Inferno]] (Inf. V, 55-60). Anche [[Boccaccio]], nel ''[[De mulieribus claris]]'', la condanna come ambiziosa, libidinosa e crudele. Nel libretto dell'opera omonima di [[Rossini]] poi c'è un richiamo all'Orestiade in quanto Semiramide è colpevole dell'uccisione del re defunto ed è suo figlio che per errore la uccide.
Per gli scrittori cristiani medioevali Semiramide assurge a simbolo dell'assolutismo pagano<ref>{{Cita testo |autore=Marina Mannucci |url=https://issuu.com/reclam_ravenna/docs/rfm2015 |titolo=Dalla Semiramide di Dante all'elogio del pensiero lussurioso |pubblicazione=“Ravenna Festival” Magazine 2015 |numero=632 |volume=supplemento del ''Ravenna & Dintorni'' |pagine=9-13 |data=2015-06-04 |accesso=2021-11-03}}</ref>, crudele e licenzioso fino all'[[incesto]]. Ne parlano [[Giustino (filosofo)|Giustino]] (martire cristiano del [[II secolo]]), [[Agostino di Ippona]] e il suo discepolo [[Paolo Orosio]]<ref>{{Cita libro |titolo=Paolo Orosio, uno storico |autore=Fabrizio Farrini |anno=1979 |editore=Ed. di Storia e Letteratura |città=Roma |pagine=200-201 |url=http://books.google.it/books?id=7XqccUKb0k4C&pg=PA200}}</ref>, cui attinse poi anche [[Dante Alighieri]], che la pone tra le persone che peccarono di lussuria nel secondo cerchio dell'[[Inferno (Dante)|Inferno]] (''Inferno'', [[Inferno - Canto quinto|V]], 52-60).
 
In questo cerchio, Dante dice che Semiramide era così lussuriosa che, per far in modo che il suo comportamento risultasse "normale" agli occhi della popolazione, promosse una legge, attraverso la quale tutti i sudditi potevano essere altrettanto lussuriosi (dai versi di Dante «''che libito fé licito in sua legge''»). Infatti si vergognava profondamente di essersi innamorata del figlio, che però costrinse a un rapporto incestuoso (dai versi «''per torre il biasmo in che era condotta''»).
[[Christine de Pizan]] nel libro ''La Città delle Donne'' nel [[XV secolo]] è l'unica dell'epoca che ne parla positivamente: la storia di Semiramide è inoltre il soggetto del dramma ''La hija del aire'' di [[Pedro Calderon de la Barca]].
 
Anche [[Boccaccio]], nel ''[[De mulieribus claris]]'', la condanna come ambiziosa, libidinosa e crudele. Nel libretto dell'opera omonima di [[Gioachino Rossini|Rossini]] c'è inoltre un vago parallelo con l{{'}}''[[Orestea]]'', in quanto Semiramide è colpevole dell'uccisione del re defunto e suo figlio per errore la uccide.
{{quote|Semiramide fu una donna di immenso valore e grande coraggio nelle imprese e nell'esercizio delle armi. Fu sposa del re Nino, che diede il nome alla città di Ninive, e diventò un grande conquistatore grazie all'aiuto di Semiramide, che cavalcava in armi al suo fianco. Egli conquistò la grande Babilonia, i vasti territori degli Assiri e molti altri paesi. Questa donna era ancora molto giovane quando Nino venne ucciso da una freccia, durante l'assalto a una città. Dopo aver celebrato solennemente il rito funebre la donna non abbandonò l'esercizio delle armi, anzi più di prima prese a governare e realizzò tali e tante opere notevoli, che nessun uomo poteva superarla in forza e in vigore. Era così temuta come guerriera, che non solo mantenne i territori già conquistati ma, alla testa di una grande armata, mosse guerra all'Etiopia, contro cui combatté con ardimento, conquistandola e unendola al suo impero. Da lì partì per l'India e attaccò in forze gli Indiani, ai quali nessuno aveva mai osato dichiarare guerra, li vinse e li soggiogò. In seguito arrivò a conquistare tutto l'Oriente, sottomettendolo alle sue leggi. Oltre a queste conquiste, Semiramide fece ricostruire e consolidare la città di Babilonia,fece costruire nuove fortificazioni e grandi e profondi fossati tutt'intorno.|Traduzione di P. Caraffi, pp. 107; 109.}}
 
L'antica cronaca di [[Treviri]], ''[[Gesta Treverorum]]'', attribuisce a Semiramide la causa della fondazione della città: ella infatti avrebbe cacciato dal regno assiro il figliastro [[Trebata]], che, vagando col suo seguito per l'Europa, avrebbe finito col fondare questa città.
[[François Rabelais]], nel Primo Libro di [[Pantagruele]], inserisce la regina nella lista grottesca di regnanti mandati all'[[Inferno]] nel sogno di [[Epistemione]]. Come nella miglior tradizione carnevalesca<ref>[[Michail Bachtin]], ''[[L'opera di Rabelais e la cultura popolare]]'', Torino, Einaudi, 1979</ref>, l'Inferno rappresenta il rovesciamento del mondo terreno: i regnanti del passato vengono abbassati a occuparsi dei lavori più abietti, e qui la regina Sermiramide è una ''spidocchiatrice di straccioni''.<ref>François Rabelais, [[Pantagruele]], Primo Libro, capitolo 30, intitolato "Come Epistemione, che aveva la taglia testata, fu guarito da Panurgo e come riportò notizie dei diavoli e dei dannati", pp. 533 - 546.</ref>
 
[[Christine de Pizan]], nel libro ''La Città delle Donne'' ([[XV secolo]]), è l'unica dell'epoca che ne parla positivamente. Un brevissimo cenno di segno almeno in parte positivo lo si ritrova in [[Francesco Petrarca|Petrarca]] già nel secolo precedente (Trionfi, Triumphus Fame II, vv. 103-105). La storia di Semiramide è inoltre il soggetto del dramma ''La hija del aire'' ("[[La figlia dell'aria]]") di [[Pedro Calderón de la Barca]].
==Curiosità==
* Si narra che la causa che portò alla guerra contro l'[[Armenia]], fu la bellezza del re [[Ara il Bello]]: infatti, secondo la leggenda, Semiramide fu spinta dal volerlo vedere e non c'era altro modo che con una battaglia.{{cn}}
* [[Giorgio Gaber]] nel brano "Corinna", del suo album "Sexus et politica" (1970), cita Semiramide come esempio di bellezza e sensualità.
 
{{Citazione|Semiramide fu una donna di immenso valore e grande coraggio nelle imprese e nell'esercizio delle armi. Fu sposa del re Nino, che diede il nome alla città di Ninive, e diventò un grande conquistatore grazie all'aiuto di Semiramide, che cavalcava in armi al suo fianco. Egli conquistò la grande Babilonia, i vasti territori degli Assiri e molti altri paesi. Questa donna era ancora molto giovane quando Nino venne ucciso da una freccia, durante l'assalto a una città. Dopo aver celebrato solennemente il rito funebre la donna non abbandonò l'esercizio delle armi, anzi più di prima prese a governare e realizzò tali e tante opere notevoli, che nessun uomo poteva superarla in forza e in vigore. Era così temuta come guerriera, che non solo mantenne i territori già conquistati ma, alla testa di una grande armata, mosse guerra all'Etiopia, contro cui combatté con ardimento, conquistandola e unendola al suo impero. Da lì partì per l'India e attaccò in forze gli Indiani, ai quali nessuno aveva mai osato dichiarare guerra, li vinse e li soggiogò. In seguito arrivò a conquistare tutto l'Oriente, sottomettendolo alle sue leggi. Oltre a queste conquiste, Semiramide fece ricostruire e consolidare la città di Babilonia, fece costruire nuove fortificazioni e grandi e profondi fossati tutt'intorno.|Traduzione di P. Caraffi, pp. 107; 109.}}
==Note==
[[Immagine:Great Semiramis, Queen of Assyria - Cesare Saccaggi.jpg|alt=Saccaggi Semiramide a Babilonia|miniatura|''La regina Semiramide'', dipinto del pittore tortonese [[Cesare Saccaggi]] (1905)]]
[[François Rabelais]], nel primo libro di ''[[Gargantua e Pantagruel|Pantagruele]]'', inserisce la regina nella lista grottesca di regnanti mandati all'[[Inferno]] nel sogno di [[Epistemone]]. Come nella miglior tradizione carnevalesca<ref>{{Cita libro |autore = [[Michail Bachtin]] |titolo = [[L'opera di Rabelais e la cultura popolare]] |città = Torino |editore = Einaudi |anno = 1979}}</ref>, l'Inferno rappresenta il rovesciamento del mondo terreno: i regnanti del passato vengono abbassati a occuparsi dei lavori più abietti, e qui la regina Semiramide è una spidocchiatrice di straccioni<ref>{{Cita libro |autore = François Rabelais |titolo = [[Pantagruele]] |volume = Primo Libro, capitolo 30 |capitolo = Come Epistemione, che aveva la testa tagliata, fu guarito da Panurgo e come riportò notizie dei diavoli e dei dannati |città = Torino |editore = Rizzoli |anno = 1984 |ISBN = 88-17-16505-0 |pagine = 533-546}}</ref>.
 
[[Cesare Saccaggi]] nel 1905 dipinse l'opera ''La regina Semiramide'' di matrice [[Simbolismo|simbolista]].
 
=== Semiramide e la lirica ===
Esistono diverse [[opere liriche]] incentrate sulla storia di Semiramide:
* ''[[Semiramide (Vivaldi)|Semiramide]]'' di [[Antonio Vivaldi]];
* ''[[Semiramide (Rossini)|Semiramide]]'' di [[Gioachino Rossini]];
* ''[[Semiramide riconosciuta (Gluck)|Semiramide riconosciuta]]'' di [[Christoph Willibald Gluck]];
* ''[[Semiramide riconosciuta (Jommelli)|Semiramide riconosciuta]]'' di [[Niccolò Jommelli]];
* ''[[Semiramide riconosciuta (Sacchini)|Semiramide riconosciuta]]'' di [[Antonio Maria Sacchini]];
* ''[[Semiramide riconosciuta (Meyerbeer)|Semiramide riconosciuta]]'' di [[Giacomo Meyerbeer]];
* ''[[Semiramide riconosciuta (Porpora)|Semiramide riconosciuta]]'' di [[Nicola Porpora]];
* ''[[Semiramide, regina d'Assiria]]'' di Nicola Porpora;
* ''Semirama'' di [[Ottorino Respighi]].
 
== Nella cultura di massa ==
 
* Il [[Semiramis InterContinental Hotel]] del [[Il Cairo|Cairo]] prende il nome dall'antica sovrana. Nel [[1921]] vi si svolse la [[Conferenza del Cairo (1921)|Conferenza del Cairo]], presieduta da [[Winston Churchill]].<ref>{{Cita libro|lingua=en|titolo=Sixty Minutes with Winston Churchill|autore=W. H. Thompson|anno=1964|annooriginale=1953|p=9}}</ref> Un lussuoso albergo con questo nome compare anche nel film del [[1966]] ''[[Gambit - Grande furto al Semiramis]]''.
* Nel [[1962]] uscì il film ''[[Io, Semiramide]]'', diretto da [[Primo Zeglio]], con [[Yvonne Furneaux]] nei panni della protagonista.
* Semiramide compare nella serie di ''[[light novel]]'' e [[anime]] ''[[Fate/Apocrypha]]'' del ''[[Fate (franchise)|franchise Fate]]'' e nel videogioco ''[[Fate/Grand Order]]''.
* [[Semiramis (gruppo musicale)|Semiramis]] è il nome di una band italiana di [[rock progressivo]] attiva dal [[1970]] al [[1974]] e poi di nuovo dal [[2014]].
* Semiramide è menzionata nella canzone ''Illuminati'' del complesso ''[[visual kei]]'' [[Malice Mizer]].
* Semiramide compare nel videogioco [[Dante's Inferno (videogioco 2010)|Dante's Inferno]] come [[Demone]] principale del girone dei [[Lussuria|Lussuriosi]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* C. Salvatori, ''Semiramide'', Epika, 2020.
* [[Boccaccio]], ''[[De mulieribus claris]]''
* M. Mannucci, ''Dalla Semiramide di Dante all'elogio del pensiero lussurioso'', in ''Ravenna Festival magazine'', 2015.
* [[Erodoto]] di [[Alicarnasso]]
* F. Pinnock, ''Semiramide e le sue sorelle: immagini di donne nell'antica Mesopotamia,'' 2006.
* [[Giustino]]
* [[Giovanni Pettinato|G. Pettinato]], ''Semiramide'', Milano, 1985.
* [[Agostino di Ippona]]
* A. Dragone: ''Semiramide'', in ''"Ottocento"'', nº 18, Mondadori, Milano, 1989.
* [[Paolo Orosio]]
 
* [[Dante Alighieri]]
== Voci correlate ==
* [[Beroso]]
* [[Shammuramat]]
* [[Christine de Pizan]], ''La città delle donne''
* [[Semiramide alla costruzione di Babilonia]]
* [[François Rabelais]], [[Gargantua e Pantagruele]], Torino, Rizzoli, 1984 ISBN 88-17-16505-0
* [[Semiramide (Vivaldi)]]
* [[Semiramide (Rossini)]]
 
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[[hu:Szemiramisz]]
[[hy:Շամիրամ]]
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[[sr:Семирамида]]
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[[war:Semiramis]]